Batman: La morte e la fanciulla

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Batman: La morte e la fanciulla, graphic novel di Batman scritta da Greg Rucka e illustrata da Klaus Janson, pubblicata nel 2003 dalla DC Comics.


Citazioni in ordine temporale.

Capitolo 1[modifica]

[Da Batman: Death and the Maidens n. 1, ottobre 2003]

  • Alfred... Alfred è come un potente farmaco prescritto da un medico che non ti va a genio, ma di cui devi fidarti. Indubbiamente efficace, ma dal sapore molto amaro. (Batman)

Capitolo 2[modifica]

[Da Batman: Death and the Maidens n. 2, novembre 2003]

  • Siamo tutti governati dai morti. Tu molto più degli altri. (Ra's al Ghul rivolto a Batman)

Capitolo 3[modifica]

[Da Batman: Death and the Maidens n. 3, dicembre 2003]

  • È per un bene superiore. Ogni cosa che faccio, è per un bene superiore. (Ra's al Ghul)

Capitolo 4[modifica]

[Da Batman: Death and the Maidens n. 4, gennaio 2004]

  • I vivi sono proprietà dei morti. Alcuni più degli altri. Forse nessuno più di me. Volenti o nolenti, consapevoli o meno... ciascuno di noi, a suo modo, s'inchina a quel potere. Ognuno di noi, a suo modo... si arrende... (Bruce Wayne)

Capitolo 7[modifica]

[Da Batman: Death and the Maidens n. 7, aprile 2004]

  • Ra's al Ghul: Cos'è Superman se non un simbolo degli aspetti più positivi dell'umanità, detective? In tutto il pianeta, non importa di quale politica o religione, è il simbolo più visibile della speranza. Anche coloro che lo odiano lo ammirano per questo.
    Batman: Allora perché ucciderlo?
    Ra's al Ghul: Lei è insensibilie perché sente che il mondo è insensibile, detective. Ogni emozione che appare sul suo viso è artificio, emozioni che finge di provare, da quando non prova più niente. E crede che, se riesce a risvegliare il mondo con una tragedia, riuscirà a risvegliare se stessa ancora una volta. Uccidi Superman e il mondo piangerà. E nelle lacrime del mondo, detective, lei spera di ritrovare ancora una volta le sue. Senza comprendere l'unica cosa che veramente può riportare in vita quella speranza.

Capitolo 9[modifica]

[Da Batman: Death and the Maidens n. 9, agosto 2004]

  • I miei fantasmi non mi governano più, Nyssa. Mi danno forza e conforto, ma non hanno più potere su di me. Io sono chi sono perché ho scelto di esserlo. (Batman)