Palazzo Rosso (Genova)

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Palazzo Rosso

Citazioni sul Palazzo Rosso di Genova, ufficialmente Palazzo Rodolfo e Francesco Maria Brignole.

  • Il primo palazzo che ho visto è stato il palazzo Brignole; facciata rossa, scalone di marmo bianco. Le stanze non sono grandi come in altri palazzi, ma la manutenzione, i mosaici dei pavimenti e soprattutto i quadri lo rendono uno dei più ricchi di Genova. (Gustave Flaubert)
  • Il venerdì, con un tempo fosco e piovoso, verso mezzogiorno mi feci coraggio e andai alla galleria del Palazzo Brignole; e, meraviglia, la vista di questi ritratti di famiglia mi rapì e mi entusiasmò; un Brignole a cavallo e tutta la fierezza di questa famiglia raccolta nell'occhio di questo possente palafreno – proprio quel che ci voleva per la mia umanità mortificata! Personalmente io stimo van Dyck e Rubens superiori a tutti i pittori del mondo. Gli altri quadri mi hanno lasciato indifferente, a eccezione di una Cleopatra morente del Guercino. (Friedrich Nietzsche)
  • Palazzo Brignole Sale, via Nuova, conosciuto sotto il titolo di Palazzo rosso. Questo è uno dei più belli edifizj che trovansi su questo magnifico corso; esso appartiene a S. E. il marchese Antonio Brignole Sale. È decorato di un vasto porticato con una corte circoscritta da quatordici colonne di bianco marmo, d'ordine dorico. Li appartamenti sono proprj di una regale residenza. Ma la galleria ripartita in diverse sale supera ogn'altra in preziosità e fors'anco in numero quelle esistenti in Genova. (Giacinto Amati)
  • «, , Palazzo Rosso», disse.
    Nel suo tono imperturbabile, Cantelucci spiegò che il popolino chiamava così quel palazzo per via del granito rosso con cui era costruito [...] Sull'angolo di uno stretto vicolo con un breve spazio al centro del quale crescevano alcuni alberi, la cenciosa guida si fermò e, indicando a Cosmo uno scuro e splendido edificio, lo lasciò solo. Scuro e massiccio, riccamente ornato e pesante, cupo all'aspetto e con enormi sculture, il palazzo in cui viveva la piccola Adèle parve a Cosmo una sontuosa prigione. Si accedeva al portale irto di borchie di ferro per mezzo di una scalinata dai gradini bassi, segmento di un cerchio più ampio, con ai lati due enormi grifoni, ali e artigli in vigile tensione, accosciati su uno stretto e alto piedistallo. Nel salire la scala, Cosmò noto che la pesante porta era socchiusa quel tanto che gli avrebbe consentito di passare, e subito, dalla penombra dell'arcata, vide nel cortile interno il sole splendere sugli oleandri, le lastre di marmo e la larga scalinata che portava al colonnato della galleria del primo piano. (Joseph Conrad)
  • Sotto la torre orientale, ne le terrazze verdi ne la lavagna cinerea | Dilaga la piazza al mare che addensa le navi inesausto | Ride l'arcano palazzo rosso dal portico grande: | Come le cataratte del Niagara | Canta, ride, svaria ferrea la sinfonia feconda urgente al mare: | Genova canta il tuo canto! (Dino Campana)
  • Uno di questi grandi edifici è tinteggiato di un bel rosso e ospita in particolare quella gente importante di cui ho parlato poc'anzi. Essa in verità vive al terzo piano, ma qui hanno una fuga di stupende sale dipinte e dorate, nelle quali affreschi prospettici coprono i soffitti a volta, mentre ricche modanature danno rilievo alle ampie pareti. Gli eccellenti locatari portano il nome di Van Dyck, sebbene siano membri della nobile famiglia di Brignole-Sale, un rampollo della quale, la duchessa di Galliera, ha da ultimo dato prova della sua nobiltà, facendo dono della galleria di Palazzo Rosso alla città di Genova. (Henry James)

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