Fargo (serie televisiva)

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Fargo

Serie TV

Immagine Fargo (TV logo).svg.
Titolo originale

Fargo

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno

2014 – in produzione

Genere noir, thriller, commedia nera
Stagioni 1+
Episodi 10+
Ideatore Noah Hawley
Rete televisiva FX
Interpreti e personaggi
Prima stagione
Seconda stagione
Terza stagione
Quarta stagione
Doppiatori italiani
Prima stagione
Seconda stagione
Terza stagione
Quarta stagione

Fargo, serie televisiva statunitense ispirata al film Fargo diretto da Joel ed Ethan Coen.

Stagione 1[modifica]

  • Questa è una storia vera. Gli eventi rappresentati hanno luogo in Minnesota nel 2006. Su richiesta dei superstiti i nomi sono stati modificati. Per rispetto nei confronti delle vittime tutto il resto è stato raccontato esattamente così come è accaduto. (Introduzione a ogni episodio)
This is a true story. The events depicted took place in Minnesota in 2006. At the request of the survivors, the names have been changed. Out of respect for the dead, the rest has been told exactly as it occurred.

Episodio 1, Il dilemma del coccodrillo[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Pearl Nygaard: I venditori se le creano le proprie vittorie! Devi impegnarti di più! Sorridi, santo cielo! Metti una cravatta più bella!
    Lester Nygaard: Me l'hai regalata tu questa.
    Pearl Nygaard: Se tu fossi un assicuratore più bravo ne avrei presa una più bella.
  • L'obitorio è pieno di gente a cui non serviva l'assicurazione. (Lester Nygaard)
  • [Parlando di Lester Nygaard] Scrivevo il mio nome sul pugno col pennarello prima di colpirlo così sapevano tutti che ero stato io. (Sam Hess)
  • [Nella sal d'aspetto del pronto soccorso]
    Lorne Malvo: Che ha fatto al naso?
    Lester Nygaard: Oh, è stato... È stato solo un malinteso.
    Lorne Malvo: Ma è lei che ha frainteso l'altro o è l'altro che ha frainteso lei?
    Lester Nygaard: Prego?
    Lorne Malvo: Il malinteso da parte di chi?
    Lester Nygaard: Oh, no. Voglio dire che... Non... Non è bene ripensare a queste cose.
    Lorne Malvo: Perché?
    Lester Nygaard: Prego?
    Lorne Malvo: Perché non è bene ripensare a queste cose se sono cose che ti mandano in ospedale?
    Lester Nygaard: Eh... eh... Ah, be', ero inferiore di numero se vuole saperlo. tre contro uno. Ed erano grossi. Uno era grosso. Gli altri erano ragazzi, ma grossi per la loro età. Se fossi un uomo così gliel'avrei fatta vedere a Sam.
    Lorne Malvo: Sam?
    Lester Nygaard: Hesse. Bullo a scuola, bullo adesso.
    Lorne Malvo: Allora perché non... glel'ha fatta vedere?
    Lester Nygaard: Be', perché... c'erano i figli con lui.
    Lorne Malvo: Si è lasciato picchiare davanti ai figli per dimostrargli qualcosa?
    Lester Nygaard: No, non per questo... E-eh... Ah, cavolo. È solo che... Cavolo...
    Lorne Malvo: Se permetti a un uomo di spaccarti il naso la volta dopo ti spacca la schiena.
    Lester Nygaard: Oh. Sam? No. Insomma, n-non credo. È-è che io credo di... di averlo messo in imbarazzo davanti ai figli.
    Lorne Malvo: Messo in imbarazzo?
    Lester Nygaard: Sì, perché mi diceva di quando lui e mia moglie avevano... [gesticola] Ma non sapeva che è mia moglie, questo è il fatto. E quando gliel'ho detto...
    Lorne Malvo: Quell'uomo è stato a letto con sua moglie e lei si preoccupa di averlo messo in imbarazzo?
    Lester Nygaard: Ah, no, non a letto. No, loro non hanno... H-ha detto solo che... [gesticola] Lei ha le mani morbide, capisce? E credo che...
    Lorne Malvo: No, no signore. Noi non siamo amici. Magari lo saremo un giorno, ma dico che se ci fossi stato io al suo posto... io l'avrei ucciso quell'uomo.
    Lester Nygaard: Eh... Be'... Wow. Andiamo! [ridacchia. Poi vede che Malvo è serio]
    Lorne Malvo: Diceva che la tormentava a scuola, giusto?
    Lester Nygaard: Per quattro anni. Mi è venuta l'ulcera. Lo sa, una volta mi ha messo in un bidone e mi ha fatto rotolare per la strada.
    Lorne Malvo: Sul serio? E ora le ha detto di essere stato insieme a sua moglie. Fa ancora il bullo davanti ai suoi figli. Quell'uomo non merita di respirare.
    Lester Nygaard: Eh... S-sì... Ok. Ma... il fatto è questo...
    Lorne Malvo: No, il fatto è quello.
    Lester Nygaard: Oh, be'... Cavolo... Insomma, ok. Ok. Ma che cosa dovrei fare io? [scherzando] Lei è così sicuro di tutto. Lo potrebbe uccidere per me. Mh?
    Lorne Malvo: Mi chiede di uccidere quell'uomo.
    Lester Nygaard: No! Io... stavo scherzando!
    Infermiera: Signor Nygaard?
    Lester Nygaard: [all'infermiera] Eh, sì. Eccomi. Solo... solo un secondo. [a Malvo] Sia-sia-siamo solo due uomini che parlano, giusto? Ci stiamo solo sfogando un po'.
    Infermiera: Signore, siamo molto occupati!
    Lester Nygaard [all'infermiera]: Eh, come ho detto: un secondo!
    Lorne Malvo: Sam Hess.
    Lester Nygaard [a Malvo]: No, solo un secondo. Non è...
    Infermiera: Signore!
    Lorne Malvo: Lei dica solo "sì" o "no".
    Infermiera: Faccio passare un altro, signore.
    Lester Nygaard [all'infermiera]: Sì! Ah! Sì, eccomi! Per la miseria!
  • Lorne Malvo: Sam Hesse?
    Sam Hess: Chi vuole saperlo?
    Lorne Malvo: [Si guarda intorno come per vedere se c'è qualcun altro] Io.
    Sam Hess: Chi viene da me lo fa per due motivi: o gli serve un camion o ha un camion. Sei un camionista?
    Lorne Malvo: Parlavo coi suoi figli. Il più piccolo è un po' scemo. [Mickey Hess ridacchia]
    Sam Hess: Che hai detto?
    Lorne Malvo: Ha un basso quoziente intellettivo. Gli ha fatto fare il test?
    Mickey Hess: Picchialo, papà!
    Moe Hess: Sì, papà. Picchialo!
    Sam Hess: Sto provando a controllarmi perché è evidente che hai una lesione alla testa. Perciò non ti ammazzo di botte con un crick. Però te lo chiedo ancora: che cavolo vuoi?
    Lorne Malvo: Solo vedere come sei fatto. [pausa] Ok, mi è bastato. [se ne va via]
  • Ho portato Gordo da uno specialista. Potrebbe essere autistico. Non fa che disegnare sulle pareti. E Kitty dice di aver trovato un barattolo nel suo armadio. Penso che ci faccia la pipì di notte. (Chaz Nygaard)
  • Lorne Malvo: Vorrei una camera.
    Receptionist: È solo lei?
    Lorne Malvo: Prego?
    Receptionist: È solo per lei la camera?
    Lorne Malvo: Che differenza farebbe?
    Receptionist: La tariffa è diversa. E se ha animali, cani, gatti, dieci dollari extra.
    Lorne Malvo: E se avessi un pesce?
    Receptionist: Mi scusi?
    Lorne Malvo: Un pesce mi costa dieci dollari? E se ho dei ragni o topi? E se avessi dei batteri?
    Receptionist: I batteri non sono animali.
    Lorne Malvo: Potrebbero.
    Receptionist: Signore, forse starebbe meglio in un altro motel?
    Lorne Malvo: Voglio solo conoscere il regolamento. Vede, io studio le istituzioni.
    Receptionist: Signore, ha un animale o no?
    Lorne Malvo: No. Sono solamente io.
  • Uno mi ha insultato una volta. Gli ho pisciato nel serbatoio. La macchina non è più andata dritta. (Lorne Malvo)
  • Specialità White Russian a 4,95 dollari. (Cartello pubblicitario in una tavola calda)
Special White Russian $ 4,95[2]
  • [A Lester] Il tuo problema è che hai sempre pensato che ci fossero delle regole. Non ce ne sono. Una volta eravamo gorilla. Avevamo quello che potevamo prendere e difendere. La verità è che sei più uomo oggi di quanto non lo fossi ieri. [...] È una marea di sangue, Lester, questa nostra vita. La merda che ci fanno ingoiare giorno dopo giorno, il capo, la moglie, eccetera, sfinendoci... Se non ti opponi e non gli spieghi che sei ancora una scimmia, nel profondo, lì dove conta, alla fine vieni spazzato via. (Lorne Malvo)
  • Pearl Nygaard: Ma tu non sei un uomo, Lester! Non sei neanche un mezzo uomo! Sinceramente non so neanche perché abbia pensato di sposarti. Mia madre lo diceva: "Non sposarlo, Pearl. È uno di quei ragazzi che perde sempre. E lo sai cosa diventano quelli così? Dei falliti."
    Lester Nygaard: Ritira quello che hai detto.
    Pearl Nygaard: Se no? Che cosa farai? Tu non mi guardi negli occhi neanche quando facciamo sesso!
    Lester Nygaard: No, aspetta! Sei tu che non guardi in faccia me!
    Pearl Nygaard: Così posso immaginare un vero uomo!
    Lester Nygaard [sbatte la mano sulla lavatrice e urla]: Ritira quello che hai detto!
    Pearl Nygaard: Se no? Che cosa farai?
    [Lester prende in mano un martello]
    Pearl Nygaard [sbeffeggiandolo e pronunciando le sue ultime parole]: Oh! Mi vuoi colpire con quello! Questa è davvero... [Lester le da un colpo in fronte col martello]
    Lester Nygaard [continua a colpirla dopo che è caduta a terra]: Oh, Gesù... Oh, Gesù... Oh, Gesù... Oh, Gesù... Oh, Gesù... Mi dispiace... Oh, Dio... Oh, Dio...
  • E se tu avessi ragione e gli altri torto? (Poster appeso alla parete nel seminterrato di Lester)
What If You're Right And They're Wrong?
  • Lester, hai fatto il cattivo? (Lorne Malvo)
  • [Ultime parole prima che Malvo gli spari alle spalle con un fucile] Sono Thurman, sono al 613 di Willow Creek Drive. Chiedo assistenza. 613 Will... (Vern Thurman)
  • Lorne Malvo: Buonasera agente.
    Gus Grimly: Buonasera. Patente e libretto, prego.
    Lorne Malvo: Potremmo fare così: lei mi chiede i documenti, io le dico che l'auto non è mia e me l'hanno prestata. Vediamo che succede dopo. Potrebbe fare così. Oppure potrebbe risalire in auto e andare via.
    Gus Grimly: E perché dovrei farlo?
    Lorne Malvo: Perché certe strade non vanno percorse. Perché le mappe una volta dicevano "ci sono i draghi qui". Adesso non lo dicono, ma non vuol dire che i draghi non ci siano.
    Greta Grimly [dalla radiotrasmittente]: Papà, rispondi. Passo.
    Gus Grimly: Può scendere dalla macchina, signore?
    Lorne Malvo: Quanti anni ha [la figlia]?
    Gus Grimly: Ho detto di scendere dalla macchina!
    Greta Grimly [dalla radiotrasmittente]: Papà, rispondi. Passo.
    Lorne Malvo: Ora le dico quello che succederà, agente Grimly. Io chiuderò il finestrino e me ne andrò via e lei tornerà a casa da sua figlia. E nel corso degli anni la guarderà in faccia e saprà di essere vivo perché ha scelto di non percorrere una certa strada in una certa notte, perché ha scelto di camminare nella luce, invece che nell'oscurità. Mi ha capito?
    Gus Grimly: Signore...
    Lorne Malvo: Sto per chiudere il finestrino.

Episodio 2, Il principe galletto[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Sono andato a scuola con Lester. Dovevamo sezionare un topo durante l'ora del signor Knutson e il povero Lester è svenuto. [...] A una ragazza sono venute le sue cose in palestra e Lester è svenuto un altra volta. (Bill Oswalt)
  • [A Bill Oswalt] Era una brava donna, sai? Una brava moglie. Io non faccio che domandarmi "Chi può aver fatto una cosa del genere"? (Lester Nygaard)
  • Impiegato postale: Non posso darle la posta se non mi mostra un documento.
    Lorne Malvo: Sì, invece. Non deve far altro che cercare tra quei pacchi, trovarne uno indirizzato a Duluth e poi darlo a me.
    Impiegato postale: Senta, noi siamo a Duluth. Quindi tecnicamente tutta la posta è indirizzata a Duluth.
    Lorne Malvo: Devo venire di là e cercarmelo da solo?
    Impiegato postale: Signore... Ok. [prende il pacco] Questo è estremamente irregolare.
    Lorne Malvo: No. Estremamente irregolare è quando ho trovato il piede di un uomo in un forno. Questo è solo strano.
  • [Guardando il suo nuovo documento falso] A quanto pare sono un prete. Che sia una giornata benedetta. (Lorne Malvo)
  • So dei soldi. Dammi 43,613 dollari o lo dico al mondo intero. (Lettera ricattatoria realizzata con ritagli di giornale)
I know about the money pay me 43,613 or I tell the world
  • Qual è la bevanda preferita di un esperto di karate? Il kara-tè! (Dmitri Milos) [barzelletta]
  • Lorne Malvo: Senta, io l'uomo lo trovo. La questione è: che ne faccio una volta trovato?
    Stavros Milos: Sistemalo. Non dicono così?
    Lorne Malvo: Chi lo dice?
    Stavros Milos: Nei film.
    Lorne Malvo: Io non guardo i film.
    Stavros Milos: Come non guardi i film?!
  • Lorne Malvo: Me la firma la mia copia del libro?
    Stavros Milos: Sì, con piacere. Eh, vuoi qualcosa di personale?
    Lorne Malvo: Sì, potrebbe scrivere "A Frank Peterson, grazie di aver sistemato il mio ricattatore." Sto scherzando. Quello che vuole, è lei lo scrittore.
  • Gus Grimly: A volte c'è più di una cosa giusta.
    Greta Grimly: Che vuol dire?
    Gus Grimly: Vuol dire... Io ho te e sono responsabile di te. E a volte potrei trovarmi in una situazione in cui – a me non è accaduto e non accadrà – una situazione in cui se cerco di impedire a un uomo di fare qualcosa di male potrei ferirmi o peggio. E allora chi si occupa di te?
    Greta Grimly: Ma è il tuo lavoro.
    Gus Grimly: Be', io ho due lavori. E il primo, il più importante, è essere tuo padre.
  • Be', i russi una volta mandavano i cani nello spazio. Il che è stupido perché che può fare un cane nello spazio?! Almeno una scimmia può manovrare l'equipaggiamento e altre cose! (Lenny Pots)
  • Lorne Malvo: Ehi, ne ho una per te. Che tipo di osso un cane non mangerà mai?
    Dmitri Milos: Eh...di pollo?
    Lorne Malvo: Un paradosso. [barzelletta]
- What kind of bone will a dog never eat?
– Huh. Chicken?
– A trombone.
  • Amore, fa freddo fuori! Brrr! Ma qui alle Fattorie Phoenix è sempre estate! (Stavros Milos nello spot pubblicitario delle Fattorie Phoenix (Phoenix Farms))
  • Molly Solverson: Bill è un grande fan delle coincidenze.
    Lou Solverson: Quello che gli manca in buon senso lo compensa con la presunzione.
  • Lou Solverson: Non so se te lo ricordi ma quando avevi cinque anni ti hanno fatto l'anestesia per sistemarti i denti. Ti hanno messo la mascherina col gas che sapeva di tutti frutti.
    Molly Solverson: Mh. Sì.
    Lou Solverson: La mia tenera piccolina in un duro mondo di trapani e aghi.
    Molly Solverson: Ho trent'un anni, papà. E ho la pistola.
    Lou Solverson: Lo so. Ma è relativo sai? Ci sono cose a cui è esposto un insegnante: assenze ingiustificate. E quelle che vede un poliziotto: omicidi, violenze, delinquenza in generale. E poi ci sono le cose a cui assisti tu ora.
    Molly Solverson: Cioè?
    Lou Solverson: Cioè, se ho ragione, ferocia pura e semplice, massacri, odio, demoni con gli occhi morti e sorrisi da squalo. E un giorno ti sposerai e avrai dei figli e quando li guarderai in faccia devi vedere quello che c'è di buono al mondo perché se no come farai a vivere?
  • No... Aspettate... (Lenny Pots) [ultime parole prima che venga gettato da Numbers e Wrench in un buco nel lago ghiacciato]

Episodio 3, Una strada fangosa[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [A Don Chumph] C'è dell'abbronzante sulla tua lettera ricattatoria. (Lorne Malvo)
  • Lorne Malvo: Sei pronto? Ho per te due domande e un commento. Hai capito? Prima domanda: perché proprio 43.613 dollari?
    Don Chumph: Voglio avviare un bagno turco. Sai, tornare all'impero ottomano...
    Lorne Malvo: Seconda domanda: che cosa sai?
    Don Chumph: So di... di che cosa?
    Lorne Malvo: Stavros, il tizio che ricatti. L'hai scritto nella lettera: "So dei soldi". Che cosa sai?
    Don Chumph: Ehm... Be', niente in realtà. Insomma He-Helena ha raccontato così spesso di cose di suo marito e di come mente sempre sul suo denaro...
    Lorne Malvo: Quindi stai ricattando un uomo per qualcosa che non sai cos'é? Sei pronto per il commento? Se un idiota.
  • Ho delle grandi tette e sono superelastica! (Gina Hess)
  • Calamity Joe: Vuoi uno zombie kit?
    Lorne Malvo: E che roba è?
    Calamity Joe: Uno zombie kit: fucile a canne mozze, machete, disinfettante. È un'attività extra. sto preparando questi zaini per l'apocalisse degli zombie. Sai, nel caso tornassero e il mondo diventasse tutto un "cane mangia cane".
    Lorne Malvo: È già "cane mangia cane", amico. E i cani fanno peggio degli zombie.
  • Amica di Molly: Quindi questa è la tua uniforme adesso?!
    Molly Solverson: Sì, sì, è questa.
    Amica di Molly: E hai una pistola e tutto il resto?!
    Molly Solverson: Be', è solo di legno.
    Amica di Molly: Sul serio?
    Molly Solverson: No. No. È una pistola vera.
  • Amica di Molly: Stai con qualcuno?
    Molly Solverson: Io? No! No, mi conosci. Sono un vecchio capitano di mare. Insomma, sono sposata con il mare.
  • Non succede mai niente a Bemiji, lo sai, no? (Amica di Molly)
  • Amica di Molly: Ho conosciuto degli uomini su internet. Incontri online.
    Molly Solverson: Oh, sì...
    Amica di Molly: Be', è divertente!
    Molly Solverson: Davvero? Perché a volte si sentono certe storie...
    Amica di Molly: Be', di tanto in tanto capita una mela marcia. Come... ce n'era uno che aveva il labbro leporino! [ride] E un altro mi ha rubato tutte le mutandine! [ride] Ma poi ho conosciuto Roger. E usciamo insieme da sei mesi ormai. Mi ha portata ad Acapulco!
    Molly Solverson: Uh!
    Amica di Molly: Sì! A parte il fatto che è stato morso da un ragno proprio sul collo. All'inizio pensavamo a una zanzara, ma è uscito fuori che il ragno aveva deposto le uova lì, perché... mentre lo stavamo facendo dei ragnetti sono schizzati fuori dal collo! [ride]
    Molly Solverson [disgustata]: Accidenti.
    Amica di Molly: Già, ho imparato la lezione, sai? Da adesso in poi me ne resterò sempre qui, nel Minnesota.
  • Venite a trovarci alla Bo Munk Assicurazioni! Bo Munk Assicurazioni: prima ti sanno quotare! (Annuncio pubblicitario radiofonico)
  • [Lorne Malvo guarda la vetrata decorativa in casa di Stavros Milos] Ti piace? È San Lorenzo, il santo patrono dei tosti! Arso vivo dai romani. Sai cosa disse? "Giratemi, sono cotto da questo lato." Adesso è un santo, cavolo! (Stavros Milos)
  • [Parlando di Lorne Malvo] Quell'uomo ha un aspetto davvero pericoloso. Ha degli occhi davvero terrificanti. (Gus Grimly)
  • Molly Solverson: Ehi, hai mai sentito di un ragno che depone le uova nel collo?
    Gus Grimly: Davvero?
    Molly Solverson: È successo all'amica di un'amica.
    Greta Grimly: Che schifo!
    Molly Solverson: Già. Stavano... Lui dormiva e i ragni appena nati sono usciti fuori. Non voglio vivere in un mondo dove accadono cose simili.
  • Lou Solverson [servendo frullati a Molly, Gus e Greta]: Ho messo del bourbon in uno di questi. Chi lo trova vince un premio.
    Molly Solverson: Sta scherzando. [assaggia] No, aspetta. No... ho vinto.
  • Ed ecco che la figlia del faraone giunse al fiume per lavarsi e le sue ancelle camminavano lungo la riva quando vide il cesto fra il fogliame mandò una delle sue ancelle a prenderlo e quando glielo portarono lo aprì e all'interno vide un bambino che piangeva. Ne ebbe compassione e disse "questo è uno dei bambini degli ebrei". Lo adottò e lo chiamò Mosè dicendo "perché io l'ho salvato dall'acqua." Un giorno quando Mosè fu cresciuto andò tra la sua gente e ne vide l'afflizione. Vide un egiziano picchiare un ebreo, un suo fratello. Si guardò intorno e poiché non v'era nessuno Mosè uccise l'egiziano e lo nascose nella sabbia. (Lorne Malvo, voce fuori campo, recitando un passo tratto dal Libro dell'Esodo)

Episodio 4, Le piaghe della Bibbia[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Signore, aiutaci ti prego. Facci trovare la benzina e un letto caldo, facci prosperare anche solo in un piccolo campo e sarò il tuo umile servitore per il resto dei miei giorni. (Stavros Milos) [voto]
  • Tutto accade per una ragione. (Cartello in camera di Lester Nygaard)
Everything happens for a reason.
  • Vai con fiducia nella direzione dei tuoi sogni. Vivi la vita che hai immaginato. (Cartello in camera di Lester Nygaard)
Go confidently in the direction of your dreams. Live the life you've imagined.[3]
  • [Dialogo con il linguaggio dei segni]
    Mr. Wrench: Cosa ha detto?
    Mr. Numbers: Cosa dicono sempre?
    [Mr. Wrech fissa Mr. Numbers]
    Mr. Numbers: Cosa? A nessuno piace essere guardato mentre mangia!
    Mr. Wrench: Certe persone sì.
    Mr. Numbers: Quali persone?
    Mr. Wrench: I mormoni.
- What did he say?
– What do they ever say?
– What? Nobody likes being watched while they eat.
– Some people do.
– What people?
– Mormons.
  • [Quando non vuol sapere cosa ha da dire Mr. Wrench] Non ti guardo! Non ti sto guardando! (Mr. Numbers)
  • [Facendo finta di essere un ministro di culto luterano] Sa, non sono abituato a vedermi punatare un'arma in faccia e so che il Signore ci mette alla prova in tanti modi... Però, uh, cari miei, è roba da infarto! (Lorne Malvo)
  • Gus Grimly: Come può farlo?
    Lorne Malvo: Che cosa, figliolo?
    Gus Grimly: Be', mentire così.
    Lorne Malvo: Spero tanto che prendiate l'uomo che ha ucciso tutte quelle persone. Pregherò per voi.
    [Lorne Malvo si gira e si incammina verso l'uscita]
    Gus Grimly: Lorne Malvo.
    [Si ferma e si gira di nuovo verso Gus Grimly]
    Lorne Malvo: Sapevi che l'occhio umano vede più sfumature di verde che di ogni altro colore?
    Gus Grimly: Cosa?
    Lorne Malvo: Ho detto "sapevi che l'occhio umano vede più sfumature di verde che di ogni altro colore?" E la domanda che ti faccio è: perché?
    Gus Grimly: No, no, no, no... Aspetti un secondo... Io...
    Lorne Malvo: Quando avrai trovato la risposta alla mia domanda avrai risposto alla tua.
  • Pensi che vai dal concessionario e compri un'auto con la gentilezza? Pensi che le ragazze del topless bar vogliano la gentilezza? O uccidi o sei ucciso! (Stavros Milos)
  • Voce al telefono: Pretendiamo un milione in banconote non segnate. Vi chiameremo domani mattina alle dieci con le istruzioni della consegna. È chiaro?
    Stavros Milos: Sì.
    Voce al telefono: Ricordati: Dio ti guarda.
    Wally Semenko: È lui?
    Stavros Milos: Dio esiste.
  • [Rispondendo alla domanda di Lorne Malvo] Per via dei predatori. Ehm, noi discendiamo dalle scimmie, no? E nei boschi, nella giungla, è tutto verde. Per non essere mangiati dalle pantere e dagli orsi noi... noi dovevamo poterli vedere anche tra l'erba, gli alberi. (Molly Solverson)

Episodio 5, Gli imprendibili 6[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Pearl Nygaard: A cosa diavolo ti serve quello? [un fucile]
    Lester Nygaard: È per autodifesa.
    Pearl Nygaard: Vedi di non farti un buco in testa da solo.
    Lester Nygaard: Tranquilla, è scarico.
    Pearl Nygaard: Be', se c'è qualcuno capace di spararsi in faccia con un'arma scarica, quello sei tu.
  • Lester Nygaard [sotto tortura]: Malvo! Malvo!
    Mr. Numbers: Malvo? È questo il suo nome? Lester, se non parli io ti farò ingoiare la tua lingua e morire come un pesce.
    Lester Nygaard: Lorne... almeno credo. Lorne... come quello che ha fatto Bonanza.[4]
    Mr. Numbers: Lorne Malvo?
  • Lorne Malvo: Mi serve un ricevitore scanner.
    Calamity Joe: Ho un elicottero telecomandato in offerta.
    Lorne Malvo: E si può monitorare la polizia con quello?
    Calamity Joe: Non credo.
    Lorne Malvo: Allora dammi il ricevitore.
    Calamity Joe: Ok. Ho quello portatile e quello da montare sul cruscotto. Ah, e poi... ho anche questo rosa!
    Lorne Malvo: Ho la faccia di uno che compra un ricevitore rosa?
    Calamity Joe: Non lo so... magari è un regalo per la tua donna.
    Lorne Malvo: E secondo la tua esperienza, potrei far eccitare una donna regalandole un ricevitore?
    Calamity Joe: Mia zia aveva uno scudo antisommossa e ci faceva dei giochini.
    Lorne Malvo: Quello nero va bene.
    Calamity Joe: Ok. Ti serve altro?
    Lorne Malvo: Sì, mi serve un walkie-talkie.
    Calamity Joe: Già... Eh, temo di non potertene vendere uno da solo. Sai, si vendono a coppia. Così puoi parlare con un amico.
    Lorne Malvo: Io non ho amici.
    Calamity Joe: È una storia triste. Ma devo vendertene due. Così magari potresti farti un amico e dargliene uno.
    Lorne Malvo: Magari potrei darlo a te. Per chiamarti nel bel mezzo della notte e farti sentire come umilio le persone.
  • Stavros Milos: Non ho dormito ieri notte. Mi ronzava in testa continuamente. "E Dio riversò dieci piaghe sopra casa del faraone. Sangue e cavallette, mosche e foruncoli e in ultimo la morte del primogenito."
    Lorne Malvo: Cosa crede voglia dire esattamente?
    Stavros Milos: Parla del primogenito! Il libro dell'Esodo! Dio ci osserva e lui sa!
  • Noi valiamo quanto le promesse che manteniamo. (Lorne Malvo)
  • Ma quanti sono un milione di dollari? Voglio dire, entrano in una valigia o ci vuole un sacco? Insomma, devono essere pesanti, giusto? E senti, mi ci posso sdraiare? Sai, io adoro le parti dei film in cui la gente si sdraia su una montagna di soldi... [...] In genere prendono i soldi e poi li lanciano in aria! E le banconote gli cadono addosso a pioggia, sai? (Don Chumph)
  • Ari Ziskind: Gli inverni sono freddi. Ma non mi lamento. I miei calzini sono bucati. Ma vedi che io mi lamenti? Certo che no. Il più grande ha l'apparecchio. Il piccolo ha starnutito per tre giorni di seguito. Ma chi si lamenta? Sono doni.
    Gus Grimly: I figli?
    Ari Ziskind: Tutto è un dono. Il freddo, i buchi.
    Gus Grimly: Ascolta, ho una domanda spirituale, insomma è... O, non spirituale. Insomma, no so. Ecco, è un argomento di natura etica.
    Ari Ziskind: Prego.
    Gus Grimly: Be'... diciamo che so che una persona è colpevole, ha commesso un crimine. Solo che... Sì, ecco, io non posso provarlo. Ha convinto più o meno tutti, ma io lo so. Come dovrei...
    Ari Ziskind: Trova le prove.
    Gus Grimly: Sì, ok. Ma il fatto è questo: io-io non sono un detective. Insomma, Molly è... è bravissima, ma ecco io... E poi c'è anche Greta e... Tu pensi che dovrei mettermi in pericolo oppure dovrei... non lo so, ecco... lasciar perdere?
    Ari Ziskind: Un uomo ricchissimo un giorno apre il giornale. E vede che il mondo è pieno di sofferenza.
    Gus Grimly: Questa è una...
    Ari Ziskind: È una parabola. Un uomo ricchissimo un giorno apre il giornale e vede che il mondo è pieno di sofferenza. E dice "Io ho molti soldi: aiuterò il prossimo." Così decide di donare tutti i suoi soldi. Ma non bastano. Le persone continuano a soffrire. Un giorno l'uomo vede un altro articolo. ["Dozens die daily due to lack of donor organs for transplants" ("Decine di persone muoiono ogni giorno per la bassa donazione di organi")] E capisce di essersi illuso che i suoi soldi sarebbero bastati. Così va dal medico e dice: "Dottore, io voglio donare un rene." Il medico lo opera. L'operazione è un successo. Contro ogni sua previsione continua a essere infelice perché le persone continuano a soffrire. Allora decide di tornare dal medico. E gli dice "Dottore, stavolta io voglio donare tutto." Il medico gli chiede "Come sarebbe "tutto"?" E lui dice "Stavolta voglio donare il mio fegato. Ma non solo il fegato. Voglio donare il mio cuore, ma non solo il mio cuore. Voglio donare le mie cornee, ma non solo le mie cornee. Io voglio donare ogni cosa. Tutto ciò che sono. E tutto ciò che ho." E il medico dice "Il rene è una cosa, ma tu non puoi donare tutto il corpo, pezzo dopo pezzo! È un suicidio!" Così lo rimanda a casa. Ma l'uomo non riesce a vivere sapendo che le persone soffrono e lui potrebbe aiutarle. Così dona tutto ciò che gli resta. La sua vita.
    Gus Grimly: E credi che funzioni? Così finiscono le sofferenze?
    Ari Ziskind: Tu vivi in questo mondo. Secondo te?
    Gus Grimly: Be', allora si è tolto la vita per niente.
    Ari Ziskind: Davvero?
    Gus Grimly: Be', insomma... Stai dicendo... Che cosa stai dicendo?
    Ari Ziskind: Solo un pazzo crede di poter risolvere i problemi del mondo.
    Gus Grimly: Sì, ma bisogna provarci, non credi?
  • Qui giace Jeremy Hoffstead, un uomo che diede tutto. (Epitaffio di Jeremy Hoffstead personaggio della parabola raccontata da Ari Ziskind)
Here lies Jeremy Hoffstead who gave everything.
  • Lorne Malvo: Furono i Romani, giusto?
    Stavros Milos: Mh... Cos'hai detto?
    Lorne Malvo: San Lorenzo, sulla sua vetrata. I Romani lo bruciarono vivo.
    Stavros Milos: Esatto.
    Lorne Malvo: Sa il perché?
    Stavros Milos: Perché era cristiano.
    Lorne Malvo: Può darsi. Ma io credo sia perché i Romani furono cresciuti dai lupi. Il più grande impero nella storia dell'umanità, fondato dai lupi. Sa cosa fanno i lupi. Loro cacciano. E uccidono. Perché questo non ho mai creduto al Libro della giungla. Un ragazzo cresciuto dai lupi che diventa amico di un orso e di una pantera. No, io non credo. Ho conosciuto un tizio che aveva un rottweiler di più di quaranta chili. Una notte una ragazza per divertirsi si è messa a quattro zampe per farsi sbattere dal cane. Il cane aveva ancora le palle. Be', il cane le è salito sopra, ma per lui quello non era un gioco. Era soltanto una puttana in calore, per quanto lo riguardava, e non l'avrebbe mollata prima di aver finito. Be', la ragazza a un certo punto si era resa conto dell'errore che aveva fatto e ha provato ad alzarsi. Ma il cane non era d'accordo. Gli hanno sparato dietro l'orecchio per levarglielo di dosso.
    Stavros Milos: Io non... non...
    Lorne Malvo: Voglio dire che i Romani, cresciuti dai lupi, videro un tizio trasformare acqua in vino e che cosa fecero? Se lo mangiarono. Perché non esistono santi nel regno animale: solo pranzi e cene.
  • [Lorne Malvo è nella sua automobile, nel quartiere di Gus Grimly, per intercettarlo. Ari Ziskind bussa sul finestrino. Lorne Malvo lo tira giù.]
    Lorne Malvo: Sì, mi dica.
    Ari Ziskind: Lei non dovrebbe stare qui.
    Lorne Malvo: Oh, sono piuttosto sicuro di essere nel posto giusto. [Ari Ziskind bussa nuovamente sul finestrino. Lorne Malvo lo tira giù.] Salve.
    Ari Ziskind: Vigilanza di quartiere. Se non se ne va dovrò chiamare la polizia.
    Lorne Malvo: Be', io non credo sia necessario.
    Ari Ziskind: Questo è un quartiere per bene. I bambini giocano in strada. I miei figli. Facciamo feste di quartiere con punch per tutti. Non vogliamo un uomo in una macchina scura che fa cose.
    Lorne Malvo: Tipo... stare seduto?
    Ari Ziskind: Non fare l'idiota. Questa è una comunità. Siamo abituati a guardarci le spalle. Se qualcuno sta mala, se muore, tu porti del cibo, dai una mano.
    Lorne Malvo: Magari sono qui per dare una mano.
    Ari Ziskind: No, tu hai gli occhi scuri. Porti guai. Quindi ora entro e chiamo la polizia.
    Lorne Malvo: In quale palazzo? Quello con l'autobus da ebrei?[5]
    Ari Ziskind: Ecco fatto. Adesso viene fuori verità.
    Lorne Malvo: Lo sai, le persone credono che al secondo piano non serva l'allarme e di poter risparmiare qualche verdone ed essere lo stesso al sicuro. Un altro modo per risparmiare è non collegare l'allarme alla linea telefonica. Così suona la sirena, ma i poliziotti non vengono. E se vengono è dopo che li hanno chiamati i vicini. Il che, se questa comunità è legata come dici, ecco... potrebbe avvenire abbastanza in fretta da salvarti la vita o la vita dei tuoi figli. Forse.
    Ari Ziskind: Se'irim.[6]
    Lorne Malvo: Passa una buona serata. [Lorne Malvo tirà sù il finestrino e va via]
  • Sembrerò anche stanca, ma dentro sono carica. (Molly Solverson)
  • [Parlando del nome della figlia appena nata]
    Molly Solverson: L'hai chiamata... Bernadette.
    Ida Thurman: Un'idea di Vern. Il nome di sua madre. Io volevo Allie. E adesso è morto. Quell'uomo sapeva sempre come avere la meglio!

Episodio 6, L'asino di Buridano[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Uccidi e sarai ucciso. Voglio la testa. Questo è il messaggio. (Mr. Tripoli)
  • Don Chump [leggendo al telefono con la voce contraffatta]: C'era una volta un ragazzino che era nato nei campi e cresciuto nei boschi e non aveva niente. In inverno moriva di freddo e in estate di caldo. Conosceva il nome di ogni insetto. Di notte guardava le luci nelle case e bramava. Perché lui era fuori e loro dentro? Perché lui aveva tanta fame e loro erano sazi? "Dovrei essere al posto loro" diceva. E dall'oscurità vennero i lupi, sussurrando. Capisci quello che dico?
    Stavros Milos: Sì.
    Don Chump: Garage Gustafson, a mezzogiorno.
  • Per tutta la mia vita sei stato un peso. Adesso basta. Qualcosa non va in te, Lester, c'è qualcosa che non quadra. (Chazz Nygaard)
You've been a burden my whole life. I'm done. There's something wrong with you, Lester. There's... there's something missing. You're not right in the world.
  • Addetto al parcheggio: Biglietto, prego.
    Stavros Milos: Ho cambiato idea. Ho deciso di... Dio me l'ha detto. Lui ha un altro piano.
    Addetto al parcheggio: Dio le ha detto di non parcheggiare?
    Stavros Milos: No, no, no. Adesso so cosa devo fare, prima no.
    Addetto al parcheggio: Be', signore, capisco... Fanno due dollari per i primi trenta minuti, quindi...
    Stavros Milos: Figliolo, tu vai in chiesa?
    Addetto al parcheggio: Sì.
    Stavros Milos: Allora alza la sbarra, te lo chiede il tuo Dio!
  • Gus Grimly: Due facce.
    Molly Solverson: Che vuoi dire?
    Gus Grimly: Si dice così di un bugiardo: che ha due facce. Perché ha una faccia per dire la verità e un'altra per... Penso che sia la cosa che più mi infastidisce.
    Molly Solverson: Più della violenza e degli omicidi addirittura?
    Gus Grimly: Be', certo, anche quello. Ma, insomma... Eh... Quando un cane diventa rabbioso non puoi scambiarlo per un cane normale. E il fatto è che noi dovremmo comportarci, noi esseri umani, dovremmo comportarci meglio, Essere migliori. Capisci?
    Molly Solverson: È dura sopravvivere se credi in questo.
    Gus Grimly: Tu non ne hai idea.
  • [A Don Chump] Nel caso Stavros chiamasse la polizia, vogliamo che siano impegnati per rispondere. Questa è la prima parte. Seconda parte: hai mai provato il turkish delight? È disgustoso. (Lorne Malvo)
  • [In risposta alla parabola raccontata da Ari Ziskind in Gli imprendibili 6] Poteva fare del volontariato. (Molly Solverson)
  • Gus Grimly: Io non ho mai voluto fare il poliziotto. Insomma... Alcuni ragazzi crescono con quest'idea, ma non io.
    Molly Solverson: E qual era il tuo sogno?
    Gus Grimly: Penserai che sia buffo, ma... volevo lavorare all'ufficio postale. Fare il postino. Mi piace il fatto di vedere le stesse persone, portare loro quell'assegno che aspettano o i regali di Natale. Far parte della comunità. Ma... avevano bloccato le assunzioni. Poi un amico del liceo mi disse che la polizia assumeva, così ho colto l'occasione. Non pensavo che mi avrebbero preso.
  • Lorne Malvo [pugnalando Mr. Numbers per sapere chi è il mandante]: Chi? Chi?
    Mr. Numbers [ultime parole]: Fargo! Fargo! [Lorne Malvo lo sgozza]
  • [Durante l'incidente causato dalla pioggia di pesci[7]]
    Dmitri Milos [ultime parole]: Che diavolo è stato?! Cos'era? Cosa...
    Wally Semenko [ultime parole]: Che cos'è? Oddio... pesci! Diavolo!

Episodio 7, Chi la fa l'aspetti[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Non so neanche da dove cominciare. È come quando vedi in tv una barca che affonda in India e trecento persone annegano. E pensi "Ma io le conosco trecento persone?" O qualche massacro africano, dove dodicenni col machete uccidono... sai non riesco neanche a contarne quanti! Abbiamo person sedici persone nel 1920 per l'influenza. Ho fatto le mie ricerche. Nel '78 ne sono morte sei nell'incendio della farmacia, ma niente di simile, mai!. Tre persone ammazzate in due giorni, fra cui il capo della polizia! Lenny Potts è scomparso e una poliziotta ferita! E adesso un bambino che porta una pistola a scuola! (Bill Oswalt)
  • [A Lester Nygaard] So quanto l'amassi. Io me lo ricordo. Prima liceo, scienze con la signora Nagutuck, Pearl è entrata, il primo giorno di scuola, si è seduta e tu guardandola mi hai detto "Io sposerò quella ragazza." (Bill Oswalt)
  • [A Mr. Rundle, davanti a due telefoni] Con questo si chiama l'ambulanza, con questo le pompe funebri. Te lo chiedo di nuovo e a seconda della risposta prenderò questo o quello. Con chi devo parlare a Fargo? (Lorne Malvo)
  • Tieni la testa alta, Gus Grimly. Vinceremo noi la partita, non lo dimenticare. (Molly Solverson)
  • A un nuovo inizio. (Lester Nygaard) [brindando in compagnia di Gina Hess]

Episodio 8, Il puzzle[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Be', insomma, guardami! Ero la Signora Hubbard County, per la miseria! Non si tradisce la Signora Hubbard County! (Kitty Nygaard)
  • Molly Solverson: Capo, accidenti! Io-io ho le prove che Lester Nygaard è all'ospedale con un noto assassino il giorno dell'omicidio di Hess e la sera successiva Lester chiama quel tizio, lo chiama, al suo motel!
    Bill Oswalt: Ascolta, non puoi! A volte le cose vanno così, capita. È la vita. Sai, te ne vai a letto insoddisfatto. Annunciano i numeri della lotteria alla tv e dopo aver preso i primi numeri hai già in mente di comprare un jet o un fiordo o chissà cosa... ma tanto non succederà mai. Semplicemente non è destino.
  • [a Mr. Wrench] Mai sentito di un sicario sordo. Sì, un indiano tagliò la lingua a Carolina Murphy negli anni 80, poi ha continuato a lavorare, ma non più come prima. Buzz Meade, conosci Buzz, era nato con un solo occhio. Sì divertiva a togliersi quello di vetro per metterlo nei suoi drink, ma era un pessimo tiratore. Ora, l'altro tizio, il tuo partner, lui ci sentiva bene. Ci siamo fatti due chiacchiere prima che gli tagliassi la gola. A proposito, ora sei disoccupato, in caso non leggessi i giornali. Una volta ho visto un orso con una zampa in una trappola. Per liberarsi se l'è morsa fino all'osso. È successo in Alaska. È morto dopo circa un'ora, a faccia in giù in un fiume. Be', almeno ha scelto lui come morire, sai. Tu ci sei andato vicino, più vicino di chiunque altro. [gli lancia la chiave delle manette che lo tengono legato al letto] Non so se sia stato tu o il tuo partner, ma se questa storia ti tormenta vieni pure a trovarmi. (Lorne Malvo)
  • Vern non era capace di corteggiare. Una volta mi ha portato un buquet di di edera velenosa. L'aveva raccolta con le sue mani. (Ida Thurman)
  • Bill Budge: L'archivio: la stanza dei documenti. Diciamo che te ne porti via uno.
    Webb Pepper: Lo porto dove?
    Bill Budge: Non importa. Diciamo che te ne porti via uno. È ancora la stanza dei documenti?
    Webb Pepper: Pizza oggi, giusto? Alla tavola calda? Oppure polpettone?
    Bill Budge: No, dico solo che entrambi siamo d'accordo sul fatto che questa, anche senza un documento è comunque una stanza dei documenti. Ora, diciamo che tu ne prendi un altro. E poi un altro. Se la stanza dei documenti senza un documento è la stanza dei documenti e tu ne porti via uno alla volta puoi finire a zero documenti. Dico, teoricamente. O anche andare sotto...
    Webb Pepper: Scusa, come fai ad andare sotto?
    Bill Budge: No, io dico... dico teoricamente...
    Webb Pepper: Peccato che nessuno porti via documenti. Anzi, non fanno che aumentare.
    Bill Budge: Oppure un cimitero. Insomma, se porti via un corpo resta sempre un cimitero. Ma un cimitero senza corpi che cos'è?
    Webb Pepper: Un condominio.
  • Mai interrogare l'universo. Questo è il mio motto. Capita che le cose si risolvano da sole. (Bill Osvalt)
  • Ecco, si può andare avanti per una vita senza pensieri. Poi un giorno tutto cambia. Le persone muoiono. Perdono la casa. Vanno in prigione. È una calamità. Lo so perché l'ho vissuto. E se quest'anno mi ha insegnato qualcosa, e ne ho viste di tutti i colori, è che il peggio capita ed è bene essere assicurati. (Lester Nygaard) [discorso alla premiazione per l'agente vendite dell'anno]
  • Barista: Ehi, grande serata, eh?
    Lester Nygaard: Agente vendite dell'anno.
    Barista: Oh. Pasticche?
    Lester Nygaard: Assicurazioni.
    Barista: Ah.
    Lester Nygaard: Danno davvero un premio a chi vende più pasticche?
    Barista: Le case farmaceutiche!

Episodio 9, Una volpe, un coniglio e un cavolo[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Mia madre diceva sempre: "Ragazzi, se vi piace il latte, compratevi una mucca." (Lorne Malvo)
  • Mi metto la mascherina. Tawny mi passa l'ago numero 2, sto per fare una puntura di novocaina, ma me la faccio sul dito. Eh, sì. Ma non voglio passare da stupido e lo provo di nuovo. E me la rifaccio sul dito. E alla fine sono così intorpidito che mi tolgo la mascherina con ancora l'ago in mano e me lo conficco in faccia. E il paziente... il paziente mi fa "Che succede?" E io [mugugna come se avesse la bocca intorpidita] Insomma, una cosa folle! (Lorne Malvo)
  • [Poco prima Lorne Malvo, in compagnia della moglie Jemma Stalone e due amici, ha fatto finta di non riconoscere Lester. Lester blocca la porta dell'ascensore ed entra]
    Lester Nygaard: No. Tu non... Scusate, vi ho interrotti, ma non è giusto di fronte a un'ingiustizia... Be', il vecchio Lester avrebbe lasciato stare, ma non questo Lester. Sono arrivato lontano, ho lavorato sodo.
    Lorne Malvo: Lester, basta.
    Lester Nygaard: Oh, allora mi conosci adesso.
    Jemma Stalone: Tesoro...?
    Lorne Malvo: È questo quello che vuoi?
    Lester Nygaard: Io...
    Burt Canton [ultime parole]: Ehi, Mick Mike, calmati, eh.
    Lorne Malvo: Lester, è questo ciò che vuoi? Sì o no?
    Lester Nygaard: Eh... sì.
    [Malvo tira fuori una pistola con silenziatore e uccide gli amici e la moglie]
    Jemma Stalone [ultime parole]: Oh, mio Dio...!
    Lester Nygaard: Oddio...
    Lorne Malvo: L'hai voluto tu. Mi sono lavorato questo tizio per sei mesi. Sei mesi. Puoi immaginare in quante bocche doloranti ho infilato le mie mani? I litri di saliva umana? In più centomila dollari di taglia giù per il cesso. Ma quello sguardo quando ho tirato fuori la pistola...
  • Bill Budge: Un uomo ha un lupo, una pecora e un cavolo...
    Webb Pepper: Quale uomo?
    Bill Budge: Uno qualunque. Un uomo.
    Webb Pepper: Il Colonnello Sanders?
    Bill Budge: Potrebbe. Potrebbe anche essere George W. Bush.
    Webb Pepper: Perché George W. Bush dovrebbe avere un lupo, una pecora e un cavaolo?
    Bill Budge: Ascolta, un uomo ha un lupo, una pecora e un cavolo e vuole attraversare un fiume, ma con la sua barca può portarne solo uno alla volta.
    Webb Pepper: Una barca più grande?
    Bill Budge: Non è un'opzione, è questo il problema. Se l'uomo lascia il lupo e la pecora da soli il lupo mangerà la pecora. Lo stesso vale per la pecora e il cavolo. Quindi come fa l'uomo a portarli dall'altra parte del fiume senza perderne nessuno?
    Webb Pepper: Anatra ripiena.
    Bill Budge: E che roba sarebbe?
    Webb Pepper: Mette il cavolo nella pecora, la pecora nel lupo e poi si mangia tutto.
    Bill Budge: Non è la risposta.
    Webb Pepper: Ma è una risposta.
  • Lou Solverson: Una volta uscivo con la postina. Dopo tua madre. All'inizio comodo. Poi imbarazzante, quando abbiamo rotto. La vedevo tutti i giorni. Alla fine ho cambiato quartiere.
    Molly Solverson: Per questo abbiamo traslocato...
    Greta Grimly: Potevi farti spedire la posta al lavoro.
    Lou Solverson: Non ci avevo mai pensato...
  • Sei la nipote che volevo, ma avevo paura di comprare online. (Lou Solverson) [a Greta]
  • [Lorne Malvo entra nella tavola calda di Lou Solverson]
    Lou Solverson: Caffè?
    Lorne Malvo: Sì, decaffeinato. E una fetta di torta.
    Lou Solverson: Preferisce mela o ciliegia?
    Lorne Malvo: La torta alla ciliegia non si può mai rifiutare.
– Coffee?
– Yeah, decaf if you got it.
– And a piece of pie.
– I got apple and cherry.
– No good ever came from a piece of cherry pie.
  • Lorne Malvo [indicando una foto del matrimonio di Gus e Molly]: È suo figlio?
    Lou Solverson: In un certo senso. È il marito di mia figlia.
    Lorne Malvo: Mh. Sembrano felici. Del resto, nessuno appende foto tristi, dico bene? La mamma che piange, il papà arrabbiato, il ragazzino con l'occhio nero...
  • Lou Solverson: Ho avuto un caso una volta. Nel '79. Se glielo raccontassi penserebbe che mi sto inventando tutto. Una vera follia.
    Lorne Malvo: Morti?
    Lou Solverson: Sì, signore. Uno dopo l'altro. Forse se li avessimo impilati sarebbero arrivati fino al secondo piano. Be', ho visto delle cose quell'anno che non mi erano mai capitate prima. Per me era un animale. Solo che gli animali uccidono per il cibo. È successo... a Sioux Falls. C'è mai stato?
    Lorne Malvo: Sono stato a Sioux City nei miei giorni da scapestrato.
  • Ma grazie per la torta e il caffè. Non mangiavo una torta come questa da tempo immemore. (Lorne Malvo) [a Lou Solverson]
Thanks for the pie and the coffee. Haven't had a piece of pie like that since the Garden of Eden.
  • [...] un'ape operaia o... come le chiamano le formiche? Un drone. (Bill Budge)
  • Linda Park: Sai che mi ero presa una cotta per te la prima volta che ti ho visto?
    Lester Nygaard: Mh-mh. Oh! Sì?
    Linda Park: Giuro su Dio. Seduta alla mia scrivania sognavo che tu avresti lasciato tua moglie... o che te ne saresti liberato... Non che volessi...
    Lester Nygaard: No, certo che no. Che male c'è a sognare?
    Linda Park: Oh, sono d'accordo. Come Cenerentola, giusto? Sai mi ricordo che a tre anni... Ti ho raccontato di quando siamo arrivati in America, in Minnesota e i miei comprarono il motel?
    Lester Nygaard: Oh, sì.
    Linda Park: Be, mi misero al lavoro. Prima alla lavanderia, poi a rifare i letti, a pulire le stanze. Non puoi neanche immaginare che lascia la gente.
    Lester Nygaard: No, ti capisco...
    Linda Park: Una volta, non lo dimenticherò mai, stavo cambiando le lenzuola a un letto. All'improvviso faccio "Cos'è questa puzza?" Be', l'ospite aveva fatto la cacca tra il materasso e la base del letto.
    Lester Nygaard: Cosa?!
    Linda Park: Aveva tolto il materasso per fare i bisogni e poi aveva rimesso il materasso! Sarebbe stato più semplice andare alla toilette. Il fatto è che mentre stavo... stavo pulendo non facevo altro che sognare che qualcuno, un uomo, sarebbe venuto e mi avrebbe portata via da lì. E poi ho incontrato te. E adesso eccoci qui, che stiamo andando ad Acapulco.

Episodio 10, Il colpo di Morton[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [Parlando di Lorne Malvo] Lui non si fermerà, lo sa. Un uomo come quello... forse non è neanche un uomo. (Molly Solverson)
  • Bill Osvalt: L'appendo al chiodo, finito questo.
    Molly Solverson: Che vuoi dire?
    Bill Osvalt: Mi dimetto. Questo voglio dire. Non ho lo stomaco per farlo. Non sono come altri. Portare il distintivo, vedere le brutture di cui è capace la gente, la disumanità... Che fine ha fatto il salutare con un buongiorno il tuo vicino e spalargli la neve e aiutarsi a portare la spesa, eh?
    Molly Solverson: Be', succede ancora.
    Bill Osvalt: Sì, ma non è lo stesso. Una volta ero ottimista, positivo sul mondo, sai, sulle persone. Pensavo sempre il meglio. Adesso mi guardo alle spalle, faccio pensieri inquieti. Questo mi dice mia moglie. Questo lavoro mi ha portato a fissare il fuoco nel camino, a bere... Non ho mai voluto essere il tipo che fa pensieri profondi sulla natura delle cose... Io volevo solamente una pila di pancake e una bella auto. Perciò raccomanderò che venga nominata tu come capo.
    Molly Solverson: Io... Io lo apprezzo, ma...
    Bill Osvalt: No, no... Tu sei un poliziotto vero. Hai l'istinto e la predisposizione. Non l'avevo capito. Ma adesso – e Vern lo sapeva – lo so. Perciò spero che quando avrai avuto il bambino tornerai qui e prenderai il mio posto.
  • Lester Nygaard: Sa, io non so perché lei è stata contro di me fin dal primo giorno, ma io non sono la persona che lei crede che io sia... questa... questa specie di mostro.
    Molly Solverson: C'era una volta un uomo che correva per prendere il treno e aveva un paio di guanti quell'uomo. Ne ha perso uno sulla pensilina senza accorgersene, ma dopo quando era... era sul treno, accanto al finestrino, e si era reso conto che gli era rimasto un solo guanto, ma il treno ormai stava già lasciando la stazione. E allora sa che cos'ha fatto? Ha aperto il finestrino e ha fatto cadere l'altro guanto sulla pensilina in modo che chiunque avesse trovato il primo guanto potesse avere l'intero paio.
    Lester Nygaard: Cioè, che vuole dirmi?
    Molly Solverson: Arrivederci, signor Nygaard.
  • Greta Grimly: Ti era mai successo prima di stare di guardia?
    Lou Solverson: Solo un'altra volta, nell'inverno del '79. Meno quattro gradi. Sono rimasto sul portico nel buio dal tramonto all'alba. Molly era in casa a dormire, aveva quattro anni.
    Greta Grimly: Chi pensavi che sarebbe venuto?
    Lou Solverson: Be', non era una questione di "chi", più che altro di "che cosa".
    Greta Grimly: Ed è arrivata?
    Lou Solverson: Non quella notte, ma subito dopo.
    [Greta entra in casa e prende l'altro fucile, poi si siede vicino a Lou]
    Lou Solverson: Che pensi di fare con quello?
    Greta Grimly: Se arriva qui gli faccio saltare gli occhi e tu puoi finirlo!
    Lou Solverson: Sei proprio mia nipote!
  • Bill Budge: E se tutta la mia vita fosse stata un sogno?
    Webb Pepper: Sì, ma il sogno di chi?
  • [un'auto simile a quella usata dall'FBI si avvicina all'auto di Budge e Pepper]
    Webb Pepper: Che ne dici?
    Bill Budge: Magari sono i rinforzi.
    [Gli agenti scendono entrambi dall'auto e si avvicinano]
    Webb Pepper: FBI. Scendete dall'auto!
    Bill Budge: Fuori dall'auto, subito!
    Webb Pepper[Ultime parole dalle serie televisive]: Metti le mani in vista. [nota che il ragazzo nell'auto ha le mani legate al volante] Ha le mani legate.
    Venditore d'auto: Mi dispiace.
    Bill Budge [Ultime parole dalle serie televisive]: È un sogno questo?
    [Lorne Malvo appare alle loro spalle e li fredda con due colpi d'arma da fuoco, poi si avvicina al venditore d'auto]
    Venditore d'auto: La prego... Ho una figlia piccola...
  • Gus Grimly [puntando la pistola]: L'ho capito.
    Lorne Malvo: Bravo.
    Gus Grimly: Il tuo indovinello. Le sfumature di verde. L'ho capito.[8]
    Lorne Malvo[Ultime parole dalle serie televisive]: E...? [Gus gli spara tre colpi all'addome, ma Lorne non muore, anzi ha un ghigno beffardo sul viso. Gli spara quindi altri due colpi alla testa]
  • Gus Grimly: Sai, mi hanno telefonato oggi. Mi daranno una medaglia per atto di eroismo.
    Greta Grimly: A te? Ma se hai paura dei ragni!
    Gus Grimly: Buzz Aldrin aveva paura dei ragni ed è andato nello spazio.
    Molly Solverson: Sono fiera di te.
    Gus Grimly: Veramente dovrebbero darla a te.
    Molly Solverson: No. No, è una cosa tua. Io divento capo.

Stagione 2[modifica]

  • Questa è una storia vera. Gli eventi descritti hanno avuto luogo in Minnesota nel 1979. Su richiesta dei sopravvissuti, i nomi sono stati cambiati. Nel rispetto dei morti, il resto è stato narrato esattamente come è avvenuto. (Introduzione a ogni episodio)

Episodio 1, Waiting for Dutch[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [Sul set del film fittizio Masacre at Sioux Falls con Ronald Reagan e Betty LaPlace]
    Membro dello staff: Questo è il vero campo mi hanno detto.
    Capo indiano: Cosa?
    Membro dello staff: Il vero campo di battaglia. Il massacro di Sioux Falls. Credo che in trecendto del tuo popolo, degli eroi, morirono qui. Quando? Cento anni fa.
    Capo indiano: Io sono del New Jersey.
    Membro dello staff: Certo, ma sei... sei un indiano quindi ci... ci deve essere un certo...
    Capo indiano: Un certo cosa?
    Membro dello staff: No, dico per dire. Questa battaglia. L'ultima grande battaglia prima della fine di... prima di quello che è venuto dopo. Senti, io sono ebreo, perciò, credimi, conosco le tribolazioni.
  • Rye Gerhardt: Che potrò essere io oltre al ragazzino che mandi a comprare il latte?
    Dodd Gerhardt: Sei un Gerhardt!
    Rye Gerhardt: È come Giove che dice a Plutone "Ehi, sei un pianeta anche tu!"
    Dodd Gerhardt: Che?!
    Rye Gerhardt: Se sono un'altezza reale perché mi fate fare una merda d'esattore come se fossi un comune babbeo?
    Dodd Gerhardt: Tutti lavorano, questa è la legge.
    Rye Gerhardt: Sì, ma se avessi delle ambizioni?
    Dodd Gerhardt: Porti i calzoni corti finché non dimostri di essere un uomo!
    Rye Gerhardt: Ma io sono un uomo.
    Dodd Gerhardt: Sei la vignetta sulla carta della gomma da masticare!
  • [...] io sono il pugno di ferro di Dio! (Otto Gerhardt)
  • Skip Sprang [cercando di vendere una macchina da scrivere elettrica]: Ti sto dicendo che il domani non è mai stato più vicino di quanto non sia adesso!
    Cliente: Sono le undici del mattino.
    Skip Sprang: È metaforicamente che parlo.
  • Rye Gerhardt: Ehi, Sua Maestà, cambierai opinione su qualcosa. Una causa.
    Irma Mundt: Se no?
    Rye Gerhardt: Se no... vedrai se no! Questa non è una situazione tipo A o B dove si sceglie. Io ti farò cambiare idea.
    Irma Mundt: Un giorno il Diavolo andò da Dio e disse "Facciamo una scommessa tra te e me per l'anima di un uomo." E dall'alto videro Giobbe, un uomo devoto, religioso. E il Diavolo disse "Io gli farò cambiare idea. Maledirà il tuo nome." E Dio disse "Provaci e perderai." Così il Diavolo cominciò: uccise le mandrie di Giobbe e prese i suoi campi, lo appesto di piaghe e lo gettò su un cumulo di cenere. Ma l'idea di Giobbe rimase del tutto inalterata.[9] Allora ti chiedo, figliolo: se il Diavolo non è riuscito a far cambiare idea a Giobbe, tu come potrai farla cambiare a me?
    Rye Gerhardt: Che cosa?!
    Irma Mundt: Sei un po' tardo, vero?
  • Lou Solverson [parlando della moglie Betsy]: Ha portato un soufflé in tavola ieri sera. Una pirofila perfetta! ...Poi gli ha dato fuoco con un fiammifero da cucina.
    Hank Larsson: Eh?!
    Lou Solverson: Ah, a proposito sei invitato a cena domani.
    Hank Larsson: Alle diciotto?
    Lou Solverson: Mh-mh.
    Hank Larsson: Mi porterò un'armatura.
  • Lou Solverson: Tre morti al Waffle Hut.
    Karl Weathers: No, cazzo!
    Lou Solverson: Un vero macello. Donne perfino. Hank pensa a una rapina andata male.
    Karl Weathers: Oh, certo! È questo che vogliono farti credere!
    Sonny Greer: Chi?
    Karl Weathers: Loro! Sai, quelli che sono al potere. La solita storia: Oswald ha agito da solo, la donna con il vestito a pois...
    Sonny Greer: Di che parliamo?
    Karl Weathers: La donna con il... Quando hanno sparato all'altro Kennedy, Robert, a Los Angeles, la gente ha visto una donna con il vestito a pois uscire di corsa dall'hotel gridando "L'abbiamo preso!" Ma chi hanno arrestato? Mh?
    Sonny Greer: Ehm...
    Karl Weathers: Un arabo!
    Sonny Greer: Ah, sì.
    Karl Weathers: Razzisti coglioni!
    Lou Solverson: È una rapina in un diner del Minnesota, Karl, non l'assassinio di un presidente.
    Karl Weathers: Oh, certo, è così che comincia: con una cosa piccola. Come un furto al Watergate Hotel. Ma sta a guardare, queste cose si ingigantiscono sempre.
  • Dille che se John McCain ha resistito cinque anni e mezzo contro le torture dei Viet Cong lei la batte a occhi chiusi quella boiata del tumore! (Karl Weathers) [augurando a Lou Solverson che la moglie guarisca]
  • Betsy Solverson: Buonanotte, signor Solverson.
    Lou Solverson: Buonanotte a te, signora Solverson, e a tutte le navi in mare.

Episodio 2, Before the Law[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Dodd Gerhardt [parlando di Simone]: Lei non dovrebbe stare qui.
    Floyd Gerhardt: È grande. Le ho detto di restare.
    Dodd Gerhardt: È una bambina.
    Floyd Gerhardt: E le bambine diventano donne! E cambiano il pannolino ai maschi!
  • Floyd Gerhardt: Sai, tuo nonno lasciò le ceneri della Repubblica di Weimar e venne in questo paese per farsi un nome. Ha costruito un impero da una cassetta da lustrascarpe e dopo – solo dopo – mandò a chiamare tuo padre.
    Dodd Gerhardt: Mamma, la conosco la storia...
    Floyd Gerhardt: Non la conosci invece. Se la conoscessi sapresti che sei solo una piccola parte di essa. Perché così è un impero: più grande di ogni figlio o figlia.
  • La storia ha dimostrato che il popolo tedesco non si arrende facilmente. Ma lo puoi uccidere. (Joe Bulo)
  • Hank Larsson: Un giorno l'ostrica venne catturata da una rete. Il pescatore la tirò su. Aveva apprecchiato per mangiarsela, quando sua figlia, che era nella barca, disse...
    Betsy Solverson: "Papà, come ti sentiresti se grattassi via il tetto della tua casa e ti mangiassi?"
    Molly Solverson: Eri tu?
    Betsy Solverson: Ero io.
    Hank Larsson: E questa è la storia di come tua mamma ed io mangiammo hot dog per cena. Di nuovo.
  • Bud Jorgenlen: Tuo marito non arriva?
    Peggy Blumquist: Sì, è stato a una cena ieri. Gli avranno fatto male le vongole. Erano in scatola...
    Bud Jorgenlen: Non fidarti mai di ciò che viene dal mare.
    Noreen Vanderslice: Noi siamo venuti dal mare.
  • Constance Heck: Si dice in giro che tu pensi che tuo marito sia più importante di te, dei suoi bisogni.
    Peggy Blumquist: No, è solo che noi abbiamo un progetto, sai.
    Constance Heck: La parola "noi" è un castello con un fossato e un ponte levatoio. E sai chi rinchiudono nei castelli?
    Peggy Blumquist: I draghi?
    Constance Heck: Le principesse. Non essere prigioniera del "noi".
  • [Per minacciare Skip Sprang, gli incastra la cravatta in una delle macchine da scrivere del suo negozio]
    Mike Milligan: Oggi i ragazzi amano parlare la telefono, ma io credo molto nella corrispondenza, amichevole o meno. Se hai da fare un reclamo il mio motto è: mettilo per iscritto. Ad esempio la scorsa settimana ho comprato una di quelle caffè a Sears, quelle con l'orologio incorporato. E il fatto è che – scusa il francesismo – è una vera cagata. E allora che cosa ho fatto? [comincia a battere a macchina facendo stringere sempre più il nodo della cravatta al collo si Skip Sprang] "Cara General Electric, la macchina per il caffè che ho comprato a Sears l'11 marzo fa un gran rumore quando bolle e sembra un grassone che sta per avere un infarto."
    Skip Sprang: La prego...
    Mike Milligan: "Il che mi porta a chiedermi: è per questo che la nostra un tempo grande nazione sta andando a rotoli? Vostro in pace e armonia, Mike Milligan."
  • Rock County... è tipo... tipo la città de I Flintstones? È qui che siamo? Siamo dai Flintstones! (Mike Milligan)
  • [Lo sceriffo Hank ha fermato Mike Milligan e i fratelli Kitchen]
    Hank Larsson: Che numero di scarpe portate?
    Mike Milligan: Questa è davvero una strana domanda! L'ultima volta portavo un dieci. E voi? [Gale e Wayne Kitchen si scambiano uno sguardo e alzano entrambi il dito medio verso lo sceriffo] Glielo dico io. Suppongo che portino un 11 e non un 2, o sarebbero dei poppanti.
  • [A Hank Larsson] Non è forse un piccolo miracolo? Nel mondo di oggi con il livello di conflitto e incomprensione, due uomini possono starsene su una strada solitaria a chiacchierare con calma, con tranquillità... mentre intorno a loro la gente è fuori di testa. (Mike Milligan)
  • [A Lou Solverson] Dopo la seconda guerra mondiale abbiamo avuto sei anni senza un omicidio qui, sei anni. In questi giorni, cioè, a volte... mi chiedo se voi altri non vi siete portati la guerra a casa. (Hank Larsson)

Episodio 3, The Myth of Sisyphus[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Floyd Gerhardt: È della mafia di Kansas City che parliamo. Loro sono come gli squali. E noi... diciamo la verità: siamo pesci piccoli.
    Bear Gerhardt: Conosci te stesso.
    Dodd Gerhardt: Cosa stai blaterando?
    Bear Gerhardt: È nella Bibbia.
  • Betsy Solverson: Stavo pensando... E se il killer avesse rincorso la povera Denise per spararle nel parcheggio e inavvertitamente fosse stato investito da un automobilista?
    Constance Heck: Peggy, non hai detto che Ed...
    Peggy Blumquist: Scusatemi, ma non ha alcun senso! Insomma, perché l'automobilista non si è fermato se ha preso una persona? Investito... voglio dire...
    Hank Larsson: Mi trovo d'accordo con Peggy. Non torni certo a casa con Gerhardt sul parabrezza e prepari la cena!
  • Floyd Gerhardt: Il figlio di Maude Schmidt è venuto qui a dirmi che tuo fratello ha ucciso un giudice.
    [...]
    Dodd Gerhardt: Li abbiamo comprati tutti i giudici. Perché ucciderne uno?
  • Lou Solverson: Dite un po', non sarete per caso Mike Milligan e i Kitchen Brothers, vero?
    Mike Milligan: Ci fai sembrare una rock band! "Signore e signori, vi presento Mike Milligan e i Kitchen Brothers! [imita l'ovazione della folla]
  • Mike Milligan: Allora, dove l'hai visto il vecchio Skip?
    Lou Solverson: A casa di tua madre. Credo stesse entrano da dietro.
    Mike Milligan: Mi piace. Mi piaci. Ho conosciuto un altro tipo del Minnesota ieri. Uno grosso. Lo sceriffo, credo. Mi piaceva anche lui.
    Lou Solverson: Siamo persone molto affabili.
    Mike Milligan: No, non è questo. Piuttosto ostili, anzi. Ma è il modo in cui siete ostili. Lo siete con educazione. Come se faceste a me un favore.
  • [Parlando degli extraterrestri] Certi dicono che ti portano nella loro astronave e ti sondano in posti che non vuoi nominare. Io penso che i loro propositi siano più benevoli. Come il guardiano dello zoo. Quando avviene un fatto strano loro sono vicini. (Automobilista)
  • Skip Sprang: Vi prego! Qualsiasi cosa! Non è me che cercate! Parlate con Milligan! Ce l'hanno loro!
    Dodd Gerhardt: Che hai detto?
    Skip Sprang: È passato ieri. Stavano cercando Rye. Potrebbero averlo trovato. IO non... Potrei telefonare, mettermi d'accordo. Ho del capitale.
    Dodd Gerhardt: Tu non sai niente. [fa un cenno con la mano per dire di scaricare il catrame]
    Skip Sprang [ultime parole prima che venga sotterrato vivo dal cumulo di catrame]: No! No! No!

Episodio 4, Fear and Trembling[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [Nel 1951, Fargo, North Dakota]
    Otto Gerhardt: Dodd, come le teste sull'Isola di Pasqua.
    Dodd da bambino: Cosa?
    Otto Gerhardt: Nemmeno un fiato.
  • Uccidi il re, diventa il re. Così va il mondo. Se la cosa ti fa incazzare scrivi una lettera a Napoleone. (Kellerman) [Nel 1951, Fargo, North Dakota]
  • [Nel 1951, Fargo, North Dakota]
    Otto Gerhardt: Io voglio solo un posto a tavola.
    Kellerman: Non c'è una tavola, ci sono io. Tutti gli altri si siedono a terra.
  • [Nel 1951, Fargo, North Dakota]
    Kellerman: Hai sbagliato a portare tuo figlio.
    Otto Gerhardt: Deve imparare a diventare uomo.
    Kellerman [ultime parole]: Sì, be', è l'ultima lezione che prenderà. [il piccolo Dodd, seduto alle sue spalle, lo pugnala alla testa]
  • Simone Gerhardt: Sai cos'è che mi deprime? Mi sono persa gli anni '60. L'amore libero, farmi di acido, Woodstock... E un giorno ti svegli e decidi di chiamarti Fiore Sbocciato nella Pioggia e ti chiami Fiore Sbocciato nella Pioggia.
    Mike Milligan: Sì, ma sarebbero venuti gli anni '70 come... i postumi... di una sbornia. E sai che è successo al tuo Fiore Sbocciato nella Pioggia? Sta sotto metadone a Bismarck e si prostituisce per mangiare.
    Simone Gerhardt: Lo so, ma almeno si sarebbe divertita, sarebbe stata libera. È come fare un bel sogno prima di svegliarsi.
  • Floyd Gerhardt: Forse guardandomi vede una donna anziana. È vero, ho sessantuno anni. Ho partorito sei figli, ho avuto tre aborti. Due dei miei figli sono qui oggi. Due sono nati morti. Il mio primogenito, Elron, è morto in Corea. Un cecchino gli ha staccato la testa. Il fatto è: non creda che solo perché sono una donna anziana io abbia le spalle deboli o che il mio stomaco non sia forte. Questa controproposta è perché un accordo è meglio di una guerra. Ma non cada in errore. Noi combatteremo fino all'ultimo uomo.
    Joe Bulo: Lei è una brava donna. Avrei voluto conoscere suo marito.
    Floyd Gerhardt: No, mio marito l'avrebbe fatta fuori al primo incontro. Sia lieto di poter parlare con me.
  • Questo è il problema di un'azienda a conduzione familiare. Se uno dei miei uomini mi sfida, se mette a rischio un accordo, io gli taglio un braccio. Se parla fuori posto gli stacco la lingua. Ma lei ai suoi figli, ai suoi nipoti, che cosa è disposta a fare per dimostrarci il suo impegno? (Joe Bulo) [a Floyd Gerhardt]
  • [Dopo aver fatto visitare Otto, Ollie, Duke e l'infermiera che spinge la carrozzina di Otto si recano nel parcheggio dell'ospedale. L'automobile però ha difficoltà ad avviarsi.]
    Ollie Stein: Perché non parte?
    Duke [ultime parole]: Credo che si sia ingolfata.
    [Mentre Duke guarda indietro per fare retromarcia Gale Kitchen appare di fronte all'auto e uccide Duke con un colpo d'arma da fuoco. L'auto, con la marcia ingranata, sbatte contro un'auto parcheggiata]
    Ollie Stein [ultime parole all'infermiera, riferendosi a Otto]: Portalo dentro, vai! [Invece di ascoltare gli ordini l'infermiera scappa via e viene uccisa da Mike Milligan. Wayne Kitchen intanto uccide Ollie Stein]
    Mike Milligan [a Otto, togliendogli il cappello dalla testa]: Joe Bulo la saluta.
  • Constance Heck: Guarda nello specchio, tesoro. Dimmi, che cosa vedi?
    Peggy Blomquist: Non lo so... Una ragazza?
    Constance Heck: Hai avuto il ciclo? Non sei una ragazza, sei una donna. Una donna forte, bella e piena di vita. E nessun uomo deve dirti che devi fare del tuo corpo o dei tuoi soldi.
    [...]
    Constance Heck: È quello che facciamo: rinunciamo ai nostri bisogni per i bisogno degli uomini a nostro discapito. Ma adesso basta. Dillo con me...
    Peggy e Constance [in coro]: Adesso basta.
    Constance Heck: Molto bene, andrai a Sioux Falls, andrai a quel seminario e diventerai la miglior Peggy Blomquist di sempre. E nessuno potrà mai più dirti come vivere la tua vita.
  • C'è uno sguardo negli occhi di un uomo quando gli sparano... o quando una mina gli fa saltare una gamba e giace nel fango cercando di rialzarsi perché ancora non se ne rende conto. [...] Il suo cervello non ha ancora accettato la realtà, ossia che è già morto. [...] Ma noi lo vediamo. Tutti quanti noi. E mentiamo. Diciamo "Sta fermo, andrà tutto bene". Se tu fossi stato in guerra lo riconosceresti. Vedi, tu e Peggy avete quello sguardo. (Lou Solverson) [a Ed e Peggy Blomquist]
  • Non c'è più equilibrio. [...] In tutto il mondo. Prima distinguevi il bene dal male, c'era una morale. Adesso... (Lou Solverson)

Citazioni su Fargo[modifica]

  • È così oscuro e inquietante che ogni tanto muori dal ridere. (Keith Carradine)
  • Gli elementi che rendevano Fargo un film divertente sono gli stessi della serie: un mix di pura cattiveria e di pura innocenza in continuo conflitto tra di loro. (Bob Odenkirk)
  • Questo è il peggio dell'America contro il meglio dell'America. (Noah Hawley)

Frasi promozionali[modifica]

  • All'inizio...
In the beginning...[10]

Voci correlate[modifica]

Note[modifica]

  1. Riferimento al luogo in cui si svolgono le vicende della serie televisiva Las Vegas
  2. Riferimento al film dei Fratelli Coen Il grande Lebowski.
  3. Parafrasi di una citazione di Henry David Thoreau tratta da Walden ovvero Vita nei boschi.
  4. Cfr. Lorne Greene
  5. Cfr. Camper Mitzvah
  6. Creature demoniache simili a satiri secondo gli ebrei.
  7. Cfr. Pioggia di animali
  8. Cfr. Episodio Le piaghe della Bibbia
  9. Cfr. Libro di Giobbe
  10. Dalla locandina della seconda stagione in inglese. Cfr. Pictures & Photos from Fargo (TV Series 2014-), IMDb.com

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