Detective Comics

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Detective Comics, serie a fumetti mensile pubblicata dalla DC Comics dal 1937.

Il Bat-Man – Il caso del sindacato chimico[modifica]

[The Batman, Detective Comics n. 27, maggio 1939; edizione italiana su Batman n. 1, settembre 1992, edizione Glenat Italia, traduzione Carlo Cavallone]

  • Il "Bat-Man", un misterioso e avventuroso personaggio che lotta per la giustizia e combatte il crimine, ingaggia una solitaria battaglia contro il male della società. L'identità è sconosciuta. (Incipit)
  • Bruce Wayne è un ragazzo simpatico. Ma deve certo avere una vita molto noiosa... sembra che niente lo interessi. (James Gordon)

Giù il cappello per il Cappellaio Matto[modifica]

[The Mad Hatter flips his lids!, su Detective comics n. 573, aprile 1987; edizione italiana su Batman n. 3, settembre 1992, edizione Glenat Italia, traduzione Carlo Cavallone]

  • Tanti dei miei nemici sono dei folli, irrecuperabili... ma mi piace pensare che alcuni possano ravvedere... in questa vita. (Batman)
  • Un accurato esame di tutto il reperto... è la prima regola nelle indagini. (Batman)
  • Quando imparerai, Tetch? Non è un gioco... non lo è mai stato... non per me. (Batman)

...le mie origini... e la mia probabile fine[modifica]

[...my beginning... and my probable end, su Detective comics n. 574, maggio 1987; edizione italiana su Batman n. 4, novembre 1992, edizione Glenat Italia, traduzione Carlo Cavallone]

  • Pensi che io lo faccia per me? L'ho fatto per lui... l'ho salvato da una vita di crimine... si è salvato da quella vita... Non ho scelto Jason per il lavoro. È stato scelto... come io fui scelto... per fare il lavoro per cui ero nato... il lavoro della mia vita... che è la mia vita. (Batman)
  • Leslie: Che mi dici di te? Che mi dici di Bruce Wayne?
    Batman: Non lo so, Leslie. Non so neanche se esiste più... o se non è altro che un travestimento.

Anno due[modifica]

Per approfondire, vedi: Batman: Anno due.

La sanguinosa clinica del Dottore del Crimine[modifica]

[The crime doctor's Crimson clinic, su Detective comics n. 579, ottobre 1987; edizione italiana su Batman n. 5, novembre 1992, edizione Glenat Italia, traduzione Carlo Cavallone]

  • Forse, Leslie... ma se non faccio qualcosa... molta gente si farà del male! Non amo sacrificare una vita per salvarne altre... ma questo è il mondo in cui viviamo... che entrambi cerchiamo di cambiare. (Batman)

Knightfall[modifica]

Per approfondire, vedi: Batman: Knightfall.

Contagio[modifica]

Per approfondire, vedi: Batman: Contagio.

Eredità[modifica]

Per approfondire, vedi: Batman: Eredità.

Cataclisma[modifica]

Per approfondire, vedi: Batman: Cataclisma.

Terra di nessuno[modifica]

Per approfondire, vedi: Batman: Terra di nessuno.

Una passeggiata nel parco Parte Due[modifica]

[da Detective Comics n. 752, gennaio 2001]

  • Quando fai una cosa, devi farla fino in fondo, Batman. (Poison Ivy)
  • Per alcune cose vale la pena morire, Batman. (Poison Ivy)
  • Mi sbagliavo su Ivy. È ancora più umana che pianta... anche se lei forse desidera il contario. È quasi l'alba. Quando finiscono i doveri? Quando hai preso una decisione... quando hai trovato qualcosa per cui valga la pena lottare... qualcosa che valga la pena proteggere... come fai a fermarti? Quando finisce? (Batman)

Ecco il tuo cappello, dove vai così di fretta?[modifica]

[da Detective Comics n. 755, aprile 2001]

  • [Riferendosi a Bruce Wayne] Quattro mesi, e ancora non lo capisco... è come se fosse parte Cary Grant... e parte Jim Carrey. A volte penso che è principalmente da se stesso che debba essere protetto. (Sasha Bordeaux)

Cuori[modifica]

[da Detective Comics n. 764, gennaio 2002]

  • Lo conosco da quasi un anno, ormai... ho visto Bruce Wayne e Batman, l'ho visto passare da uno all'altro come se premesse un interruttore. E dopo tutto questo tempo, mi rendo conto che ancora non lo conosco affatto. né l'uno, né l'altro! Ma forse non è così sorprendente. Perché comincio a pensare che forse lui stesso non sa chi sia veramente. (Sasha Bordeaux)
  • [Riferendosi a Bruce Wayne] La gente non può vivere come fa lui, non sopravviverebbe. Voglio dire, anche Superman ha bisogno di qualcuno con cui parlare... anche solo per sfogarsi, anche solo un po'. Un amico o un confidente o un alleato. Qualcuno. Altrimenti, come fai a sopportarlo? Come fai a evitare che ti uccida da dentro? Anche escludendo i freak come Joker e Ivy, i criminali come Moxon. Il male è ovunque. Ogni notte lui lo guarda negli occhi. Abusi e omicidi e sangue e violenza. Come fa a non consumargli l'anima? (Sasha Bordeaux)

La pietra di Randori – parte uno[modifica]

[da Detective Comics n. 788, gennaio 2004; ed. italiana Batman Tradepaperback n. 3, Play Press, aprile 2005, traduzione Francesco Argento]

  • Se non posso piegare il Paradiso, smuoverò l'Inferno. (Virgilio, 27 a.c.)

La pietra di Randori – parte due[modifica]

[da Detective Comics n. 789, febbraio 2004; ed. italiana Batman Tradepaperback n. 3, Play Press, aprile 2005, traduzione Francesco Argento]

  • Ciascuno di noi sopporta il proprio inferno. (Virgilio, 27 a.c.)
  • La strada per l'inferno è facile. Facile come una scorciatoia... veloce come una pallottola in Crime Alley. Tornare sui propri passi, però... uscirne fuori... per farlo... potrebbe volerci una vita. (Narratore)

La città del crimine[modifica]

[da Detective Comics n. 801, febbraio 2005; ed. italiana Batman Tradepaperback n. 6, Play Press, ottobre 2005, traduzione Francesco Argento]

  • Gotham City. All'interno dei suoi confini vivono oltre sei milioni di persone. I grattacieli competono in altezza persino con quelli della grande Metropolis. Ma se le torri dorate di quella città sembrano svettare verso il paradiso, le cime e le guglie di Gotham si presentano come una difesa, un avvertimento. Perché le sue radici di estendono in profondità più di quanto la Waybe Tower svetta verso il cielo con i suoi centosette piani. Le sue radici sprofondano direttamente all'inferno. Un dedalo serpentino di strade e vicoli stretti intrappola ogni peccato, ogni vizio, ogni pensiero e atto criminale. E li tiene segretamente nascosti facendoli infettare, imputridire e crescere. Strato dopo strato, accumulati a tal punto che, a volte, questa città fondata sul terreno di un manicomio, sembra allegramente disposta a consumarsi. E a ridere fino alla fine. È veramente malata. Le serve una pillola. Una medicina. Lui è quella medicina. (Narratore)

Giochi di guerra[modifica]

Per approfondire, vedi: Batman: Giochi di guerra.

Un raccolto pericoloso[modifica]

[Da Detective Comics n. 823, novembre 2006; ed. italiana su Batman n. 3, agosto 2007, Planeta DeAgostini Comics, traduzione di Leonardo Rizzi]

  • [Parlando dell'Enigmista] Lo svitato più amato del mondo è entrato in affari. La città è tanto piena di svitati che prima o poi uno doveva pure capire come trasformarlo in lavoro. (Harvey Bullock)
  • Non si può negare che la pazzia di Pamela Isley abbia del geniale. (Batman)

La notte del pinguino[modifica]

[Da Detective Comics n. 824, dicembre 2006; ed. italiana su Batman n. 4, settembre 2007, Planeta DeAgostini Comics, traduzione di Leonardo Rizzi]

  • Il pinguino è un uccello saggio... non tiene mai tutte le uova in un solo nido. (Pinguino)
  • E poi, i criminali estremi di Gotham sono unici al mondo. Rappresentano una perfetta fusione tra l'artista e il sociopatico. Uno come me può imparare parecchio da loro. (Loxias)

Il ritorno del dott. Phosphorus![modifica]

[The return of doctor Phosphorus da Detective Comics n. 825, gennaio 2007; ed. italiana su Batman n. 7, dicembre 2007, Planeta DeAgostini Comics, traduzione di Leonardo Rizzi]

  • Vivendo a Gotham ho imparato una cosa... solo i buoni restano morti. (Batman)
  • È paradossale che per più di 140 anni abbiano usato come logo per la soda la figura di Vulcano, il dio romano del fuoco... visto che tutti sanno che il bicarbonato di sodio ha proprietà ritardanti del fuoco... e viene espressamente usato dalle forze armate U.S.A. per non far ossidare il fosforo bianco! (Batman)

Corsa mortale[modifica]

[Da Detective Comics n. 826, febbraio 2007; ed. italiana su Batman n. 7, dicembre 2007, Planeta DeAgostini Comics, traduzione di Leonardo Rizzi]

  • Nightwing [parlando del Joker]: Ho sentito che era un comico fallito, tante volte quanto ho sentito che è sempre stato un mostro. Per certo si sa solo che è diventato così a causa dell'incidente che lo ha deturpato. Ma una cosa posso dirtela. Adora quello che fa. L'ho visto entrare tranquillo in una stanza e fermarsi ad ascoltare i primi sussurri curiosi e gustarsi quando diventavano urla. Per lui è una caramella. Un sorso di vino raro. Il ritornello di una canzone preferita...
    Robin: Sangue nell'acqua.
    Batman: Esatto. Allora si guarda intorno, finché non si fissa su colui che ha più paura di lui. Il suo ghigno si allarga. Avanza come un comico che sta per eseguire il suo numero e Dio aiuti il poveraccio che ha scelto.
  • Ehi. Se non succedsse a me, sarebbe divertente. Ah, che diavolo... so stare allo scherzo. (Joker prima di venire investito da un tir)

Morso di squalo[modifica]

[Da Detective Comics n. 828, aprile 2007; ed. italiana su Batman n. 8, gennaio 2008, Planeta DeAgostini Comics, traduzione di Leonardo Rizzi]

  • E così, tu mi salvi la pelle e io salvo la tua. Da qualche parte, il Joker si starà scompisciando dalle risate. (Enigmista)
  • L'ideatore vuole sempre di più. È la natura del criminale. (Enigmista)

Una specie di famiglia[modifica]

[Da Detective Comics n. 831, giugno 2007; ed. italiana su Batman n. 11, aprile 2008, Planeta DeAgostini Comics, traduzione di Leonardo Rizzi]

  • Wow! Queste spiegazioni deliranti, queste smentite disperate! Ma dove le ho già sentite? Ah, ricordo! Da me! Mamma mia, ero un disco rotto! (Harley Quinn)
  • Se pensi che Arkham faccia paura ai dottori, devi provarlo da paziente. (Harley Quinn)

Fiducia[modifica]

[Da Detective Comics n. 833, agosto 2007; ed. italiana su Batman n. 13, giugno 2008, Planeta DeAgostini Comics, traduzione di Leonardo Rizzi]

  • Itiba ad oroval etirappa! (Zatanna)
  • Ma la magia, per sua stessa natura, non ti dice di aspettarti l'inaspettato? Nel momento in cui credi di aver capito tutto... ecco un colpo di scena! E ciò che pensavi fosse innocuo... ti colpisce all'improvviso! (Joker, nei panni di Loxias)
  • Il depistaggio, Batman. La più grande arma di un mago. Far guardare il pubblico dove si vuole. Fargli vedere quello che si vuole. Confondere completamente il bersaglio e poi giocare l'ultima mano. Ammettilo, vecchio mio. Fregato. Ti ho proprio fregato! (Joker, nei panni di Loxias)

Fiducia parte 2 di 2[modifica]

[Da Detective Comics n. 834, settembre 2007; ed. italiana su Batman n. 14, luglio 2008, Planeta DeAgostini Comics, traduzione di Leonardo Rizzi]

  • Ivan era ossessionato dalla teatralità dei crimini di Gotham e voleva imparare qualche trucco dal veccio maestro. Di norma non lavoro su richiesta, ma visto che mi trovavo in difficoltà, sono andato a trovarlo. Bè, io e Ivan eravamo spiriti affini. Teatranti nati che amano spingere il pubblico oltre il punto di rottura. Mi ha nascosto a casa sua e mi ha fatto da infermiere. In cambio, io gli ho insegnato ciò che so su veleni, esplosivi e via dicendo. È stato gratificante avere un allievo tanto serio. Mi è quasi dispiaciuto ucciderlo non appena possibile, ma come disse il serpente a sonagli alla rana: 'sapevi che cos'ero, quando mi hai salvato'. Eh. Eh, Eh. Scusatemi. Adoro quella storia. (Joker)
  • Era proprio questo il guaio. Non acclamavano me. Voglio dire, anch'io sono una star, no? E così, mi sono stancato del gioco e ho deciso di chiudere mentre ero ancora al top, magari mietendo qualche vittima di alto profilo. (Joker)
  • Accetta il dolore. Sfruttalo. Dominalo. Spezzalo. (Batman)
  • Non sei mai completamente vestito senza un sorriso.
You're never fully dressed without a smile.[1] (Joker, scritta sulla parete della doccia)

Terrore assoluto 2 di 2[modifica]

[Da Detective Comics n. 836, novembre 2007; ed. italiana su Batman n. 15, agosto 2008, Planeta DeAgostini Comics, traduzione di Leonardo Rizzi]

  • Non pensavo che lo avrei mai detto, ma questo è peggio del Joker. (James Gordon, riferito allo Spaventapasseri)
  • Non capisci?! Quello che ho fatto negli ultimi giorni, l'ho fatto senza. Non mi serve il gas per fare paura a Gotham! Sono io la paura! (Spaventapasseri)

Onore tra i ladri[modifica]

[Da Detective Comics n. 837, dicembre 2007; ed. italiana su Batman n. 15, agosto 2008, Planeta DeAgostini Comics, traduzione di Leonardo Rizzi]

  • Tutti amano i cattivi che diventano buoni... o quasi. (Harley Quinn)
  • Tesoro, io lavoravo col Joker. Ho collaborato con Catwoman! Con Poison Ivy! E ora dovrei prendermi le briciole di una collaboratrice occasionale? Non se ne parla! (Harley Quinn)
  • Sentivo che l'inganno era necessario. E poi un bravo detective non si lascia mai fermare dalle regole. (Enigmista)

La resurrezione di Ra's al Ghul[modifica]

Per approfondire, vedi: Batman: La resurrezione di Ra's al Ghul.

Il Cuore di Hush – Parte 1 di 5 – Le Famiglie di Gotham[modifica]

[Heart of Hush - Part 1 of 5 - First Families of Gotham da Detective Comics n. 846, del settembre 2008, ed. italiana su Batman n. 23, giugno 2009, Planeta DeAgostini Comics, traduzione Leonardo Rizzi]

  • Un ragazzo a cui era stato affidato un gregge pensò che sarebbe stato divertente fare uno scherzo agli abitanti del villaggio e, fingendo che il gregge fosse in pericolo, gridò 'al lupo! al lupo!' Gli abitanti del villaggio accorsero, ma il ragazzo si mise a ridere. Ripeté lo scherzo altre volte e ogni volta gli abitanti del villaggio venivano a scoprire che erano stati gabbati, perché non c'era nessun lupo. Alla fine un lupo arrivò davvero e cominciò a dilaniare le pecore. Il ragazzo gridò 'al lupo!, ma gli abitanti del villaggio non gli credevano più e nessuno andò ad aiutarlo. E alla fine fu dilaniato anche il ragazzo. (Dottor Esopo)
  • La morale di questa favola, care le mie muse, è "mai credere a un bugiardo, neanche quando dice la verità." (Dottor Esopo)
  • E poi, non amo questo dottor Esopo. L'idea di "liquidare i propri nemici seguendo le favole" ha un suo fascino... ma ho saputo che paga parecchio i contrabbandieri per gli animali che usa nelle sue trappole. (Catwoman)
  • Ricchezza. Avventure. Donne pericolose. fai la bella vita, vero, Bruce? Sei sempre stato il favorito della fortuna. Per avere quella vita c'è voluta la tragedia della morte dei tuoi genitori. Tragedia che ho cercato di architettare per me stesso. I nostri incontri sono tutti finiti in uno stallo. Poi mi sono sempre ritirato per capire come meglio attaccarti. Di recente ho sentito parlare del "Guanto Nero", una misteriosa entità che vuole ditruggere Batman. Queste voci hanno accelerato il mio ritorno. Solo Hush ha il diritto di giustiziarti per quello che mi hai inflitto da ragazzo e da uomo. (Hush)
  • Usa solo un minimo di anestetico, per non urlare. Il dolore mi serve per tenere vivi i ricordi. (Hush)
  • "Un'impossibilità verosimile va sempre preferita a una possibilità poco convincente."[2] (Hush da giovane)
  • "Un amico è un'anima sola che dimora in due corpo."[2] (Hush da giovane)
  • "La felicità dipende da noi stessi."[2] (Hush da giovane)
  • Peccato che la gente consideri le favole storielle per bambini. Queste parabole trasudano un'eterna saggezza. (Dottor Esopo)

Il Cuore di Hush – Parte 2 di 5 – L'ultima bella giornata[modifica]

[Heart of Hush - Part 2 of 5 - The Last Good Day da Detective Comics n. 847, dell'ottobre 2008; ed. italiana su Batman n.24, luglio 2009, Planeta DeAgostini Comics, traduzione Leonardo Rizzi]

  • La vista del suo costume in una pozza di sangue riempie il mio cuore di gioia. È un'emozione che mi sono concesso di rado nella mia vita adulta. (Hush)
  • Oh, mamma! Sono ancora un adolescente e sono già una parodia di me stesso! (Robin)

Il Cuore di Hush – Parte 3 di 5 – Colpire al cuore[modifica]

[Heart of Hush - Part 3 of 5 - Heartstrings da Detective Comics n. 848, del novembre 2008; ed. italiana su Batman n.24, luglio 2009, Planeta DeAgostini Comics, traduzione Leonardo Rizzi]}}

  • E tu saresti una signora, Catwoman? Che presunzione. Sei una pezzente, come tutti gli strambi e le oche che si sono attaccate a Bruce in questi anni. Ma chissà perché, ha sempre avuto un debole per te. Sarà stata la danza con il proibito. Se mai dovesse superare il confine della moralità e abbracciare davvero quello che sei, crollerebbe. Ma questo non gli impedisce di tenerci, a te. Forse anche di desiderarti. E se mai pensasse di correre il rischio di perderti, bè, chissà cosa gli si potrebbe fare? (Hush)
  • Il tuo tallone d'Achille sono i bambini. Quelli piccoli, perduti, impauriti. Sospetto da sempre che tu abbia avuto questa origine. (Spaventapasseri rivolto a Batman)

Il Cuore di Hush – Parte 4 di 5 – Cicatrici[modifica]

[Heart of Hush - Part 4 of 5 - Scars da Detective Comics n. 849, del dicembre 2008; ed. italiana su Batman n.25, agosto 2009, Planeta DeAgostini Comics, traduzione Leonardo Rizzi]

  • Abbiamo le nostre divergenze, lo so, ma devo ammettere che è un piacere vederti lavorare! Davvero. (Joker)
  • Quant'è facile, Bruce. Sotto quella maschera, sei ancora un bambino arrabbiato che fa una scenata a ogni ingiustizia. Non hai mai capito cosa significa attendere il momento giusto, aspettare che il nemico si distragga, per poi colpire. Come diceva Aristotele: "La pazienza è amara, ma dolce è il suo frutto." (Hush)
  • Puoi stare con la donna che vuoi... ambasciatrice, vip o superaborto... ma ce n'è solo una che ti ha preso il cuore. E ora io ho preso il suo. (Hush)
  • È come diceva Aristotele: "viviamo negli atti, non negli anni; nei pensieri, non nei respiri; nei sentimenti, non nelle cifre di un quadrante. Dovremmo misurare il tempo con i battiti del cuore." Nei pochi istanti che gli restano. (Hush)

Il Cuore di Hush – Parte 5 di 5 – Il demone allo specchio[modifica]

[Heart of Hush - Part 5 of 5 - The Demon in the Mirror da Detective Comics n. 850, del gennaio 2009; ed. italiana su Batman n.25, agosto 2009, Planeta DeAgostini Comics, traduzione Leonardo Rizzi]

  • Temevo che Mister Freeze non collaborasse, per quanto era glaciale. Ma quando gli ho spiegato il mio progetto, mi sembra di averlo visto sorridere. Quell'uomo è un genio. Secoli avanti a noi. (Hush)
  • Come diceva Aristotele: "siamo quello che facciamo ripetutamente." (Hush)
  • È davvero perfetto, Bruce... ora diventerai il più grande dei tuoi trofei. (Hush)
  • Una filosofia ammirevole, ma il dott. Elliot ha tralasciato la fine della citazione: "vive di più colui che pensa di più, che hai sentimenti più nobili, e che agisce per il meglio."[2] (Alfred)
  • Tanto questo è solo un sogno. Quando mi sveglierò, sparirà tutto. E tornerò al punto di partenza... senza una casa, sofferente e come ogni gatto randagio... sola. (Catwoman)
  • Selina... stanotte mi sono guardato allo specchio e mi sono visto orridamente distorto. Ho visto un demonio divorato dalla gelosia e dall'avidità. Non so come riparare a quello che ti ha fatto Elliot. Non ho mai voluto il tuo male, figuriamoci per colpa mia. Hush ha detto che, vedendo morire il tuo cuore, sarebbe morto anche il mio. Aveva ragione. Nella vita, ho provato qualcosa per una donna sola. Ho chiuso quella parte di me dopo la morte dei miei. Era troppo ferita per lasciarla scoperta. Eppure, nonostante tutto, tu sei riuscita a entrare. Sei sta la prima a toccarmi il cuore, a ricordarmi che ce l'avevo ancora. Non so se tra noi ci sarà più di quanto c'è già stato. E non so se tu lo vorrai. Stanotte so solo questo: qualsiasi cosa abbia in servo il futuro, ovunque mi porti la vita... io ti amerò. Per sempre. (Bruce Wayne)
  • Ogni lieto fine è un interrogativo, dott. Elliot... a volte dura una vita intera, a volte solo una notte. Quello tra me e Bruce, purtroppo, rientra nel secondo caso. Ma sono felice lo stesso, dopo l'incubo che lei mi ha fatto passare. (Catwoman)
  • Ora vorrei chiudere così come farebbe lei, citando un filosofo classico. Purtroppo non condivido la sua passione per Aristotele, ma c'è un verso di Dorothy Parker, una scrittrice che amo molto, su cui potrà riflettere... "col cuore a pezzi e la dignità ferita, sogno soltanto di togliermi la vita... col cuore intero e i pensieri più sensati, penso... 'i morti, quanto sono fortunati'." (Catwoman)

Batman: Ultimi offici – Gli ultimi giorni di Gotham – parte 1 di 2[modifica]

[Batman: Last rites - Last days of Gotham - Part 1 of 2 da Detective Comics n.851; ed. italiana su Batman n.29, dicembre 2009, Planeta DeAgostini Comics, traduzione Fabio Gamberini]

  • Se esce la faccia integra, il buffone vivrà. Altrimenti... bè, lo indovinate anche da soli. Ecco la faccia integra. Deludente... ma devo giocare secondo le mie regole se voglio che la vita abbia senso. (Due Facce)

I Volti del Male – Ricostruzione[modifica]

[Faces of Evil - Reconstruction da Detective Comics n.852, del marzo 2009; ed. italiana su Batman n.30, gennaio 2010, Planeta DeAgostini Comics, traduzione Fabio Gamberini]

  • Uccidere è difficile. L'atto è semplice, ma il diavolo è nei dettagli. (Hush)

Batman: Cos'è successo al Cavaliere Oscuro?[modifica]

Per approfondire, vedi: Batman: Cos'è successo al Cavaliere Oscuro?.

Batman Lo Specchio Nero – Parte Uno di Tre[modifica]

[Batman The Black Mirror - Part One of Three da Detective Comics n. 871; del gennaio 2011; ed. italiana su Batman Detective Comics, novembre 2011, Planeta DeAgostini Comics, traduzione Leonardo Favia]

  • Quando ero un ragazzo, i miei genitori tenevano una grande mappa della nazione sul muro del nostro camerino. La mappa aveva delle bandierine su tutti i posti dove la nostra troupe si sarebbe fermata quella stagione. Diverse città e paesi erano segnate con bandierine di colore diverso. Quelle blu erano paesini... che volevano dire piccoli spettacoli, numeri meno pericolosi. Quelle rosse indicavano città grandi, quindi spettacoli importanti e numeri più pericolosi. Tutte le fermate erano rosse o blu... tranne una... Gotham City, che aveva una bandierina nera. Secondo mi padre, la bandierina nera voleva dire "senza limiti". Spingersi al massimo. Far venir giù il tendone. Era lo spettacolo più grande e rischioso di tutta la stagione. Nessun cavo di sicurezza. Nessuna rete di salvataggio. Tutti ci spingevamo al limite. Ricordo che una volta chiesi a mio padre il motivo. Perché Gotham era così speciale? E mio padre mi guardò e disse... "certi posti hanno fame, figliolo. E tu dai loro tutto ciò che vogliono... oppure te ne stai ben lontano." Ho sentito quella fame molte volte in prima persona... la maniera in cui Gotham comincia a tirarti quando vuole qualcosa, quando vuole di più... l'ho sentita parecchio ultimamente. Selvaggia e strana, e soprattutto... affamata. (Dick Grayson)
  • Batman[3]: Qualcosa non va, commissario?
    James Gordon: No... solo che non mi sono ancora abituato.
    Batman[3]: Abituato a cosa?
    James Gordon: Al fatto che mi volto e ci sei ancora.
  • Mio padre aveva ragione. Gotham è un posto affamato, selvaggio e mortale. Quando vuole qualcosa, o gliela dai, o devi stare attento. Ma lo stesso vale per Batman... e questa è la terza persona che guardo morire questa settimana. Tutto a causa di quest'uomo, il "Banditore". Spero che stia guardando, come ha detto Buck. Perché dovrebbe sapere... che sto venendo per lui. E quando lo troverò, gli farò crollare addosso tutto il suo piano. (Batman[3])

Batman Lo Specchio Nero – Parte Due di Tre[modifica]

[Batman The Black Mirror - Part Two of Three da Detective Comics n. 872; del febbraio 2011; ed. italiana su Batman Detective Comics, novembre 2011, Planeta DeAgostini Comics, traduzione Leonardo Favia]

  • Forse Barbara ha ragione. Forse è il sangue da circo, ma ho vissuto a Gotham quasi tutta la mia vita eppure non ho mai capito quanto velocemente può cambiare una città. Come può diventare un'estranea davanti ai tuoi occhi... (Dick Grayson)
  • Ora, la filosofia della Casa degli Specchi è semplice. Crediamo, sinceramente, che la malvagità sia la scintilla divina dell'umanità. [...] Vedete, alcuni pensano che ciò che ci rende una specie divina, che ci separa dagli animali privi di anima sia la propensione al bene. [...] Eppure, io proporrei un'altra teoria. [...] Una replica, diciamo così... perché la bontà... la compassione, la generosità, queste cose sono presenti anche nelle forme di vita inferiori. Ma il male... la vera malvagità... no. No, questa non la trovi tra gli uccelli, le api e le scimmie sugli alberi. È quindi nella malvagità, nella nostra capacità di compiere nefandezze che vediamo riflessa la nostra natura divina più genuina. Ora, come alcuni sanno, mi chiamo Etienne... e ho l'onore di essere il Banditore della Casa degli Specchi da molti anni. Ho fatto aste in molti posti del mondo. Ma nulla è paragonabile a un evento a Gotham City. Da nessuna parte... in nessun altro luogo lo spirito umano è più visibile che per le strade di Gotham City. Potete sentire la città che si ciba dei desideri della sua gente, dei sogni oscuri. Dove altro ci sono tali angeli oscuri? Due Facce, Zasz, il Joker... (Etienne)

Batman Lo Specchio Nero – Parte Tre di Tre[modifica]

[Batman The Black Mirror - Part Three of Three da Detective Comics n. 873; del marzo 2011; ed. italiana su Batman Detective Comics, novembre 2011, Planeta DeAgostini Comics, traduzione Leonardo Favia]

  • La mia famiglia aveva tre regole per rimanere viva sul trapezio. La prima era: "Scegli il posto". Voleva dire scegliere il posto dove sei diretto e non distogliere mai lo sguardo, nemmeno per un secondo... [...] La mia famiglia aveva altre due regole, nel caso la prima non avesse funzionato... nel caso ti sembrasse di cedere alla paura. Di scivolare... di perdere la presa e cominciare la caduta. La regola numero due era: "Costruisci una rete". Costruisci una rete di sicurezza con elementi semplici e chiari allo scopo di fermare la paura, per darti sicurezza. [...] Ma se la regola numero due non avesse funzionato... se non fossi riuscito ad allontanare la paura... e se la presa non avesse tenuto... La mia famiglia aveva una terza regola per rimanere viva... che era: "Spera di atterrare su qualcosa di soffice." (Dick Grayson)
  • Devo ammettere, Alfred, questa città... proprio quando pensi che non abbia più nulla da scatenarti contro... Ti aspetti quella malvagità dalla gente di Arkham. Ma la gente della Casa degli Specchi... semplici cittadini. Madri e padri... Ultimamente mi sembra che la città stia diventando più dura, più folle. Qualcosa sta cambiando, certe notti non riesco nemmeno a riconoscerla. (Dick Grayson)

Ragazzi Perduti[modifica]

[Lost Boys da Detective Comics n. 875; del maggio 2011; ed. italiana su Batman Detective Comics, novembre 2011, Planeta DeAgostini Comics, traduzione Leonardo Favia]

  • Su tutte le guide turistiche di Gotham City c'è lo stesso consiglio... "Visitatela in inverno." Tutti parlano della neve, di come fa sembrare la città "immacolata", "luminosa" e "nuova". Se si legge tra le righe, vogliono dire che bisognerebbe visitare Gotham quando la vera città è coperta. Mi chiamo Jim Gordon. E non mi è mai piaciuto l'inverno di Gotham. La neve mi rende sempre irrequieto... per il modo in cui seppellisce tutto. Riesco solo a pensare alle orme che si riempiono di bianco nei vicoli. Ai fili di cotone sui davanzali che si staccano a ogni goccia ghiacciata. Prove perse. Arrivano in inverno, quelli irrisolti. Quelli che non riesco a capire. Se mi chiedete se ce n'è uno peggiore... un caso del passato che mi perseguita più di altri in notti come queste... posso dirvi senza esitazione che sì, c'è. Ma stanotte, lo chiuderò. Una volta e per tutte. (James Gordon)

Città affamata – Parte uno di tre[modifica]

[Hungry City - Part one of three da Detective Comics n. 876; del giugno 2011; ed. italiana su Batman: Detective Comics TP, n. 2, Marzo 2012, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Immagino che sia bello scoprire che una volta ogni morte di papa qui a Gotham, la mela riesce a cadere molto lontano dall'albero. (Dick Grayson)
  • Che buffo, da ragazzo non riuscivo a capire come mai Bruce non usasse mai l'aeroplano... perché preferisse girare per strada, per i vicoi, a livello del suolo, quando avrebbe potuto sorvolare il tutto dall'alto. Ora lo so. Già a quei tempo Bruce aveva capito che Gotham è una città che non puoi osservare da lontano, che non riesci mai a vedere chiaramente. Tutte le volte che pensi di aver afferrato qualcosa, la città cambia sotto i tuoi occhi in modi nuovi, terribili e sorprendenti. Perché sforzarsi, allora? Ecco cosa pensava Bruce allora, e a cosa pensa ancora oggi. Devi stare a terra, vicino agli scontri. Oggi non resta altro che battersi faccia a faccia. Io però non riesco a farne a meno. Perché sono diverso, perché c'è qualcosa in Gotham quando la osservo dal cielo che mi dà la carica, mi dà speranza... anche solo per un attimo... prima di tornare coi piedi per terra. (Batman[3])

Città affamata – Parte due di tre[modifica]

[Hungry City - Part two of three da Detective Comics n. 877; del luglio 2011; ed. italiana su Batman: Detective Comics TP, n. 2, Marzo 2012, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • A volte, quando sono troppo agitato per dormire, mi metto a guardare documentari in tv. Programmi sugli animali... sui suricati, sulle balene bianche... basta che non ci siano le persone... Per coincidenza, l'altra notte ho visto un programma che parlava dei corridori della strada. Sono buffi, completamente diversi dal personaggio dei cartoni. Sono piccoli e marroni... predatori aggressivi. Una cosa interessante su "roadrunner" è che sono una delle poche specie di uccelli a cui capita di morire strozzandosi. In pratica, a volte cercano di inghiottire un piccolo animale... come un ratto, o un serpente... prima di averlo masticato a dovere. Così la preda gli si incastra nella gola e il corridore... bè, il corridore finisce per morire soffocato. Messo KO dal pranzo. (Batman[3])
  • Immagino che a questo punto dovrei dire qualcosa del tipo "e questo è tutto, gente..." se avessi senso dell'umorismo. Peccato. (Batman[3])
  • Ma vedi, quelo che sto cercando di dirti è che a Metropolis gli dei camminano per le strade. A Gotham? Gotham è una città di uomini. Sotto quella maschera, sei un uomo anche tu. Proprio come me. (Bixby Rhodes)

Città affamata – Parte tre di tre[modifica]

[Hungry City - Part three of three da Detective Comics n. 878; del agosto 2011; ed. italiana su Batman: Detective Comics TP, n. 2, Marzo 2012, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Dick: Cavoli, sei... sei proprio tu. Voglio dire, è strano, no? Come il ricordo che hai di una persona non invecchi mai?
    James Gordon Junior: Si chiama fenomeno di Helmut-Greeble, o anche "effetto ghiacciaio". Il tuo cervello conserva il ricordo di una passata conoscenza nello stesso modo in cui un ghiacciaio conserva i resti dei morti.

Scheletri nell'armadio[modifica]

[Skeleton key da Detective Comics n. 879; del settembre 2011; ed. italiana su Batman: Detective Comics TP, n. 2, Marzo 2012, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Ma (eeeh eeeh) la colluricincla è velenosa al tocco. Gli insetti che mangia rendono le sue piume velenose... vedi, finisce sempre così cone le cose normali e nella media, sembrano innocue, e inveceeee... non lo sono affattooo!!! (Joker)

Il mio architetto oscuro[modifica]

[My dark architect da Detective Comics n. 880; del settembre 2011; ed. italiana su Batman: Detective Comics TP, n. 2, Marzo 2012, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Gotham è una città di vetro e di cemento, di acciaio e mattoni. Eppure, per me e per la maggior parte dei suoi abitanti, esiste una città al di là di quella che vedo, odoro e sento scorrere sotto i miei pneumatici. Una città della memoria. Una geografia che soltanto io conosco. Una mappa in cui gli edifici più grandi, i punti di riferimento, sono i luoghi in cui mi è successo qualcosa. La comunicazione di una tragedia. Un primo bacio. E dopo tutti questi anni la mia città, quella nascosta dietro il vetro e l'acciaio, si è riempita di strade luminose e di vicoli bui. Ma le macchie più scure sulla mappa, le torri più nere e minacciose, sono legate a un uomo soltanto... Joker. Per molte ragioni, Joker è l'architetto più geniale e terribile di Gotham. E proprio adesso, qui e ora, confesso di essere terrorizzato da cosa potrebbe avere costruito per me. (James Gordon)
  • Non ti capita mai di pensare... che più ti sforzi di fare del bene per la gente comune, per gli estranei... più le persone che ti sono vicine, le persone che ami, finiscono per soffrire? (James Gordon)
  • Lo sai almeno cosa vuol dire "Gotham", uccellino? Eh?! Vuol dire rifugio per le capre! E lo sai che è che caccia le capre? I pipistrelli... i pipistrelli fanno ammalare le capre, ogni pipistrello lo fa a modo suo. E tu, tu non sei il mio pipistrello! Perciò non puoi farmi niente! Solo lui può ferirmi. Solo il mio pipistrello malato! (Joker)

Il volto nello specchio[modifica]

[The face in the glass da Detective Comics n. 881; dell'ottobre 2011; ed. italiana su Batman: Detective Comics TP, n. 2, Marzo 2012, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Una scatola di fiammiferi a cui avevi incollato due lame di raosio, una su ogni lato, così che la carna si tagliasse due volte. Due ferite vicine. Troppo vicine per ricucirsi bene. Perché se provi a chiuderne una, l'altra si riapre. un trucchetto crudele. Il fatto è che non volevi vendicarti di lei, o darle una lezione. Tu volevi farle del male, per il solo piacere di farlo. Perché ti piaceva. Ti è sempre piaciuto. È questo che sei, James. Tu vuoi che le persone se la prendano con te. Perché così ti daranno una scusa per fare quello che già muori dalla voglia di fare... torturarle. (Barbara Gordon rivolta a James Gordon Junior)
  • Ehi, a proposito. Ti ricordi di quella volta in cui, da bambino, papà mi aveva lasciato ad Arkhan per un paio di notti? Per darmi una lezione? Sapevi che la mia cella era solo a un paio di distanza da quella del Joker? È stato il punto più basso di papà, credo. Rinchiudere suo figlio in una cella di fianco a Joker... spaventarlo per farlo rigare dritto, riesci a immaginarlo? Il fatto è che io e Joker alla gine ci siamo trovati piuttosto bene insieme. Conosce delle battute davvero fulminanti -eh eh- e poi... e poi è uno che ascolta. (James Gordon Junior)
  • L'empatia è la più grande debolezza umana. È un handicap. Un organo vestigiale. All'improvviso, in quella stanza ricreativa, tutto diventò chiaro. Per tutti quegli anni avevo pensato che ci fosse qualcosa di sbagliato in me. Che ero io a essere malato... ma finalmente capi che erano gli altri ad avere un problema... erano gli altri a essere disfunzionali, mentre gli uomini che provavano quella terapia insieme a me... uomini privi di compassione... eravamo noi la razza forte. Quella più evoluta. (James Gordon Junior)
  • Il che ci riporta al punto... e al commento di mia madre in quella notte di tanti anni fa, quando era seduta sul letto con mio padre. L'affermazione secondo cui Gotham è una città di incubi. Mia madre non sbagliava. Gotham è una città di incubi, ma non per il motivo a cui pensi. non è solo per il fatto che è oscura, spaventosa. No, è una città di incubi letterale. Perché cos'è un incubo, se non un avvertimento? Un sogno così spaventoso che ti fa pensare... che ti costringe a cambiare idea? La rappresentazione di te e dei tuoi punti deboli. Batman... quello vero, intendo... da quel poco che ne so, lui sembra diverso. Mi sono fatto l'idea che lui configuri Gotham pertendo da un'ossessione. Da un bisogno patologico. Ma tu, della "nuova" guardia... tu, con i tuoi amici, mio padre, mia sorella... voi agite per compassione. Per empatia. Perché siete deboli... e tu, Dick, sei il più debole di tutti. L'uomo più debole di tutta Gotham. Questa città è speciale, Dick. È una città di incubi e io sono il tuo. Io sono il volto che vedi nello specchio. Un uomo senza coscienza. Un uomo senza empatia. Gotham mi ha chiamato a sfidarti. A sfidare te, mio padre, Barbara e tutti gli eroi che non accettano la verità. E la verità è che quelli come me, gli uomini che hanno partecipato a quella sperimentazione, siamo noi il futuro. Siamo il prossimo gradino dell'evoluzione. Non siamo malati, siamo superiori. Io sono il figlio di Gotham, la città mi ha creato perché grazie a me possa nascere una nuova generazione di bambini, figli come me. (James Gordon Junior)

Le Facce della Morte[modifica]

[da Detective Comics n. 1; ed. italiana su New 52 Limited 05 – Batman Detective Comics 01: Le Facce della Morte n. 11, gennaio 2014, Lion]

  • Cos'è questo oltraggio? Ma insomma! È una violazione dei miei diritti civili! Un uomo deve poter massacrare il prossimo in santa pace! (Joker)
  • James Gordon: Questi omicidi non sono una buona pubblicità per il sindaco, in campagna elettorale. Come se non lo fosse sempre.
    Batman: Sbarazzarsi di me finirebbe solo per peggiorare le cose per lui.
    James Gordon: Pensa che le cose siano cominciate ad andare peggio dal tuo arrivo.
    Batman: Io sono sempre stato a Gotham. Io sono Gotham.
    James Gordon: E Gotham è un buco infernale. Lo è sempre stato e lo sarà sempre.
  • Tutte le volte che ho provato a entrare nella mente di Joker ho fallito. Forse soltanto un pazzo vero riuscirebbe a capire come ragiona. (Batman)

La ricreazione è finita[modifica]

[da Detective Comics n. 2; ed. italiana su New 52 Limited 05 – Batman Detective Comics 01: Le Facce della Morte n. 11, gennaio 2014, Lion]

  • Manicomio Arkham. Un pezzo di inferno in terra per i pazzi criminali. E si direbbe che i pazzi criminali siano liberi di agire dentro e fuori delle loro celle. (Batman)

La strategia del terrore[modifica]

[da Detective Comics n. 8, giugno 2012]

  • [Riferito a Catwoman] Per i poliziotti di Gotham lei non è che una ladra mascherata. Per i cittadini di Gotham, una vigilante occasionale. Per il Cavaliere Oscuro di Gotham, che sarei io, è una partner... a intermittenza. (Batman)

Ultima lezione[modifica]

[The final lesson da Detective Comics n. 0, novembre 2012; ed. italiana su Batman n. 13, maggio 2013, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Shihan: La pratica tonglen può essere molto pericolosa. Devi visualizzare tutto il dolore del mondo come una coltre di fumo nero. Accettarlo e assorbirlo. Tutto l'odio del mondo, la paura, la rabbia... inspirali dentro di te. Ora sono tuoi. Soffia fuori luce bianca. Liberati del tuo stesso amore, della tua stessa gioia, della tua compassione, e donali al mondo. È un onore e un sacrificio. Devi abbracciare l'oscurità per coloro che non sono in grado di proteggersi da soli. Ma. Se non sei pronto, essa ti corromperà nel corpo e nell'anima.
    Bruce: Perché devo privarmi di tutto ciò che è luce?
    Shihan: La luce non è per te, Bruce-kun. La stai custodendo per gli altri.
    Bruce: Non dovrei serbarne dentro di me almeno un po' per condividerla con gli altri?
    Shihan: No. Tu devi essere migliore degli altri. L'intimità è una debolezza. È ciò che ti rende mortale, ed essere mortali equivale a morire. L'amoe intacca la tua disciplina, e ti accecherà. Proteggi testesso, non lasciare entrare nessuno. Non fidarti di niente e nessuno. Solo allora diventerai un vero guerriero.

Il vero bersaglio[modifica]

[Duck and cover da Detective Comics n. 13, dicembre 2012; ed. italiana su Batman n. 14, giugno 2013, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Non mi basta avere un regno... quando posso avere un impero. (Pinguino)

Selezione innaturale[modifica]

[Unnatural selection da Detective Comics n. 14, gennaio 2013; ed. italiana su Batman n. 15, luglio 2013, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Due guardie notturne e sei operai forse non la pensano come te, Ivy. Forse stai facendo la cosa giusta, ma nel modo sbagliato! (Batman)

Un'invasione di sorrisi[modifica]

[Nothin' but smiles da Detective Comics n. 16, marzo 2013; ed. italiana su Batman n. 17, settembre 2013, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Perché Joker ha la tendenza ad attirare chi è totalmente sprovvisto di buon senso. Non solo gli esagitati, i fanatici e i nichilisti in cerca di una figura da venerare... ma anche persone tristemente normali. Quelli che hanno finalmente una scusa per indulgere alle loro pulsioni più oscure. Quelli che aspettavano solo la giusta ispirazione. La spinta decisiva. Ecco perché Gotham ha bisogno di me. Ha bisogno di qualcuno che respinga queste persone. (Batman)

Re per un giorno[modifica]

[King for a day da Detective Comics n. 20, luglio 2013; ed. italiana su Batman n. 21, gennaio 2014, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Non pensavo che gosse troppo chiedere che gli altri vedessero, apprezzassero... e rispettassero... tutto quello che ho fatto per questa città. Ma uscendo allo scoperto, per Gotham e per i suoi cittadini, cosa ho ottenuto? Sono diventato un bersaglio. Adesso basta. Me ne torno nell'ombra. Alla prossima, Wayne. Ti auguro buona notte. Ti lascio l'adorazione di Gotham... e io mi prenderò tutto il resto. (Pinguino)

Gothtopia, parte 1 di 3 – Il crimine perfetto[modifica]

[Gothtopia, part 1 of 3 - The perfect crime da Detective Comics n. 27, marzo 2014; ed. italiana su Batman n. 30, ottobre 2014, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Gotham City, la città più sicura d'America, la città più felice d'America, un'utopia dove il crimine praticamente non esiste, dove i sogni si avverano e ognuno vive la vita che desidera. Una città di cieli azzurri, di strade sicure, di grattacieli scintillanti e di eroi dai costumi sgargianti. Questa è Gotham City. Questa è sempre stata Gotham City. E se volete sopravvivere, vi conviene crederlo... (Narratore)

Il caso del sindacato chimico[modifica]

[The case of the chemical syndicate da Detective Comics n. 27, marzo 2014; ed. italiana su Batman n. 30, ottobre 2014, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Perché lo faccio? Lo faccio perché sono bravo. Lo faccio perché nessuno sia costretto a passare quello che ho passato io. Lo faccio perché ho i mezzi per farlo. Ma lo farei anche se non li avessi. Lo faccio perché Gotham distrugge. E lo faccio perché sta decisamente peggiorando. Lo faccio perché i criminali sono codardi. E superstiziosi. Lo faccio perché adoro sentirli gridare. Lo faccio perché sono bravo a risolvere gli enigmi. Lo faccio perché la gente ha paura. Lo faccio perché il mondo ha bisogno di eroi. Lo faccio perché la polizia non puù essere ovunque. Lo faccio perché gli uomini sono animali. Lo faccio perché in fondo mi eccita. Lo faccio perché non ho altra scelta. Lo faccio perché sono coraggioso. Lo faccio perché sono terrorizzato. Lo faccio perché sono pazzo. Lo faccio perché mi trasforma. Lo faccio perché non c'è niente di più potente di una persona comune. Lo faccio perché le persone comuni non esistono. Lo faccio perché sono testardo. Lo faccio per mascherare il dolore. Lo faccio perché non posso più andare al cinema, ormai. Lo faccio perché mi stordisce. Lo faccio per ricordare loro chi è che comanda. Lo faccio perché non sono morto in quel vicolo. Lo faccio perché sarei dovuto morire in quel vicolo. Lo faccio perché mio padre mi ha insegnato a mettermi al servizio del prossimo. Lo faccio perché non saprei cos'altro fare. Lo faccio perché la gente ha bisogno di me. Lo faccio perché la vita non ha alcun senso. Lo faccio perché è il mio destino. Lo faccio perché non credo nel destino. Lo faccio per rendere mio padre orgoglioso. Lo faccio per smorzare le grida di mia madre. Lo faccio perché la gente ha bisogno di ricominciare a credere. Lo faccio perché ho fatto una promessa. Lo faccio perché altri mi seguiranno. Lo faccio perché questo è solo l'inizio. – "È un eroe" – Lo faccio perché adoro queste parole. Lo faccio per colpa di un pipistrello incauto. Lo faccio per rendere giustizia ai miei genitori. Lo faccio perché nessn altro lo farebbe. Ma soprattutto... lo faccio perché devo. Diario del Bat-man. Prima pagina. (Batman)

Vecchia scuola[modifica]

[Old school da Detective Comics n. 27, marzo 2014; ed. italiana su Batman n. 30, ottobre 2014, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Batman: Mi... mi avete ingannato. Siete sempre restati qui, in attesa.
    Joker: Non ce ne siamo mai andati, Batman. Noi saremo sempre qui ad aspettarti.
    Batman: Perché mi fate questo?
    Joker: Perché tu sarai quel che vogliamo che tu sia. Diventerai ciò che ci serve... Dovrai sopportare il peso delle nostre paure e dei nostri peccati. È il tuo destino immortale.

Il sacrificio[modifica]

[The sacrifice da Detective Comics n. 27, marzo 2014; ed. italiana su Batman n. 30, ottobre 2014, Lion, traduzione Stefano Visinoni]

  • Questa è una delle caratteristiche che definiscono Batman: non comprende che il suo sacrificio non l'ha portato solamente a rinunciare ai suoi genitori... ma anche a se stesso. (Straniero Fantasma)

Annual[modifica]

La trappola per la scimmia[modifica]

[The monkey trap da Detective Comics Annual n. 1; maggio 1988; ed. italiana su Green Arrow n. 16/17, luglio/agosto 1991, edizione Play Press, traduzione Adam Centerba]

  • Così hanno promesso. Ma la parola di un ladro è come il bacio di una puttana. (Shiva)
  • Una bella maschera per un pessimo giustiziere. Non è stato nemmeno capace di coprire le sue tracce. Non ho impiegato molto a scoprire di chi si trattasse: Vic Sage. (Batman)
  • Sensei: Nel sud-est dell'Asia le scimmie vengono braccate per catturarle, si scava una buca grande abbastanza da contenere una banana. Quando la scimmia la vede, infila la mano nella buca per afferrarla. Ora però non può più ritrarre la mano perché mano e banana insieme non passano attraverso il foro. Così la scimmia resta intrappolata perché non vuole lasciare il frutto.
    Batman: Io sarei la scimmia?
    Shiva: Sì.
  • Lady, io non sono in trappola. Sono l'uomo più libero della terra. Sono un esperto a uscire dalle trappole. (Batman)
  • Tallia: Io ti amo, e credo che tu ami me. Se questo è vero, l'unica possibilità di essere felici... è stare insieme. Ti offro tutto quello che sono. Lascerò mio padre, vivrò con te dovunque tu vorrai, a qualsiasi condizione sceglierai.
    Batman: No.
    Tallia: Perché?
    Batman: Non potrei mai dimenticare che tu sei sua figlia, e... sarei costretto a rinnegare me stesso!

Note[modifica]

  1. È una citazione di una nota canzone.
  2. a b c d È una citazione di Aristotele.
  3. a b c d e f Sotto la maschera c'è Dick Grayson, non Bruce Wayne.

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