The Falcon and the Winter Soldier

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The Falcon and the Winter Soldier

Miniserie

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Titolo originale

The Falcon and the Winter Soldier

Lingua originale Inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno

2021

Genere azione, supereroi, avventura, drammatico
Stagioni 1
Episodi 6
Ideatore Malcom Spellman
Regia Kari Skogland
Rete televisiva Disney+
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

The Falcon and the Winter Soldier, miniserie televisiva statunitense del 2021.

Episodio 1, Il nuovo ordine mondiale[modifica]

  • Torres: Questi sono i tizi di cui preoccuparsi, ho visto i loro programmi su alcuni forum online. Si fanno chiamare Flag Smashers.
    Sam: Non mi stupisce, brutti nomi per gente brutta e cattiva.
    Torres: Ci sono dei nomi anche più brutti. Ma pensano che il mondo fosse migliore quando c'era il Blip. Credimi, non lo era affatto.
    Sam: Credimi tu, quando un periodo si rivela migliore per un gruppo è peggiore per un altro.
  • [durante il discorso allo Smithsonian] Steve rappresentava il bello che era in noi: coraggioso, virtuoso, ottimista, nonché maestro di tante pose stoiche. Il nostro mondo è cambiato per sempre... alcuni mesi fa, miliardi di persone sono ricomparse dopo ben cinque anni, mandando il pianeta in subbuglio. Ora ci servono nuovi eroi, che siano adatti ai tempi in cui viviamo. I simboli sono vuoti senza gli uomini che danno loro un significato. [raccogliendo lo scudo di Capitan America] E questo qui... forse è il simbolo più grande di tutti. Ma era grande l'uomo che lo portava, e se n'è andato. Oggi onoriamo il ricordo di Steve, ma guardiamo anche al futuro. Quindi grazie, Captain America, ma questo appartiene a te. (Sam Wilson)
  • Dottoressa Raynor: Regola numero due?
    Bucky: [sarcastico] Qual era la numero due?
    Dottoressa Raynor: Nessun ferito. Questa è importante.
    Bucky: E perché non è la numero uno?
  • Dottoressa Raynor: E la regola numero tre? [Bucky esita] Lo scopo principale della lista del perdono è adempiere alla regola numero tre.
    Bucky: E' cinica, dottoressa. Ma certo che ho seguito la numero tre. [citando a memoria] "Non sono più il Soldato d'Inverno. Sono James Bucky Barnes, e lei è parte del mio percorso di ammenda" [fa un sorriso impacciato].
  • Bucky: Mi dia tregua, io mi sto impegnando. Non sono... è una novità per me, non ho avuto tempo di elaborare i pensieri. Ho raggiunto la calma in Wakanda[1], ma al di là di questo sono passato da un conflitto all'altro per ben novant'anni.[2]
    Dottoressa Raynor: Allora, visto che ha smesso di lottare, che cosa vuole, James?
    Bucky: ...La pace.
    Dottoressa Raynor: Ah, è una cazzata bella e buona.
    Bucky: E' una pessima psicologa.
    Dottoressa Raynor: Ero un soldato eccellente, ho visto montagne di cadaveri, e so che ci si chiude di fronte a queste esperienze. E se ti ritrovi solo, diventa un inferno silenzioso e intimo. James, è difficile scappare da lì.
  • Bucky: Ho provato a chattare in un sito di incontri, ma è assurdo. Troppe foto strane.
    Leah: Strane in che senso?
    Bucky: E' pieno di foto di tigri, la metà delle volte non sai nemmeno con chi ti scrivi... mai più.
    Leah: Sembri mio padre. [Bucky scrolla le spalle] Aspetta, quanti anni hai?
    Bucky: Ho 106 anni. [Leah ride pensando a uno scherzo e Bucky la imita con poca convinzione]

Episodio 2, L'uomo a stelle e strisce[modifica]

  • Bucky: Io non mi fido di Redwing, aspetta un attimo-
    Sam: Tu non devi fidarti di Redwing, ma io verifico se ha ragione. Sospetto che possano far parte [il gruppo dei Flag Smashers] dei Tre Grandi.
    Bucky: E che roba è?
    Sam: I Tre Grandi.
    Bucky: Chi sarebbero?
    Sam: Sono androidi, alieni e maghi.
    Bucky: Ma non esistono.
    Sam: No, esistono eccome.
    Bucky: E invece no.
    Sam: Eppure ogni volta lottiamo contro uno di loro!
    Bucky: Ora contro chi lotti, Gandalf?
    Sam: Come fai a conoscerlo?
    Bucky: Ho letto Lo Hobbit, nel 1937, quando uscì.
    Sam: E allora mi capisci!
    Bucky: No. I maghi non sono mai esistiti.
    Sam: Dottor Strange.
    Bucky: E' uno stregone.
    Sam: [ridendo] Ah-ah! Uno stregone è un mago senza cappello. Pensaci bene, okay?
  • Sam: Ma guardalo, com'è furtivo. Stai un po' in Wakanda e ti trasformi in White Panther.
    Bucky: Veramente in White Wolf.
    Sam: Eh?
  • Lemar: Sono Battlestar, la sua spalla [di John Walker].
    Bucky: "Battlestar"?... [gridando all'autista] Ferma l'auto! [l'auto si ferma e Bucky scende]
    John: Sì, io... io ti ho capito, sai? L'ho capito perché ti comporti così, non volevi che lo scudo finisse nelle mie mani, lo capisco, Bucky. Comunque io non provo a fingermi Steve, non voglio sostituirmi a lui. Mi impegno a essere il miglior Captain America possibile, tutto qui. E preferirei avere i compagni di Cap dalla mia parte-
    Sam: [ridendo sarcastico] Hai rovinato tutto il discorso. [segue Bucky]
  • Bambino: Guarda, è Black Falcon! Come va?
    Sam: Falcon e basta.
    Bambino: No, no: papà ha detto che ti chiami "Black Falcon".
    Sam: Forse perché sono nero e perché ho le ali?
    Bambino: Oh, ecco... penso di sì.
    Sam: Quindi tu saresti... "black boy"? [all'amico del bambino] L'ho fregato, eh?
    Bambino: Se lo dici tu...
  • Dottoressa Raynor: Ora faremo un esercizio, lo propongo alle coppie per aiutarle a capire che tipo di vita vogliono costruire insieme. Conoscete già la domanda del miracolo?
    Sam: Certo che no.
    Bucky: Assolutamente no.
    Dottoressa Raynor: Okay, funziona così: supponiamo che mentre dormite stia avvenendo un miracolo. Al vostro risveglio, cosa vorreste trovare per poter migliorare la vostra vita?
    Bucky: Nel mio miracolo, vorrei che lui parlasse di meno.
    Sam: Stavo per dire la stessa cosa, che ironia la vita.
    Dottoressa Raynor: Non mi lasciate altra scelta: passiamo all'esercizio di "soul-gazing".
    Bucky: Questo esercizio mi piace di più. Grazie, sì. Sì, certo.
    Sam: Oh, è il suo esercizio preferito. Sembra fatto apposta.
    Bucky: Sono pronto!
    Dottoressa Raynor: Giratevi, mettetevi uno di fronte all'altro, guardatevi in faccia.
    Bucky: Ma certo, sì. [lui e Bucky si sistemano l'uno davanti all'altro]
    Sam: Dovrebbe riuscirti alla grande.
    Bucky: Me la godo.
    Sam: E' ovvio.
    Bucky: Sì.
    Dottoressa Raynor: Sam, guardatevi.
    Bucky: Forza, guardiamoci.
    Dottoressa Raynor: Più vicini.
    Bucky: [sarcastico, avvicinandosi a Sam] Bell'esercizio, grazie doc.
    Dottoressa Raynor: Sì, bravi. Più vicini. Coraggio, un po' di più.
    Bucky: [lui e Sam provano ad avvicinarsi ulteriormente] Ma- da che parte vuoi andare? A destra o sinistra?
    Sam: Devi tenere le gambe aperte. Sai che ti dico? [incastra le loro gambe] Così. Contento adesso?
    Bucky: Bene!
    Dottoressa Raynor: Ragazzi, forza.
    Sam: Siamo incastrati.
    Bucky: Siamo molto vicini!
    Sam: Molto vicini, non era quello che volevamo?
    Dottoressa Raynor: Ragazzi. Bene, adesso guardatevi. Dovete guardarvi negli occhi. [Sam e Bucky si guardano] Visto? Non è difficile. [Sam e Bucky si fissano reciprocamente rifiutandosi di sbattere le palpebre] ...Che state facendo? Fate a chi abbassa prima lo sguardo? Ma- [schioccando le dita per richiamare la loro attenzione] le palpebre! Santo cielo.
  • Bucky: Perché hai dato via lo scudo?
    Sam: Perché te la prendi tanto per una questione in cui non c'entri neanche lontanamente tu?
    Bucky: Steve credeva in te. Si fidava di te. Ti ha dato lo scudo per un motivo. Quello scudo è tutto ciò che lui rappresentava, è la sua eredità, l'ha dato a te e tu l'hai gettato via come se niente fosse.
    Sam: 'Sta zitto.
    Bucky: Quindi mi sa che si sbagliava su di te, e se è così si sbagliava anche su di me.
    Sam: Hai finito?
    Bucky: Sì.
    Sam: Okay, bravo. Forse c'è un motivo che tu e Steve non potrete mai capire. Puoi accettare l'idea che io abbia fatto quello che ritenevo giusto?

Episodio 3, Power Broker[modifica]

  • Sam: [a Bucky, nel magazzino dove stanno aspettando qualcuno] Dove siamo? Dimmelo. [arriva] Zemo Ehi, ehi, ehi, che cosa ci fai qui?
    Bucky: Ascolta, non te l'ho detto perché me lo avresti impedito!
    Sam: Che hai combinato?!
    Bucky: Lui ci serve.
    Sam: [a Zemo] Tu torni in prigione!
    Zemo: Se- se posso-
    Sam e Bucky: [urlandogli contro all'unisono] No!
    Zemo: Le mie scuse.
  • Sam: [riferendosi al quadernetto di Bucky] Ho già visto quel taccuino, era di Steve, dopo che emerse dai ghiacci. Gli parlai di Trouble Man e se lo appuntò. Lo hai ascoltato? Che ne pensi?
    Bucky: A me piace la musica Anni Quaranta.
    Sam: Non ti è piaciuto?!
    Bucky: Mi è piaciuto.
    Zemo: E' un capolavoro, James, è completo. C'è tutto dentro, e cattura l'esperienza del popolo afroamericano.
    Sam: E'-è esagerato, però è vero. E' forte. Piace proprio a tutti Marvin Gaye.
    Bucky: Anche a me piace Marvin Gaye.
    Sam: Steve adorava Marvin Gaye.
    Zemo: Ammiravi molto Steve, eh? Ma quando l'ho conosciuto, ho avuto un'illuminazione: ovvero che le persone come lui, i super-soldati americani, si rischia di metterli su un piedistallo.
    Sam: Attento a come parli, Zemo.
    Zemo: Diventano dei simboli, delle icone. E iniziamo a dimenticarci dei loro difetti. E così, le città volano, gli innocenti muoiono, si formano movimenti, si combattono guerre. [a Bucky] Te lo ricordi, vero? Ti mandarono in Germania per fermare un'icona folle. Vogliamo vivere in un mondo pieno di persone come Teschio Rosso?
  • Sam: [dirigendosi a Madripoor dopo essersi appositamente travestiti] Dobbiamo rimediare. Sono l'unico qui che sembra un pappone.
    Zemo: Solo un americano pensa che un uomo di colore elegante sia un pappone. Sembri esattamente l'uomo che stai impersonando: un africano sofisticato e affascinante di nome Conrad Mack, ossia "Tigre Sorridente".
    Sam: E' brutto persino il soprannome.
  • Sharon: [a Bucky] Ho rubato lo scudo del tuo amico [Steve], [a Sam] e preso le ali per salvarti il culo, perché salvassi il culo a lui [Bucky] da quello [Zemo]. Io non ho gli Avengers che mi coprono le spalle, quindi mi nascondo a Madripoor.
    Sam: Non fare la vittima, mi sono nascosto anch'io.
    Sharon: Una volta. C'è differenza.
  • Sam: [sull'auto rubata da Zemo] Puoi tirare avanti il sedile?
    Bucky: No.[3]

Episodio 4, Il mondo intero ci guarda[modifica]

  • Zemo: Il desiderio di diventare un superuomo non può essere separato dagli ideali di supremazia. Quelli che hanno avuto il siero la vedono esattamente così, [parlando di Karli] lei non si fermerà, andrà sempre più avanti finché non la ucciderete o vi ucciderà lei.
    Bucky: Forse ti sbagli, Zemo. Il siero non ha mai corrotto Steve.
    Zemo: Touché. Ma non c'è più stato un altro Steve Rogers, o no?
  • [a Bucky, riferendosi a Zemo] Calmati, non provocarlo, cerca di intimidirti quando inclina la testa in quel modo stupido. [Zemo, perplesso, raddrizza la testa] (Sam)
  • Karli: Vuoi che mi fermi perché la gente ci rimette la vita? Ma, Sam, se stessi rendendo migliore il mondo?
    Sam: No, non è migliore se uccidi le persone, è soltanto diverso.
    Karli: O sei molto furbo, o sei solo un inguaribile ottimista.
    Sam: Magari un po' e un po'?
    Karli: No.
  • [mentre John e Lemar combattono le Dora Milaje in netto svantaggio]
    Sam: Dovresti intervenire.
    Bucky: [sarcastico] Vai alla grande, John!
    Sam: Bucky...
  • John: Ti faresti iniettare il siero, se potessi?
    Lemar: Sì, cavolo.
    John: Non avresti paura che possa... che possa cambiarti?
    Lemar: Capiamoci: il potere ha al centro i pregi o i difetti di una persona. Karli Morgentahu, Steve Rogers.
    John: Invece, io?
    Lemar: Tu hai già ottenuto tre Medaglie d'Onore. Tu prendi sempre la decisione giusta in mezzo a una battaglia.
    John: Sì. Tre riconoscimenti di eccellenza per non dimenticare il giorno più brutto della mia vita. Lo sappiamo bene che ciò che abbiamo dovuto fare in Afghanistan per ottenere quelle medaglie era tutt'altro che giusto. Essere Cap mi da' per la prima volta la possibilità di fare la cosa giusta.
    Lemar: Dio, pensa quante vite avremmo salvato quel giorno con il siero...

Episodio 5, Verità[modifica]

  • Torres: Finora non possiamo fare altro che aspettare e rilassarci. Certe volte, se non c'è niente da fare non si fa niente.
    Sam: Pensiero bizzarramente saggio.
    Torres: Perché io sono bizzarramente saggio, Sam.
  • This boots are not made for walkin' . Valentina Allegra de Fontaine, per l'esattezza la contessa Valentina Allegra de Fontaine. Lo so, è difficile, ma non mi piace ripetermi. Chiamami solo "Val", però non chiamarmi "Val", tu pensalo soltanto. (Valentina Allegra de Fontaine)
  • Bucky: Karli non si arrenderà.
    Sam: No.
    Bucky: Chiamami quando hai una pista e io arrivo. Non dobbiamo fare squadra.
    Sam: No.
    Bucky: Non siamo così legati.
    Sam: Poco ma sicuro.
    Bucky: Siamo professionisti.
    Sam: Sicuro.
    Bucky: E poi, siamo... partner.
    Sam: Collaboratori.
    Bucky: Siamo anche due persone con un amico in comune.
    Sam: Un amico che non c'è più.
    Bucky: Siamo solo due persone.
    Sam: Ci può stare.
    Bucky: Perfetto.
  • Sarah: Dio, quanto mi sei mancato. C'è una guerra nel mondo e la nostra guerra qui e, fratello, sei coinvolto in entrambe. Vuoi davvero farti condizionare da Isaiah Bradley? Gli permetti di decidere il tuo futuro?
    Sam: Isaiah è sopravvissuto all'Inferno, se fossi nei suoi panni mi sentirei esattamente come lui. Ma che senso avrebbero tutte queste sofferenze, questi sacrifici, se poi rinunciassi a farmi valere e a lottare?

Episodio 6, Un mondo, un popolo[modifica]

  • Sam: [tramite una radio] Hai detto Sharon?
    Bucky: Purtroppo sì.
    Sharon: Ciao Sam, pensavo di riunire la band.
    Sam: Grazie. Rischi molto a trovarti qui.
    Sharon: Ho sentito dire che la grazia non ha tutti questi vantaggi.
    Bucky: Dipende dalla psicologa.
  • Karli: Non sei stanco di combattere dalla parte sbagliata?
    Bucky: Ci sono già passato, so come va a finire.
    Karli: Pazienza se io non dovessi sopravvivere, lotto per una cosa più grande di me. Tu puoi dire lo stesso, con tutti i cadaveri che hai disseminato?
    Bucky: Credi che io non abbia mai lottato per una causa più grande? Ho sempre cercato di farlo, e ho fallito due volte.
  • John Walker: [dopo che lui e Bucky hanno condotto i Flags-Smasher in una trappola tramite la loro stessa app] "La pietà porta frutti più ricchi della mera giustizia".
    Bucky: Ottima app. Grazie. [i Flags-Smasher sono presi in custodia dalla polizia, mentre Bucky si allontana con Walker] Hai citato Lincoln?
    John Walker: Grande uomo, grande frase.
    Bucky: Non quando la dici tu.
  • Sam: Cosa si prova a essere impotenti? Se solo sapesse quanto ci si sente indifesi ad affrontare un'entità così potente da cancellare metà del pianeta, saprebbe che lei sta per avere lo stesso impatto su delle persone. Certo, non sono decisioni facili, senatore.
    Senatore: No, lei non riesce a capire-
    Sam: Io sono un uomo di colore che ha uno scudo stelle e strisce, che cosa c'è che non capisco? E quando prendo in mano questo scudo milioni di persone nel Paese mi odiano, lo so per certo. Anche adesso, qui, lo percepisco. Negli sguardi, nei giudizi... e non posso cambiare le cose. Eppure eccomi qui. Senza super siero, non ho i capelli biondi, non ho gli occhi azzurri. L'unico potere che possiedo è credere che si possa sempre fare di meglio. Non possiamo pretendere che la gente si esponga senza fare noi il primo passo. Lei controlla tutte le banche, può spostare anche i confini! E può abbattere una foresta con una e-mail, o sfamare un milione di persone con una telefonata! Ma mi chiedo una cosa: chi c'è con lei mentre prende queste decisioni? Le vittime delle conseguenze? Oppure sono altri privilegiati? Quella ragazza è morta per cercare di bloccarvi, e a nessuno è venuto in mente di chiedersi come mai. Deve fare di meglio, senatore. Ora deve intervenire. Altrimenti lo farà una Karli 2.0, ed è meglio evitare la nuova versione. Le persone hanno creduto a Karli a tal punto da darle una mano a sfidare i governi più forti del mondo. Perché, me lo spieghi? Voi politici avete tanto potere quanto un dio folle o un'adolescente confusa. Ma la domanda che dovete farvi è: in che modo lo userete?
  • Isaiah: Non ti mentirò: sei speciale.
    Sam: Grazie.
    Isaiah: Però non sei Malcolm, Martin, Mandela, ma...
    Sam: [ridendo] Sì, poco ma sicuro. Però so cosa devo fare.
    Isaiah: Quindi... un Captain America nero, eh?
    Sam: Puoi scommetterci.
    Isaiah: Le lotte che hai intrapreso non saranno facili, Sam.
    Sam: Sì, potrei fallire. O morire, merda. Ma abbiamo costruito noi il Paese, dando il sangue. Nessuno mi dirà che non posso lottare per l'America.

Note[modifica]

  1. Film Black Panther e Avengers: Infinity War.
  2. Film Captain America - Il primo Vendicatore, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.
  3. La scena si riferisce a quella di Captain America: Civil War in cui Bucky chiedeva a Sam di spostare il sedile, ricevendo un secco rifiuto.

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