Uncanny X-Men

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Uncanny X-Men, nel corso degli anni intitolata anche The X-Men (1963-1968), X-Men (1968-1978) o The Uncanny X-Men (1978-2001), è la principale testata fumettistica dedicata al mondo mutante pubblicata dall'editore statunitense Marvel Comics. L'attuale nome viene assunto a partire dal 2001.

The X-Men[modifica]

Numero 1, X-Men[modifica]

[Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni), The X-Men n. 1, settembre 1963; ed. it. su X-Men, op. cit., trad. Claudia Baglini]

  • Gli errori sono propri dell'Homo Sapiens, professore... non dell'Angelo! (Angelo, p. 19)
  • Nel tipo di carriera per cui ci stiamo preparando, non esiste la parola "giusto"! (Ciclope, p. 23)
  • Lei, miss Grey, come gli altri quattro studenti di questa scuola superesclusiva, è una mutante! Ossia, è dotata di un potere extra... che i comuni esseri umani non possiedono! Per questo, chiamo i miei studenti X-Men... perché sono dotati di poteri Ex-tra! (Xavier, p. 24)
  • Sono nato da genitori che lavorarono alla prima bomba atomica. Sono un mutante, proprio come voi... Probabilmente il primo mutante del mio genere! Ho il potere di leggere la mente, e di proiettare i miei pensieri nel cervello degli altri! Ma quand'ero piccolo, la gente normale mi temeva, ed era diffidente nei miei confronti. Mi resi conto che la razza umana non era ancora pronta ad accettare coloro che sono dotati di poteri extra! Così, decisi di costruire un rifugio... una scuola per X-Men! Qui viviamo, senza che i comuni mortali sospettino alcunché, mentre impariamo a usare i nostri poteri per il bene dell'umanità... per aiutare coloro che diffiderebbero di noi, se sapessero della nostra esistenza! A causa di un incidente d'infanzia, sono immobilizzato in questa sedia; ma grazie a un pannello di controllo centrale, ho molti strumenti al mio comando... e attraverso la mente, sono sempre in contatto con i miei X-Men! (Xavier, p. 26)
  • La razza umana non merita più di dominare la Terra. Sta per scoccare l'ora dei mutanti! La prima fase del mio piano consisterà nell'esibire il mio potere... affinché l'Homo Sapiens si inchini davanti all'Homo Superior! (Magneto, p. 27)
  • Non tutti coloro che possiedono poteri mutanti sono adatti a governare la Terra! Voi dovete essere eliminati! (Magneto, p. 38)

The Uncanny X-Men[modifica]

Numero 205, Lupo ferito[modifica]

[Wounded Wolf, in The Uncanny X-Men n. 205, Marvel Comics, maggio 1986; ed. it. su X-Men, op. cit., trad. Antonella D'Acerno]

  • Wolverine: Stai sprecando tempo. Per lui è finita... e anche per te.
    Lady Deathstrike: Speravo... Pregavo... Sapevo che il nostro duello si sarebbe concluso così. Cacciatore e preda... Entrambi guerrieri... Faccia a faccia ... Da soli... Per lavare i loro peccati con il sangue... Solo la loro abilità, il loro coraggio e l'acciaio possono salvarli! Di noi due... sopravviverà solo il migliore.
    Wolverine: Perché, Yuriko?! Non c'era bisogno di tutto questo!
    Lady Deathstrike: Sono la figlia di mio padre... legata ai suoi sogni, e onorata di portare il suo nome.
    Wolverine: Lui è morto, e i suoi sogni erano folli.
    Lady Deathstrike: Questo non cambia niente. Un figlio è solo l'ombra del padre, nella morte ancor più che nella vita. Finché il suo lavoro rimarrà incompiuto... il suo sogno irrealizzato, io sarò solo un pallido riflesso di mio padre. La mia stessa vita non può iniziare. Faccio questo... per guadagnarmi la libertà!
    Wolverine: È un folle sogno, Deathstrike... una falsa speranza.
    Lady Deathstrike: Questa, Gaijin, è la mia scelta! Tu sei un mutante. I tuoi poteri sono doni della natura. I miei sono doni della tecnologia! Sono più veloce di te... più forte...
    Wolverine: ... i miei artigli sono più affilati!
    Lady Deathstrike: La tua vita è giunta al termine, Wolverine.
    Wolverine: Questa, Lady... è la mia scelta! Morirò quando sarò pronto! E stanotte non lo sono!
  • Wolverine:[Vedendo Lady Deathstrike dopo la trasmutazione biomedica ad opera di Spirale] Mio dio. Yuriko..?!!
    Lady Deathstrike: Era necessario... diventare come te...
    Wolverine: Per ammazzarmi meglio? Il mio fattore rigenerante mi rende un mutante. Le mie ossa e i miei artigli rivestiti di adamantio... non sono opera mia. Ma tu... hai chiesto di essere cambiata. Hai fatto questo a te stessa. Hai rinunciato alla tua umanità. Io, per averla, farei di tutto. Il tuo vecchio sarebbe orgoglioso, sei la sua copia. Che spreco.
    Lady Deathstrike: Ho perso. Peggio, ho fallito. La mia vita è finita.
    Wolverine: Questo risolverebbe tutti i tuoi problemi, vero? Non sarà così facile. Mi hai di nuovo reso un animale, Deathstrike... Mi hai riportato a un periodo della mia vita... che pensavo di essermi lasciato alle spalle. Animale e uomo... ciascuno ha i propri motivi per uccidere. Qui non ce ne sono.
    Lady Deathstrike: Il filo che ci unisce può essere spezzato solo con la morte. Padre... finché tu ostacolerai la mia strada... il mio spirito rimarrà intrappolato. Morto prima di nascere. Abbi pietà, ti supplico. Lasciami libera!
    Wolverine: Guadagnatelo.
  • C'è una parte di me che è selvaggia e feroce come il nome che porto. Sono un uomo duro... abituato a maniere dure... Quando combatto, è per vincere. Questo non è bello, e di sicuro non è piacevole. Ma essere un uomo... significa scegliere di crescere, di cambiare e di accantonare il passato. Alcuni non ci riescono... o peggio... non vogliono farlo. (Wolverine)

Numero 268, Cavalieri di Madripoor[modifica]

[Madripoor Knights, in The Uncanny X-Men n. 268, Marvel Comics, settembre 1990; ed. it. su X-Men, op. cit., trad. Max Brighel]

  • Fatti avanti! Sii il primo della fila a incontrare i tuoi antenati! (Wolverine)
  • Wolverine: Mi piace l'uniforme. Perfetta per le azioni furtive.
    Captain America: Non sono nel mio stile. Io dovrei essere un simbolo.
    Wolverine: Sei il primo che incontro. Io sono un tizio qualunque.
  • L'essere umano è un animale, cocco... sebbene molti animali non prenderebbero questa frase... come un complimento. (Wolverine)
  • Come diceva Indy[1], non sono gli anni a pesare, ma i chilometri. (Wolverine)
  • Non sempre si può vincere, ragazza. Capita anche ai migliori. (Wolverine)

Uncanny X-Men[modifica]

Numero 14[modifica]

[Initiation, in Uncanny X-Men n. 14, Marvel Comics, gennaio 2014]

  • Benjamin Deeds: Non voglio chiederle di uscire.
    Emma Frost: Mica la stai sposando.
    Benjamin Deeds: Sono gay.
    Emma Frost: Non mi interessa. Che c'entra con questo? [Coming out dai fumetti]
— I don't want to ask her out.
— You're not marrying her.
— I'm gay.
— I don't care. What does that have to do with this?
[2]

Note[modifica]

  1. È una citazione di Indiana Jones.
  2. Citato in (EN) Alexander Abad-Santos, The X-Men Have a New Gay Character and His Superpower Induces Tolerance, TheWire.com, 21 novembre 2013.

Bibliografia[modifica]

  • X-Men, su I Classici del Fumetto di Repubblica n. 12, ed. Gruppo Editoriale L'Espresso/Panini Comics, Roma, 2003

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