Star Trek II - L'ira di Khan
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Star Trek II - L'ira di Khan
Titolo originale |
Star Trek II: The Wrath of Khan |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1982 |
Genere | fantascienza |
Regia | Nicholas Meyer |
Soggetto | Harve Bennett, Jack B. Sowards, Samuel A. Peeples (non accreditato), basato su Star Trek di Gene Roddenberry |
Sceneggiatura | Jack B. Sowards, Nicholas Meyer (non accreditato) |
Produttore | Harve Bennett, Robert Sallin |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Star Trek II – L'ira di Khan, film statunitense del 1982 con William Shatner e Leonard Nimoy, regia di Nicholas Meyer.
Giornale di bordo, data stellare 80 1 30.3. Nave Stellare Enterprise in missione di addestramento in Gamma Hydra. Sezione 14, coordinate 22/87/4. (Saavik)
Frasi
[modifica]- Ora ditemi perché siete qui e ditemi dove posso trovare James Kirk! (Khan Noonien Singh)
- Come medico lei dovrebbe capire i pericoli della riapertura di vecchie ferite. (James T. Kirk)
- Cos'è esattamente il Genesi? Be', per semplificare, "Progetto Genesi" è la vita dall'assenza di vita. È un processo in cui la struttura molecolare è riorganizzata a livello subatomico nella materia che genera vita di uguale massa. Lo stadio 1 dei nostri esperimenti è stato condotto in laboratorio, lo stadio 2 sarà sperimentato in una coltura in assenza di vita, lo stadio 3 vedrà il processo tentato su base planetaria. È nostra intenzione introdurre il dispositivo Genesi in una zona preselezionata di un corpo spaziale privo di vita, una luna o un altro pianeta inanimato. Il dispositivo viene azionato, provocando istantaneamente ciò che noi chiamiamo "Effetto Genesi": la materia viene riorganizzata e il risultato è una rigenerazione vitale. Invece di una luna morta, avremo un pianeta vivente che respira, capace di mantenere qualsiasi forma di vita decidessimo di depositarvi. [...] La luna riorganizzata simulata qui rappresenta una frazione minima del potenziale Genesi e un punto di partenza nel caso la Federazione volesse condurre questi esperimenti su vasta scala. Se consideriamo i problemi cosmici di popolazione, rifornimento di cibo, l'utilità di questo processo diventa palese. Ciò conclude la nostra proposta, grazie per la vostra attenzione. (Carol Marcus)
- Ah, Kirk, mio vecchio amico. Conosci l'antico proverbio di Klingon che dice: "la vendetta è un piatto che è meglio gustare freddo"? Ed è molto freddo, nello spazio. (Khan Noonien Singh)
- O bere o affogare, signor Saavik. Non c'è alternativa. (Spock)
- [Su Khan] È intelligente, ma non ha molta esperienza. Il suo campione indica pensieri bi-dimensionali. (Spock)
- No, Kirk, la partita non è finita... [attiva il dispositivo Genesi] Fino all'ultimo mi batterò con te! (Khan Noonien Singh)
- [Ultime parole] No! No, non riuscirai a sfuggirmi! Anche dal cuore dell'inferno riuscirò ad annientarti! In nome dell'odio io sputo il mio ultimo respiro su di te![1] (Khan Noonien Singh)
- [Durante il funerale di Spock] Siamo qui riuniti per rendere omaggio a un glorioso scomparso. In tutto questo dolore ci conforta il pensiero che la sua morte è avvenuta all'ombra di una nuova vita. L'alba di un nuovo mondo. Un mondo per il quale il nostro amato compagno ha dato la sua vita. Egli non ha fatto sentire questo sacrificio vano o vuoto. Noi non discuteremo della profonda saggezza del suo operato. Del mio amico posso dire solo questo: di tutte le anime che ho incontrato, durante i miei lunghi viaggi, la sua è stata... La più umana. (James T. Kirk)
Dialoghi
[modifica]- Saavik: Qualche consiglio, Ammiraglio?
Kirk: Cominci a pregare Signor Saavik. I klingon non fanno prigionieri.
- Saavik [sul test della Kobayashi Maru]: Questo non era il test giusto per saggiare la mia abilità di comando.
Kirk: Perché no?
Saavik: E me lo chiede? Non c'era modo di vincere.
Kirk: Può capitare a un Comandante di dover affrontare una situazione disperata, ci ha mai pensato?
Saavik: No, signore, non ci ho mai pensato.
Kirk: Sapere affrontare la morte è importante almeno quanto affrontare la vita, non crede?
Saavik: L'eventualità a cui lei accennava non mi ha mai sfiorato, Comandante.
Kirk: Bene, d'ora in avanti avrà qualcosa a cui pensare.
- McCoy: Ammiraglio? Non sarebbe più facile rimettere un equipaggio esperto a governare questa nave?
Kirk: Galoppare nelle galassie è un gioco da giovani, dottore.
- Kirk: Immagino che sia qui per sapere che voto di efficienza assegnerò ai suoi allievi, Spock?
Spock: Sono comprensibilmente curioso, ammiraglio.
Kirk: Hanno distrutto la sala del simulatore, e anche lei del resto.
Spock: Il test sulla Kobayashi Maru provoca spesso danni agli studenti e alle attrezzature. A quanto ricordo lei lo ha fatto tre volte, questo test. La sua soluzione finale è stata, diciamo, unica.
Kirk: Infatti non era mai stata tentata. Oh, a proposito, grazie per il pensiero. [Spock gli ha regalato un libro, Racconto di due città]
Spock: Conosco la sua passione per le cose antiche.
Kirk [apre il libro e legge]: "Vicino nei giorni migliori, vicino nei giorni peggiori". È un'allusione, Spock?
Spock: Non a livello cosciente, ammiraglio. Solo una, naturalmente: buon compleanno, e quindi, per i giorni migliori.
Annunciatrice: Comandante Spock, comandante Spock, la navetta parte fra quindici minuti.
Kirk: Dove andrà adesso?
Spock: L'Enterprise. Devo esserci prima della sua ispezione. E lei?
Kirk: A casa.
- Kirk: Oh, dottore, qual buon vento la porta in questo angolo di universo?
McCoy: "Guardati dai romulani che portano doni"! Tanti auguri, Jim.
Kirk: Grazie. [scarta il regalo] Birra romulana! Ehi, Bones, lo sa che è illegale?
McCoy: La uso esclusivamente con intenti terapeutici. Capito spesso su una nave che ne ha una ricca riserva in Zona Neutrale, non sia troppo zelante.
- McCoy: Insomma, Jim, che diavolo le succede? Non è il solo a compiere gli anni, qui sembra di stare al suo funerale!
Kirk: Non tollero prediche, Bones.
McCoy: Allora che diavolo vuole? Qui non è questione di età, la realtà è che lei è costretto a stare davanti a una console di computer mentre vorrebbe essere fuori a galoppare tra le galassie...
Kirk: Mi risparmi i suoi voli poetici, la prego. Ognuno di noi ha il suo compito.
McCoy: Balle. Lei si sta nascondendo. Si nasconde dietro le norme e i regolamenti.
Kirk: Da chi mi nascondo?
McCoy: Da se stesso, ammiraglio.
Kirk: Non usi mezzi termini, Bones, che cosa pensa veramente?
McCoy: Jim, io sono il suo dottore, e sono suo amico. Riprenda il comando. Lo riprenda prima di diventare parte di questa collezione. Prima di invecchiare veramente.
- David: Non essere nervosa, il Genesi funzionerà. Sarai ricordata nella storia della scienza come Newton, Einstein, Surak...
Carol: E smettila! Un po' di rispetto dal sangue del mio sangue.
- David: Ricordi quella specie di boy-scout del quale eri innamorata? È esattamente il tipo d’uomo che potrebbe...
Carol: Senti, figliolo, Jim Kirk sarà stato tante cose, ma non era davvero un boy-scout.
- Chekov: Khan!
Khan [guardando Terrell]: No, non la conosco. [si rivolge a Chekov] Ma lei sì. Non dimentico mai una faccia, signor... Chekov. Non è vero? Non credevo che l'avrei rivista.
Terrell: Chekov, chi è quest'uomo?
Chekov: Un criminale, comandante. Un prodotto dell'ingegneria genetica del ventesimo secolo.
Terrell: Cosa vuole da noi? Signore, io esigo..!
Khan: Lei non è in condizione di esigere niente, signore. Io d'altro canto non sono in condizione di garantire niente. Niente! Ciò che vede è tutto quello che rimane dell'equipaggio del Botany Bay, abbandonato qui quindici anni fa dal comandante James T. Kirk.
Terrell: Stia a sentire, voi non potete..!
Khan: Comandante! Comandante... [ridacchia nervosamente] Risparmi le forze, comandante. Questa gente ha giurato di vivere e morire a mio comando duecento anni prima che lei fosse nato. Vuol dire che non le ha mai raccontato niente? Per divertire il suo comandante? No? Non le ha mai raccontato come l'Enterprise catturò il Botany Bay che si era perso nello spazio nell'anno 1996 e mi abbandonò insieme all'equipaggio nel gelo sub-polare?
Terrell: Non ho mai conosciuto l'ammiraglio Kirk.
Khan: "Ammiraglio"? Ammiraglio?! Ammiraglio... [indica Chekov] Non le ha mai raccontato che l'ammiraglio Kirk mandò settanta di noi in esilio su questa brulla distesa di sabbia con le sole provviste di questi container come sostentamento?
Chekov: Sta mentendo! Su Ceti Alpha V c'era vita, sta mentendo! Non siete stati su...
Khan: Questo è Ceti Alpha V! Ceti Alpha VI esplose sei mesi dopo che fummo abbandonati qui. L'esplosione deviò l'orbita di questo pianeta e tutto ciò che vi si trovava andò distrutto. L'ammiraglio Kirk non si è mai interessato di conoscere la nostra fine. È stato solo il fatto che il mio intelletto derivava da un sistema di origine genetica che ci consentì di sopravvivere. Sulla Terra, duecento anni fa, io ero un principe che comandava su milioni.
Chekov: Il comandante Kirk era il suo Anfitrione, lei ripagò la sua ospitalità cercando di rubargli la nave e di ucciderlo![2]
Khan: Non vi aspettavate di trovarmi qui. Pensavate che questo fosse... Ceti Alpha VI! Ah! Perché siete qui? [solleva inferocito Chekov] Perché?!
- Kirk: Odio queste ispezioni.
Sulu: Io sono molto felice. Felice di andare a bordo dell'Enterprise.
Kirk: Sono felice anch’io di averla avuta come navigatore. Questi ragazzi non sanno ancora governare una nave.
- Saavik: [Su James T. Kirk] Non me lo aspettavo così, Signore.
Spock: Che cos'è che l'ha sorpresa, tenente?
Saavik: È così... umano.
Spock: Nessuno è perfetto, signor Saavik.
- Saavik: Vorrei parlarle, Signore.
Kirk: L'auto espressione non sembra essere un suo problema. Forse è preoccupata per la sua prestazione sulla Kobashi Maru?
Saavik: Non ho saputo risolvere la situazione.
Kirk: Non c'era nulla da risolvere: un test caratteriale.
Saavik: Posso chiederle come se l'è cavata lei con il test?
Kirk: Sì, può chiederlo. Con un po' d'umorismo.
Saavik: Umorismo ha detto... è un concetto difficile da capire. Non è affatto logico.
Kirk: Tutto si impara.
- McCoy: Ha cambiato pettinatura?
Kirk: Non l'avevo notato.
McCoy: Meravigliosa quella birra romulana.
- Spock: Io sono un vulcan, non ho un ego che può essere offeso.
Kirk: Vuole ricordarmi che soltanto la logica detta le sue azioni?
Spock: Non intendo ricordarle ciò che lei sa benissimo. Se mi permette di essere franco, lei ha commesso uno sbaglio accettando la promozione. Comandare una nave è la mansione che più le si addice. Tutto il resto, è uno spreco di materiale.
Kirk: Non penso affatto di contraddirla.
Spock: È molto saggio. In ogni caso, se dovessi invocare la logica, la logica impone chiaramente che le esigenze di molti contano più di quelle di pochi.
- Joachim: Signore, posso parlare? Noi siamo tutti con lei, ma rifletta su questo: siamo liberi, abbiamo una nave e i mezzi per andare dove vogliamo, siamo sfuggiti per sempre all'esilio su Ceti Alpha V, lei ha dato prova del suo superiore intelletto e ha debellato i piani dell'ammiraglio Kirk. Non ha bisogno di sconfiggerlo di nuovo.
Khan: Kirk vuole provocarmi. Vuole provocarmi e io lo distruggerò! Gli darò la caccia fino alle lune della Nibia e fino ad Antares e al suo maelstrom e fino alle fiamme della perdizione prima di arrendermi a lui!
- [Dopo aver visto il video di Carol sul "Progetto Genesi"]
Spock: È letteralmente la Genesi, ammiraglio.
Kirk: La forza della creazione.
Spock: Hanno portato avanti i loro esperimenti?
Kirk: Il nastro è stato fatto circa un anno fa, suppongo abbiano raggiunto lo stadio 2.
McCoy: Ma non pensate al pericolo che implica tutto questo? Supponga che venisse usato dove già esiste la vita.
Spock: È ovvio che la distruggerebbe, dottore. A favore della sua nuova matrice.
McCoy: La sua nuova matrice?! Lei ha idea di cosa sta dicendo?
Spock: Non era mia intenzione valutare le sue implicazioni morali, dottore. Quando si è trattato di storia cosmica, è stato sempre più facile distruggere che creare.
McCoy: Ora non più. Ora possiamo fare le cose contemporaneamente! Secondo il mito la Terra fu creata in sei giorni, e adesso che cosa succede? Adesso arriva Genesi, ora ve lo faremo in sei minuti!
Spock: Andiamo, dottor McCoy, deve imparare a dominare le sue passioni. Saranno la sua rovina. La logica consiglia...
McCoy: La logica?!? Mio dio, quest'uomo parla di logica! Noi stiamo parlando di un'apocalisse cosmica! Lei ha sangue vulcan, non umano!
- Kirk: Khan..!
Khan: Lei si ricorda ancora di me, ammiraglio. Non posso fare a meno di esserne toccato. Io, naturalmente, mi ricordo di lei.
Kirk: Che significa questo attacco? Dov'è l'equipaggio della Reliant?
Khan: Io credevo che i miei piani fossero più che lampanti: ho intenzione di prendermi la rivincita su di lei, ammiraglio! Ho privato di energia la sua nave e prima di andarmene ho intenzione di toglierle la vita. Ma prima volevo che lei sapesse chi sarà l'autore della sua distruzione.
Kirk: Khan, se è me che vuole, mi farò condurre a bordo. Risparmi il mio equipaggio.
Khan: Le faccio una controproposta: accetterò i suoi termini se in aggiunta alla sua persona lei mi consegnerà i dati e tutto il materiale relativo al progetto chiamato Genesi.
Kirk: "Genesi"? Che cos'è?
Khan: Non offenda la mia intelligenza, Kirk.
Kirk: Mi dia almeno il tempo di richiamare i dati sul computer.
Khan: Le darò sessanta secondi, ammiraglio.
- Kirk: Khan, chi ci assicura che manterrà la parola?
Khan: Io non ho nessuna parola da mantenere, ammiraglio. Dal mio punto di vista lei non ha alcuna alternativa.
Kirk: Lei è stato chiarissimo!
- Sulu: Ce l'ha fatta!
Kirk: No, non ho fatto niente. Mi sono fatto sorprendere come un idiota. Sto diventando vecchio.
- Kirk: Vecchio bastardo! Ora dovrai farlo da solo, il tuo sporco lavoro! Hai capito? Hai capito!?
Khan [esterrefatto]: Kirk... Kirk, sei ancora vivo, vecchio amico mio?
Kirk: Sì, ancora vivo! Purtroppo per te, Khan! Sei riuscito a uccidere tutti quanti gli altri, ma nonostante i tuoi sforzi, il tuo bersaglio principale continua a sfuggirti!
Khan: Ormai ho ottenuto ciò che volevo ottenere... [teletrasporta il dispositivo Genesi sulla sua nave]
Kirk: Khan... Khan, adesso hai Genesi, ma non hai ancora me. Tu volevi uccidermi, Khan, dovrai venire qui a farlo.
Khan: Ho fatto molto peggio che ucciderti. Ti ho ferito, e ho intenzione di continuare a ferirti. Ti lascerò come tu lasciasti me e mia moglie: abbandonato per l'eternità al centro di un pianeta morto... sepolto vivo! Sepolto vivo!
Kirk: Khan! [riecheggia per il pianeta] Khan!
- Kirk: Ho fatto quello che volevi. Sono stato lontano. Perché non me l'hai detto? [riferendosi a David]
Carol: Come puoi chiedermelo? Saremmo stati felici? Avremmo mai potuto? Tu avevi il tuo mondo, e io il mio. E volevo che lui stesse nel mio, non a caccia nell'universo con suo padre. In realtà ti assomiglia moltissimo, in tante cose. [Kirk rimane in silenzio] Ti prego, dimmi cosa senti dentro.
Kirk: C'è un uomo là fuori che non vedevo da quindici anni, e che vuole uccidermi. Tu mi mostri un figlio che vorrei poter aiutare... Mio figlio... La vita che poteva essere, e che non è stata. Come mi sento? Vecchio... Distrutto.
- Saavik: Posso farle una domanda, signore?
Kirk: Di che si tratta, tenente?
Saavik: Della Kobayashi Maru, ammiraglio.
Kirk: Mi sta chiedendo se stiamo seguendo lo stesso schema?
Saavik: In quel test, signore, vuole dirmi cosa ha fatto lei? Vorrei saperlo veramente.
McCoy: Tenente, lei ha di fronte l'unico allievo della Flotta Stellare che sia mai riuscito a vincere uno schema perdente.
Saavik: E come?
Kirk: Ho riprogrammato la simulazione, era l'unico modo per salvare la nave.
Saavik: Cosa?
David [ride]: Ha imbrogliato.
Kirk: Ho cambiato le condizioni del test. Ho avuto un encomio per originalità tattica. Detesto perdere.
Saavik: Quindi quella situazione non l'ha mai affrontata? Intendo la morte.
Kirk: Non credo negli schemi non vincenti. [parla al comunicatore] Kirk a Spock, sono le due, è pronto?
Spock: Perfettamente in orario, ammiraglio. Ci dia le sue coordinate e la riceveremo a bordo.
Kirk: D'accordo. [rivolto a Saavik] Detesto perdere!
Saavik [mentre si teletrasportano sull'Enterprise]: Ma quel rapporto avaria? Spock disse che occorrevano due giorni...
Kirk: Andiamo tenente, pure lei lo cita sempre, il regolamento!
Saavik: Il regolamento, ammiraglio?
Kirk: Esattamente. Paragrafo 46: "Se durante la battaglia le trasmissioni vengono monitorizzate..."
Saavik: "...soltanto messaggi in lingua codice su un canale aperto". [rivolta a Spock] Lei ha mentito.
Spock: Ho solo esagerato.
Kirk: Ha detto giorni invece di ore, adesso abbiamo minuti invece di ore.
- Kirk: Qui l'ammiraglio Kirk. Vi abbiamo già dato una lezione, Khan. Vuole proprio la rivincita? Khan? Dov'è finito il suo intelletto superiore?
Khan [contenendo la rabbia]: A tutta potenza d'impulso, presto!
Joachim: No! Signore, lei ha il Genesi, può avere tutto... [Khan lo strattona]
Khan: A tutta potenza, maledetto!
- Khan: Joachim.
Joachim [ultime parole]: Il suo... Il suo è l'intelletto superiore... [muore alle braccia del suo padrone Khan]
Khan: Ti vendicherò!
- McCoy: Spock, non sarà per caso impazzito!? Nessun umano può tollerare la radiazione che è laddentro!
Spock: Come lei certamente sa benissimo, dottore, io non sono umano.
McCoy: Lei non entrerà lì dentro!
Spock: Forse ha ragione. [lo distrae] Come sta il signor Scott?
McCoy: Be', non credo che riuscirà a... [Spock gli dà il pizzico alla spalla vulcaniano per fargli perdere i sensi]
Spock: Mi dispiace, dottore, non ho tempo di ragionare con la sua logica. [tocca McCoy sul volto per infondergli il suo spirito] Lo ricordi...
- McCoy [lui e Scott trattengono Kirk che cerca di raggiungere Spock]: No! Inonderà tutto il settore!
Kirk: Ma morirà!
Scott: È inutile, è inutile. È già morto!
McCoy: Troppo tardi.
Kirk: Spock! Spock!!
Spock [morente]: La nave... è fuori pericolo?
Kirk: Sì...
Spock: Non si addolori, ammiraglio. È la logica. Le esigenze di molti contano di più...
Kirk: Di quelle dei pochi.
Spock: O di uno. [tossisce] Non avevo mai fatto il test della Kobayashi Maru finora. Cosa ne pensa della mia soluzione?
Kirk: Spock!
Spock [collassando a terra]: Ammiraglio, sono sempre stato suo amico. [poggia la mano sul vetro facendo il saluto vulcaniano] Lunga vita e prosperità. [muore]
Kirk: No...
- David: Il tenente Saavik aveva ragione. Non hai mai affrontato la morte.
Kirk: No, non in questo modo. Non ho affrontato la morte, l'ho ingannata. Sono riuscito a giocarla, la morte, e mi sono compiaciuto per questa mia scaltrezza. Io non so niente.
David: Sapevi abbastanza, non hai detto a Saavik che affrontare la morte è importante almeno quanto affrontare la vita?
Kirk: Soltanto parole.
David: Ma parole buone. È da queste che nascono le idee. Forse dovresti ascoltarle anche tu. Ho sbagliato su di te. Mi dispiace.
Kirk: Sei venuto per dirmi questo?
David: Sopratutto. E anche che sono fiero, molto fiero, di essere tuo figlio. [si abbracciano]
- Kirk: Giornale di bordo, Data Stellare 8132.6: nave stellare Enterprise diretta a Ceti Alpha V per il recupero dell'equipaggio della USS Reliant, tutto procede regolarmente. Eppure non posso fare a meno di pensare all'amico lasciato dietro di me. "Ci sono sempre delle vie di scampo" diceva Spock. E se il Genesi è in realtà la vita che nasce dalla morte, io devo tornare là di nuovo.
McCoy: Finché lo ricorderemo, Spock non morirà mai.
Kirk: Diceva "è la cosa migliore che abbia mai fatto in tutta la mia vita". [osserva il pianeta su cui hanno spedito la bara di Spock] È un luogo meraviglioso dove riposare, ma che non ho mai conosciuto.
Carol: Cos'è, una poesia?
Kirk: No. Qualcosa che Spock cercò di dirmi quando ho compiuto gli anni.
McCoy: Jim? Sta bene? Come si sente?
Kirk: Giovane. Mi sento giovane.
Spazio: ultima frontiera. Queste sono le crociere della nave stellare Enterprise. La sua missione è quella di esplorare strani nuovi mondi alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà. E di giungere arditamente dove nessun uomo è mai giunto prima d'ora. (Spock) [voce fuori campo]
Citazioni su Star Trek II - L'ira di Khan
[modifica]- I fans insorsero per la morte di Spock e pretesero che risuscitasse nel capitolo successivo. (Il Mereghetti)
- Noi credevamo veramente che fosse la fine di Mr. Spock. Fortunatamente la reazione dei fan alla sola idea della morte di Spock fece si che gli sceneggiatori ripensassero il soggetto e alcune scene furono aggiunte alla fine di ST2 in modo da suggerire che Spock sarebbe potuto tornare. Tuttavia quando il film fu girato non c'era alcun progetto di riportare Spock indietro. (Leonard Nimoy)
- Più vispo del primo. Ridimensionate le ambizioni metafisiche e ridotti gli effetti speciali, si è puntato sull'azione, sulle battaglie, su Khan, malvagio galattico di statura scespiriana. Le solenni banalità del dialogo non si contano. (il Morandini)
Note
[modifica]- ↑ Cfr. Achab in Herman Melville, Moby Dick: «Verso di te rotolo, verso di te, balena che tutto distruggi senza riportar vittoria; fino all'ultimo mi azzuffo con te, dal cuore dell'inferno ti trafiggo; in nome dell'odio ti sputo addosso l'estremo respiro.»
- ↑ Riferimento alla serie televisiva Star Trek, nell'episodio 23: Spazio profondo.
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