Alimentazione

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Il mangiafagioli (A. Paride)

Citazioni sull'alimentazione e sul mangiare.

Citazioni[modifica]

  • Ascoltatemi, ci sono mille ragioni per mangiare: fame, noia, voglia di diventare il più grasso del mondo...ma non vendetta. Non siamo migliori di loro? E poi Leela è una mia amica. (Futurama)
  • Bisogna conoscere i propri limiti... Per esempio, non posso mangiare più di così... perché ho finito il cibo. (Garfield)
  • Bisogna mangiare insieme molti moggi di sale, perché il dovere dell'amicizia sia compiuto. (Marco Tullio Cicerone)
  • Bisogna mangiare per vivere, non vivere per mangiare. (Rhetorica ad Herennium)
  • Chi mangia da solo, dovrà morire da solo, chi muore insieme con gli altri, deve anche spartire con loro la preda. (Elias Canetti)
  • Chi mangia dimentica la fame altrui. (Franz Fischer)
  • Chi non vuol lavorare neppure mangi. (Seconda lettera ai Tessalonicesi)
  • Chi può viver senza mangiare, esca in campagna senza le vittovaglie necessarie. (Raimondo Montecuccoli)
  • Chi si vergogna di lavorare, abbia vergogna di mangiare. (Sachiko Kashiwaba)
  • Dicono che l'appetito viene mangiando... ma l'appetito viene a star digiuni! (Totò al giro d'Italia)
  • Dobbiamo sapere che cosa stiamo mangiando, da dove proviene il nostro cibo e che influenza ha su di noi. (Mangiare zen)
  • – È incredibile quanto tu riesca a mangiare.
    – Già, mio nonno diceva sempre: «Finché ce ne sta, perché fermarsi, giusto?». (Mila e Shiro - Il sogno continua)
  • È praticamente finita l'era del "mangio ciò che voglio", perché una cattiva alimentazione è pericolosa quanto il fumo, sebbene non ci sia la stessa consapevolezza nell'assumere abitudini alimentari sbagliate. (Mario Pappagallo)
  • Erano persone che non sapevano fare niente, tranne che mangiare. Mangiavano da professionisti. (Totò, Peppino e le fanatiche)
  • Il cibo mangiato in compagnia è più appetitoso. (Toradora!)
  • Il mondo è una giungla piena di animali da preda: cerca di mangiare più in fretta degli altri. (Erica Jong)
  • Il mondo ipocrita non vuoi dare importanza al mangiare; ma poi non si fa festa, civile o religiosa, che non si distenda la tovaglia e non si cerchi di pappare del meglio. (Pellegrino Artusi)
  • Il nostro compito storico è di saper stare insieme a tavola. Non basta mangiare: pace vuol dire mangiare con gli altri. (Antonio Bello)
  • L'alimentazione è variata quando le prede sono scarse, ma ristretta se il cibo abbonda. (Eric Pianka)
  • L'alimentazione non è una scienza, è una teoria esoterica. Non ci sono certezze, ci devi credere e basta: è fede. E infatti nel cibo ci sono le sette come nelle religioni, no? Ci sono i vegetariani che non mangiano carne, ma mangiano uova e latte; poi ci sono i crudisti che mangiano solo roba cruda; i fruttaliani, che mangiano solo frutta sia cotta che cruda; i fruttariani poi – con la "r" – che mangiano solo frutta cruda e poi ci sono anche i fruttariani simbiotici, anche loro mangiano solo frutta cruda però direttamente dagli alberi. Li riconosci perché sono quelli che nei parchi pubblici si litigano le noci con gli scoiattoli. (Crozza nel Paese delle Meraviglie)
  • L'anima di un uomo ha le radici nel suo stomaco. Un uomo riusciva a scrivere molto meglio dopo essersi mangiato una costata di manzo e aver scolato una bottiglia di whiskey di quanto riusciva a produrre dopo aver mangiato una merendina da cinque centesimi. Il mito dell'artista morto di fame era una truffa. (Charles Bukowski)
  • L'appetito non viene mangiando, ma vedendo mangiare gli altri. (Roberto Gervaso)
  • L'uomo è ciò che mangia. (Ludwig Feuerbach)
  • La bellezza del mangiare può essere una virtù, che si condivida il mangiare è un luogo sacro per la vita umana, non a caso la messa è nata proprio durante una cena. (Gino Rigoldi)
  • La saggezza che presiede alla nostra alimentazione è direttamente proporzionale alla cura verso la vita degli altri viventi. Il che significa: alimentiamo veramente la nostra vita in tutte le sue dimensioni solo se curiamo al contempo la vita degli altri viventi. (Vito Mancuso)
  • La scuola è fatta per avere il diploma. E il diploma? Il diploma è fatto per avere il posto. E il posto? Il posto è fatto per guadagnare. E guadagnare? È fatto per mangiare. Non c'è che il mangiare che abbia fine a se stesso, sia cioè un ideale. Salvo in coloro, in cui ha per fine il bere. (Giuseppe Prezzolini)
  • Lo scopo dell'alimentazione è di allungare la vita, purificare la mente e rinforzare il corpo: solo questo. (A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada)
  • Mangè, mangè, | nu séi chi ve mangià.[1] (Fabrizio De André)
  • Mangia il doganiere, | mangia la guardia, mangiano gli agenti, | mangia (e forse anche troppo) l'ingegnere, | insomma, mangi tu, mangio ancor io, | mangiamo tutti col nome di Dio! (Antonio Guadagnoli)
  • Mangiando, tutti gli affanni passano in seconda linea; dove manca il pane, non c'è bene che s'affacci né male che non sia di troppo, non c'è piacere che duri né soddisfazione che regga; tutti bisticciano senza sapere perché, nessuno ha colpa e ciascuno l'attribuisce all'altro, tutti fanno piani chimerici e tutto allora è repubblica e sofisma. (Mateo Alemán)
  • Mangiare, abitudine obbligatoria ma stupida. (Gesualdo Bufalino)
  • Mangiare da soli ci dà la sensazione di una solitudine particolare, a volte penosa. Invece, nel condividere cibo e bevande, penetriamo nel cuore della nostra condizione socioculturale. Le implicazioni simboliche e materiali di quell'azione sono quasi universali: comprendono il rituale religioso, le strutture e le divisioni dei ruoli fra i sessi, il campo erotico, le complicità e gli scontri politici, le opposizioni giocose o serie nel discorso, i riti del matrimonio o del lutto. (George Steiner)
  • Mangiare è l'atto più politico, militante e civile che possiamo compiere ed è il primo passo per riconquistare il senso critico affinché il nostro ruolo di consumatore si trasformi attivamente in consum-attore. (Paola Maugeri)
  • Mangiare è più bello che scopare, ci metti più tempo e lo puoi fare più spesso. (Charles Bukowski)
  • Mangiare è un diritto, digerire è un dovere. (Marcello Marchesi)
  • Mangiare è una forma di celebrazione della vita, e non negazione della vita stessa ad altri esseri viventi, perché "inferiori". (Umberto Veronesi)
  • Mangiarono parlando di mangiare, come sempre succede. (Andrea Camilleri)
  • Mi diventa sempre più sbalorditiva e violenta l'impressione che la vita sia fondata su questo fatto semplicissimo e famigliarissimo: il mangiare. Perché, che cosa vuol dire mangiare? Che una vita distrugge lietamente, saporosamente un'altra vita per incorporarsela; che deve distruggerla per conservarsi. Ma che vuol dire dunque che per vivere occorra necessariamente mangiare, che la vita per reggersi abbia imprescindibile bisogno del mangiare? Vuol dire che la vita (la realtà) per esistere ha bisogno di distruggere sé stessa. Una realtà che si mantiene solo annientandosi, che si afferma solo togliendosi, che si pone solo negandosi. Non è forse ciò, per la nostra mentalità l'espressione stessa dell'assurdo? (Giuseppe Rensi)
  • Non esiste società che tratti il cibo in modo razionale, tenendo solamente conto del valore nutritivo degli alimenti, ed è per questo che, per ciascuno di noi, le valenze dell'alimentazione sono radicate, oltre che su complessi valori culturali, sulle consuetudini della propria famiglia e sulla carica emotiva che ne deriva. (Nella Livings)
  • Non si dovrebbe mai mangiare troppo quando si ha l'anima sottosopra. Perché causa vertigini romantiche, slanci macabri, disperazioni liriche. (Amélie Nothomb)
  • Non si sa di nessuno che sia riuscito a sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare, ma esiste invece una vasta e complessa casistica di coloro che hanno sedotto spiegando ciò che si stava per mangiare. (Manuel Vázquez Montalbán)
  • Pensiamo che l'alimentazione sia l'insieme di singole sostanze nutritive: è questo che le aziende ci inducono a pensare. Invece l'alimentazione è l'insieme di centinaia di migliaia di sostanze chimiche presenti nei cibi che collaborano tutte alla perfezione. La complessità è totale. È un concetto olistico, e devo ammettere che per me è stata una grande emozione scoprirlo. (T. Colin Campbell, Forchette contro coltelli)
  • Per chi sta in alto | discorrere di mangiare è cosa bassa. | Si capisce: hanno già | mangiato, loro. (Bertolt Brecht)
  • Per fortificare le mie ragioni allegava que' due proverbii naturali et verissimi: l'uno è che chi vuol mangiare assai bisogna che mangi poco, che questo si dice non per altra cagione se non perché il poco mangiare fa vivere assai, et vivendo assai si viene a mangiar molto; l'altro, che giova più quel cibo che si resta di mangiare, quando si ha ben mangiato, che non giova quello che già si ha mangiato. (Alvise Corner)
  • Per la legge della giungla si deve uccidere solo per mangiare, o per non essere mangiati. (Mowgli - Il libro della giungla)
  • Però se è vero che siamo ciò che mangiamo, io voglio mangiare solo cose buone, ma per mio padre: "Il cibo è carburante: se fai lo schizzinoso su quello che metti nel serbatoio finirai a secco, quindi mangia la tua spazzatura". (Ratatouille)
  • Più che mangiare, siamo mangiati dal cibo che ci impongono. (Eduardo Galeano)
  • Prima si mangia e poi si parla di quello che si è mangiato. Fatica doppia! È un po' come mangiare due volte. (Prima della rivoluzione)
  • Quando i tempi sono incerti, la gente si sente costretta a mangiare in eccesso. Blacksmith è piena di simili adulti e bambini obesi, pance cascanti, gambe corte, che si muovono come anatre. Faticano a emergere dalle utilitarie, si mettono in tuta e corrono a famiglie intere in campagna; camminano per strada con il cibo dipinto in faccia; mangiano nei negozi, in auto, nei parcheggi, nelle code degli autobus e nelle sale del cinema, sotto la maestosità degli alberi. (Don DeLillo)
  • Se mentre mangi con gusto non hai allato a tia una pirsona che mangia con pari gusto allora il piaciri del mangiare è come offuscato, diminuito. (Andrea Camilleri)
  • Siete grotteschi! Grotteschi e disgustosi! Perché mangiate se non avete fame!? (La grande abbuffata)
  • Sono convinto che, finché non saremo disposti a riconoscere i legami fra il cibo che mangiamo, le operazioni che sono state necessarie per portarlo sulle nostre tavole e i condizionamenti a cui siamo sottoposti quando lo acquistiamo, lo serviamo e lo consumiamo, non saremo in grado di fare i collegamenti che ci permetteranno di vivere con saggezza e armonia. (Will Tuttle)
  • Sono convinto che nei prossimi secoli la gente racconterà con orrore e ascolterà con dubbio come i loro antenati ammazzavano gli animali per mangiarli. Il vegetarismo si diffonde molto rapidamente. (Lev Tolstoj)
  • Tra i principali fattori che determinano il nostro stato di salute, la dieta è l'unico che possiamo controllare pienamente. Infatti spetta a noi decidere cosa mangiare o non mangiare. Non sempre ci è data questa possibilità. Basti pensare all'aria che respiriamo, all'inquinamento acustico, all'umore di chi ci sta vicino. L'alimentazione rappresenta quindi un'opportunità di salute da non trascurare. (Andrew Weil)
  • Tutto quel che non si mangia, fa bene alla salute. (Guido Ceronetti)
  • Un cibo è «buono da pensare» perché «è buono da mangiare». (Marvin Harris)
  • Un saggio che dimostri che tutti i cinque sensi si risolvono in ultima analisi nel senso del tatto, e che mangiare è il tatto portato al suo punto estremo. (Samuel Butler)
  • Una ricetta universale per far felici le persone non esiste, ma una cosa è certa: facendole mangiare male, vai nella direzione contraria. (Marco Malvaldi)

Anthelme Brillat-Savarin[modifica]

  • Dimmi quel che mangi e ti dirò chi sei.
  • Gli animali si pascono, l'uomo mangia; solo l'uomo intelligente sa mangiare.
  • Il piacere di mangiare è il solo che, preso modestamente, non è seguito da stanchezza.
  • Mangiando proviamo un certo benessere indefinibile e particolare che ci deriva dall'istintiva coscienza che mangiando compensiamo le nostre perdite e prolunghiamo la vita.
  • Solo un uomo saggio conosce l'arte di mangiare.

Proverbi[modifica]

  • Chi mangia de bon'ura cu nu puniu scascia nu muru. (calabrese)
  • Mangiare è uno dei quattro scopi della vita... Quali siano gli altri tre nessuno lo ha mai saputo. (cinese)
  • Non si mangia il cibo così caldo come è quando lo si cuoce. (tedesco)
  • 'U mangiari senza mbivari è comu u nuvulatu senza chòvari. (calabrese)
  • Una malattia può avere mille padri, ma una sola madre: l'alimentazione squilibrata. (cinese)

Italiani[modifica]

  • A chi mangia sempre polli vien voglia di polenta.
  • A pancia piena si ragiona meglio.
  • Anche la regina Margherita mangia il pollo con le dita.
  • Asino che ha fame mangia d'ogni strame.
  • Assai digiuna chi mal mangia.
  • Bisogna mangiare per vivere e non vivere per mangiare.
  • Chi è svelto a mangiare è svelto a lavorare.
  • Chi mangia sempre pan bianco, spesso desidera il nero.
  • Chi mangia sempre torta se ne sazia.
  • Chi non lavora non mangia.
  • Chi non mangia ha già mangiato.
  • Chi più lavora, meno mangia.
  • I poveri cercano il mangiare per lo stomaco; e i ricchi lo stomaco per mangiare.
  • L'appetito vien mangiando.
  • La più bell'ora per il mangiare è quella in cui si ha fame.
  • Maledetto il ventre che del pan che mangia non si ricorda niente.
  • Mangiar molto e far buona digestione, è un privilegio che han poche persone.
  • Meglio mangiar carote in pace che molte pietanze in disunione.
  • Pancia piena non crede a digiuno.
  • Pancia vuota non sente ragioni.
  • Quando si mangia non si parla.
  • Se ti vuoi nutrire bene, fai ballare i trentadue.

Napoletani[modifica]

  • Chi magna fa mulliche.[2]
  • Chi tròppo vo' magnà s'affòca.[3]
  • Fatte 'nu buono muorzo quanno può, ca 'o mmalamente nun te mancarrà.[4]
  • 'O sacco vacante | nun se mantene allerta.[5]

Toscani[modifica]

  • A vecchia che mangia pollastrelli, gli vien voglia di carne salata.[6]
  • Chi ha bocca vuol mangiare.
  • Chi ha vitella in tavola non mangia cipolla.
  • Chi non mangia a desco, ha mangiato di fresco.
  • Chi non mangia ha del mangiato.
  • Il bue mangia il fieno perché si ricorda che è stato erba.[7]
  • Il villano venderà il podere, per mangiare cacio, pane e pere.
  • Meno siamo a tavola, e più si mangia.
  • Prima di scegliere l'amico bisogna averci mangiato sale sett'anni.
  • Quel che si dona, luce; quel che si mangia, pute.
  • Tanto mangia il povero quanto il ricco.

Modi di dire italiani[modifica]

  • Mangiare a quattro palmenti.
  • Mangiare a ufo.
  • Mangiare come un uccellino.
  • Mangiare con l'imbuto.
  • Mangiare la foglia.
  • Mangiare per due.
  • O mangia questa minestra, o salta dalla finestra.

Note[modifica]

  1. «Mangiate, mangiate, | non sapete chi vi mangerà
  2. «Chi mangia fa molliche.» Chi è ricco può trascurare piccoli sprechi.
  3. «Chi è troppo avido nel mangiare si strozza.»
  4. «Mangia (fatti) un buon boccone (morso) quando puoi, che il cattivo non ti mancherà.» Cogli senza esitare le buone occasioni perché, al contrario dalle cattive, sono rare.
  5. «Il sacco vuoto (l'uomo che non può mangiare) | non si regge in piedi.»
  6. Si dice di quanti lasciano le cose di ottima qualità per cose meno pregiate.
  7. Usato quando qualcuno da anziano si comporta proprio come faceva da giovane.

Voci correlate[modifica]

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