Padmé Amidala
Aspetto
Padmé Amidala
Cosplay del personaggio
Universo | Guerre stellari |
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1ª apparizione in | La minaccia fantasma (in ordine cronologico) |
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Ultima apparizione | La vendetta dei Sith (in ordine cronologico) |
Interprete | |
Voce italiana | |
Padmé Amidala, personaggio di Guerre stellari.
Citazioni di Padmé Amidala
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- [Rivolto ad Anakin Skywalker] Sei uno schiavo? [...] Ti chiedo scusa. Sai, non capisco bene, questo è uno strano posto per me.
- Incredibile, c'è ancora la schiavitù nella galassia.
- [Rivolto ad Anakin Skywalker] Molte cose cambieranno quando arriverai nella capitale, ma tu continuerai a starmi a cuore.
- Sebbene non sempre siamo concordi, Vostro Onore, le nostre due grandi società hanno sempre convissuto in pace. [...] La Federazione del Commercio ha distrutto tutto ciò che con fatica abbiamo costruito. Se non agiamo subito sarà tutto perduto per sempre. Io ti chiedo di aiutarci. No, ti supplico di aiutarci. Siamo i tuoi umili servitori. La nostra fede è nelle tue mani.
- Lotto da un anno perché non passi il decreto di fondazione militare, e non sarò qui a vedere come finirà.
- I maestri tendono a vedere in noi più difetti di quanto non vorremmo. Ma è il solo modo per crescere.
- Dev'essere dura aver votato l'esistenza ai Jedi. Non poter vedere i posti che ti piacciono, fare le cose che ti piacciono...
- [Sulle idee politiche di Anakin Skywalker] Somiglia tanto a una dittatura, secondo me.
- Non viviamo nel mondo dei sogni. Guarda in faccia la realtà. Tu studi per diventare un Jedi. E io... io sono una senatrice. Seguire la strada dei sentimenti ci porterebbe dove non ci è permesso andare. Qualunque cosa proviamo l'uno per l'altra.
- Ci sono certe cose che nessuno può aggiustare.
- La rabbia è un sentimento umano.
- Non ho paura di morire. Sto morendo un po' ogni giorno da quando sei rientrato nella mia vita. [...] Io ti amo. [...] Io ti amo, ti amo perdutamente. Prima di morire, volevo che lo sapessi.
- Hai mai pensato che potremmo essere noi dalla parte sbagliata? [...] Se la democrazia per cui operiamo avesse cessato di esistere? E la Repubblica fosse diventata il male stesso che noi vogliamo distruggere? [...] Questa guerra è un fallimento a cui dare ascolto.
- Abbracciami. Come facevi sul lago, a Naboo. Quando non esisteva nient'altro che il nostro amore. Né politica, né complotti, né guerre.
- È così che muore la libertà: sotto scroscianti applausi.
- Vieni via con me. Aiutami a crescere nostro figlio. Lascia perdere tutto il resto finché ancora possiamo.
- [Ultime parole riferendosi ad Anakin] Obi-Wan... In lui c'è del buono. Io lo so. Lo so che c'è... ancora.
- Questa guerra sta distruggendo tutto ciò che la Repubblica dovrebbe sostenere. Voglio dire, per cosa stiamo combattendo, comunque? Vale la pena salvare tutto questo?
- Il nostro governo sta andando nella direzione sbagliata. [...] Comincio a temere [...] di sapere chi sono i cattivi anche qui.
- Votate per Palpatine. Votate per l'Impero. Convincete anche Mon Mothma a votare per lui. Fate i bravi senatori. Badate a quello che fate e tenete il capo basso. E continuate a fare... tutto quello di cui non possiamo parlare. Tutto quello che non posso sapere.
Citazioni su Padmé Amidala
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Ecco Padmé Amidala.
È una giovane donna straordinariamente capace, che nella sua breve vita è stata la più giovane regina eletta sul suo pianeta, una coraggiosa guerrigliera e una voce equilibrata, eloquente e persuasiva nel Senato della Repubblica.
Ma, in questo momento, non è nulla di tutto questo.
Può ancora fare finta di esserlo – finge di essere una senatrice, possiede ancora l'autorità morale di una regina e non ha timore di usare a proprio vantaggio la fama di coraggiosa combattente nel dibattito politio – ma la sua realtà più segreta, la parte più sostanziale e incorruttibile di lei, è tutt'altra cosa.
È la moglie di Anakin Skywalker. Ma «moglie» è un termine che non rispecchia adeguatamente la sua condizione: «moglie» è un termine troppo restrittivo, troppo comune, un termine che può avere molti echi sgradevoli e meschini. Per Padmé Amidala, dire: «Io sono la moglie di Anakin Skywalker» è come dire: «Io sono viva». - Padmé aveva detto che quell'incubo doveva essere solo una metafora, ma lui sapeva che non era così. Sapeva che le predizioni della Forza non erano assolute... ma le sue non si erano mai sbagliate. Mai. Da bambino, sapeva che sarebbe stato scelto dai Jedi. Sapeva che le sue avventure avrebbero abbracciato la galassia. Ad appena nove anni, molto prima che sapesse che cos'era l'amore, aveva letto nel volto perfetto di Padmé Amidala che lei lo avrebbe amato, e che un giorno si sarebbero sposati.
Non c'era stata nessuna metafora nei sogni che aveva avuto su sua madre. Le urla di dolore. La tortura a morte.
Sapevo che saresti tornato, Annie... Mi sei mancato tanto.
Avrebbe potuto salvarla.
Forse.
Gli era sembrato sempre così ovvio... che se solo fosse tornato su Tatooine un giorno, un'ora prima, avrebbe potuto trovare sua madre e lei sarebbe stata ancora viva. Eppure...
Eppure i grandi profeti dei Jedi avevano sempre insegnato che il rischio maggiore nel cercare di impedire a una visione del futuro di avversari è che nel farlo, un Jedi può effettivamente farla avverare... come se arrivando in tempo a slavare sua madre, avrebbe potuto in qualche modo causarne la morte.
Come se nel tentativo di salvare Padmé, avrebbe finito per ucciderla lui stesso, per quanto fosse assolutamente impossibile... Ma non fare nulla... limitarsi ad aspettare che Padmé morisse...
Poteva esserci qualcosa di più impossibile? - Anakin ti ha amato dal primo giorno che ti ha vista, in quell'orribile rigatteria su Tatooine. Non ha mai nemmeno cercato di nasconderlo, ma non ne parliamo. Fingiamo... che io non sappia. Ed ero felice anch'io, perché lo rendeva felice. Tu lo hai reso felice, quando nient'altro ci riusciva veramente. [...] E tu, Padmé, abile come sei nel Senato, non riesci a nascondere la luce che ti illumina gli occhi quando qualcuno menziona il suo nome. (Obi-Wan Kenobi)
- Ti sto offrendo il potere di salvare Padmé. Questo è male? [...] Ti sto chiedendo di fare esattamente ciò che ti sei votato a fare: portare pace e giustizia nella galassia. E salvare Padmé, naturalmente... non hai giurato di proteggere anche lei?... (Palpatine)
- Ecco come ci si sente a essere Anakin Skywalker, per sempre.
[...]
Padmé? Sei qui? Stai bene? Provi a dire, ma un'altra voce parla per te, da un sintetizzatore vocale che funge da labbra, lingua e gola, distrutte dal fuoco.
Mi dispiace tanto, Lord Vader. Temo sia morta. Sembra che nella tua ira, tu l'abbia uccisa.
Quelle parole bruciano più della lava.
«No... no, è impossibile!»
Tu l'amavi. L'amerai sempre. Non avresti mai potuto volere la sua morte.
Mai.
Ma ora ricordi...
Ricordi tutto...
Ricordi il drago che hai fatto uccidere da Vader, partorito dal tuo cuore. Ricordi il gelido veleno nel sangue di Vader. Ricordi la fornace della furia di Vader, e l'odio cieco che ti ha fatto stringere la gola di lei per zittire le menzogne sulle sue labbra...
E poi giunge un momento in cui comprendi finalmente che non esiste alcun drago. Che non esiste alcun Vader. Che esisti solo tu. Solo Anakin Skywalker.
Che eri tu. Sei tu.
Solo tu.
Sei stato tu.
L'hai uccisa tu.
L'hai uccisa perché, finalmente, quando avresti potuto salvarla, quando avresti potuto andare via con lei, quando avresti potuto pensare a lei, stavi pensando a te stesso...
Ed è in quel momento che finalmente comprendi la trappola del lato oscuro, la crudeltà ultima dei Sith...
Perché te stesso sarà tutto ciò che ti resterà.
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