Fabri Fibra
Fabri Fibra, pseudonimo di Fabrizio Tarducci (1976 – vivente), rapper italiano.
Citazioni di Fabri Fibra
[modifica]- Dove c'è il silenzio, le rime arrivano a descrivere mondi spesso mai raccontati. Dover spiegare certe rime come se fossero consce dichiarazioni virgolettate è strano e le deforma, ma le canzoni non sono la realtà. Tutt'altro. Il rapper non prende una posizione sulla canzone che scrive: è l'ascoltatore che è costretto a riflettere e a prendere una posizione.[1]
- Il sentimento italiano principale non è l'amore, è l'invidia.[2]
- La Juventus per me credo che rappresenti un punto fermo. Come la musica, come le amicizie, come i film belli.[3]
Intervista di Andrea Laffranchi, Corriere.it, 9 novembre 2007
- Voglio demolire quel mondo di bugie. Non c' è limite, tutti vogliono andare in tv dove tutto è perdonato. Quando ci vado capisco che mi guardano ma non mi ascoltano. Mi danno importanza come fossi il Taricone dei bei tempi e penso al potere che ha chi è in video ogni giorno.
- [Laura Chiatti] L'ho incontrata a una festa. Ero ubriaco e le ho detto proprio quelle cose. Non l'ho più rivista, avrà una vita da cinema e tronisti. Tanto io preferisco le ragazze punk.
- [Anna Falchi] È un'opportunista. Si fa vedere in giro con la nipotina per salvarsi la faccia... Troppo tardi.
- Volevo valorizzare un italiano semplice. Nessuno, tranne la Nannini, scrive più testi interessanti. Voglio fare un rap di classe. Le parolacce le lascio alle radio: le usano per paura che la gente cambi canale. A proposito di censura, l'avvocato della casa discografica ha detto che ci sono 22 punti perseguibili. Ne ho tolto solo uno per rispetto a Zucchero.
Intervista di Andrea Laffranchi, Corriere.it, 31 agosto 2010
- Se la musica è cantare bei motivetti che dicono poco io non lo so fare.
- I cantanti sono delle escort, sono pagati per non dire nulla. E quelli che pensano che io sbagli a dire certe cose mi sembra vivano a Disneyland.
- I miei testi non sono verbali dei vigili e non c'è nulla di personale. Qualcuno dice che li uso per vendere e allora consiglio a tutti gli artisti che non hanno successo di fare la stessa cosa.
- In Italia l'omosessualità è accettata solo su un palco, nella realtà i gay vengono bastonati in piazza. Vorrei che questi artisti invece di mettersi il lucidalabbra facessero uscire il messaggio che si può vivere l'omosessualità, tabù in Italia, in maniera naturale.
- [Laura Chiatti] La stimo, è una brava attrice. Citandola voglio dire che la tv ti fa credere che la puoi avere solo se sei famoso e non se hai una vita normale. L'ho conosciuta quando sono diventato qualcuno, quindi quello che pensavo da ragazzo di provincia è vero.
Intervista di Luca Dondoni, La Stampa.it, 31 agosto 2010
- Non c'è nulla di personale. Se faccio nomi e cognomi, la gente capisce immediatamente a chi mi riferisco. Senza preamboli. Sono un artista e nei miei dischi posso dire quello che voglio. Spesso i nomi mi servono per chiudere una rima e basta. Se poi le cronache italiane e le notizie che i tiggì sparano ogni giorno trovano dei rimandi anche nelle canzoni non è colpa mia. Sono lo specchio di ciò che accade nella realtà.
- Facchinetti è fra quelli che mi odiano senza nemmeno capire cosa scrivo. All'ingresso della Universal hanno tolto il suo ritratto per mettere il mio. Ho venduto molti più dischi di quanti lui potrebbe mai immaginare. Ma poi di cosa stiamo parlando? Che continui pure a fare i suoi programmi del cavolo. E poi di quello che dicono gli altri non mi importa nulla.
- [Fabio Fazio] Lui è noioso, i suoi ospiti sono noiosi.
- Se oggi incidi un cd per una major o è completamente diverso da tutto il resto o è meglio che fai un altro mestiere.
Da Processo a Fabri Fibra
Intervista da XL, gennaio/febbraio 2013 anno IX N.83
- I ragazzi interessati alla politica si limitano a distruggere quello che si dice, altrimenti li vedremmo ai cortei a manifestare. Invece dei tutorial della tipa che ti insegna come truccarti il sabato sera, su Youtube ci sarebbero giovani che parlano di politica. Il Web è lo specchio della nostra generazione.
- Non puoi più vendere l’artista che canta inni alla vita e all’amore, non è più realistico. Proprio per questo in Italia c’è sempre più bisogno di rap.
- Quando ho letto Gomorra mi sono guardato attorno e mi sono accorto che tutti i personaggi del libro erano realmente intorno a me. Saviano è stato l’unico a metterlo nero su bianco in modo così forte. Meritava un elogio. E io non è che elogio tanta gente.
Intervista di Alessandro Alicandri, Panorama.it, 28 gennaio 2013
- [Su Elisa] È il tipo di persona che si presenta quando ha qualcosa da dire altrimenti vive la sua vita. Su Radio Italia ho visto un suo concerto da poco, era vestita di bianco, mi sentivo fortunato di aver trovato per coincidenza quel live. È così importante Elisa che non è lei a seguire il mercato, ma è il mercato a inseguirla e a chiederle di tornare.
- [Sui simboli massonici nel video di "Pronti, Partenza, Via"] Io ho sempre sentito dire che in Italia la politica è lontana dalla gente e dalla realtà. Tanta gente, allo stesso modo, è lontana politica e dalla realtà se pensa che due simboli massonici mi fanno diventare massone. Si è talmente lontani dal vero che è il segnale che ti fa capire come mai siamo messi così nel nostro Paese. Quando ho fatto il video l'ultima cosa che potevamo immaginare con il team è che la gente potesse pensare al satanismo o ad altro. Cosa dovrebbe pensare allora Mario Monti?
Intervista di Fabiano Minacci, bitchyf.it, 30 giugno 2016
- Ho sempre criticato i personaggi di un certo tipo che arrivano sotto i riflettori grazie a mille strategie e scorciatoie televisive, nei miei dischi sono libero di poterlo fare, lo faccio nel mio stile e non credo di offendere o danneggiare veramente nessuno.
- All'estero nei testi del rap si tirano in ballo molti personaggi dello spettacolo con immagini altrettanto forti (anche nei video, basti vedere l'ultimo di Kanye West).
- Non solo non sono omofobo, ma l'orientamento sessuale di chicchessia non modifica minimamente la mia opinione sugli altri.
Intervista di Redazione, giornalettismo.com, 5 maggio 2017
- Fedez prende soldi dai vecchi della TV, ma in ogni circo serve una scimmia che balla.
- Io sento spesso dire, soprattutto dai grandi, «Non c'è spazio per i giovani, diamo spazio ai giovani», e anche «Fuori non c'è più lavoro, inventati un lavoro». Poi dicono «IE però voi giovani state sempre su internet». Ma i giovani stanno inventando un lavoro su internet. Gli Youtuber, i blogger...Stai davanti a una telecamera a fare un fenomeno. Oggi sei costretto a fare il fenomeno per portare i soldi a casa.
Intervista di Andrea Conti, TgCom24.it, 29 gennaio 2013
- Ho iniziato ad ascoltare rap negli anni 80 e poi lungo tutti gli anni 90. Già allora erano in molti a denunciare il sistema nei media. Anche oggi, nel 2013, questo tema è attuale e la domanda è 'di chi ci dobbiamo fidare'? Sia nell'informazione tradizionale che in quella indipendente e i blog sembra ormai di leggere sempre le stesse cose. C'è un appiattimento culturale, ecco che allora mi sorge qualche dubbio. Chi controlla chi e cosa? Ad esempio, il caso del Monte dei Paschi di Siena. Tutti sapevano: i politici, il sistema economico e finanziario e ovviamente anche la stampa che è "controllata". In questo momento si dà molto più spazio alla cronaca per intrattenere e non per approfondire. I casi di femminicidio non vengono esaminati con attenzione. Ma se ci pensiamo questi uomini che commettono atti brutali forse hanno perso i punti di riferimento nella vita a causa del momento sociale... Insomma nessuno approfondisce o fa un'analisi sociologica.
- [Su Valerio Scanu] Per fare un discorso ampio sul rapporto tra case discografiche e talent show. Premesso che non ce l'ho con i talent anche se quando mi hanno chiamato a "X Factor" e per "The Voice" volevano facessi il giudice e non per cantare. Non me la sento di giudicare ho pure proposto diverse soluzioni per interagire coi ragazzi, tutte respinte. Tornando al discorso di prima, Scanu ha vinto Sanremo e in un anno ha raggiunto il successo per poi finire schiacciato per terra senza più l'apporto dei discografici. Questi ultimi abbracciano i ragazzi che vengono dai talent come fossero fonte di ricchezza per poi sparire. Dunque Scanu non dovrebbe incazzarsi con me ma anzi lo incito a incazzarsi coi suoi discografici, svincolarsi e fare la musica libera che vuole.
- [Su Sanremo] Mi è costato un sacco direi di no a Mauro Pagani a cui voglio molto bene e che conosco dalla collaborazione per il singolo benefico 'Domani'. Oggi a Sanremo dico no perché sicuramente l'intenzione è quella di scatenare la polemica con quello che canto. Quando, invece, è importante raccontare una storia e spiegare le origini del rap. Insomma oltre a una motivazione economica, andare lì mi farebbe perdere un bel po' di copie vendute perché i fan non capirebbero, non c'è una preparazione culturale adeguata per accogliere l'hip hop o il rap su quel palco. Magari le cose cambieranno e mai dire mai. Un giorno chissà... Intanto ci sarà il mio pupillo Clementino nella serata dei duetti con gli Almamegretta.
Citazioni tratte da canzoni
[modifica]Turbe giovanili
[modifica]Etichetta: Vibrarecords, 2002, prodotto da Neffa e Lato.
- Ritorna dai tuoi simili se ti disfai, | ma quali stimoli noi non vogliamo guai. (da Scattano le indagini, n. 1)
- La gente corre ma in curva non frena | lei non prende sonno e quando dorme trema. (da Luna piena, n. 2)
- Per casa in cerca di calma | cambio maglia | cambio canale, canzone | cambio espressione, umore | e in fondo per quanto posso cambiare mi cambi il mondo. (da Luna piena, n. 2)
- Luna piena tu che vai a cena | io da stamattina che aspetto questa sera. (da Luna Piena, n. 2)
- Fa lo stesso ti sei mai chiesto a cosa aspiri? | Pensi confuso ormai fumi e soffochi da i tuoi tiri | ti rifletti mille e milioni più di difetti | smetti per poi iniziare in pensieri ancor più ristretti | dimmi che aspetti? | Dimmi che aspetti intere ore la grande occasione | l'idea geniale o il grande amore | che poi se questo tempo non ci aspetta? (da Di fretta, n. 5)
- Vorrei il tuo tempo, vorrei il tuo tempo | vorrei il mio nome in maiuscolo scritto ovunque sul tuo pavimento. (da Come te[testo 1], n. 10)
- Che ne diresti di farti quattro passi nei pressi degli eccessi | basta saperne gli accessi | dimmi che vuoi cambiare finché interessi | vedi che puoi cambiare tutto tranne noi stessi | stessi discorsi alla stessa ora | ora che neanche sai in casa tua chi ci vorresti. (da Se non dai il meglio, n. 12)
- Fa bene lasciarsi se prima contiamo i danni | ma prima di addormentarti i sogni non te li programmi. (da Se non dai il meglio, n. 12)
- A volte si fa quel che in fondo non bisogna. (da Nuovi stili d'insonnia, n. 14)
- Non penso che sia soltanto un mio modo di fare, essere perso per qualcuno che ti considera il numero uno. Il mondo è un drogato, sorridendo peggiora di ora in ora, di giorno in giorno... (da Nuovi stili d'insonnia, n. 14)
Mr Simpatia
[modifica]Etichetta: Vibrarecords, 2004, prodotto da Nesli, Bassi Maestro e Bosca.
- Mi addormento sognando che mi sveglio in una bara | mi masturbo con davanti il videoclip di Paola e Chiara. (da L'uomo nel mirino, n. 1)
- Rinfaccio a mia madre il giorno in cui mi ha partorito | come auguro la morte ad ogni stronzo che mi ha tradito! (da L'uomo nel mirino, n. 1)
- Io non rimo, inietto veleno in questo casino | lancio freccette sulla mia foto da bambino | e se ancora non mi ammazzo | è grazie al cazzo. | Il destino mio è fare l'uomo nel mirino | mi bagno di benzina tu passami l'accendino | e se ancora non mi ammazzo | è grazie al cazzo. (da L'uomo nel mirino, n. 1)
- Sono nato il 17 di venerdì | odio Irene Lamedica e il suo cazzo di r'n'b' (da Venerdi 17, n. 4)
- Ma sai cos'è la sfiga? | Chi manifesta al G8 e poi finisce a terra con un colpo in testa! | E sai cos'è uno sbirro? Chi viene assolto in piazza con la divisa anche se poi gli parte un colpo! (da Venerdì 17, n. 4)
- Non sono affatto interessato ai tuoi commenti e sai perché? | di cattiverie ne ho pensate anche fin troppe su di me. (da Momenti no, n. 6)
- Un paio di anni fa ero troppo stupido lo so | ma sto pagando un prezzo che non me lo scorderò, | sono in down perciò | il peggio è che peggiorerò, | un uomo bomba mi sfuggirò | e mi autodistruggerò. | Il mio cuore ancora batte ma soltanto per un po'. (da Momenti no, n. 6)
- Io quando parlo con mio padre sento il gelo dentro me | perché non parla con mia madre e lei non parla più con me | sono un pazzo vagante insano tanto quanto te | che diventa schizofrenico in classe (chi cazzo c'è?)!. (da Momenti no, n. 6)
- Il mio nervoso non c'entra con il caffè | e il pessimismo qui germoglia insieme all'odio che già c'è. (da Momenti no, n. 6)
- E non ne vale la pena | se questo è un lavoro meglio farsi in vena | almeno per un po' non sentirò il problema | vorrei vedere il mio capo andare in cancrena. (da Rap in vena, n. 8)
- Mi sveglio e vado al lavoro con l'umore storto | tanto che il primo stronzo che incontro lo vorrei morto, | faccio benzina e già 'sto scemo guarda male, | cazzo vuoi c'hai un lavoro di merda? Ed io uguale! (da Rap in vena, n. 8)
- Io ti strapperei gli occhi, mi smetterai di fissare, | chiudi 'sta cazzo di bocca che neanche sai ingoiare. (da Niente male, n. 9)
- Non c'è donna più triste della donna che abbracci | quando dopo un secondo con due parole la schiacci. (da Niente male, n. 9)
- Io non sopporto le persone timorate di Dio | che hanno i rimorsi di coscienza e ogni discorso è un rinvio | e sono i primi a nascondersi, | non sanno rispondersi | e quando stanno insieme devono corrispondersi. (da Niente male, n. 9)
- Sto pensando è un peccato perché in fondo mi piaci | ma sei squallida anche quando resti zitta nei baci. (da Niente male, n. 9)
- E questo è il motivo per cui non mollo | anche se sto con i nervi a pezzi fatto fino al midollo, | non crollo, | mi stringono per il collo, | stanno strangolandomi impedendomi il decollo. (da Non crollo, n. 11)
- Ho il piacere di introdurre questo nuovo cantante | si chiama Fabri Fibra, il grillo parlante, | Bob Marley al confronto fuma che è un dilettante, | le rime del Fibroga sono un trip agghiacciante. (da Non crollo, n. 11)
- Ricordi quando hai detto "adesso lui fa il ricco" | quando neanche immagini io quanto sono a picco, | ma se poi c'avessi i soldi per cui tu mi incolpi ancora | io ci pagherei uno stronzo che ti spari nella gola! (da Non crollo, n. 11)
- Ma con i soldi di papà io a quindici anni ho preso il fumo | hai comprato un cd vuoto perché io non son nessuno! (da Non crollo, n. 11)
- Ho visto Caparezza ribaltarsi in bici dopo che gli ho rotto i freni | con lo scardina radici. (da Non fare la puttana, n. 12)
- Odio la gente che continua a promettere | che mi presenterà qualcuno perché so trasmettere, | quando in verità io sto cercando di smettere, | cammino a gattoni, faccio fatica a connettere | che sono dieci anni che agli stessi ripetiamo | continua a sostenere questo hip-hop italiano! (da Non fare la puttana, n. 12)
- Io di notte non dormo più, | io dagli occhi vedo blu | e di certo non sei tu a descrivermi Gesù. | In Italia nord e sud fa la croce all'ovest e all'est | e ti fottono con un test | una vita di merda | e di stress. (da Palle piene, n. 14)
- Quando giro in città c'è chi mi chiede curioso: | "Ehi Fibra, come mai non sei ancora famoso?" | Lascia che ti dia questa spiegazione qua: | "io mica aspetto un treno che passò anni fa!" (da Mr. Simpatia, n. 15)
- In classe mettono un crocifisso per educarci, | ti prendono a schiaffi se lo stacchi | tu non provarci! (da Mr. Simpatia, n. 15)
- Lo sguardo della gente non osserva ma analizza, | l'ipocrisia che c'è nell'aria emana una gran puzza, | mi dà la nausea, cazzo voglio una pausa. (da Andiamo[testo 2], n. 16)
- Parto col ciak, | prevedo il crack ancora dicono, | l'Italia è qui a due passi dall'Iraq. (da Tienila su, n. 17)
- Io sono il testimone oculare dello sconforto, | la prova evidente che qualcosa è andato storto. (da Tienila su, n. 17)
- Ogni volta che non sai se credere ancora in tutto quel che fai questa volta allora tienila su! | Ogni lotta che non vuoi se guardi allo specchio dentro gli occhi tuoi questa volta allora tienila su! (da Tienila su, n. 17)
Tradimento
[modifica]Etichetta: Universal Music, 2006, prodotto da Big Fish, Nesli, DJ Nais.
- Ma finché esisto brucerò ogni impianto, | che piuttosto di calmarmi vado in cerca allo schianto, | come il figlio scomparso di Lory del Santo. | Benvenuti al mio drive in sono pazzo, | questo è quanto. (da Rap in guerra, n. 1)
- Il mio corpo è a terra | ma non mi sposti da qui, | mi servirà una barella, | ma non mi sposti da qui. | Ribalto le mie budella, | ma non mi sposti da qui, | finché il mio rap è in guerra, | ma non mi sposti da qui. (da Rap in guerra, n. 1)
- Se c'è una cosa che odio è il rap positivo, | quando penso che esisto già mi nausea essere vivo! (da Rap in guerra, n. 1)
- Ho ventotto anni ragazze, contattatemi, scopatemi, | e se resta un po' di tempo presentatevi, | non conservatevi, datela a tutti anche ai cani, | se non me la dai, io te la strappo come Pacciani. (da Su le mani, n. 2)
- Se io fossi nato donna ascolterei Madonna, | vestirei senza mutande, ovunque sempre in minigonna, | così non mi ci vedo e neanche tu scommetto. (da Su le mani, n. 2)
- Io non capisco perché ma ogni periodo | c'è qualcuno che se ne viene fuori dicendo che io | io sono morto. (da Applausi per Fibra, n. 3)
- Non ho mai smesso un giorno di fantasticare, | non ho mai fatto grandi successi in generale, | guardando gli altri mi sembravano così lontani, | chiedendomi se a casa loro volassero i divani! (da Applausi per Fibra, n. 3)
- Hai comprato il mio cd e lo canti tutto a memoria, | è uno scandalo quando poi | l'hai copiato a metà scuola. (da Applausi per Fibra, n. 3)
- Non domandarti come passano i giorni e le notti, | non guardi mamma mentre piange e lacrima dagli occhi. (da Applausi per Fibra, n. 3)
- Se avessi fatto il corso di farmacia | a quest'ora avrei una laurea e comunque sia | dimmi quanti laureati hanno la garanzia | di non finire lavapiatti in pizzeria. (da Mal di stomaco, n. 4)
- Piacere mi chiamo Fibra, lei è la mamma? | Lo sa che sua figlia a sedici anni è già una cagna? | E gira in classe con la pancia mezza nuda | davanti a un professore che ha gli occhi di un barracuda. (da Mal di stomaco, n. 4)
- Potrei non avere compagnia perché ho perso i milioni alla lotteria, | ma dimmi: tu ci credi alla lotteria? | Lo conosci uno che ha vinto alla lotteria? (da Mal di stomaco, n. 4)
- La testa mia | dove la sbatto? | Dal nervoso qui divento matto. | E se la giornata mi affanna, | mi rullo | mi accendo, | mi fumo una ca... Marianna! (da La pula bussò, n. 6)
- Nel mio quartiere | sui muri c'è scritto | «Se arriva di notte la pula sei fritto»! (da La pula bussò, n. 6)
- Questi musi persi in musica verranno rinchiusi, | fa di più: scarica la bomba nel tuo mac! | Va da sé, Boom! | Teste Mobumaleck ho il lobo in orecch. | dal primo rec. | rap rimo non repprimo storie tipo "rap" | "caba-caba-rap", rappi come un preti epilet-ti-co | minciamo ad aspettare che smetti, | questa guerra traumatizza gli addetti | fanno salti in aria come confetti! | No remorse, no rimorsi, ho l'alfabeto morse, | vuoi un morso come i Doors a fine percorso? (da Sono un soldato, n. 10)
- Meglio il mondo in cui la guerra entra in qualunque filmato | così vedrai ti rendi conto in che bel mondo sei nato, | sei un soldato. (da Sono Un soldato, n. 10)
- Cazzo cosa darei per avere qui una vera donna | al posto di stupide minorate minorenni in minigonna. (da Coccole, n. 11)
- La verità è che se avrò successo | questi fans che mi han seguito qui fino a adesso, | appena vedono che prendo il primo premio | mi diranno: "vaffanculo scemo!" (da Vaffanculo scemo[testo 2], n. 12)
- Voglio dirti una cazzata e lo sanno i miei, | ma le rime non mi mandano in Hit Parade. (da Vaffanculo scemo[testo 2], n. 12)
- Insomma guardati intorno cadi a pezzi | per quanto disprezzi | ma non mi spezzi. (da Tutti matti, n. 14)
- Quante cazzate quando manca la fiducia. (da Tutti matti, n. 14)
- Ma qualche anno fa ero molto più ottimista, | ora mi sento come se avessi perso la vista, | io vorrei l'autocontrollo di un terrorista. (da Tutti Matti, n. 14)
- Il diavolo entra in casa quando meno te l'aspetti, | l'insoddisfazione arriva anche se c'hai i figli perfetti. (da Idee stupide[testo 3], n. 15)
- Io ringrazio il cielo per non essere nato un bigotto, | per non essere un ciellino o un fissato all'enalotto, | ringrazio Dio per non avere un padre che fa il poliziotto, | mio padre non è un ladro né un politico corrotto. (da Idee stupide[testo 3], n. 15)
- Mi sta sul cazzo Grido | i gemelli e il cugino e duecento nomi a caso di gente | che non sa persino che io rimo. (da Idee stupide[testo 3], n. 15)
- A parte il rap io sono un fallito, | stacchi questa musica e son bello che finito, | a volte mi sembra davvero di essere impazzito, | ho visto anche fumetti su di me in qualche sito. (da Idee stupide[testo 3], n. 15)
- Quando bevo io dico stronzate, | sono sterile, che cazzata, | lei mi guarda imbarazzata, | questa tipa tutta abbronzata, | che lavoro fai? Guarda, lavoro in banca e sono socio di.. che cazzata. | Ho pure un locale qui, che cazzata. | È chiuso ogni venerdì, che cazzata. | Lesbo? Eh? Chi? Cosa è stato? L'hai sentito no? Che cazzata! (da Che Cazzata, n. 16)
Pensieri scomodi
[modifica]Etichetta: Universal Music, 2006, CD bonus presente nella Platinum edition di Tradimento.
- Un anno al buio, palle di cuoio, | crisi di testa, a momenti muoio. (da Ah Yeah Mr. Simpatia, n. 1)
- Vengo dai fumetti come Wolverine, | giro in una Punto, mica in limousine. (da Ah Yeah Mr. Simpatia, n. 1)
- Il sangue scorre fuori dal naso, | il mio per caso? Dammi due stracci, | cantassi anch'io come Antonacci | e invece resto qui tra i pagliacci. (da Ah Yeah Mr. Simpatia, n. 1)
- Io non capisco perché non mi rispetti | ma appena puoi mi imiti, | qui non si parla solo dei miei difetti | ci stanno anche dei limiti. (da Troppi limiti, n. 2)
- Sono terrorizzato quando sento "ti amo", | sarà che io non ho mai visto i miei neanche darsi la mano. (da Troppi limiti, n. 2)
- Ma dimmi chi ti critica | se cambi mezza faccia in clinica, | anche la mimica, | se la qualità è sparita, | hai paura della sorte, naa, io della vita. (da Troppi limiti, n. 2)
- Ho problemi a venir fuori di qui, ho problemi a evadere, | non sono come tu mi descrivi, sembro un cadavere. (da Nella scena, n. 3)
- E forse in verità neanch'io me ne sono accorto | ma fuori sto cercando un me che dentro è già morto. (da Nella scena, n. 3)
- Il rap, dicono tutti, è morto nel '97 | però ancora lo segui, ti ci fai grandi pugnette. (da A questo show n. 4)
- Quando fai così mi fai impazzire | eppure io di te non mando giù l'odore, | tuo padre per te vorrebbe un dottore | e invece stai con me che giro col trattore. (da Il tappo n. 5)
- È inutile che cerchi un bravo ragazzo, | ti fai solo dei grandi viaggi del cazzo. (da Grandi viaggi n. 7)
- Di tipe come te sai quante ne ho viste | che seguono i consigli ma dalle riviste, | la gente come me fa una scelta triste, | le tira quattro schiaffi se non reagisce | e vedrai come cambia aria. (da Tipe come te, n. 8)
- Uno per i soldi che non conto e che non ho, | due per le modelle che mai mi tromberò, | tre per il video e per lo show che non s'è fatto, | quattro per quanto in fondo in fondo me ne sbatto. (da Che casino, n. 10)
- Ricordati di me perché io faccio un casino, | ricordati di me te l'ha detto anche Muccino, | ho il diavolo in corpo e la testa di un bambino, | io non ti presto un soldo perché sono un rabbino, | abbino | sfiga e disgrazia quando rimo, | nella mia fronte trovi scritto "cretino" | ma ad ogni mio disco fanno tutti l'inchino. (da Che Casino, n. 10)
Bugiardo
[modifica]Etichetta: Universal Music, 2007, prodotto da Big Fish, Nesli, Antwan "Amadeus" Thompson, DJ Nais, DJ Myke, Mastermaind e Medeline.
- Tengo i ritmi serrati | in venti metri quadrati! | Ho la morte negli occhi | e tengo i giorni contati! | Tocco temi scontati! | Non chiamatemi artista! | Io ti creo un altro mondo, | lo sa anche il mio analista! (da Bugiardo, n. 1)
- È il successo che ti mette in croce | ma io l'ho già avuto e ti assicuro è stato troppo veloce. (da La soluzione, n. 2)
- In Italia ci son poche straniere | ma guardi la TV e vedi solo straniere, | a volte la TV sembra un grosso sedere, | più guardi la TV e più s'ingrossa il sedere. (da La soluzione, n. 2)
- Si stava meglio quando si stava peggio, | non trovo lavoro, non trovo parcheggio. (da La soluzione, n. 2)
- La droga si trova, tuo figlio l'acquista, | la vendono tutti persino il tassista, | se non te ne accorgi hai problemi di vista. (da La soluzione, n. 2)
- Io cerco di capire cosa c'è dietro ogni dramma, | la vita spesso cambia di colpo senza un programma, | io spero che rimanga sempre accesa la mia fiamma | anche se non si è dentro scontiamo una condanna. (da Un'altra chance[testo 4], n. 5)
- E se crollo mi dispiace, | sarò un'altra delusione. (da Un'altra chance[testo 4], n. 5)
- Ho fatto mille errori | e ne farò di peggiori. (da Un'altra chance[testo 4], n. 5)
- A volte sogni cose che non potrò mai comprarti | e a volte soffri il doppio per gli errori degli altri, | le grandi occasioni arrivano una volta sola | se non le afferri al volo passeranno altri alla storia. (da Un'altra chance[testo 4], n. 5)
- Paura del futuro, | mi arrampico su un muro, | non reggono le forze se ti aggrappi al mio culo, | si vede chi è insicuro | e chi è forte di famiglia | ma se ti guardi intorno, nessuno ti assomiglia. (da Un'altra chance[testo 4], n. 5)
- Dove fuggi? In Italia! | Pistole in macchine, in Italia! | Machiavelli e Foscolo, in Italia! | I campioni del mondo sono in Italia! (da In Italia, n. 7)
- Ci sono cose che nessuno ti dirà. | Ci sono cose che nessuno ti darà. | Sei nato e morto qua, | sei nato e morto qua, | nato nel paese delle mezze verità! (da In Italia, n. 7)
- Son radiofonico io porto l'immondizia! | Vengo a scoparti finché il cuore non mi schizza! (da Cattiverie, n. 8)
- La musica che faccio è roba per pazzi | e se il volume è su distrugge i palazzi, | io vengo da un ambiente in cui non c'è nulla di magico | tra gruppi che si sciolgono come nell'acido. (da Cattiverie, n. 8)
- Guarda, il mondo è pieno di ragazzi | e le donne col tempo li trasformano in pupazzi. (da Le ragazze[testo 2], n. 11)
- Le ragazze: i soldi che non ti bastano, | il profumo sul collo che addosso lasciano, | il vuoto che senti quando ti lasciano e credi che tutto finisca lì. (da Le ragazze[testo 2], n. 11)
- Altro che Lamborghini e fare quattrini, | guido una Punto senza finestrini, | altro che villa sto ancora in questa tana | ma dico che ho il salotto di Dolce & Gabbana, | tutti pensano che ho fatto la grana in giro, | adesso c'ho una pessima fama, porca puttana. (da Non c'è tempo, n. 12)
- Flash Flash Fibra, te la senti addosso l'invidia? | Come se corressi a piedi, e tu in macchina che mi insegui; | c'è un mio lato che cade a pezzi ed è la parte che tu non vedi... | Le volte in cui non mi sentivo adatto | e le figure di merda che ho fatto. (da Sempre io, n. 13)
- I tatuaggi visti allo specchio | li avrò anche quando io sarò vecchio, | ma è solo pelle, non è immortale | e prima o poi la dovrai buttare. (da Sempre io, n. 13)
- Senti il calore che arriva dall'inferno, | sei bella fuori, la merda è all'interno! (da Questa vita, n. 15)
- A quest'ora avrei quattro anni | e sarei all'asilo con tutti i miei compagni! | Invece mi hanno preso e portato via da mamma | togliendomi la vita in aperta campagna! (da Potevi essere tu, n. 16)
- Le denunce ai preti che peccano | e toccano e scappano e scioccano e scattano, manette per tutti, | manette per tutti; li vogliamo distrutti! (da Non provo più niente, n. 17)
Chi vuole essere Fabri Fibra?
[modifica]Etichetta: Universal Music, 2009
- La mia ragazza non è una diva | e il mio stipendio quand'è che arriva? | In televisione la gente mi schiva, | è come vivere in una clessidra. (da Chi vuole essere Fabri Fibra?, n. 1)
- Questo cazzo di Fabri Fibra mi ha rovinato l'intera vita | o magari è tutto il contrario e me l'ha salvata l'intera vita. (da Chi vuole essere Fabri Fibra?, n. 1)
- Il mio rispetto va alla gente afflitta, | alla gente che sa incassare la sconfitta, | quando su cento cose non ne va una dritta | e ogni canzone è stata già scritta. (da Chi vuole essere Fabri Fibra?, n. 1)
- In Inghilterra è tutto più veloce, | in Inghilterra se c'hai l'erba non finisci in croce, | quando fumi questa merda ti va via la voce, | when you smoke this shit ti va via la voce. (da Speak English, n. 3)
- In Inghilterra sei al verde? Avrai un sussidio. | In Italia sei al verde? Io non ti invidio. | In Italia sei gay? Ti sfotte la gente. | In Inghilterra sei gay? Ti fanno dirigente. (da Speak English, n. 3)
- È una trappola che ti attira | e qua dentro non si respira, | io non cerco una donna famosa | e tutti quanti inseguono qualcosa. (da Donna famosa, n. 4)
- La pioggia batte contro i tergicristalli, | spingo 'sta roba come Bob Marley, | la spia è accesa, vediamo se si può | e se ti piace 'sta merda grida "Ooh" (da Extralarge[testo 5], n. 7)
- Ma dimmi che farai quando cala il successo | alla fine di tutto questo. (da Alla fine di tutto questo, n. 9)
- Gli autografi, | chi lo avrebbe mai detto che un giorno avrei firmato gli autografi? (da Alla fine di tutto questo, n. 9)
- Vorrei vivere in una bolla per sempre | tra la gente che urla e non sentire niente. (da Incomprensioni[testo 6], n. 10)
- Vorrei chiedere al Presidente del Consiglio: | "Quando ha tempo e se ha voglia può darmi un consiglio? | Come fa una persona con questa busta paga | a mantenerci una casa, a mantenerci un figlio? (da Incomprensioni[testo 6], n. 10)
- Ma sono vittima del mio personaggio | e me ne accorgo quando parlo allo specchio da solo che lo incoraggio | e dico: "Vai Fibra, vai Fibra, dillo a tutti | che prima di cominciare li hai già distrutti." (da Incomprensioni[testo 6], n. 10)
- Incomprensioni sono così strane, | sarebbe meglio evitarle sempre | e non rischiare di aver ragione | che la ragione non sempre serve. (da Incomprensioni[testo 6], n. 10)
Quorum
[modifica]Etichetta: Universal Music, 2010, prodotto da DJ Nais, Vins, Big Fish, Crookers, Deleterio, Roofio, Marco Zangirolami, Tiziano Giampieri, Dope e Andrea Piraz.
- Era dieci anni fa, fa-faccio un ragionamento, | faccio un peggioramento | e vendo per magia, | su in regia | hanno capito era tutta una strategia. | A casa mia scrivo in camice bianco come in farmacia. (da Quorum, n. 2)
- L'invidia è il sentimento più comune. (da Quorum, n. 2)
- Ho scritto, ho scritto, ho scritto un testo | per ogni conflitto | conflitto interno, scendo sconfitto, | afflitto, | vedi col rap ci pago l'affitto, | sei anni dopo il mutuo, tu zitto (shhh) muto. (da Quorum, n. 2)
- Ho fede nell'immenso, aspetto anch'io una scossa | Ho un piede nel successo e un altro nella fossa. (da Quorum, n. 2)
- Ho una pessima immagine e mi è convenuto, | la cultura domina con belle immagini prive di contenuto. (da Quorum, n. 2)
- Qualunque cosa dica è detta per intrattenere, | la vita è come lirica dipende dal tenore. | Se io fossi un attore sarei in un film del terrore, | sono come una chitarra con il distorsore. | Nella scena lascio il tratto come un trattore. (da Questo pezzo, n. 3)
- Qui c'è qualcosa che riguarda anche te, | cose di cui mi chiedo il perché. (da Mille domande, n. 4)
- Perché non ricordo chi sogno? | Perché mi vendono cose di cui non ho bisogno? | Perché l'immondizia straripa? | Perché Saviano ha scritto un libro rovinandosi la vita? (da Mille domande, n. 4)
- Non darmi la colpa | se il lavoro che fai non paga bene, | stringi i denti e sopporta. (da Mille domande, n. 4)
- Mille domande ma zero risposte | mentre aspetto in fila con il bollettino alle Poste, | quando il resto del mondo lavora in rete | se prenderete anche voi un aereo capirete. (da Mille domande, n. 4)
- Sicuro nella vita hai fatto qualcosa di impuro | tipo pagare in nero, andare a troie o dare via il culo. | No, caro, ti sbagli, non siamo davvero come dicono quei giornali europei, | siamo peggio, | siamo tutti come un politico che per vincere trucca il seggio. (da Mille domande, n. 4)
- E i miei dischi sono come il vino | Migliorano col tempo, concentro, contemplo il divino. (da Non ditelo, n. 5)
- Secondo me Mengoni è gay ma non può dirlo | perché poi non venderebbe più una copia, | già me lo vedo, in camera arriva una figa | prende il suo cazzo in mano e lui "Lasciami, ti prego!" (da Non ditelo, n. 5)
- Per cominciare le tappe non bruciare, | il momento è cruciale, se vuoi ti puoi lanciare, | il sudore fa gocciare, lei ti vorrà baciare | ma non torni più indietro una volta commerciale. (da Commerciale, n. 6)
- Nel mio disco dico il cazzo che mi pare, | piscio sulla Arcuri, cago sulla Barale. (da Nel mio disco, n. 9)
- Anch'io volevo contare i soldi e non fare un cazzo, | al contrario se non fai i soldi non conti un cazzo. (da Certe cose si sanno, n. 10)
- Questa roba alla gente piace, attratta come dallo spazio la NASA | ma non dire che la coca la fumi altrimenti la gente lo rifà da casa. (da Certe Cose Si Sanno, n. 10)
Controcultura
[modifica]Etichetta: Universal Music, 2010, prodotto da Big Fish, Marco Zangirolami, Dj Nais, Andrea BZilla, Michele Canova Iorfida, Crookers, Medeline, Antwan "Amadeus" Thompson, The Buchanans, JFK, Dot Da Genius e Fyre Dept.
- Canta con me, non ti fermare mai | altrimenti i pensieri hanno la meglio | e non ti addormentare, non dormire, | guardami negli occhi, resta sveglio. (da 6791, n. 1)
- La prima volta che ho sentito la parola "Paranoia" | ero già in paranoia. (da 6791, n. 1)
- Il pubblico e il privato separato, | se Barabba fosse stato scambiato per l'altro | a quest'ora appendevi al collo cosa? (da 6791, n. 1)
- La gente cambia in fretta, | cambia chi non ci si aspetta, | cambia tipo Romeo travestito da Giulietta. (da Escort, n. 2)
- Non dire "soldi", | non dire "crisi" quando c'è la coda ai saldi | è inutile che ti scaldi. | Non dire "escort", non dire "squillo", | non dire "vado a puttane" come... | e poi il vuoto, io non voto. (da Escort, n. 2)
- Ho sognato di condurre Striscia la Notizia | con Noemi Letizia fatta a pezzi in una borsa di Krizia, | fossi una donna ero Patrizia, escort, | davo il culo per un posto in tv o un pezzo di pizza. (da Escort, n. 2)
- Oh mamma, stasera escort, | anagramma di "Sterco" (da Escort, n. 2)
- La musica non dice più niente, | è una strategia che tranquillizza la gente, | ci sono addirittura delle parole che non puoi dire, | tu le usi anche se non le vuoi sentire. (da Escort, n. 2)
- Il mio rap è come un cellulare, invia messaggi, | faccio più rime che i cinesi i massaggi, | metti le cuffie, vedrai come viaggi, | il rap al cervello fa gli idromassaggi. (da ≠, n. 3)
- Due righe parallele che viaggiano all'infinito | nello spazio vuoto senza mai toccarsi l'una con l'altra | come la figa e Marco Carta. (da Double Trouble, n. 4)
- Ho fatto un sogno con la moglie del Premier, | mi raccontava tutti i retroscena, | ho fatto un incubo, scopavo Mara Venier, | lei stava sopra e mi ha rotto la schiena. (da +-, n. 5)
- Ho visto Giusy Ferreri guidare una Ferrari | con di fianco Ferrara che mangiava un Ferrero. (da +-, n. 5)
- Intorno al tavolo stampano il denaro, | spara al diavolo ed è tutto più chiaro, | il mondo è in mano a qualcuno che ci controlla e ci spazza via, | vorrei che fosse in mano mia. (da Spara al diavolo, n. 6)
- Devi darti da fare se in tasca non hai niente, | se non sai fare i conti bloccano il conto corrente, | se prendi ma non spendi investirai sicuramente | ma se spendi più di quello che prendi ritorni a niente. (da Controcultura, n. 7)
- Se in banca conti zero fai la fila e perdi tutto | ma se in banca hai conoscenze prendi tutto e paghi zero, | stipendi a quattro zero, io ci spero | e zero in quattro stipendi invece è zero. (da Controcultura, n. 7)
- Pensavo di cambiare il mondo, non mi emulare, | il massimo che cambio è il numero al mio cellulare. (da Controcultura, n. 7)
- L'artista che vende la canzone ancora non esiste, | è la canzone che vende l'artista sempre più triste. (da Controcultura, n. 7)
- Più vuoi e meno avrai, | più dai e meno prendi, | prima lo si impara, poi "Pa pa para para pa pa para". (da Vip In Trip, n. 8)
- Rapper italiani che "Perepè qua qua, qua qua perepè" | Politici italiani che "Perepè qua qua, qua qua perepè" (da Vip In Trip, n. 8)
- Laura Chiatti me la voleva dare | ma io dovevo lavorare, lavorare, lavorare, | ancora lavorare, ancora lavorare, ancora lavorare... (da Vip In Trip, n. 8)
- Ho un amico che si chiama da solo, | si manda i messaggi con scritto "Tesoro", | si guarda allo specchio dicendo "Ti adoro", | vorrei dirgli "Ma trovati un lavoro!" (da Vip In Trip, n. 8)
- Fabio Fazio fanculo e col cazzo mi inviti più. (da Qualcuno normale[testo 7], n. 9)
- Cammino sempre con le spalle al muro | è scomodo come un politico sta con Marco Travaglio in culo. (da Qualcuno normale[testo 7], n. 9)
- Lavori una vita ma tutto questo è normale, | non c'è via di uscita ma tutto questo è normale, | la gente è impazzita ma tutto questo è normale. (da Qualcuno normale[testo 7], n. 9)
- Né si mangia né si fotte coi ricordi, | cerco ragazze facili come i soldi. (da Insensibile[testo 8], n. 10)
- Paolo Brosio con la coca ci scopava una modella, | al piano sopra c'era Calissano steso in barella, | entrambe le carriere, chiarisco, | sono come Mike Bongiorno in tv, non esistono più. (da Insensibile[testo 8], n. 10)
- Forchetta e coltello sul mio cervello, | dammi il tuo numero, tanto poi lo cancello, | lei sta zitta ma pensa: "Dammi l'uccello". | Avvolgo nel cellophane e cado in trance manco fossi ad Amsterdam. (da Insensibile[testo 8], n. 10)
- La vita che sogni è tutta un pacco | come in tv "Affari tuoi", | è come la verginità, ad un tratto | prima la perdi e poi la rivuoi. (da Tranne te, n. 11)
- A dodic'anni a contare le stelle, | a trent'anni a contare le parcelle. (da Tranne te, n. 11)
- Di politica non sono l'esperto | ma dicono "L'Italia sarà presto un deserto", | tra vent'anni saremo tutti quanti emigrati a Saint Tropez, tranne te. (da Tranne te, n. 11)
- La bugia galleggia nello spazio | ma la verità è sempre e solo una, | la verità è che l'uomo pensa col cazzo | e nessuno è mai andato sulla luna. (da Non potete capire, n. 12)
- Dammi tre parole, donne, soldi, amore[testo 9]; | Olio, spia, motore; nervi, stress, dottore; | turbo, fuori, serie; barca, spiagge, ferie. | Dammi tre parole, sono solo parole. (da 3 parole, n. 13)
- Tempi difficili per chi va a letto con i politici, | il giorno prima in camera in sedici, | il giorno dopo, venerdì 13. (da Rivelazione, n. 14)
- Se la musica è una strada che va dritta alla tesi, | io guido al contrario come gli inglesi, | arrivo ovunque, come i cinesi, | come la tele e la telecinesi. (da Rivelazione, n. 14)
- Stavo meglio quando potevo andare al mare | e il paparazzo non mi scattava foto | o come quando nessuno si meravigliava | se cannavo un passato remoto. (da Troppo famoso[testo 10], n. 15)
- Anni fa se passavo in centro | mi sfottevano per il mio accento, | oggi invece se passo in centro | mi regalano ricariche da cento. (da Troppo famoso[testo 10], n. 15)
- Amo le donne di ogni colore, | razza, lingua e classe sociale, | non mi piacciono quelle snob, | sto mentendo, mi piacciono uguale. (da Le donne, n. 16)
- Non uscirei mai con Lory Del Santo o donne di quello stampo, | fredde, congelate come uno scampo | e se ti innamori non hai scampo. (da Le donne, n. 16)
- Se ti stendi sul prato, amico mio, | quel puntino in cielo sono io, | mi vedete, sì lo so che mi vedete | e mi temete come se fossi un folle, | ma ci vuole talento per andare su e giù su e giù, mica le molle. (da In alto[testo 11], n. 17)
- E c'ho pensato, credimi, quanto c'ho pensato, | pensavo tipo, al primo disco ero impazzito | quando ho fatto il secondo disco c'ho messo il doppio, | per fare il terzo, cioè questo, ho dato il triplo. (da In alto[testo 11], n. 17)
- È un flusso, arriva sempre chi dice che sbaglio | anche se io mi sento nel giusto, | come se fare ciò che vorresti fosse un lusso. (da In alto[testo 11], n. 17)
- Il lavoro ci rende schiavi, sono concetti vaghi, | sono concetti vani | se in casa hai tre divani. (da La fretta, n. 18)
Casus belli
[modifica]Etichetta: Universal Music, 2012, prodotto da Fyre Dept, Medeline, Chase N. Cashe, C65, Deleterio, D-Ross, Mastafive e Luckybeard.
- Polvere alla polvere, | cenere alla cenere | e cazzate di questo genere, | passione che brucia, | fuoco per uno o per tutti, | tutti per uno, parole in fumo. (da Parole in fumo, n. 2)
- Il pubblico mi ama e io amo lui | ma nella versione maledetta | il pubblico mi odia e io odio lui. (da Parole in fumo, n. 2)
- In testa una porta, fatemi entrare | alla ricerca dell'Eden mentale. (da Parole in fumo, n. 2)
- Tu ascolti canzoni in cerca di risposte, | esatto, stai ascoltando quella giusta. (da Parole in fumo, n. 2)
- Come Totti via dall'Italia mai, | piuttosto banzai, | harakiri ma resto qui in Italy. (da Come Totti, n. 3)
- Non mi lamento mai, qui fa schifo, | lo sanno tutti ma non dirlo in giro, è un segreto, | vado all'aeroporto, valigia in mano | ma poi ritorno indietro. (da Come Totti, n. 3)
- Se la parola non detta è oro | vorrei metterla in rima per guadagnare. (da Teoria e pratica, n. 4)
- La teoria della felicità | applicata alla pratica della città, | l'equilibrio dove sta?. (da Teoria e pratica, n. 4)
- Faccio i testi che voi non fate, | io mi svuoto con le rime, voi vi gonfiate. (da Teoria e pratica, n. 4)
- L'odio è un sentimento naturale | come quando scopi e pensi "Godo", | l'amore invece è contro natura, | quando ami dicono "Quello sta male". (da Teoria e pratica, n. 4)
- L'umanità è senza uno scopo, | schiacciata sul vetrino | e Dio dall'altra parte del microscopio. (da Nessuno lo dice, n. 5)
- Solo quando avrai un figlio capisci i genitori, | questa vita la apprezzi solo quando muori. (da Nessuno lo dice, n. 5)
- Chiunque è meglio di me, | lo pensa chiunque | ma nessuno lo dice. (da Nessuno lo dice, n. 5)
- E quando parte il tour | puoi venire pure tu, | qui c'è un clima magico | ma se mi fai il dito allora, vaffanculo! (da Il mio amico Arnold, n. 7)
- In Italia non c'è più destra e sinistra, | il potere calpesta e amministra. (da Felice per me, n. 9)
- Ho la traduzione dei comportamenti, | ad esempio insulti me perché | ogni volta che parlo del mio successo | tu realizzi i tuoi fallimenti. (da Felice per me, n. 9)
- Con tutta la gente fallita che c'è | l'invidia sale e non la puoi fermare, | dovresti essere felice per me | invece di pensare sempre male. (da Felice per me, n. 9)
Guerra e pace
[modifica]Etichetta: Universal Music, 2013, prodotto da Michele Canova Iorfida, Organized Noize, Fyre Dept., Medeline, Lee Major, C65, Dot Da Genius & Woodro Skillson, Neffa, Rob Holladay & Mr. Franks, Antwan Thompson, J.U.S.T.I.C.E. League e Agent X.
- È necessario credere, bisogna scrivere, | per essere invincibile non dovrei vivere. (da Bisogna scrivere, n. 2)
- I miei sogni tra loro dialogano | si chiedono: "Questo che sogni fa?" (da Bisogna scrivere, n. 2)
- Bisogna credere per continuare a vivere anche dopo la morte. (da Bisogna scrivere, n. 2)
- Non sono in cerca di parole, | sono in cerca di Dio come ogni scrittore. (da Voce, n. 3)
- L'amore e l'odio intorno, tu scegli, | il resto è dentro noi, guerra e pace. (da Voce, n. 3)
- Ho bisogno di questo foglio, | di questo sogno, | di questo pubblico, | di questi soldi. (da Voce, n. 3)
- Non sono io che faccio il puro, | se ci stai con la testa si fa un pezzo insieme nel futuro, | tutti inculano tutti in Italia, | praticamente qui da noi già si nasce con un cazzo nel culo. (da Che tempi[testo 1], n. 4)
- Che tempi! | Bisogna stare pronti per schivare i colpi. | Che tempi! | Bisogna stare attenti | e mettere da parte i buoni sentimenti, | proteggersi le spalle e lottare con i denti. (da Che tempi[testo 1], n. 4)
- Del mio successo sarai sorpreso, io no | sapevo già tutto come Yoko Ono. (da Che tempi[testo 1], n. 4)
- Tutto cambia intorno e dentro noi, | guarda il tempo, fuori piove ancora, | puoi raggiungere ogni cosa che vuoi | solamente una volta sola. (da Che tempi[testo 1], n. 4)
- O arrivi al primo posto in questo inferno | o sarai come i ricordi, un secondo eterno. (da Che tempi[testo 1], n. 4)
- Burocrazia, | l'Italia si squaglia come burro, è pazzia. (da Pronti, partenza, via!, n. 5)
- Tutti pronti per la partenza | ma da anni è una finta partenza, | dopo l'ultima grande occasione | si rimane così, senza. (da Pronti, partenza, via!, n. 5)
- Terza, seconda, prima | e il Paese non si mette più in moto, Honda. (da Pronti, partenza, via!, n. 5)
- È solo un gioco ma in pochi lo capiscono, | tutti gli altri si prendono troppo sul serio | come le tasse, si prendono troppo, sul serio. (da A me di te, n. 6)
- Nella testa ho così tanti nemici, | prima o poi li becco tutti come i preti l'ICI. (da A me di te, n. 6)
- È il quarto anno che mi invitano a Sanremo | e che rifiuto una somma che per metà avresti offerto la vista. (da A me di te, n. 6)
- Non correre, | reagisci, | prenditi ciò che è tuo. (da Non correre, n. 7)
- Dove stanno le nuove proposte? | Intendo in politica, mica i cantanti. (da Non correre, n. 7)
- Lo sa bene lo scienziato, può darsi che la morte | arrivi prima del successo che apre le porte, | una vita per una scoperta che non vedrai mai davvero | come chi scrive una canzone e muore prima di vedere che la balla il mondo intero. (da Tutto in un giorno, n. 8)
- Stringo il culo con mille cazzi intorno, | questo è il clima a Milano, sembra il set di un film porno. (da Tutto in un giorno, n. 8)
- Lingue che girano come le anguille, | la calma è lontana come le Antille. (da La solitudine dei numeri uno, n. 9)
- E tu sei un raggio di sole che si dissolve come questo discorso | e io resto solo un'altra estate come l'anno scorso. (da La solitudine dei numeri uno, n. 9)
- Se sbagli in pubblico la gente ride, | sbaglia meno chi ha poche idee. (da La solitudine dei numeri uno, n. 9)
- Preso dal panico, fermati un attimo | perché se vai più giù forse non torni più, | cerchi di uccidere quello che hai dentro te | ma a fare come fai poi te ne pentirai. (da Panico[testo 12], n. 10)
- Pagina senza testo e punteggiatura, | tu la chiami bianca, io la chiamo paura | e l'ho provata, uscendone accecato, | non l'ho cercata, è lei che mi ha trovato. (da Panico[testo 12], n. 10)
- Non accettare consigli da chi non accetta mai consigli. (da Panico, n. 10)
- Sono diventato un mostro, come un buco nero, | troppo grosso, più dell'universo intero. (da Frank Sinatra, n. 11)
- Mi danno comandi che non seguo più, | vorrei fare tutto a modo mio. (da Frank Sinatra, n. 11)
- Non esiste partito, non esiste paladino, | avete visto troppe volte "Il padrino". (da Raggi laser, n. 12)
- Servono soldi per vivere | ma farli qua è come Tom Cruise, missione impossibile. (da Raggi laser, n. 12)
- Domande stupide, una risposta secca, | a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca. (da Raggi laser, n. 12)
- Mi ascolti anche se pensi "Non ha contenuti", | si viene al mondo per essere intrattenuti. (da Nemico pubblico, n. 13)
- Giriamo tutti intorno ai soldi come gli indiani intorno al fuoco. (da Non credo ai media, n. 14)
- I media controllati da chi sta al potere | ci fanno sapere quello che vogliono farci sapere. (da Non credo ai media, n. 14)
- Guerra e pace dentro noi | dentro noi, non c'è buio senza luce. (da Guerra e pace, n. 15)
- In pochi ce la fanno come col mutuo, | io ce l'ho fatta ma non so cosa ho ottenuto. (da Guerra e pace, n. 15)
- Ti vedranno come un caso umano, | un miracolo italiano al contrario, | tu scappa via lontano da qui come Saviano, | da qui non ci salviamo, | che più nemmeno come camerieri serviamo. (da Guerra e pace, n. 15)
- A trentacinque anni il Paese mi ha bloccato, | ho comprato un seminterrato per fare lo studio, | per lavorare, il mio futuro | è tutto fermo da mesi, il Comune non risponde, | non posso toccare neanche un muro. (da Guerra e pace, n. 15)
- Porte chiuse come all'inferno, | sono giovane, ho le idee, c'ho i soldi e questi mi tengono fermo. (da Guerra e pace, n. 15)
- Il Paese è lento, incastrato nel passato, | i ragazzi non dicono, non fanno, non si lamentano, | lo accettano così com'è | ma quando poi se ne accorgono sul web rompono il cazzo a me, | non sono sazio, ho fame. (da Guerra e pace, n. 15)
- Basta fare due spicci e tutti ti leccano il culo, bidet. (da Alta vendita, n. 16)
- Andrò all'inferno perché ho le giuste conoscenze. (da Centoquindici, n. 17)
- Tu che pensavi lo stress mi avesse ucciso | ora senti questo inciso, l'ho scritto anche per te. (da Ring ring, n. 18)
- Tu mi credevi un coglione che perdeva tempo col rap. (da Ring ring, n. 18)
- Gli sbagli ti attirano verso il fondo, | il finale poi dipenderà da te, | sbagliare è facile ma il segreto è nel capirlo, | la notte porta consiglio, dagli sbagli si impara. (da Dagli sbagli si impara[testo 13], n. 19)
- Ho un tatuaggio che non voglio più, | me lo tengo così | mi ricordo di quanto sono stato affrettato. (da Dagli sbagli si impara[testo 13], n. 19)
- In questo ambiente coraggio da leone e si riparte. (da Dagli sbagli si impara[testo 13], n. 19)
- Ho sbagliato a credere che qualcosa qui cambi, | vedo la rassegnazione anche nei più grandi. (da Dagli sbagli si impara[testo 13], n. 19)
- La vita è guerra è pace, | prova a cadere da quassù e rialzarti se ne sei capace, | tutto il mondo è fuori come Vasco su "Albachiara",[testo 14] | invece io resto lucido perché dagli sbagli si impara. (da Dagli sbagli si impara[testo 13], n. 19)
Squallor
[modifica]Etichetta: Universal, 2015, prodotto da Amadeus, Medeline, D-Ross, Rey Reel, HazeBanga, Dot the Genius, Star-T-Uffo, De-Capo Music Group, Major Seven, e Hit-Boy.
- La figa ti frega, ti pressa, | entri tu ma lei ti entra in testa. (da Troie in Porsche, n. 1)
- Ho rotto la clessidra contro il pavimento, | ho fermato il tempo. (da Troie in Porsche, n. 1)
- Il mercato è il tavolo verde, | l'etichetta è il croupier e serve, | volevi le metafore, eccole, | non postarmi catene, Ercole. (da Troie in Porsche, n. 1)
- Uccido le rime infatti non ne trovi più in giro, | ho così tante cose da dire che quasi non respiro. (da Troie in Porsche, n. 1)
- La vita è una puttana, che paghiamo ai politici. (da Lamborghini/Rime sul beat, n. 3)
- Ho cominciato a fare rap ancora quando non era una moda, | chiuso in camera pensavo "Il mondo mi odia", | sulla base mi sfogavo con le prime rime, | adolescente come tanti che si deprime, | finisce un'era, io cresco veloce, | il tempo cambia le amicizie e la voce. (da Rock That Shit[testo 15], n. 4)
- L'invidia renda la tua faccia una foto sfocata. (da Rock That Shit[testo 15], n. 4)
- L'artista è come il cazzo sotto coca, prima o poi si ritira. (da Il rap nel mio paese, n. 9)
- Vende il disco che è in tele, | sotto stress l'ho capito a mie spese, | nessuno esiste se le telecamere non sono accese. (da Il rap nel mio paese, n. 9)
- Meglio avere un figlio tossico che un figlio gay, | conosco gente che lo pensa e che non pensa agli altri | ma con venti grammi vai in galera mica a un gay party. (da Il rap nel mio paese, n. 9)
- Vedo le donne come fossero parole: | le cerco, le studio, le dimentico. | Anche per te le donne sembrano parole, | nel senso che non ti vengono. (da Playboy[testo 7], n. 14)
Fenomeno
[modifica]Etichetta: Universal, 2017, prodotto da Neff-U, Takagi & Ketra, Big Fish, Alessandro Erba, Amadeus, Bassi Maestro, Mace, Demacio "Demo" Castellon, Mike Turco, Rhade, Shablo, Nebbia, Deleterio, 2nd Roof, Don Joe, Yung Snapp, Rey Reel e Bot.
- Fallo anche tu, eccome no, | si guadagna di più, è comodo, | qui nessuno diventa autonomo | senza fare un po' il fenomeno. (da Fenomeno, n. 3)
- E se mi guardi così facciamo un figlio | sul beat perché il rap è come il sesso, esplicito. (da Fenomeno, n. 3)
- Il mondo è cambiato da quando è arrivato il porno amatoriale, | gli attori non sono più dei veri attori | così tutto il resto è andato a puttane. (da Fenomeno, n. 3)
- Stavo col Libanese | quando sotto casa gli hanno sparato, | ma quanta violenza che passa in tele | però meglio in tele che dentro casa. (da Pamplona[testo 16], n. 6)
- Gli adulti che si fanno selfie in crisi, | non trovano parole neanche per gli hashtag. (da Pamplona[testo 16], n. 6)
- La gente posta foto dei piedi, | le tipe mezze nude le vedi, | le femministe su Instagram non le vedi, | ci sono solo fighe, tette, culi, sederi. (da Equilibrio, n. 7)
- Giro in città fumo in auto, | il mio motto punta in alto, | fallo prima che lo faccia qualcun altro. (da Cronico, n. 9)
- Che figata andare al mare quando gli altri lavorano, | che figata fumare in spiaggia con i draghi che volano, | che figata non avere orari né doveri o pensieri, | che figata tornare tardi con nessuno che chiede "dov'eri?" (da Stavo pensando a te, n. 10)
- Promettevo di portarti via | quando l'auto nemmeno partiva. (da Stavo pensando a te, n. 10)
- Su quel ragazzo nessuno ci contava, | ora sono qui e quella gente è lontana.| Se ti dicono "lascia stare", | tu che fai, lasci stare? (da Lascia stare, n. 11)
Caos
[modifica]Etichetta: Epic, 2022.
- Giro in auto, mi muovo da solo | senza mezzi, è meglio, anzi peggio: | gli immigrati rubano il lavoro, | gli italiani rubano il parcheggio. (da Propaganda[testo 17], n. 5)
- Magiche le elezioni, | a fare promesse siamo i campioni, | passo l'inverno a tenervi buoni, | cerco l'estate quaggiù in città. (da Propaganda[testo 17], n. 5)
- E allora sì, propaganda, propaganda, | non c'è più niente che mi manca | e allora sì, propaganda, propaganda, | la risposta ad ogni tua domanda. (da Propaganda[testo 17], n. 5)
- Uno come me che non se la tira, | che rispetti come chi ha la divisa | anche se l'Italia l'ha un po' divisa, | attenzione, guarda, eccolo, arriva. | Evviva! (da Propaganda[testo 17], n. 5)
- Sono passati degli anni e tutto è ancora uguale a prima, | sono sempre senza lavoro e sempre con meno autostima, | accendo la tele, un politico parla, | sembra interessante, ascoltiamolo un po', | fa mille promesse, la gente lo guarda, | sicuro alle prossime lo voterò. (da Propaganda[testo 17], n. 5)
Altre canzoni
[modifica]- Il peso delle parole dipende da chi le dice. (da Fatti da parte, 2014)
Testi
[modifica]- ↑ a b c d e f Testo di Fabrizio Tarducci e Alessandro Castellana.
- ↑ a b c d e Testo di Fabrizio Tarducci e Francesco Tarducci.
- ↑ a b c d Testo di Fabrizio Tarducci e Diego Mancino.
- ↑ a b c d e Testo di Fabrizio Tarducci e Alberto D'Ascola
- ↑ Testo di Fabrizio Tarducci e Vincenzo De Cesare.
- ↑ a b c d Testo di Fabrizio Tarducci e Federico Zampaglione.
- ↑ a b c d Testo di Fabrizio Tarducci e Fabio Rizzo.
- ↑ a b c Testo di Fabrizio Tarducci e Jacopo D'Amico.
- ↑ Cfr. Valeria Rossi, Tre parole (2001): «Dammi tre parole: sole, cuore e amore.»
- ↑ a b Testo di Fabrizio Tarducci e Cristiano Zuncheddu
- ↑ a b c Testo di Fabrizio Tarducci e Simona Barbieri McKenzie.
- ↑ a b Testo di Fabrizio Tarducci e Giovanni Pellino.
- ↑ a b c d e Testo di Fabrizio Tarducci e Elisa Toffoli.
- ↑ Cfr. Vasco Rossi, Alba chiara (1979): «Tu sola dentro la stanza | e tutto il mondo fuori.»
- ↑ a b Testo di Fabrizio Tarducci e Youssoupha Mabiki.
- ↑ a b Testo di Fabrizio Tarducci e Davide Petrella.
- ↑ a b c d e Testo di Fabrizio Tarducci, Davide Petrella, Alessandro Pulga e Stefano Tognini.
Dietrologia – I soldi non finiscono mai
[modifica]- Questo libro è perfetto per chi ha tra i sedici e i ventisei anni, a voi che avete l'età giusta per non capire che decisioni prendere vorrei spiegare che certe cose che ritenete sbagliate in verità sono giuste e altre cose che ritenete giuste in verità sono sbagliate. Vi faccio un esempio: tutti dicono che bisogna restare in questo Paese per cambiare le cose, è una cazzata, per cambiare le cose bisogna andare via da questo Paese. (p. 19)
- Il rap è solo un mezzo, non è l'obiettivo finale. È il mezzo più efficace per veicolare un messaggio, è la forma d'arte compiuta con più ribellione, la musica più ribelle che sia mai stata creata. (p. 31)
- Quando io ero piccolo, in tv davano Happy Days: il protagonista era un tipo chiamato Fonzie, lavorava in un'officina, si faceva un gran culo, era il tipo di ragazzo che piaceva alle ragazze. Oggi in tv trasmettono Uomini e Donne, un programma dove il protagonista sta seduto su un trono senza saper fare un cazzo, vestito firmato e con più trucco in viso di una donna. Se un ragazzino di oggi viene in studio a registrare una canzone, si presenta tutto firmato e conciato come un tronista, quindi probabilmente senza saper fare un cazzo, e appena mi vede domanda: «Ma tu come fai ad avere successo?». Io rispondo: «coglione, io guardavo Happy Days». (p. 37)
- Per fare notizia in questo Paese devi scopare qualcuno e farlo sapere a più gente possibile. (p. 47)
- Solo plastica, solo finzione: qui se continuiamo a guardarci per come siamo poi finiamo per dover accettare di essere ritardati e soprattutto dobbiamo porci rimedio e impegnarci a cambiare. Allora no. Tutti a guardare il Grande Fratello e poi soprattutto a imitare questi gran maestri di vita. Ci siamo posti come obiettivo il primo livello, quello più basico, ma non è una gran trovata anche se la spacciano come tale. Però così almeno ci arriviamo tutti. E sai che soddisfazione. (pp. 55-56)
- La «controcultura» è il pensiero opposto alla cultura dominante. Quindi, se la cultura dominante è caratterizzata da una bella immagine e da un contenuto debole, la controcultura è un messaggio forte e un'immagine in secondo piano, opposta a quella della cultura dominante. Quindi alla bellezza si contrappone il non bello. (p. 77)
- Paura del diverso. Vuol dire limitarsi o crescere. Crescere vuol dire vivere ed esistere. Limitarsi vuol dire sparire. (p. 81)
- I giovani in Italia sono bloccati nel mezzo, bloccati tra il passato e il futuro, un futuro che non arriva mai, che si vede solo sul web. Intorno a noi regna il passato. (p. 94)
- L'italiano non vuole regole, qualunque tipo di regola ci sia, l'italiano vuole infrangerla, cioè, vuole infrangerla senza infrangerla, vuole raggirarla nella maniera in cui tutti gli altri la raggirano. Infatti, raggirare la legge come tutti gli altri non vuol dire infrangere la legge, significa semplicemente fare come tutti gli altri. (p. 113)
- Fare successo in Italia vuol dire avere un po' più di tempo rispetto agli altri per capire come stanno veramente le cose, e le cose in questo Paese stanno andando a rotoli come la carta igienica. (p. 127)
- La radio è un po' come per gli sposi l'altare e il matrimonio, cioè lì c'è qualcuno che battezza veramente il tuo successo. (p. 177)
- Oggi tutti i giovani se non sono nervosi e agitati non sono normali. I giovani sono agitati per natura, se i ragazzi non sono agitati finisce il mondo perché l'unica speranza che abbiamo è che i giovani facciano qualche cazzata per smuovere le acque. (pp. 211-212)
- In Italia non c'è mai stata diversità di generi musicali. In Italia i cantanti fanno tutti lo stesso genere di musica, quale? Musica leggera con testi che parlano d'amore. [...] Tutti gli altri generi sono considerati sottogeneri destinati a durare pochissimo, e se per caso una volta terminata l'ondata di musica «strana» tu ancora la stai ascoltando, allora sei uno sfigato, sei uno che ha problemi. (p. 237)
- I soldi in Italia sono un tabù. Se parli di soldi tutti pensano che hai qualcosa che non va, che sei uno spregevole materialista. (p. 262)
- Per guadagnare dalla musica devi far guadagnare chi lavora nella musica. Quando le cose vanno bene nella musica, i soldi non finiscono mai. (p. 269)
- Per gli italiani, l'ARTE (la musica) e i soldi non si devono mai mischiare, fino a quando non sono loro stessi a provarci a fare i soldi con la musica. Quando poi non ci riescono, tornano a ripetere ancora più forte: musica e soldi non devono toccarsi. In Italia è tutto il contrario perché, come dice questo libro, la gente è abituata a desiderare lo stesso risultato prendendo scorciatoie, ma nell'arte le scorciatoie non le prendi, è impossibile. (pp. 309-310)
- Gli italiani vivono malissimo il lavoro. Meno male che è nel primo articolo della Costituzione, che è decisamente da cambiare. [...] Propongo di cambiare questo benedetto primo articolo della Costituzione: l'Italia è una Repubblica democratica (questo lo teniamo) fondata su: le ferie e le vacanze, l'evasione fiscale, l'arte (che non si mischia mai coi soldi, ricordiamolo) e il lavoro degli altri. Non del mio. (pp. 314-315)
- È vero che per viaggiare serve spirito di adattamento, non servono comunque tanti soldi, oggi esistono i voli low cost, ci sono molte più possibilità di viaggiare, non fatevi fregare dalla gente che ve lo sconsiglia perché è solo invidia, non abbiate paura di viaggiare per via delle minacce terroristiche, molto di tutto questo è solo nella nostra testa. [...] Magari viaggiare non fa per te, ma non puoi saperlo fino a quando non ti ritrovi in un'altra città, in un'altra nazione. E quando ti ci ritrovi, quello che vedrai ti piacerà, perché non ci sarà nessuno a dirti come sei, perché non sarai come i tuoi genitori o i tuoi familiari dicono che tu sia. (pp. 339-340)
- Diciamo che questo libro è un'affermazione politica a trecentosessanta gradi, ma nell'accezione più onesta della parola politica, perché ormai quando penso alla politica italiana mi immagino una festa in maschera con trenino umano e stelle filanti. Ormai per la politica italiana è troppo tardi, nessuno crede più a questi vecchi in giacca e cravatta. (p. 342)
Citazioni su Fabri Fibra
[modifica]- Ha un rapporto distaccato con la fama. Sa mettersi in discussione, non è "sborone", a differenza di molti suoi colleghi. (Francesca Michielin)
Note
[modifica]- ↑ Citato in Fabri Fibra: "Non sono un violento. Nelle mie canzoni non c'è quello che penso. Azioni contro le donne peggior crimine che si possa commettere", HuffingtonPost.it, 12 aprile 2013.
- ↑ Dall'intervista al programma televisivo L'era glaciale, Rai Due, 29 maggio 2009.
- ↑ Da un video promozionale per il videogioco FIFA 23, citato in Fabri Fibra, la Juventus come punto fermo e la risposta della Michielin, Tuttosport, 21 ottobre 2022.
Bibliografia
[modifica]- Fabri Fibra, Dietrologia – I soldi non finiscono mai, Rizzoli, 2011. ISBN 88-17-05199-3
Voci correlate
[modifica]Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Fabri Fibra
- Commons contiene immagini o altri file su Fabri Fibra
Opere
[modifica]- Turbe giovanili (2002)
- Mr. Simpatia (2004)
- Tradimento (2006)
- Bugiardo (2007)
- Chi vuole essere Fabri Fibra? (2009)
- Quorum (2010)
- Controcultura (2010)
- Casus belli (2012)
- Guerra e pace (2013)
- Squallor (2015)
- Fenomeno (2017)
- Caos (2022)