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La bella e la bestia (film 1991)

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La bella e la bestia

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Locandina che ritrae la sagoma della Bestia con la Rosa Incantata

Titolo originale

Beauty and the Beast

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1991
Genere animazione
Regia Gary Trousdale e Kirk Wise
Soggetto Jeanne-Marie Leprince de Beaumont (fiaba)
Sceneggiatura Linda Woolverton
Produttore Don Hahn
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
Note
  • Vincitore di 2 premi Oscar (1992):
    • Miglior canzone
    • Miglior colonna sonora

La bella e la bestia, film d'animazione statunitense del 1991, regia di Gary Trousdale e Kirk Wise.

Tanto tempo fa in un paese lontano lontano, un giovane principe viveva in un castello splendente. Benché avesse tutto quello che poteva desiderare, il principe era viziato, egoista e cattivo. Accadde però, che una notte d'inverno, una vecchia mendicante arrivò al castello e offrì al principe una rosa in cambio del riparo dal freddo pungente. Lui, che provava repulsione per quella vecchia dal misero aspetto, rise del dono e la cacciò. Ma lei lo avvertì di non lasciarsi ingannare dalle apparenze perché la vera bellezza si trova nel cuore. Il principe la respinse di nuovo e in quel momento la bruttezza della mendicante si dissolse ed apparve una bellissima fata. Il principe si scusò ma era troppo tardi, perché lei ormai aveva visto che non c'era amore nel suo cuore, e per punirlo, lo tramutò in una orrenda Bestia e gettò un incantesimo sul castello, e su tutti i suoi abitanti. Vergognandosi del suo aspetto mostruoso, la Bestia si nascose nel castello con uno specchio magico come unica finestra sul mondo esterno. La rosa che gli aveva offerto la fata era davvero una rosa incantata, e sarebbe rimasta fiorita fino a che il principe avesse compiuto 21 anni. Se avesse imparato ad amare, e fosse riuscito a farsi amare a sua volta prima che fosse caduto l'ultimo petalo, l'incantesimo si sarebbe spezzato. In caso contrario, sarebbe rimasto una Bestia per sempre. Con il passare degli anni, il principe cadde in preda allo sconforto e perse ogni speranza, chi avrebbe mai potuto amare una Bestia? (Narratore)

Frasi

Citazioni in ordine temporale.

  • È inutile illudersi. Quella ragazza non vedrà mai niente in me... tranne che un mostro. È inutile. (Bestia)
  • Qualcosa in lui si trasformò | era sgarbato, un po' volgare, ora no | è timido, piacevole | non mi ero accorta che ora è incantevole. (Belle)
  • Lo sguardo suo, su me posò | sfiorò la zampa ma paura non provò | son certo che, mi sono illuso | lei non mi aveva mai guardato con quel viso. (Bestia)
  • [Parlando della Bestia] Dopo tutto questo tempo ha finalmente imparato ad amare. (Mrs. Bric)

Dialoghi

Citazioni in ordine temporale.

  • Libraio: Ah, Belle.
    Belle: Buongiorno, sono venuta a restituirle il suo libro.
    Libraio: Lo hai già finito?
    Belle: L'ho letto tutto d'un fiato. Ha niente di nuovo?
    Libraio: Sei venuta solo ieri!
    Belle: Non fa niente! Allora se permette... Mi prenderò questo!
    Libraio: Vuoi questo?! Ma lo hai già letto due volte!
    Belle: È il mio preferito! Posti esotici, intrepidi duelli, incantesimi, un principe misterioso!
    Libraio: Se ti piace così tanto, allora te lo regalo.
    Belle: Ma signore...!
    Libraio: Insisto!
    Belle: Be', la ringrazio... La ringrazio con tutto il cuore!
  • Le Tont [dopo che Gaston ha sparato a un'anatra]: Caspita! Non sbagli un colpo, Gaston! Sei il più grande cacciatore del regno!
    Gaston: Lo so.
    Le Tont: Ah ah. Nessuna bestia può sperare di salvarsi da te... e neanche nessuna ragazza!
    Gaston: Ben detto, Le Tont, e adesso ti dirò chi sarà la mia prossima preda! [indica Belle]
    Le Tont: Chi? La figlia dell'inventore?
    Gaston: Proprio lei! Sarà lei la fortunata che sposerò.
    Le Tont: Ma lei è...
    Gaston: La più bella ragazza del paese.
    Le Tont: Lo so, ma...
    Gaston: Quindi, è la migliore. E non mi merito il meglio io?
    Le Tont: Ma... ma... ma certo, volevo dire... ma come fai?
    Gaston [cantando]: L'ho detto subito dal primo istante | Non é possibile sbagliar! | Così belle non ce n'è | È avvenente quanto me | Sono certo, la desidero sposar.
    Claudette, Laurette e Paulette: È lui! Mio Dio! No, non tremare! | Monsieur Gastone è proprio chic! | Orsù cuor mio, non impazzire! | Non c'è un maschio forte come lui!
    Paesano: Bonjour!
    Gaston: Pardon!
    Paesani: Buondì! Mais oui! | Questa è pancetta? | Anche dell'uva, del dolce, due chili, tre
    Gaston: Mi scusi!
    Paesano: Dove è il coltello?
    Gaston: Fammi passare!
    Paesani: Il pane, il pesce, è secco, puzza, | ma non si sbaglia!
    Belle: La vita deve darmi un po' di più!
    Gaston: Vedrai che la mia sposa sarai tu!
    Paesani: Ma guarda che ragazza stravagante | Così carine non ce n'è! | Ma la gente che c'è qua | Vedrai non capirà | Questa sua originalità | Lei è bizzarra e atipica! | Insolita ed eccentrica, è Belle! | Bonjour! | Bonjour, bonjour!!!
  • Gaston: Ciao, Belle.
    Belle: Ciao, Gaston. [Gaston prende il libro da Belle] Gaston, posso riavere il mio libro, per favore?
    Gaston: Ma come fai a leggerlo? Non ci sono figure!
    Belle: Ci sono persone che usano l'immaginazione.
    Gaston: Belle, sarebbe ora che ti togliessi dalla testa questi libri e ti occupassi di cose più importanti... per esempio di me! [Claudette, Laurette e Paulette ansimano affascinati] Ormai ne parla tutta la città; non è giusto che una donna legga. Le vengono in testa strane idee e comincia a pensare.
    Belle: Gaston, sei decisamente primordiale.
    Gaston [ride]: Grazie, Belle. Che ne dici se tu e io andassimo insieme alla taverna a dare un'occhiata ai miei trofei.
    Belle: Magari un'altra volta, Gaston.
    Claudette: Cosa le dice la testa?
    Laurette: È pazza!
    Paulette: È bellissimo!
    Belle: Ti prego, Gaston, non posso, devo andare a casa ad aiutare mio padre. Addio.
    Le Tont: Ah ah ah, quel vecchio pazzo, lui sì che ha bisogno di aiuto! [Gaston e Le Tont ridono di cuore]
    Belle: Non parlate di mio padre a quel modo!
    Gaston: Giusto, non parlare di suo padre a quel modo!
    Belle: Mio padre non è pazzo! È un genio!
  • Le Tont [ridacchia]: Oh, caspita! Farai a Belle proprio una grossa sorpresa, eh Gaston?
    Gaston: Già. Questo è il suo giorno fortunato! [si rivolge ai paesani] Vorrei ringraziarvi per essere venuti al mio matrimonio. Prima sarà meglio che vada a chiedere... la mano alla ragazza! [Belle] E tu, Le Tont. Quando Belle e io usciamo da quella porta...
    Le Tont: Oh, lo so, lo so! Faccio partire la musica.
    Gaston: Non ancora!
    Le Tont: Scusa!
  • Belle [Bussano alla porta. Belle va ad aprire]: Gaston! Ma che bella sorpresa.
    Gaston: Sono d'accordo? Io sono pieno di sorprese. Sai, Belle, non c'è ragazza in tutto il paese che non vorrebbe essere nei tuoi panni. Questo sarà il giorno... [Gaston si controlla i denti davanti allo specchio] Questo sarà il giorno in cui si avvereranno i tuoi sogni.
    Belle: E tu che cosa ne sai dei miei sogni, Gaston?
    Gaston: So tutto. Senti, immaginati la scena. [appoggia le scarpe sporche di fango sul libro di Belle] Una rustica casina di caccia, la mia ultima preda che arrostisce sul fuoco, la mia mogliettina che mi massaggia i piedi, mentre i piccoli giocano sul pavimento con i cani. Naturalmente ne avremo sei o sette.
    Belle: Cani?
    Gaston: No, Belle! Ragazzi robusti, come me!
    Belle: Immagina la scena.
    Gaston: E sai chi sarà quella mogliettina?
    Belle: Lasciami pensare.
    Gaston: Tu, Belle!
    Belle: Gaston, sono... sono... senza parole. Non so proprio cosa dire.
    Gaston: Dì che mi sposerai.
    Belle: Mi dispiace tanto, Gaston, ma... ma... io proprio non ti merito. [Gaston cade nel fango]
  • Le Tont: Allora, com'è andata?
    Gaston: Ti ho detto che Belle diventerà mia moglie e io la sposerò in un modo o nell'altro!
    Le Tont [al maiale Pierre]: L'hai sentito! [Pierre grugnisce convinto]
  • Lumière [la Bestia ritorna nella torre dove è rinchiusa Belle, dopo aver lasciato andare via suo padre Maurice]: Padrone?
    Bestia: Che cosa c'è?!
    Lumière: Ehm, dato che la ragazza rimarrà con noi per un po' di tempo, stavo pensando che, ehm, forse potrebbe offrirle una stanza un po' più comoda. [la Bestia grugnisce, chiaramente contrario] Ripensandoci, forse no.
  • Belle [piangendo nella torre perché non vedrà più suo padre]: Non mi ha neanche permesso di salutarlo. Non lo vedrò mai più. E non l'ho neanche salutato.
    Bestia: Le mostrerò la sua stanza.
    Belle: La mia stanza? Ma pensavo che...
    Bestia: Vuole rimanere nella torre?
    Belle: No.
    Bestia: Allora mi segua.
  • [La Bestia conduce Belle nella sua stanza, tenendo Lumière nella sua zampa]
    Lumière [sottovoce alla Bestia]: Avanti, le dica qualcosa.
    Bestia: Ehm? Oh. Io... spero che le piaccia qui. [Lumière lo incoraggia ad andare avanti] Il castello è casa sua ora e può andare dove vuole, tranne che nell'ala ovest.
    Belle: Cosa c'è nell'ala ovest?
    Bestia: È proibita! [arrivano alla camera di Belle] Se ha bisogno di qualcosa, la chieda ai domestici.
    Lumière [sottovoce alla Bestia]: A cena, la inviti a cena.
    Bestia: Lei questa sera cenerà con me. E non si tratta di un invito! [la Bestia sbatte rabbiosamente la porta e Belle, rimasta sola, scoppia a piangere sul suo letto]
  • Bestia [aspettando Belle per cenare]: Perché ci mette così tanto? Le ho fatto dire di scendere. Perché non è già qui?!?
    Mrs. Bric: Oh, sia paziente, signore. La ragazza ha perso il padre e la libertà, tutto in un solo giorno.
    Lumière: Padrone, ha pensato che forse la ragazza potrebbe essere colei che spezzerà l'incantesimo?
    Bestia: E certo che c'ho pensato. Non sono uno stupido.
    Lumière: Bene. Allora voi vi innamorate di lei, lei si innamora di voi, e puff!, via l'incantesimo! Ridiventerete un umano entro mezzanotte!
    Mrs. Bric: Non è così facile, ci vuole tempo per queste cose.
    Lumière: Ma la rosa ha già cominciato ad appassire.
    Bestia: Oh, è tutto inutile. Lei è così bella e io... be', guardatemi!!
    Mrs. Bric: Oh, dovrà aiutarla a guardare quello che ha dentro.
    Bestia: Ma non so come.
    Mrs. Bric: Beh, può cominciare con il rendersi più presentabile. Non stia curvo e provi a comportarsi da gentiluomo.
    Lumière: Si, quando entrerà, si ricordi di farle un sorriso audace e disinvolto. Su, su, mi faccia un sorriso.
    Mrs. Bric: E non spaventi quella povera ragazza.
    Lumière: La colpisca col suo spirito arguto.
    Mrs. Bric: Ma sia gentile.
    Lumière: La ricopra di complimenti.
    Mrs. Bric: Ma sia sincero.
    Lumière: E soprattutto si ricordi...
    Mrs. Bric e Lumière: Cerchi di controllare il suo umore! Oh! [Lumière e Mrs. Bric vedono la porta che si apre cigolando]
    Lumière: Eccola che arriva!
    Tockins: Buonasera.
    Bestia: Allora, dov'è lei?
    Tockins: Chi? Oh, ah, ah, ah, ah, ah, la ragazza, sì... la ragazza, beh, ecco, in questo momento è alle prese con... oh, l'emozione del momento, un po' di timidezza, allora ha deciso... di non venire.
    Bestia: Cosa?!?
    Tockins: Sua Altezza! Sua Grazia! Sua Eminenza! Non sia precipitoso!
    Bestia [bussando violentemente alla porta della camera di Belle]: Credevo di averle detto di venire a cena!
    Belle [da dietro la porta]: Non ho fame!
    Bestia: Venga subito fuori se no... butterò giù la porta!
    Lumière: Padrone, forse mi sbaglierò, ma non credo che sia questo il modo per conquistare l'amore della ragazza.
    Tockins: La prego! Cerchi di comportarsi da gentiluomo.
    Bestia [sempre più arrabbiato a denti stretti]: Ma quella fa così la difficile!!
    Mrs. Bric: Con gentilezza, con gentilezza.
    Bestia: Scenderebbe per la cena?
    Belle: No! [la Bestia indica la porta, frustrato]
    Tockins: Eh, eh, eh, eh. Garbato. Cortese.
    Bestia [con calma forzata]: Mi farebbe un grande piacere, signorina, se lei venisse subito a cena.
    Tockins: Ehm, ehm, dica "per favore".
    Bestia: Per favore.
    Belle [arrabbiata alla Bestia]: No, grazie.
    Bestia: Non può restare lì in eterno!
    Belle: Sì che posso!
    Bestia: Bene! Faccia pure [ruggendo rabbiosamente] e muoia di fame!!! [a Tockins, Lumière e Mrs. Bric] Se non ha voglia di mangiare con me, allora non mangerà affatto!!! [la Bestia torna di corsa lungo il corridoio, sbattendo la porta e facendo cadere un pezzo del soffitto su Lumière]
    Mrs. Bric: Oh cielo, non è andata molto bene, vero?
    Tockins: Lumière, stai di guardia davanti alla porta e informami subito se c'è anche il minimo cambiamento.
    Lumière: Conti su di me, mon capitan.
    Tockins: Beh, tanto vale andare di sotto e cominciare a rassettare un po'.
  • [La Bestia trova Belle nell'ala ovest che stava per toccare la rosa, incuriosita. La Bestia ricopre la rosa con il vetro e Belle, allo sguardo minaccioso della Bestia, si spaventa]
    Bestia: Perché è venuta qui?
    Belle: Io... mi dispiace.
    Bestia: L'avevo avvertita di non venire qui!
    Belle: Non volevo fare niente di male.
    Bestia: Non capisce cosa sarebbe potuto accadere? [la Bestia comincia a spaccare furiosamente i mobili]
    Belle: La prego, si fermi!
    Bestia: Se ne vada!!!
    Belle [correndo via spaventata]: No!
    Bestia: Vada fuori di qui!!! [Belle scappa via dal castello, mentre la Bestia si rende conto di quello che ha fatto e si copre la faccia per la vergogna]
    Lumière [sussulta]: Dove sta andando?
    Belle: Mi dispiace di aver promesso, ma non rimarrò qui un minuto di più!
    Tockins: Oh no, aspetti, la prego! La prego, aspetti!
  • [La Bestia, dopo aver salvato Belle dai lupi, ha una ferita, Belle prova a medicargliela]
    Belle: Stia fermo. Non faccia così... [la Bestia grugnisce rifiutato, e lei la riprova a medicargliela] Le ho detto di stare fermo! [Belle tocca la zampa ferita della Bestia e quest'ultimo ruggisce di dolore]
    Bestia: Ma fa male!!
    Belle: Se stesse fermo le farebbe meno male!
    Bestia: Be', se non fosse fuggita, questo non sarebbe successo!
    Belle: Se non mi avesse spaventata, io non sarei fuggita!
    Bestia: Be'... E lei non sarebbe dovuta andare nell'ala ovest! [con uno sguardo trionfante, credendo di averla messa nel sacco]
    Belle: Be', almeno dovrebbe imparare a controllarsi! Ora stia fermo. Brucerà un pochino... [Belle tocca di nuovo la zampa della Bestia, che cerca di trattenere il dolore] A proposito, grazie... per avermi salvato la vita.
    Bestia [guardando dolcemente Belle]: Dovere.
  • Monsieur D'Arque: Di solito non lascio in manicomio nel bel mezzo della notte. Ma lei mi ha detto che ne sarebbe valsa la pena. [Gaston gli da un sacchetto pieno di monete d'oro] Oh, che cosa le serve?
    Gaston: È molto semplice! Il fatto è che ho deciso di sposare Belle, ma lei ha bisogno di essere... persuasa.
    Le Tont [ridendo]: Altro che persuasa! [Gaston gli colpisce la testa per zittirlo, facendogli incastrare un bicchiere di birra nella bocca, mentre stava bevendo]
    Gaston: Tutti sanno che suo padre è matto da legare. È venuto qui stanotte, delirando riguardo a una bestia in un castello!
    Monsieur D'Arque: Ma Maurice è inoffensivo.
    Gaston: Non m'importa! Belle... farebbe... qualunque cosa per evitare che venisse rinchiuso!
    Le Tont [ridacchiando nervosamente]: Sì, anche sposare lui! [Gaston prova a colpirlo di nuovo, ma lui si copre il bicchiere in testa]
    Monsieur D'Arque: Quindi vuole che io rinchiuda suo padre in manicomio a meno che lei non acconsenta a sposarla. Oh, ma è una cosa spregevole. Mi piace!
  • [Dopo che la Bestia libera Belle per andare a salvare suo padre]
    Tockins: Bene, sua altezza, devo dire che tutto sta procedendo a meraviglia, sapevo che ne era capace!
    Bestia [tristemente]: L'ho lasciata andare.
    Tockins: Eh, eh, sì, sì, splendido... [con l'aria molto triste] Che cosa? Oh, come avete potuto farlo?
    Bestia: Ho dovuto.
    Tockins: Si, ma... perché?!
    Bestia: Perché... ne sono innamorato.
  • Gaston: Se non ti conoscessi meglio direi che provi qualcosa per quell'orribile mostro.
    Belle: Non è un mostro, Gaston! Tu lo sei!
  • Belle: Devo avvertire la Bestia. È stata tutta colpa mia. Oh, papà, cosa possiamo fare?
    Maurice: Belle, sta' tranquilla, penseremo a qualcosa.
  • Abitanti del villaggio: Chi sarà? | Chi lo sa? | Questa bestia è misteriosa, | e una gran paura ci accompagnerà. | Fuggirà, morirà, salveremo i nostri figli, | ed il villaggio rivivrà! | Lei morirà!
  • Tockins: Lo sapevo, lo sapevo che era stupido farsi delle illusioni.
    Lumière: Sarebbe stato meglio se non fosse venuta affatto. Potrebbe essere?
    Mrs. Bric: Sarà lei?
    Lumière: Sacre bleu, invasori!
    Tockins: Aggressori!
    Mrs. Bric: E hanno lo specchio!
    Tockins: Avvertiamo il padrone. Se vogliono combattere, saremo pronti a riceverli, siete con me? Ohhh!
  • Gaston: Portate via tutto quello che volete, ma ricordatevi, la Bestia è mia!
    Abitanti del villaggio: Su marciam! | Avanziam! | Le bandiere al vento, | in alto i cuori, | dentro la battaglia ci gettiam! | Chi verrà, canterà; | siamo un gruppo di francesi | che la bestia ucciderà. | Ucciderà!
    Mrs. Bric: Mi scusi, padrone.
    Bestia: Lasciatemi in pace.
    Mrs. Bric: Ma signore, stanno attaccando il castello!
    Abitanti del villaggio: Morirà, | morirà!
    Lumière: Riusciranno ad entrare!
    Spolverina: Oh, Lumière! Dobbiamo fare qualcosa!
    Lumière: Aspettate! Ho un'idea!
    Abitanti del villaggio: Morirà, | morirà!
    Mrs. Bric: Che cosa possiamo fare, padrone?
    Bestia: Non ha importanza ora. Lasciateli entrare.
    Abitanti del villaggio: Morirà, | morirà! | morirà!!
    Lumière: ORA!
    Chicco: Si! Sto arrivando!
    Maurice: Come diavolo ha fatto? Belle, scappa!
    Chicco: Oh, dovreste provarlo anche voi.
    Mrs. Bric [A un abitante del villaggio a cui dei boccali lanciano pomodori]: Guarda quassù, spregevole cialtrone! Ora! [insieme alle tazze rovescia il tè bollente sull'uomo.]
    Tockins [Dopo altri interventi di M.me Armoire, Lumière, Sultano e del cuoco-stufa, gli abitanti del villaggio fuggono e gli abitanti del castello esultano]: Tornatevene a casa vostra! [Lumière lo bacia per avergli salvato la vita, Tockins ne è disgustato] Ohhh!
  • [Dopo lo scontro con Gaston, la Bestia è rimasto ferito gravemente ed è in punto di morte tra le braccia di Belle]
    Bestia: Belle... tu... tu sei tornata.
    Belle: Ma certo che sono tornata. Non potevo lasciare che... [abbracciando la Bestia tristemente] Oh, è tutta colpa mia. Ho cercato di avvisarti...
    Bestia: Forse... è meglio... è meglio così.
    Belle: Non parlare in questo modo. Andrà tutto bene. Adesso siamo insieme. Andrà tutto benissimo, vedrai.
    Bestia [accarezzandola]: Almeno... ti ho potuto vedere... un'ultima volta. [la sua zampa cade a terra e i suoi occhi si chiudono]
    Belle: No, no! Ti prego, ti prego, ti prego, non lasciarmi! [piangendo] Io ti amo. [intanto cade l'ultimo petalo della rosa davanti agli occhi sconsolati di Lumière, Tockins e Mrs. Bric]
  • [Dopo che tutto è tornato alla normalità e Belle e la Bestia si sono innamorati l'uno dell'altra]
    Tockins: Be', Lumière, vecchio mio, dimentichiamo le nostre divergenze?
    Lumière: Ma certo, mon ami. L'avevo detto che ci sarebbe riuscito!
    Tockins: Mi dispiace, amico mio, ah, ah, ah, ma credo di essere stato io a dirlo a te.
    Lumière: No, non è vero, l'ho detto io!
    Tockins: Oh, non è assolutamente vero, vecchio rintontito con la testa piena di cera!
    Lumière: En garde, tu orologio con le rotelle fuori posto!

Chicco: E vivranno per sempre felici e contenti, mamma?
Mrs. Bric: Ma certo, tesoro mio. Per sempre.
Chicco: Devo ancora dormire nella credenza? [Maurice e Mrs. Bric ridono e lui sorride]
Coro: Quando sembra che | non succeda più | ti riporta via | come la marea | la felicità! | Ti riporta via | come la marea | la felicitààààà!!!

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