Confessioni dalle serie televisive
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Raccolta di confessioni tratte dalle serie televisive.
Confessioni dalle serie televisive
[modifica]- – Lorenzo, Lorenzo bello, dimmi, che c'è?
– Allora, che c'è? Fra Giacinto, dico, qua c'è il segreto del confessionale?
– Certo, certo che c'è, ma non solo qua. Con me il segreto c'è sempre, a casa, al bar, sull'autobus, allo stadio... Io le cose che sento dire qua, le ingoio, le sputo e le cancello. Dimmi tutto, dimmi.
– Ha saputo quell'omicidio stamattina di quel poliziotto?
– Ho saputo.
– Io mi trovavo a guidare da quelle parti... e a un certo punto ho sentito degli spari... e una macchina che quasi quasi mi veniva addosso. E io credo che quella era la macchina degli assassini. Mi ricordo perfettamente il modello e pure qualche numero di targa.
– Ma tu da me che minchia vuoi?
– Ma come che voglio? Voglio il suo conforto. Ma come... Io so qualche cosa che potrebbe aiutare le indagini! Ma c'ho paura! Lei mi deve dare la forza, la forza di denunciare!
– La forza di denunciare... Lorenzo, tu sei giovane e certe cose non le capisci. Il sapere è atto di presunzione. [indicando il cielo] Solo Lui sa. Solo Lui!
– Ma io ho visto! Ho visto!
– [interrompendolo bruscamente] Fammi parlare. Uno pensa di ricordarsi una cosa e non è quella. Ti faccio un esempio. Tu da quanti anni è che vieni in questa chiesa?
– ...Una vita.
– Una vita. Allora, non ti girare, stai fermo così. [indicando l'abside] In quell'abside, là, a destra, cosa c'è raffigurato? Non guardare.
– La Madonna.
– La Madonna. Girati! È la Madonna quella?
– È l'arcangelo...
– Quello è l'arcangelo Michele. E tu che hai detto?
– Ero sicuro che c'era la Madonna.
– Visto! Uno certe volte delle cose ce le ha davanti agli occhi per tutta la vita e non se le ricorda. Figuriamoci tu che hai visto tutto in un nanosecondo. Ti puoi sbagliare, capito? Puoi sbagliarti, e non è una cosa bella. Perché tu denunciando potresti fare del male pensando di fare del bene. Tu devi dimenticare quello che ti devi scordare. Hai capito? E la pace tornerà nel tuo cuore.
– Fra Giacinto, ma io ho visto!
– [indicando il dipinto dell'arcangelo Michele] Lorenzo, l'arcangelo Michele, non è a Madonna. Ego te absolvo eccetera eccetera. Vatinni. Vatinni. (La mafia uccide solo d'estate)
- – Mi benedica padre perché ho peccato.
[Lunga pausa]
– Prendi il tempo che ti serve. Quando ti sei confessato l'ultima volta?
– Ho ucciso un uomo.
– Ah.
– Ma era una cosa giusta.
– Non sta a te decidere chi deve vivere e chi deve morire.
– A volte in sala operatoria sembra di sì. Sono un medico.
– Allora dovresti sapere più di chiunque altro che ogni vita umana è sacra.
– Perché? Mi dica cosa c'è di sacro in un dittatore che uccide centinaia di migliaia di esseri umani, padre.
– Cosa c'è di sacro in un medico che uccide un paziente?
– Mi dica la verità, è il terreno scivoloso che la preoccupa? Teme che perdonarmi per aver ucciso la persona più crudele della terra crei un precedente? Prometto che non lo dirò a nessuno. Mi perdoni padre.
– Dire dieci Ave Maria non ti aiuterà, figliolo.
– Che cosa devo fare allora? Il Signore cosa vuole che faccia?
– Non puoi avere l'assoluzione se non ti assumi le tue responsabilità. Ti devi costituire alla polizia.
– Cosa? E passare in prigione tutta la vita? Questa non è imparzialità. Io ho fatto solo la cosa giusta. Deve esserci un'altra strada.
– Tu vuoi l'assoluzione. Ti ho detto come ottenerla. (Dr. House - Medical Division, sesta stagione)
- – Mi benedica padre perché ho peccato. Sono passati molti mesi dalla mia ultima confessione.
– Hai un peccato da confessare?
– Padre, sono un'agente dell'F.B.I. Considero mio dovere difendere la legge a tutti i costi. Salvare delle vite.
– E ora il tuo lavoro è entrato in conflitto con la tua fede?
– In un certo senso. Ero qui per la funzione pasquale la scorsa settimana e Padre McCue ha approfittato per rivolgersi a me.
– Per quale motivo?
– Perché c'era una famiglia che lui riteneva avesse bisogno del mio aiuto. Ma c'era anche più di questo. Padre, vede, io ho perso una figlia. La mia bambina è morta improvvisamente mesi fa.
– Padre McCue pensava che aiutando quelle persone avresti potuto aiutare te stessa a fartene una ragione.
– Sì.
– Ma non ci sei riuscita?
– Padre, le ho detto prima che avevo un peccato da confessare. Ma dal peccato di cui sono colpevole non credo che lei mi possa assolvere.
– E qual è il peccato?
– Una ragazza innocente è morta per colpa mia. Avrei potuto salvarle la vita, ma l'ho lasciata morire.
[...]
– La signora Kernof parlava di suo marito, ma mi sembrava quasi che parlasse di me.
– Anche tu eri in collera con Dio?
– Mi sentivo attratta da quelle persone, padre. E in un modo molto personale. Ero determinata ad aiutarli a capire perché gli era stata portata via la figlia.
– E ci sei riuscita?
– Per quanto sia un persona di fede, padre, sono anche una scienziata che cerca le prove, l'evidenza. Ma la scienza ci dice soltanto "come", non "perché". (X-Files)
- [In confessionale Dana Scully racconta al prete di aver visto Emily, sua figlia morta]
– Mi sono detta e ripetuta che era soltanto nella mia testa. Un'allucinazione provocata dal mio forte coinvolgimento emotivo con il caso.
– Questa sembrerebbe una spiegazione ragionevole.
– Ma non era stata una semplice allucinazione. Se mi era stata fatta vedere Emily era per uno scopo preciso.
– E qual era?
– Salvare quelle ragazze. (X-Files)
- [Dexter va in una casa di riposo a far visita a un ex prete con la demenza senile]
– Padre Galway?
– Sì, sono proprio io. Ma sinceramente non mi ricordo il tuo nome.
– Noi non ci siamo mai incontrati. Io mi chiamo...
– ...Francis Connoly!
– Ehm...
– Sei venuto a scusarti per aver rotto la finestra del nartece, immagino.
– Mi scusi, padre. Devo essermi sbagliato.
– Oh, no no no no! Tu non vai da nessuna parte! Devi confessarti, figliolo!
– Veramente non ne ho bisogno. Se mi lascia...
– "Benedicimi padre, perché ho peccato"
– I miei peccati...Ok. Io...ho superato il limite di velocità diverse volte.
– Oh, e chi non l'ha fatto? Quali altri peccati devi confessare?
– Ho mentito a mia sorella.
– Quella con le lentiggini? Mary Grace, dico bene? Aveva sempre un biscotto in mano la cattivella! Cos'altro?
– [Pensando] Non ci sta più.
– Devo proprio andare, padre.
– Giovanotto! Come pretendi di andare in cielo se non lasci che io assolva i tuoi peccati?
– Lo può fare?
– Tutto ciò che confesserai Dio perdonerà. Sto aspettando, Francis.
– Ho ucciso delle persone.
– Continua.
– Molte persone.
– L'omicidio è un peccato mortale. Tu devi...tu devi...Che stavo facendo?
– Mi stava confessando.
– Oh, sì certo. Io...Io ti assolvo da tutti i tuoi peccati. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. (Dexter)
- – Parla fratello, confessati senza alcun timore. Sei in presenza di Dio.
– Ho rubato.
– Amen.
– Per tutta la vita. Ho rubato al mio principale.
– Amen, fratello.
– Ho rubato a mia suocera, una povera vedova.
– Amen.
– E a chiunque riuscivo a imbrogliare. Ho fatto promesse che sapevo di non poter mantenere.
– Amen.
– Ho ferito tutti quelli che mi volevano bene e non ho... non ho mai avuto un momento di rimorso.
– Così sia.
– Invece ero preso dalla vanagloria quando riuscivano i miei raggiri.
– Così sia.
– Ma non ho fatto altro che distruggere me stesso. So bene che Dio mi sta punendo, ma spero... e prego... che egli possa vedere quanto sono cambiato.
– Resta sulla retta via e presto vedrai la luce del suo perdono splendere su di te. Amen! (The Knick)
- – Quali peccati hai commesso?
– Ecco, le dico subito che sono ebreo.
– Questo non è un peccato.
– Ah, bene. Comunque, padre, voleva parlarle di Tim Whatley Non ci crederà, ma ho il sospetto che sia diventato ebreo solo per raccontare barzellette!
– E pensi che sia un'offesa alla tua religione?
– No, è un'offesa al mio brillante umorismo! Scommetto che le interesserà sapere che racconta barzellette anche sui cattolici. Sono vecchie barzellette tipo quella del Papa su una scialuppa di salvataggio con Raquel Welch.
– Ah, non l'ho mai sentita.
– Aaah, di sicuro la conosce già. Sono in mezzo all'oceano, bla bla bla bla bla, allora Raquel Welch dice "Queste non sono boe". (Seinfeld)
- – Questo senso di colpa mi fa impazzire! Devo dirlo a qualcuno! [Entra nel confessionale della "Cattedrale di Downtown"] Padre, io non sono cattolico, ma...be', ho provato a marciare nella parata della festa di San Patrizio. Comunque, ho un peccato piuttosto grave da confessare...Sono stato io a sparare al signor Burns!
– [Puntandogli addosso una pistola] E questo è proprio quello che volevo sentire! (I Simpson, settima stagione)
- – Se infrangi una regola puoi sempre avere l'assoluzione con il sacramento della confessione.
– Aspe', aspe', aspe'...Non importa cosa ho fatto, non importa quanta gente ha perso la pensione, vengo perdonato così...così?
– Se sei veramente pentito, allora sì.
– Ok, facciamo nascere un po' di magia! Ho messo una caccola sulla sua camicia, ho fatto baciare un cane e un gatto, ho fregato un televisore incassato da un albergo sciccoso, ho desiderato la moglie di un altro in Lo squalo 2, ho mentito a una cameriera, mi sono manomesso otto miliardi di volte e non ho alcuna intenzione di smettere di farlo in futuro... (I Simpson, sedicesima stagione)
- – Sono trentaquattro anni che non mi confesso, padre.
– Perché sei qui?
– Voglio l'assoluzione dei peccati nel caso morissi.
– Capisco.
– Ho peccato molto. Ho bestemmiato, ho fatto uso di droghe e alcool, ho fatto del male alla mia famiglia, ho concesso il mio corpo per soldi...
– Hai infranto i comandamenti. E hai infranto la legge.
– Mia figlia non vuole neanche che tenga in braccio mia nipote. Ho anche mentito a mio figlio, crede che io sia una brava persona!
– Ti senti pronta a rimediare agli errori commessi?
– Voglio tentare.
– Allora recita 20 Ave Maria, 10 atti di contrizione e digiuna 5 giorni per purificare il corpo.
– Sì, grazie padre.
– Hai il perdono del Signore. Lui ora è con te. Come lo è sempre stato. (Law & Order - Unità vittime speciali)