Motti dai libri

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Tutti per uno e uno per tutti

Raccolta di motti tratti dai libri.

Motti dai libri[modifica]

  • Chi osa vince, Marcus. Pensa a questo motto ogni volta che affronti una scelta difficile. Chi osa vince. (Joël Dicker)
  • Come tutti gli ispettori che lavorano agli omicidi è un lavoratore instancabile che con gli anni ha imparato a tollerare le proverbiali sfuriate del capo, i suoi repentini cambi di umore e le pirotecniche esternazioni all'insegna del motto: «Un poliziotto democratico prima è democratico e poi poliziotto», finendo per apprezzarle e trarne perfino motivo di divertimento. (Bruno Morchio)
  • Cominciava a delinearsi quel famoso motto della naia che recita: "La vita militare è rendere le cose facili difficili attraverso l'inutile." (Francesco Guccini)
  • "Convinci più persone che puoi e il mondo cambierà!" è il motto di ogni attività di tipo morale. (Marco Maurizi)
  • Diffida di ogni impresa che richieda abiti nuovi. (Edward Morgan Forster)
  • È un bel lavoro, sapete. Il lunedì bruciare i luminari della poesia, il mercoledì Melville, il venerdì Whitman, ridurli in cenere e poi bruciare la cenere. È il nostro motto ufficiale. (Ray Bradbury)
  • Era un motto che guidava anche le parole e la vita di mio padre: lottare al meglio significa già di per sé avere vinto, e i più piccoli momenti nella vita sono quelli che ci dicono di più su ciò che siamo dentro. (Colin O'Brady)
  • Il mondo è la nostra toilette! Questo fu il nostro motto durante il viaggio verso nord. Ci eravamo portate un sacco di carta igienica così da non rischiare di dover cercare un gabinetto. (Leslie Feinberg)
  • Il motto dell'umorista [...] dice:
    «Fa' che domani tu non debba ridere di te stesso: ridi oggi». Domani è troppo tardi. (Giovannino Guareschi)
  • Il motto ufficiale dell'Agenzia era: «La verità vi renderà liberi». Tutto stava a trovarla questa verità. (Tom Clancy)
  • In breve, il suo motto era: «Ad ogni costo!», e l'amore dell'impossibile, per usare la bella espressione di Pope, era la sua ruling passion. (Jules Verne)
  • La bandiera della nuova nazione era una formica sotto un sole giallo brillante. A volte la creatura teneva uno strumento: una cesoia, una falce, un martello, una spatola o una penna. Altre volte, le sue mani (o piedi) erano vuote. Sotto c'era sempre il motto della nazione: CON. (Eleanor Arnason)
  • La scuola di grazia e portamento mi insegnò una volta per tutte che non ero carina, non ero femminile e non sarei mai stata aggraziata. Il motto della scuola era Ogni ragazza che entra, ne esce donna. Io rappresentavo l'eccezione. (Leslie Feinberg)
  • – L'ignoranza aiuta a prendere la decisione giusta? – ridacchiò Ampelio. – Cos'è, il nuovo slogan della Lega? (Marco Malvaldi)
  • "Lo scudo sfoggerà una banda d'or in quarto destro, una croce di Sant'Andrea murrey sulle fasce, con un cane, dormiente, a mo' di emblema, con sotto un piede una catena merlata, simbolo di schiavitù, con un gallone vert in sommo trinciato e tre linee infiorate in campo azure, e con punte del centro rampanti su un gallone dentato. Sulla cresta, sable, un negro che fugge, con un fagotto sulle spalle, sulla banda sinistra, e una coppia di caprioli a supporto, che poi saremmo tu e io, e il motto Maggiore fretta, minore atto. L'ho preso da un libro, e vuol dire che più fai in fretta e meno cose fai". (Mark Twain)
  • Mi spiegò che il suo motto era: «Prendere uomini in gamba e trattarli bene».
    «Lavorano meglio, se lei li tratta bene» soggiunse «e poi ritornano.» (Jerome K. Jerome)
  • 'Morte agli umani!' Questo è il loro motto, la missione per la quale uccidono, bruciano, saccheggiano! (Andrzej Sapkowski)
  • Non è colpa mia se non sono nato duca, e non è colpa vostra se non siete nato re, perciò perché stare in pena? Cerca di prendere le cose per come vengono, è il mio motto. (Mark Twain)
  • Non so come e perché: questo è il tuo motto! Il ragazzo ha ragione, tu non sai un cazzo e continui a farti i tuoi film nella testa. (Bruno Morchio)
  • Quello che nostro Signore mi dà, lo prendo volentieri; di quello che non mi dà, faccio tranquillamente a meno. Questo è il mio motto, in quanto so accontentarmi. (Martin Lutero)
  • Quello era il tanto ammirato esemplare inglese di "ambiente-lavoro" moderno, il salone aperto della redazione del London Orator, fiore all'occhiello della Ivorstone Press, un grande quotidiano a diffusione nazionale e risonanza internazionale, cane-da-guardia della libertà, culla della banalità, testa-d'ariete della pornografia leggera, lacrima-di-coccodrillo della morale corrente, fauci e denti dello squalo marino e personale scimmietta ammaestrata di Sir Ivor Stone in persona. A sommo del portone principale faceva spicco il blasone di Sir Ivor, con il suo motto-rebus, Primum lapidem iaciam. (Richard Adams)
  • Rammento un motto che stava esposto nella mia camera, quando ero bambina: "La tua stessa colpa ti farà scoprire". Ed è verissimo. "La tua stessa colpa ti farà scoprire". (Agatha Christie)
  • Se sei in dubbio gira a sinistra, era il suo motto. (Lee Child)
  • SMAG Era diventato il loro motto, e Jonesy proprio non si ricordava chi di loro avesse cominciato a dirlo per primo. (Stephen King)
  • Sopra l'entrata principale le parole: "Centro di incubazione e di condizionamento di Londra Centrale" e in uno stemma il motto dello Stato mondiale: "Comunità, Identità, Stabilità". (Aldous Huxley)
  • Tutti per uno e uno per tutti. (Alexandre Dumas padre)
  • Vigiliamo e siamo sempre presenti. (Anne Rice)

George Orwell, 1984[modifica]

  • Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.
  • La guerra è pace.
  • La libertà è schiavitù.
  • L'ignoranza è forza.