Papa Benedetto XV
Benedetto XV, al secolo Giacomo della Chiesa (1854 – 1922), papa della Chiesa cattolica.
- E voi, cari ragazzi, di chi è stato il promotore dell'apprendimento sotto la guida del Magistero della Chiesa, continuate come state facendo ad amare e ad interessarvi del nobile poeta, di colui che Noi non esitiamo a chiamare il più eloquente cantante dell'ideale Cristiano. (conclusione di In Praeclara Summorum, pag. 4)
- [Sulla prima guerra mondiale] Inutile strage. (citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 630)
- L'infanzia spirituale è formata da confidenza in Dio e da cieco abbandono nelle mani di Lui. Non è malagevole rilevare i pregi di questa infanzia spirituale sia per ciò che esclude sia per ciò che suppone. Esclude infatti il superbo sentire di sé; esclude la presunzione di raggiungere con mezzi umani un fine soprannaturale; esclude la fallacia di bastare a sé nell'ora del pericolo e della tentazione. E, d'altra parte, suppone fede viva nella esistenza di Dio; suppone pratico omaggio alla potenza e misericordia di Lui; suppone fiducioso ricorso alla provvidenza di Colui, dal quale possiamo ottenere la grazia e di evitare ogni male e di conseguire ogni bene. Auguriamo che il segreto della santità di suor Teresa di Gesù Bambino non resti occulto a nessuno. (citato in 30giorni, maggio 2003).
- [Sulla prima guerra mondiale] Pace giusta e durevole (o duratura). (citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 629)
- Per disposizione della divina clemenza, dopo lungo periodo di tempo, mentre la terribile guerra produceva tanti mali, offrirono un nuovo segno della giustizia e della misericordia di Dio quei miracoli che, operati per intercessione della Pulzella d'Orléans, sancivano definitivamente davanti agli uomini la sua innocenza, fede, santità e obbedienza ai voleri di Dio, per osservare i quali tutto sopportò fino a una crudele e ingiusta morte. È perciò molto opportuno che Giovanna d'Arco sia oggi iscritta nel numero dei Santi, perché, dal suo esempio, tutti i cristiani imparino che l'obbedienza ai voleri di Dio è santa e devota, e ottengano da lei la grazia di convertire i loro concittadini affinché ottengano la vita celeste. (dalla Bolla che proclama Santa la Beata Giovanna d'Arco, 16 maggio 1920)
Indice
Pacem Dei Munus Pulcherrimum[modifica]
Incipit[modifica]
La pace, gran dono di Dio, di cui, al dire di Agostino, nessuna tra le mortali cose è più gradita, nessuna è più desiderabile e migliore; la pace per più di quattro anni sì vivamente implorata dai voti dei buoni, dalle preghiere dei fedeli e dalle lagrime delle madri, finalmente ha cominciato a risplendere sui popoli, e Noi per i primi ne godiamo. Sennonché troppe ed amarissime ansie conturbano questa gioia paterna; poiché, se quasi dovunque la guerra in qualche modo ebbe fine e furono firmati alcuni patti di pace, restano pur tuttavia i germi di antichi rancori; e voi comprendete, o Venerabili Fratelli, come nessuna pace possa aver consistenza né aver vigore alleanza alcuna, quantunque escogitata in diuturne e laboriose conferenze e solennemente sanzionata, se insieme non si sopiscano gli odii e le inimicizie per mezzo di una riconciliazione fondata sulla carità vicendevole. Intorno a questo argomento adunque, che è della più alta importanza per il bene comune, vogliamo Noi intrattenervi, o Venerabili Fratelli, e nel tempo stesso mettere in sull'avviso i popoli che sono alle vostre cure affidati.
Citazioni[modifica]
- Non occorre che Ci dilunghiamo troppo a dimostrare come l'umanità andrebbe incontro ai più gravi disastri, se, pur conchiusa la pace, continuassero tra i popoli latenti ostilità ed avversioni. (p. 237)
Citazioni su Benedetto XV[modifica]
- Fu coraggioso e autentico profeta di pace e si adoperò con strenuo coraggio dapprima per evitare il dramma della guerra e poi per limitarne le conseguenze nefaste. Sulle sue orme desidero porre il mio ministero a servizio della riconciliazione e dell'armonia tra gli uomini e i popoli, profondamente convinto che il grande bene della pace è innanzitutto dono di Dio, dono purtroppo fragile e prezioso da invocare, tutelare e costruire giorno dopo giorno con l'apporto di tutti. (Benedetto XVI)
- La religione spopolata. (Malachia di Armagh)
- Religio depopulata.[1]
Note[modifica]
- ↑ Per approfondimenti vedi la voce Profezia di Malachia su Wikipedia.
Bibliografia[modifica]
- Igino Giordani (a cura di), Le encicliche sociali dei papi, da Pio IX a Pio XII, Editrice Studium, Roma, 1948.
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Opere[modifica]
Pacem Dei Munus Pulcherrimum (1920)
In Praeclara Summorum (1921)