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Civiltà

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Le varie civiltà

Citazioni sulla civiltà.

Citazioni

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  • Altri popoli faranno pascere il loro bestiame in «Place de l'Opéra», e in Piazza Colonna, slavi e mongoli abbevereranno i loro cavalli nella fontana di S. Pietro. E l'uomo civile fa segno con la mano, sopra la siepe degli anni che glielo nasconde, all'uomo civile dei secoli futuri. Boezio saluta Erasmo, Cassiodoro fa cenno a Dante. La civiltà si disfa e diviene humus e dall'humus nasce una nuova civiltà. E fra l'una e l'altra non c'è che l'humus, il quale dorme ed è humus! (Henry Furst)
  • – Civiltà: la forma del paradiso creato dall'uomo.
    – Scacciato dal paradiso terrestre, il genere umano non ha potuto che rifugiarsi nel mondo terreno, permeato dalla morte. Il più debole degli esseri viventi, l'uomo, ha creato quindi, con la conoscenza acquisita a causa della sua stessa debolezza, un paradiso terrestre suo proprio.
    – Un paradiso che gli uomini hanno creato con le proprie forze per proteggere dal terrore della morte le proprie vite e perseguire la soddisfazione dei propri piaceri. (Neon Genesis Evangelion)
  • Col mutarsi della civiltà si mutano dell'uomo ben altro che le maniere del vivere; si rafforza cioè o si indebolisce la potenza dell'affetto. (Pietro Selvatico)
  • E in che cosa consiste fondamentalmente un modo civilizzato di comportarsi? Consiste nel ridurre la violenza. È questa la funzione principale della civilizzazione ed è questo lo scopo dei nostri tentativi di migliorare il livello di civiltà delle nostre società. (Karl Popper)
  • È un uomo civilizzato colui che dà una risposta seria ad una domanda seria. Di per sé la civiltà non è altro che un sano equilibrio di valori. (Ezra Pound)
  • Il processo di civilizzazione consiste nella scoperta, da parte degli uomini, delle leggi dell'universo, e nel vivere in armonia con queste leggi. Le più importanti delle quali per gli uomini sono le leggi della loro propria natura. (Calvin Coolidge)
  • Il progresso della civiltà si misura dalla vittoria del superfluo sul necessario. (Alberto Savinio)
  • L'acme di una civiltà, non si ha quando tutti i suoi frutti sono maturati, ma prima. Quando una civiltà ha raggiunto il maggior punto di sviluppo, che poteva raggiungere, quando dà tutto quel che può dare, quando ogni principio si è svolto fino che poteva, meccanicamente, ed è arrivato a quelle conseguenze solenni che sono le ultime, io ti dico: è cominciata la decadenza. (Leo Ferrero)
  • L'approccio al mistero di Dio dà origine a cultura e civiltà. (Angelo Bagnasco)
  • L'atto di civiltà è un atto di prepotenza umana sulla natura; è un atto contronatura. (Giuseppe Ungaretti)
  • La civiltà coincide con un atteggiamento morale che non è mai acquisito in modo definitivo, né da parte di un individuo, né da parte di un popolo. (Cvetan Todorov)
  • La civiltà di una nazione dovrebbe essere misurata in base alla deferenza verso il sesso debole. (Henry James)
  • La civiltà di un Paese si capisce dal grado di cultura e di istruzione dei suoi cittadini, per comprendere il mondo intorno a loro e soprattutto per potersi emancipare dalle condizioni sociali più difficili, e si capisce dal livello di assistenza sociale, economica e sanitaria che questo Paese dà. (Riccardo Molinari)
  • La civiltà e la sifilidità si sono sviluppate di pari passo. (Abraham Van Helsing, Dracula di Bram Stoker)
  • La civiltà è uguaglianza di fronte alla legge e rispetto della diversità degli altri. La barbarie è diseguaglianza, ingiustizia e tirannia. (Antonio Muñoz Molina)
  • La civiltà è un concetto che si compone di molte idee armoniche tra di esse. Destate nel popolo l'umanità per le bestie, e desterete nel tempo istesso una serie di buoni sentimenti che dormivano sotto l'involucro della rozzezza. (Giuseppe Arnaud)
  • La civiltà è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità. (Mark Twain)
  • La civiltà è una cosa bellissima, ma orribilmente monotona. La sua luce potente, ovunque arrivi a proiettarsi, rende tutte le cose del medesimo colore scialbo, come fa un raggio di luce elettrica. I paesi più lontani diventano eguali; a poco a poco le differenze di costumi, di usi, persino di linguaggio e di razza vanno scomparendo; tutto quanto vi è di più incantevole, la varietà, si appiana, si dilegua, e il mondo finirà col non presentare più attrattive di una immensa palla da biliardo. Allora il viaggiare per vedere diventerà una fatica inutile; anzi, è già sulla buona strada per essere inutile. (Luigi Barzini (1874-1947))
  • La civiltà nasce dalle intenzioni, non dai fatti, né dai modi. (Angelo Fiore)
  • La natura selvaggia è il materiale grezzo nel quale l'uomo ha faticosamente scolpito quest'artificio che chiamiamo civiltà. (Aldo Leopold)
  • La razza umana finirà per eccesso di civiltà. (Ralph Waldo Emerson)
  • La regola per la quale la civiltà si espande sempre da sud verso il nord, o meglio dai paesi caldi ai freddi, ci pare una di quelle formole semplicistiche, che hanno la pretesa di spiegare, mediante una causa unica, fenomeni molto complessi. Essa non si fonda che sopra un frammento della storia, su quella di un solo periodo della civiltà europea, ed anche questo superficialmente studiato. (Gaetano Mosca)
  • La storia umana è la storia delle civiltà. È impossibile pensare allo sviluppo dell'umanità in termini diversi da questi, uno sviluppo che percorre intere generazioni di civiltà, dalle antiche civiltà sumera ed egizia a quella classica e centroamericana, a quella occidentale e islamica, alle successive manifestazioni di civiltà siniche e indù. Nel corso della storia le civiltà hanno rappresentato per l'uomo la più importante fonte di identificazione. (Samuel P. Huntington)
  • La vera civiltà [...] per me è misurata unicamente dal quanto la forza ha di rispetto per la debolezza; il che mi è misura del quanto la mente prevalga alla forza. La forza è barbara, la mente è civile. Vedo adulato il potente, venerato il ricco, favorito l'ambizioso, temuto il robusto. Son dunque nel regno della forza. Quando troverò che la donna, il ragazzo, il vecchio, l'infermo, il debole, il povero, anche l'ignorante non volontario e non superbo, sieno comunemente trattati con riverenza ed amore, mi consolerò che siamo allontanati dal barbaro, e avanzati nel civile. (Pietro Giordani)
  • Le dottrine politiche soggiacciono alle stesse vicende del sapere in universale; e siccome la civiltà, propriamente parlando, è la cognizione civile recata in azione e in consuetudine, così anch'ella corre un cammino proporzionato. (Vincenzo Gioberti)
  • [Nella nostra civiltà] le forze della natura non sono più concepite come entità biomorfe o antropomorfe, ma come onde infinite che obbediscono docili al comando dell'uomo. In tal modo la civiltà delle macchine [ha distrutto] ciò che la scienza naturale derivata dal mito [aveva] faticosamente conquistato: lo spazio per la preghiera, poi trasformatosi in spazio per il pensiero. (Aby Warburg)
  • Noi siamo fieri del progredire della nostra civiltà, esaminiamo con soddisfazione ciò che consideriamo come suoi successi in tutte le branche della vita sociale, ma osserviamo pure che la nostra esistenza è spesso fondata sui principi più ingiusti e crudeli, e che l'umanità dell'avvenire ne parlerà con la stessa ripugnanza che noi proviamo oggi per la schiavitù e la tortura, come errori di altri tempi, che la civiltà ha abolito. (Lev Tolstoj)
  • Notiamo che l'incivilimento europeo è frutto di infinite guerre e della larghissima distruzione dei deboli compiuta dai forti; con quelle sofferenze si è comprata la prosperità presente; ciò è bene o è male? (Vilfredo Pareto)
  • Ogni civiltà ha il suo patrimonio di sciocchezze. (Vittorio Giovanni Rossi)
  • Una civiltà non muore per i suoi vizi, ma per non essere così forte da poterli sopportare. Si potrà godere molto a condizione di essere molto forti. Ma non si diventerà forti perché ci si priva del godimento. (Henry de Montherlant)
  • Uomo senza civiltà, lumaca senza guscio. (Henry Furst)
  • Voi credete che l'ambiente naturale dell'uomo sia la civiltà, ma io vi domando: non potrebbe essere l'uomo una bestia intelligente ma feroce che, predestinata a suicidarsi, ha inventato la civiltà, strada lunga e tortuosa, per arrivare all'obiettivo di divorarsi da sé, come una spregevole iena priva di pietà? Da migliaia di anni a questa parte reprimiamo i nostri istinti: l'aggressività, l'animalità eccetera. Si direbbe, dunque, che la civiltà ha vinto. Non crediatelo. Esplosioni di criminalità dovunque, un bambino delinquente a testa, psicanalisti che scoprono nel prossimo un groviglio di demoni, sono altrettante prove del fatto che gli istinti stanno recuperando terreno, che la marea della civiltà sta alla fine ritirandosi. (Adolfo Bioy Casares)
  • Colui che smaschera le proprie finzioni, rinuncia alle proprie energie e quasi a se stesso. Ne accetterà quindi delle altre che lo negheranno, perché queste non saranno scaturite dal suo intimo. Nessun essere che abbia a cuore il proprio equilibrio dovrebbe oltrepassare un certo grado di lucidità e di analisi. Quanto ciò è più vero per una civiltà, la quale vacilla per poco che denunci gli errori che consentirono la sua crescita e il suo splendore, per poco che metta in dubbio le sue verità.
  • Ogni civiltà configura una risposta alle domande che l'universo suscita; ma il mistero rimane intatto: altre civiltà, con nuove curiosità, vi si cimenteranno, altrettanto vanamente, dato che ciascuna è soltanto un sistema di errori...
  • Si distrugge una civiltà soltanto quando si distruggono i suoi dèi.
  • Si è «civilizzati» nella misura in cui non si esibisce la propria lebbra e si porta rispetto all'elegante falsità costruita dai secoli.
  • Solo un fiore che cade è un fiore completo, ha detto un giapponese.
    Si è tentati di dire altrettanto di una civiltà.
  • Una civiltà esordisce col mito e termina nel dubbio; dubbio teorico che diventa dubbio pratico, quando lo rivolge contro se stessa. Essa non può cominciare col mettere in questione valori che non ha ancora creato; una volta che li ha prodotti, se ne stanca e se ne distacca, li esamina e li soppesa con un'obiettività devastante.
  • Civiltà è ciò che è miracolosamente scampato allo zelo dei governanti.
  • Il barbaro o deride senza riserve o venera senza riserve. La civiltà è un sorriso che mescola con discrezione ironia e rispetto.
  • Le civiltà muoiono per l'indifferenza verso i valori peculiari che le fondano.
  • Ogni civiltà è un dialogo con la morte.
  • In uno dei suoi aspetti, la civiltà può essere definita come un sistematico rifiuto agli individui di certe occasioni di comportamento barbaro. In anni recenti abbiamo scoperto che quando, dopo un periodo di rifiuto, queste occasioni vengono ancora una volta offerte, uomini e donne, apparentemente non peggiori di noi, si sono dimostrati disposti ed anche ansiosi di approfittarne.
  • La civiltà è sterilizzazione.
  • La civiltà non ha assolutamente bisogno di nobiltà e di eroismo. Queste cose sono sintomi d'insufficienza politica.
  • Non c'è civiltà senza stabilità sociale. Non c'è stabilità sociale senza stabilità individuale.
  • Non si può avere una civiltà durevole senza una buona quantità di amabili vizi.
  • In fondo, consiste in questo la civiltà; un grande sistema per alleviare le pene del genere umano.
  • La cosiddetta civiltà non ha fatto che perpetuare la sopravvivenza dei più deboli.
  • Saremo primitivi per contingenza, ma siamo civili per scelta.

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