Vai al contenuto

Teatro

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
l'interno di un teatro

Citazioni sul teatro e la rappresentazione teatrale.

Citazioni

[modifica]
  • A teatro hai un rapporto con il pubblico che al cinema non hai, se non in caso di grandissimo successo. E comunque non ti arriva lo sguardo, il respiro, la risata del pubblico. (Valeria Solarino)
  • A teatro, in fondo, quando hai studiato bene il testo e hai armonizzato i tempi con gli altri attori della compagnia, la cosa in un certo senso fila via liscia, "va da sé". (Milena Vukotic)
  • A teatro si moltiplicano emozioni, sei artefice del tuo destino in scena. (Denise Capezza)
  • A teatro si deve salire passo dopo passo, fare una lunga gavetta per acquisire le qualità che non hai o per sviluppare quelle innate. (Lucia Sturdza-Bulandra)
  • A teatro vanno bene i malati "immaginari", quelli veri spaventano. (Lino Toffolo)
  • Alla base del teatro c'è una specie di patto fra pubblico, committenza e mediatori. Noi siamo dei mediatori, solamente nel momento in cui metti le mani sul testo di un autore puoi essere anche un interprete, ma di fatto siamo dei mediatori tra delle figure. (Luca Ronconi)
  • Ci sono tre date significative nella vita di uno spettacolo: il primo giorno di prove, il debutto e l'ultima sera. Le ultime due sono collegate e dipendono dalla prima perciò il primo giorno di prove è un giorno estremamente importante! (Ai confini della realtà)
  • Ciò che ho sempre trovato di più bello, a teatro, è il lampadario. (Charles Baudelaire)
  • Come attrice avrei voluto fare il teatro già da subito: mi sembrava che in teatro si approfondisse tutto, che dovevi essere preparatissima, che non ti doveva sfuggire nulla, perché c'era il pubblico in sala, e tu avevi di più il controllo della situazione. (Valeria Ciangottini)
  • Con la tecnica non si fa il teatro. Si fa il teatro se si ha fantasia. (Eduardo De Filippo)
  • Devo spiegare che il teatro non mi piace: è una sorta di compravendita d'anime umane al minuto, a piccole dosi per volta; mette in mostra un gioco di sentimenti falsi concepiti senza ingegnosità, oppure si beffa di uomini che sembrano ridicoli solo perché vivono con un'anima semplice per il piacere degli altri. (Maksim Gorkij)
  • È come andare a teatro, tu paghi una cifra folle per un biglietto e alla fine hai perso un'intera serata. Quando qualcuno ci chiede se ci siamo divertiti, noi gli rispondiamo «ma certo come no, è stato fantastico!» Ma il problema è che più paghi e più dura lo spettacolo e più ti convinci del fatto che ti sia piaciuto. (Black Mirror)
  • È eccitante perché, a differenza del cinema, non ci sono primi piani, quindi una persona deve essere abile a usare ogni centimetro di se stessa. (Katie Holmes)
  • È un fatto notevole nella storia del teatro, e già da lungo tempo acquisito senza alcuna contestazione, che è molto difficile attrarvi gente se prima non le si fa credere che non ci sarà modo di entrare. (Charles Dickens)
  • Esattamente come noi spettatori, anche il teatro odierno soffre di gravi forme di schizofrenia. Odia la tv che gli ha rubato il pubblico, ma poi cerca di rifarsi usando gli stessi personaggi catodici, al di là delle loro effettive capacità sceniche. Ti implora, piangendo, di andarti a sedere in platea e quando sei lì ti insulta, anzi quasi è infastidito della tua presenza. (Tommaso Labranca)
  • Già da un pezzo mi sembra che il Teatro, come l'Arte in generale, sia una «Bibbia Pauperum», una Bibbia con figure per chi non sa leggere né la scrittura né la stampa; quindi, credo che il drammaturgo sia un predicatore laico che divulga in termini popolari le idee contemporanee, in termini così popolari che il ceto medio, quello cioè che riempie i teatri, può comprendere senza sforzarsi troppo di che si tratta. Il teatro allora è sempre stato una scuola popolare per i giovani, per le persone di media cultura per le donne, per coloro in pratica che dispongono della peculiarità inferiore di ingannare se stessi e di farsi ingannare, ossia recepire l'illusione e la suggestione dell'autore. Oggi, tuttavia, quel pensiero volgare ed incompiuto che si rivelava attraverso la fantasia sembra evolversi in riflessione, ricerca, sperimentazione, ed il teatro, proprio come la religione, mi è parso, sta per decadere, agonizzante forma estetica, per l'apprezzamento della quale non abbiamo più le condizioni indispensabili. Ed ecco che in tutta Europa, a conferma della tesi, c'è una crisi del teatro, tanto più che nelle culture in cui si sono manifestati i pensatori migliori del nostro tempo, in Inghilterra e in Germania, la drammaturgia è morta, come la generalità delle belle arti. (August Strindberg)
  • Ho sempre saputo di appartenere più al teatro che al cinema. È come se il teatro fosse la sola donna con cui voglio andare a letto, e mi ha sempre respinto. [...] I film che non ho diretto non mi mancano come le commedie e i libri che non ho scritto. (Joseph L. Mankiewicz)
  • Ho spesso pensato che il teatro, diversamente dal cinema, si nutre di una forza interiore, primitiva. Elementare. Di una chiarezza esistenziale che il cinema non ha. (Ilaria Occhini)
  • I grandi autori classici tendono ad essere sostituiti in nome della modernità e del successo da mediocri e insignificanti scrittori. La qualità viene sostituita da un'idea di quantità e questo porta inevitabilmente alla paralisi di ogni possibilità espressiva e creativa. (Lino Capolicchio)
  • Il campo magnetico prodotto dall'incontro tra il corpo dell'attore e quello degli spettatori può determinare – a patto che in scena accada veramente qualcosa – un cortocircuito che non ha uguali dal punto di vista delle emozioni e della conoscenza. Da uno spettacolo teatrale dovremmo pretendere, sempre, che determini un cambiamento anche piccolo ma significativo nello svolgimento ordinario delle nostre vite. (Fabrizio Gifuni)
  • Il cinema ha sedotto i grandi scrittori, al teatro restano i classici: ma Plauto e Aristofane erano grandi perché facevano della satira sul loro tempo; proporli oggi, sia pure nobilitati dalla polvere del tempo, è erudizione. (Nanni Loy)
  • Il cinema lo possono fare in tanti, il teatro in pochi. Ci vuole il fisico, la lucidità, le cose che hai vissuto, l'incredibile che diventa credibile appunto perché l'hai vissuto. (Maurizio Battista)
  • Il fisico, in teatro, vuol dire tutto. (Rossella Falk)
  • Il teatro, all'opposto della religione, non è dovuto alla ricerca di conforto nelle sventure, di speranza nelle avversità, di giustizia nell'oppressione: non è dovuto al sentimento di gratitudine e d'amore che anima l'uomo verso Dio, ma solo alla brama di emozioni e di bearsi in poetici sogni, al desiderio d'assistere, palpitando a morali battaglie e ai grandi infortuni della vita. È all'arte scenica che l'uomo chiede le ansie, le trepidazioni i sussulti di gioia e di dolore, le commozioni di riso e di pianto quando questi fenomeni della psiche non li ritrovi nella vita reale. (Amintore Galli)
  • Il teatro, assieme alla scuola e alla Chiesa, può risollevare una nazione decaduta sino a riprendere coscienza dei suoi diritti e della sua missione storica. (Corneliu Zelea Codreanu)
  • Il teatro continua ad esistere, e non soltanto come abitudine, come modo d'impiego del tempo libero, ma come esigenza profonda e ineliminabile della vita sociale... (Luciano Lucignani)
  • Il teatro deriva la sua tecnica e la sua funzione dal rito magico; abbiamo anche aggiunto che questo rito è un'azione alla quale i partecipanti attribuiscono poteri tali da consentire la sopravvivenza materiale della collettività. (Luciano Lucignani)
  • Il teatro diventa a un certo punto contenuto del teatro stesso, e la vita è spettacolo almeno nella stessa misura in cui lo spettacolo è vita. (Bruno Schacherl)
  • Il teatro è condannato a morire da sé e deve consegnare il suo retaggio al cinematografo. Il cinematografo, tramutati in un ramo industriale l'ingenuo realismo e l'artisticità di Cechov e Gorki, spiana la strada al teatro dell'avvenire, alla libera arte dell'attore. (Vladimir Vladimirovič Majakovskij)
  • Il teatro è esplosione, segui il processo di estrinsecazione emotiva delle azioni nel momento in cui devi agire. Al cinema no, devi agire prima. Nel teatro devi commentare, formalizzare le azioni. Se lo fai al cinema diventa finto. Mi arrabbio con gli attori se cambia il patto collettivo di espressione che avevamo, se non fanno le cose sempre uguali. Accade perché ho un problema con la morte, il mio rapporto con la morte mi porta a volere che tutto sia perfetto, perché ho paura, non voglio morire. Un tentativo di fissare me stesso come una pietra. Forse molte mie cose finiranno con me e questa è la mia condanna. Ma la condanna è il teatro, l’arte più soggetta all’assenza di giudizio possibile, qualcosa di ingiudicabile, che magari è bello oggi e domani non lo sarà più, in cui però tutto deve avere un motivo, con delle regole precise, fisse. La verità che diventa forma inequivocabile ed esatta e il personaggio come strumento per raccontare l’umanità che vive nell’interprete, altrimenti è tutto inutile. Cercando di non fingere mai e di donarsi sempre. Perché, per me, un’altra cosa fondamentale è il dono, e manca troppo spesso. (Mimmo Borrelli)
  • Il teatro e il dramma, egli [Lodovico Castelvetro] ripete diverse volte, furono inventati per il «diletto della rozza moltitudine» e così devono essere considerati. (Marvin Carlson)
  • Il teatro è il luogo dove "io è morto" può assumere espressione. (Paolo Ferrari)
  • Il teatro è il luogo in cui nulla succede: proprio in quanto consiste d'un siffatto mancare esso è teatro. Se così non fosse si tratterebbe di piatta imitazione d'un atto ordinario di vita, anche se a forti colori drammatici, anche se disposto oltre la paura di morte. (Paolo Ferrari)
  • Il teatro è l'unica vera forma d'arte che personalmente mi affascina. È la possibilità di sondare lo spirito umano, di sperimentare come calandosi in un pozzo oscuro, le profondità dell'anima. Quello che ho fatto nella vita raramente mi ha dato queste opportunità, per questo quando posso cerco ancora. (Giorgio Lopez)
  • Il teatro è l'unico posto in cui si può dire quello che si vuole. In tv o sui social network ci sono dei limiti alla fine giusti, a mio avviso. Una battuta sulle donne, i disabili o minoranze può essere fraintesa su quei canali. Il mainstream deve essere politicamente corretto, con limiti imposti non dalla legge ma dal buonsenso. La comicità deve seguire i tempi, a teatro le regole sono altre. (Francesco De Carlo)
  • Il teatro è la chiesa delle bugie. (Giuseppe Marotta)
  • Il teatro. È lì che si fa la gavetta esibendosi sul palco dei teatri di tutta Italia. L'artista nasce e si fa le ossa in teatro. Cinema e televisione vengono eventualmente dopo. (Max Pisu)
  • Il teatro è l'origine di tutte le forme di spettacolo [...]. Farlo, ti rende più forte e consapevole dei tuoi mezzi espressivi e ti fornisce gli strumenti fondamentali per affrontare qualsiasi cosa (Serena Iansiti)
  • Il teatro è, oggi, l'unica assemblea democratica e l’unico luogo dove è possibile il rito. (Mimmo Borrelli)
  • Il teatro è per addetti ai lavori, ha un fascino speciale sia per chi lo fa che per chi lo va a vedere. (Maurizio Nichetti)
  • Il teatro è per il pubblico e il pubblico non può essere esclusivamente benestante e privilegiato. (Kevin Spacey)
  • Il teatro è per sua stessa natura effimero. Gridiamo nel vuoto: "ehi tu!". E il vuoto dice: "piantala di urlarmi contro!". E noi afferriamo il vuoto e gli sputiamo in faccia: "signore non smetterò". (BoJack Horseman)
  • Il teatro è per tutti. Io ho iniziato a 14 anni e all'epoca si diceva che si poteva recitare pure 'ncopp 'e botte, sulle botti. (Isa Danieli)
  • Il teatro è qualcosa che cambia il tuo modo di stare al mondo. Ad un certo punto diventa l'unico posto in cui ti senti davvero a tuo agio. (Alessandro Preziosi)
  • Il teatro è un bene pubblico, quando riesci a condividere le storie e a trasformare una platea in un "orecchio" quasi unico che ascolta qualcosa che parla anche personalmente. (Giuseppe Cederna)
  • Il teatro è un mezzo d'espressione universale che deriva dalla ritualità e, quindi, a mio modo di vedere, non esiste una linea di demarcazione tra teatro africano e occidentale. (Mamadou Dioume)
  • Il teatro è un mezzo efficacissimo per educare il pubblico; però chi fa un teatro educativo si ritrova sempre senza pubblico da poter educare. (Enrique Jardiel Poncela)
  • Il teatro è un po' come l'atletica: bisogna essere allenati. (Giulietta Masina)
  • Il teatro è un tempio, un tempio dove non entra mai il sole. Si lavora sempre con poca luce, nel silenzio più assoluto; il testo va rispettato nelle sue virgole, va approfondito, perché tutto è nella parola. (Marcello Mastroianni)
  • Il teatro è un viaggio sentimentale. Pieno di insidie e tormenti. Ronconi lo vedeva come una discesa nelle parti meno note dell'anima. Visconti come una specie di risalita. Il gioco è tutto qui: perdersi e ritrovarsi; oppure trovarsi e poi perdersi. (Ilaria Occhini)
  • Il Teatro è una forma d'arte completa ed affascinante, s'impara anche solo guardando gli altri ed il modo in cui plasmano il proprio personaggio, personalizzandolo con tante sfumature per renderlo sempre più vivo, fino ad arrivare al giorno della prima. (Antonella Salvucci)
  • Il teatro ha come caratteristica primaria, forse persino l'unica vera, un rapporto diretto tra attore e spettatore. Senza di esso, il teatro non è. E siccome lo spettatore cambia tutte le sere, uno spettacolo di teatro non è mai uguale a se stesso e si modifica sera dopo sera, nel corso delle repliche, anche solo per il fatto che si modifica la composizione del pubblico. (Paolo Bosisio)
  • Il teatro mi fa orrore, è morto: e con lui, sono morti gli attori. (Giorgio Albertazzi)
  • Il teatro può essere ancora un luogo dove l'immaginazione è sovrana e in questi termini è il luogo dove l'attore può trasformarsi totalmente per fare ciò che la vita non permette di fare. (Iaia Forte)
  • In teatro, come diceva Aristotele, hai le tre unità di luogo, tempo e azione, per cui segui tutta la storia avendo la possibilità di entrarci. Hai più tempo per provare e, quando vai in scena, presenti semplicemente un lavoro che hai fatto prima. Chi dice che il teatro è difficile, ha probabilmente bisogno di credere di fare qualcosa di difficile. Diventa semmai importante riuscire ad entrare in contatto con il pubblico, a trasmettere emozioni. (Enrico Lo Verso)
  • In teatro non c'è il primo piano, questo silenzioso colloquio con cui un attore può esprimere tutto senza le parole che disturbano. (Giulietta Masina)
  • In uno spettacolo teatrale il punto focale – e l'obiettivo in ogni momento – consiste nel privare l'attore della dipendenza dal suo regista, perché il regista è inutile una volta alzato il sipario. (Sydney Pollack)
  • In verità, il teatro non è dunque la vita in iscorcio, il vero microcosmo cercato dai filosofi nelle loro fantasticherie ermetiche? Non chiude esso nel suo cerchio il complesso delle cose e le varie fortune degli uomini rappresentate al vero per mezzo di logiche finzioni? (Théophile Gautier)
  • Io, alla prova generale, recito come alla prima, se questo fosse possibile; voglio dire con uguale impegno. Se va male la prova generale, vuol dire che lo spettacolo andrà per miracolo. A molta gente piacciono i miracoli, ed a costoro il teatro piace appunto perché sembra la palestra delle avventure. (Paolo Stoppa)
  • Io faccio anche cinema e televisione, ma la vera arte per un comico, secondo me, è il teatro. Perché il teatro è artigianale, ogni sera fai qualcosa e la sera dopo devi rifare tutto daccapo. (Maurizio Battista)
  • [«Il teatro cos'è per lei?»] La scuola vera, il contatto col pubblico, sudore, lacrime ed emozione. Essere cercati e scelti è bellissimo. (Barbara Foria)
  • La storia dell'umanità parte dall'Africa e da lì ha inizio anche quella del teatro, dal tempo in cui i membri delle prime tribù sedentarie hanno cominciato a raccontarsi delle storie, seduti in cerchio, da notare l'elemento simbolico, attorno a un fuoco, sotto a un albero o vicino a una sorgente d'acqua, ulteriori simboli atavici che ci accomunano. Quindi, ben prima della tragedia greca, esisteva già quel rituale profano che accomuna l'intera umanità. (Mamadou Dioume)
  • Mi annoia il teatro: ogni sera alla stessa ora, ogni volta lo stesso testo, ogni virgola lo stesso gesto. (Rossella Falk)
  • Mi dissero bugie durante i primi tredici anni della mia vita. Ma non ammetto più che mi si menta. Quando penso alle facce della gente che applaudiva Hitler e le sue pazzie, quando penso a quegl'uomini trasformati in bestie e scatenate come bestie nel mondo, allora io mi attacco al mio lavoro, perché il teatro è un mondo autonomo e morale, morale. (I sequestrati di Altona)
  • Nel teatro esiste solo un artista: l'autore del testo drammatico. Esiste una sola vocazione: quella del poeta. Esiste una sola realtà drammatica: il testo. Tutto il resto – il complesso spettacolare, questo complesso non sostituibile, fondamentale perché il teatro si crei ed il testo non resti letteratura – è un problema di "mestiere" non più di arte. (Maurizio Grande)
  • Nel teatro la parola è doppiamente glorificata: è scritta, come nelle pagine di Omero, ma è anche pronunciata, come avviene fra due persone al lavoro: non c'è niente di più bello. (Pier Paolo Pasolini)
  • Nella loro qualità di istituzioni pubbliche della città, democrazia e teatro hanno fra loro un implicito legame: entrambi concorrono a favorire l'avvento della tirannide. (Simon Critchley)
  • Non sarà sembrato che dicessi che il teatro è finito, vero? Ci sono dei grandi artisti che continuano a lavorarci, ma non è più collegato alla centrale elettrica principale. Il teatro resiste come un divino anacronismo; come l'opera lirica e il balletto classico. Un'arte che è rappresentazione più che creazione, una fonte di gioia e di meraviglia, ma non una cosa del presente. (Orson Welles)
  • Oggi, il teatro, privo di concetto, di modelli, di forme, malato del comune contagio de'subiti guadagni e delle subite glorie, brancola e barcolla come un briaco od un esanime; ed anche allorquando crede d'esser naturale è artefatto, quando crede essere scuola è appena trastullo, quando pensa d'essere originalmente italiano pute servilmente di francese. Esso dà lampi perché in tutti i tempi qualcosa lampeggiò sempre in Italia, ed anche il decrepito seicento s'apre con Galileo e si chiude con Testi e con Filicaja; e Giacometti e Ferrari, e il lacrimato Cicconi e lo sviato Fortis potrebbero formare nucleo e corona; ma teatro, teatro veramente nazionale, veramente morale, veramente artistico, non v'è in Italia. (Giuseppe Guerzoni)
  • Penso che il cinema sia molto più bello del teatro. Sono rimasto incastrato nel mio destino. (Gabriele Lavia)
  • [«Perché i giovani dovrebbero andare a teatro?»] Perché è uno spettacolo dal vivo — e questo già di per sé è fantastico — fatto in quel momento per te da attori vivi. Perché in teatro si approfondisce di più, si sente di più, si percepisce di più, si interiorizza quello che ti dice l'attore. [...] Non vai a vedere una cosa qualsiasi, vai a vedere qualcosa che ti arricchisce. (Valeria Ciangottini)
  • Per fare teatro, occorre avere l'entusiasmo della menzogna. (Jules Renard)
  • Per me è vita, è allegria. Senza non sarei la persona gioiosa che mi sento di essere. Nonostante sia finzione, il teatro è lo specchio della vita e della società in cui viviamo. Il teatro è come la vita, va vissuto e non va preso troppo seriamente. (Peppe Barra)
  • Per me esiste solo il teatro della morte o quello della vita. Il primo annoia mortalmente. Non credo nella divisione in generi. (Alessandro Benvenuti)
  • Per me il teatro è una chiave per offrire speranza, mettendo al centro l'impetuosa importanza della trasmissione del pensiero. Come accade nelle lezioni di Louis Jouvet, uno dei più grandi attori e registi francesi del Novecento, nel rapporto fra maestro e allieva. (Toni Servillo)
  • Per noi attori il cinema è un compromesso, lo accettiamo per diventare più popolari e far venire la gente a teatro, che è il nostro vero habitat. (Rocco Papaleo)
  • Quando entri in un meccanismo come quello del cinema, è estremamente difficile uscirne. Il teatro rimane uno dei cardini principali nel cinema, la mia esperienza teatrale rimane un fatto fondamentale. È stata la base. (Charlotte Rampling)
  • Quando i municipii italiani avranno contribuito all'indipendenza della patria comune, offerendo a Garibaldi le armi necessarie a fondarla e a difenderla, farò una circolare ai medesimi perché acquistino o costruiscano un teatro del popolo, che divenga nello stesso tempo una istituzione sociale, una scuola del bello, e una fonte d'onesto diletto. (Francesco Dall'Ongaro)
  • [Si ha teatro] quando uno o più esseri umani isolati nel tempo e/o nello spazio, presentano se stessi di fronte ad un altro, o ad altri esseri umani (Bernard Beckerman)
  • Quanto è magico entrare in un teatro e vedere spegnersi le luci. Non so perché. C'è un silenzio profondo, ed ecco che il sipario inizia ad aprirsi. Forse è rosso. Ed entri in un altro mondo. (David Lynch)
  • Quello che mi affascina, nel teatro, non è l'applauso, ma il silenzio. (Raf Vallone)
  • Quello che si dà in teatro, in disco non lo si può dare. (Franco Corelli)
  • Questa intera creazione è essenzialmente soggettiva, e il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena, l'attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l'autore, il pubblico e il critico. (Carl Gustav Jung)
  • Recitare in teatro significa essere votati al martirio. (Renzo Montagnani)
  • Ringraziamo Iddio, noi attori, che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d'infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere. (Gigi Proietti)
  • Rivendicare il teatro come spazio d'immaginazione, in un momento dove tutto è schiacciato dalla televisione, dalla bidimensionalità. (Iaia Forte)
  • Senza illusione può esservi teatro anche solo drammatico e comico, e tanto più musicale? (Primo Levi)
  • Si dice che il teatro è la fusione di varie arti. Poesia, musica, pittura, scultura ecc. Ma queste due ultime sopra tutte assunte come arti rappresentative, perdono qualche cosa della loro essenza. La scultura diviene plastica in movimento, l'architettura sagoma, e la pittura perde la sua natura superiore di rappresentare le passioni per essere soltanto decorativa; sono più propriamente i principi della pittura appropriati, non lo spirito; è una necessità (perché ogni volta che appaiono uomini e cose racchiuse in una cornice, si ha un quadro) ma non è un'interpretazione pittoresca del dramma, è una raffigurazione. (Achille Ricciardi)
  • Sono convinto che il classico è il vero teatro d'evasione, lontano dai problemi che non ci fanno dormire, eppure nacque come teatro di attualità. (Stefano Satta Flores)
  • Sul palcoscenico teatrale tra attore e pubblico si crea una corrispondenza di vita. Alla base di tutto ci sono le emozioni. Senza emozione il teatro non ha senso. (Anna Mazzamauro)
  • Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nella vita, recitano male. (Eduardo De Filippo)
  • Troppo spesso il teatro è avulso dalla vita. (Monica Vitti)
  • Un bravo attore non fa mai la sua entrata prima che il teatro sia pieno. (Jorge Luis Borges)
  • [Le spettatrici] Vengono per ammirare, e per essere loro stesse ammirate. (Ovidio)
  • Viva er teatro dove tutto è finto | ma niente c'è de farso, e questo è vero. | E tu lo sai da prima se s'è tinto | Otello er Moro, oppuramente è nero || Nessun attore vero vo' fa' crede, | spignenno forte ['n] un'intonazione, | ch'è tutto vero quello che se vede. | Lui vole fa capì ch'è 'na finzione. || Se je tocca morì sopra le scene, | è vero che nun more veramente. | Sennò che morirebbe così bene? || Capisci sì com'è? Famme er piacere, | se morisse de morte veramente | non potrebbe morì tutte 'e sere. (Gigi Proietti)
  • Voi austriaci amate la musica, mente noi italiani veniamo a teatro per tutt'altra ragione. (Senso)
  • Vorrei che ogni città d'Italia avesse un teatro comunale, libero da ogni servitù, proprietà non di privati, ma pubblica. Il municipio lo amministra e dirige per modo che possa concederlo gratuitamente per buona parte dell'anno ad una o più compagnie che presentino certe guarentigie ed accettino certi patti. (Francesco Dall'Ongaro)
  • È essenziale porre fine alla soggiogazione del teatro al testo, e ristabilire la nozione di un tipo unico di linguaggio, a metà strada tra gesto e pensiero.
  • Non è un fatto puramente casuale se nel teatro francese d'avanguardia i principali tentativi di ricerca sono stati dapprima condotti sulla messa in scena. È che era urgente, grazie allo sviluppo delle possibilità sceniche esteriori, ritrovare quel linguaggio fisico che il teatro francese aveva totalmente dimenticato da quattro secoli; e, sviluppando queste possibilità, non si tratta, per il teatro francese, di cercare di scoprire un effetto decorativo; no, ciò che esso pretende di trovare sotto l'effetto decorativo è la lingua universale che lo unirebbe allo spazio interno. Il teatro francese cerca lo spazio per moltiplicare la sua espressione nello spazio.
  • Se a teatro il testo non è tutto, se anche la luce è ugualmente un linguaggio, questo vuol dire che il teatro custodisce la nozione di un altro linguaggio, che utilizza il testo, la luce, il gesto, il movimento, il rumore. È il Verbo, la prola segreta che nessuna lingua può tradurre. È, in un certo qual modo, la lingua perduta dopo la caduta di Babele.
  • Il cinema deve avvalersi degli attori e la maggior parte di essi giungono da una formazione teatrale, però credo che sia stato il teatro ad avvalersi del cinema più che il contrario.
  • Il teatro mantiene un'importante capacità esclusiva. Se fai sullo schermo un gesto semplice come quello di rovesciare dell'acqua per terra, questo gesto non dirà granché. Ma se lo stesso gesto lo fai a teatro, allora accade una comunicazione di tipo animalesco, cambia tutto; del resto siamo animali razionali ma siamo animali.
  • In teatro come ogni disciplina artistica esiste una sola regola: non devono esistere regole.
  • Credo di continuare un discorso laddove anche Antonin Artaud fallì. Io ho ripreso il discorso di Artaud, cioè quello della scrittura di scena, contro il testo; un testo, un teatro di testo, diceva Antonin Artaud, è un teatro di invertiti, di droghieri, di imbecilli, di finocchi; in una parola di Occidentali.
  • Dove c'è spettacolo non c'è teatro. Il teatro può dare osceno, proprio nell'etimo, porno nel senso proprio greco.
  • Il teatro, il grande teatro è un non-luogo soprattutto, quindi è al riparo da qualsivoglia storia. È intestimoniabile. Cioè, lo spettatore per quanto Martire, testimone, nell'etimo (da marthyr), per quanti sforzi possa compiere lo spettatore, dovrebbe non poter mai raccontare ciò che ha udito, ciò di cui è stato posseduto nel suo abbandono a teatro. Ecco che l'attore non basta più, il grande attore nemmeno. Bisogna essere una macchina, eh..., come io (tra parentesi) l'ho definita, attoriale.
  • Non dico l'incompatibilità ma addirittura l'idiosincrasia dei due termini teatro e spettacolo. Dove c'è spettacolo non c'è teatro. Il teatro può dare osceno, proprio nell'etimo, porno nel senso proprio greco
  • Non ero (e non sono) ancora mai stato a teatro. Per me il teatro era solo quello d'opera, il "Margherita" a Bari, l'Arena a Verona, a Roma "Caracalla", il "Politeama" di Lecce. Mi ci portavano i genitori, appassionati di lirica, quando andavamo in villeggiatura. Il teatro era cantato. Lo vedevo e soprattutto lo ascoltavo in radio. Ignoravo il teatro di prosa. E non ho mai più smesso di ignorarlo.
  • Come c'è la libertà di mollare un libro, c'è la libertà di lasciare la sala. Due o tre volte l'ho fatto.
  • In teatro devi ascoltare tutti, dal fonico al datore di luci: ne sanno più di te.
  • Sono molto messo in scena dal teatro amatoriale, o dagli attori che fanno provini, e questo non mi dispiace.
  • Un libro può essere aperto, interrotto, ripreso dopo un mese, abbandonato, riletto. Quando sei a teatro è necessario ascoltare senza interruzioni.
  • Il teatro d'evasione è valido se l'evasione è solo uno strumento, un mezzo per non evadere; ma quando il fine è proprio l'evasione allora sono contrario.
  • Io credo a un teatro capace di socializzare.
  • Ritengo indispensabile che il teatro affronti i problemi della società di cui è espressione diretta.
  • Il teatro, grazie alla tecnica dell'attore, quest'arte in cui un organismo vivo lotta per motivi superiori, presenta una occasione di quel che potremmo definire l'integrazione, il rifiuto delle maschere, il palesamento della vera essenza: una totalità di reazioni fisico mentali.
  • Il teatro ha un significato solo se ci permette di trascendere la nostra visione stereotipata, i nostri livelli di giudizio, non tanto per fare qualcosa fine a se stessa ma per verificare la realtà e, avendo rinunciato già a tutte le finzioni di ogni giorno, in uno stato totalmente inerme, svelare, donare, scoprire noi stessi.
  • Noi concepiamo il teatro, soprattutto nel suo aspetto carnale e palpabile, come un luogo di provocazione, una sfida che l'attore lancia a se stesso e anche, indirettamente, agli altri.
  • Io credo che il teatro sia di parola. È vero che si può fare teatro molto bene anche senza dire delle parole. Però le parole non dette sono delle parole anch'esse. I nostri silenzi sono pieni di parole interiori. Quello che non mi interessa, è il teatro semplicemente narrativo. Quel teatro in cui si racconta una storia giusto per il piacere di raccontarla.
  • Oggi ci sono innumerevoli mezzi tecnici, ma il teatro non lo si può fissare.
  • Un autore che in teatro racconta semplicemente una storia lo può fare anche al cinema o con un altro mezzo espressivo, ma il teatro può soltanto esprimersi attraverso le parole che sono cercate, trovate, che devono essere delle vere e proprie invenzioni.
  • Dico sempre che il mio mestiere è il teatro, poi faccio qualche film, un po' di televisione ma il mio vero mestiere è il teatro. È proprio il mio habitat naturale, è un luogo che ti permette di sperimentare.
  • Il teatro è una forma di spettacolo: la più difficile in assoluto, è proprio l'arte dei poveri, perché si fatica tanto, si guadagna pochissimo, difficilmente si diventa famosi e per farlo ci vuole quindi grande amore.
  • Il teatro o lo ami oppure no. In teatro non puoi barare, vengono subito a galla i difetti.
  • Il teatro è la cosa più importante inventata dall'uomo, il paradigma di ogni attività umana.
  • Il teatro è nato molto tempo fa ed è nato perfetto. Non credo alla multimedialità. Piuttosto all'alchimia attore-spettatore.
  • Il teatro non lo riproduci a casa e sarà sempre più arcaico e sopravviverà come le lasagne della nonna tramandate.
  • Il teatro sopporta bizzarrie, tentativi di inutili modernizzazioni perché l'essenza non cambia mai.
  • La gente lo ama perché è la più antica e perfetta rappresentazione dell'uomo di fronte ad altri uomini, è lo specchio di chi guarda il mito di Dioniso che non si riconosce per quello che è.
  • La politica non ha mai capito il teatro, non si rendono conto di sovvenzionare la vita.
  • Ero una bambina timida, introversa, ma il teatro è magia e ho capito molto presto che poteva darmi degli scossoni forti per superare la timidezza: un alleato.
  • Il teatro è sicuramente il luogo emotivamente più forte per me. Quello che ogni sera mi fa tremare prima di entrare in scena e poi miracolosamente mi guarisce dall'influenza, mi dà una forza sovrumana, mi permette un rapporto diretto con la gente a cui sto parlando, uno scambio intenso di energia attraverso un misterioso fluido che trasporta emozioni in entrambe le direzioni. Una magia. È una conferma immediata se stai lavorando bene, specie se si tratta di un testo o una situazione comica.
  • Io ho scelto di fare il teatro per fare un'esperienza collettiva, perché lavoro con un gruppo di persone e mi rivolgo a un altro gruppo che è il pubblico in sala. È questo che sviluppa una capacità critica su temi politici e sociali.
  • Tra attore e pubblico c'è un continuo scambio di energia, che nel comico si trasforma in risata e nel drammatico in silenzio, attenzione e commozione. È la magia del teatro.
  • A teatro la bellezza conta poco, non ci sono i primi piani e il trucco aiuta.
  • Il teatro è una palestra, sono vecchio eppure mi fa sentire giovane non certo nei muscoli possenti che non ho più, ma nell'incuriosirmi ogni sera.
  • Non ero bello, ero grassoccio, avevo i denti storti. Quando si apriva il sipario diventavo un altro e ho capito quanto il teatro fosse importante per me.
  • Credo che il teatro abbia bisogno di uno svecchiamento, sia per quel che concerne la drammaturgia, sia per quel che concerne la struttura fiscale. Bisognerebbe dare alle produzioni la possibilità di abbassare il costo dei biglietti, così da attrarre un pubblico più giovane e dinamico.
  • Il teatro è un'arte viva, necessita di un palcoscenico, di un pubblico pagante dal vivo, di un'energia particolare...
  • Il teatro è il luogo della condivisione per eccellenza e l'essere umano è nato per condividere. Quando non lo fa, perde parte della propria umanità. [...] Dovremmo tornare al teatro quanto più possibile così da bilanciare gli effetti che la tecnologia ha su di noi.
  • È un'arte a sé che, per vivere e trionfare, ha bisogno del suo ambiente; dell'ambiente in cui è nato e ha progredito attraverso intere generazioni.
  • Il teatro è sorto sopra solide fondamenta. Ha una tradizione e una storia. Si è affermato per volontà di artisti sommi che il pubblico ricorda e venera.
  • Il teatro è teatro, e non teme la radio, né il cinematografo, né la televisione.
  • Il teatro vive nell'atmosfera calda e vibrante che si crea con l'immediato contatto col pubblico.
  • Se togliete il pubblico all'attore o l'attore al pubblico non avrete più teatro.

Voci correlate

[modifica]

Altri progetti

[modifica]