Nicolás Gómez Dávila

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Nicolás Gómez Dávila, 1930

Nicolás Gómez Dávila (1913 – 1994), scrittore, filosofo e aforista colombiano.

Citazioni di Nicolás Gómez Dávila[modifica]

El vicio que aqueja a la derecha es el cinismo, y a la izquierda la mentira.[2]

Escolios a un texto implicito[modifica]

Volume I[modifica]

  • Civiltà è tutto quello che l'università non può insegnare. (p. 264)
  • Le aristocrazie sono i parti normali della storia, le democrazie sono gli aborti. (p. 286)
  • Gli sciocchi prima attaccavano la Chiesa; adesso la riformano. (p. 361)

Volume II[modifica]

  • La stampa non si propone di informare il lettore, bensì di persuaderlo del fatto di essere informato. (p. 312)

In margine a un testo implicito[modifica]

  • A certe stupidaggini si può ribattere adeguatamente solo con una stupidaggine ancora più grottesca.
  • A seconda del lettore, e del libro, si tratta di lettura o di avventura.
  • Adattarsi è sacrificare un bene remoto a un bisogno immediato.
  • Al cospetto di ogni verità un'angoscia segreta ci pervade.
  • Al volgo non interessa essere libero, ma credersi tale.
  • Alla mente da lei prescelta l'intelligenza dona tutto, tranne la certezza di essere intelligente.
  • Amare è fare la ronda senza posa intorno all'impenetrabilità di un essere.
  • Amare è sentire la pressione del corpo assente contro il nostro.
  • Ammettere di buon grado che le nostre idee non hanno motivo di interessare chicchessia è il primo passo verso la saggezza.
  • Appartengono alla letteratura tutti i libri che si possono leggere due volte.
  • Arte popolare è l'arte del popolo che al popolo non sembra arte. Quella che gli sembra arte è arte volgare.
  • Aver ragione è una ragione in più per non aver successo.
  • Basta la grazia imprevista di un sorriso intelligente a far volare via gli strati di tedio depositati dai giorni.
  • Basta un briciolo di perspicacia per diffidare delle proprie idee senza per questo affidarsi alle idee altrui.
  • Borghesia è qualunque insieme di individui scontenti di ciò che hanno e soddisfatti di ciò che sono.
  • Chi cerchi di educare e non di sfruttare, si tratti di un popolo o di un bambino, non gli parla facendo la vocina infantile.
  • Chi denuncia i limiti intellettuali dei politici dimentica che tali limiti sono la causa dei loro successi.
  • Chi non teme che il più banale dei suoi momenti presenti diventi in futuro un paradiso perduto?
  • Chi si ostina a voler capire più di quel che c'è da capire capisce meno di tutti.
  • Chi sopprime le segrete connivenze tra i propri amori e i propri odi diventa un fanatico che incede tra schemi.
  • Chiamare ingiustizia la giustizia è la più diffusa delle consolazioni.
  • Chiamiamo egoista chi non si sacrifica al nostro egoismo.
  • Chiunque non confidi nell'uomo è, in fondo, un cristiano.
  • Ci sono uomini che alla loro intelligenza fanno visita, e altri che vi dimorano.
  • Ciò che la ragione giudica impossibile è l'unica cosa in grado di appagare il nostro cuore.
  • Ciò che non è persona in fondo non è nulla.
  • Civiltà è ciò che è miracolosamente scampato allo zelo dei governanti.
  • Coltivare la lucidità è il fine della cultura.
  • Compito dell'immaginazione è la redenzione della realtà.
  • Convincere chi ha opinioni proprie è facile, ma nessuno convince chi sostiene opinioni altrui. Nessuno si aggrappa tanto alle proprie opinioni quanto colui che è solamente l'eco dell'epoca in cui vive.
  • Crediamo di affrontare le nostre teorie con i fatti, in realtà possiamo confrontarle solo con teorie dell'esperienza.
  • Da quando la religione si secolarizza, come unico testimone di Dio rimane Satana.
  • Da sempre, in politica, patrocinare la causa del povero è stato il mezzo più sicuro per arricchirsi.
  • Delle persone che amiamo ci basta l'esistenza.
  • Dicesi problema sociale la necessità di trovare un equilibrio tra l'evidente uguaglianza degli uomini e la loro evidente disuguaglianza.
  • Diffidiamo di chi vive andando a caccia di argomenti per convincere gli altri. L'intelligenza ha per unica ambizione convincere se stessa.
  • Dio è la condizione trascendentale dell'assurdità dell'universo.
  • Dopo aver screditato la virtù, questo secolo è riuscito a screditare anche i vizi.
  • Duecento anni fa era lecito confidare nel futuro senza essere completamente stupidi. Ma oggi chi può dar credito alle attuali profezie, dato che siamo noi lo splendido avvenire di ieri?
  • È facile convertirsi a una teoria ascoltando il difensore della teoria contraria.
  • È sufficiente che la bellezza sfiori appena il nostro tedio, perché il cuore ci si laceri come seta tra le mani della vita.
  • È sufficiente l'impatto di un verso per far esplodere i detriti che seppelliscono l'anima.
  • Educare l'uomo è impedirgli la "libera espressione della sua personalità".
  • Erotismo, sensualità, amore, quando non convergono in una stessa persona non sono altro, isolatamente, che una malattia, un vizio, una stupidità.
  • Essere cristiani è trovarsi di fronte a colui cui non possiamo nasconderci, di fronte a cui non possiamo mascherarci. È assumersi il peso di dire la verità anche quando offende.
  • Gli esempi concreti sono i carnefici delle idee astratte.
  • Gli individui, come le nazioni, hanno virtù diverse e identici difetti. Nostro patrimonio comune è la viltà.
  • Grande scrittore è quello che intinge in inchiostro infernale la penna che strappa dall'ala di un arcangelo.
  • I conflitti interiori rompono la crosta di indifferenza che l'anima oppone alle verità che l'assediano.
  • I libri non sono strumenti di perfezione, ma barricate contro il tedio.
  • I libri più intelligenti dicono le stesse cose dei libri più stupidi, solo che gli autori sono diversi.
  • I professionisti della venerazione dell'uomo si sentono autorizzati a disprezzare il prossimo. La difesa della dignità umana consente loro di essere sgarbati con il vicino.
  • Il cattolico autentico non sta al di qua ma al di là della bestemmia.
  • Il credente non è possessore di eredità iscritte al catasto, ma comandante che avvista le coste di un continente inesplorato.
  • Il critico coglie nel segno con argomenti assurdi e prende cantonate con ragionamenti coerenti. La grande critica d'arte è un abuso efficace della ragione.
  • Il discepolo non possiede né soluzioni né problemi, ma solo un vocabolario. La sua funzione si riduce a formulare banalità nel lessico del maestro.
  • Il domandarsi tace solo di fronte all'amore: "Perché amare?" è l'unica domanda impossibile: L'amore non è mistero, ma luogo in cui il mistero si dissolve.
  • Il filosofo non è altro che la fiamma che lo brucia.
  • Il filosofo non è portavoce della sua epoca, ma angelo prigioniero nel tempo.
  • Il libro non educa chi lo legge allo scopo di educarsi.
  • Il male, come gli occhi, non vede se stesso. Tremi colui che si vede innocente.
  • Il massimo trionfo della scienza sembra consistere nella velocità crescente con cui lo stupido può trasferire la sua stupidità da un luogo a un altro.
  • Il mistero è meno inquietante del fatuo tentativo di eliminarlo attraverso spiegazioni stupide.
  • Il modo in cui certuni predicano i «valori spirituali» fa automaticamente dubitare della loro rettitudine.
  • Il mondo dei sensi è una molecola di polvere in un torrente di acque invisibili.
  • Il naturale e il sovrannaturale non sono piani sovrapposti ma fili intrecciati.
  • Il nulla è l'ombra di Dio.
  • Il paganesimo è l'altro Antico Testamento della Chiesa.
  • Il popolo sopporta di essere derubato, purché non si smetta di adularlo.
  • Il più grande errore moderno non è l'annuncio della morte di Dio, ma l'essersi persuasi della morte del diavolo.
  • Il popolo non elegge chi lo cura, ma chi lo droga.
  • Il ridicolo è il tribunale supremo della nostra condizione terrena.
  • Il riso amabile e compiacente è una prostituzione dell'anima.
  • Il socialismo è la filosofia della colpa altrui.
  • Il sorriso dell'essere che amiamo è l'unico rimedio efficace contro il tedio.
  • In filosofia il nuovo non è un albero nuovo, ma un nuovo germoglio primaverile.
  • Invecchiare con dignità è un compito da svolgere istante per istante.
  • Invecchiare è una catastrofe del corpo che la nostra codardia trasforma in catastrofe dell'anima.
  • Istruire non è indicare soluzioni, ma rivelare problemi.
  • L'adesione al comunismo è il rito che permette all'intellettuale borghese di esorcizzare la sua cattiva coscienza senza abiurare il suo essere borghese.
  • L'adolescente non perdona gli scrittori letti da suo padre.
  • L'amore è essenzialmente adesione dello spirito a un corpo nudo.
  • L'amore è l'atto che trasforma il suo oggetto da cosa in persona.
  • L'amore è l'organo con cui percepiamo l'inconfondibile individualità degli esseri.
  • L'amore per il popolo è vocazione aristocratica. Il democratico lo esercita soltanto in periodo elettorale.
  • L'anima cresce verso l'interno.
  • L'anima deve aprirsi all'invasione di ciò che le è estraneo, rinunciare a difendersi, favorire il nemico, affinché il nostro essere autentico sorga e si mostri, non come una fragile costruzione protetta dalla nostra timidezza, ma come la nostra rocca, il nostro granito incorruttibile.
  • L'arte non annoia mai perché ogni opera è un'avventura senza preliminari garanzie di riuscita.
  • L'artista coglie nel segno per ragioni che ignora.
  • L'atrocità della vendetta non è proporzionale all'atrocità dell'offesa, ma all'atrocità di chi si vendica.
  • L'atto filosofico per eccellenza è scoprire un problema in ogni soluzione.
  • L'autentico umanesimo si edifica sulla consapevolezza delle insufficienze umane.
  • L'età adulta del pensiero non è determinata né dall'esperienza né dagli anni, ma dall'incontro con certe filosofie.
  • L'etica ci proibisce di considerare gli uomini come mezzi e l'Uomo come fine.
  • L'idea del "libero sviluppo della personalità" sembra degna di ammirazione finché non incappa in individui la cui personalità si è sviluppata liberamente.
  • L'idea intelligente produce piacere sensuale.
  • L'individualismo moderno si riduce a reputare personali e proprie le opinioni condivise da tutti.
  • L'intelligenza si inventa coerenze per dormire sonni tranquilli. Fin quando non irrompe l'assurdo.
  • L'intelligenza tende all'imbecillità come i corpi tendono al centro della terra.
  • L'intelligenza vive finché non preferisce le sue soluzioni ai problemi.
  • L'interlocutore incoerente è più irritante dell'interlocutore ostile.
  • L'ironista diffida di ciò che dice senza per questo credere che sia vero il contrario.
  • L'ortodossia è la tensione tra due eresie.
  • L'umanità crede di rimediare ai propri errori ripetendoli.
  • L'unica cosa che amiamo nella vita sono le presenze che l'attraversano come messaggere d'altri mondi.
  • L'unica imparzialità su cui fare affidamento è quella dell'anima da cui si ode un agitarsi di fiere.
  • L'uomo ama solo chi adula, ma rispetta solo chi lo insulta.
  • L'uomo comune erra nell'oscurità, il filosofo si sbaglia alla luce del sole.
  • L'uomo di sinistra si crede generoso perché le sue mete sono confuse.
  • L'uomo è il rifugio più fragile per l'uomo.
  • L'uomo è un animale che immagina di essere uomo.
  • L'uomo intelligente è quello che mantiene la sua intelligenza a una temperatura indipendente dalla temperatura dell'ambiente in cui vive.
  • L'uomo intelligente non vive mai in ambienti mediocri. Un ambiente mediocre è quello in cui non ci sono uomini intelligenti.
  • L'uomo moderno non ama, si rifugia nell'amore; non spera, si rifugia nella speranza; non crede, si rifugia in un dogma.
  • L'uomo moderno non si sente mai così individuo come quando fa le stesse cose che fanno tutti.
  • L'uomo non è padrone della propria intelligenza: ne riceve semplicemente le visite.
  • L'uomo più disperato è solamente colui che meglio nasconde la sua speranza.
  • L'uomo preferisce discolparsi con la colpa altrui piuttosto che con la propria innocenza.
  • L'uomo vive dei suoi problemi e muore delle sue soluzioni.
  • La banalizzazione è il prezzo della comunicazione.
  • La bruttezza di un oggetto è la condizione preliminare del suo moltiplicarsi su scala industriale.
  • La coerenza di un discorso non è prova di verità ma solo di coerenza. La verità è la somma di evidenze incoerenti.
  • La continuità dell'Occidente si è interrotta da quando il libro antico ha smesso di contenere insegnamenti per diventare documenti.
  • La fede incapace di ridere di se stessa deve dubitare della propria autenticità. Il sorriso è ciò che dissolve il simulacro.
  • La forma sublime del disprezzo è il perdono.
  • La legge è forma giuridica del costume oppure sopraffazione della libertà.
  • La legge è l'embrione del terrore.
  • La legislazione che protegge minuziosamente la libertà strangola le libertà.
  • La legittimità del potere non dipende dalla sua origine ma dai suoi fini. Per il democratico, invece, nulla è vietato al potere se la sua origine lo legittima.
  • La libertà non è indispensabile perché l'uomo sappia cosa vuole e chi è, ma perché sappia chi è e che cosa vuole.
  • La libertà non è la meta della storia, ma la materia con cui essa lavora.
  • La libertà non è un fine, è un mezzo. Chi la scambia per un fine, quando la ottiene non sa che farsene.
  • La lucidità della coscienza è privilegio di coloro che sono privi della stoltezza necessaria alle convinzioni dominanti.
  • La maggior parte delle filosofie sono ostacoli che è possibile aggirare con una deviazione di percorso, ma alcune, poche, sono catene montuose che si è costretti ad attraversare.
  • La modernità non sfugge alla tentazione di identificare il permesso con il possibile.
  • La modernità risolve i suoi problemi con soluzioni ancora peggiori dei problemi.
  • La morte di Dio, è una falsa notizia messa in giro dal diavolo che mentiva sapendo di mentire.
  • La parola non è stata data all'uomo per ingannare, ma per ingannarsi.
  • La personalità di questi tempi è la somma di ciò che fa colpo sugli stupidi.
  • La più grande astuzia del male è travestirsi da dio domestico e discreto, familiare e rassicurante.
  • La prolissità non è un eccesso di parole, ma una carenza di idee.
  • La radicale opposizione tra gli uomini si svela nel fatto che, parlando del piacere, gli uni decollano verso la metafisica e gli altri scivolano verso la fisiologia.
  • La ragione è una mano premuta sul petto a placare il battito del nostro cuore disordinato.
  • La religione non è nata dall'esigenza di assicurare solidarietà sociale, come le cattedrali non sono state edificate per incentivare il turismo.
  • La saggezza consiste semplicemente nel non insegnare a Dio come si debbano fare le cose.
  • La sensualità è la possibilità permanente di riscattare il mondo dalla prigionia della sua insignificanza.
  • La sensualità è la presenza del valore nel sensibile.
  • La società del futuro: una schiavitù senza padroni.
  • La società moderna si concede il lusso di tollerare che tutti dicano ciò che vogliono perché oggi, di fondo, tutti pensano allo stesso modo.
  • La spiegazione incapace di rendere più misterioso ciò che spiega è una spiegazione fallita.
  • La tecnica mutila ogni desiderio che soddisfa.
  • La tirannia di un individuo è preferibile al dispotismo della legge, perché il tiranno è vulnerabile mentre la legge è incorporea.
  • La tirannia più esecrabile è quella che adduce principi degni di rispetto.
  • La verità nasce nell'anima che si agita in mezzo al silenzio delle cose.
  • La vita dell'intelligenza è un dialogo tra il personalismo dello spirito e l'impersonalismo della ragione.
  • La "volontà generale" è la finzione che consente al democratico di sostenere che per inchinarsi di fronte ad una maggioranza c'è un'altra ragione oltre la semplice paura.
  • Le architravi secolari poggiano sulle spalle solitarie.
  • Le categorie sociologiche autorizzano a circolare nella società senza curarsi dell'individualità insostituibile di ciascun uomo. La sociologia è l'ideologia della nostra indifferenza verso il prossimo.
  • Le civiltà muoiono per l'indifferenza verso i valori peculiari che le fondano.
  • Le frasi sono pietruzze che lo scrittore getta nell'animo del lettore. Il diametro delle onde concentriche che esse formano dipende dalle dimensioni dello stagno.
  • Le idee sembrano frutto di improvvisi squilibri del cervello, che rapidamente torna alla sua stolida stabilità.
  • Le incertezze del maestro sono le certezze del discepolo.
  • Le perfezioni di chi amiamo non sono finzioni dell'amore. Amare è, al contrario, il privilegio di accorgersi di una perfezione invisibile agli occhi degli altri.
  • Le perversioni sono diventate parchi suburbani frequentati in famiglia dalle moltitudini domenicali.
  • Le prove dell'esistenza di Dio abbondano per chi non ne ha bisogno.
  • Le verità non stanno entro la circonferenza di un cerchio il cui centro è l'uomo. Le verità si stagliano in luoghi impervi: l'uomo si aggira seguendo i meandri di un sentiero sinuoso che le rivela, le occulta, e alla fine le mostra o le nasconde.
  • Limitando il nostro uditorio limitiamo i nostri passi falsi. La solitudine è l'unico arbitro incorruttibile.
  • Lo scetticismo è l'umiltà dell'intelligenza.
  • Lo Stato moderno fabbrica le opinioni che poi raccoglie rispettosamente sotto il nome di opinione pubblica.
  • Lo psicologo abita i sobborghi dell'anima, come il sociologo la periferia della società.
  • Lo scetticismo autentico aspetta serenamente senza erigere idoli surrettizi.
  • Lo scetticismo non è la tomba dell'intelligenza, bensì la fonte che la ringiovanisce.
  • Lo sguardo disinfettante dell'intelligenza è l'unica profilassi contro le purulenze della vita.
  • Lo specialista asseconda la propensione delle scienze a trasformarsi in ideologie. Al fine di occupare posizioni di comando, lo specialista attribuisce alla propria specialità una superiorità fittizia che il profano, intimidito dall'esoterismo di ogni specializzazione, non osa contestare.
  • Lo storico democratico insegna che il democratico uccide solo perché le sue vittime lo costringono a farlo.
  • Lo stupido, non comprendendo l'obiezione che lo confuta, si sente da essa rafforzato.
  • Lo stupido non si rassegna all'esistenza dell'insolubile: falso problema o problema risolvibile domani, questo è il suo dilemma.
  • Lo stupido si interessa delle idee altrui solo quando sfiorano le sue tribolazioni personali.
  • Malgrado l'intrusione di fronzoli tecnici nelle lettere, gli artifici estetici non sono strumenti di laboratorio ma trappole per dare la caccia agli angeli.
  • Man mano che cresce lo Stato decresce l'individuo.
  • Maturare non vuol dire rinunciare alle nostre aspirazioni, ma accettare che il mondo non è obbligato a soddisfarle.
  • Mille sono le verità, uno solo l'errore.
  • Nei Paesi borghesi come in terra comunista l'«evasione dalla realtà» è deplorata in quanto vizio solitario, perversione debilitante e abietta. [...] Tale «evasione» è la fugace visione di splendori perduti e la probabilità di un verdetto implacabile sulla società attuale.
  • Nel correggere la naturale ambivalenza dei sentimenti, la ragione li corrompe, mutilando così l'universo.
  • Nel nostro secolo ogni impresa collettiva edifica prigioni. Solo l'egoismo ci impedisce di collaborare ad atti infami.
  • Nessuna idea che ha bisogno d'appoggio lo merita.
  • Nessuno merita il nostro interesse più di un istante, o meno di una vita.
  • Nessuno sa esattamente cosa vuole finché il suo avversario non glielo spiega.
  • Nietzsche sarebbe l'unico abitante nobile di un mondo derelitto. Solo la sua scelta potrebbe esporsi senza vergogna alla resurrezione di Dio.
  • Non appena le norme che ci rendono civili si allentano, il popolo servile, che grugnisce in ciascuno di noi, scatena i suoi torvi appetiti.
  • Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo.
  • Non c'è fraternità politica che valga un odio condiviso.
  • Non c'è retorica che prolunghi l'amore tra le anime oltre l'istante in cui la carne si placa.
  • Non c'è vittoria spirituale che non sia necessario ogni giorno vincere di nuovo.
  • Non è la sensualità che allontana da Dio ma l'astrazione.
  • Non è stato un Dio ventriloquo a ispirare la Bibbia. La voce divina attraversa il testo sacro come un vento tempestoso il folto di un bosco.
  • Non la sintesi, ma la tensione dei contrari appaga l'intelligenza.
  • Non l'originalità della dottrina ma la divinità di Cristo determina l'importanza del cristianesimo.
  • Non parlo di Dio, per convertire qualcuno, ma perché è l'unico tema di cui valga la pena parlare.
  • Non potendo parlare sempre della morte, tutti i nostri discorsi sono banali.
  • Non riuscendo a realizzare le sue aspirazioni, il "progresso" chiama aspirazione ciò che si realizza.
  • Non vorremmo limitarci ad accarezzare il corpo amato, ma essere la carezza stessa.
  • Nulla è più difficile del non fingere di capire.
  • Nulla è più pericoloso che risolvere problemi transitori con soluzioni permanenti.
  • Oggi a partecipare si finisce per essere complici.
  • Ogni verità è un rischio che ci pare valga la pena di correre.
  • Ogni bene che si possa dimostrare è un bene a metà. Il Bene si può solo mostrare.
  • Ogni civiltà è un dialogo con la morte.
  • Ogni nuova generazione accusa le generazioni precedenti di non aver redento l'uomo. Ma l'abiezione con cui la nuova generazione si adatta al mondo, dopo il fallimento di turno, è proporzionale alla veemenza delle sue accuse.
  • Ogni scrittore glossa all'infinito il suo breve testo originale.
  • Ogni verità è tensione tra evidenze contrarie che esigono simultaneo rispetto.
  • Ogni verità va dalla carne alla carne.
  • Pensare come i nostri contemporanei è la ricetta della prosperità e della stupidità.
  • Per Dio non ci sono che individui.
  • Per il lettore che sa leggere tutta la letteratura è contemporanea.
  • Per sfidare Dio l'uomo gonfia il proprio vuoto.
  • Più che ragioni per credere, ci sono ragioni per dubitare del dubbio.
  • Pochi uomini sopporterebbero la propria vita se non si sentissero vittime della sorte.
  • Predicano le verità in cui credono o le verità in cui credono di dover credere?
  • Qualsiasi filosofo risulta indecifrabile per chi ne indaghi le risposte senza conoscerne prima le domande.
  • Quando l'amore raggiunge la sua perfetta maturità, l'impudicizia è la sua unica espressione adeguata.
  • Quando le cose ci sembrano essere solo quel che sembrano, presto ci sembreranno essere ancora meno.
  • Quando lo spirito si adagia per assopirsi in una «armonia più alta», il rumore del conflitto lo risveglia.
  • Quando si è giovani si teme di passare per stupidi; nell'età matura si teme di esserlo.
  • Quanto più gravi sono i problemi, tanto maggiore è il numero di inetti che la democrazia chiama a risolverli.
  • Quanto più l'uomo crede di essere libero, tanto più facile è indottrinarlo.
  • Quanto più una cosa è importante, tanto meno importa il numero dei suoi difensori. Se per difendere una nazione c'è bisogno di un esercito, per difendere un'idea basta un solo uomo.
  • Questo secolo di pedagogia proletaria predica la dignità del lavoro, come uno schiavo che calunnia l'ozio intelligente e voluttuoso.
  • Questo secolo sprofonda lentamente in un pantano di sperma e di merda. Per maneggiare gli avvenimenti attuali gli storici futuri dovranno mettersi i guanti.
  • Rassegnarsi all'errore è il principio della saggezza.
  • Respingiamo l'abominevole esortazione a rinunciare all'amicizia e all'amore per evitare la sventura. Mescoliamo piuttosto le nostre anime come intrecciamo i nostri corpi. Che la persona amata sia la terra delle nostre radici divelte.
  • Respiro male in un mondo non attraversato da ombre sacre.
  • Rifiutare di stupirsi è il contrassegno della bestia.
  • Riformare la società per mezzo di leggi è il sogno del cittadino incauto e il preambolo discreto di ogni tirannia.
  • Ritenere di non avere pregiudizi è il più comune dei pregiudizi.
  • Sarebbe interessante verificare se c'è mai stata predica che non sia sfociata in assassinio.
  • Se Dio fosse il punto d'arrivo di un ragionamento, non sentirei alcuna necessità di adorarlo. Ma Dio non è solo la sostanza di ciò che spero, è anche la sostanza di ciò che vivo.
  • Sensuale, scettico e religioso non sarebbe una cattiva definizione di ciò che sono.
  • Si comincia scegliendo perché si ammira e si finisce ammirando perché si è scelto.
  • Si deve leggere solo per scoprire ciò che va eternamente riletto.
  • Società totalitaria è il nome volgare di quella specie sociale la cui denominazione scientifica è società industriale.
  • Soggettivo è quel che un solo soggetto percepisce, oggettivo quel che tutti i soggetti percepiscono: perciò sia l'oggettività che la soggettività possono essere tanto reali quanto fittizie.
  • Solo da una lettura ininterrotta, ratificata da una seconda lettura, può nascere un giudizio assennato su un libro.
  • Solo delle cause perse si può essere partigiani irriducibili.
  • Solo se ci contraddicono possiamo affinare le nostre idee.
  • Solo una cosa non è vana: la perfezione sensuale dell'istante.
  • Soltanto i personaggi dei romanzi mediocri risolvono i loro problemi.
  • Spesso il pensare si riduce a inventare ragioni per dubitare dell'evidente.
  • Sulla nostra vita influiscono solo piccole verità, minuscole illuminazioni.
  • Tra avversari intelligenti c'è una simpatia segreta, giacché tutti dobbiamo la nostra intelligenza e le nostre virtù alle virtù e all'intelligenza del nostro nemico.
  • Tra i moderni succedanei della religione forse il meno abietto è il vizio.
  • Tutte le dimostrazioni deludono, come tutti i sogni realizzati. L'incertezza è il clima dell'anima.
  • Tutto ci sembra caotico tranne il nostro disordine.
  • Un libro che non abbia Dio, o l'assenza di Dio, come protagonista clandestino, è privo d'interesse.
  • Un corpo nudo risolve tutti i problemi dell'universo.
  • Un'evidente stupidaggine non certifica la stupidità del suo autore. È sufficiente affidarsi all'automatismo della ragione per sfociare logicamente in impavide scemenze.
  • Una convinzione che non poggi su palafitte scettiche sprofonda.
  • Una convinzione si irrobustisce solo quando la nutriamo di obiezioni.
  • Una vocazione genuina porta lo scrittore a scrivere solo per sé: dapprima per orgoglio, poi per umiltà.
  • Visto dall'interno, niente è completamente vuoto.
  • Vive la sua vita solo chi la osserva, la pensa e la dice: gli altri, è la vita che li vive.
  • Vivere è l'unico valore della modernità. Perfino l'eroe moderno muore esclusivamente in nome della vita.
  • Viviamo perché non ci guardiamo con gli occhi con cui gli altri ci guardano.
  • Vorremmo che certi dipinti ci invitassero dentro il quadro per partecipare al loro modo di essere.

Pensieri antimoderni[modifica]

  • La frase deve avere la durezza della pietra e la trepidazione del ramo. (p. 10)
La frase deve possedere la durezza della pietra e il tremito dei ramoscelli.[3]
  • La filosofia è l'arte di stabilire un equilibrio tra impulsi divergenti. Il filosofo è chi non teme di nutrirsi di evidenze contrarie. La filosofia è la polifonia di una sola voce. (p. 11)
  • Il mondo è un'intenzione infranta che l'animo nobile tenta di restaurare. (p. 12)
  • Solo l'imbecille non si sente mai camerata dei propri nemici. (p. 16)
  • Volgarità è, essenzialmente, dare del tu a Platone o a Goethe. (p. 17)
  • L'estetica non può dare ricette: non ci sono metodi per fare miracoli. (p. 19)
  • Le idee si concedono solo a chi le tocchi come corpi nudi. (p. 20)
  • Il lessico filosofico si divide in parole per pensare e parole per credere di pensare. (p. 24)
  • Il pregio dell'aforisma, rispetto al sistema, è la facilità con cui se ne dimostra l'insufficienza.
    Tra poche parole è difficile nascondersi: come tra pochi alberi. (p. 22)
  • Il Partenone sopra una rocca è una necessità eretta da un atto libero su un fatto bruto. (p. 23)
  • Scala spirituale ascendente:
    Avere idee senza essere intelligente.
    Non avere idee né essere intelligente.
    Non avere idee ma essere intelligente.
    Avere idee ed essere intelligente. (p. 24)
  • Il corpo è favola dell'anima. (p. 29)
  • Chiunque ha il diritto di essere stupido, ma non di esigere che veneriamo la sua stupidità. (p. 32)
  • Chiamiamo storia della letteratura il computo delle opere che sono evase dalla storia. (p. 33)
  • Basta guardare chi ci insulta per saperci vendicati. (p. 36)
  • Nostro fratello è non chi ci somiglia nel fisico, ma chi sfiora il medesimo nostro mistero. (p. 37)
  • Dove, come nelle democrazie, l'egualitarismo impedisce che l'ammirazione guarisca la ferita che l'altrui superiorità incide nelle nostre anime, l'invidia prolifera.
    L'invidia è l'ignobile sostituto democratico dell'omaggio. (p. 38)
  • Ogni essere è una statua tronca, cui solo l'amore rende le curve mutilate. (p. 38)
  • L'umanità attuale ha sostituito al mito di un'arcaica età dell'oro quello di una futura età della plastica. (p. 41)
  • Un gesto, un gesto solo, a volte basta a giustificare l'esistenza del mondo. (p. 41)
  • Ciò che nessun adulatore oserebbe dire a un despota, il democratico lo dice al popolo. (p. 44)
  • Dio non sta nel mondo come una roccia in un paesaggio tangibile, ma come la nostalgia in un paesaggio dipinto. (p. 48)
  • Vivere è scegliere.
    Scegliere è essere ingiusti.
    Allora vediamo di scegliere l'ingiustizia meno priva di intelligenza. (p. 49)
  • Una frase perfetta può cadere nell'oblio, ma è scampata alla morte. (p. 49)
  • La notte trasforma in canti le grida aspre del giorno. (p. 50)
  • O impariamo dalla tragedia greca a leggere la storia dell'uomo, o non impareremo mai a leggerla. (p. 52)
  • I ricchi sono inoffensivi solo dove un'aristocrazia li disprezzi. (p. 56)
  • Quanto più vivida e intensa si fa la nostra percezione del visibile, tanto più acuta sentiamo la realtà dell'invisibile. (p. 58)
  • La sinistra è un rettilineo che non bada al paesaggio.
    La reazione è un sentiero tutto curve tra le colline. (p. 61)
  • Le verità passano, lo stile dura. (p. 64)
  • Il ponte tra la natura e l'uomo non è la scienza, ma il mito. (p. 64)
  • Certi animi straordinari convertono pure l'errore in una melodia nobile. (p. 65)
  • Le due ali dell'intelligenza sono l'erudizione e l'amore. (p. 66)
  • La vera arte di questo secolo è una indagine del vuoto, un inventario dell'assenza. (p. 67)
  • Ciò che sia forma deve essere maneggiato con impersonalità liturgica.
    Nulla è più grottesco di un formalismo caloroso e cordiale. (p. 68)
  • Ad attrarre di più, anche sessualmente, non è tanto un corpo nudo, quanto un'anima che si esprime nella carne. (p. 72)
  • Lascia stare le tue dimostrazioni.
    Non ascolto la tua predica, ma la tua voce. (p. 72)
  • "Riconciliazione dell'uomo con sé stesso": la più sicura definizione della stupidità. (p. 74)
  • Lo stile è un ordine cui l'uomo sottomette il caos. (p. 78)
  • Le vere opere d'arte stanno alle spalle del proprio tempo, come proiettili dimenticati in un campo di battaglia. (p. 78)
  • Il nome con cui siamo conosciuti è solo il più noto dei nostri pseudonimi. (p. 79)
  • Il mito emenda la precisione del concetto. (p. 86)
  • La vera eleganza verbale rinfodera la spada prima che l'avversario avverta la stoccata che lo ha ucciso. (p. 87)
  • Il politico, in una democrazia, si muta in buffone del popolo sovrano. (p. 88)
  • Dare al discorso religioso il nitore delle grandi prose scettiche. (p. 90)
  • Il mondo non è un argomento del poeta, ma il dizionario delle sue metafore. (p. 92)
  • Ciò che è reale non è razionale e ciò che è razionale non è reale. (p. 93)
  • Le celebrità del nostro tempo sono impregnate dell'odore dei laboratori pubblicitari che le fabbricano. (p. 96)
  • Oggi l'uomo è libero come il viandante sperduto nel deserto. (p. 97)
  • Arte classica è quella in cui il sostantivo si leva con l'autorità di una statua. (p. 97)
  • L'immaginazione, se fosse creatrice, sarebbe pura fantasia.
    Immaginare è percepire ciò che sfugge alla percezione ordinaria. (p. 57)
  • Certe prose non paiono tappe nella storia di una lingua, ma forme cristallizzate di un idioma fuori dal tempo. (p. 105)
  • Tra lo scetticismo e la fede ci sono affinità pratiche: entrambi minano la presunzione umana. (p. 105)

Tra poche parole[modifica]

  • A mano a mano che invecchia, l'uomo intelligente deve simulare la sicurezza dogmatica dell'adulto. Per proteggere l'adolescente che continua a vivere in lui.
  • Autentico scrittore non è chi, in un incontro casuale, ci tiene una concione con voce esotica da commensale stravagante, ma chi ci interpella con la stessa voce con cui parliamo a noi stessi nella nostra solitudine.
  • Avere opinioni è il modo migliore per eludere l'obbligo di pensare.
  • Chi disprezza cose che sappiamo degne di rispetto ci pare soltanto fastidioso e grottesco, ma non riusciamo a perdonare chi disprezza cose che stimiamo senza essere sicuri che meritino la nostra stima. L'incertezza è permalosa.
  • Chi scrive per convincere mente sempre.
  • Chi vede diffondersi le proprie idee deve sospettare che siano traditrici.
  • Dalla terribile approvazione degli imbecilli il destino protegge solo i difensori di cause perse.
  • Dio è ciò che elude tutte le prove.
  • Finiamo sempre col vergognarci di aver condiviso un entusiasmo collettivo.
  • Gli uomini discordano non tanto perché la pensano diversamente quanto perché non pensano proprio.
  • I libri seri non istruiscono, interrogano.
  • I ragionamenti convincono solo chi ha bisogno di una scusa per arrendersi.
  • Il barbaro o deride senza riserve o venera senza riserve. La civiltà è un sorriso che mescola con discrezione ironia e rispetto.
  • Il cristiano moderno sente l'obbligo professionale di mostrarsi affabile e allegro, di sfoggiare un benevolo sorriso a trentadue denti, di ostentare cordialità ossequiosa per convincere il miscredente che il cristianesimo non è religione «ombrosa», dottrina «pessimista», morale «ascetica». Il cristiano progressista ci stringe forte la mano con ampio sorriso elettorale.
  • Il doppio errore simmetrico consiste nel credere che al di là di quello che possiamo sapere non c'è nulla, o che sappiamo che cosa c'è. Positivismo e mitologia sono fratelli.
  • Il miscredente immagina che la religione voglia dare soluzioni, mentre il credente sa che promette solo di moltiplicare enigmi.
  • Il pensiero è indefinito in entrambe le direzioni: non conosce conclusioni ultime, né princìpi primi.
  • Il prezzo della libertà è una perpetua apostasia.
  • Intelligente è chi trova difficile quello che agli altri sembra facile.
  • L'artista contemporaneo si ribella alla borghesia per venderle più care le proprie opere.
  • L'atteggiamento più discreto è quello di chi si gode la propria intelligenza senza pretendere di essere nel giusto.
  • L'uomo a volte dispera con dignità, ma è raro che speri con intelligenza.
  • L'uomo moderno è un prigioniero che si crede libero perché evita di toccare i muri della cella.
  • L'uomo non chiama soluzione la formula che risolve problemi, ma quella che li nasconde.
  • La Bibbia non è la voce di Dio, ma quella dell'uomo che lo incontra.
  • La fede di qualsiasi uomo intelligente, qualsiasi fede, vacilla se ascolta i suoi correligionari.
  • La nostra insignificante apparenza è una prova che fa fede della nostra insignificante realtà.
  • La prima cosa che lo scrittore inventa è il personaggio che scriverà le sue opere.
  • La religione non spiega nulla, complica tutto.
  • La serenità è il frutto della rassegnazione all'incertezza.
  • La sua nuova stupidità è ciò che permette a ogni epoca di irridere le stupidità precedenti.
  • Le anime che non siano teatro di conflitti sono scenari vuoti. La concordia è sempre noiosa.
  • Le idee ci tradiscono se non le tradiamo prima noi. Dobbiamo essere fedeli soltanto alla complessità delle cose.
  • Le letture filosofiche sono conversazioni con intelligenze squisite, al calore delle quali le nostre idee germogliano. Sotto il sole di Platone, di Descartes, di Kant nascono ugualmente, a seconda del seme, rose o rape.
  • Le rivoluzioni sono perfette incubatrici di burocrati.
  • Le verità sono il premio di una vita intelligente.
  • Maturare è scoprire l'altra faccia delle cose.
  • Nell'intimità della lettura il grande scrittore non sembra limitarci, ma completarci.
  • Nessuno che conosca se stesso si può assolvere.
  • Non avendo ottenuto che gli uomini mettano in pratica quello che insegna, la Chiesa di oggi si è rassegnata a insegnare quello che mettono in pratica.
  • Non dubitare dei nostri propositi è il modo migliore per sopprimere le sottigliezze dell'intelligenza e le sfumature della sensibilità, ossia gli aspetti più interessanti della vita.
  • Non vale la pena di cercare di convincere chi non sia già convinto in anticipo. Convincere non è altro che rendere esplicite convinzioni implicite.
  • Ogni giorno che passa ho sempre meno speranze di imbattermi in qualcuno che non nutra la certezza di sapere come guarire i mali del mondo.
  • Ogni individuo con «ideali» è un potenziale assassino.
  • Ogni religione altrui oscilla tra il ridicolo e il diabolico.
  • Ogni soddisfazione è una forma di oblio.
  • Ogni verità è un rischio che ci assumiamo appoggiandoci su una serie indefinita di evidenze infinitamente piccole.
  • Ogni vita è un esperimento fallito.
  • Per cogliere nel segno è necessario contraddirsi. Perché l'universo è contraddittorio.
  • Per meschina e povera che sia, ogni vita possiede istanti degni di eternità.
  • Per poter essere civilizzato l'uomo deve fingere di esserlo. La capacità di ipocrisia dà la misura della capacità di incivilimento di un popolo.
  • Quando mi sento padrone di una verità non mi interessa l'argomento che la conferma, ma quello che la confuta.
  • Riferita a problemi seri, la parola "soluzione" ha un suono grottesco.
  • Senza oppositori integrali non è facile essere lucidi. Localizziamo il polo verso cui andiamo solo quando vediamo la mentalità da noi aborrita dirigersi verso il polo opposto. L'unico precettore utile è il nostro antagonista congenito.
  • Siamo troppo ignoranti per affermare la possibilità o l'impossibilità di alcunché.
  • Solo lo stupido sa esattamente perché crede o perché dubita.
  • Sono pochi quelli che non si scoraggiano quando smettono di credere alle menzogne.
  • Tra intellettuali la conversazione è scambio di idee altrui.
  • Tra poche parole è così difficile nascondersi come tra pochi alberi.
  • Tutti si sentono superiori a quello che fanno perché si credono superiori a quello che sono. Nessuno crede di essere quel poco che è in realtà.
  • Una filosofia ne supera un'altra solo quando definisce con maggior precisione lo stesso mistero insolubile.
  • Vedere diventa monotono se non serve a vedere come vedono altri.
  • Vivere con lucidità una vita semplice, silenziosa, discreta, tra libri intelligenti, amando poche persone.

Note[modifica]

  1. Citato in Io, il Nietzsche di Bogotà, la Repubblica, 18 dicembre 1999, p. 38.
  2. Da Sucesivos escolios a un texto implícito, p. 63.
  3. Da Escolios a un texto implicito I, p. 261.

Bibliografia[modifica]

  • Nicolás Gómez Dávila, Escolios a un texto implicito I, traduzione di Loris Pasinato, GOG Edizioni, Roma, 2017. ISBN 978-88-942787-0-5
  • Nicolás Gómez Dávila, Escolios a un texto implicito II, traduzione di Loris Pasinato, GOG Edizioni, Roma, 2018. ISBN 978-88-85788-10-7
  • Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, a cura di Franco Volpi, traduzione di Lucio Sessa, Adelphi, Milano, 2001.
  • (ES) Nicolás Gómez Dávila, Sucesivos escolios a un texto implícito, Instituto Caro y Cuervo, Santa Fé de Bogotá, 1992.
  • Nicolás Gómez Dávila, Pensieri antimoderni, a cura di Anna K. Valerio, Edizioni di Ar, Padova, 2007.
  • Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, a cura di Franco Volpi, traduzione di Lucio Sessa, Adelphi, Milano, 2007.

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