Fabio Volo

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Fabio Volo

Fabio Volo, nome d'arte di Fabio Bonetti (1972 − vivente), attore, scrittore, conduttore radiofonico, conduttore televisivo, doppiatore e sceneggiatore italiano.

Citazioni di Fabio Volo[modifica]

  • Non sto perdendo i capelli, mi si sta allargando la testa.[1]
  • [Rivolto a Mario Adinolfi] Tu ti nascondi dietro il nome di una religione perché devi curarti delle patologie. (dal programma radiofonico Volo del Mattino, Radio Deejay, 15 marzo 2016[2])

La strada verso casa[modifica]

Incipit[modifica]

Negli anni Ottanta si rideva. Si rideva molto di più. Si rideva al lavoro, a scuola, con gli amici e soprattutto si rideva in TV. Quegli anni erano un'epoca favolosa. L'Italia vinceva i Campionati del mondo in Spagna, la musica la facevano i DJ e il suo ritmo dance pulsava dalle radio e dalle discoteche. Perfino il papa sciava in quegli anni. Ci si sentiva liberi, sarebbe caduto il muro di Berlino.

Citazioni[modifica]

  • "Marco, se dovessi cadere e farmi male, tu saresti in grado di aiutarmi a rialzarmi, di prenderti cura di me?"
    "Sarò lì prima che tu cada per afferrarti in tempo."
  • Oggi la promessa, così come gli oggetti, è meno eterna tutto dev'essere consumato e non conservato, se una cosa non funziona la si butta e se ne prende un'altra. Quella del padre invece era una generazione in grado di riparare ciò che si guastava.
  • Quando una donna vuole una cosa, tremano le montagne, si muovono le maree, quando una donna vuole un uomo trema l'universo intero.
  • Carisma significa "grazia", "dono divino". Capisci? È un dono, non c'è nulla che uno possa fare per averlo, o ce l'hai o non ce l'hai [...]. La gente ama le persone interessanti, non quelle buone.
  • Cucinare per qualcuno è un modo di dirgli che gli si vuole bene.
  • Ho la sensazione che tu sia una persona che cerca continuamente ma che non vuole trovare, cerchi sempre dove sai che non trovi perché non vuoi possedere, vuoi solo desiderare di possedere. Questo è il motore della tua esistenza, la continua ricerca senza fine.
  • Per i maschi era un vanto riuscire a toccare una ragazza nelle parti intime. A scuola c'erano quelli che dicevano di aver toccato una ragazza per un'ora, oppure raccontavano con quante dita l'avevano penetrata. "Le ho infilato due dita... io tre dita... io quattro... io la mano..."
    "E che cazzo è? La bocca della verità che ci infili tutta la mano dentro... che troia!" aveva commentato una volta Daniele Pedretti facendo ridere tutta la sezione A.

Le prime luci del mattino[modifica]

Incipit[modifica]

Ci sono momenti in cui la vita regala attimi di bellezza inattesa. Smetti di fare una cosa e ti accorgi che attorno a te tutto è perfetto, il dono di un Dio meno distratto del solito. Tutto sembra sincero. La nascita di una nuova vita, l'alba di un cambiamento, qualcosa di profondo o semplicemente la conferma di un affetto tenuto nascosto, di un sentimento segreto, custodito in silenzio dentro di noi con pudore. O anche la fine di qualcosa, la fine di un momento, di un periodo difficile sempre più faticoso da sostenere. Quando terminano i respiri corti, lasciando spazio a uno lungo profondo che riempie e svuota il petto. In quei momenti non mi manca nulla.

Citazioni[modifica]

  • "È impossibile rinunciare alla felicità, si può solo se non la si è mai conosciuta."
  • "Non è che nella vita si fanno le cose solo se servono a qualcosa. È un gioco... ma tu quando giocavi da bambina avevi bisogno di sapere a cosa serviva?" "Certe cazzate si possono anche evitare." "Il problema è che tu devi sempre capire tutto. Pensi e ripensi a una cosa finché non la distruggi. È sempre stato più importante capire che sentire."
  • Un giorno smetterò di scappare e la mia ironia cesserà di essere una difesa. Sarà solo una qualità, perché oggettivamente sono molto simpatico.
  • In quell'appartamento, in quella misura so muovermi, so quello che voglio, so darmi, so prendere. Fuori da quella dimensione mi perdo. Può darsi che un giorno imparerò, ma può darsi che non imparerò mai.
  • Tu mi ricordi le corse in bicicletta che facevo da ragazzino attorno alla casa.
  • Solamente quando faccio l'amore sono presente, è l'unico momento in cui vivo l'attimo. Lo so, sono banale, ma questo appartamento per adesso è la mia misura. Quando entri da quella porta io sono qui, presente e in grado di amare. Fuori non ne sono capace.
  • Nella vita ci sono attimi, istanti, frazioni di secondo in cui un "no" può diventare un "sì". Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse, invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io.
  • Qualche giorno fa, mentre pensavo alla mia vita, mi sono chiesta quanti uomini ci sono voluti perché potessi essere pronta per quello di oggi. In realtà ho capito che la domanda era sbagliata: quante donne ho dovuto indossare per essere pronta per l'uomo di oggi?
  • Concediti un errore: lo spazio di un errore è uno spazio di crescita.
  • Nessuno ti cambia facendoti diventare una cosa che non sei, ti cambia portando alla luce una parte di te che non conoscevi ma che ti appartiene. Si cambia diventando una persona che si è già.
  • Fossi in te, a questo punto della vita mi butterei. Mi concederei il lusso di provare. Hai sempre fatto quello che tutti ritenevano fosse giusto. Concediti un errore: lo spazio di un errore è uno spazio di crescita.
  • Mi spaventa la quantità di dolore che si può dare a chi si lega a te. Il senso di potenza quando ti accorgi che puoi distruggere la persona che ti ama
  • Per una volta concediti la possibilità di incontrare una parte diversa da te, scordati un po' chi pensi di essere e vedi che succede...
  • Ho imparato a trovare dentro di me le misure e le ragioni del mio vivere. Ho capito che devo volere ciò che sarò, non posso più vivere per compiacere qualcuno, obbligandomi ad essere quella che non sono.
  • Ogni ricordo sarà come la parola di un racconto.
  • Forse adesso voglio solo spogliarmi da questo ruolo per vedere cosa c'è sotto. Forse ho finalmente trovato la forza e il coraggio di rischiare me stessa. E magari scoprire, senza averlo mai saputo, che sono semplicemente di più.
  • Un giorno, in maniera naturale, tutto è cambiato. E niente è stato più come prima. Un mondo di certezze è stato spazzato via, travolto.
  • Il mondo attorno a me sembra schiudersi. In questa quiete avverto un senso di meraviglia. Sento che qualcosa dentro di me riconosce tutto. Spontaneamente.
  • Quando terminano i respiri corti, lasciando spazio a uno lungo pronfondo che riempie e svuota il petto. In quei momenti non mi manca nulla
  • "Ma se so già che è un errore, perché lo dovrei fare?" "L'errore in sé conta poco, conta come diventiamo dopo quell'errore, come incide su di noi, come ci rende. Magari ti migliora. Chi può dirlo? dai Elena, per una volta nella vita fai una cosa anche se non ha senso!" "A cosa può servire una cosa che so già che non ha senso?" "Non è che nella vita si fanno le cose solo se servono a qualcosa. È un gioco... ma tu quando giocavi da bambina avevi bisogno di sapere a cosa serviva?"
  • Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse, invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io.
  • "Costruire un rapporto": quante volte ho sentito questa frase. Ma i rapporti non si costruiscono, si vivono e nel viverli si rafforzano.

Il giorno in più[modifica]

Incipit[modifica]

Sono sicuro, nel sonno, di svegliarmi in una casa in riva al mare, dove ho trascorso tutta la notte con la donna che amo, vivendo con lei momenti di assoluta felicità. Il rumore delle onde ha accompagnato prima la veglia, poi il sonno, abbracciati nel tepore dei nostri corpi nudi.
Mi sveglio invece in una camera d'albergo a Parigi e, pur sapendo ormai di uscire da un sogno, continuo a sentire il delicato rumore delle onde del mare.
Ma a Parigi non c'è il mare!

Citazioni[modifica]

  • Mi apro una bottiglia di vino anche se sono sola. Non devo discutere, sono indipendente. Difenderei questa condizione con tutte le mie forze, sempre. Eppure a volte anch'io avrei bisogno di un abbraccio. Di arrendermi e perdermi tra le braccia di un uomo. Un abbraccio che mi faccia sentire protetta anche se so proteggermi da sola. Sono in grado di fare le cose di cui ho bisogno, ma a volte vorrei far finta di non esserlo per il piacere di farle fare a qualcun altro per me. È una sensazione, ma non voglio stare con un uomo per questo. Non posso scendere a compromessi e non posso rinunciare a tutto quello che ho, alla mia libertà, per quell'abbraccio, che poi spesso con gli anni, non c'è nemmeno più.
  • Ogni volta che ho visto una donna che mi piaceva ho sempre cercato di conoscerla, ma soprattutto di farci l'amore.
  • È bello avere una persona sulla quale fare fantasie durante il giorno. Anche se è sconosciuta.
  • Non so perché ma quando pensavo a lei i miei pensieri non avevano mai il punto. Solo virgole. Erano una valanga di immagini e parole senza punteggiatura.
  • Si sa come sono le donne, se le desideri lo sentono subito.
  • Amo le donne. Senza di loro me ne sarei già andato. Senza di loro non sarei mai più tornato.
  • Spesso si vive come se fosse per sempre e ci si dimentica degli attimi.
  • Il problema non è quanto aspetti, ma chi aspetti.
  • È stata quella volta che scherzando mi ha detto che ero un erotomane romantico. Non so esattamente cosa volesse dire. Ho immaginato di essere uno che compra una rosa, ma poi cerca di infilarla nel sedere.
  • La cosa importante è ciò che mi ha insegnato. Lei non era e non è il mio tesoro ma gli strumenti per trovarlo. Lei è il cartello che indica la strada.
  • Tutto ciò che ho di lei è nella mia testa e nella mia anima. Per sempre. Lei è un respiro, un pensiero, un'emozione, è confusione e chiarezza.
  • Non potevo stare con lei e non riuscivo a stare con altre.
  • Fare veramente pace con qualcuno con cui hai litigato è una cosa potentissima.
  • Per me era sempre stata una finestra spalancata sulle cose belle della vita.
  • Il suo viso era bello con un risveglio in un luogo che senti tuo.
  • Ci sono vestiti che stanno bene solo a donne belle, altri che stanno bene solo a donne con il carattere bello.
  • ... lei per me è sempre stata una casa con il tetto di vetro: posso osservare il cielo sentendomi al sicuro.
  • Lei è il paese dove voglio vivere.
  • Se tu sei qui, è perché ci siamo sempre cercati, dal primo momento che ci siamo visti... ho pensato che se un'emozione la senti, conviene viverla.
  • Anche a me piacerebbe condividere il resto della mia vita con una persona, ma non riesco a farlo con uno che non amo, solo perché non c'è di meglio. La medaglia d'argento. Conosco un sacco di persone che stanno con la medaglia d'argento, con la seconda classificata, piuttosto che star sole.
  • La vecchiaia è un posto dove vivi di ricordi. Per questo, quando sei giovane, vivi creandotene di belli.
  • Il biglietto aveva una parola cancellata. Ho continuato a guardare il foglio controluce per cercare di capire cosa avesse cancellato. Le cancellature per me diventano più interessanti di ciò che si legge. Perché non penso che siano stati errori di ortografia, ma un ripensamento su una confidenza troppo intima.
  • "Che begli occhiali da sole che hai, Carlo". "Oh grazie". Non ho mai capito perché alcune persone ti ringraziano per un complimento fatto a qualcosa che possiedono. Mi verrebbe da dirgli: "Mica li hai disegnati tu, gli occhiali! Svegliaaaaaa!".
  • Forse uno dei miei problemi è che non chiedo niente a nessuno, ma ho bisogno di tutti.
  • A volte, mentre passeggio, mi viene voglia di andare in una libreria. Entrare e trascorrere del tempo, prendendo ogni tanto un libro in mano, mi rilassa. Mi fa stare bene. Mi fa sentire sempre un po' più intelligente e interessante di come sono realmente.
  • La vita non è ciò che ci accade, ma ciò che facciamo con ciò che ci accade... (sulla falsa riga di Aldous Huxley: "Experience is not what happens to a man; it is what a man does with what happens to him", 1932, p. 5)
  • Io a volte scopro come la penso su di un argomento quando ne parlo. È parlandone che scopro la mia opinione, insieme a quelli che mi ascoltano.
  • Ti ricorderò come il fidanzato che mi ha fatto ascoltare la musica migliore.
  • E tu vuoi essere ricordata coma la migliore? "Quella con cui ti sei visto più bello. O come quella più sexy di tutte."
  • In silenzio ho riflettuto su cosa mi piacesse di lei. A parte tutto le cose che già sapevo, fin dall'inizio ho intuito che lei mi avrebbe fatto sentire diverso. Sarei stato quello che volevo essere in quel momento della mia vita.
  • Non c'è sempre una risposta a tutto. Magari sì, magari no. Magari tu non sei fatto per quel tipo di rapporto. Punto.
  • Ci sono persone che non riescono a costruirsi un'armatura e altre che non riescono più a liberarsene. Io volevo riuscire a vivere questa nuova fase, fatta di fragilità, emozioni, dolore e gioia.
  • Sentivo che mi leggeva dentro, e io avrei voluto essere più uomo con lei. Avrei voluto essere quell'abbraccio in cui desiderava perdersi. Protetta e libera di lasciarsi andare, perché tanto c'ero io a prendermi cura di lei, a difenderla dal freddo e dal male.
  • Spesso ciò che è meglio non è quello che fa stare bene.
  • Ho capito in quell'istante di essere veramente innamorato, ma nel senso della parola inglese: "in love". Forse non eravamo nemmeno due persone innamorate l'una dell'altra, ma innamorate di ciò che ci univa.
  • Stare in silenzio. Tacere con lei è un'emozione che riempie.
  • Sono quelle notti che ho una voglia incredibile di vivere. Vorrei vedere due o tre film, scrivere, leggere, disegnare, o anche semplicemente guardare fuori dalla finestra. Dormire mi sembra una perdita di tempo. Mi viene voglia di imparare. Qualsiasi cosa, ma imparare.
  • Non si smette di giocare perché si diventa vecchi, ma si diventa vecchi perché si smette di giocare.
  • GET è l'equivalente di puffare per i puffi. Funziona sempre.
  • Michela da troppo tempo indossava la mia curiosità.
  • ...a un certo punto ho sentito una sensazione a cui non sono mai riuscito a dare un nome. È un misto di malinconia, tristezza, insoddisfazione, ansia, felicità. Quando la sento mi commuovo. Mi succedeva spesso in passato. Era qualcosa che mi sfuggiva e che provavo soprattutto quando restavo solo o mi fermavo un po' a pensare. Sentivo che saliva come il dolore dopo che hai preso una botta.
  • Ho deciso di andare da lei per chiederglielo, o per riuscire almeno a metterle un boomerang in tasca nella speranza che potesse tornare indietro da me.
  • A gambe strette ho sempre l'impressione di cacare fettuccine.
  • Un uomo che c'è. È uno sguardo. Uno sguardo dietro a tutto. È un modo di guardarti in silenzio che significa tutto per me. Significa che c'è.
  • Vietato dire per sempre. Il per sempre è un'illusione. Troppo comodo, noi siamo per l'adesso.
  • Darei la vita per non morire.
  • Ciò che dai è tuo per sempre.
  • Potresti essere la mia perdita di equilibrio. L'equazione del mio caos.
  • Non ho mai attaccato bottone con lei per paura di diventare uno di quelli che, appena una sorride, subito pensano che ci stia. Poi finisce che una donna non sorride più a nessuno. Non è vero che se la tirano: spesso non sorridono perché se lo fanno gli uomini pensano subito che ci devono provare.
  • "Allora cosa cerchi?" "Non lo so. Forse niente, forse tutto. Magari adesso più che cercare, voglio vivere quello che mi capita"
  • Mi sono seduto sul bordo della vita e con i piedi a penzoloni ho guardato l'infinito respirando il suo profumo.
  • Sono sempre stato un malinconico con la vocazione di essere una persona allegra.
  • Nella mia vita, quando ho avuto bisogno di sapere se il tempo sarebbe cambiato, solitamente mi rivolgevo a mia nonna. Non ha mai sbagliato un colpo. La sua frase era: "Mi fanno male le gambe, domani piove." E il giorno dopo pioveva. Da bambino avevo anche una statuetta della Madonna che cambiava colore in base al tempo, ma le gambe della nonna erano più infallibili della Madonna.
  • Ogni persona con cui stiamo è come uno specchio che ci restituisce un'immagine ogni volta diversa di noi, che spesso persino noi ignoriamo. Viviamo questo incontro senza portarci tutto il bagaglio di ciò che siamo stati. Viviamoci quasi fossimo un picnic. Non è che quando si fa un picnic ci si porta dietro il divano, la cucina, il letto e tutto l'arredamento di casa. Diventiamo leggeri, spogliamoci di ciò che siamo stati. A volte si ha un'idea vaga di noi. Spesso non conosci te stesso, ma dipingi te stesso per come ti vedi e ti percepisci. Noi lo capiremo vivendoci.

Un posto nel mondo[modifica]

Incipit[modifica]

Sono in una clinica. Seduto su una sedia scomoda in una sala d'aspetto che guarda sul cortiletto interno. Tutto è tranquillo. Silenzioso e pulito.
Francesca è a pochi metri da me in un'altra stanza. Sta per partorire nostra figlia. Alice. Sono emozionato. Sono preoccupato. Penso a loro e penso a me. Francesca è la donna che amo. È un arcipelago. Un insieme di meravigliose isole che io, navigando nelle loro acque, visito in tutte le loro delicate forme. Di lei conosco ogni piccola sfumatura, ogni minuscolo dettaglio. Conosco i suoi silenzi, la sua gioia. I suoi mille profumi, l'ombra dei suoi baci, la carezza del suo sguardo. Amo la rotondità della sua calligrafia. La luminosità delle sue spalle nude e il suo collo a cui ho sussurrato i miei più intimi segreti. Sono incantato dalla capacità che hanno le sue mani di creare attimi di eternità dentro di me. Adoro i territori dove mi conduce quando mi abbraccia. Territori che conosco pure non essendoci mai stato. E nonostante tutta questa conoscenza riesco ancora ad emozionarmi e a regalarmi istanti di stupore. Lo so: sono sdolcinato, stucchevole, patetico, ma non posso farci niente.

Citazioni[modifica]

  • "Porta itineris dicitur longissima esse", "la porta è la parte più lunga di un viaggio"; detto in parole povere, il primo passo è il più difficile da compiere. (p. 126)
  • A ogni funerale c'è sempre da ridere. Non so se succeda perché la situazione è talmente grottesca o se viene da ridere per sopravvivenza. (p. 107)
  • A volte i minuti non sono minuti, sono reincarnazioni di vite. Nell'attesa, sono già rinato mille volte. Ho percorso tutta la catena alimentare. Sono stato zanzara, armadillo, elefante...
  • Amo le labbra: le amo perché sono costrette a non toccarsi se vogliono dire "Ti odio" e obbligate a unirsi se vogliono dire "Ti amo".
  • Chi non si ama può darsi a chiunque.
  • Ci sono bellissime storie d'amore nel fondo delle borse, tra i pacchetti di sigarette e le chiavi; per questo a volte si fa fatica a trovarle, semplicemente perché tentano di nascondersi per poter rimanere lì.
  • Comunque la felicità non è che sia fare sempre quello che si vuole, semmai è volere sempre quello che si fa... (p. 55)
  • Dava l'idea di essere una donna che dona tutto, ma non regala niente.
  • Era come se andando via in realtà avessi preso la rincorsa per tornare più vicino.
  • Erano state le lacrime ad aprirmi la porta della sua vera intimità.
  • "Fai conto di essere una maratoneta. Stai correndo con i tuoi amici e le tue amiche. A un certo punto capisci di avere una buona gamba, un bel passo, di poter andare più veloce, e allora decidi di seguire questa tua forza. Di convertirti al tuo talento. Dopo un po' che corri, ti accorgi di aver staccato il gruppo. Ti giri e ti scopri sola. Loro sono indietro, tutti insieme che ridono, e tu sei sola con te stessa. Siccome non riesci a reggere questa solitudine, rallenti finché il gruppo ti raggiunge e, negando il tuo talento, fingi di essere come loro. Rimani nel gruppo. Ma tu non sei così, non sei come loro. Infatti anche lì in mezzo ti senti comunque sola."
  • Fai vedere al tuo sogno che veramente ci tieni a incontrarlo, senza pretendere che lui faccia tutta la strada da solo per arrivare fino a te, poi le cose accadono. I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi. (p. 71)
  • Gli infelici valutano constantemente gli altri, criticano continuamente il loro comportamento e spesso su di loro sfogano il proprio personale malessere o fallimento.
  • Ho imparato che il contrario dell'amore non è l'odio. L'odio è assenza d'amore, così come il buio è assenza di luce. L'opposto dell'amore è la paura. (p. 158)
  • Ho letto da qualche parte che il vero motivo per cui si sono estinti i dinosauri è perché nessuno li accarezzava. Bisogna sperare che l'uomo non faccia lo stesso stupido errore con le donne.
  • Il cammino si fa da soli: in 2 è una scampagnata.
  • In qualsiasi momento della vita si può prendere in mano le redini e cambiare il proprio destino.
  • L'amore per sé è il ponte necessario per arrivare all'altro.
  • La cosa più fastidiosa quando mandi un messaggio a una persona a cui tieni è che dal momento dell'invio parte il conto dei minuti. Rispondi, rispondi, rispondi. Non ha risposto. Magari ha il telefono spento. Che faccio chiamo, faccio uno squillo per vedere se è acceso? E se poi è acceso? Messaggio più chiamata: divento pesante. Chiamo con anonimo. Solo che se faccio uno squillo e poi metto giù capisce che sono io che controllo. Lo capisce? Sì, lo capisce. A volte i minuti non sono solo minuti, sono reincarnazioni di vite.
  • La prima cosa che due persone si offrono stando insieme dovrebbe essere un sentimento d'amore verso se stessi. Se non ti ami tu, perché dovrei amarti io?
  • La prima volta che ci siamo frequentati non eravamo in grado di amarci. Eravamo come due persone che hanno tra le mani lo strumento che amano, ma non lo sanno suonare. Poi abbiamo imparato.
  • Le cose non si vedono per ciò che sono ma per ciò che sei!
  • L'odio appartiene ad attimi di impotenza.
  • Mentre la sfioravo, sentivo sulla punta delle dita una forza misteriosa che mi attraeva verso di lei.
  • Non avevo nulla, nemmeno i mobili, ma mi sentivo pieno. Arredato dentro! (p. 136)
  • Non ci si può far niente, le persone che amano si finisce sempre per amarle. È una legge della natura.
  • Ognuno di noi è fatto da tanti se stesso e non solamente da uno. Diciamo che siamo come un'assemblea condominiale composta da tante persone diverse. C'è quello più tollerante, c'è quello più permaloso, quello che si incazza subito, quello che parla poco e quello che non sta mai zitto.
  • Pensare a se stessi non è egoismo. Egoismo semmai è occuparsi solo di se stessi.
  • Perché quando non sei interessato a qualcuno sei fichissimo, mentre se una persona ti piace ti rincoglionisci e il cervello diventa un purè?
  • Si dice che quando si è innamorati il piacere sessuale aumente perché il corpo produce più feniletilamina, un ormone che accresce la gratificazione sessuale. Eravamo due panini imbottiti di feniletilamina. (p. 48)
  • Voglio lasciarmi andare, voglio di più per me voglio buttarmi per cadere verso l'alto. (p. 24)
  • In quel momento eravamo perfetti e la vita ci aveva fatto incontrare. Sono occasioni rare che a volte si rischia di perdere perché non si è pronti e nemmeno abituati a vedere, perché l'incontro amoroso tra due persone è spesso sopravvalutato: ognuno si porta dietro ciò che è stato e ciò che sarà. Quella sera non c'era passato e non c'era futuro: tutto era lì, respiravamo solamente l'attimo presente.
  • Lo so: sono sdolcinato, stucchevole e patetico, ma non posso farci niente. Credo sia la conseguenza naturale di quando si incontra finalmente il piede che calza alla perfezione la scarpetta che tengo in mano da anni.
  • Sophie dice che la bellezza non è altro che la promessa che ognuno di noi ha di diventare se stesso.
  • L'ho annusato nella speranza che avesse ancora il suo odore. C'era. Quanto mi sarebbe piaciuto trovare il modo di conservare quell'odore per sempre. Annusare una persona vale più di mille foto.
  • L'età delle donne la si può solamente percepire osservandole nei loro molteplici cambiamenti. Non sono mai la stessa cosa. Le donne non sono la somma di anni ma di attimi.
  • Ho pianto per tutti i colori dei fiori e per l'attimo esatto in cui si schiudono. Ho pianto per l'azzurro del mare e per la spuma bianca, per il vento che muove i rami, per i pomeriggi silenziosi d'estate. Per la mia moka del caffè. Per la bellezza di un bicchiere di vino rosso, per il colore della frutta e per i peperoni gialli. Ho pianto a dirotto per ogni tramonto e per ogni alba, per ogni bacio dato e per ogni lacrima asciugata. Per ogni cosa bella che ritorna, per la strada verso casa la sera. Per tutto il tempo che non tornerà. Per ogni brivido vissuto, per ogni sguardo appoggiato. Ho pianto per il modo in cui mio nonno camminava e per la sua malinconia.

È una vita che ti aspetto[modifica]

Incipit[modifica]

Che freddo. Sono raffreddato. Del resto lo sapevo.
Si è fermata da me per la notte, e ho voluto dormire nudo, perché mettere la maglietta mi sembrava poco macho. Pensare che lo so che se non mi metto la magliettina poi prendo freddo. Ma a volte mi piace fare il figo, mi piace fingere di essere quello che non sono. Faccio il duro a torso nudo e la mattina dico: «Babba bia che freddo». Ma mi sa che questa è stata l'ultima volta.
Qualcosa è cambiato.
Mi sa che l'amo. Mi sa che per la prima volta sono innamorato. Intendo dire innamorato veramente.

Citazioni[modifica]

  • Salvarsi la vita, non è solamente impedirsi di morire fisicamente, ma salvare la nostra persona da maltrattamenti morali, a volte anche da quelli fisici, anche se non si sa per quale motivo, si è dipendenti da questi comportamenti, come se fosse la giusta punizione per la nostra inadeguatezza, per il nostro valere nulla... e quindi dobbiamo pagare, "giustamente pagare", non rendendoci conto che distruggiamo il nostro "io"...la nostra identità di persona.
  • Come potrei convincerti che saprò amarti se non sapessi amare me stesso? Come potrei renderti felice se non potessi rendere felice me stesso? Da questo momento mi tolgo ogni armatura, ogni protezione. Con questo non ti sto dicendo "viviamo insieme". Ti sto dicendo "Viviamo". Punto. Non sono innamorato di te... Io ti amo. Per questo sono sicuro. Nell'amare ci può anche essere una fase di innamoramento, ma non sempre nell'innamoramento c'è vero amore. Io ti amo. Come non ho mai amato nessuno prima. E sono anche innamorato di te.
  • Ma forse prima o poi tutti troviamo una Federica che ci trasforma e ci rende simili agli altri uomini.
  • Io ho avuto tantissimo dall'Italia perché è un Paese che premia la mediocrità.
  • Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
  • Pare che i notai guadagnino molto perché hanno dovuto studiare parecchio. Sembra che quel parecchio sia a spese nostre. Forse pensano che, quando loro stavano studiando, noi eravamo in giro a non fare un cazzo.
  • Che ne so?! Io non so nemmeno se esiste la felicità. Intendo dire come condizione perpetua. Credo che la felicità siano picchi che durano attimi, secondi.
  • Flavia era come quei tulipani che compro per casa mia. Ho imparato a prenderli chiusi, così mi durano di più. Sono belli ugualmente, ma mi piacciono anche perché so come saranno quando si apriranno. Compro quella bellezza che ancora non si vede, ma che comunque si percepisce. Si conosce.
  • Il mio lavoro mi rendeva uguale a tutti gli altri. Non mi permetteva di esprimermi. Ero sostituibile come un bullone di una macchina, e questo condizionava tutti i miei rapporti. Perché poi la sera, quando tornavo a casa, avevo voglia di stare con una persona che mi avesse scelto. Volevo essere SCEL-TO! Volevo una persona che voleva me. Una persona per la quale io non potevo essere sostituito da un giorno con l'altro. Una persona che mi facesse sentire speciale. Diverso da tutti. Un individuo. Una persona. Un principe azzurro.
  • Mi sono seduto nella sala d'attesa. C'era una ragazza che sfogliava senza interesse una rivista. Mi piace stare in una stanza con una donna. Anche quando prendo il treno, se entro in uno scompartimento e ci trovo una donna sono più contento. E se non c'è continuo a cercare finché la trovo. Non è che poi le rivolgo la parola, o ci parlo, o ci provo per forza, anzi, ma mi piace che sia lì. Mi piace la loro compagnia anche se silenziosa e sconosciuta. Le donne sono belle da respirare.
  • Nell'arco della vita puoi incontrare un sacco di persone e di qualcuna diventare veramente amico. Ma chi ha passato con te il periodo dell'adolescenza conserva un posto speciale. Forse più ancora dei compagni dell'infanzia.
  • Prima di uscire ho apparecchiato la sua colazione. Sul sacchetto dei biscotti ho attaccato un post-it con la mia dichiarazione d'amore. Tu sei tutto ciò che prima non sono mai riuscito a dire, mai riuscito a vedere, fare, capire. Finalmente sei qui... ho aspettato tanto. Ci vediamo stasera.
  • Ti ricordi quando mi hai chiesto se avevo le pastiglie per la felicità? La pastiglia è la vita. Vivi, buttati, apriti, ascoltati. Le tue paure, le tue ansie sono dovute al fatto che tu esisti ma non vivi. Sei castrato nei sentimenti. Sei bloccato. Ti ricordi quella frase di Oscar Wilde? Diceva che vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, e nulla più.
  • Ero talmente felice che per esserlo di più avrei dovuto essere due persone.
  • Da piccoli, quando andavamo in piscina insieme, io per entrarci scendevo piano piano dalla scaletta abituandomi un po' alla volta all'acqua. Lui, invece, si buttava dal bordo. Un salto ed era dentro tutto. Da grandi siamo entrati nella vita come da piccoli entravamo in piscina.
  • Solitamente, in una vera storia d'amore, la persona con cui stai è lo specchio migliore per vedere i tuoi difetti e i tuoi limiti. E io, non avvicinandomi mai troppo a quello specchio, conservavo una migliore immagine di me.
  • Mi ero simpatico perché io, quello lì nello specchio, lo sapevo cosa aveva passato nella vita. Sofferenze, dolori, pianti, silenzi, gioie, risate. E anche se non era perfetto, non potevo che volergli bene, tutto sommato.
  • Le lacrime non conoscevano da troppo tempo la forma delle mie guance, la linea del mio viso, la luce del difuori. Silenziose per natura, arrivate agli occhi cadevano all'indietro giù fino in fondo al cuore che sempre più faticava a galleggiare.
  • Per anni avevo tenuto un piede su ciò che ero e uno su ciò che pensavo di essere. Era stato come posarne uno su una barca e uno sul pontile. Visto che la barca ormai era in partenza, se non volevo finire in acqua dovevo decidere se rimanere sul pontile o salpare e scoprire la verità.
  • Forse la libertà non è nemmeno poter fare ciò che si vuole senza limiti, ma piuttosto saperseli dare. Non essere schiavi delle passioni, dei desideri. Essere padroni di se stessi.
  • «... se i giovani sapessero e i vecchi potessero...».
  • Io che ho avuto perfino relazioni che sono durate una scatola di preservativi. Da dodici, non da ventiquattro.
  • Perché lo schiavo non è chi ha la catena al piede, ma chi non riesce più a immaginare una vita in libertà.
  • Da quando ti ho incontrata è come se in ogni parola che dico nella mia vita ci fosse una lettera del tuo nome, perché alla fine di ogni discorso compari sempre tu.

Esco a fare due passi[modifica]

Incipit[modifica]

Fuori piove. Ho deciso. Cioè non è che ho deciso che fuori piove, pioveva già. Ho deciso che ti scriverò una lettera. Oggi che è anche il tuo compleanno. Trentatré per l'esattezza. Così può essere come un regalo, un pensiero, non è un pacco ma una busta... durerà di più.

Citazioni[modifica]

  • C'è chi cerca l'altra metà della mela, io sto cercando ancora la mia mezza. Sono uno spicchio di me stesso. (p. 10)
  • Vivo di musica, nella mia vita c'è sempre un sottofondo musicale, ogni momento importante della mia vita è legato a una canzone, e ogni volta che la sento parte il mio videoclip personale. (p. 19)
  • Paura d'amare. Credo sia restare soli per paura di rimanere soli. (p. 21)
  • Onestamente, la realtà cosa può fare?
    È un po' come quando vai a vedere il film del tuo libro preferito: una delusione. (p. 23)
  • Molti credono che la fantasia serva solo per sfuggire alla realtà, mentre quasi sempre serve per capirla e interpretarla meglio. (p. 24)
  • Ogni giorno della vita è unico, ma abbiamo bisogno che accada qualcosa che ci tocchi per ricordarcelo. (p. 26)
  • Innamorarsi è una droga, amare è una medicina. (p. 26)
  • Lei era entrata in quella parte del cuore dove ci sono le cose più buone, quella simile a una credenza dei dolci dove c'è la Nutella, i biscotti, le merendine, la marmellata; quell'angolo di cuore dove quando uno ci entra, succeda quel che succeda, da lì non uscirà mai. Non c'entra l'amore. Ci sono persone che da quando le conosci non smetti mai di volergli bene. (pp. 27-28)
  • Il profumo della sua pelle era stato creato per me: era una droga, e da quel momento avevo bisogno almeno di una dose giornaliera per stare bene. Un profumo che annusi e dici: casa. (p. 28)
  • Una donna che non sa fare il caffè per me può essere solo un'avventura. (p. 32)
  • Forse è questo che non mi succede da un po': addormentarmi felice. Voglio un brivido, Nico, un brivido nel leggere un libro, un brivido nel parlare e nel conoscere qualcuno. (pp. 46-47)
  • Io vorrei puntare sui rapporti umani, non vorrei ritrovarmi ad avere un'estranea in casa, dei figli pieni di giocattoli (uno per ogni mia mancanza) e soprattutto non vorrei arrivare a una certa età ed essere ancora sconosciuto a me stesso. (p. 51)
  • A Milano camminano più veloci che a Roma, ma non è ancora niente in confronto a Londra o New York. Diventeremo come loro? (p. 53)
  • Questa è la differenza tra il sesso e l'amore: il sesso svuota, l'amore riempie. (p. 61)
  • Si parla sempre delle donne che fingono l'orgasmo. Anch'io a volte lo faccio. Io sono un uomo che finge l'orgasmo: cioè non è che fingo di venire, fingo il contrario. (p. 70)
  • Se a 14 anni avessi saputo dell'esistenza della banca del seme, ora sarei talmente ricco che pagherei Eric Clapton per accordarmi la chitarra. (p. 104)
  • I veri eroi sono quelli che ogni giorno si alzano dal letto e affrontano la vita anche se gli hanno rubato i sogni e il futuro. Quelli che alzano la saracinesca di un bar o di un'officina, che vanno in un ufficio, in una fabbrica. Che non lottano per la gloria o per la fama, ma per la sopravvivenza. Sono coraggiosi. Gli eroi veri non stanno a cavallo. (p. 122)

Il tempo che vorrei[modifica]

Incipit[modifica]

Lei se ne è andata due anni fa, o ieri sera, o forse mai, non so. Quando non stai più con la persona con cui vorresti stare, il pensiero di lei ti entra nella testa nei momenti più impensati. Succede ogni volta che il presente sembra passare nella tua vita senza degnarti nemmeno di uno sguardo, e allora finisce che vivere negli angoli e nelle pieghe di giorni passati è più bello di ciò che stai vivendo. I'll trade all my tomorrows for a single yesterday.." :cambierei tutti i miei domani per un solo ieri, come canta Janis Joplin.

Citazioni[modifica]

  • Non stai vivendo se non sai di vivere. (p. 11)
  • Se nella vita da adulto lui è stato il mio mal di pancia, da bambino era il mio torcicollo. Perché facevo tutto con la testa rivolta verso di lui, verso un suo sguardo, una sua parola, una semplice risposta. (p. 11)
  • Magari in una storia di cinque anni si è stati innamorati e ci si è amati solamente per due, o tre, o quattro. Per questo la qualità di una storia non può essere misurata dalla durata. Non conta il quanto, ma il come. (p. 24)
  • Perché io sono sempre stato una persona distaccata. Non ho mai provato veramente l'amore, non facevo altro che immedesimarmi nelle emozioni altrui, come un attore fa con un personaggio. (p. 24)
  • Il mio amore era una recita. Sentita, ma comunque una recita. (p. 24)
  • Perché aveva ragione quando diceva che non sapevo amare. Che non ero capace di farlo. (p. 24)
  • "È la tua massima espressione d'amore. Infatti confondi le due cose. Quando ti adatti pensi che stai amando." Dovevo stare molto attento con lei, perché si accorgeva di tutto quello che io sentivo e facevo. (p. 25)
  • Vedevo la mia immagine sfumata e poco nitida riflessa nel vetro nero. Proprio come mi sentivo io. (p. 56)
  • [...] sappi che leggere mette in moto tutto dentro di te: fantasia, emozioni, sentimenti. È un'apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste. Ci fa riscoprire l'anima delle cose. Leggere significa trovare le parole giuste, quelle perfette per esprimere ciò a cui non riuscivi a dare una forma. Trovare una descrizione a ciò che tu facevi fatica a riassumere. «Nei libri le parole di altri risuonano come un'eco, perché c'erano già. [...]» (p. 90)
  • [...] sai perché molti uomini non lo fanno? Perché il sesso orale fatto a una donna è una prova di coraggio. Non è come quando loro lo fanno a noi, perché il pisello è lì, grande o piccolo, fine o grosso, duro o non duro... è lì, lo vedi e sai cos'è. Il cazzo si vede, la patata no. È un luogo misterioso, cavernoso e buio, sconosciuto anche alle stesse donne. Fai conto che noi per guardarcelo ce lo prendiamo in mano, loro per dare un'occhiata hanno bisogno di uno specchio. (p. 116)
  • Io dico che è una prova di coraggio perché quando siamo davanti a quel mistero, faccia a faccia, e la baciamo e ci infiliamo la lingua, non sappiamo bene dove la stiamo mettendo. Se ci pensi, per quanto ne sappiamo, potrebbe anche uscire una mano, prenderci la lingua e strapparla. Potrebbe uscire un pungiglione e ucciderci, potrebbe uscire qualsiasi cosa. (p. 117)
  • Non mi sentivo a mio agio nella mia vita, come se fosse un vestito bagnato. [...] Ho deciso di accettare il rischio, di fare il salto, di cambiare lavoro e lasciare il bar. Il senso della vita non lo capivo, però avevo capito che la vita stessa era l'unica occasione che avevo per scoprirlo. (p. 128)
  • È bello ed affascinante leggere, ma rileggere è ancora più potente per me. Quando rileggo l'interesse non è tanto verso la storia, che già conosco, ma per i mondi che avevo immaginato. Sono curioso di sapere se quelle immagini si ripropongono e si manifestano in me nello stesso modo, e soprattutto se sono ancora in grado di ospitarmi e lasciarsi abitare da me. Quando leggi un libro che ti piace le pagine un po' ti cambiano; quando rileggi, sei tu che cambi loro. (p. 129)
  • L'odio non si può fingere, l'amore sì. Anche se non per molto. Per assurdo l'amore che fingevo era la cosa più vera della mia vita. (p. 138)
  • E poi ricordati che tutti criticano l'ego, ma sono pronti ad applaudire chi si è distinto grazie a quello. (p. 149)
  • Spesso i simpatici sono insopportabili. (p. 150)
  • Ogni muro è una porta. (p. 150)
  • Ricordati che vivere è l'arte di diventare quelli che si è già. (p. 156)
  • Se non ti perdi, non trovi strade nuove. (p. 160)
  • Tu devi capire quali sono i tuoi limiti e per capirlo bisogna che ti spingi fino al confine. (p. 161)
  • Lei era diversa, lei era come me. (p. 170)
  • Erano le undici di una domenica mattina. Mi ero svegliato tardi e stavo bevendo un caffè guardando fuori dalla finestra. Mi piace soffiare nella tazza osservando la città: le regalo piccole nuvole mentre cerco di accendere tutti i miei sensi. La musica che ascolto la domenica mattina è quasi sempre la stessa. (p. 198)
  • E io volevo l'altra lei, quella che nascondeva, che forse aveva imparato a nascondere per non farsi giudicare da uomini stupidi e limitati. (p. 203)
  • La luce del giorno iniziava a farsi vedere. Il cielo era spettacolare. Le ombre create dai lampioni iniziavano a ritirarsi per lasciare spazio alle cose, alle forme, ai contorni chiari. Per qualche minuto da una parte il cielo era ancora buio e si vedevano le stelle, dall'altra spuntava un risveglio azzurro. Mi sentivo coinvolto emotivamente da quello sbadiglio del mattino. (p. 250)
  • Io ti sento. Ti sento sempre, anche quando non ci sei. (p. 293)

La mia vita[modifica]

Incipit[modifica]

Quanto possono mentire le fotografie? Me lo chiedo guardando la foto che ho tra le mani – qui, in questa casa al mare, in Liguria, dove ho trascorso con mio marito e la sua famiglia molte estati.

Citazioni[modifica]

  • L'ho sempre amato, anche se non conoscevo l'amore.
  • La felicità è spesso figlia di inganni.
  • Ero la prescelta, la favorita, la madre dei suoi futuri figli, quella diversa da tutte le altre. Io ero la regina. E in fondo mi faceva piacere.
  • Sarei stata anche una puttana per lui, per il mio uomo.
  • Non ero una schiava, nessuno mi obbligava a farlo. Io ero una serva felice, io desideravo quella vita.
  • Io che pensavo di essere il suo fiore, lentamente appassivo al suo fianco.
  • Era ovvio: preferiva scopare che fare l'amore con sua moglie.
  • Mi aveva tradita perché mi aveva esclusa da quella fetta di vita che poteva essere nostra.
  • Come se una luce nuova ora me lo facesse vedere in tutta la sua pochezza.

Citazioni su Fabio Volo[modifica]

  • Per essere ammessi in tv bisogna appartenere alla nuova specie televisiva creata negli anni berlusconiani, ma che va ancora di moda. La figura del paraculo, sì, scriva pure così, quello che non si schiera mai, che si mimetizza, che fa del qualunquismo una bandiera. [...] Nomi e cognomi, come faccio nello spettacolo. Bonolis che dichiara di non sentirsi né di destra né di sinistra, Fabio Volo che si vanta di essere qualunquista, Simona Ventura che si definisce equidistante, aggiungendo candidamente di aver lavorato a Mediaset inseguita dal pettegolezzo di essere l'amante di Galliani e di averlo lasciato credere. [...] Gene Gnocchi, Fiorello, Fabio Fazio, Baudo stesso. [...] Sono gli eroi dell'opportunismo tv, quelli con la maschera patinata. Lavorano rispettando la condizione di non disturbare, non accorgendosi che l'opportunismo è una forma di corruzione. (Daniele Luttazzi)

Note[modifica]

  1. Citato in Luca Ingrosso, Come fa Fabio Volo a vendere milioni di copie, Millionaire.it, 28 giugno 2012.
  2. Al minuto 08:40 Fabio Volo VS Adinolfi: scontro acceso su "Kung Fu Panda" e i due papà, DeeJay.it, 15 marzo 2016.

Bibliografia[modifica]

Film[modifica]

Altri progetti[modifica]

Opere[modifica]