Odo (personaggio)
Aspetto
Odo
René Auberjonois interpreta Odo
Universo | Star Trek |
---|---|
Alter ego | Odo'ital |
Autore | Rick Berman, Michael Piller |
---|---|
Interprete | |
Odo, personaggio di Star Trek: Deep Space Nine.
Citazioni di Odo
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Sono stato trovato nella Cintura di Denorios e non so da dove sono venuto, non so se esistono degli altri come me. Sono sempre stato costretto a farmi passare per uno di voi e a domandarmi chi sono davvero. (L'emissario)
- Molte persone non sentirebbero ragioni neanche se si bruciassero le mani sul fuoco, e stia sicuro che Gul Dukat è uno di loro. (L'emissario)
- Non ho mai capito perché gli umanoidi vogliono accoppiarsi. [...] Implica troppi compromessi. Tu vuoi vedere il torneo di karo-net e lei vuole ascoltare della musica. E così scendi a compromessi. Ascolti anche tu della musica. A te piace il jazz terrestre e lei preferisce l'opera klingoniana, così scendi a compromessi e ascolti l'opera klingoniana. Ti accingevi a trascorrere una gradevole serata guardando un incontro di karo-net e finisci col passare una terrificante serata ad ascoltare l'opera klingoniana. (Uno strano delitto)
- Le leggi cambiano a seconda di chi le fa. Un giorno sono i cardassiani, un giorno la Federazione. Ma la giustizia è la giustizia. (Uno strano delitto)
- Il regolamento cardassiano sarà anche stato oppressivo, ma almeno era semplice. (Il terrorista)
- C'è una cosa di voi umanoidi che non riesco a imitare molto bene: [...] la falsità. Ci vuole un talento speciale per questo. Per me è difficile quanto creare uno dei vostri nasi. (Il terrorista)
- Io non capirò mai questa vostra folle ossessione di accumulare ricchezze materiali. Passate il breve arco della vostra vita a fare di tutto per mettere insieme sempre più cose finché le vostre preziose dimore non scoppiano di inutili rifiuti. Poi morite, i vostri parenti si vendono tutto e ricominciano questo ciclo perverso. (Per amore di Q)
- Io non ho bisogno dell'affetto di nessuno. Voglio solo una chiara sfera di autorità, altrimenti me ne vado. (Il clandestino)
- Troppa gente sogna posti dove non andrà mai, desidera cose che non potrà mai avere e finisce così a non dare la giusta importanza alla vita reale. (Sogni pericolosi)
- Come avrete certamente notato, abbiamo qualche difficoltà e vi dovrei chiedere di evitare di usare in modo sfrenato ed eccessivo la vostra immaginazione. (Sogni pericolosi)
- Lei non è forse quella Kira Nerys che ha costruito la sua carriera infrangendo le regole? [...] Maggiore, lei ha violato regole e leggi per almeno quattordici anni! Leggi cardassiane, leggi bajoriane e anche le leggi federali. Le leggi non hanno alcun senso per lei perché lei ha un codice etico personale che conta più di ogni legge. Ed è un peccato, mi creda, che ce ne siano pochi come lei. (La rivolta: Il cerchio)
- Per ordine del comandante Sisko, dovrò ridigere quotidianamente un rapporto sulla situazione dell'ordine pubblico nella stazione. L'utilità d'un simile compito esula dalla mia comprensione, a parte forse la nota mania degli umani di tenere registri, fascicoli e elenchi in quantità tale da costringerli a inventare metodi per renderli microscopici in modo d'archiviarli tutti. Altrimenti, i loro registri invaderebbero l'universo. Quindi, poiché la mia pur discreta memoria non sembra essere sufficiente per la Flotta Stellare, sono onorato di dare la mia voce a questo primo rapporto: Tutto è sotto controllo. Fine del rapporto. (La lista di Vaatrik)
- Nessuno ha mai dovuto insegnarmi i trucchi della giustizia. È qualcosa che ho sempre conosciuto. Chissà, un retaggio della mia specie forse. È l'unico indizio che ho per capire che tipo di gente siano. Sono riflessioni da trascrivere sul diario della Flotta Stellare? Non m'interessa. La giustizia non può tener conto di sentimenti come la lealtà, l'amicizia, l'amore. La giustizia, come dicono gli umani, è uguale per tutti. (La lista di Vaatrik)
- Non sono legato a nessuno. Io non sto da nessuna parte. L'unico mio interesse è la giustizia. (La lista di Vaatrik)
- I riti funebri degli umanoidi mi hanno sempre interessato. [...] Ognuno ha i propri hobby, non lo sai? C'è chi brucia i propri morti, c'è chi li congela in blocchi di ghiaccio, chi preferisce tenersi in casa i corpi dei propri familiari defunti, ma l'usanza dei ferengi di fare in piccoli pezzi i corpi dei loro morti per venderli la trovo davvero irresistibile. (Il mostro dell'inconscio)
- Sono un mutaforma. Oh, sì, è vero, non so fare le facce molto bene. Di solito sono molto abile nel cambiare forma per sembrare qualche altra cosa. (La valle delle illusioni)
- Quando ero più giovane mi chiedevano tutti in continuazione di trasformarmi. Fingevano di essere i miei grandi amici, ma in realtà volevano solo che io mi mutassi in una sedia, in un animale. Di me non importava niente a nessuno. (La valle delle illusioni)
- Il fatto che non conosciamo un'altra forma di vita non significa che possiamo distruggerla. (Il candidato)
- Prima mi dite di svolgere il mio lavoro e poi mi date un manuale della Federazione che elenca tutte le cose che non posso fare. Slegatemi le mani prima di darmi la colpa di qualcosa che non potevo evitare. (La ribellione: Parte 1)
- Una delle poche cose che ho imparato sugli umanoidi è che in particolari situazioni anche il migliore di voi può compiere le azioni più agghiaccianti. (Il collaborazionista)
- I cardassiani amano molto invitare i familiari ai processi e le esecuzioni così che tutto il popolo possa vederli piangere. (Il processo)
- Essere un estraneo non è poi così male. Dà una prospettiva unica e privilegiata. (In cerca dei fondatori: Parte 2)
- Il fatto che io non abbia bisogno di mangiare non esclude che mi possa interessare la preparazione delle vivande. Sono affascinato dalla sfrenata passione degli umanoidi per il cibo. (Equilibrio perduto)
- [Rivolto a Quark] Ho conosciuto molti ferengi nella mia esistenza e, per la verità, anche se alcuni erano più facoltosi di te, tu fra tutti loro sei senz'altro il più disonesto. (Misure di sicurezza)
- Quando il dottor Mora mi ha portato per la prima volta nel suo laboratorio, c'erano i cardassiani che supervisionavano, e tutti gli esemplari erano obbligati ad avere una targetta in cardassiano in modo che i sorveglianti potessero sempre sapere a cosa lavoravano i loro scienziati. Ora, siccome nessuno sapeva che cosa fossi di preciso, Mora scrisse sulla mia targetta "esemplare sconosciuto senza nome", che il giorno stesso i sorveglianti decisero di tradurre in lingua cardassiana odo'ital. [...] Odo'ital, alla lettera, corrisponde alla parola "niente". E anche quando il risultato chiarò che ero un essere senziente, su Bajor gli scienziati hanno continuato a chiamarmi così, finché un giorno hanno voluto dividerlo in due parole come un nome di Bajor: Odo Ital. Dopodiché è stato abbrevviato. [...] Poi, è successo che dopo un lungo periodo di tempo, ogni volta, ogni volta che qualcuno usava il mio nome, mi veniva subito da pensare al suo vero significato: "niente". Quale modo migliore di descrivermi? Non avevo famiglia, non avevo amici, non appartenevo a nessun luogo. Sì, quello era il nome più appropriato che potessero assegnarmi, finché ho conosciuto te e tutti gli altri: Sisko, Dax, perfino Quark. Ora, quando sento qualcuno di voi che mi chiama Odo non penso più di essere un niente. Adesso so di essere una persona. (Cuore di pietra)
- Non si è mai troppo attenti quando si interroga un klingon. (Visioni future)
- Nella storia del mio popolo, nessun mutaforma ne ha mai ucciso un altro. Non voglio essere io il primo a farlo. (Il vero nemico)
- Sono stato un ufficiale della sicurezza per la maggior parte della mia esistenza umanoide, e in tutto questo tempo non mi è mai stato necessario usare un arma per uccidere qualcuno. (Il vero nemico)
- Nella fruga della battaglia, i klingon non vanno per il sottile quanto bersagli. (La via del guerriero)
- Se un klingon riuscisse a uccidermi, il minimo che mi aspetterei da lui sarebbe un intera opera sull'argomento. (La via del guerriero)
- Voi umanoidi siete tutti uguali. Non avete il senso dell'ordine, e Dax è di sicuro la persona più umanoide che abbia mai conosciuto. (Il nemico tra noi)
- Ho notato che i bajoriani, a differenza degli altri umanoidi, non hanno l'abilità di nascondere le proprie emozioni. (Prima il dovere)
- Lavoro cogli uomini della Federazione ormai da molti anni, e affermano di essere aperti e comprensivi. Ma per qualche motivo sono sempre convinti di avere ragione e, in determinate occasioni, è esasperante. (Prima il dovere)
- Un ufficiale che cerca la morte è un pericolo per sé, ma anche per i suoi compagni. (I figli di Mogh)
- Ho sempre dei sospetti su coloro che smaniano per aiutare un ufficiale di polizia. (Le regole del combattimento)
- Io non sono un dio, e neppure i fondatori lo sono. Prima ve ne renderete conto, meglio sarà per voi. (Fino alla morte)
- Quando mi sono unito agli altri cambianti nel Grande Legame, ho sentito qualcosa di assolutamente nuovo. In quel momento, credevo di essere tra i miei. Per la prima volta, ho sentito di essere in sintonia con il mio popolo, con la loro sfiducia per i solidi, la loro determinazione assoluta a proteggere la stirpe. Ed ecco che, solo un istante dopo, tutto è stato strappato via. Mi sento intrappolato in questo mio involucro, e non potrò più unirmi al Grande Legame. Il mio lavoro è l'unica cosa che mi rimane. (Legame spezzato)
- All'inizio, ho avuto problemi col processo di ingestione. L'ho trovavo disgustoso. Ma, adesso che mi sono abituato, trovo che mangiare e bere sia piuttosto gradevole. E una delle poche cose che voi... volevo dire, noi umanoidi abbiamo un controllo totale. (Inizia l'apocalisse)
- "Solido"! Non ho mai capito perché la mia gente utilizzi quel termine. I corpi umanoidi sono incredibilmente fragili. (Eroe per caso)
- Non hai neanche la minima idea di tutte le meraviglie che ci sono in serbo per te. Lo sai che cosa sei? Un cambiante, un mutaforma. Puoi diventare qualsiasi cosa, un falco tarkaliano che si leva alto nel cielo, o un pitone filiano che penetra nelle fessure del terreno, tutto quello che avrai voglia di essere. Io invece non sono mai stato un bravo mutaforma. Se potessi vedere il volto in cui sono imprigionato, capiresti cosa voglio dire, ma penso di poter essere un buon insegnante. Tu diventerai migliore di me, e non ti tratterò mai come sono stato trattato io. Mai. (Nascite)
- Il Legame non è fatto per scambiarsi informazioni, è fatto per fondere il pensiero e la forma le idee e le sensazioni. (Dietro le linee)
- Tutte le altre potenze hanno una loro Sezione 31. I romulani hanno la Tal Shiar, i cardassiani avevano l'Ordine Ossidiano. (Inquisizione)
- È ben risaputo che i vorta sono una razza di cloni, ma credo che l'universo non sia ancora pronto per due Weyoun. (Tradimento, fede e il grande fiume)
- Quando venni a sapere che il nostro popolo era a capo del Dominio, realizzai subito che il mio posto non era fra loro. La guerra che stanno combattendo è sbagliata. (Chimera)
- Interessante e grottesco! La Federazione condanna l'operato della Sezione 31, ma se bisogna fare un lavoro sporco, finge di non vedere. Un'etica a prova di bomba, non crede? (I mastini della guerra)
- So che i cittadini della Federazione hanno molti difetti, ma non coltivano il desiderio di conquista. (Quel che si lascia)
Citazioni su Odo
[modifica]- Loro ti tollerano, Odo, perché tu emuli il loro aspetto. Non esiste forma più alta di adulazione: "Io che posso essere tutto, scelgo di assomigliare a voi". Ma anche quando tu assumi quella forma, sono coscienti che in fondo non sei veramente come loro. Sanno che il modo in cui tu appari non riflette quello che in realtà sei. È solo una maschera. Tutto quello che sta dietro è alieno ai loro occhi e così ne hanno paura, e quella paura si trasformerà in odio quando meno te l'aspetti. (Chimera)
- Nessuno conosce quel mutante meglio di me. Lasciate che vi dica una cosa: ha un caratteraccio, è prepotente, suscettibile, ma non è un collaboratore dei cardassiani né un assassino. (Quark, Uno strano delitto)
- Perché non la smetti di pensare che l'intera galassia stia tramando alle tue spalle? La paranoia dev'essere costante della tua specie, Odo. Forse è per questo che nessuno ha mai visto un altro mutaforma. Si nascondono tutti! (Quark, La chiave vivente)
- Sei proprio patetico. Tu credi che tutti nella galassia siano degli esseri miserabili e soli come te, Odo. Anche se ti è difficile da comprendere, alcuni di noi gradiscono la compagnia, il suono di una voce amica, i tratti di un volto familiare, il tocco di un corpo arrendevole e liscio. (Quark, Il clandestino)