Occhio
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Citazioni sull'occhio.
Citazioni
[modifica]- Ahi! con quanti sospiri Amor pregai | Che le fermasse, a l'incontrarmi, il passo, | Per aver spazio di mirarla assai. | Ma ebber contrario effetto i preghi, ahi lasso! | Ch'ella passò volando, ed io restai | Da' suoi begli occhi trasformato in sasso. (Angelo di Costanzo)
- Alla compagna di viaggio | i suoi occhi il più bel paesaggio | fan sembrare più corto il cammino. (Fabrizio De Andrè)
- Certe cose possono saperle soltanto gli occhi. (Levante)
- D. Che farete, occhi miei, poi ch'io non spero | Veder per tanto spazio il viso santo?
R. Farem con nuovo inusitato pianto | Fiumi maggior del Reno e dell'Ibero. (Angelo di Costanzo) - Chi ha l'occhio, trova quel che cerca anche a occhi chiusi. (Italo Calvino)
- Con gli occhi malinconici, chini, umidi d'amore, | ora socchiusi come un fiore in boccio, | ora sfrontati, inquieti dalla timidezza, per un attimo | distolti quasi svelassero la folla di emozioni che si cela in cuore – | dimmi: chi è, bambina, l'uomo felice su cui posi oggi lo sguardo? (Amaruka)
- Dio ci volle nascosta l'anima al riparo dal nostro indiscreto sguardo degli occhi: ma pure non ha voluto che di tutto ci dovessimo l'uno all'altro affidar ciecamente con troppo pericolo di inganni, tradimenti e sciagure. (Vittorio Bersezio)
- Donna, ne gli occhi vostri | Tanta, e sì chiara ardea | Maravigliosa, altera luce onesta, | Che agevolmente Uom ravvisar potea, | Quanta parte di Cielo in voi si chiude, | E seco dir: non mortal cosa è questa. (Eustachio Manfredi)
- E allora mi sono guardato negli occhi. Raramente ci si guarda, con se stessi, negli occhi, e pare che in certi casi questo valga per un esercizio estremo. Dicono che, immergendosi allo specchio nei propri occhi – con attenzione cruciale e al tempo stesso con abbandono – si arrivi a distinguere finalmente in fondo alla pupilla l'ultimo Altro, anzi l'unico e vero Sestesso, il centro di ogni esistenza e della nostra, insomma quel punto che avrebbe nome Dio. Invece, nello stagno acquoso dei miei occhi, io non ho scorto altro che la piccola ombra diluita (quasi naufraga) di quel solito niño tardivo che vegeta segregato dentro di me. Sempre il medesimo, con la sua domanda d'amore ormai scaduta e inservibile, ma ostinata fino all'indecenza. (Elsa Morante)
- E te, beltade ignota, cinta di chiome bionde!... Tu azzurro hai l'occhio... Tosca ha l'occhio nero! (Giacomo Puccini, Tosca, trascrizione dallo spartito)
- «È certo che un uomo lo si comprende assai meglio dagli occhi che non dalle parole...» (Robert Musil)
- Gli occhi sono testimoni più precisi delle orecchie. (Eraclito)
- Gli occhi stanchi di pianto sono i più degni di riposarsi nella contemplazione del cielo. (Ambrogio Bazzero)
- Ha gli occhi spietati di chi è amato sopra ogni cosa. (Elias Canetti)
- I dolori degli occhi sono rimossi dal bere vino puro, dai bagni, dai fomenti, dal salasso, dai purganti. (Ippocrate)
- I moti rapidi ed inquieti degli occhi, uniti alle lagrime involontarie e taciturne, sono i più sicuri attestati della sensibilità, e della compassione. (Domenico Cirillo)
- I pittori dovrebbero ricordare che l'occhio, di norma, è un organo buono, semplice, credulone – sempre pronto a prendere per vero tutto quello che gli viene detto con piglio e fermezza. (Samuel Butler)
- I nostri occhi controllano gli altri; raramente penetrano in noi stessi. (Karekin I)
- I suoi occhi si muovono sotto le lacrime come due pesci in un mare troppo stretto. (Margaret Mazzantini)
- Il volto è lo specchio della mente, e gli occhi senza parlare confessano i segreti del cuore. (Sofronio Eusebio Girolamo)
- In caso di dolore agli occhi, dare a bere vino puro, bagnare con molta acqua e salassare. (Ippocrate)
- In una donna noto subito gli occhi. Specie se ha le tette grosse. (Rat-Man)
- L'occhio è il più autonomo dei nostri organi. Lo è perché gli oggetti della sua attenzione si trovano inevitabilmente all'esterno. L'occhio non vede mai sé stesso, se non in uno specchio. […] L'occhio continua a registrare la realtà anche quando non vi è ragione apparente per farlo, e in tutte le circostanze. […] Questo spiega la predilezione dell'occhio per l'arte in generale, e per l'arte veneziana in particolare. Questo spiega l'appetito dell'occhio per la bellezza, e l'esistenza stessa della bellezza. Perché la bellezza è sollievo, dal momento che la bellezza è innocua, è sicura. (Iosif Aleksandrovič Brodskij)
- L'essenziale è invisibile agli occhi. (Antoine de Saint-Exupéry)
- L'occhio ha un tocco più delicato di quello delle dita più soavi. (Elémire Zolla)
- L'occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose. (Italo Calvino)
- L'occhio percepisce ma non scruta, crede ma non interroga, recepisce ma non indaga, è privo di desiderio e non persegue nessuna crociata. (Muriel Barbery)
- L'occhio segue le vie che nell'opera gli sono state disposte. (Paul Klee)
- La luna, occhio pallido della notte guarda dall'alto, malinconica. (Heinrich Heine)
- La notte mi rotola dentro gli occhi. (Arthur Rimbaud)
- La prima parte della pittura è che li corpi con quella figurati si dimostrino rilevati, e che li campi di essi circondatori con le lor distanze si dimostrino entrare dentro la pariete, dove tal pittura è generata, mediante le tre prospettive, cioè diminuzione delle figure de' corpi, diminuzione delle magnitudini loro, e diminuzioni de' loro colori. E di queste tre prospettive la prima ha origine dall'occhio, le altre due hanno derivazione dall'aria interposta infra l'occhio, e l'obietto da esso occhio veduto. La seconda parte della pittura sono gli atti appropriati e variati nelle statue, che gli uomini non paiano fratelli. (Leonardo da Vinci)
- Laudata sii pel tuo viso di perla, | o Sera, e pe' tuoi grandi umidi occhi ove si tace | l'acqua del cielo. (Gabriele D'Annunzio)
- Le formiche alate vanno alla morte | bruciandosi sullo stoppino della lampada | anch'io ho incontrato | l'ora della morte nel luccichio della luce dei tuoi occhi | o meraviglia! Questo corpo che è stato sempre vigile | è completamente bruciato alla soglia dei tuoi occhi | io è come non sapessi. (Chairil Anwar)
- Li mie' foll' occhi, che prima guardaro | vostra figura piena di valore, | fuor quei che di voi, donna, m'acusaro | nel fero loco ove ten corte Amore. (Guido Cavalcanti)
- Luci caliginose, ombre stellate, | Luciferi ammorzati, Esperi ardenti, | Orioni sereni, Orse turbate, | mesti Polluci e Pleiadi ridenti; || soli etiopi e notti illuminate, | limpidi occasi e torbidi orienti, | meriggi nuvolosi, albe infocate, | foschi emisferi ed erebi lucenti, || ottenebrati lumi e chiare ecclissi, | splendide oscurità, tetri splendori, | firmamenti in error, pianeti fissi, || demoni luminosi, angioli mori, | tartarei paradisi, eterei abissi, | empirei de l'inferno, occhi di Clori! (Bartolomeo Dotti)
- Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto. (Alessandro Baricco)
- Niente è più singolare, più imbarazzante che il rapporto tra due persone che si conoscono solo attraverso gli occhi, che si vedono tutti i giorni a tutte le ore, si osservano e nello stesso tempo sono costretti dall'educazione o dalla bizzarria a fingere indifferenza e a passarsi accanto come estranei, senza saluto né parola. Fra di loro c'è inquietudine ed esasperata curiosità, l'isteria di un bisogno insoddisfatto, innaturale e represso di conoscersi e di comunicare e soprattutto una sorta di ansiosa attenzione. Infatti l'uomo ama e onora l'uomo fino a che non è in grado di giudicarlo, e il desiderio è il frutto di una conoscenza incompleta. (Thomas Mann)
- Non dar retta ai tuoi occhi e non credere a ciò che vedi: gli occhi vedono soltanto ciò che è limitato. (Richard Bach)
- Non si sazia l'occhio di guardare | né mai l'orecchio è sazio di udire. (Qoelet)
- O solitaria rete in riva ai laghi | che ragni[1] il fior dell'acqua di sorrisi! | Quel pallore di cieli uccisi | negli occhi imbrillantati e vaghi. (Corrado Govoni)
- Occhio per occhio, dente per dente. (Libro dell'Esodo)
- Paggio Fernando, perché mi guardi e non favelli? Guardo i tuoi occhi che son tanto belli. (Giuseppe Giacosa)
- Perché l'uomo ha due occhi?
Perché non sia turbata la bella simmetria del volto, risponderebbe l'artista. Perché il secondo occhio compensi la perdita eventuale del primo, risponderà il prudente economista. Perché l'uomo possa piangere con due occhi sopra i peccati del mondo, dirà qualche santocchio. Sono risposte soggettive. Ma se rivolgeste questa domanda ad uno scienziato moderno, ne avreste una risposta da farvi inorridire. Scusi, signorina, dice lo scienziato con grave cipiglio, non c'è alcuna ragione Perché l'uomo abbia due occhi; la natura non è una persona, e non è cosi gretta da proporre un fine a tutto quello che fa. E non è ancor nulla! Io conosco un professore che si sarebbe altamente scandalizzato se i suoi scolari avessero osato rivolgergli una domanda così antiscientifica.
Domandatene ad uno scienziato meno arcigno, come credo di essere io. Io non saprei dirvi precisamente Perché l'uomo abbia due occhi; potrei forse dire che è per il piacere di vedervi qui radunati a sentirmi discorrere intorno a questo piacevole argomento.
Voi fate un risolino incredulo. Eppure è questa una di quelle questioni alle quali cento sapienti non potrebbero dare una esatta risposta. (Ernst Mach) - Persona è forse il capolavoro assoluto di Bergman. Gioco di parole attraverso i volti, sovrimpressioni di volti. Non di occhi, la sovrimpressione degli occhi dà un unico occhio, la sovrimpressione dei volti produce due volti: accostati, una nuova figura. (Enrico Ghezzi)
- Quando gli occhi dicono una cosa e la bocca un'altra, l'uomo avveduto si fida del linguaggio dei primi. (Ralph Waldo Emerson)
- Sono gl'ochi le sentinelle dell'anima, spettatori di chi onora e di chi spreggia. (Salvator Rosa)
- Specchi in cui uno vede se stesso, così com'è e come l'altro lo vede. Questo sono gli occhi degli altri. (Barbara Garlaschelli)
- Tornino i grandi | Occhi fatali al lor natio sorriso (Ugo Foscolo)
- Un occhio assetato mal si sazia con gli sguardi. (Andrea Perrucci)
- Vecchiaia: È quel momento della vita in cui si chiude un occhio sui vizi che ci si può ancora concedere e si scagliano fulmini su quelli che non si è più in grado di commettere. (Ambrose Bierce)
- Caron dimonio, con occhi di bragia | loro accennando, tutte le raccoglie; | batte col remo qualunque s'adagia.
- Come le pecorelle escono del chiuso | a una, a due, a tre, e l'altre stanno | timidette atterrando l'occhio e 'l muso; | e ciò che fa la prima, e l'altre fanno, | addossandosi a lei, s'ella s'arresta, | semplici e quete, e lo 'mperché non sanno.
- E se le fantasie nostre son basse | a tanta altezza, non è maraviglia | ché sopra 'l sol non fu occhio ch'andasse.
- L'aiuola che ci fa tanto feroci, | volgendom'io con li etterni Gemelli, | tutta m'apparve da' colli a le foci; | poscia rivolsi li occhi a li occhi belli.
- Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.
- Gli occhi sono come lampada per il corpo: se i tuoi occhi sono buoni, tu sarai totalmente nella luce, ma se i tuoi occhi sono cattivi, tu sarai totalmente nelle tenebre. (Discorso della Montagna)
- Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. (Discorso della Montagna)
- Ci guardammo negli occhi: io vidi solo me, lei soltanto sé.
- Gli occhi sono lo specchio dell'anima. Purché non lo vengano a sapere le mosche.
- Occorrerebbero cento occhi per poterli chiudere su tutto.
- Persino un occhio di vetro s'accorge della propria cecità.
- Se conosciamo l'anatomia dell'uomo interiore, possiamo vedere la natura delle sue malattie al pari dei rimedi. Ciò che vediamo con gli occhi esterni è l'ultima materia.
- Siamo angeli che dormono ancora il greve sonno della carne. L'uomo deve destarsi, aprire gli occhi alla verità se non vuole correre il rischio di attraversare la vita come un bruto incosciente.
- Un uomo adirato non è adirato solo nella sua testa o nei suoi pugni, ma dappertutto; una persona che ama non ama solo con l'occhio, ma con tutto il suo essere; in breve, tutti gli organi del corpo, e il corpo stesso, sono solo forme-manifestazioni di stati mentali.
Proverbi
[modifica]- All'invidioso gli si affila il viso e gli cresce l'occhio.
- Dagli occhi sgorgano le lacrime che piange l'amante, dal cuore le lacrime che piange l'infelice.
- Dove sono i pulcini, è l'occhio della chioccia.
- Due begli occhi fanno una bella donna.
- Fede, occhio e coscienza non possono sopportare un granellin di sabbia.
- Gli occhi piangono il presente, e il cuore va cercando l'avvenire.
- In paese di ladri bisogna tener d'occhio i bauli.
- L'invidia ha occhi acuti.
- L'invidia si contenterebbe di un occhio, purché l'invidiato fosse cieco.
- L'occhio del padrone ingrassa il cavallo.
- L'occhio del savio illumina la terra.
- L'occhio è lo specchio dell'anima.
- La lacrima risplende, ma intorbida l'occhio.
- La lontananza rimpicciolisce gli oggetti all'occhio, li ingrandisce al pensiero.
- La prudenza è l'occhio della virtù.
- Le ragazze piangono con un occhio, le sposate con due, le vedove con tre, le monache con quattro.
- Occhio che piange, cuore che sente.
- Occhio nero e capel biondo, la più bella son del mondo.
- Occhio non vede, cuore non duole.
- Vede più una buona madre con un occhio, che il padre con dieci.
- Bisogna guardare alle mani, e non agli occhi.
- Chi troppo frena gli occhi, vuol dire che gli son scappati.
- Corvi con corvi non si cavano gli occhi.
- Dice più un'occhiata che una predica.
- L'occhio vuol la sua parte.
- Le ragazze piangono con un occhio, le maritate con due, e le monache con quattro.
- Lontan dagli occhi, lontan dal cuore.
- Occhio bello, animo felino; occhio pesto, alma desta; occhio ridente, alma mordente.
- Occhio con occhio fa mal riscontro.
- Se occhio non mira, cuor non sospira.
- Vedono più quattr'occhi che due.
Note
[modifica]- ↑ Ragnare da ragna (o tramaglio), tipo di rete per l'uccellagione.