Test della Kobayashi Maru

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Citazioni sul test della Kobayashi Maru.

Citazioni[modifica]

  • – Ho fatto tutto per bene, seguendo il manuale! E non l'ho superato?
    – Nessuno lo supera, è il Kobayashi Maru!
    Kobayashi Ma...cosa?
    Kobayashi Maru, come nell'Ira di Khan. [...] Il Kobayashi Maru era una forma di addestramento sull'Enterprise, una simulazione in cui si può solo perdere, qualunque sia la tua scelta.
    – È un imbroglio!
    – Serve a formare il carattere.
    – Imbrogliando?
    – Quello che voglio dire è che non devi prendertela. Nessuno ha superato quel test di addestramento, né io né Tony e neanche il comandante Kirk. Be' in teoria Kirk... (NCIS - Unità anticrimine)

Star Trek[modifica]

  • – Cadetto Kirk, lei ha installato e attivato una subroutine nel codice di programmazione modificando le condizioni del test.
    – E il punto è?
    – Nel linguaggio accademico, ha imbrogliato!
    – Le faccio una domanda alla cui risposta è nota a tutti: il test stesso è un imbroglio, non è vero? È programmato perché non venga superato.
    – La sua argomentazione esclude situazioni senza via di uscita.
    – Non credo alle situazioni senza via d'uscita.
    – Allora oltre a violare le regole, non ha compreso la lezione principale.
    – La prego, mi illumini!
    – Lei più di tutti dovrebbe sapere che un capitano non inganna la morte.
    – Io più di tutti?
    – Suo padre, il tenente George Kirk, assunse il comando della sua nave prima di restare ucciso in azione.
    – Non le va giù che io abbia superato il test!
    – Inoltre non ha indovinato lo scopo, del test.
    – Mi illumini di nuovo.
    – Lo scopo è far provare paura. Paura di fronte alla morte certa, accettarla, e mantenere il controllo di sé stessi e dell'equipaggio, è una qualità che ci si aspetta da ogni capitano della Flotta. (Star Trek)

Star Trek II - L'ira di Khan[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • – Il test sulla Kobayashi Maru provoca spesso danni agli studenti e alle attrezzature. A quanto ricordo lei lo ha fatto tre volte, questo test. La sua soluzione finale è stata, diciamo, unica.
    – Infatti non era mai stata tentata.
  • – Questo non era il test giusto per saggiare la mia abilità di comando.
    – Perché no?
    – E me lo chiede? Non c'era modo di vincere.
    – Può capitare a un Comandante di dover affrontare una situazione disperata, ci ha mai pensato?
    – No, signore, non ci ho mai pensato.
    – Sapere affrontare la morte è importante almeno quanto affrontare la vita, non crede?
    – L'eventualità a cui lei accennava non mi ha mai sfiorato, Comandante.
    – Bene, d'ora in avanti avrà qualcosa a cui pensare.
  • – Vorrei parlarle, Signore.
    – L'auto espressione non sembra essere un suo problema. Forse è preoccupata per la sua prestazione sulla Kobayashi Maru?
    – Non ho saputo risolvere la situazione.
    – Non c'era nulla da risolvere: un test caratteriale.
    – Posso chiederle come se l'è cavata lei con il test?
    – Sì, può chiederlo. Con un po' d'umorismo.
    – Umorismo ha detto... è un concetto difficile da capire. Non è affatto logico.
    – Tutto si impara.
  • – Posso farle una domanda, signore?
    – Di che si tratta, tenente?
    – Della Kobayashi Maru, ammiraglio.
    – Mi sta chiedendo se stiamo seguendo lo stesso schema?
    – In quel test, signore, vuole dirmi cosa ha fatto lei? Vorrei saperlo veramente.
    – Tenente, lei ha di fronte l'unico allievo della Flotta Stellare che sia mai riuscito a vincere uno schema perdente.
    – E come?
    – Ho riprogrammato la simulazione, era l'unico modo per salvare la nave.
    – Cosa?
    – Ha imbrogliato.
    – Ho cambiato le condizioni del test. Ho avuto un encomio per originalità tattica. Detesto perdere.
    – Quindi quella situazione non l'ha mai affrontata? Intendo la morte.
    – Non credo negli schemi non vincenti.

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