Omelie dai film

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Scena di un'omelia dal film Maddalena (1971)

Raccolta di omelie tratte dai film.

  • I nostri capi terreni ci parlano soprattutto di loro, e di noi. Ma Dio onnipotente ci parla di tutto il genere umano, ci parla del creato. Su noi, che siamo i suoi figli prediletti, incombe l'obbligo di accertare qual è la verità. Perciò dobbiamo studiare, dobbiamo informarci, dobbiamo leggere, dobbiamo sempre sapere che intendono fare i capi in nostro nome. E dobbiamo perciò sostenere quegli spiriti coraggiosi che cercano la verità. Dio ci benedica. Amen. (Nico)
  • Il coraggio non sempre equivale a prodezza. Il coraggio è avere l'ardire di fare ciò che è giusto, malgrado la debolezza della nostra carne. E Dio dice a noi tutti, sospinge noi tutti e sprona noi tutti ad amare. Amen. Vedete, l'amore, come è portato ad esempio da nostro Signore Gesù Cristo è essere pronti, disponibili a mettersi in pericolo per il nostro prossimo. E per prossimo io intendo il vostro amico, vostra sorella, vostro fratello, il vostro vicino e il vostro nemico. Se riuscite ad amare il vostro nemico avete già in mano la vittoria. (The Help)
  • La volontà di Dio è scritta nel Cielo a lettere di fuoco! L'assenzio cadrà dal Paradiso distruggendo peccatori e santi allo stesso modo! Chi si leverà in Cielo fino all'estasi quando suoneranno le trombe del giudizio? Nessuno potrà se non crede, miei cari fratelli e sorelle! Nessuno potrà se non crede! (Blob - Il fluido che uccide)
  • Ma la cattiveria ha innumerevoli facce e può essere molto arduo riconoscerle, più arduo scegliere da che parte stare. Specialmente oggi, quando vengono dette mille cose, secondo il luogo in cui ci troviamo. E tutto ha mille sfumature, anche noi esseri umani. Sono solito dire sempre che, se il gioco degli scacchi avesse subito lo stesso sviluppo di noi esseri umani negli ultimi duemila anni, allora la regina sarebbe in prima fila, le torri sarebbero storte e il pedone sarebbe la pedina più importante del gioco. Ormai non sappiamo più chi siamo e quindi questa totale mancanza di radici... (Le mele di Adamo)
  • Non è facile fare il prete in un mondo dove le cose sono falsate, dove... dove le verità sono distorte! È proprio per questo che la gente oggi – e certo anche molti di voi, che siete semplici, spontanei, pieni di fede – la gente è paralizzata dal dubbio. Dubitare ormai fa parte della natura umana, della vita. Ognuno deve fuggire la solitudine e stare insieme agli altri, perché un uomo solo dubita di tutto, perfino di Dio. E allora aiutarlo è difficile. Quando un uomo perde la propria fede, non crede più nemmeno in sé stesso: subito diventa debole, la carne prende il sopravvento, smarrisce la strada e senza accorgersene scivola verso il nulla, e smarrisce sé stesso. (Maddalena)
  • Siamo qua, ora, per festeggiare dei giovani che abbracciano la croce di Cristo, che promettono di aiutarlo a sostenerla. È un momento a cui si arriva percorrendo strade diverse, accidentate, seguendo la sola luce che illumina il buio della notte: la fiaccola della divina provvidenza. È scritto che il Signore è la lampada, è scritto che ciascuno di noi lo sogna nella notte e va a cercarlo appena giunge il mattino. Questo hanno fatto i giovani che avete davanti per arrivare alla cerimonia di oggi e questo fa chi consacra la sua vita a Cristo. Abbandona la donna amata, dimentica gli amici, delude il padre e lascia sola la madre, saluta le superbie del mondo, le ricchezze, gli agi, la patria stessa. Eppure non è solo, non è più solo. Ovunque egli vada, ha con sé la donna amata, l'amico, la madre, il padre, la patria. Perché in Cristo è la casa, in Cristo è il riposo, l'avventura, la pace. Perché le domande sono infinite, ma la risposta è una sola: Gesù Cristo nostro Signore. (Sant'Antonio di Padova)