L'ispettore Derrick
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L'ispettore Derrick
Serie TV
Titolo originale |
Derrick |
---|---|
Lingua originale | tedesco |
Paese | Germania |
Anno |
1973 – 1997 |
Genere | giallo, poliziesco |
Stagioni | 25 |
Episodi | 281 |
Ideatore | Herbert Reinecker |
Rete televisiva | ZDF |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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L'ispettore Derrick, serie televisiva tedesca ideata da Herbert Reinecker.
Prima stagione[modifica]
Episodio 1, Il sentiero[modifica]
- [Dopo il secondo omicidio di una collegiale da parte di un maniaco] Portano gonne cortissime, camicette sempre semiaperte. Cercano l'effetto, vogliono fare effetto. E su chi? Sugli uomini. Be', l'effetto l'abbiamo visto. (Dackmann)
- Il modo di comportarsi di queste ragazze: girano mezze nude, senza ritegno! Certo faceva caldo, ma questo non giustifica un'esibizione così sfacciata! È un fatto che va preso in considerazione: è il loro stesso comportamento che a volte provoca certe disgrazie! (Signora Manger)
Episodio 2, Johanna[modifica]
- Chi ha molta fantasia la esercita anche rinunciando ai suoi ricordi: nella sua mente si confondono morte, sentimento, ieri, domani... (Johanna)
Episodio 3, Festa per un anniversario[modifica]
- Noi abbiamo sete! Ugola secca, sicura stecca! (August Bark)
- Broll: Ma perché mi fa continuamente la stessa domanda?
Klein: Per sentire sempre la stessa risposta. - Ci sono persone dalle quali non ci si può aspettare che bussino alla porta. Se vuoi che entrino, devi lasciare la porta aperta. (Derrick)
Seconda stagione[modifica]
Episodio 1, Pullman di mezzanotte[modifica]
- Derrick: Riflettevo profondamente sul mio mestiere.
Klein: Cos'è che non ti piace?
Derrick: Prima di tutto, di essere il rappresentante della legge. È troppo astratto per me.
Episodio 2, L'ultima corsa da Monaco[modifica]
- Non è un tipo che aggredisce con violenza, come avviene in tanti altri casi. A volte si può comportare in tutt'altro modo, con gentilezza, premurosità. Traumi che risalgono all'infanzia, chessò, un rapporto sbagliato con la madre. Questi casi non sono affatto rari. Potrebbe averla molto amata non essendone affatto ricambiato, e da qui lo scatenarsi dell'odio verso di lei e verso tutte le donne. Questo fenomeno noi lo chiamiamo "transfert", è un caso molto diffuso. (Dottor Zimmermann)
- [Giocando a bowling] Bisogna avere muscoli, nervi a posto e occhio di falco. (Hugo Hase)
Episodio 3, Il nostro amico Rohn[modifica]
- Klein [perquisendo l'abitazione del sospettato]: Quello è abbastanza astuto. Ha già fatto sparire tutto.
Derrick: È mia opinione che nessun criminale sia abbastanza astuto da poter essere completamente sicuro.
Episodio 4, Madera[modifica]
- Quel suo aspetto disarmato è quello che mi ha fatto veramente pensare. La gente che ha quell'aspetto di solito ha un'immensa fiducia nel prossimo. E la fiducia è la trappola nella quale molto spesso cade quasi volontariamente. (Derrick)
- Paul Bubach: La cosa più bella è il clima, sempre così mite, dolce, spumeggiante come una coppa di champagne. Estate e inverno si può stare seduti all'aperto. Sì, alla nostra età [...] c'è solo un modo, o meglio un solo artificio per illudersi di prolungare un po' la vita: escludere da essa ogni inverno.
Linda Peters: E questo è possibile a Madera?
Paul Bubach: Ah, è inevitabile! Con quel mare...
Episodio 8, Quattro colpi dietro la porta[modifica]
- [Al proprio principale, tormentato dal sospetto che la giovane compagna lo tradisca] Lei, piuttosto, che cosa ci fa con una ragazza giovane? Doveva saperlo, era prevedibile come l'amen in chiesa che prima o poi quella l'avrebbe... (signora Thieme)
- Derrick: Vedi, io continuo a ripetere a me stesso che faccio solamente il mio dovere, ma spesso ci sono delle cose che detesto fare.
Renate: Ogni professione ha i suoi lati negativi, non solo la tua. Di che si tratta?
Derrick: Di una persona che non vuole rivelare chi è l'assassino. [...] Farò ciò che faccio sempre, ma molto a malincuore: seguo quell'uomo, lo perseguito, lo osservo.
Renate: Non commiserarti ora.
Derrick: No no, non mi commisero. Ma è una cosa che mi ripugna. È una violazione del diritto alla libertà di un individuo. - [Al banco dei pegni] Ognuno di questi oggetti ha una sua storia, la gente se ne è separata perché aveva un grande bisogno di soldi. Vorrei sapere se lei si rende conto di quante miserie umane si nascondono dietro a tutti questi oggetti. (Derrick)
Terza stagione[modifica]
Episodio 3, Il caso Annie Rothe[modifica]
- Avvocato Schöne: È vero, non sono all'altezza: sono un pesce fuor d'acqua.
Signora Kissler: Quei pesci muoiono. - Derrick: Crede Schöne capace di un assassinio? [...]
Gerti Hager: Può capitare a chiunque, penso, se uno fosse preso dalla disperazione o se qualcuno minacciasse la sua vita.
Episodio 8, Stanza n. 48[modifica]
- Lo sa perché a una certa età si va in pensione? Perché non si è più in grado di svolgere con efficienza il lavoro di sempre, il lavoro che si è sempre fatto per tutta la vita. (Derrick)
Episodio 11, Colpo grosso[modifica]
- Sa qual è il segreto del successo di qualunque poliziotto? [...] La pazienza. (Derrick)
Episodio 12, Rischio[modifica]
- Signor Habinger: Vede, i padri vorrebbero che i loro figli si comportassero in modo convenzionale, come ai loro tempi.
Klein: E il suo non lo faceva invece?
Signor Habinger: No, lui era molto diverso, aveva sempre la sensazione che si volessero ledere i suoi diritti. Era in quell'età in cui si ha il culto dei propri diritti e si ignorano i propri doveri.
Quarta stagione[modifica]
Episodio 1, Yellow He[modifica]
- Yellow He: Com'è che tu ogni tanto balbetti?
Alfred Rabes: Non ne ho idea, è stato sempre così.
Yellow He: Non si guarisce?
Alfred Rabes: Un vantaggio c'è. Uno ha più tempo per pensare a quello che deve dire.
Episodio 2, Un cappio al collo[modifica]
- Con le sole preghiere non si ottiene neanche il paradiso. (Schröder)
- Tutto ciò che provoca la morte inconsueta di un individuo mi interessa. (Derrick)
Episodio 3, Una notte di ottobre[modifica]
- Signora Schweik: I signori sono della polizia.
Signora Lechner: Già, si vede bene.
Derrick: Da che cosa si vede? Mi interessa.
Signora Lechner: Da come entrate in una casa.
Klein: Perché, come entriamo, signora?
Signora Lechner: Con l'aria delle persone che sanno di avere il diritto di entrare senza avere un appuntamento.
Episodio 4, Un conto aperto[modifica]
- I soldi permettono di volare anche a chi non ha ali, lo rendono mobile. Senza soldi è come avere le ali bloccate, non si riesce a spostarsi di un centimetro. E allora ci si domanda perché si continua a vivere, visto che non ci si può muovere. (Robert Berger)
Episodio 7, Delitto sul Transeuropa Express[modifica]
- Io l'ammiro e la temo, Derrick. Dove passa lei, crea un tale scompiglio... (Andrea)
- Derrick: Lei per chi lavora, Andrea? Lavora per la concorrenza?
Andrea: Può anche essere.
Derrick: Risponda seriamente, la prego.
Andrea: Dalla parte giusta. Questo è l'importante, non è vero?
Episodio 9, In tre col morto[modifica]
- Derrick: Sono due anni che tiene accesa una candela davanti alla fotografia di sua sorella.
Irene: L'ha vista anche lei?
Derrick: Io trovo addirittura sorprendente che un morto riesca ad essere così vivo.
Episodio 10, Morte nel bosco[modifica]
- Hans Beck: Lei mi crede colpevole.
Derrick: Per principio io non credo niente. Voglio solo delle informazioni.
Quinta stagione[modifica]
Episodio 5, La figlia di Stein[modifica]
- Derrick: Mi sta rendendo tutto molto difficile.
Heinz Betzky: Che cosa c'è di difficile?
Derrick: Lei. È complicatissimo.
Episodio 6, Concerto per pianoforte[modifica]
- Helga Kling: Non credo che lei possa fare qualcosa di cattivo.
Robert van Doom: Potrebbe sbagliarsi. Un matrimonio infelice è l'inferno, riuscirebbe a trasformare chiunque. Ha portato anche me a una specie di follia, quasi.
Helga Kling: Il quasi è concesso. Il quasi non è un delitto.
Episodio 7, Un caffè da Beate[modifica]
- Questa ragazza è uno stupendo, meraviglioso miracolo. E io capisco che sui miracoli nessuno può pretendere un diritto di esclusiva. (signor Pacha)
Episodio 8, Assolo per Margarete[modifica]
- Klein: Questi giovani, l'abbiamo constatato poco fa, sono un muro di silenzio.
Derrick: Dietro quel muro c'è qualcosa che ci interessa. Però qualsiasi muro crolla se si trova il punto debole. - La musica non è... non è solamente un fatto tecnico, è anche consapevolezza di sé stessi, un mezzo per esprimersi, una specie di sincronismo tra noi e gli altri; e il mondo esterno, voglio dire. (Alexis)
Episodio 11, I secondi perduti[modifica]
- Derrick: Lei è in rapporti di amicizia con il signor Kwien?
Brückner: Amicizia? Che cosa significa? Oggi questa parola si riferisce a rapporti di interesse, ha cambiato senso. - L'ammirazione è l'anticamera dell'amore. (Klein)
Sesta stagione[modifica]
Episodio 4, Un tè di mandorle amare[modifica]
- Vede, ispettore, io divido gli uomini in due categorie: [...] esecutori gli uni e vittime gli altri; predestinati gli esecutori e predestinate le vittime. (Oskar Subak)
Episodio 6, Tandem[modifica]
- La cella... quella maledetta cella! Essere isolati dal resto della gente. Quello che era normale, lì dentro diventa anormale. E anche i pensieri non sono più normali. E non ti accorgi di perdere il cervello. E piano piano non provi altro che odio, solo odio, che ti rode, ti divora, che ti brucia dentro, ti fa diventare una bestia, e allora pensi che tutti gli altri siano nemici! (Rudolf Nolde)
Episodio 10, La terza vittima[modifica]
- Un uomo della mia età e una ragazza così giovane: è giusto, non è giusto? Così sono arrivato alla conclusione che giusto o non giusto molto probabilmente cambia di volta in volta, a seconda dei singoli casi e di quello che noi proviamo dentro. (Albert Grosser)
- È sempre così con i malati cronici: riescono a rassegnarsi e diventano remissivi, oppure incattiviscono e allora è un inferno per chi sta loro intorno. (Medico)
Episodio 12, L'angelo della morte[modifica]
- Prof. Ross: [...] è un caso particolarmente tragico.
Derrick: Perché tragico, professore?
Prof. Ross: Non tornava più da un viaggio con l'LSD.
Klein: Drogata.
Prof. Ross: Sì. Sa quali giochi di società si fanno oggigiorno... Vi ricorrono soprattutto i giovani, i quali vogliono ampliare la sfera del sensibile, ma con questi sistemi non si amplia nulla, piuttosto ci si abbrevia la vita.
Settima stagione[modifica]
Episodio 1, Anna, cara Anna[modifica]
- Ci sono desideri, in noi, soffocati, dimenticati. Ma esistono anche desideri tormentosi, che non puoi soffocare, dimenticare. Sono quelli contro i quali nessuno riesce a difendersi. (madre di Anna)
Episodio 3, Un'antica canzone tebana[modifica]
- Ulrich Hemp: Molto brava, Inge. Adesso sei perfetta.
Insegnante di danza: Questa parola non esiste nella danza moderna. Per oggi basta! È un concetto astratto e molto freddo. La perfezione tende alla staticità, frena la fantasia, l'estro, la vitalità. - Di questa remota canzone tebana è giunto a noi un frammento: «Blu mare è il petalo del fiore che Geb ha coltivato e a cui ha dato la vita Ptah, che l'ha racchiuso nei cuori più candidi e puri. Ptah l'ha creato per rallegrare sé stesso, quando nella stagione novella l'acqua straripa da fiumi e ruscelli ed egli impregna la terra col suo amore divino». (Arno Munch)
Ottava stagione[modifica]
Episodio 11, L'ora del killer[modifica]
- Un testimone non deve mai esprimere opinioni; deve solamente dire quello che sa. (Derrick)
Nona stagione[modifica]
Episodio 2, Una trappola per Derrick[modifica]
- Derrick: Fa parte del mio lavoro stabilire dei rapporti con gli altri. Almeno, fare tutto il possibile per stabilirli.
Maria Roth: Anche con i morti?
Derrick: Anche con i morti.
Episodio 5, Un caso per Harry[modifica]
- Ingenuità purtroppo è una parola fuori moda al giorno d'oggi, ma forse è proprio perché viviamo in un mondo corrotto che ne avvertiamo il fascino. (Gruga)
- Non si rimedia a un errore con un errore peggiore. (Klein)
Decima stagione[modifica]
Episodio 8, Attentato a Derrick[modifica]
- Jakobsen: È proprio sicuro?
Klein: Be', sicuro abbastanza.
Jakobsen: Mh, abbastanza! "Abbastanza" è una parola che dice poco, una parola storta. - Signora Korda: Il giudice... non lo faccia. Qualunque cosa ma non il giudice.
Klein: E perché, cosa c'è di male?
Signora Korda: Perché i giudici non hanno altro che la legge nella mente, ma la legge è al di fuori della realtà.
Undicesima stagione[modifica]
Episodio 1, La ragazza in jeans[modifica]
- Poche persone, dottoressa, trovano l'equilibrio in sé stesse. Molte lo cercano altrove, e finiscono per non trovarlo. Lo cercano in altri esseri umani. (Derrick)
Quattordicesima stagione[modifica]
Episodio 6, La notte dei giaguari[modifica]
- Vede, il mondo si sta distruggendo. Noi siamo passeggeri di una nave che non rispetta i segnali dei fari. C'è il diavolo a bordo, e dà grandi feste; sono feste in cui promette continui godimenti: ma la vita non è un godimento continuo. È un errore credere che lo sia. Godere fa bene al corpo forse, ma non all'anima. (Frau Trabuhr)
Diciottesima stagione[modifica]
Episodio 3, Potenziali assassini[modifica]
- Per me si trattava soltanto di una dimostrazione. Ho già detto di quanto siamo incessantemente e di continuo bombardati da pensieri criminosi: sono dentro di noi; cosa importa su chi questo viene provato? Basta leggere i miei scritti, e si capisce che ho ragione. Aspetto solo di venire contraddetto. (Dr. Schönfelder)
- Giorno per giorno lei viene contraddetto, nella maniera più elementare: con l'orrore, il disgusto e la ripugnanza che ogni omicidio suscita. (Derrick)
Episodio 12, Gli amici morti di Isolde[modifica]
- Chi ha talento alla fine si trova davanti a una porta, e al di là di questa porta il talento diventa vocazione. (Sudhoff)
Diciannovesima stagione[modifica]
Episodio 1, Viaggio a Monaco[modifica]
- Un omicidio ha sempre dietro di sé una storia. Noi dobbiamo trovarne il filo, fra le tante possibili ipotesi; e proprio perché sono tante, e tutte credibili, bisogna vagliarle con attenzione estrema, fino a scovare l'unica giusta, quella vera: è andata in questo modo o in quest'altro? (Derrick)
Episodio 7, Un tipo glaciale[modifica]
- Rudger: Sa che lei mi piace, ispettore Derrick?
Derrick: E cos'è che le piace in me?
Rudger: L'assenza di passionalità. Io odio le passioni.
Derrick: Forse è incapace di averne.
Rudger: Sì, forse è per questo che mi sono odiose: ma odiarle è già una passione.
Episodio 10, La moglie dell'assassino[modifica]
- Per una donna scegliere dei vestiti è un po' come mettersi alla ricerca di sé stessa. (sig.ra Abel)
Episodio 11, Uno strano detective[modifica]
- Vedi, per molti uomini vi sono due diversi modi di prendere piacere nella vita: uno è amare una donna come oggetto di adorazione, l'altro invece consiste nel considerarla una proprietà. Dio è maschio; perché nessuno l'hai mai visto come femmina, finora? (Hanna Lipper)
- Johannes Lipper: Sa che cosa mi ha insegnato la vita, fino ad ora, attraverso molte esperienze diverse? Mi ha insegnato che la fortuna è una forma di pazienza.
Derrick: Oh sì, è vero. È vero anche per i poliziotti. - Johannes Lipper [al telefono]: Da te è venuto Derrick?
Ingo Görner: È arrivato ora, è qui sotto. Tu come te la sei cavata?
Johannes Lipper: Non ho avuto problemi. Tu non cambiare una virgola. L'unico pericolo è la sua... eccessiva cordialità.
Ventesima stagione[modifica]
Episodio 9, La poltrona accanto[modifica]
- Sta scherzando, vero? Ma che razza di mondo vi siete costruiti? Create leggi ed eseguite processi sommari? Pronunciate condanne come un tribunale? Ma che cos'è questa? che cos'è: l'anarchia dei buoni? (come la devo chiamare?). I buoni che decidono quali sono i buoni e quali sono i cattivi; senza chiedere niente a nessuno, senza preoccuparsi che ci sono delle leggi da rispettare. (Derrick)
Ventunesima stagione[modifica]
Episodio 8, Un volto dietro la vetrina[modifica]
- Tu sei vera... anche se è tutto finto. Tu sei vera... solo se sai combattere. (Monika Zeller) [allo specchio]
- Adrian Scholl: Lo sai che cosa dice il mio insegnante?
Monika Zeller: No, che cosa dice?
Adrian Scholl: Non bisogna essere perfetti.
Monika Zeller: Perché?
Adrian Scholl: Ciò che è perfetto è finito, senza vita, è una cosa morta.
Monika Zeller: In me niente è senza vita, infatti non sono perfetta.
Ventiduesima stagione[modifica]
Episodio 8, Il cuore di un uomo[modifica]
- Ma viviamo in un mondo in cui il profitto vince su tutto; e quando si mettono sui piatti di una bilancia il denaro e la vita, la bilancia pende sempre verso il denaro. (Derrick)
Episodio 12, Assolo di mezzanotte[modifica]
- Derrick: Ma tirando le somme, può dire di essere soddisfatto di ciò che ha avuto dalla vita?
Thomas Randel: Lei fa certe domande... "Soddisfatto"... Certo che sono soddisfatto. Si vive! Bisogna farlo, non le pare?
Derrick: Che cosa bisogna fare?
Thomas Randel: Vivere!
Derrick: Ah.
Thomas Randel: Senza fare del male a nessuno. E cercando di sopravvivere, ispettore. Come fanno tutti.
Venticinquesima stagione[modifica]
Episodio 4, La voce di Elisabeth[modifica]
- Non si può mai essere certi del comportamento delle altre persone. (Derrick)
Episodio 5, Addio, Ispettore Derrick[modifica]
- Brancolando nel buio ci rendiamo ridicoli. (Klein)
- Non c'è solo il bianco e il nero: può capitare che un assassino sia anche un benefattore. Lei ha a che fare con l'assassino, io col benefattore. (Udo)
- Noi oggi viviamo in un mondo in cui sono profondamente mutati i valori, valori che costituivano, specialmente dopo la fine dell'ultima guerra, una sorta di placenta in cui l'uomo si poteva muovere con relativa sicurezza e libertà. Adesso però viviamo su un palcoscenico dove continuamente si combattono aspre battaglie, in cui si ha la netta sensazione che sia una sola la regola che ha importanza: vince il più forte; e al primo posto si mette il profitto, il personale profitto, e il resto non conta. Si tratta di un invito straordinario per ogni criminale della Terra. La violenza è diventata una merce da esibire nei notiziari televisivi del mondo intero; e questo ha ottenuto un effetto secondario decisamente singolare: che alla violenza ci si abitua, non è più un evento che ci emoziona, che ci turba. Omicidi e morti cruente diventano valori di intrattenimento. Così gli uomini si riducono a spettatori i quali accettano che lo stare a guardare [...] sia la loro unica funzione e assistono impotenti. (Derrick)
- Lo spettatore [...] è persuaso di essere libero da qualsiasi forma di complicità, non ha a che vedere in modo diretto con quello che succede. I mass media considerano il mondo come uno spettacolo in cui lo spettatore deve osservare con spavento, con terrore, gli orrori che gli propinano; però senza avere mai la sensazione, neanche per un solo momento, che è la sua storia, il suo destino che gli fanno vedere. E lo spettatore non si preoccupa e non pensa. (Derrick)
Explicit[modifica]
Derrick: Harry, ti... ti ringrazio, ti ringrazio di tutto.
Klein: Addio, Stephan.
Citazioni su L'ispettore Derrick[modifica]
- Accolta inizialmente con grandi critiche, la serie è tra le piú longeve e seguite di sempre, imponendosi come un'ottima risposta europea all'egemonia dei serial USA. In patria ha battuto ogni record di longevità (per una serie TV). Unico paese dove la serie non ha spopolato rimangono (stranamente) gli Stati Uniti. (il Morandini)
Altri progetti[modifica]
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