Chuck Palahniuk

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Chuck Palahniuk nel 2018

Charles Michael "Chuck" Palahniuk (1962 – vivente), scrittore e saggista statunitense.

Citazioni di Chuck Palahniuk[modifica]

  • [Su come egli gestisca la propria immagine pubblica] Considera che io realmente pensavo, davvero pensavo che una storia d'amore paranormale sul sesso anale non protetto (ciambella glassata[1]) poteva essere venduta a una rete importante per un pubblico americano in prima serata... questo dimostra che la mia immagine e il mio io autentico sono praticamente la stessa cosa.
Consider that I really, really thought that a paranormal romance about unprotected anal sex (doughnut glazing) would sell to a major network for a primetime American audience… that demonstrates that my image and my authentic self are pretty much the same deal.[2]
  • Forse c'era una vena di pazzia nella famiglia e aspettarono vent'anni per lasciarmelo sospettare.[3]
  • [Alla domanda su come abbiano origine le sue storie] I racconti di solito vengono da raccolte di aneddoti giornalistici che metto insieme per sviluppare qualcosa di maggiore. Ma con i romanzi spesso comincio da qualcosa della mia vita che non riesco a risolvere, quindi la trasformo in una metafora e per mesi o a volte per anni, esaurisco l'intero riflesso emotivo di questo problema fino a renderlo considerevole per esser messo su carta.
The short stories tend to be a journalistic gathering of anecdotes that are put together to make something larger. But with the novels, I usually start from something in my own life that I can’t resolve, so I turn it into a metaphor and for months or sometimes years I’ll exhaust all of my emotional reaction to this issue by making it enormous on the page.[4]
  • Il mio scopo, che credo condiviso dalla maggior parte degli scrittori, è di intrattenere piacevolmente il lettore veicolando in modo indiretto dei messaggi che nella loro nuda verità risulterebbero sgradevoli.[5]
  • La mia generazione ha ricavato una notevole quantità di forza dalla lotta contro Reagan e Thatcher. Erano i genitori bianchi e perfetti contro cui scagliarsi, e ci hanno aiutato a sviluppare il senso di noi stessi come generazione. E Trump è bianco, etero, una combinazione dei capelli di Margaret Thatcher e del corpo di Ronald Reagan: è il tipo perfetto con cui prendersela.
My generation drew an enormous amount of strength from battling against Reagan and Thatcher. They were the perfect white parents for us to rail against, and helped develop a sense of ourselves as a generation. And Trump is white, straight, a combination of Margaret Thatcher's hair and Ronald Reagan's body – he's the perfect guy to rail against.[6]
  • La mia ipotesi è che l'horror interpreti il nostro essere mortali. Certo, oggi potremmo essere in grado di sfuggire il mostro / l'asteroide / lo slasher, ma alla fine moriremo lo stesso. E visto che non potremo mai risolvere la nostra mortalità, possiamo almeno risolvere il male a breve termine. Questo è l'esistenzialismo.
My guess is that horror fiction plays off our mortality. Sure, we might be able to evade the monster/asteroid/slasher today, but we're still going to eventually die. And because we can never resolve our mortality, we can only resolve evil for the short term. Such is existentialism.[7]
  • La prima volta che vidi qualche spezzone del film [Fight Club] è stato quando andai nella location delle riprese, e David Fincher mi trascinò via dal set portandomi nella sua roulotte per mostrarmeli. Mi guardava aspettando la mia reazione, e io non avevo idea di come le scene potessero incastrarsi. C'erano questi meravigliosi piani d'ascolto e cose del genere che sembravano così casualmente, splendidamente composti, divertenti e piacevoli nella loro essenza, ma non avevo idea di come potessero incastrarsi. Mi sentivo così a disagio con David a guardarmi. Quando poi ho visto il film, soprattutto quando mi sono seduto con Jim Uhls e ho registrato un commento per il DVD, ho provato una sorta di imbarazzo per il libro, perché il film aveva snellito la trama rendendola molto più efficace, facendo collegamenti che non avevo mai pensato di fare. C'è una battuta sui "padri che fondano franchising con altre famiglie"[8] e non avevo mai pensato di legarla al fatto che anche il Fight Club fosse un franchising, mentre nel film questa connessione era presente. L'idea di non aver pensato personalmente a quel collegamento mi stava torturando.
The first time I saw dailies of the movie was when I went down to the film's location, and David Fincher would drag me off the set to his trailer to show me dailies. He would be watching me for my reaction, and I had little or no idea where these scenes fit together. Here were these wonderful reaction shots and things like that which seemed so random, beautifully composed, attractive and funny in their own way, but I had no idea how they went together. I felt so self-conscious with David watching me. Now that I see the movie, especially when I sat down with Jim Uhls and record a commentary track for the DVD, I was sort of embarrassed of the book, because the movie had streamlined the plot and made it so much more effective and made connections that I had never thought to make. There is a line about "fathers setting up franchises with other families," and I never thought about connecting that with the fact that Fight Club was being franchised and the movie made that connection. I was just beating myself in the head for not having made that connection myself.[9]
  • Non è giusto, no, ma se la Terra ci sembra un inferno è soltanto perché siamo convinti che debba essere un paradiso. (da Dannazione)
  • [Se la scrittura sia una forma di dipendenza] Non più che mangiare, urinare, respirare. Sì, questo implica che gli scrittori sono pagati per urinare. Come sanno fare solo le migliori prostitute.
No more so than eating, urinating, breathing. Yes, that implies that writers get paid to urinate. As do only the best prostitutes.[10]
  • Questo branco di segaioli. Questi maniaci della pippa. Sono loro che hanno ucciso il Betamax Sony. Che hanno sancito il trionfo del VHS sulla tecnologia Beta. Che si sono portati a casa la prima, costosa generazione di Internet. Che hanno reso possibile l'idea stessa del web. Sono i loro soldi malinconici ad aver pagato per i server. Sono stati i loro acquisti di pornografia online a far crescere le tecnologie di compravendita, tutti i firewall e i sistemi di sicurezza che permettono a eBay e Amazon di esistere. Sono stati questi segaioli solitari che, votando a colpi di cazzo, hanno fatto vincere il Blu-ray sull'HD nella lotta per la tecnologia di alta definizione dominante a livello mondiale. "Early Adopters" li chiama l'industria dell'elettronica di consumo.
    Loro e il loro patologico isolamento. La loro incapacità di costruire legami emotivi.
    È la verità.
    Questi segaioli, questi malati di pippa, sono loro ad aprire il cammino per noialtri. Quello che li fa sborrare deciderà quello che un milione di vostri figli vorranno il prossimo Natale. (da Gang Bang)
  • Essere o non essere. Il dono più grande che Dio ha fatto agli animali sta nel non aver offerto loro la scelta. (da Romance)

Cavie[modifica]

Incipit[modifica]

Doveva essere un ritiro per scrittori. Un posto
sicuro.
Una colonia appartata di scrittori, dove avremmo potuto
lavorare,
gestita da un uomo vecchio, vecchissimo, un moribondo
di nome Whittier,
finché a un certo punto non lo è stata più.
E noi dovevamo scrivere poesie. Belle poesie.
Un gruppo nutrito, i suoi studenti dotati,
isolati dal mondo normale per tre mesi.

Citazioni[modifica]

  • L'aria sarà sempre troppo carica di qualcosa. Il vostro corpo sempre indolenzito o stanco. Vostro padre, sempre troppo ubriaco. Vostra moglie sempre troppo fredda. Avrete sempre una qualche scusa per non vivere la vostra vita. (2006, p. 51)
  • Il Sogno americano: trasformare la propria vita in qualcosa che si può vendere. (2006, p. 60)
  • Nascere è come entrare in un edificio. Chiudersi in un edificio senza finestre per guardare fuori. Stando chiusi dentro un edificio, dopo un po' ci si dimentica com'è il mondo fuori. Senza uno specchio ci dimenticheremmo persino il nostro volto. (2006, p. 111)
  • A suo modo il signor Whittier l'ha fatto. Ce l'ha data la chiave. Con lo stomaco che gli si strappava da dentro, le sue cavità che si riempivano di sangue, i gettoni liofilizzati di tacchino che continuavano a espandersi, assorbendo sangue e acqua e bile, sempre più grossi, finché la pelle della pancia sembra quella di una donna incinta. Finché l'ombelico scoppia all'infuori, teso e rigido come un piccolo dito. (2006, p. 115)
  • Il dolore e l'odio e l'amore e la gioia e la guerra esistono perché siamo noi a volerli. E vogliamo che tutto sia così drammatico per prepararci alla prova finale che ci aspetta: affrontare la morte. (2006, p. 144)
  • Agente Lingualunga fa scorrere il fascio della luce della videocamera da una persona all'altra. Dal taschino del Conte della Calunnia occhieggia la maglia di ferro del microfono del registratore.
    In questo momento che prelude all'orrore reale del momento successivo. Questo momento che si sta già sovraincidendo sulla morte del signor Whittier, che a sua volta si è sovraincisa sulla morte di Lady Barbona, che a sua volta si è sovraincisa su Miss America che puntava un coltello alla gola del signor Whittier. (2006, p. 145)
  • Cora dice alla bambina: «Scusami. Scusami. Scusami...». Le dice: «Adesso si sistema tutto». Poi le infila una lametta dentro, nella vagina morbida di silicone. In quel buco che un uomo ha allargato con un coltello. Sollevandole la testa all'indietro, Cora le infila un'altra lametta in fondo alla gola di silicone. La terza lametta, Cora gliela sistema appena dentro il buco del culo sfondato, tagliuzzato. (2006, p. 176)
  • Ecco cosa facciamo noi esseri umani: ci trasformiamo in oggetti. Trasformiamo gli oggetti in noi stessi. (2006, p. 178)
  • Il Conte della Calunnia ha la faccia nascosta dal piatto di carta che sta leccando.
    Camerata Stizza dice:
    «Io sono solo svenuta...»
    Dice: «Sono svenuta... e voi mi avete mangiato il culo?»
    Guarda il piatto di carta vuoto e unto appoggiato sul bancone, poi dice:
    «E lo avete fatto mangiare anche a me?»
    Madre Natura rutta, coprendosi la bocca con una mano, poi dice: «Pardon». (2006, p. 266)
  • Se guardi la televisione di giorno, ecco il bacino di consumatori in cui rientri. O sei un alcolizzato. O un invalido. O un idiota. Nel giro di un paio di settimane, uno si rompe di vivere da tapiro. (2006, p. 292)
  • Ci sono storie, direbbe il signor Whittier, che quando le racconti si consumano. Altre storie, invece, consumano te. (2006, p. 300)
  • Ci sono storie, diceva, che quando le racconti si consumano. Sono quelle in cui il pathos si appanna, e ogni versione suona più sciocca e vuota della precedente. Altre storie, invece, consumano te. Più le racconti, più acquisiscono forza. Quel tipo di storie non fa che ricordarti quanto sei stato stupido. Quanto lo sei ancora. E quanto la sarai ancora. (2006, p. 349)
  • Amiamo il dramma. Amiamo il conflitto. Abbiamo bisogno di un demone, o ce ne creeremo uno.
    Non c'è nulla di male in tutto questo. È solo il modo in cui funzionano gli esseri umani. I pesci devono nuotare, gli uccelli devono volare. (2006, p. 361)
  • Le nostre orecchie e le nostre dita dei piedi che hanno sfamato il gatto. Il gatto che ha sfamato Miss America. Miss America e suo figlio che hanno sfamato noi. Una catena alimentare completa.
    E ciascuno di noi che lotta per essere l'ultimo anello della catena.
    L'obiettivo che sta dietro l'obiettivo che sta dietro l'obiettivo. (2006, p. 369)
  • «Siete così presi a raccontarvi le vostre storie. Non fate che trasformare il passato in una storia che vi dia ragione». (signor Whittier: 2006, p. 392)
  • Se riusciamo a perdonare ciò che gli altri ci hanno fatto...
    Se riusciamo a perdonare ciò che noi abbiamo fatto agli altri...
    Se riusciamo a prendere congedo da tutte le nostre storie. Dal nostro essere carnefici o vittime.
    Solo allora, forse, potremo salvare il mondo. (2006, p. 395)
  • Quanti culturisti ci vogliono per avvitare una lampadina?
    Quattro. Uno per avvitarla e altri tre per guardarlo e dire: "Caspita quanto sei definito!" (2006, p. 404) [barzelletta]

Explicit[modifica]

La voce del signor Whittier geme al di là della porta d'acciaio. Picchia i pugni. Vuole entrare. Non vuole morire solo.
Per il momento aspettiamo, ripetendo la nostra storia del Museo di Noi. In questa prova generale permanente.
La storia di come Whittier ci ha intrappolati qui. Di come ci ha affamati e torturati. Di come ci ha uccisi.
Recitiamo tutto questo: la Mitologia di Noi.
E prima o poi, presto, questione di giorni, il mondo verrà ad aprire quella porta e ci salverà. Il mondo ascolterà. A partire da quel giorno inondato di sole, il mondo intero ci amerà.

Diary[modifica]

Incipit[modifica]

Oggi ha chiamato un signore da Long Beach. Ha lasciato un lungo messaggio in segreteria, sussurrando e gridando, parlando lentamente e poi veloce, imprecando e minacciando di chiamare la polizia, di farti arrestare.
Oggi è il giorno più lungo dell'anno, anche se ormai tutti i giorni lo sono.
Il tempo previsto per oggi è inquietudine crescente seguita da terrore conclamato.
L'uomo che ha chiamato da Long Beach, dice che gli è sparito il bagno.

Citazioni[modifica]

  • Esiste un'infinità di modi per suicidarsi senza morire-morire.
  • Chi può dire perché le cose ci piacciono?
  • Perché facciamo quello che facciamo?
  • Forse la gente deve soffrire davvero prima di arrischiarsi a fare ciò che ama.
  • Platone diceva: "Colui che si accosta al tempio delle muse privo di ispirazione, illudendosi che le doti d'artigiano possano bastare, resterà per sempre un improvvisatore, e i suoi versi arroganti verranno oscurati dal canto dei folli".
  • Secondo Thomas Mann i grandi artisti sono grandi invalidi.
  • A quello che non capisci puoi dare qualunque significato.
  • Angel dice che i ricchi non amano tollerare. I soldi ti permettono di prendere le distanze da tutto ciò che non è bello e perfetto. Non sei in grado di sopportare nulla che sia meno che delizioso. Passi la vita a scappare, evitare, fuggire.
    Questa caccia al bello. Un inganno. Un cliché. Fiori e illuminazioni natalizie, è questa la roba che siamo programmati per amare. La gente giovane e attraente. Le donne dei canali televisivi in spagnolo, con le tettone e un vitino da vespa che sembra le abbiano attorcigliate su se stesse tre volte. Le mogli-trofeo che pranzano al Waytansea Hotel.
  • Sedona, Key West, Sun Valley, il paradosso di un buon mezzo milione di persone che per starsene da sole vanno nello stesso posto.
  • Va a sapere perché facciamo ciò che facciamo.
  • Puoi dipingere qualsiasi cosa perché l'unica cosa che riveli è te stesso.
  • Ogni cosa è un autoritratto.
    Ogni cosa è un diario.
  • Una generazione fa i soldi. Quella successiva li protegge. La terza li dilapida. La gente dimentica sempre quanto ci vuole per costruire un patrimonio familiare.
  • La verità è che ovunque uno scelga di essere, è sempre nel posto sbagliato.
  • Puoi ripetere gli stessi miracoli all'infinito, a patto che nessuno si ricordi l'ultima volta che sono stati fatti.
    Ricordatelo.
  • Appena impari la biologia, non sei più costretto a lasciarti manovrare da essa.
  • Al mondo non esiste nulla di speciale. Nulla di magico. È solo fisica.
  • L'arte, l'ispirazione, l'amore. È tutto così semplice da dissezionare. Da spiegare.
  • Tutti quanti moriamo. L'obiettivo non è quello di vivere in eterno, ma di creare qualcosa che lo faccia al posto nostro.
  • Dimenticare il dolore è difficilissimo, ma ricordare la quiete lo è ancor di più.
    La felicità non ci lascia cicatrici da mostrare. Dalla quiete impariamo così poco.
  • Noi vediamo ciò che vogliamo vedere. Nel modo in cui lo vogliamo vedere. Vediamo solo noi stessi. L'artista non può fare altro che darci qualcosa da guardare.
  • Tutto ciò che facciamo ci tradisce. La nostra arte. I nostri figli.
  • Lavoro minorile in miniere e fabbriche. Schiavitù. Droga. Frodi finanziarie. Scempi ecologici, disboscamenti, inquinamento, coltivazioni estreme che portano all'estinzione. Monopoli. Malattie. Guerra. I patrimoni nascono tutti da cose sgradevoli.
  • Tutti noi, attraverso le nostre scelte e i nostri consumi, provochiamo gravissime conseguenze dall'altra parte del mondo, senza pensarci.

Fight Club[modifica]

Per approfondire, vedi: Fight Club (romanzo).

Invisible Monsters[modifica]

Incipit[modifica]

Ecco dove dovresti essere, a un grande ricevimento di nozze in una enorme villa di West Hills, composizioni floreali e funghi farciti sparsi per tutta la casa. Questa si chiama ambientazione di scena: dove ci sono tutti, chi è vivo, chi è morto. Questo è il grande momento di Evie Cottrell al suo ricevimento nuziale. Evie è in piedi a metà della grande scalinata nell'atrio della villa, nuda dentro quel che rimane del suo vestito da sposa, col fucile ancora in mano.
Quanto a me, io sono in piedi, ma solo fisicamente, in fondo alle scale. La mia mente chissà dov'è. [Chuck Palahnniuk, Invisible Monsters, traduzione di Manuel Rosini, Mondadori, 2003]

Citazioni[modifica]

  • «Allora, cara» dice Brandy. «Cosa è successo al tuo viso?»
    Gli uccelli.
    Scrivo:
    uccelli. Gli uccelli hanno mangiato il mio viso.
    E comincio a ridere.
    Brandy non ride. Brandy dice: «Cosa significa?».
    E sto ancora ridendo.
    ero in macchina sull' autostrada, scrivo.
    E sto ancora ridendo.
    qualcuno ha sparato una pallottola calibro 30 con un fucile.
    Il proiettile mi ha strappato l'intera mascella dalla faccia.
    Ancora ridendo.
    Sono venuta all' ospedale, scrivo.
    Non sono morta.
    Ridendo.
    Non hanno potuto riattaccarmi la mascella perché i gabbiani l'avevano mangiata.
    E smetto di ridere.
    «Cara, la tua calligrafia è terribile» dice Brandy.
  • Ci stiamo tutti autodecomponendo
  • Fa paura, ma adesso, quando vedo qualcuno arrossire, la mia reazione non è: oh, che carino; mi ricorda solo che il sangue è proprio sotto la superficie di ogni cosa.
  • Devi continuare a riciclare te stesso
  • Quello che ami e quello che ti ama non sono mai la stessa persona
  • Il solo motivo per cui chiediamo ad altre persone com'è andato il loro fine settimana è perché così gli possiamo raccontare il nostro.
  • D'altronde, l'isteria è possibile solo con un pubblico. [...] Vai a com'era la vita quando eri una bambina e potevi mangiare solo omogeneizzati. Cammini vacillando fino al tavolino da caffè. Sei sui tuoi piedi e devi barcollare su quelle gambe a salsicciotto oppure cadere giù. Poi arrivi al tavolo da caffè e sbatti la tua testolina soffice contro lo spigolo.
    Sei per terra, e cavolo, o cavolo, fa male. Però non c'è niente di tragico fino a che non accorrono Mamma e Papà.
    O povera coraggiosa piccolina.
    È solo allora che piangi.
  • Il futuro è proprio sprecato con certa gente.
  • "Sei il vincitore di questo quiz" dice Seth, "e puoi scegliere tra un salone con cinque pezzi di arredamento di Broyhill, prezzo consigliato tremila dollari, o un viaggio di dieci giorni nel fascino antico dell'Europa."
    La maggior parte della gente, dice Seth, prenderebbe il set da salotto.
    "È che la gente vuole qualcosa che testimoni il loro sforzo."
  • Quand'è che il futuro è passato da essere una promessa a essere una minaccia?
  • Saremo ricordati più per quello che distruggiamo che per quello che creiamo.
  • Quando non sappiamo chi odiare, odiamo noi stessi.
  • Niente di me è originale. Sono il risultato dello sforzo di tutti quelli che ho conosciuto.
  • È perché siamo intrappolati nella nostra cultura, nel fatto che siamo esseri umani su questo pianeta con i cervelli che abbiamo, e due braccia e due gambe come tutti. Siamo così intrappolati che qualsiasi via d'uscita riusciamo a immaginare è solo un'altra parte della trappola. Qualsiasi cosa vogliamo, siamo ammaestrati a volerla.
  • La tua nascita è un errore a cui cercherai di riparare per tutta la vita.
  • Passi tutta la tua vita a diventare Dio e poi muori.
  • Non importa con quanto scrupolo seguirai le indicazioni: avrai sempre l'impressione di aver perso qualcosa, la sensazione sprofondata sotto la tua pelle di non aver vissuto tutto. C'è quel sentimento di caduta nel cuore, per essere andato troppo in fretta nei momenti in cui avresti dovuto fare attenzione. Be', abituati a quella sensazione. È così che un giorno sentirai tutta la tua vita. È solo questione di abitudine. Niente di tutto ciò ha importanza. Ci stiamo solo scaldando.
  • L'assassino, la vittima, il testimone, ciascuno di noi pensa che il proprio ruolo sia quello del protagonista.
  • Quello di cui ho bisogno è una nuova storia su chi sono. Quello di cui ho bisogno è di fare una cazzata così grande da non riuscire a salvarmi.
  • Un'altra cosa è che non importa quanto tu possa amare una persona: ti tirerai indietro quando il suo sangue ti scorre troppo vicino.
  • Sono stanca di questo mondo di apparenze. Maiali che sembrano grassi. Famiglie che sembrano felici. Dammi liberazione. Da quello che sembra generosità. Da quello che sembra amore. Flash.
  • "Ma non capisci? Perché siamo stati educati a vivere la vita nel modo giusto. A non fare errori" Brandy dice: "Mi dico che più grande sembra l'errore, e migliori possibilità avrò di essere libera e di vivere una vita vera"
  • Le nostre vere scoperte vengono dal caos.
  • Voglio essere al di fuori delle etichette. Non voglio che tutta la mia vita sia compressa in un unica parola. Una storia. Voglio trovare qualcos'altro, che non si possa conoscere, un posto che non sia sulla mappa. Una vera avventura.
  • Ti sto dando la mia vita perché voglio che tutto il mondo ti conosca. Desidero che tutto il mondo possa accettare quello che odia. Scopri quello di cui hai più paura e vacci a vivere.
  • Ti sto dando la mia vita per provare a me stessa che posso, che posso davvero amare qualcuno. Anche quando non mi pagano, posso dare amore felicità e fascino. Vedi, posso sopportare gli omogeneizzati e di non parlare e di essere senza casa e invisibile, ma devo sapere che posso amare qualcuno. Completamente e totalmente, permanentemente e senza speranza di ricompensa, solo come un atto di volontà, amerò qualcuno.
  • Vai a una volta, una sera tardi, in macchina tra Nessunposto, Wyoming e ChissàDove, Montana, quando Seth dice che il fatto di essere nati rende i tuoi genitori Dio. Gli devi la tua vita, e ti possono controllare. "Poi la pubertà ti rende Satana" dice, "solo perché vuoi qualcosa di meglio."
  • Perché ti senti come una cretina se ridi da sola, ma poi finisci sempre per piangere? Com'è che riesci sempre a mutare e a essere sempre lo stesso virus mortale?
  • Puoi mantenere un sorriso autentico solo per un po', dopodiché è solo denti.
  • Qualche volta il modo migliore di avere a che fare con la merda, è non considerare se stessi come un piccolo premio prezioso, [...] non puoi evitare il mondo e non sei responsabile dell'aspetto che hai [...], non sei responsabile per come ti senti o per cosa dici o per come ti comporti o per qualsiasi cosa fai. È tutto fuori dal tuo controllo [...], allo stesso modo che un compact disk non è responsabile per quello che c'è registrato sopra, noi siamo cosi. Sei libera di agire quanto un computer programmato. Sei unica quanto una banconota da un dollaro. Non esiste nessun reale tu in te [...] niente di te è tuo fino in fondo. Tutto di te è ereditato [...] niente di te è responsabile. Tutto di te è sforzo cooperativo.
  • "Ora" dicono quelle labbra Plumbago "mi racconterai la tua storia come lo hai appena fatto. Scrivila tutta quanta. Racconta quella storia, ancora e poi ancora. Raccontami la tua triste storia del cazzo per tutta la notte." Quella regina Brandy punta verso di me un dito lungo e ossuto. "Quando capisci" dice Brandy "che quella che racconti è solo una storia. Che non sta più succedendo. Quando realizzi che la storia che stai raccontando sono solo parole, quando puoi sbriciolarla e gettare il tuo passato nel secchio dell'immondizia" dice Brandy, "allora riusciremo a capire chi sarai."

Ninna nanna[modifica]

Per approfondire, vedi: Ninna nanna (romanzo).

Pigmeo[modifica]

  • Tutti oggetti stampati con: AMA ME. GUARDA ME. Milioni di oggetti parla, implora.
  • Oggetti morenti. Molto di vita utile consumante con tic tic di orologio. Oggetti morenti. Compratori morenti. Donna schiava "Doris" morente. Tutto triste di disperazione.
  • "Qualcuno detto questo agente che in America tutte signore felici liberate, e sempre espone molto di vagina fragrante. Signore mai ha verginità. Signore sviluppa hobby con molto di aborto frequente. Donne sempre fame di stringe bocca umida intorno a genitali di signori. No esatto?" "Magari... Caro il mio pigmeo, se ti sentisse il Signore..."
  • Quel che mi rode è che la generazione di mia madre ha cominciato una rivoluzione per la parità di diritti per poi finire a masturbarsi in cantina. Ma mi sa che lo stesso vale per la generazione di mio padre e Internet...
  • Guardare spreco di gioventù è peggiore di tutta tortura.
  • Rispettato potenziale contenitore riproduttivo, richiede avvio di rituale preliminare precedente coito genitale...
  • Esempio femminile, permette effettua danza di accoppiamento precedente generazione di embrione umano?
  • Stimata Signora Poppe... Richiede di dimostra anatomia superiore a scopo riceve generoso deposito di seme maschile vivo
  • "La vera intelligenza viene fuori quando smetti di citare gli altri..."
  • Oggetti morenti. Compratori morenti. Tutto triste di disperazione.

Rabbia[modifica]

Incipit[modifica]

Wallace Boyer ( Venditore d'auto): Come la maggior parte delle persone, anch'io non avevo mai visto Rant Casey né ci avevo mai parlato finché non è morto. Con la gente famosa è così, quando tirano le cuoia la loro cerchia di amici intimi si ingigantisce. Un morto famoso non può girare per strada senza incontrare un milione di migliori amici che nella vita vera non ha mai conosciuto.

Citazioni[modifica]

  • Ecco quanto poco ci mette la vita a cambiare.
    Ecco perché il futuro che avrai domani non sarà lo stesso che avevi ieri. (Wallace Boyer: 2020, p. 16)
  • La storia si divide in mostri e vittime. O testimoni. (Wallace Boyer: 2020, p. 17)
  • «Il motivo principale per cui la gente se ne va dai paesini di provincia» diceva sempre Rant, «è perché così poi può sognare di tornarci. E il motivo per cui ci resta è per sognare di andarsene».
    Con questo Rant voleva dire che nessuno è felice, da nessuna parte. (Echo Lawrence: 2020, p. 22)
  • Tutti chiamavano tutti con un altro nome. Buster era Rant ed era Buddy. Chester era Chet ed era papà. Irene era mamma ed era Reen. La gente rivendica i propri diritti sulle persone a cui vuole bene dandogli un nome diverso. Etichettandole come fossero roba loro. (Edna Perry: 2020, p. 28)
  • Un po' come quando abbandoni un cane. La cosa peggiore che un uomo può fare è abbandonarsi a se stesso. (Sceriffo Bacon Carlyle: 2020, p. 28)
  • Senti questa. Rant alla gente diceva: «Tu sei un essere umano diverso per qualunque persona incontri».
    A volte diceva anche: «Tu esisti soltanto agli occhi degli altri».
    Se a qualcuno venisse mai in mente di incidere una scritta sulla sua tomba, la sua frase preferita era: «Il futuro che avrai domani non sarà lo stesso che avevi ieri». (Echo Lawrence: 2020, p. 28)
  • Cazzate. La frase preferita di Rant era: «Certi nascono umani. Altri ci mettono una vita a diventarlo». (Shot Dunyun: 2020, p. 28)
  • Quando uscivi con Rant Casey, il tempo si fermava. Quello è stato uno dei momenti in cui si è fermato. Quel momento si sarebbe ripetuto per sempre nella mia testa. Quelle stelle, le stesse stelle di seconda mano su cui la gente ancora adesso esprime desideri. La luna di stanotte, la stessa identica luna di allora. (Bodie Carlyle: 2020, pp. 35-36)
  • […] Concordare su una cosa è il primo passo per trasformare una bugia in realtà. E quando tutti cominciano a raccontare la stessa bugia, allora non è più una bugia. Non più. (Bodie Carlyle: 2020, p. 58)
  • Nella vita tutto è carne o soldi, come se le due cose non potessero esistere contemporaneamente. Sarebbe come essere vivi e morti allo stesso tempo. Non si può. Bisogna scegliere. (Bodie Carlyle: 2020, p. 67)
  • Nient'altro che sangue e vomito, come una specie di moquette appiccicosa che copriva tutto il pavimento. Sangue e vomito. Pare che il nomignolo di Buster Casey, "Rant", sia nato da lì. Per via di tutti quei bambini piegati in due che facevano più o meno lo stesso verso. Li sentivi strillare «Rant!», e poi giù a cacciare fuori la torta con la glassa alla vaniglia. «Rant!», e giù una cascata viola di punch alla frutta. (Danny Perry: 2020, p. 70)
  • Non tutti siamo ossessionati dal baseball o dalla pesca, però tutti siamo ossessionati da noi stessi.
    Siamo il nostro hobby preferito. Esperti di noi stessi. (Wallace Boyer: 2020, p. 72)
  • Quelle buche schifose, quei sassi che sollevava di una fessura, quei posti in cui non riusciva a vedere erano il futuro che ci faceva paura. Ogni volta che infilava le mani nel buio e non moriva, Rant aveva un po' meno paura. Si tirava su i pantaloni e alzava un piede. Si sedeva lì, in mezzo al deserto, e infilava il piede nudo nella tana di un coyote, lentamente, come quando ti bagni l'alluce nell'acqua per vedere se è troppo calda o troppo fredda. Io lo guardavo. Rant appoggiava le mani sulla sabbia, chiudeva forte gli occhi, faceva un bel respiro e tratteneva il fiato.
    In fondo alla buca poteva esserci una puzzola, un procione, un coyote femmina coi cuccioli o un serpente a sonagli. Prima la sensazione morbida del pelo, o quella liscia delle squame, il tiepido o il freddo, e poi - zac! - la stretta dei denti, e la gamba di Rant cominciava a tremare. E lui mica la tirava via, come farebbe chiunque, facendo ancora più danno perché i denti stringono forte. No, Rant aspettava che la bocca allentasse la presa. E magari stringesse una seconda volta. Affondasse i denti per bene. E poi mollasse. Annoiata. Poi un piccolo sbuffo di fiato caldo sulle dita. La sensazione di una lingua umida che sottoterra gli leccava il sangue. (Body Carlyle: 2020, pp. 77-78)
  • Per tutta l'estate le dita dei piedi e delle mani di Rant avevano la pelle strappata, macchiata di sangue ai bordi. Morso dopo morso, goccia di veleno dopo goccia di veleno, Rant si stava preparando per qualcosa di più grande. Si vaccinava contro la paura. Qualunque fosse stato il suo futuro, un lavoro di merda, o il matrimonio, o il servizio militare, sarebbe stato sempre meglio di un coyote che ti mastica un piede. (Bodie Carlyle: 2020, p. 78)
  • Il padre di Rant diceva sempre: «Se una cosa sembra davvero un incidente, nessuno si arrabbia con te». (Shot Dunyun: 2020, p. 97)
  • Ti rivelo un piccolo segreto da donne: il motivo per cui una ragazza al primo appuntamento preferisce andare a cena, è perché così capisce come lui la scoperà. Uno zoticone che si ingozza, senza soffermarsi su quello che mangia, be'... con uno così a letto non ci vai. (Echo Lawrence: 2020, p. 97)
  • L'avevo capito: fintanto che il sapore supera il dolore, la gente continua a mangiare. Fintanto che il piacere è più della sofferenza. (Irene Casey: 2020, p. 97)
  • Rant aveva capito che la realtà uno poteva costruirsela. Come con la Fatina dei denti. Se abbastanza gente ci crede, una bugia non è più una bugia. (Bodie Carlyle: 2020, p. 108)
  • Il priapismo cronico è uno degli effetti secondari dell'avvelenamento da alfa-latrotossina. Sfruttando le erezioni indotte dal veleno, Rant stava recidendo ogni legame che gli era rimasto con la comunità. Non sarebbe più potuto tornare a casa, ma non ne avrebbe più avuto bisogno. Una cosa che i ricchi sanno e la maggior parte delle persone ignora, è che i ponti non si tagliano. Sarebbe uno spreco. Piuttosto, si vendono. (Dagli appunti di Green Taylor Simms: 2020, pp. 101-102)
  • […] Qualunque fortuna, talento o tecnologia possediamo, puntualmente troviamo il modo di sputtanarla. L'altro giorno viene qui il tizio del Percodan, quello che si è diplomato con un punteggio della madonna grazie alla sua esperienza di parto, per noleggiarsi un picco, con tanto di bambino in braccio. Con la massima disinvoltura mi butta lì che è riuscito a mettere sotto contratto Robert Mason per un picco di rafting su fiume che uscirà prossimamente. È diventato un pezzo grosso, lo stronzo. Un cocco dell'industria. (Shot Dunyun: 2020, p. 124)
  • E Rant fa: «Pensavo di prenderle un regalo...»
    Echo quella sera non c'è, lavora. Fa un qualche cazzo di cosa che non mi va di spiegare. Roba complicata.
    Rant dice: «Per caso Echo, con tutto il suo cuore e dal profondo dell'anima, odia qualcuno?»
    Io gli chiedo: non è che per caso voleva dire "ama"?
    E Rant si stringe nelle spalle e dice: «Non è lo stesso?» (Shot Dunyun: 2020, p. 154)
  • Povero Bernie. Dopo che i poliziotti hanno fatto fuori tutti quanti, ai morti hanno dovuto aprire lo stomaco per recuperare i pezzi che si erano ingoiati. Le orecchie, il naso e le labbra di Bernie. All'ospedale i chirurghi mi hanno fatto vedere delle dita in un recipiente di soluzione salina, dicendo che avrebbero potuto riattaccarmele. Le unghie avevano ancora il pedicure alla francese, con le punte bianche belle precise.
    Ma vedendo quelle dita tutte mangiucchiate dal camionista e già mezzo digerite io gli ho detto: «Lasciamo stare». (Vivica Brawley: 2020, 190)
  • Quel proiettile o quell'automobilista ubriaco o quel tumore con su scritto il tuo nome. Il mio modo per riuscire a sopportare tutto questo è fare party crashing. Per una sera riesco a dominare il caos. Prendo parte al destino che non sono in grado di controllare. Danzo con l'inevitabile, e sopravvivo. È la mia piccola prova costumi. (Shot Dunyun: 2020, p. 192)
  • Io e la morte, separati alla nascita. (Shot Dunyun: 2020, p. 195)
  • È proprio vero che morire non è il modo peggiore per essere morti. (Shot Dunyun: 2020, p. 208)
  • «[...] E se la realtà non fosse altro che una malattia?». (Rant Casey su DRVR Radio Traffico Esplicito: 2020, p. 210)
  • Se vuoi il mio parere, il primo segnale è stata la chiusura notturna dei bagni pubblici. Di lì a poco, un sacco di fontane hanno preso a funzionare soltanto di giorno. I diurni piantonavano i bagni e i ristoranti e le fontane che volevano loro, e i notturni dovevano accontentarsi del resto. E a mano a mano che l'epidemia di rabbia si allargava, la segregazione peggiorava.
    Quelle dodici ore che passavamo sulla parte posteriore del pianeta, la notte, a mio parere si è trasformata in un ghetto come tanti altri. (Jayne Merris: 2020, pp. 218-219)
  • Non voglio sembrare eccessivamente moralista, ma è vero che a volte la morte di un individuo può giustificare la morte di un'intera cultura. (Dagli appunti di Green Taylor Simms: 2020, p. 221)
  • Rant Casey diceva sempre: «Qualunque cosa succeda succede sempre adesso». A volte era un po' indecifrabile. (Shot Dunyun: 2020, p. 238)
  • Ma figurati. Nessuno ti dirà mai qual è lo scopo vero del party crashing. Continua pure a pensare che siamo solo gente che gioca. Un branco di decerebrati che si diverte a schiantarsi in macchina.
    E poi, la maggior parte di questi idioti agisce basandosi su voci. Nessuno sa veramente come funziona. E nessuno ti dirà mai qual è il succo di tutta la faccenda.
    Ma alcuni di noi diventeranno degli dei. (Tina Qualcosa: 2020, p. 245)
  • In un mondo dove miliardi di persone credono che il loro dio abbia concepito un figlio mortale con una vergine umana, è incredibile quanta poca immaginazione dimostri la maggior parte della gente. (Dagli appunti di Green Taylor Simms: 2020, p. 254)
  • Ma, ripeto, non confondiamo il rimpolpamento con la risoluzione dell'origine. Rimpolpare significa generare un se stesso migliore. Risolvere l'origine significa ammazzare un antenato per evitare di nascere. E credimi, entrambe sono cose abbastanza brutte. (Shot Dunyun: 2020, p. 258)
  • Ricordo che mi sono scusata tantissimo per avergli fatto la pipì addosso. Addosso a lui e addosso a me. Ma mi faceva così male, e con quel freddo il male era ancora più forte. All'epoca, quando uscivo, mi infilavo anche nove, dieci paia di mutandine, per disegnarmi i fianchi in attesa che spuntassero.
    Io non volevo, ma quando lui mi ha abbassato la cerniera e ha infilato il pollice gelido dentro tutte quelle mutandine, e poi dentro di me, la pipì mi è scappata. L'ho sentita colare, calda, nei jeans e nelle mutandine. Il caldo che impregnava i fili del maglione. Il resto del corpo, freddo come il ghiaccio.
    Sdraiata lì per terra, col mio maglioncino di Natale e quell'uomo che mi svuotava l'aria dai polmoni dicendo che ero "la madre del futuro", ho pensato che peggio di così non poteva andare.
    Mi ricordo di lui mentre mi rigirava la mano davanti alla faccia, con le dita bagnate che gocciolavano al freddo, e io gli dicevo: «Scusi». (Irene Casey: 2020, p. 270)
  • Questo non spiega forse come mai Chet Casey non fosse particolarmente addolorato per la morte del figlio? Come mai Chet sia spuntato dal nulla e abbia messo su casa? Non ti rendi conto che è tutto un unico grande anello temporale che collega il presente con il passato? (Neddy Nelson: 2020, p. 275)
  • Il modo per rinchiudere i tuoi nemici senza che siano accusati di nessun crimine e senza fornirgli un avvocato si chiama quarantena. Oggigiorno i medici sono diventati giudici e giuria. E la malattia è la nuova arma di distruzione di massa. (Shot Dunyun: 2020, p. 289)
  • Forse Rant non era... cazzuto e in gamba come ce lo ricordiamo. Forse è così che si creano le figure religiose. Sono i loro amici che ne cantano le lodi, ingigantendole, al solo scopo di rimorchiare. Me lo immagino san Pietro in un bar, mentre dice a una bella ragazza: "Sì, io Gesù Cristo lo conoscevo, eravamo amicissimi...". (Shot Dunyun: 2020, p. 298)

Citazioni su Rabbia[modifica]

  • Il nuovo romanzo di Chuck Palahniuk, Rant, prende il titolo dal rumore dei versi fatti dai bambini mentre hanno conati di vomito e rigettano. Il bel disegno d'anatomia sulla copertina del libro raffigura un cuore, poiché il cuore di una mucca appare nel romanzo come qualcosa adoperato per far vomitare quei bambini. Dettagli come questi portano a una scelta istintiva chiunque sia stato stuzzicato alla lontana dalla finzione viscerale del signor Palahniuk, dopo essersi chiesti se Rant fosse il punto da cui iniziare.
    Ma il signor Palahniuk non scrive per i turisti. Scrive per accaniti devoti attratti dall'immaginazione feroce e arrabbiata in bella mostra e dall'umorismo tabù in cui di solito eccelle. La stessa offensività di Rant fa presumibilmente parte del suo fascino. (Janet Maslin)

Senza veli[modifica]

Incipit[modifica]

L'atto I, scena prima si apre con Lillian Hellman che si fa strada a mani nude, inciampando e sbracciandosi, nella spinosa boscaglia notturna di un qualche Schwarzwald tedesco, con un neonato ebreo attaccato a ciascun seno, e un'altra nidiata di bambini al seguito. Lilly arranca, lotta con i rovi che le s'impigliano nei ricami d'oro del pigiama da camera Balenciaga, nel velluto nero cui s'aggrappano le torme di angioletti condannati che sta tentando di salvare dai forni di un campo di concentramento nazista. Attaccati alle cosce muscolose di Lillian, altri marmocchi innocenti. Piccoli ebrei, zingari e omosessuali inermi. I proiettili della Gestapo nazista le sfrecciano accanto nel buio, stracciando il fogliame della foresta, l'odore di polvere da sparo e aghi di pino. L'aroma inebriante del suo Chanel N° 5. Proiettili e granate oltrepassano sibilando il perfetto chignon Hattie Carnegie della signorina Hellman, così rasenti da frantumarle gli orecchini chandelier Cartier in esplosioni arcobaleno di diamanti senza prezzo. Schegge di rubini e smeraldi le si conficcano nella pelle immacolata delle guance pallide e perfette...

Citazioni[modifica]

  • Con il diamante, intaglio i solchi di tristezza che le attraversano la fronte. Aggiorno la storia della vita della signorina Kathie. La mappa di lei. Lo specchio già scalfito da anni di preoccupazioni e dolori e cicatrici che documenta il volto segreto.
  • Maledette scopiazzatrici. Non è il denaro la cosa peggiore che possono rubarti. Se ti rubano un filo di perle, puoi semplicemente comprarne un altro. Ma se ti rubano il taglio di capelli, o quel tuo modo particolare di mandare un bacio, rimpiazzarli è molto difficile.
  • Immagino che sia di conforto, che dia forse una sensazione di autocontrollo, l'infliggere a sé stessi danni più gravi di quelli che il mondo mai si azzarderà a provocare.

Soffocare[modifica]

Per approfondire, vedi: Soffocare (romanzo).

Survivor[modifica]

Incipit[modifica]

Uno, due, tre. Prova.
Uno, due, tre. Prova. Prova.
Forse quest'affare funziona. Non lo so. Neanche so se riuscite a sentirmi.
Ma se ci riuscite, ascoltate. E se state ascoltando, be', allora quello che avete trovato è la storia di tutto ciò che è andato storto. Questo è il cosiddetto registratore di volo del Volo 2039. La scatola nera, come si dice, anche se è arancione. Dentro c'è un nastro metallico, cioè la registrazione incancellabile di quello che resta. Quello che avete trovato è la storia di ciò che è successo.

Citazioni[modifica]

  • "Allora ricordati" ha urlato [il pilota]. "Ti sono rimaste solo poche ore. E ricordati" ha urlato "non puoi sapere esattamente quando finirà il carburante, c'è sempre la possibilità che tu muoia proprio a metà della storia della tua vita."
    E io ho urlato, Bella novità. (2020, p. 267)
  • Il cielo è blu e radioso in ogni direzione. Il Sole è assoluto, e in fiamme e sta proprio qui davanti. Siamo sopra le nuvole, e questo è uno splendido giorno per sempre. (2020, p. 266)
  • È stanca di soffrire? Le chiedo, Se c'è un'unica via per porre fine al suo dolore, la seguirà? Ne hai avuto abbastanza? (2020, p. 265)
  • La gente non vuole rimettere in sesto la propria vita. Nessuno vuole che i suoi problemi vengano risolti. I suoi drammi. Le sue distrazioni. Le sue storie risolte. I suoi casini ripuliti. Perché, che cosa mai le rimarrebbe? Solamente il grande spaventoso inconoscibile. (2020, p. 264)
  • Spesso a chi è risoluto verso il suicidio non è rimasto molto senso dell'umorismo. (2020, p. 264)
  • Siamo tutti miserabili allo stesso modo. (2020, p. 260)
  • Questo è il mio pesciolino numero seicentoquarantuno in una vita costellata di pesciolini rossi. I miei genitori mi comprarono il primo per insegnarmi cosa significasse amare e prendersi cura di una creatura vivente del Signore. Seicentoquaranta pesci dopo, l'unica cosa che ho imparato è che tutto quello che ami morirà. (2020, p. 259)
  • La gente usa quelli che chiama telefoni perché odia stare nello stesso luogo insieme, ma ha anche paura di stare sola. (2020, p. 257)
  • Un albergo, mi disse, era una grande casa dove molta gente viveva, mangiava e dormiva, ma nessuno conosceva nessun altro. Mi disse che questo descriveva molte famiglie del mondo di fuori. (2020, p. 255)
  • Tuttavia, almeno una volta, vorrei dimostrare che so fare qualcosa di meglio. Che posso fare di più che nascondere. Il mondo potrebbe essere assai meglio di come ci accontentiamo che sia. Tutto quello che dovete fare è chiedere. (2020, p. 243)
  • Oggi è una di quelle giornate in cui il sole sorge veramente per umiliarti. (2020, p. 242)
  • E quello che mi auguro è che sia morta. La mia segreta speranza è avere un'avventura sentimentale con una ragazza morta. Una ragazza morta. Una qualsiasi ragazza morta. Non sono affatto schizzinoso. (2020, p. 240)
  • In ogni famiglia il primogenito veniva chiamato Adam, e sarebbe stato Adam Branson a ereditare la nostra terra all'interno del distretto della comunità della Chiesa.
    Tutti gli altri figli dopo Adam venivano chiamati Tender. Nella famiglia Branson, questo fa di me uno degli almeno otto Tender Branson che i miei genitori hanno cresciuto per diventare lavoratori-missionari.
    A tutte le figlie, dalla prima all'ultima, veniva dato il nome Biddy.
    I tender attendono a ogni lavoro.
    Le biddy obbediscono agli ordini. (2020. p. 234)
  • Chiama una ragazza e mi domanda, "Fa molto male morire?".
    Be', tesoro, le dico, sì, fa male, ma fa molto più male continuare a vivere. (2020, p. 220)
  • [Fertility] Mi appoggia di nuovo la testa sul petto e dice, "Tutto dipende da quanto terribili diventeranno i miei sogni". (2020, p. 198)
  • Possiamo fare qualsiasi cosa, ma finché restiamo in vita sarà sempre sbagliata.
    La sensazione è di non avere alcun controllo. La sensazione è che stiamo andando alla deriva.
    Non è come un viaggio. Ci stanno processando. È più come se stessimo solamente aspettando. È solamente una questione di tempo. (2020, p. 174)
  • La settimana prossima, saranno tutti liberi. E poi cosa? Vorrei dire loro, Restate nella gabbia. Ci sono cose migliori della libertà. Ci sono cose peggiori che vivere una lunga vita di noia nella casa di qualche sconosciuto per poi morire e andare nel Paradiso dei canarini. (2020, p. 166)
  • Puoi dire alla gente la verità, ma nessuno ti crederà fin quando non accadrà il fatto. Quando ormai è troppo tardi. Nel frattempo la verità non avrà altro effetto che quello di irritare loro e far passare a te un sacco di guai. (2020, p. 166)
  • La verità è che puoi essere reso orfano ancora e ancora e ancora.
    E la verità è che lo sarai.
    E il segreto è che ogni volta farà sempre meno male, fino al punto in cui non sentirai più nulla. (2020, p. 153)
  • Puoi scegliere. Vivere o morire.
    Ogni respiro è una scelta.
    Ogni minuto è una scelta.
    Essere o non essere.
    Ogni volta che non ti butti dalla tromba delle scale, è una scelta. Ogni volta che non vai a schiantarti con la macchina, ti rimetti in gioco. (2020, p. 151)
  • E io non riesco a sopportare l'idea di restare da solo. Non posso tollerare il pensiero di essere libero. (2020, p. 150)
  • Quello che la gente dimentica è che un viaggio verso il nulla può anche cominciare con un passo. (2020, p. 143)
  • Per esempio, se Gesù Cristo fosse morto in prigione, senza nessuno a guardarlo, a torturarlo o a piangerne la morte, saremmo stati salvati lo stesso? (2020, p. 142)
  • Realizzi che la gente fa uso di droghe perché è l'unica vera avventura intima che le rimane nel suo mondo fatto di vincoli temporali, leggi, ordini, e limiti dati dalla materia.
    È soltanto con le droghe o con la morte che vediamo qualcosa di nuovo, e la morte è un po' troppo definitiva. (2020, p. 141)
  • Realizzi che non c'è ragione di fare nulla, se nessuno ti guarda.
    E ti chiedi, Se alla crocifissione ci fosse stata meno affluenza del previsto, l'avrebbero rimessa in programma? (2020, p. 141)
  • Capisci che è la nostra sfiducia nel futuro che ci rende difficile il distacco dal passato. Non riusciamo ad abbandonare il concetto di quello che eravamo. […] La ragione per cui ogni volta che buttiamo via qualcosa ci assale la nostalgia è che abbiamo paura di evolvere. Di crescere, cambiare, perdere peso, reinventare noi stessi. Di adattarci. (2020, pp. 141-140)
  • "La realtà è che uno vive finché non muore" dice l'agente. "E la verità è che nessuno vuole la realtà." (2020, p. 134)
  • La gente è in cerca di questo, di essere presa per mano. Di rassicurazione. Di qualcuno che le prometta che andrà tutto bene. (2020, p. 131)
  • La gente che vuole comprare un messia cerca la qualità. Nessuno è disposto a seguire un perdente. Quando si tratta di scegliere un salvatore, non si accontentano di un semplice essere umano. (2020, p. 127)
  • "Che cos'è una preghiera?" dice. "È un incantesimo" dice, mentre mi urla contro dall'altro capo del filo. "È la maniera con cui la gente concentra la propria energia intorno a un bisogno specifico. La gente ha bisogno di fare chiarezza su un unico proposito e portarlo a termine."
    PREGHIERA PER EVITARE DI PAGARE IL PARCHEGGIO
    PREGHIERA PER LE PERDITE DELLE TUBATURE
    "La gente prega per risolvere i problemi, e questi, parola mia, sono i problemi di cui la gente si preoccupa" l'agente continua a urlare.
    PREGHIERA PER AUMENTARE LA SENSIBILITÀ VAGINALE
    "Una preghiera è come quando una ruota che cigola viene oliata" dice. Questa è la dimostrazione che ha il cuore fatto di formaggio. "Si prega per rendere noti i propri bisogni."
    PREGHIERA CONTRO IL RUMORE DEL TRENO IN CORSA
    PREGHIERA PER UN PARCHEGGIO
    Dio divino e misericordioso,
    Non ho parole per dire quanto potrò adorarTi
    dopo che mi avrai donato un posto per parcheggiare.
    Perché Tu sei colui che provvede
    E Tu sei la fonte.
    Tu distribuisci ogni cosa buona.
    In Te tutto è sicuro.
    Nella Tua cura trovo sollievo. Con la Tua
    guida, troverò la pace.
    Per fermarmi, per riposare, per rallentare, per parcheggiare.
    Tu puoi darmi questo. Questo è ciò che chiedo.
    Amen.
    (2020, pp. 118-117)
  • "Solo l'inevitabile esiste" dice Fertility. "C'è un solo futuro. Non c'è scelta."
    La brutta notizia è che noi non abbiamo nessun controllo. La buona notizia è che non possiamo fare nessun errore. (2020, p. 112)
  • "Guardiamo tutti gli stessi programmi televisivi" dice la bocca.
    "Alla radio ascoltiamo tutti le stesse cose, parliamo tutti delle stesse cose. Non c’è rimasta più nessuna sorpresa. Tutto uguale, sempre di più. Solo ripetizioni."
    Dentro il buco, le labbra rosse dicono, "Siamo cresciuti tutti con gli stessi show televisivi. È come se avessimo tutti lo stesso impianto di memoria artificiale. Non ricordiamo quasi nulla della nostra reale infanzia, eppure sappiamo perfettamente tutto quello che succedeva alle famiglie delle sitcom. Abbiamo tutti gli stessi traguardi. Tutti le stesse paure".
    Le labbra dicono, "Il futuro non è radioso."
    "Molto presto, avremo tutti gli stessi pensieri allo stesso momento. Andremo perfettamente all'unisono. Sincronizzati. Connessi. Uguali. Gli stessi. Come formiche. Insetti. Pecore." (2020, p. 104)
  • La gente non può concepire in un altro la presenza di una virtù che non può concepire in se stessa. Invece di credere che tu sia più forte, gli riesce molto più semplice credere che tu sia più debole. (2020, p. 87)
  • La terza domanda della lista è: «Può la perpetua felicità del Giardino dell'Eden essere diventata tanto noiosa che mangiare la mela fu un atto giustificato?»
  • Non si può vivere nel mondo di fuori per tutta la vita adulta senza afferrare il senso delle cose. Io so come funziona un apriscatole. (2020, p. 83)
  • La gente è convinta che la santità sia qualcosa che capita, così per caso. Magari fosse così semplice. (2020, p. 82)
  • È strano come il nome sopravviva alla persona, il significante al significato, il simbolo al simbolizzato. (2020, pp. 82-81)
  • Sciacquone dopo sciacquone le toilette si liberano, ma, ogni volta che qualcuno esce, un altro prende il suo posto.
    Sul muro è inciso, Sai come finiscono sia la vita che i film porno. L'unica differenza è che la vita comincia con un orgasmo.
    Accanto a questo è inciso, È nel rinviare la fine il più a lungo possibile che sta la parte più eccitante.
    Accanto a questo è inciso, Molto tantrico.
    Accanto a questo è inciso, Qui dentro c'è come una puzza di merda. (2020, p. 75)
  • Sul muro c'è scritto, Oggi è il giorno peggiore del resto della tua vita. (2020, p. 73)
  • "Se ti preoccupi continuamente del peggio, è quello che finirai per avere" dice Fertility. (2020, p. 46)
  • "Anche il Giardino dell'Eden non era nient'altro che una grande gabbia di lusso" dice Adam. "Resterai uno schiavo per il resto della tua vita, a meno che tu non morda la mela." (2020, p. 37)
  • Nel cielo sopra le nostre teste, c'è lo stesso sole che ci guarda fare gli stessi errori miliardi di volte. Dopo tutto quello che abbiamo passato, il cielo è sempre lo stesso cielo azzurro. Niente di nuovo. Nessuna sorpresa qui. (2020, p. 16)

Explicit[modifica]

Sono intrappolato qui, nel volo in picchiata, nella mia vita, nella cabina di comando del jet con il giallo piatto del deserto australiano che si avvicina veloce.
E ci sono talmente tante cose che vorrei cambiare ma non posso.
È tutto fatto. Adesso è tutto solamente una storia.
Ecco la vita e la morte di Tender Branson, e posso semplicemente lasciarmele dietro le spalle.
E il cielo è blu e radioso in ogni direzione.
Il sole è assoluto, e in fiamme, e sta proprio qui davanti, e oggi è uno splendo giorno.
Uno, due, tre. Prova...

Incipit di Dannazione[modifica]

Mi sente, Satana? Sono io, Madison. Sono appena arrivata qui, all'inferno, però non è colpa mia, se non forse perché sono morta per un'overdose di marijuana. Forse all'inferno ci sono finita perché sono grassa, ma proprio grassa come una scrofa. Se si può andare all'inferno per il peccato di scarsa autostima, allora sono qui per quello. Vorrei tanto poterle dire una balla, e che sono pelle e ossa e con i capelli biondi e due tette così. Però mi creda: se sono grassa, ho le mie buone ragioni.
Innanzitutto mi presento.

Citazioni su Chuck Palahniuk[modifica]

  • Altro che nichilismo, siamo ben al di là di quella soglia. Palahniuk è il distruttivismo. Uno che se potesse scrivere l'Apocalisse sarebbe grato a Dio per l'ispirazione e per l'autorizzazione. E andrebbe a migliorare il canovaccio con spunti originali. Per pura dedizione. (Gianfranco Franchi)
  • Chuck Palahniuk è peggio di un polpo. Ti afferra con i suoi tentacoli e ti trascina in un buco pauroso. Lasciatelo stare se avete lo stomaco debole. (Niccolò Ammaniti)

Note[modifica]

  1. In lingua originale: doughnut glazing, pratica sessuale.
  2. (EN) Dall'intervista di Jack Giroux, Chuck Palahniuk on Film, Dope, and His Latest Novel, hightimes.com, 17 novembre 2020.
  3. Citato in Pier Mario Fasanotti, Sesso solitario alla Chuck, Panorama, 21 novembre 2003.
  4. (EN) Dall'intervista di Lisa Morton, Interview: Chuck Palahniuk, nightmare-magazine.com, febbraio 2015.
  5. Dall'intervista di Daniela Pizzagalli, Librialice, 17 ottobre 2003.
  6. (EN)Citato in Ben Beaumont-Thomas, Fight Club author Chuck Palahniuk on his book becoming a bible for the incel movement, theguardian.com, 20 luglio 2018.
  7. (EN) Dall'intervista di Mark Dago, The invention of sound, bigshinyrobot.com, 14 settembre 2020.
  8. Nel doppiaggio italiano del film il narratore protagonista racconta che il padre ha figli con donne diverse e Tyler risponde: «Il cazzone ha aumentato le filiali!»
  9. (EN) Dall'intervista Chuck Palahniuk - Author of Fight Club, dvdtalk.com.
  10. (EN) Dall'intervista di Mark Dago, Consider this..., bigshinyrobot.com, 7 gennaio 2020.

Bibliografia[modifica]

  • Chuck Palahniuk, Cavie (Haunted, 2005), traduzione di Matteo Colombo, Giuseppe Iacobaci, Oscar Mondadori, 2006. ISBN 9788804561514
  • Chuck Palahniuk, Diary (Diary, 2003), traduzione di Matteo Colombo, Mondadori, 2004. ISBN 8804531630
  • Chuck Palahniuk, Dannazione (Damned, 2011), traduzione di Matteo Colombo, Mondadori, 2011. ISBN 8804612865
  • Chuck Palahniuk, Invisible Monsters (Invisible Monsters, 1999), traduzione di Manuel Rosini, Mondadori, 1999.
  • Chuck Palahniuk, Pigmeo (Pygmy, 2009), traduzione di Matteo Colombo, Oscar Mondadori, 2010.
  • Chuck Palahniuk, Rabbia. Una biografia orale di Buster Casey (Rant. An Oral Biography of Buster Casey, 2007), traduzione di Matteo Colombo, Mondadori, 2020. ISBN 9788804686316
  • Chuck Palahniuk, Senza veli (Tell All, 2010), traduzione di Matteo Colombo, Mondadori, 2011. ISBN 9788804612100
  • Chuck Palahniuk, Survivor (Survivor, 1999), traduzione di Michele Monina e Giovanna Capogrossi, Mondadori, 2020. ISBN 9788804709169
  • Chuck Palahniuk, Romance. Racconti (Make Something Up. Stories You Can't Unread, 2015), traduzione di Gianni Pannofino, Mondadori, Milano 2016. ISBN 8804682301

Film tratti da sue opere[modifica]

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Opere[modifica]