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Gli Aristogatti

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Gli Aristogatti

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Cosplayers degli Aristogatti

Titolo originale

The Aristocats

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1970
Genere animazione
Regia Wolfgang Reitherman
Soggetto Tom McGowan, Tom Rowe (libro)
Sceneggiatura Larry Clemmons, Vance Gerry, Ken Anderson, Frank Thomas, Eric Cleworth, Julius Svendsen, Ralph Wright
Produttore Wolfgang Reitherman, Winston Hibler
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
Note
The Aristocats è cantata da Maurice Chevalier.

Gli Aristogatti, film d'animazione statunitense del 1970.

Frasi

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  • Non sono più agile come quando avevo ottant'anni! (l'avvocato Georges Hautecourt)
  • Quei gatti devono sparire! (Edgar)
  • Gli aristogatti non si esercitano a fare a morsi e a unghiate, o cose simili. Badate che è sconvenientissimo. (Duchessa)
  • O miei gattini vi drogherò! | Voi ve ne andrete e io ricco sarò! (Edgar) [canticchiando]
  • Il vostro piatto preferito preparato in modo specialissimo: è crema di crema alla Edgar! Buon sonno... ehm... voglio dire... buon appetito. (Edgar)
  • È una motocicletta, due cilindri... trazione a catena... una ruota che cigola, quella davanti da quel che sento! Vediamo: sono scarponcini, numero... quarantaquattro, un buco nella suola sinistra dal rumore! (Napoleone) [analizzando i rumori a distanza con l'udito]
  • Pe' arivacce qui da Roma ho fatto l'autostop e 'n Francia è già m'ber pezzo che ce sto... Ma pure da emigrato, mica so' cambiato: io so' Romeo, er mejo der Colosseo! Io fermo nun ce sto, proprio nun me va! Se domani qui sarò, oggi chi lo sa? Forse un po' m'acchitterò e me ne andrò in città, già... E poi laggiù tanta scena farò, ogni gatta che me vedrà dirà: «ma che ber micione, che simpaticone, quello è Romeo, er mejo der Colosseo!». Si cambio so' guai, sto bene come sto... Io nun me lego mai, catene nun ce n'ho! Aggregate si voi, io so andove finirai in Cina, in Perù o a Timbuctù! Ma nun baccajerai vedrai! Chi tante storie fa, a prega' nun sto! Tutto quello che me va... con un gesto c'ho! Penso sempre che l'avi miei tra ruderi e mausolei sapevano già fasse rispetta' e considera' da nobbili e plebei! Se tanto me da tanto godo e me ne vanto d'esse Romeo er mejo der Coloseo! C'avrò er busto ar pincio e ar museo... eh già! (Romeo) [canzone]
  • Io so' Romeo... Er mejo der Colosseo. (Romeo)
  • Be', così è la guerra, Napoleone: non puoi mica vincere sempre! (Lafayette)
  • Non sarà Beethoven, mamma, però ha un ritmo! (Bizet)
  • Tutti quanti voglion fare jazz | perché resister non si può | al ritmo del jazz. (Scat Cat) [canzone]
  • Ah! Edgar, vecchio mio, comincia ad abituarti alle raffinatezze! Un giorno sarà tutto tuo, vecchio volpone! (Edgar)
  • Andrete tutti a Timbuctu. Forse è l'ultima cosa che faccio in vita mia! (Edgar)

Dialoghi

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  • Georges Hautecourt: Coraggio, Edgar! Chi arriva su per ultimo è un barbagianni!
    Edgar: Non potremmo prendere l'ascensore questa volta, signore?
    Georges Hautecourt: Quella gabbia da uccelli? Fanfalucche, gli ascensori sono per i vecchi!
  • Edgar: Ai gatti??!?!
    Madame Adelaide: Sì, George. Desidero semplicemente che i gatti ereditino per primi, poi, alla fine dei loro giorni, l'intera proprietà passerà a Edgar.
    Edgar: I gatti ereditano per primi e io vengo dopo i gatti. Io, dopo… oh, non è giusto!
  • Bizet: Aspettatemi, aspettatemi!
    Minou: Prima io, prima io!
    Matisse: Perché devi esser tu la prima?
    Minou: Perché io sono una signora, ecco perché.
    Matisse: Tu non sei una signora!
    Bizet: Tu sei una sorella e basta!
  • Guendalina: Adelina, se cammino ancora finirà che mi verranno i piedi piatti!
    Adelina: Guendalina, noi siamo nate con i piedi piatti!
  • Duchessa [dopo averlo sentito cantare]: Bravo, bravissimo! Lei ha proprio un grande talento.
    Romeo: Oh grazie. E come faresti de nome?
    Duchessa: Io mi chiamo Duchessa.
    Romeo: Duchessa... dorce. Me piace. E che occhi. L'occhi tua so' du' zaffiri splendenti, che mandano raggi caldi e seducenti.
  • Duchessa: Signor Romeo, lei è formidabile.
    Romeo: Lo so... modestamente.
  • Guendalina: Prima di tutto deve acquistare fiducia in sé stesso, cercando di nuotare senza aiuto.
    Romeo: Macché nuotare! Sto a cerca' de arriva' salvo alla terra!
  • Romeo [ad Adelina e Guendalina]: Salve, tortorelle!
    Guendalina [ridacchiando]: Non siamo tortore, siamo oche!
    Romeo: No!? V'avevo preso pe' cigni!
    Adelina: Adulatore.
  • Zio Reginaldo: Beati coloro che si sbronzano tra loro!
    Adelina: Vuoi dire "sbrogliano tra loro".
  • Napoleone: Ora lo scricchiolio ha smesso.
    Lafayette: Io insisto a dire che era un vecchio grillo con l'insonnia.
    Napoleone: Il capo sono io! Decido io che cos'era! [pausa] Era un vecchio grillo con l'insonnia.
  • Lafayette: L'-l'hai-l'hai-l'hai-l'hai visto?
    Napoleone: No, no, è scivolato dietro di me, mi ha colpito alle spalle.
    Lafayette: Be', non mi ha mica fatto male: mi ha solo colpito alla testa!
  • Matisse [intrappolati da Edgar]: L'avevo detto che era stato Edgar!
    Bizet: Stai zitto, Matisse!
  • Avv. Georges Hautecourt: Adelaide, cos'è questa musica? Sembra una gang di jazzisti swing!
    Madame: È esattamente quel che sono, George: sono l'inizio della mia nuova fondazione.
    Avv. Georges Hautecourt: Quale fondazione?
    Madame: La mia casa di riposo per tutti i gatti randagi di Parigi.

Lafayette: Ehi, Napoleone! Direi che questa è la fine.
Napoleone: Un momento, il capo sono io! Lo dico io quando è la fine! [la parola "FINE" lo colpisce alla testa] È la fine.

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