Recitazione
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Citazioni sulla recitazione.
Citazioni
[modifica]- A me non interessa recitare, ma sedurre. (Giorgio Albertazzi)
- Ah, il teatro! Come non mi è mai piaciuto! Viva il cinema, dove basta recitare una volta, non a ogni spettacolo! (Dylan Dog)
- Bisogna cambiare sempre, è questa la gioia del nostro mestiere. (Denise Capezza)
- C'è chi nasce per recitare: gente che ha la passione per il teatro nel sangue, e si applica per tutta la vita a perfezionare la propria arte, raggiungendo talvolta la grandezza. Altri iniziano a recitare per puro caso, dopo anni di ricerca di un mezzo per esprimere la propria personalità, anche fra questi qualcuno raggiunge la grandezza. Stroheim appartiene alla seconda categoria. (Peter Noble)
- Cercare dentro di sè quei sentimenti che si devono esprimere attraverso il personaggio. Offrire al pubblico la propria verità e non accettare di offrire al pubblico la propria capacità tecnica. (Pupella Maggio)
- [«Quale é il valore più importante che ti ha insegnato la recitazione?»] Credo un amore profondo verso l'essere umano, una comprensione maggiore delle persone e un rispetto verso le loro vite e le loro scelte. Quando studi per interpretare e metterti nei panni e nelle personalità dei più diversi personaggi, senza giudicarli, hai la possibilità di scoprire quanto sia sottile, debole, bisognoso, infinito e meraviglioso l'animo umano. Studiando i meccanismi per cui una persona si comporta in un modo piuttosto che in un altro a me ha aperto il cuore ancora di più alla tenerezza. Certo questo non rende nessuno immune dall'arrabbiarsi o ad essere tendente a giustificare qualsiasi comportamento, ma ti permette di conoscere meglio te stesso e gli altri. Sostengo fortemente che la recitazione sia la miglior terapia per essere indipendenti nel comprendersi. (Federica Sabatini)
- [«Quando e come è iniziato il tuo rapporto con la recitazione?»] Da bambina mio padre mi raccontava storie, favole della buonanotte. Io chiudevo gli occhi, ma non riuscivo a fermare la testa, che rincorreva il profilo dei personaggi e la trama della storia. Invece di dormire, fantasticavo all'infinito. Con il senno di poi, posso dire che quello è stato il vero inizio della mia passione. (Elena Cucci)
- "Entrare" nelle vite degli altri: "staccarsi" per un certo tempo da se stessi avendo la possibilità di vivere storie nuove e distanti da me, con la consapevolezza di affrontarle come un gioco, da approcciare seriamente però, perché implica anche delle responsabilità. Sono sempre stata stimolata da questo aspetto dell'essere attore/attrice. (Serena Iansiti)
- Esistono varie scuole di pensiero: alcune prevedono il totale trasfigurarsi dell'io nel personaggio, altre il contrario. Io sostengo e difendo la grande personalità dell'attore. (Enzo Garinei)
- [A proposito della recitazione cinematografica] Fissa l'attore che hai di fronte nell'occhio più vicino alla macchina da presa, e dì la verità! (James Cagney)
- Ho letto con avidita tutto ciò che riguarda l'arte drammatica. E soprattutto ho visto la recitazione di tutti gli attori grandi e piccoli, buoni e cattivi, compatrioti e stranieri. Dalla loro attività scenica, dalla loro recitazione abbiamo staccato analiticamente le esigenze più imperative dell'arte dell'attore, e abbiamo percepito la validità o la falsità delle interpretazioni, delle intonazioni e delle procedure. Ho capito che sia la cultura senza talento che il talento senza cultura non possono fare un attore perfetto. (Lucia Sturdza-Bulandra)
- Ho qualche teoria radicale sulla differenza tra recitare sul palcoscenico e recitare davanti alla macchina da presa. [...] In uno spettacolo teatrale il punto focale – e l'obiettivo in ogni momento – consiste nel privare l'attore della dipendenza dal suo regista, perché il regista è inutile una volta alzato il sipario. Al cinema è il contrario. Nel momento veramente importante, è il regista che si ritrova solo, con le sue bobine, al momento del montaggio finale. [...] Non penso che si possa parlare di una vera e propria performance di attori durante le riprese cinematografiche. Ci sono solo delle ripetizioni, è meccanico, frammentario, perché si può sempre rifare e rifare ancora. (Sydney Pollack)
- Ho veramente bisogno di questo lavoro, è molto importante per la mia salute mentale: recitare mi permette di esprimermi e tirare fuori in modo catartico quello che ho dentro, ma in un ambiente protetto. Le parti che interpreto sono una corazza, una maschera dietro cui mi nascondo. (Eva Green)
- Il comico ti da una soddisfazione immediata perché vedi il risultato subito, se porti il pubblico dalla tua parte facendolo ridere. Con il drammatico senti la tensione, ma non avverti in realtà il contatto con il pubblico. (Paola Gassman)
- Il modo migliore per recitare una parte è quello di viverla. (Arthur Conan Doyle)
- Io credo che un po' di scuola faccia bene, però credo anche che l'istinto è quello che vince. (Gina Lollobrigida)
- Io credo molto a un metodo di prova di recitazione che consiste nel domandare agli attori di pronunciare le parole senza recitarle, nel non permettere loro di pensarci, se non dopo numerose letture del testo, in modo tale che nel momento in cui applicano certe teorie, o in cui hanno certe reazioni davanti al testo, essi li abbiamo per un testo che conoscono e non per uno che potrebbero non aver compreso, perché una frase si capisce solo dopo averla ripetuta molte volte. Anche il modo di recitare deve essere scoperto dagli attori e quando l'hanno scoperto, io chiedo loro di frenarsi, di non recitare tutto subito, di procedere con prudenza, di non aggiungere gesti se non più tardi, di possedere tutto il senso della scena prima di permettersi di spostare un posacenere, afferrare una matita o accendere una sigaretta. (Jean Renoir)
- Io non ho un metodo perché non ci credo: per me il metodo è un qualcosa che ci identifica, attraverso il quale si è universalmente riconosciuti e che, alla fine, può trasformarsi in una prigione. (Mamadou Dioume)
- John, Flash Gordon è colui che ha influito maggiormente nella nostra formazione. Ci ha insegnato il giusto e lo sbagliato, il bene e il male, e che la parola "recitare" ha una definizione estremamente ampia. (Ted)
- L'aspetto più divertente di questo mestiere sta nello sforzo di calarsi in qualcosa di completamente distante dalla mia personalità e dal mio mondo interiore. (Stella Egitto)
- L'atto dell'attore, questo rifiuto delle mezze misure, la penetrazione, l'apertura, l'uscir fuori da se stesso invece di chiudercisi, costituisce un invito rivolto allo spettatore. (Jerzy Grotowski)
- L'immagine suscitata nella mente dello spettatore dalla recitazione si realizza con l'espressione; nasce attraverso l'espressione visiva, si chiarisce attraverso l'espressione uditiva, diventando più forte. (Lucia Sturdza-Bulandra)
- La cosa bella del nostro lavoro è la testimonianza di quello che realizziamo [...]. Non solo non invecchi, ma non muori mai. È come una sospensione senza tempo. (Massimiliano Gallo)
- La cosa più difficile è far sorridere il pubblico in modo intelligente e importante, per i ruoli brillanti ci vuole una proprietà di tempi e di tecnica. (Erika Blanc)
- La recitazione è una grande forma d'arte e una professione di merda! (Montgomery Clift)
- Ma vanno così le cose della vita: uno pensa di recitare la sua parte in uno spettacolo e nemmeno si immagina che sul palcoscenico nel frattempo, di soppiatto, hanno cambiato lo scenario e senza saperlo si ritrova nel bel mezzo di uno spettacolo completamente diverso. (Milan Kundera)
- Mamma mia con questa storia della recitazione naturalistica, Alfredo! Alfredo! Due attori si devono guardare negli occhi e dire le battute chiare. Non mi fare cazzate politiche! Alfredo, li mortacci tua! Che poi me la rimandano indietro e mi tocca rigirarla. La gente la vuole così e tu me la fai così. Chiaro? (René Ferretti, Boris)
- Molti, quando dico che ho venticinque anni e lavoro da venti, fanno molta fatica a crederci; alle elementari venivo persino sgridata, le maestre mi dicevano che dovevo lasciare il lavoro, che non era giusto lavorare a quell'età e che loro erano contrarie. Se gli avessi dato retta non avrei mai appreso la tecnica come solo i bambini fanno: per me è automatico. Chi incomincia tardi si distrae dalla recitazione per stare attento agli attacchi, alle lunghezze, alla cuffia, al copione o allo schermo. (Elena Perino)
- Non ho scelto di fare l'attore per recitare con belle donne e vivere nel lusso. La recitazione mi dà equilibrio, mi ha insegnato a studiare i personaggi ed entrare nelle loro anime. Sono grato al mio mestiere, che ancora oggi mi riempie di interessi, mi arricchisce con gli incontri e mi ha permesso di essere diretto da uomini straordinari. (Clive Owen)
- Non occorre essere intelligenti per recitare – prendete l'ex presidente degli Stati Uniti. (Cher)
- Non recito per dimostrare che sono bravo, ma sono convinto di poter essere d'aiuto a qualcuno: tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte, quella di vivere. Con i capelli bianchi e gli acciacchi mi sento ricco di quest'arte che mi fa giocare con la fantasia. (Glauco Mauri)
- Non ricordo chi ha detto: grande è la conoscenza, infinito è il dolore. Melville ci ha messo di fronte a questo. E la balena è la nostra ossessione dell'abisso, la nostra paura di perderci. L'esorcizzo recitando, fino in fondo appunto. (Arnoldo Foà)
- Non so, questa cosa della tv non mi convince: gente che recita tutto il tempo, ti rendi conto? Girano un bottone, e tac, c'è qualcuno che recita per loro. Mah. Farà bene, alla gente, tutto questo recitare? (James Stewart)
- Oggi spesso la gente chiede a mia moglie Joan: "Come fa a capire quando Larry sta recitando e quando no?" e mia moglie risponde sempre: "Larry? Oh, ma lui recita sempre". In fondo al cuore so soltanto di non capire bene quando recito e quando no o meglio, per essere ancora più sincero, quando mento e quando no. Perché, cosa è la recitazione se non menzogna e cosa è la buona recitazione se non menzogna convincente? (Laurence Oliver)
- Oh, recitare non è poi una cosa tanto difficile, basta alzarsi e cominciare. (Dan O'Herlihy)
- Per me è come dragare un fiume. È un'esperienza penosa. Io semplicemente non ho talento intuitivo. Recitare mi è sempre faticoso e compiango sempre me stesso per le mie interpretazioni. (Paul Newman)
- Per me, il cinema è recitazione. Quando tiri le somme, la qualità di un film è tutta questione di quali attori hai, e di come recitano. (Orson Welles)
- Per me questo mestiere è come una di quelle storie d'amore e pazzia, in alcuni momenti tutta dolcezza e in altri una brutalità che annienta. (Juno Temple)
- Per me recitare è diventare qualcuno che non sono. (Chloë Grace Moretz)
- Per me recitare significa recitare, indipendentemente dal genere che vado ad affrontare: che tu interpreti un'adolescente, una moglie, una donna asburgica, devi essere dentro il personaggio. Non è questione dell'involucro-film: hai l'indicazione di un regista che ti porta in una certa strada, certo, ma la concentrazione e la professionalità rimangono le stesse. (Carolina Crescentini)
- Per recitare bisogna usare la fantasia... è reinventarsi in ogni ruolo che ci viene proposto. È divertente interpretare una regina, o credersi di essere Cameron Diaz, o Marisa Tomei per qualche ora e poi tornare alla propria vita di tutti i giorni. (Francesca Guadagno)
- Per recitare bene devi imparare l'arte di vivere. Sei obbligato. (Sabina Guzzanti)
- Quando mi trovo nel mondo reale, anche a me sembra di interpretare un ruolo diverso, di non essere me stessa. Non volevo che papà e mamma fossero tristi, così ho deciso che dovevo essere felice in ogni momento. Comunque, secondo me, non c'è nulla di male nel recitare una parte: se questo aumenta il numero di occasioni in cui puoi sorridere, va benissimo così. (Yūki, Sword Art Online II)
- Quando reciti da un po' di tempo, diventa piuttosto facile accendersi e spegnersi! Quando sei all'inizio, senti il bisogno di rimanere nel personaggio il più a lungo possibile. Come attore devi pagare un certo prezzo per tornare al mondo reale, tanto che diventa quasi più facile rimanere nella parte per tutto il tempo. (Al Pacino)
- Quando recito sono felice perché è liberatorio, fa stare bene, direi quasi che mi rilassa. Essere un altro per una buona parte della giornata aiuta a stare in pace e andare d'accordo con se stessi. (Jean Dujardin)
- Quanto coraggio ci vuole per recitare nei secoli, come recitano i burroni, come recita il fiume. (Boris Pasternak)
- Questo è il tuo compito, recitare nobilmente la parte che ti è stata assegnata; quanto alla scelta di essa, questo è compito di un Altro. (Epitteto)
- Questo lavoro io lo faccio non per manie di protagonismo ma per raccontare storie. (Ludovica Martino)
- Questo lavoro si fonda sullo studio, il talento e l'esperienza sul set. [...] Con l'esperienza impari a nasconderti perfettamente dietro il personaggio, anche attraverso il trucco e i capelli. (Ludovica Martino)
- "Recita come un cane." Ma tutti i cani che ho visto recitare erano bravissimi. (Roberto Gervaso)
- Recitar! Mentre preso dal delirio | non so più quel che dico e quel che faccio! (Pagliacci)
- Recitare consiste in gran parte nel liberarsi dell'insicurezza e della coscienza di sé. Quando devi saltare da un aereo o su una macchina in corsa, è molto più facile lasciarsi andare. (Phoebe Waller-Bridge)
- Recitare costringe alla sincerità: a riprodurre sentimenti vissuti. (Ilenia Pastorelli)
- Recitare è dolore, estasi del movimento, affettazione del divenire, occultazione del presentare. Recitare è entrare nel personaggio e uscire, entrare e uscire, avanti e indietro, e non vorrei andare oltre in questa similitudine... (Roberto Benigni)
- Recitare è giocare. A tutti gli effetti. Un gioco meraviglioso, con regole ben precise. Imparare quelle regole è fondamentale, ma se non ci si diverte, è meglio lasciar stare. (Daniele Giuliani)
- Recitare è il contrario della menzogna, è cogliere la verità. (Daisy Edgar-Jones)
- Recitare è un affondo nello spirito, è un atto religioso, come... una specie di liberazione subcosciente. Un poema visuale. (Io e Annie)
- Recitare in teatro significa essere votati al martirio. (Renzo Montagnani)
- Recitare significa iniziare una ricerca dentro di sé. (Andy Serkis)
- Se recitare significa raccontare storie sulla vita, è importante viverla pienamente. (Sasha Alexander)
- Sono favorevole a qualsiasi tipo di teatro purché sia conoscenza di vita. La mia preferenza va al teatro della tradizione, ma quando è fatto bene. Il teatro di innovazione non sempre è comprensibile. (Luigi De Filippo)
- [«Che consiglio daresti a un giovane che vuole recitare?»] Studiare, mettersi alla prova, rischiare. E poi non si può fare questo mestiere se non si prova calore umano, se non si ha empatia verso gli altri. È un sopralluogo emotivo continuo. Tutto quello che si vive, gli incontri, le persone, per l'attore diventano materiale utile. (Valentina Lodovini)
- Talvolta si può sapere che parte si è recitata solo dopo essere usciti di scena. (Stanisław Jerzy Lec)
- Tutti pensano che gli attori sono dei bugiardi. Si dice: "smettila di recitare". Ma io credo che si reciti solo nella vita, mentre nell'arte si persegue solo la verità. (Al Pacino)
- Tutti tendono a recitare di cervello, pochi pensano al cuore. Ma è lì la strada, la grande strada: l'uomo non è mica una scrivania od una macchina, perdio. (Renzo Ricci)
- – Un momento. Così io non sono un attore. La pantomima per lei non è recitare.
– Neanche per sogno! Recitare è parlare, declamare parole immortali. (Cantando sotto la pioggia) - Un tempo sia il doppiaggio che la recitazione erano discipline che venivano studiate molto e la voce aveva un ruolo importante, infatti veniva "lavorata", "elaborata", perché non c'era solo bisogno di fisicità, ma forte era la necessità di una vocalità; a testimonianza di questo basta risentire i grandi sceneggiati di una volta in cui gli attori erano tutti dotati vocalmente, a differenza di oggi, periodo in cui talvolta non capisci nemmeno quello che dicono. Per me è sempre stato fondamentale il lavoro sulla voce, sia nel doppiaggio, per assecondare la mimica dell'attore, sia nella recitazione, e lo è tuttora. (Luca Ward)
- Ho sviluppato un stile, qualunque esso sia, solo perché recitare mi imbarazzava. Per me era doloroso fare un gesto più ampio del minimo indispensabile. Ma un attore deve enfatizzare i propri movimenti se vuole "farli arrivare"" al pubblico. Ero così timido che persino alzare un braccio per indicare qualcosa richiedeva tutto il mio coraggio.
- La voglia di recitare non ti abbandona. A volte nel bel mezzo di una scena mi sorprendo a dire battute di dialogo di quindici anni fa. Le situazioni tendono a ripetersi, e c'è un limite alle cose che puoi fare con una faccia e una carcassa. Per un po' ho pensato di ritirarmi. A volte lo penso ancora, di solito verso le cinque del pomeriggio. Ma darei di matto.
- Lo chiamavano "underplaying". Non voglio dire che stessi facendo qualcosa di nuovo nel campo della recitazione. Dal momento che non mi ero mai trovato a dover raggiungere l'ultima fila di un teatro, non avevo mai imparato a iperenfatizzare un gesto o a urlare una battuta.
- Vorrei tanto aver studiato recitazione, dopo tutti questi anni passati a brancicare in quest'arte. [...] Gli studenti di mister Strasberg danno delle interpretazioni realistiche perché credono in quello che fanno. Alcuni attori del Metodo caricano le loro performance di infiorettature. [...] Ma trucchetti del genere sono irrilevanti in confronto all'effetto che ha il Metodo sui ragazzi di talento. Quei giovani si emancipano da quei trucchi.
- Con la recitazione ho trovato la mia libertà. Ho trovato il modo di essere libero. E adesso non riesco più a farne a meno.
- Mettete in discussione le vostre certezze. Siate aperti e interessati alle idee degli altri senza innervosirvi. Prendetele in considerazione senza che vi sentiate aggrediti. Perché, davvero, è questa la natura della recitazione.
- Recitare ti obbliga a un'empatia emotiva con l'altro, questo grande "altro". Gli attori devono partire dall'amore.
- Questa parola, empatia, è forse l'unica ragione per cui continuo a recitare. [...] Se sono chiamato a interpretare una persona che ha uscciso qualcuno, non posso identificarmi con lei ma posso empatizzare emotivamente. Qualsiasi sia la sua motivazione ho il compito di trovarla.
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