Elisa
Aspetto
(Reindirizzamento da Lotus)
Elisa Toffoli, in arte Elisa (1977 – vivente), cantautrice italiana.
Citazioni di Elisa
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- [A proposito di Jeff Buckley] Mi mancava qualcosa dentro e quel vuoto me lo riempiva lui. (da Dark angel. I testi di Jeff Buckley)
- Appartengo alla categoria di quelli che si svegliano la mattina e decidono cosa fare, metodo affascinante ma impegnativo, che alle volte ti spinge in crisi negative o in confusione, ma che ti permette anche di sorprenderti sempre. [«È un modo per tenere viva la tensione...»] Sì, c'è molta tensione in questo tipo di approccio, non lo nego, anche perché se ti fai un sacco di domande alle volte rischi di attorcigliarti. Ma altre volte mi è capitato di ringraziare le crisi, i dubbi, le domande. [...] Sono sempre stata così, mi dicono in tanti che sembra che io salti di fiore in fiore [...], sembra che io vada dove tira il vento. Se fosse così sarebbe semplice, invece il mio percorso è sempre stato complicato, alla ricerca di un equilibrio tra la realtà che sento e quello che vorrei trasmettere a chi ascolta. È poi c'è il mondo, la realtà che ci circonda, che diventa sempre più dura e complessa e anche questo entra nei miei pensieri, nella mia musica.[1]
- [«Come funziona il tuo processo creativo?»] Diari a parte, io mi appunto sempre tutto, continuamente. Note vocali, anni fa avevo il registratorino. Registro tutto con molta leggerezza, quando appare una melodia la metto lì. Quando invece scrivo cose più importanti, è come se mi investissero. Devo fare quello e solo quello, da sola. Inizio e finisco. Esce la musica con le parti più importanti del testo ed è come un tutt'uno. Una sensazione molto forte, difficile da descrivere. È come se tutto esistesse già e io dovessi solo trascrivere. Non voglio farla sembrare un'esperienza paranormale. Ma è qualcosa di veramente istintivo.[2]
- [«Lei da quando è diventata grande?»] Dalla nascita dei miei bambini [...]. Mi hanno dato tante spinte, mi hanno resa coraggiosa e forte, mi hanno fatto fare i conti con la realtà e il tempo che passa. Mi hanno anche tolto qualcosa: l'incoscienza. Prima ero una persona totalmente romantica e per aria. Mi dispiace non esserlo più, ma sono contenta di esserlo stata. Aver conosciuto l'incoscienza fa di me, credo, una mamma e una persona tollerante verso tutti gli incoscienti del mondo.[3]
- Fare cose cool e dark è facile. Invece trattare la gioia è molto più complicato, perché rischi di sembrare scemo. Per questo Bob Marley, per me, è Gesù Cristo.[3]
- [«Lei come vive gli anni che passano?»] In modo giocoso. Ho sempre avuto un rapporto molto intenso con il mio corpo, considero cantare una cosa molto fisica. Posso guardare indietro e rivedermi esattamente com'ero dieci, o 20, o anche 30 anni fa perché tengo diari da quando ero ragazzina. Ho bauli di quaderni e foto. Ho nell'armadio il primo frac di quando facevo le imitazioni di Liza Minnelli da piccola, alcuni abiti di scena, però non sono nostalgica. Mi piace avere un presente pienissimo e amo la tensione verso il futuro, amo tenere l'energia alta.[4]
Dall'intervista di Giovanni Robertini a Rolling Stone, aprile 2016; citato in rollingstone.it, 27 aprile 2016.
- I miei eroi oggi sono, sicuramente, la famiglia e alcuni pochi amici intimi. Mio nonno soprattutto. E poi Bob Marley. Mio nonno e Marley sono due eroi che continuano a essere tali per me, anche se non ci sono più. [«Hanno qualcosa in comune?»] La scialla! Tutti e due la buttavano comunque sul ridere. Erano persone positive. Magari avevano i loro problemi, ma non li facevano pesare sugli altri. Mio nonno è stato un partigiano, deportato, ed è riuscito a tornare a casa. Un sopravvissuto.
- [«Festeggi il 25 aprile?»] Non particolarmente, il mio atteggiamento è sempre stato apolitico, ma mi sto avvicinando a certi temi, per senso del dovere. Sto cercando di capire, anche per scoprire da dove veniamo.
- Il ballo fa parte di me anche se non l'ho mai fatto molto vedere. Mia madre, che faceva la parrucchiera, insieme ad altri colleghi aveva organizzato degli spettacolini in provincia, con coreografie e momenti di cabaret che citavano le icone pop. Perfino David Bowie. Era una cosa molto eccentrica per un gruppo di parrucchieri della provincia friulana. Devo dirti che mi ha influenzato.
- L'italiano è la mia lingua, ma l'inglese è la lingua in cui ho imparato a cantare. Quando lavoravo nei pianobar, feci un corso di dizione italiana per cantare in modo più corretto. L'inglese è venuto da solo, l'italiano l'ho dovuto cercare.
Intervista di Anna Maria Speroni, iodonna.it, 19 ottobre 2018.
- Tengo diari da quando ero bambina. Sono sempre stata affascinata dallo scrivere (che per me è anche "buttare fuori"), dal "caro diario", e quindi ne ho tantissimi. Una volta li ho aperti uno vicino all'altro in una stanza: la occupavano tutta, pavimento, letto, divano. [«Quanti ne ha?»] Non saprei. Riempiono un paio di cassapanche. [«Sono pensieri o raccontano le sue giornate?»] L'uno e l'altro. Ne avevo anche dieci in contemporanea perché ognuno aveva un contenuto diverso: uno con idee per i concerti, uno con schizzi astratti, uno con una specie di poesie... Me li portavo dietro anche nei viaggi, mi facevo spedire i bauli. Poi con i figli e gli impegni ho dovuto diventare un po' più pratica, da dieci sono diventati due ma non ho smesso di scrivere. È come se fossero uno specchio, un interlocutore cui posso dire tutto, un metro per capire dove sto andando, dove sono arrivata, come sto.
- Quando capisco che sta nascendo un album, cerco di non forzare. C'è un periodo, come dire... quasi inconscio di dieci, venti giorni di creatività, di grande confusione anche: però è la fase più importante perché decide tutto quello che viene dopo, un piccolo flusso che è la corrente principale in cui si innestano cose nate magari anni prima. Un momento irrazionale in cui non sono in grado di prendere decisioni, e neanche voglio. Più lascio che quel che dev'essere mi investa e più puro è il lavoro che riesco a fare. Quello di cui mi occupo, in quel periodo, è di non fare niente.
- [«Quando è diventata consapevole della sua voce?»] A 11, 12 anni; ho sempre cantato, ma a quella età mi sono resa conto di poter usare la voce per quel che volevo fare.
Inervista di Fabia Di Drusco, lofficielitalia.com, 22 settembre 2021.
- [«Cosa è per te la musica?»] La mia attrazione fatale, fin da quando ero bambina. La musica mi investe, mi rapisce. È una forma di elevazione, è poter volare, è il mezzo che mi permette di creare una connessione profonda con me stessa per arrivare agli altri.
- Io sono un'appassionata ascoltatrice di musica. Ancora adesso dedico all'ascolto ogni giorno almeno un'ora e mezza del mio tempo, una cose che fanno solo i DJ e gli adolescenti. Quando ero piccola piccola, ancora alle elementari, ero impazzita per Michael Jackson e per Madonna, per True blue. In prima media mi sono innamorata dei Beatles, in seconda media ho vissuto una folgorazione totale per i Doors e Jim Morrison. È stato attraverso Morrison, attraverso la lettura dei testi Morrison, in particolare di An American Prayer che ho scoperto la scrittura, e un certo tipo di poesia, William Blake, Edgar Allan Poe, Baudelaire. Ed è sempre grazie alla fascinazione nei suoi confronti che ho scoperto gli scrittori della Beat Generation, Allen Ginsberg, Jack Kerouac... Che leggevo insieme a Emily Dickinson e a Patti Smith. In realtà dopo i Beatles e prima di Morrison avevo avuto anche un innamoramento devastante per gli artisti della Motown, Otis Redding, Aretha Franklin, Etta James, e da lì mi si era aperto il mondo del gospel blues, e poi del rock blues fino alla psichedelia, ai The Mamas & The Papas e all'incredibile Janis Joplin. Non ho citato Björk o Alanis Morissette, che pure mi hanno influenzato molto, perché hanno cominciato a far parte del mio immaginario in una fase successiva, mentre Morrison e gli altri di cui parlavo prima fanno parte di me fin dall'inizio.
- A 22 anni ho disegnato una piccola collezione di abiti per il videoclip di Luce girato da Luca Guadagnino. Ero molto attratta dalla Cina, dal bianco che per loro è il colore del lutto, mi ero disegnata una maglia di garza medica perché la canzone parlava d'amore, della sofferenza dell'amore e del bisogno di curarsi, indossata con dei pantaloni larghi e le Onitsuka Tiger in omaggio alle arti marziali. Avevo disegnato anche delle giacche a kimono e coreane, e una giacca con un cappuccio alla Star Wars: per un anno intero non ho indossato altro che quello, mi sembrava di essere diventata un manga super potente!
Citazioni tratte da canzoni
[modifica]Pipes & Flowers
[modifica]Etichetta: Sugar, 1997
- Sono seduta qua fuori proprio sul confine della Terra, sfogliando un libro scritto molto prima che il mondo avesse inizio, l'uomo che me lo diede non aveva un nome, e il sole lassù sta scorrendo lungo il giorno.
- I'm sitting out here on the very edge of earth, looking through a book from long before the world began, the man who gave it to me didn't have a name, and overhead the sun is running down the day. (da Inside a Flower)
- Proprio come una spia attraverso fumo e luci, sono fuggita dalla porta di servizio del mondo, ed ho visto le cose diventare più piccole; la paura come pure la tentazione.
- Just like a spy through smoke and lights, i escaped through the backdoor of the world, and i saw things getting smaller, fear as well as temptation. (da Labyrinth)
- Questo è il matrimonio del silenzio e dell'amore, qui c'è il tempio dove vengo ad imparare, qui ci sono le piccole cose eterne che ho sempre amato, qui ci sono tutte le mie lacrime che aspettano solo il mio ritorno.
- This is the marriage of silence and love, here is the temple where I come to learn, here are the eternal little things I always loved, here are all my tears just waiting for my return. (da The marriage)
- Voglio strappare metà delle pagine, voglio creare un colore diverso, voglio rollare i tuoi pensieri e fumarmeli, voglio infrangere questa amara dolcezza.
- I want to tear out half the pages, i want to create a different color, i want to roll your thoughts and smoke them, i want to crush this bitter softness. (da Mr. Want)
- C'è una festa per me, ma è una notte così pallida, sembra una stanza vuota dove potremmo ucciderci a parole, vorresti poter far credere che sono ciò che vuoi tu, ma questi palloncini intorno, mi fanno sentire così triste.
- Well there's a feast for me, but it's a night so pale, feels like an empty room, where we could kill with words, you wish you could make believe That I'm what you want me to be, but these balloons around, make me feel so sad. (da A feast for me)
Asile's World
[modifica]Etichetta: Sugar, 2000
- La musica è la migliore amante.
- Music is the best lover. (da Tic tac)
- Beh, vedi, una nuvola sta arrivando, inconsapevole della sua forma, e mi chiedo se è quello il cuore della sua bellezza.
- Well you see a cloud is coming, unconscious of its shape, and I ask myself if that's the heart of its beauty. (da Creature)
- Non dovrei essere preoccupata, non c'è alcuna gabbia in cui verrei intrappolata, tranne quella che io stessa potrei costruirmi.
- Oh, I should not be worried, there's no cage I would be trapped for, but the one I could build myself. (da Creature)
- Basta piangersi addosso, basta pensare a ciò che è giusto, pianificare, organizzare... venite e sedetevi, il tempo è un gioco.
- Stop making yourself cry, stop thinking what's right, planning, organizing... come and sit, time is a game. (da Come & sit)
- Siamo nella stessa lacrima. (da Luce (tramonti a nord est))
- Yellow sun, keep on burning, wild wise earth, keep on turning. (da Asile's world Alternate Version (ghost track))
- Sono nel mio mondo, ascolto solo il mio silenzio, c'è un pensiero molto violento che sta combattendo con il mio spirito.
- I'm in my own world, just listening to my silence, there is a very hard violent thought just fighting with my spirit. (da Little eye)
- Cosa dovrei fare per sentirmi poco più di zero? almeno un po'... se sarò la mia tristezza, la vita mi crollerà addosso... e la mia fragilità, lei mi ucciderà... è questo il meglio che posso essere?
- What shall I do just to feel a little over zero? and a little over... if I am my sadness, my life will fall on my head... and my fragility, it'll kill me... is this the best I can be? (da A little over zero)
- Sto cercando il sole, ci vorrà tempo, ma giuro che sarò paziente... sto scavando per trovarlo.
- I'm just looking for the sun, and it takes time, I swear I'll be patient... I'm diggin' for it. (da Seven times)
- I miei segreti sono adesso cose che posso toccare... questa è complicità.
- My secrets are now things I can touch... this is complicity. (da Gift)
Then comes the sun
[modifica]Etichetta: Sugar, 2001
- Time will ask, time will fly, time will give you wings like a butterfly. (da Time)
- Non ho bisogno di nulla, se non di musica, la musica è la ragione per cui so che il tempo esiste ancora.
- No need for anything but music, music is the reason why I know time still exists. (da Dancing)
- Quando ci sveglieremo la pioggia del mattino laverà via il nostro dolore, perché per noi non è mai iniziato e non finirà mai.
- When we'll wake up some morning rain will wash away our pain, 'cause it never began for us, it'll never end for us. (da Rainbow)
- Tuttavia so che sarebbe troppo aspettare il tuo amore, sarebbe triste aspettare qualsiasi cosa, qualsiasi cosa da te... così canto, canto le parole che ti direi, canto i momenti che trascorrerei con te.
- Yet I know it'd be too much to wait for your love, it'd be sad to wait for anything, your anything... and so I sing, I sing the words that I would say to you, I sing the time that I would spend with you. (da Stranger)
- È la danza più dolce che io abbia mai ballato, ciò che sento è la musica che mi scorre nelle vene, è fatta delle notti, del mare, dei campi, del profumo dell'asfalto quando piove.
- It's the sweetest dance I ever danced, what I hear is the music that runs through my veins, it is made of the nights, of the sea, of the fields, of the scent of asphalt when it rains.(da Fairy girl)
- Together with the sun we shine all the way, together with the rain we fall through the air. (da Rock your soul)
- L'estate se n'è andata, | l'aria sta diventando più fredda, | ho desiderato essere una di quelle foglie, | portate dal vento, che muoiono naturalmente, | non hanno mai bevuto acqua, | non hanno mai toccato fuoco... | ma mi ha fatto pensare, | mi ha fatto andare, | non posso essere una foglia | perché sono una donna.
- Summer has gone, | air getting colder, | I wished that I was one of those leaves, | carried by wind, naturally dying, | never drank water, | never touched fire, | but it got me thinking, | it got me going, | can't be a leaf because I am woman. (da It is what it is)
- Se potessi volare verrei a trovarti ovunque tu sia. Mi sdraierei accanto a te mentre dormi, e con semplicità... passerei un po' di tempo con te.
- If I could fly I come to see you wherever you are. I would lie down beside you while you're sleeping, and with semplicity...I'd spend a little time, just a little time with you. (da Semplicity)
Lotus
[modifica]Etichetta: Sugar, 2003
- Il dolore non è nient'altro che una bilancia per la mia volontà, e arriva il tempo in cui la verità sopravvive ad ogni tipo di paura, ad ogni tipo di bugia.
- Pain is nothing, but a scale for my will, and there comes a time when truth survives, all kinds of fears, all kind of lies. (da A prayer)
- Qualcosa sta scuotendo la mia anima, come fosse un albero... ma questa volta so... sì, questa volta so... che sei semplicemente tu.
- Something's shaking my soul now, like a tree... but this time I know... yeah this time I know... it's simply you. (da Interlude)
- Penso di aver visto una piccola poesia cadere da una stella... penso di averla vista scegliere i tuoi occhi come un luogo in cui trascorrere del tempo.
- I think I saw a little poem falling off a star... I think I saw it choosing your eyes as a place to spend time. (da Beautiful night)
- Mi piacerebbe essere una di quelle prime giornate estive pieni di colori, quando tutti son contenti del tuo arrivo, tutti ti sorridono nel momento in cui i tuoi occhi incrociano i loro occhi.
- I'd love to be one of those colorful early summer days, when everybody is happy that you came, everybody smiles back at you as soon as your eyes cross their eyes. (da Broken)
Pearl days
[modifica]Etichetta: Sugar, 2005
- Forse non sai quel che darei perché tu sia felice, piangi lacrime di aria, lacrime invisibili che solamente gli angeli san portar via... ma cambierà stagione, ci saranno nuove rose. (da Una poesia anche per te)
- Per quanto possa fare male in fondo sai, che sei ancora qui. (da Una poesia anche per te)
- Lotta per ciò che vuoi, devi prenderti cura di te, delle tue sorelle e dei tuoi fratelli... "il mondo è così piccolo", continuano a dire "il mondo è così piccolo"... ma è abbastanza grande per sentirsi persi, per vagare senza amore, pensare senza un cuore e sopravvivere senza un'anima.
- Fight for what you want, you got to take care, look after your sisters, your brothers... "it's such a small world", they keep saying "it's such a small world"... but it's enough to feel lost, and wander without love, think without a heart and survive without a soul. (da City lights)
- Sole del mattino, prima che tu sorga, prima che tu ritorni a splendere su di noi, lascia che io trovi un po' di conforto nella notte.
- Oh, morning sun, before you will rise, before you'll come and shine again on us, let me find some comfort in the night. (da The waves)
- Adesso, se potessi, vorrei non vedere questa tristezza crescere dentro, me ne andrei, mi rialzerei per trovare in ogni singola cosa una nuova fonte di gioia, qualcosa per ricostruire un po' di coraggio dentro di me, qualcosa da sentire, da aggiungere ad una mappa che si sta tracciando in tempo reale.
- Now if I could, I wouldn't want to see this sadness falling in, I'd turn away, 'n rise again to find in every single thing a new source of joy, something to rebuild a little courage in me, or something to feel, to add on a map currently tracing in real time. (da Pearl days)
- Questo amore trabocca, non farò altro che dividerlo con gli altri, perché nessuno di noi sarà dimenticato, nessuno verrà lasciato in disparte, mai e poi mai.
- This love spills over, nothing that I'll do but share, 'cause none of us will be forgotten, no one will be left over, never, never. (da Pearl days)
- Come regine, le foglie si muovono gentilmente, e le loro ombre obbediscono con naturale sincronismo. | A loro importerebbe di me se sapessero che sono qui, e le sto osservando, e sto desiderando di poter danzare come loro?
- Just like queens, the leaves move gently, as their shadows obey with natural synchronism. | Would they mind me if they knew that I'm here watching, and I am wishing I could dance like them? (da In the green)
- Love is all, all we want, a shower of pure joy. (da Joy)
Soundtrack '96-'06
[modifica]Etichetta: Sugar, 2006
- E se c'è un segreto è fare tutto come se vedessi solo il sole... e non qualcosa che non c'è. (da Qualcosa che non c'è)
- Eppure sentire, nei fiori tra l'asfalto, nei cieli di cobalto c'è... un senso di te. (da Eppure sentire)
Heart
[modifica]Etichetta: Sugar, 2009
- Sono fiumi d'amore sotterranei che non riusciamo a vedere; vorrei che potessero risalire in superficie fino ad incontrare la luce per poi mostrarci come si potrebbe vivere una vita liberi dall'odio.
- Underground rivers of love that we can't see, I wish they could reach the sunlight to show us the way to live life without hate (da Lisert)
- È stato l'amore non insegnato. Intrappolato nella tua mente che non ne voleva sapere di me. Una pietra silenziosa che mi ha spezzato il cuore mentre cercavo disperatamente un segno. Un tuo segno.
- It was the love untaught trapped in your mind so empty with me... A silent stone that struck my heart while I looked for a sign a sign...(da Forgiveness)
- La sorte gettata su un tavolo come dadi da gioco… Non potrò mai comprendere quelle enormi lettere che non sono altro che illeggibili poesie di Dio.
- The chances thrown upon a table like dice… i'll never read the big letters of poems written by God…(da Poems by God)
- Sono una macchina veloce che vuole solo correre. Sono le foglie ingiallite dall'autunno. Sono la brezza nel bosco. Sono il primo giorno d'estate. Eppure sono la neve che cade.
- I'm a fast car aching to drive, I'm autumn turned leaves, Wind through the trees, First day of Summer And still snow falling. (da Dot In The Universe)
- Non so darmi ragioni. Un'onda mi avvolge, ma riesco persino a giocarci dentro. Come farebbe un pesce. Stupita. Mi risveglio davanti a una nuova vita. Come un fuoco sotto la cenere che si riaccende il mattino dopo.
- I got caught up... i'm in a wave but just like a fish I'm playing Astonished… Awakened… As if life was new to me Like a fire relit at last on the morning after. (da Vortexes)
- Vorrei viaggiare su ali di carta con te, saper inventare, sentire il vento che soffia e non nasconderci se ci fa spostare. (da Ti vorrei sollevare)
- Sono un punto nell'universo, sono un cuore straziante, incapace di recitare la parte. Sono solo un sogno veloce, ma morirò un poco così diverrò reale.
- I'm a dot in this universe, I'm a heart breaking not able to play the part. I'm just a leftover dream, but I'll die a little so I'll become real. (da Dot in the universe)
Ivy
[modifica]Etichetta: Sugar, 2010
- E la vita era affollata e rumorosa, ma alcuni non hanno mai parlato.
- And life was loud and crowded, but some people never spoke.(da Nostalgia)
Diari aperti
[modifica]Etichetta: Universal Music, 2018, prodotto da Elisa, Taketo Gohara, Andrea Rigonat.
- Non ci siamo mai dedicati, | dedicati le, le canzoni giuste | forse perché di noi | non ne parla mai nessuno. (da Se piovesse il tuo nome[5], n. 2)
- La città è piena di negozi, | ma poi chiudono sempre | e rimango solo io | a dare il resto al mondo. (da Se piovesse il tuo nome[5], n. 2)
- Se in mezzo alle strade | o nella confusione | piovesse il tuo nome, | io una lettera per volta vorrei bere. (da Se piovesse il tuo nome[5], n. 2)
- La città incontra il tuo deserto | che io innaffio da sempre. (da Se piovesse il tuo nome[5], n. 2)
- Ma senza te chi sono io? | Un mucchio di spese impilate, | un libro in francese che poi non lo so | neanche, neanche bene io. | Se devi andare pago io. | Scusa se penso a voce alta. | Scusa se penso a voce alta. (da Se piovesse il tuo nome[5], n. 2)
- Tienimi su quando sto per cadere, | tu siediti qui, parlami ancora se non ho parole. | Io non te lo chiedo mai, | ma portami al mare, a ballare. | Non ti fidare, | sai quando ti dico che va tutto bene così | e perdonami, sono forte, sì | ma poi sono anche fragile. (da Anche fragile, n. 4)
- Vieni qui, | ma portati gli occhi e il cuore. | Io ti porto un gelato che non puoi mangiare | e piangiamo insieme che non piangi mai, mai | e non nasconderti con le battute, non mi allontanare, | invece dimmi cosa ti andrebbe di fare | e ridiamo insieme che ridiamo sempre, sempre, sempre | ma non basta mai, mai. (da Anche fragile, n. 4)
Citazioni su Elisa
[modifica]- All'epoca facevamo un concorso legato alle radio commerciali a cui chiedevamo di segnalarci artisti interessanti. Ogni mese organizzavamo un incontro in CGD [...]. E lì vidi questa ragazzina minuta, piccola piccola, con il suo tastierista, piccolo pure lui. Quando cantò la sua versione di Yesterday, che è una canzone impegnativa, rimasi impressionata. Lei sembrava molto fragile, e quella era la sua bellezza, la sua forza. Corrado Rustici, il produttore che all'epoca seguiva Zucchero, rimase molto colpito da un VHS che Elisa nel frattempo ci aveva spedito, dove faceva anche l'imitazione di Benigni. Decidemmo, cosa che oggi non sia più, di portarla a registrare negli Stati Uniti, a Berkley, dopo averle chiesto se aveva paura dell'aereo. Al momento del contratto, di fronte a un giudice tutelare, Elisa non era neppure maggiorenne. Fu una scommessa, anche economica. Un contratto per un singolo più un secondo opzionato. Quando Elisa tornò, era trasformata. In America aveva respirato aria nuova. Era partita con sette, otto pezzi ed era tornata con una serie di pezzi nuovi, tutti pensati e scritti là. Ascoltai Sleeping in Your Hand e capii che era successo qualcosa. Poi, all'uscita del primo disco, ci rendemmo conto che aveva le stesse sonorità dell'album di Alanis Morissette, un successo grandissimo pubblicato pochi mesi prima. All'inizio, quando abbiamo conosciuto Elisa, non sapevamo ancora che avrebbe cantato in inglese. (Caterina Caselli)
- Conservati così che sei un miracolo... (Fabio Fazio)
- Elisa crede in quello che fa, è una testarda come noi cantautori che ci siamo fatti amare negli anni ' 60 sostenendo a tutti i costi le nostre idee. (Gino Paoli)
- È il tipo di persona che si presenta quando ha qualcosa da dire altrimenti vive la sua vita. Su Radio Italia ho visto un suo concerto da poco, era vestita di bianco, mi sentivo fortunato di aver trovato per coincidenza quel live. È così importante Elisa che non è lei a seguire il mercato, ma è il mercato a inseguirla e a chiederle di tornare. (Fabri Fibra)
- È venuta da me dopo un concerto dicendo: "Ho una canzone e mi piacerebbe se tu potessi cantarla con me". Non sapevo chi fosse. Il mio prometer mi ha detto: "Guarda che è una delle più grandi cantanti in Italia". L'ho ascoltata ed ho iniziato a piangere, è molto emozionante, bellissima. E affrontava un argomento a me caro in quel periodo. Era destino. Non l'ho più incontrata. (Antony Hegarty)
- Faccio il tifo per Elisa che sta iniziando la sua avventura americana. Credo in lei e mi piacerebbe che fosse la prossima cantante italiana famosa all'estero. Avere una compagna di viaggio come lei sarebbe un onore per me e per l'Italia. (Laura Pausini)
- La stimo molto e la ascolto con piacere. Ha una voce fantastica ed è un personaggio pervaso di arte, una che quando fa le cose quasi non se ne accorge... (Carmen Consoli)
- Mi piacerebbe moltissimo fare qualcosa con Elisa, ha una voce incredibile. E in Italia è una numero uno. (Tiziano Ferro)
Collaborazioni
[modifica]Note
[modifica]- ↑ Dall'intervista di Ernesto Assante, Elisa: "Venti anni di carriera ma che fatica cercare l'equilibrio", repubblica.it, 30 agosto 2017.
- ↑ Dall'intervista di Silvia Gianatti a Vinyl nº 6, febbraio 2019; citato in I Diari Aperti di Elisa, deagostinivinyl.com.
- ↑ a b Dall'intervista di Silvia Nucini a Vanity Fair Italia, 6-13 marzo 2019; citato in Elisa: «Io non ho padroni», vanityfair.it, 5 marzo 2019.
- ↑ Dall'intervista di Paola Giacobbi a Grazia nº 22, 2021; citato in Elisa: «Io ho l'energia della mia terra», grazia.it.
- ↑ a b c d e Testo di Dario Faini, Calcutta e Vanni Casagrande.
Bibliografia
[modifica]- Casale Giulio, Moccafighe Luca, Dark angel. I testi di Jeff Buckley, Arcana editore, 2007. ISBN 9788879664387
Altri progetti
[modifica]Opere
[modifica]- Diari aperti (2018)