Tutti pazzi per Mary

Questa è una voce in vetrina. Clicca qui per maggiori informazioni.
Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Tutti pazzi per Mary

Immagine There's something about mary logo.png.
Titolo originale

There's Something About Mary

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1998
Genere commedia, sentimentale
Regia Bobby Farrelly, Peter Farrelly
Soggetto Ed Decter, John J. Strauss
Sceneggiatura Ed Decter, John J. Strauss, Bobby Farrelly, Peter Farrelly
Produttore Michael Steinberg, Charles B. Wessler, Frank Beddor
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

Tutti pazzi per Mary, film statunitense del 1998 con Cameron Diaz, Ben Stiller e Matt Dillon, regia di Peter e Bobby Farrelly.

TaglineUna storia d'amore, con una sola cosa in testa...

Incipit[modifica]

[Seduto su un albero, il narratore canta una canzone riferita a Ted]
Di tutti quei suoi pianti | gli amici erano stanchi, | dicevano "Non struggerti, | le donne sono tante", | provarono a proporgli Tiffany e Indigo, | ma qualcosa la sua Mary, che dir non so... | Mary, son tutti pazzi per Mary. | I suoi amici dicono "No, non devi vivere così! | Non te la prendere, il sorriso tornerà": | non li puoi certo fare fessi se una birra è buona o no, | ma non sanno niente dell'amor. | Gli dicevano "Tu vivi ancorato al tuo passato", | ma di amore proprio no, non ne devi mai parlar; | dicevano "Ragionaci, non puoi tornare indietro". | Ma qualcosa la sua Mary, che dir non so... | Mary, son tutti pazzi per Mary.[1] (Narratore)

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

Cameron Diaz interpreta Mary Jensen, protagonista femminile della pellicola.
  • Ehi, è allucinante! Smokey, Smokey, vacci piano, dai, ma lascia perdere! A quello gli manca qualcosa, lo capisci? Gli manca qualcosa! (Ted) [riferito a Warren]
  • Non ci posso credere, [Mary] sapeva il mio nome. Persino alcuni dei miei migliori amici non sanno come mi chiamo. (Ted) [voce fuori campo]
  • Figliolo, figliolo stai calmo! Hai già piazzato la rotaia, quella era la parte più difficile, ora non resta che fargli fare marcia indietro. (Pompiere) [riferito al pene e allo scroto rimasti incastrati nella zip dei pantaloni]
  • È proprio come togliere un cerotto. E uno, e due, due e mezzo... (Poliziotto) [prima di riaprire la zip dei pantaloni di Ted]
  • Be', sai, tu sei uno scrittore... E gli scrittori sono artisti... E, molti artisti sono un po' checche. (Dom) [a Ted]
  • Ehi, ho un'idea. C'è uno giù al mio ufficio di nome Healy. È un investigatore delle assicurazioni, un vero segugio. Fa un salto giù a Miami una settimana sì e una no. Può darti una mano. È un po' schizzato, ma il suo lavoro lo fa bene. (Dom)
  • Pare che abbiamo trovato la nostra Mary, Ted. Marito: negativo. Figlie e un labrador: negativo. Carrozzeria da sballo: affermativo. (Pat) [parlando tra sé e sé e osservando Mary con un binocolo]
  • Per esempio, sai quello che vive nella casa verde in fondo alla strada? [...] Mette le corna alla moglie e la cosa non mi sorprende. Non mi sorprende affatto. Perché ogni volta che lo vede Puffy abbaia finché non gli cadono le palle e, tu lo sai bene, Puffy abbaia solo alle persone cattive. (Magda)
  • Il dolore è così forte | da ferirti in fondo al cuore, | ecco cos'è, | il vero amore cos'è. | Ti riporta indietro | a quando avevi cinque anni, | ecco perché | il vero amore fa male. | Quanto può far male | l'amore quello vero, | quanta pena provoca l'amor? | E ora puoi pensar: | "Tu ami e poi soffrirai"; | l'amore non vale, | no, no. (Narratore) [cantando]
  • Tessuto fasciale a sinistra di L7.[2] (Bob) [visitando Ted alla schiena]
  • Incidente in autobus. 12 bambini uccisi. Cosa ci costa?
Bus crash. 12 kids killed. What does this cost us? (frase scritta su un tabellone) [sul posto di lavoro di Dom]
  • [Su Harold e Maude] È la più grande storia d'amore dei nostri tempi. Dice che l'amore non ha niente a che fare con i soldi, o il ceto sociale, o l'età, ma solo con due persone che si prendono, che hanno qualcosa in comune, tipo anime gemelle. (Mary)
  • Sa, in Nepal la gente di lì mi chiama "Kin Tan Ti", che significa "Nobile uomo che è amato dagli animali e che li ripaga con lo stesso amore". (Pat) [a Mary e Magda]
  • Sei troppo perfetta per essere vera. (Pat) [a Mary]
  • Secondo me non c'è niente di più sexy di un uomo con un sorriso smagliante! (Mary)
  • Insomma, guardiamo in faccia la realtà: sei bellissima e... sei benestante e ti... ti fidi della gente, ci sono un sacco di psicopatici qui in giro. (Tucker) [a Mary]
  • Niente reato, niente carcerato. (Krevoy) [a Ted]
  • [Parlando al telefono] Potresti raccontarle della rete d'irrigazione che avete scavato in Sudan, degli orfanelli che hanno pianto fra le tue braccia in Romania, la speranza che hai dato a Freddie, il lebbroso di Calcutta. [il cane strappa a Sully le frasi scritte che stava leggendo] [...] Eri in prima linea, ti ricordi la malaria, il tifo, quella brutta forma di herpes genitale? (Sully) [a Pat leggendo un copione]
  • [Parlando al telefono] L'amore fa fare un sacco di stronzate. (Sully) [a Pat]
  • [Mary] Guardala. È ancora più bella di quanto ricordavo. Insomma, è perfetta. (Ted)
  • Che sapore ha il mio stomaco? (Mary) [a Pat, dopo un bacio particolarmente appassionato]
  • Non perderti la scena, | Ted e Mary come prima, | se la vedi con gli occhi di Ted, | sono certo capirai, | se tu pensi che sia sciocco, | credi a me ti sbagli, sai. | Se tu credi all'alchimia, capisci subito che può essere solo così: | Mary... | Son tutti pazzi per Mary! (Narratore) [cantando]
  • L'ultima volta che ho fatto un pap test il dottore ha dovuto usare guanti di pelle e un coltello per ostriche. (Magda) [a Mary]
  • Sono un po' eccitata. Mi sono imbattuta in un ragazzo che non vedevo dai tempi del liceo [...], Ted Stroehmann, il ragazzo più dolce del mondo. Era così carino, così timido e goffo, e aveva la bocca strapiena di metallo. Lo sai che mi piacciono gli apparecchi ortodontici. (Mary)
  • [Leggendo un fax] Dopo un breve periodo da ladruncolo, Patrick R. Healy è passato alla rapina a mano armata a soli quattordici anni. A sedici anni ha commesso il suo primo omicidio, una bella ragazza di nome Molly Pettigroove, che gli dava ripetizioni. È rimasto in carcere sino all'età di ventidue, quando nonostante il suo pessimo profilo psicologico lo Stato si è trovato costretto a rilasciarlo. Fra i venticinque e i trent'anni è stato sospettato d'omicidio nello Utah e a Washington. Sfortunatamente i corpi erano in un tale stato di decomposizione che non c'erano abbastanza prove per incriminarlo, eccetera, eccetera, eccetera. (Tucker)
  • Sono stanca di parlare di maniaci... Parliamo di te, invece. [a Ted va il drink di traverso] (Mary)
  • Avevamo un accordo. Tu non avresti inculato me e io non avrei inculato te, finché non... non fosse sparita questa merdina [Ted] da questa cazzo di storia. (Pat) [a Tucker]
  • Mister "buono, bravo e bello", [Brett] era come un boy-scout. Un momento. Voi... voi due dovreste baciare il mio culo peloso, se non fosse stato per me l'avrebbe sposata quel coglione. (Tucker) [a Pat e Ted]
  • Sono chiamate "pustole d'amore". Erano sparite per un po', ma poi sei tornata nella mia vita, milady. [...] Ti è mai venuta, per esempio, una pustola sulla palla dell'occhio, Mary? (Dom)
  • Ma che diavolo sta succedendo qui? Questa è come una terapia di gruppo. (Tucker) [nel momento in cui tutti i pretendenti si incontrano]
  • Noi siamo tutti innamorati di Mary. [...] Adesso io vorrei fare una proposta: nessuno di noi lascerà questa stanza finché la nostra giovane Mary non la smette di strapazzarci e decide una volta per tutte cosa vuole veramente. (Pat) [a Dom, Tucker, Ted e Mary]
  • È tornata dal suo "boyfriend". | Nessuna sfida, | nessun conflitto | e non risponde alle tue lettere. | Sei geloso del tempo che lui passa con lei. | Lascia che sparisca nell'oscurità, | che si faccia l'esperienza da sé, che vada via nella notte, | vada via, lascia che | vada via! (Narratore) [cantando]

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

Ben Stiller interpreta Ted Stroehmann, protagonista maschile della pellicola.
  • Ted: Ciao ciao Renise.
    Renise: Ciao ciao.
    Ted: Allora, come stai? [Renise lo ignora emettendo suoni senza senso] Ah, fico. Ah... mi chiedevo se ti andava di... Non lo so... Se ti andava di... Oppure no... Se non ti va, non sentirti obbligata... Insomma io, no, mi chiedevo se dovessi per caso andare al ballo della scuola... Insomma... Se la cosa ti va forse potresti andarci con me... Insomma, fai tu... Se non ti va io non... L'hai fatto quel compito in classe di biologia? Era...
    Renise: Ho sentito dire che c'è un ragazzo che mi vuole invitare, perciò aspetto per vedere che succede. Comunque mi fa piacere, sì.
    Ted: Ok. [fa per andarsene, poi ritorna sui suoi passi] Questo è sicuramente un sì o un no, ho capito al volo.
    Renise: Credevo di essere già stata molto chiara. Se tutto va a monte allora... forse. [andandosene]
    Ted: Una promessa è una promessa!
  • [Dopo avere posto la domanda a varie persone]
    Warren [chiedendolo all'ennesima persona]: Hai visto la mia palla da baseball?
    Ragazzo [osserva la scena e chiama Warren]: Ehi, amico, vieni qui! Credo di sapere dov'è la tua palla, vieni!
    Warren: Hai vi... hai visto la mia palla da baseball?
    Ragazzo: Sì, l'ho vista la tua palla! Vedi quella ragazza laggiù? [indicando una ragazza in compagnia del suo ragazzo] Ce l'ha lei! Solo che... non la chiama "palla da baseball", usa un altro termine. [il ragazzo riferisce bisbigliando il termine a Warren]
    Amico di Ted [commentando la scena da lontano]: Che paraorecchie!
    Warren: Hai visto la mia... "banana"?
    Ragazza: Cosa?
    Warren: Hai visto la mia "banana"? [il fidanzato della ragazza aggredisce Warren]
  • Mary: Senti, io... Tu ci vai al ballo della scuola? Ci vai al ballo?
    Ted: Eh? Oh... Be', oh... A me non... Secondo me i balli sono...
    Mary: Ho pensato che forse avremmo potuto andarci insieme.
    Ted: Ma tu ci andrai con una marea di ragazzi. No, perché io potrei, sì... Se vuoi un autista io...
    Mary: No, no, intendevo io e te. Potremmo andarci insieme, noi due soli.
    Ted: Tu ed io, dici?
    Mary: Sì. [Ted non riesce a parlare] Be', questo cos'è, un sì o un no?
    Ted: Un sì grosso. D'accordo!
  • Sheila: Ti fa ammazzare dalle risate lui. [Charlie]
    Ted: Infatti sono quasi morto.
  • Charlie: Si può sapere che diavolo ti è successo? Ti sei cagato sotto?
    Ted: Magari... Si è incastrato.
    Charlie: Cosa ti si è incastrato?
    Ted: Il coso... [il suo pene è rimasto incastrato nella zip dei pantaloni]
    Charlie: Woo! Ascolta, non è la fine del mondo. Sono cose che succedono. Diamo un'occhiata. [si mette gli occhiali e osserva] Oh, Cristo Santissimo! Sheila!
  • Sheila: Cerca di rilassarti allora, eh? Ok. Su, che cosa è successo esattamente? Cosa è successo, eh?
    Ted: Ma che vuol dire "cosa è successo"?
    Sheila [cercando di capire cosa sia rimasto incastrato nella zip]: Be', insomma, si tratta del... del... [cerca di far capire a gesti]
    Charlie: Il salsicciotto o i fagioli?
    Ted: Oh... no-non lo so. Pare che sia un po' di tutti e due...
    Warren [ascoltando il discorso da un'altra stanza]: Salsicce e fagioli! Salsicce e fagioli!
    Charlie: Ma cos'è quel palloncino lì?
    Ted: Ma secondo lei che cos'è?!
    Charlie: Ma come hai fatto a mettere i fagioli sopra il salsicciotto? Insomma...
    Ted: Non lo so, non era un piano premeditato.
  • Ted: E così, insomma, la scuola finì qualche giorno dopo e a luglio suo padre [il padre di Mary, Charlie] fu trasferito in Florida. Io lavorai tutta l'estate per pagare le spese sanitarie e... non vidi mai più Mary. E quello fu quanti... circa tredici anni fa.
    Psicanalista [entrando di nascosto nella stanza]: Oh, molto interessante, sì.
    Ted: Comunque, so che non è il genere di cosa che si dimentica ma credo di averla, sa... eliminata del tutto perché, come posso dire, la settimana scorsa stavo percorrendo l'autostrada e... quando mi è rivenuta in mente Mary, tutto a un tratto è stato come se non riuscissi più a respirare. Insomma mi sentivo come... come se stessi per morire. Così ho rallentato e mi sono fermato in un... credo fosse un'area di ristoro. Tremavo tutto, e...
    Psicanalista: Sa, le aree di ristoro sono luoghi di raduno per omosessuali. [Ted non capisce] Le aree di ristoro sulle autostrade sono stabilimenti balneari degli anni novanta per molti, molti, molti gay.
    Ted: Ma, ma, ma allora cosa... Cosa vuol dire?
    Psicanalista [l'orologio suona]: Uh, tempo scaduto. Approfondiremo l'argomento la settimana prossima.
  • Ted: È stupendo! È quello che voglio io, una... una famiglia... qualcuno da... Dev'essere meraviglioso avere già tutto questo.
    Dom: Ogni giorno è migliore dell'altro. E tu? La grande A? L'hai trovato?
    Ted: Cosa?
    Dom: L'amore!
    Ted: Be', una volta... Mary.
    Dom: Oddio, ancora Mary!
    Ted: Senti, so che è stato breve ma è stato senz'altro... senz'altro amore, Dom. Insomma, le cotte non durano tredici anni, va bene?
  • Pat: Allora, Dom mi ha detto che sta cercando un'amica che conosceva al liceo.
    Ted: Si, esatto.
    Pat: Simpatica... non la bevo... ma è simpatica.
    Ted: Non beve cosa, scusi?
    Pat: Ted, io sono uno a cui piace parlare pane pane vino vino. Voglio che lei sia sincero con me. Allora... l'ha messa incinta la pollastra, eh?
    Ted: No.
    Pat: Allora la sta ricattando, giusto?
    Ted: Come ricattando? No.
    Pat: Allora la vuole morta?
    Ted: Morta? [ride] Ma che? Non dice mica sul serio, vero?
    Pat: Vorrebbe farmi credere che questo è un semplice caso da maniaco? Ma andiamo...
    Ted: Ehi ehi ehi, io non sono un maniaco. Non sono un maniaco, va bene? È una mia amica.
    Pat: Oh, ma certo. Questo spiega come mai la pollastra non è sull'elenco. E lei non ha saputo un cazzo in questi tredici anni? Sì, una vera amica...
    Ted: Ma cosa sta...?
    Pat: Lei è bravo, Ted. Ci sa fare.
    Ted: Ma si può sapere cosa? Sa che le dico: io lascio perdere, anzi, lasci perdere tutto.
    Pat: Ok, la cerco. Ma se questa pollastra mi finisce con un cartellino all'alluce io la denuncio, amico mio.
    Ted [con aria scoraggiata]: Benissimo.
  • [Leggendo un annuncio su un giornale]
    Brenda: Sentite questa. Cerco dottore sensibile, bianco, anglosassone, protestante, con cui cenare a lume di candela, fare lunghe passeggiate a Coconut Crow, matrimonio.
    Joanie: Cosa cerca, un cadavere?
    Lisa: Bisogna essere molto dettagliati quando si scrivono queste cose, devi dire "cercasi sordomuto con un uccello da un chilo e mezzo e fondo fiduciario".
  • Pat: Voglio chiederle una cosa: Mary era di costituzione un po' grossa quando eravate al liceo?
    Ted: Costituzione grossa? No, no, affatto.
    Pat: Deve aver messo su qualche chiletto con gli anni.
    Ted: Ah sì? Allora è un po'... un po' cicciottella?
    Pat: oh, direi un centinaio, sì, un centinaio di chili, niente male.
    Ted: Ah... Un centinaio di chili, eh?
    Pat: Sai, cachi una marea di figli, qualche chiletto lo metti per forza.
    Ted: Ah, allora è... è sposata?
    Pat: No no no, mai sposata, è questa la buona notizia.
    Ted: Eh?
    Pat: Già: quattro figli, tre uomini diversi, ma niente palla al piede. Sono anche un casino, eh... scatenati. Deve essere difficile stargli dietro su una sedia a rotelle.
    Ted: Una se...? Sta su una sedia a rotelle? Mary è su una sedia a rotelle?
    Pat: Credevo fosse proprio questo ad attizzarti.
  • Ted: Senta, ho pensato a quello che mi ha detto e... voglio andare a trovarla comunque.
    Pat: Chi? Il maiale a rotelle? Ma sei impazzito?
    Ted: Non aveva detto che era proprio una bomba... una bomba ad orologeria?
    Pat: No, ho detto una tomba. È una caca-duri.
  • Dom: La stai prendendo nella maniera sbagliata. Insomma, ti sei liberato. Io mi sentirei liberato. Sai, sei entrato in analisi convinto di aver rovinato tutto con la più bella ragazza del mondo e alla fine scopri che ficcarti il pisello nella lampo è stata la cosa migliore che ti sia mai capitata!
    Ted: Dillo un po' più forte, mentre ci sei...
    Dom: Mi dispiace ma è così.
    Ted: Non te l'avevo mai raccontata questa storia.
    Dom: Cristo Ted! Abitavo a non più di quattro città dalla tua!
  • Pat: È solo lavoro, sa, qualcosa che mi tiene attivo. La mia vera passione è il mio hobby.
    Mary: Davvero? E quale sarebbe?
    Pat: Lavoro coi ritardati mentali.
    Mary: Non è politicamente inesatto?
    Pat: Be', vaffanculo, nessuno può venire a dirmi con... con chi posso o non posso lavorare. No.
    Mary: No, intendevo dire...
    Pat: Abbiamo questo ragazzo, Mongo, ha una fronte grande quanto un drive-in, ma è un bravo ragazzo, perciò non gli stiamo tanto addosso. E così un giorno Mongo è uscito dalla sua gabbia.
    Mary: Cosa, lo tengono in una gabbia?
    Pat: Be', è solo una recinzione.
    Mary: Lo tengono rinchiuso?
    Pat: Sì, esatto.
    Mary: È una stronzata!
    Pat: È quello che ho detto io. Così sono uscito e gli ho comprato un... gli ho comprato un guinzaglio.
    Mary: Un guinzaglio?
    Pat: Sì, uno di quelli che si possono agganciare alla corda del bucato. Lui corre avanti e indietro, su e giù, e... e ha tutto lo spazio che vuole per scavare, giocare... quel ragazzo è veramente... come posso dire... rifiorito! E adesso me lo posso portare al cinema, alle partite di baseball... Insomma un divertimento. Un gran divertimento.
    Mary: Da panico.
    Pat: Oh, sì, per loro è da panico, mentre per me è molto di più... per me è una gioia infinita. Sa, quei rincoglioniti sono la cosa più bella che mi poteva capitare in questo pazzo mondo.
  • Mary: Sai, Pat fa progetti in tutto il mondo.
    Tucker: Davvero, dove potrei ammirare una delle sue opere?
    Pat: Lei è stato a... vediamo un po'... a Santiago del Cile?
    Tucker: Due volte, l'anno scorso. Quale costruzione ha progettato lei?
    Pat: Ha presente lo stadio di calcio?
    Tucker: Lei ha progettato l'Estadio Olimpico?[3]
    Pat: No, giù in fondo alla strada le Celinto Cateyente, le torri, sono davvero esemplari.
  • Autostoppista: Ehi, grazie per il passaggio, amico.
    Ted: Di niente, sto guidando da... nemmeno quindici ore di fila. Un po' di compagnia mi fa bene.
    Autostoppista: Si, so cosa intendi. Io sono rimasto impalato nello stesso punto per cinque ore e mezzo. Sai che ora è illegale fare l'autostop in questo stato?
    Ted: Davvero? Ah, allora deve essere proprio dura.
    Autostoppista: Tu, invece, di cosa ti occupi? Sei un rappresentante? Che fai?
    Ted: Eh, no, sono... non sono... non sono niente.
    Autostoppista: Io sì.
    Ted: Ah, sì?
    Autostoppista: Sì, sono un rappresentante. E ora ho intenzione di mettermi in proprio.
    Ted: Davvero?
    Autostoppista: Vuoi entrare in società?
    Ted: Ehm, io... no... io, no... non ho soldi da investire. Mi manca tutto...
    Autostoppista: Hai mai sentito parlare di Addominali in otto minuti?
    Ted: Si, certo, Addominali in otto minuti, sicuro, il video con gli esercizi.
    Autostoppista: Si, be', la mia idea lo spazzerà via, senti questa: Addominali in sette minuti.[4]
    Ted: Certo, sì, ok, d'accordo, capisco a cosa stai mirando.
    Autostoppista: Pensaci: entri in un negozio di videocassette e vedi sullo scaffale Addominali in otto minuti; proprio accanto c'è Addominali in sette minuti. Quale dei due decidi di comprare?
    Ted: Io sceglierei quello da sette, sì, sceglierei proprio quello.
    Autostoppista: Tombola! Addominali in sette minuti. E garantiamo un risultato buono quanto quello di otto.
    Ted: Garantire? E come fai a garantirlo?
    Autostoppista: Se non sei soddisfatto dei primi sette minuti ti mandiamo il minuto in più, gratis. Visto, facile, è questo il nostro motto, è questo il nostro punto forte, si va dalla A alla B.
    Ted: Esatto, esatto, sì, davvero esatto, ottimo. A meno che qualcuno non si inventi Addominali in sei minuti: allora siete fregati, eh?
    Autostoppista: No, no, macché sei: ho detto sette. Nessuno se ne inventerà uno da sei, chi si esercita in sei minuti? Non metti in funzione neanche il cuore, neanche un criceto sulla ruota.
    Ted: Ottima osservazione, sì, sì, capisco.
    Autostoppista: Il numero chiave è sette, capisci?
    Ted: Sì, giusto.
    Autostoppista: Pensaci: sette nani, sette porte. Sette, amico, è il numero magico. "Sette scoiattoli girano su un ramo | mangiando semi di girasole | nel ranch di mio zio sotto il sole", conosci questa filastrocca per i bambini delle colonie? E come sognare il gorgonzola quando invece è l'ora del brie, capisci come suona la cosa? Vieni pure nel mio ufficio...
    Ted: Perché?
    Autostoppista: Perché sei licenziato, cazzo!
    Ted: Grazie... sai una cosa, devo fare pipì, adesso accosto, eh, scusa...
    Autostoppista: I sedili della tua macchina mi hanno messo un prurito addosso: ma di che sono fatti, di cactus? [Ted esce dall'auto senza rispondere] Aspetto solo sette minuti!
  • [L'autostoppista a cui Ted ha dato un passaggio ha lasciato un cadavere in una sacca nell'auto di Ted. Ne nasce un equivoco durante il colloquio di Ted con i detective]
    Stabler [presentandosi]: Detective Stabler, questo è Krevoy.[5] [...] Ted, va tutto bene, ti crediamo. Il problema è che abbiamo trovato il tuo amico in macchina. [riferiti al cadavere]
    Ted: Chi, l'autostoppista? Ah, ma quello è il motivo, l'autostoppista? Oh... oh fantastico. Questa è la mia iella, vengo beccato sempre.
    Krevoy: Allora, lo ammette?
    Ted: Eh... sì. Sono colpevole. Sentite, so che voi avete un lavoro da svolgere, va bene, mi dispiace davvero, l'ho fatto, lo ammetto, sapete... quello me l'aveva pure detto, l'autostoppista me l'aveva detto che era illegale, perciò...
    Krevoy: Be', sai il suo nome?
    Ted: No, non me l'ha detto. [i due poliziotti restano muti] Possiamo arrivare alla conclusione? Insomma... mi trovo in un mare di guai qui, oppure... che facciamo?
    Stabler: Prima dicci perché l'hai fatto.
    Ted: Perché l'ho fatto? Non lo so, noia... Le cose sono andate così, era un gran chiacchierone, non si fermava un secondo, addirittura insopportabile.
    Krevoy: Ted, questa non è stata la tua prima volta... vero?
    Ted: No.
    Krevoy: Di quante volte stiamo parlando?
    Ted: Con gli autostoppisti? Quasi tutta la vita. Eh, non lo so: venticinque, cinquanta, voglio dire chi è che tiene il conto? So che questa è una zona molto religiosa, ma da dove vengo io è una cosa abbastanza normale, insomma è...
    Krevoy: Brutto figlio di puttana, finirai sulla sedia elettrica! [Krevoy picchia violentemente Ted]
  • Dom: Tu sì che sei un figlio di puttana fortunato, lo sai?
    Ted: Lo sono?
    Dom: Sì! Non te l'hanno detto? Quello a cui hai dato un passaggio stava per tagliarti la gola prima che tu decidessi di fermarti a pisciare. Hai un fottuto ferro di cavallo su per il culo.
  • Ted: Ah, ma che fai stasera? Ti va di andare fuori, non so, a cena: una specie di ripasso, un tuffo nel passato?
    Mary: Non lo abbiamo appena fatto? [Ted rimane senza parole] Ti sto prendendo in giro! [Ted ride] No, senti, mi farebbe molto piacere, sarebbe fantastico, ma... ho già un impegno questa sera. Ma... sono libera domani sera.
    Ted: Sì, certo. Oppure potresti mandare al diavolo l'imbecille con cui devi uscire stasera e uscire con me, per esempio.
  • Dom: Allora, sei quasi perfetto, adesso va' a sturarti il piffero e sei pronto.
    Ted: Eh?
    Dom: Va' a sturarti il piffero.
    Ted: Che vuol dire "va' a sturarti il piffero"?
    Dom: Bisogna massaggiare il collo al pollo prima d'un appuntamento importante, no? Dimmi che strozzi l'anguilla prima d'un appuntamento importante, dimmelo. [Ted non sa come rispondere] Oh, mio Dio! Questo non frusta il cobra prima di un appuntamento importante... Ma sei pazzo? È come andare in giro con un'arma carica. Ma certo, ecco perché sei agitato.
  • Dom: Il momento più sincero nella vita di un uomo è rappresentato da quei pochi minuti dopo essersi scaricati, questo è clinicamente testato. E il motivo è perché non stai più cercando di farti una scopata, stai veramente... stai pensando come una donna. E le donne ci vanno matte.
    Ted: Sono un vero pericolo. Vado in giro con un'arma carica!
    Dom: Ecco, la gente può farsi veramente male.
  • Pat: Adesso, o vuoti il sacco o ti spacco il culo!
    Tucker: Io la amo!
    Pat: Cosa?
    Tucker: Hai sentito bene, porca puttana! [piangendo] Io amo Mary! Sono un imbroglione, proprio come te! [...] Chi c'è mai stato a Santiago del Cile due volte in un anno? Non sono mai stato neanche nel New Jersey! [...] Il mio vero nome è Norman, consegno pizze a domicilio.
  • [Ted si è masturbato e ha dello sperma sull'orecchio sinistro]
    Mary: Cos'è quello? [Ted non capisce] Sull'orecchio!
    Ted: L'orecchio? [Ted si tocca l'orecchio destro]
    Mary: No, l'orecchio sinistro! È, è... è gel per capelli?
    Ted: Sì.
    Mary: Bene! [cominciando a prendere il "gel" dall'orecchio]
    Ted: Non farlo, non è necessario toccarlo, lascia come... Va bene, va tutto...
    Mary: Io l'ho finito! [Mary posiziona sui capelli il "gel"]
  • Mary: È un peccato che non vivi qui, Ted.
    Ted: Ah, sì?
    Mary: Sì. Abbiamo un sacco di cose in comune.
    Ted: Ehm, sai, forse... Hai mai pensato di tornare a vivere a Rhode Island?
    Mary: Ci ho pensato. Ma le cose mi vanno troppo bene qui. Ho un'ottima professione, mi piacciono le persone con cui lavoro, Warren. Sai, forse dovresti trasferirti quaggiù e sposarmi. [entrambi ridono]
  • Ted: E tu, come hai fatto a rimanere single tutti questi anni?
    Mary: Ecco... Io sono bisessuale e per... molti uomini questo è molto difficile da accettare. [Ted non sa cosa dire] Posso fare una tirata? [Mary prende la sigaretta che Ted stava fumando]
    Ted: Sì... eh... sai... ho letto da qualche parte che la maggior parte delle donne, se chiedi loro di essere sincere, hanno tendenze... Insomma, tutti hanno...
    Mary: Ted... Ti sto prendendo in giro! Sì...
  • Mary: Ted, puoi farmi un favore? Ti dispiace far uscire il cane dal bagno, perché credo di dover fare una chiacchieratina con Magda.
    Ted: Ma certo. [il cane ringhia e colpisce violentemente la porta] [...] Mary, [...] di che razza è Puffy?
    Magda: Border Terrier.
    Mary: Border Terrier. Come Benji.
    Ted: Ah. [Ted apre la porta] Ehi, ehi, un picciolino come te fa tutto questo chiassino? [il cane aggredisce Ted]
  • Mary: Come hai potuto farmi spiare da uno che non conosci nemmeno? Spiarmi! Ma che stavi cercando di fare? Cos'è, volevi giocare con i miei sentimenti?
    Ted: No, non volevo... Non volevo giocare con...
    Mary: Adesso vattene, ok?
    Ted: Mary...
    Mary: Vattene.
    Ted [sta per andarsene, poi parla di spalle]: L'ho fatto perché non ho mai spesso di pensare a te. E se non ti trovavo sapevo che la mia vita non sarebbe mai potuta essere com'era prima.
  • Mary: Woogie, ti chiedo di andartene.
    Dom: Oh Mary, oh Mary... hai capito male! Io non vado da nessuna parte. Non prima di avere avuto qualcosa da te come ricordo.
  • Ted: Tu sei Woogie?
    Dom: Dom Wooganowski! [Dom fa una smorfia]
    Ted: Ma... sei sposato, hai... hai una moglie, dei bellissimi bambini.
    Dom: Ted, se ti piacciono così tanto, prenditeli pure.
  • Ted: Brett non ha mai parlato male di Warren. Lui vuole bene a Warren. E da quanto mi ha detto al telefono, vuole bene anche a te. È con lui che dovresti stare. [...]
    Brett: È così Mary, sai che ti sarò sempre fedele.
    Dom: Oh cazzo, non vale, Cristo.
    Ted: Sai, mi sento un idiota. Oggi mi sono reso conto di una cosa: io non sono meglio di questi qui. [Pat, Dom e Tucker] Insomma, nessuno di loro ti ama veramente. Si sono... si sono fissati con te per come li fai sentire tu riguardo a sé stessi. Ma questo, questo non è vero amore. È... non lo so cos'è.
    Dom: Ti prego Mary, non dargli ascolto. Questa è solo un'altra delle sue stupide tattiche.
    Pat: Lo sai che tu spari un sacco di stronzate.
    Tucker: Tu... Tu sei il più maniaco di tutti noi.
    Pat: Tu vorresti dire che non sei innamorato pazzo di questa ragazza?
    Ted: Sì, è quello che sto dicendo. Buona fortuna Brett, è una ragazza fantastica, prenditi cura di lei. Ci vediamo Mary.
    Mary: Ciao Ted.
  • Dom: Ehi Brett, quante probabilità ho che tu mi faccia un autografo su questa scarpa? Un ricordino per mia moglie e per i miei figli?
    Mary: Cosa?
    Dom: Falla finita, scassa-cazzi.
  • Mary [correndo verso Ted, fa una dichiarazione d'amore]: Ted!
    Ted: Mary!
    Mary: Ted! Hai dimenticato le chiavi. [Ted, triste, se ne va] Eri sincero quando hai detto quelle cose prima?
    Ted: Voglio che tu sia felice, Mary.
    Mary: Ma io sarei più felice con te.
    Ted: Mi stai prendendo per il culo, vero? [Mary indica di no con la testa] E come la mettiamo con Brett Favre, eh scusa.
    Mary: Che ti ho detto la prima volta che ci siamo conosciuti? Tifo per i Niners![6] [Mary e Ted si baciano]

Explicit[modifica]

[L'anziano tiene in mano un fucile di precisione]
Magda: Che stai facendo?
Anziano: Sta baciando la mia ragazza!
Magda: Ma sei appena venuto a letto con me!
Anziano: Ti ho scopata solo per arrivare a Mary! [l'anziano tenta con un fucile di sparare a Ted, ma colpisce il narratore che così smette di cantare]

Citazioni su Tutti pazzi per Mary[modifica]

Providence, città in cui si svolgono gli eventi della prima parte del film
  • Assolutamente irresistibili gli episodi in cui prima Dillon, poi Stiller sono alle prese con un piccolo ma ringhioso terrier, odiosa bestiola sulla quale la sceneggiatura infierisce senza ritegno. Possiamo dirlo? Il pregio maggiore del film è proprio la mancanza di ritegno. Nel panorama così politically correct del cinema USA d'oggi, il film di Scemo e più scemo Farrelly è totalmente incorrect, una pecora nera piena di situazioni sfrontate, impudenti e kitsch. Ce n'è abbastanza da fare arrabbiare animalisti e parecchie associazioni a difesa delle minoranze. Ma ci auguriamo proprio che questo non accada. Basta ricordare che l'assenza di correttezza è, da sempre, un ingrediente essenziale e irrinunciabile del comico. (Roberto Nepoti)
  • Avrete capito che ce n'è per tutti: per gli omosessuali, i disabili, gli animalisti. Magari qualcuno si offenderà e spedirà qualche querela. Ma farebbe male. Se è vero che anche a Paperissima - complice l'ex ministro Antonio Guidi - si può fare una gag su un handicappato senza per questo offendere la sfortunata categoria. (Michele Anselmi)
  • [Riguardo alla creazione della sceneggiatura del film] Ci siamo chiesti se quel detective [Healy] fosse, come noi, un po' perverso, e osservasse quella ragazza e se ne innamorasse da lontano, e poi riferisse di non averla incontrata o che non è desiderabile. (John J. Strauss)
  • Era uno di quei film che poteva essere divertente, o terribile e imbarazzante. E in realtà era entrambe le cose. (Ben Stiller)
  • [Sul personaggio di Pat] Healy è semplicemente un vero e proprio farabutto. Ha un passato losco, è molto cinico ed è a modo suo un po' perdente. (Matt Dillon)
  • I fratelli Farrelly, già "scemi e più scemi", non sono registi sopraffini, ostaggi della comicità più bieca, ma la sceneggiatura è ricca e l'incastro delle storie corrisponde a una pazzia che ha del metodo, almeno manda in tilt la finta moralità del cittadino medio. Come si diceva, politically più scorretto, grottesco ed eccessivo di così "Mary" non potrebbe essere: cagnolini vengono addormentati, drogati, elettrizzati e agli handicappati viene fatto lo sgambetto. Come dicono, nei modi e momenti più impensati i cantastorie che tramandano un amore che fa rima con bugia: Mary e Lewinsky sono un po' parenti. (Maurizio Porro)
  • Il mio agente mi aveva convinto che quel ruolo mi avrebbe rovinato la carriera, perché dal suo punto di vista la trama era insana e non lo convinceva. Stavo per rifiutare la parte, commettendo uno dei peggiori errori della mia vita. (Cameron Diaz)
  • L'umorismo gross-out [del film] è fondamentalmente moderato, per tutte le sue modifiche a un sistema, e anche se questo film sembra raffazzonato, la sua sceneggiatura unisce sorprendentemente bene tutto. (Jonathan Rosenbaum)
  • Mi aspettavo che ci sarebbe stata molta più polemica su una commedia che spazia così tanto e che ha un personaggio ritardato. Ma ce ne fu molto poca. E credo che il motivo per cui l'abbiamo passata liscia e per cui ha funzionato è che la gente ha pensato davvero che fossi ritardato e credo che il più grande successo sia stato il rapporto che lei [Mary] aveva con me. Non mi trattava come se fossi un bambino, il fratello ritardato, ma solo come fratello. Riconosceva che ci impiegavo un po' di più a fare certe cose ma non era mai imbarazzata, non diceva mai "Quello non è mio fratello" e sia aveva proprio l'impressione che lei mi amasse come una sorella. (W. Earl Brown)
  • [Sul personaggio di Mary] Non credo sia una persona molto percettiva, è un tipo che non si accorge di tutto quello che accade intorno a lei quando accade, sai, credo che un comportamento così nasca dal suo avere un fratello che ha una sorta di disabilità mentale, il suo comportamento è eccentrico e le persone con le quali trascorre il suo tempo hanno quella specie di caratteristica e il suo è un modo di accettare le persone. (Cameron Diaz)
  • Non si trovano storie volgari e toccanti insieme, ma questa è sia volgare che toccante, quindi possiamo dire "vol-cante"... o "to-lgare". (Ben Stiller)
  • Sei pretendenti: il perso, il pazzo, l'imballato, lo stravolto, l'accanito, il malato. A ciascuno una scena comica che, a dispetto delle attese, strappa la risata. L'incriminata sequenza dello sperma appeso ai capelli è esilarante. Incomincia come una ordinaria commedia romantica, finisce come una farsaccia. Ma in mezzo si fa un buon esercizio di muscoli facciali. La Diaz? Gli sceneggiatori si sono dimenticati di scriverle il personaggio. Da ridere e da dimenticare. (Silvio Danese)
  • [Nel film] sono messi in fila tutti gli stereotipi della commedia sentimentale per smontarli e frantumarli con una spudorata buffoneria che sghignazza sulle regole del "politicamente corretto" e del buon costume. Sono passate agli onori della cronaca, se non della storia, le gag del gel e quella antica (ma qui per la prima volta dotata del controcampo in passato sempre negato) del pene chiuso di scatto nella cerniera dei pantaloni. Critici e spettatori divisi in due fazioni: chi lo prende per un umorismo sopra le righe, ma intelligente e liberatorio e chi lo respinge come un esempio di trivialità goliardica. (il Morandini)
  • Tante le risate che ci siamo fatti durante il doppiaggio, ci fecero fermare fino a quando non ci passò questa ventata d'allegria. (Francesca Guadagno)
  • Tutti pazzi per Mary è un film geniale e le risate quando lo doppiammo non finivano mai. Sicuramente la scena del "gel" sui capelli... fu la più divertente anche perché non la vedemmo e la incidemmo direttamente, la sorpresa fu tanta che dovemmo interrompere l'incisione e aspettare alcuni minuti che ci passò la ridarella. (Francesca Guadagno)
  • Tutti pazzi per Mary può essere molte cose, ma "noia" e "routine" non sono tra queste. (Janet Maslin).
  • Un tale cerca di ritrovare, molti anni dopo, un amore, non consumato, del liceo. Lui è brutto e maldestro, lei è Cameron Diaz. Nel frattempo assistiamo a un pene che rimane incastrato in una lampo, a uno schizzo di sperma spalmato come un gel sui capelli. Si è cercato di far passare un film quasi inesistente per il nuovo manifesto giovanile, trasgressivo e liberatorio. Invece è solo banale e senza invenzioni. (il Farinotti)
  • Una commedia che combina satira di costume e humor («basso») con una leggerezza al vetriolo e una spudoratezza calcolata, ritrovando il ritmo delle commedie screwball (anche se la protagonista femminile, a differenza di quanto accadeva negli anni Quaranta, è oggetto passivo delle iniziative maschili, inconsapevole di ciò che scatena attorno a sé). Tra un ammiccamento all'anticonformismo dei fratelli Marx e un altro al «cattivo gusto» di John Waters, molte le gag diventate popolari: da quelle politically incorrect (i dispetti al fratello handicappato di Mary, il cagnolino fulminato e ricucito come Frankenstein) a quelle esplicitamente sessuali (il membro di Ted impigliato nella lampo dei pantaloni, la retata tra gli omosessuali, lo sperma che l'ignara Mary usa come gel per i capelli). (Il Mereghetti)

Roger Ebert[modifica]

  • Adoro quando un film prende il controllo, spazza via i miei dubbi e le mie obiezioni, e mi costringe a ridere. Sto avendo una reazione fisica, e non una intellettuale. C'è veramente libertà nel ridere così forte. Mi sento rinato.
  • Che benedetto sollievo è la risata. [Il film] se ne frega delle buone maniere, dei valori, della correttezza politica e del decoro. Ci espone per quello che siamo, l'unico animale con il senso dell'umorismo.
  • Dopo mesi e mesi di commedie che non mi hanno fatto ridere, eccone infine una che c'è riuscita.
  • Mi sono fermato qua alla tastiera, cercando di decidere come descriverti in un giornale per famiglie, senza tuttavia anticipare il divertimento. Non posso. Osserverò semplicemente che, subito dopo che la scena è "esplosa" per incredibili e prolungate risate, i Farrelly trovano un modo per accecarci con una conseguenza completamente inaspettata che ci fa nuovamente scatenare.

David Edelstein[modifica]

  • Il film è probabilmente l'ultima fantasia masochistica nerd, nella quale per due ore un gruppo di imbranati si umilia per cercare di attirare l'attenzione della elegante, amichevole, vivace e bionda dea Cameron Diaz.
  • Le vere star di Tutti pazzi per Mary sono le umiliazioni stesse, le parodie di masturbazione, gli incidenti con gli eccitanti, le eruzioni cutanee [...] e anche quando sei in grado di individuare la calamità successiva, è nuovamente uno shock nella sua intensità eiaculatoria.
  • Stiller, con le sue orecchie alla "Mr. Potato" e un comportamento da omuncolo, omaggia il mondo con un'inebetita e continua innocenza.

Peter e Bobby Farrelly[modifica]

  • È un incrocio tra Harry, ti presento Sally... e Mezzogiorno e mezzo di fuoco. Lo potreste persino chiamare Harry, ti stalkero Sally.... Fondamentalmente riguarda una coppia di ragazzi che stalkerano la stessa donna, della quale entrambi sono veramente innamorati.
  • [La sceneggiatura] l'avevamo trovata divertentissima, ma era andata ad un altro studio, ed era stata sviluppata in un brutto posto, stava peggiorando, e dopo aver fatto Kingpin ci siamo chiesti che fine avesse fatto quella sceneggiatura. Abbiamo chiamato Ed e John, che avevano appena riavuto i diritti, e così siamo intervenuti noi. Frank Beddor era il produttore, e gli abbiamo chiesto se potevamo riscriverla ed è diventata questo film.
  • Per noi, questo è il film perfetto. C'è ogni cosa che abbiamo voluto in questo film; siamo riusciti a spuntarla con cose che non avremmo mai ritenuto possibili.
  • [Riferendosi alla scena in cui Ted difende Warren dal bullo] Questa è una scena importante nel film perché Ben fa una cosa eroica e si schiera dalla parte del ragazzo senza sapere che è il fratello di Cameron Diaz. È questo che gli fa fare bella figura. È nella sua natura. E sentivamo che era importante far vedere che lui è una brava persona.
  • Se si guarda questa storia, non c'è nulla di pionieristico. È in vecchio stile: un ragazzo si innamora di una ragazza, la perde, la riconquista. Ma ci abbiamo aggiunto l'ambientazione anni Novanta e le gag che la gente aveva paura di fare. È questa la cosa che gli dà una marcia in più. Non abbiamo avuto paura di farlo, ma siamo stati molto attenti nel cercare di creare personaggi simpatici. Sapevamo che, se vuoi tentare qualcosa di innovativo, devi innamorarti di loro.
  • Si ride tanto in questo film, ma il motivo per cui funziona è perché ha un cuore. E ci sono alcune scene [...] che fanno veramente la differenza. Se non hai queste cose, se lui [Ted] si schierava per quel ragazzo [Warren] perché è il fratello di Mary, sarebbe tutta un altra storia.

Thomas Rothman[modifica]

  • Era così anticonvenzionale. Dovete capire una cosa: quando questo film uscì, non c'erano state delle vere commedie sexy vietate ai minori di diciassette anni dai tempi di, non so, Animal House o Palla da golf, da molto tempo. Leggevo la sceneggiatura, e mia moglie mi guardava come se fossi pazzo. Stavo ridendo e mi uscivano le lacrime.
  • Non importa quanto contraddittoria, imbarazzante o stravagante fosse la situazione, i personaggi erano sempre spontanei e i ruoli venivano ricoperti con amore, dolcezza e gentilezza.
  • Si, certo, spesso siamo rimasti scioccati. Ma va bene così, finché non è il pubblico a rimanere scioccato.

Frasi promozionali[modifica]

Miami, città in cui si svolgono gli eventi della seconda parte del film
  • Attenzione: I ragazzi che hanno fatto Scemo e più scemo e Kingpin ti fanno avere una storia d'amore.
Warning: The guys who did "Dumb & Dumber" and "Kingpin" bring you a love story.[7]
  • L'amore è nei capelli.
Love is in the hair.[8][9]
  • Nessun animale è stato maltrattato durante la creazione di questo film. Tutti gli altri erano da soli.
No animals were harmed in the making of this movie. Everybody else was on their own.[10]
  • Tutti ne parlano.[11]
  • Una storia d'amore, con una sola cosa in testa...[12]

Note[modifica]

  1. Canzone ripetuta in parte nella scena finale.
  2. Il chiropratico lascerebbe intendere che il tessuto fasciale si trovi alla sinistra della settima vertebra lombare, ma questo è impossibile perché le vertebre lombari sono solamente cinque nell'uomo. L'errore è presente anche nel doppiaggio originale («Tender, facial tissue left of L7.»). Cfr. voce su Wikipedia.
  3. L'edificio nominato da Tucker è inesistente, lo stadio della città è l'Estadio Nacional Julio Martínez Prádanos (conosciuto anche come Estadio Nacional de Chile). D'altronde, in seguito Tucker ammetterà di essere un impostore e di non essersi mai recato in Cile. Cfr. battuta di Tucker.
  4. Nel doppiaggio originale: 8-Minute Abs e 7-Minute Abs.
  5. Riferimento ai produttori cinematografici Steven Stabler e Brad Krevoy.
  6. Brett Favre all'epoca giocava con i Green Bay Packers, mentre Mary tifava per i San Francisco 49ers. Nel 1998, anno del film i Packers avevano eliminato i 49ers nella finale di Conference della NFL. Cfr. la voce National Football League 1997 su Wikipedia.
  7. Dalla locandina del film in lingua inglese. Cfr. Foto locandina inglese di Tutti pazzi per Mary - 1, Mymovies.it
  8. Dalla confezione DVD in lingua inglese. Cfr. Foto copertina DVD inglese
  9. Cfr. il titolo della canzone scritta da Harry Vanda e George Young e interpretata da John Paul Young, intitolata Love is in the Air (L'amore è nell'aria). Il gioco di parole, con riferimento alla celebre scena del "gel per capelli", nasce dal fatto che in inglese le parole "hair" e "air" hanno una pronuncia pressoché identica.
  10. Dalla locandina del film in lingua inglese. Cfr. Foto locandina inglese di Tutti pazzi per Mary - 2, Mymovies.it
  11. Dal retro della confezione DVD in lingua italiana. Cfr. Foto copertina DVD italiano
  12. Dalla locandina del film in lingua italiana. Cfr. Foto locandina di Tutti pazzi per Mary, FilmTV.it

Altri progetti[modifica]

Medaglia di Wikiquote
Medaglia di Wikiquote
Questa è una voce in vetrina, il che significa che è stata identificata come una delle migliori voci prodotte dalla comunità.
È stata riconosciuta come tale il giorno 25 gennaio 2018.
Naturalmente sono ben accetti suggerimenti e modifiche che migliorino ulteriormente il lavoro svolto.

Segnalazioni · Criteri · Elenco voci in vetrina