Vai al contenuto

Storia

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
La musa Clio sul carro della storia

Citazioni sulla storia.

Citazioni

[modifica]
  • A chi obietta che finora nella storia non sono stati possibili cambiamenti strutturali con metodi nonviolenti, che non sono esistite rivoluzioni nonviolente, occorre rispondere con nuove sperimentazioni per cui sia evidente che quanto ancora non è esistito in modo compiuto, può esistere. Occorre promuovere una nuova storia. (Danilo Dolci)
  • A furia di raccontare le sue storie, un uomo diventa quelle storie. Esse continuano a vivere dopo di lui, e così egli diventa immortale. (Big Fish - Le storie di una vita incredibile)
  • Alla fine, anche se la storia ha dei pessimi alunni, in qualche modo insegna. (Vittorio Arrigoni)
  • Alla storia bastano i pochi eletti fra i tanti chiamati, come in una battaglia si tien conto de' generali e di quei pochi che si segnalarono, non della turba gregaria; vi sarà anzi chi creda doversi citare non coloro che s'hanno a leggere, ma coloro che s'hanno a studiare. (Cesare Cantù)
  • Alla storia non si chiede né il numero dei morti né il costo delle grandi imprese! (Leo Longanesi)
  • Alle medie e al liceo la storia mi annoiava a morte, ma adesso la divoravo, perché sembrava custodire elementi essenziali per rispondere ai miei interrogativi identitari. Come potevo capire chi ero se ignoravo le origini mie e del mio popolo? Per sapere cosa significa essere americani dobbiamo scoprire cosa significava un tempo: solo rispondendo a queste due domande saremo in grado di immaginare cosa potrebbe significare. (Bruce Springsteen, Born to Run)
  • Amo la Storia, e quando mi trovo in un luogo avverto sempre il desiderio di conoscerne la storia, anche delle persone che lo abitano. Camminiamo in questo mondo e abbiamo con noi tutta la Storia che ci precede. Ma se devi scrivere una storia, allora la cosa da fare è andare alla fine e poi procedere a ritroso. (J. R. R. Tolkien)
  • Anche negli annali universali dell'umanità vi sono addirittura molti secoli, che, si direbbe, andrebbero cancellati e annullati, come superflui. Molti errori si sono compiuti a questo mondo, tali che, si direbbe, ora non li farebbe neppure un bambino. Che strade tortuose, cieche, anguste, impraticabili, lontane dal giusto orientamento, ha scelto l'umanità nel suo conato di pervenire alla verità eterna, mentre pure aveva innanzi tutta aperta la retta via, simile a quella che conduce alle splendide stanze, destinate all'imperatore in una reggia! [...] Ora tutto appare chiaro alla generazione che passa, e si meraviglia degli errori, ride della semplicità dei suoi antenati, e non vede che un fuoco celeste irradia tutti questi annali, che grida da essi ogni lettera, e che di là, penetrante, un dito s'appunta proprio su essa, su essa, la generazione che passa. Ma ride la generazione che passa, e sicura di sé, orgogliosa, dà inizio a una nuova serie di errori, sui quali a loro volta rideranno i posteri. (Nikolaj Vasil'evič Gogol')
  • Anche per la storia esiste un «principio di indeterminazione» e anche qui, nel definire alcuni fatti, si deve rinunciare a descriverne altri. Sorge l'impressione che di un periodo storico siano possibili tanti racconti in funzione di ciò che si sceglie e conseguentemente si elimina. Ed è impossibile raccontare senza scegliere. (Vittorino Andreoli)
  • Cercare di capire la storia è come smontare un pianoforte per vedere dov'è una Sonata di Ludwig van Beethoven. (Vittorio Giovanni Rossi)
  • Chi legge la storia, se non gli storici quando correggono le loro bozze? (Alexandre Dumas – padre)
  • Clio, la musa della storia, è tutta quanta infetta di menzogne, come una prostituta di sifilide. (Arthur Schopenhauer)
  • Come se non fosse evidente, viceversa, che la storia è fatta anche di cose minori, di episodi secondari, marginali, e che ogni monumento, per continuare a vivere, non può essere separato senza danno, spesso irreparabile, dall'ambiente circostante. (Giorgio Bassani)
  • Con i se non si fa mai la storia, e nessuno può dire con serietà quello che sarebbe avvenuto ove la storia non avesse camminato come effettivamente ha camminato. (Alessandro Cutolo)
  • Cos'è una storia se non un richiamo a restare? [...] La storia e l'ascoltatore si aprono, si dispiegano l'uno nell'altro e si danno asilo. (Priya Basil)
  • Dai grandi drammi della storia, quali la tradizione li affida alla nostra memoria, ci giunge l'eco di un linguaggio che si rivolge immediatamente anche a noi; e l'archivio dei nostri documenti contiene insuperabili risposte al problema di come ci si comporti nella posizione perduta. Ai grandi corsi d'insegnamento che la storia racchiude in sé come un'accademia segreta, appartiene anche quello in cui s'impara l'arte di morire. (Ernst Jünger)
  • Di una storia è vero solo quello che l'ascoltatore crede. (Hermann Hesse)
  • Dove la storia modella compiutamente, non occorre la mano dell'uomo che l'assecondi, ma soltanto la sua reverente parola che narri. (Stefan Zweig)
  • È questa la vera storia, quella che nessuno ricorda. Ma la verità non esce mai fuori, vero? Si sanno le cose da qualcuno, ma è solo la sua versione. Ed ecco che diventa storia. (Hitman)
  • È un errore grandissimo pensare che la storia debba consistere necessariamente in qualcosa di scritto: può consistere benissimo in qualcosa di costruito, e chiese, case, ponti, anfiteatri possono raccontare le loro vicende con la chiarezza di un libro stampato, se si hanno occhi per vedere. (Eileen Power)
  • E vota e gira, 'a storia è sempre chessa. (Salvatore Di Giacomo)
  • Fede e storia non si escludono, ma si integrano e si spiegano a vicenda. (Massimo Camisasca)
  • Fino a quando tutte le storie del mondo non si comporranno in un gigantesco, cosmico patchwork a avvolgere la Terra perché possa addormentarsi, la Storia, quel fantasma della realtà, continuerà a lacerare, frammentare, rubare brandelli di universo per ricucirli nel proprio manto sepolcrale. (Daša Drndić)
  • Gli anni della storia sembrano lunghi e lontani, ma in realtà non sono che un soffio, e gli avvenimenti apparentemente dispersi in quella dimensione della storia che è il tempo sono in realtà vicini e collegati da quel misterioso robustissimo filo che è la memoria degli uomini. (Andrea Rossi)
  • Gli uomini fanno la propria storia, ma non la fanno in modo arbitrario, in circostanze scelte da loro stessi, bensì nelle circostanze che trovano immediatamente davanti a sé, determinate dai fatti e dalle tradizioni. (Karl Marx)
  • Gli uomini si illudono di fare la Storia, ma la Storia fa da sé. (Vittorio Emanuele III]
  • I grandi delinguenti e i grandi delitti fanno anch'essi parte della storia. (Alessandro Cutolo)
  • I leoni di Traù sono stati distrutti; ma ecco che, distrutti, sono, come non mai, divenuti simbolo vivo e testimonianza certa. Solo uomini arretrati ed incolti possono illudersi che, demolendo le pietre, si cancelli la storia. (Benito Mussolini)
  • I nomi nella storia servon più alla vanità di chi è nominato, che all'istruzione di chi legge. (Vincenzo Cuoco)
  • I nostri generali, anche i migliori, sono rimasti all'800. Credono ancora che vincere una guerra sia una questione di mezzi. Ignorano l'elemento psicologico e gli effetti di quella super-arma che si chiama fede. I carri armati sono pezzi d'acciaio. Ma la storia non si fa con l'acciaio. Si fa con lo spirito. (Benito Mussolini)
  • I singoli particolari erano accessibili anche a uno scolaretto, ma nell'insieme nessuno sapeva che cosa stesse realmente accadendo, a parte poche persone, e nemmeno quelle erano sicure di saperlo. Qualche tempo dopo, se anche tutto fosse accaduto in una sequenza variata o rovesciata, non si sarebbe notata alcuna differenza, tranne certi cambiamenti che permangono nel tempo, non si sa bene perché, e sono le tracce di bava lasciate dalla lumaca della storia. (Robert Musil)
  • Il campo della storia era il memorabile, la totalità degli avvenimenti le cui conseguenze si sarebbero manifestate a lungo. Inseparabilmente, la conoscenza avrebbe dovuto durare, e aiutare a comprendere almeno in parte ciò che sarebbe successo di nuovo: «un'acquisizione per sempre», dice Tucidide. In tal modo la storia era la misura di un'autentica novità; e chi vende la novità ha tutto l'interesse a far sparire il modo di misurarla. (Guy Debord)
  • Il corso della storia e la natura reale degli uomini, sono il vero tribunale che decide circa i motivi di ogni sistema filosofico, e però circa lo stesso sistema. La scienza, come il santo della leggenda, deve cercare il padrone più forte. (Friedrich Julius Stahl)
  • Il fatto che gli uomini non imparino molto dalla storia è la lezione più importante che la storia ci insegna. (Aldous Huxley)
  • Il passato è fruttuoso non quando serve a nutrire il risentimento o il trionfalismo ma quando il suo gusto amaro ci porta a trasformarci. (Tzvetan Todorov)
  • Il problema con le "lezioni della storia" è che di solito le comprendiamo dopo averci sbattuto la faccia contro. (Robert Anson Heinlein)
  • Il problema delle storie è che le racconti a giochi fatti. (Chuck Palahniuk, Ninna nanna)
  • Il senso della storia divenne presto la vera malattia dell'intellettuale moderno, dove moderno vuol dire privo del senso della realtà. Questa consuetudine di considerare gli eventi, consecutivi nel tempo, nel loro ordine cronologico, quasi che formassero una catena logica di cause e di effetti, porta facilmente l'intellettuale ad assumere senza accorgersene un atteggiamento tra i più ridicoli e futili, quale è quello di predire l'avvenire. [...] Ma questa supposta scienza, non ha leggi né necessità né certezza; essa consiste nella scelta piuttosto arbitraria di particolari vistosi, tra una folla infinita di altri particolari, contemporanei ai primi, più o meno arbitrariamente trascurati. (Juan Rodolfo Wilcock)
  • Il successo soltanto determina la logica della storia. I movimenti che falliscono sembrano assurdi e logici quelli che riescono. A guardare più da vicino, spesso è l'assurdo che trionfa. (Angelo Oliviero Olivetti)
  • [Lettera dal carcere al figlioletto Delio] Io penso che la storia ti piace, come piaceva a me quando avevo la tua età, perché riguarda gli uomini viventi e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti più uomini è possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano e lottano e migliorano se stessi non può non piacerti più di ogni altra cosa. (Antonio Gramsci)
  • Io ripeto continuamente ai giovani di studiare la storia se vogliono agganciarsi a qualcosa di vivo e reale che è esistito prima che loro scendessero in campo e che li condiziona, lo vogliano o no. (Giorgio Amendola)
  • Io sono fermamente convinto che se la maggior parte delle storie si scrivesse in modo di sostituire ai nomi propri alle lettere dell'alfabeto, l'istruzione che se ne ritrarrebbe sarebbe la medesima. (Vincenzo Cuoco)
  • L'aver staccato la storia dalla natura facendone due creazioni indipendenti e governate da leggi distinte, quasi che ciò ch'è vero scientificamente nel giro dei fenomeni fisici, nol sia nel giro dei fenomeni storici, è uno degli errori ereditati dal vecchio dualismo platonico, e che, pur troppo, domina ancora e corrompe gli studi moderni. (Gaetano Trezza)
  • L'Historia si può veramente deffinire una guerra illustre contro il Tempo, perché togliendoli di mano gl'anni suoi prigionieri, anzi già fatti cadaueri, li richiama in vita, li passa in rassegna, e li schiera di nuovo in battaglia. (Alessandro Manzoni, I promessi sposi)
  • L'interpretazione del passato implicherà sempre una semplificazione, talvolta anche un eccesso di semplificazione (e di conseguenza la distorsione). (Denis Mack Smith)
  • L'istoria dell'umanità non è stata che l'istoria della lotta di classe. Uomini liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi, oppressori ed oppressi, in opposizione costante, condussero una guerra, ora aperta, ora dissimulata; una guerra che sempre finì con una trasformazione rivoluzionaria dell'intera società, o con la distruzione delle due classi in lotta. (Manifesto del Partito Comunista)
  • Là dove terminano le cronologie, in quei tempi di cui non si sa più e di cui ancora non si sa nulla, i lavori storici nascondono il privo di storia e con esso la frattura o il salto qualitativo che lo separa dalla storia. Chi li autorizza a ciò? Ciò che è privo di storia non si trova né prima né dietro la storia: è contemporaneo, è sempre presente. Se non ci fosse, non si potrebbe parlare di storia. (Friedrich Georg Jünger)
  • La "grande" storia non è niente: fredda, impersonale, implausibile, sommaria (falsa per giunta): io voglio solo le "antichità private": lì c'è vita e segreto. (Arno Schmidt)
  • La istoria è la maestra delle azioni nostre. (Niccolò Machiavelli)
  • La logica della storia è distruttiva come gli uomini che produce: e dovunque tende la sua forza di gravità, riproduce l'equivalente del male passato. Normale è la morte. (Theodor W. Adorno)
  • La moralità degli atti interni, i quali nascono nel santuario della coscienza, è un segreto fra l'uomo e Iddio. Ciò che l'istoria può e debbe apprezzare, si è la natura dell'influenza che i personaggi chiamati al suo tribunale esercitarono sugli altri uomini, sia per superiorità intellettuale, sia per potenza politica. Se questa influenza manifestasi con la degradazione de' nobili sentimenti, o mediante la compressione de' principj nel di cui senso la società dovette svilupparsi, questo è delitto irremissibile. (Alphonse Huillard-Bréholles)
  • La paura favorisce i demagoghi, ma la storia è dalla parte dei prudenti. (Gary Younge)
  • La ricerca storica moderna non tiene conto d'un possibile intervento di Dio nel corso della storia poiché pensa che la storia sia un tutto ininterrotto, autonomo in se stesso. (Bertold Klappert)
  • La risposta tradizionale alla domanda "Chi possiede la storia?" è sempre stata "i vincitori", sebbene gli USA "possiedano" la storia della guerra vietnamita nonostante l'abbiano persa. (Charles Shaar Murray)
  • La scienza della storia tanto più progredirà, quanto maggiore sarà il numero dei fatti, che si potranno spiegare colle leggi economiche. Finché i fatti storici si spiegano colle idee, non si può essere sicuri di aver dato una spiegazione definitiva: voi mettete in rilievo certe idee, altri ne mettono in rilievo altre; voi guardate le cose da un lato, altri le guarda da un altro. La storia esaminata al solo lume dei principii ideali può ben rassomigliarsi a una scacchiera, in cui le pedine appaiono in serie diverse secondo il punto da cui si fa l'osservazione. (Adolfo Faggi)
  • La sola storia vera è quella che noi inventiamo. (Libero Bovio)
  • La storia appartiene a chi la scrive e a chi rimane ancora lì, riscrivendola su misura per sé. (Tomás Eloy Martínez]
  • La storia cammina e sarebbe stolto pensare di arrestarne il fatale procedere, ma sarebbe anche errato presumere di forzarla. (Haile Selassie)
  • La storia che trascura l'economia è pura sciocchezza; una mostra di ombre, e non più comprensibile di quanto lo sia la lanterna magica per un selvaggio ignaro della causa delle immagini. È una sorta di magia, come il grammofono o il telefono per un beduino che li ascolta per la prima volta. (Ezra Pound)
  • La storia ci insegna che gli uomini e le nazioni si comportano più saggiamente una volta che hanno esaurito tutte le alternative. (Abba Eban)
  • La storia ci insegna che tutte le volte che un atteggiamento psicologico assume valore collettivo, cominciano a pullulare gli scismi. Il fenomeno assume la massima evidenza nella storia delle religioni. Un atteggiamento collettivo, anche se necessario, rappresenta sempre una minaccia per l'individuo. (Carl Gustav Jung)
  • La storia come banco da mattatoio. (Georg Wilhelm Friedrich Hegel)
  • La storia come valore sicuro, ortodosso, piantata su basi incrollabili. Nulla di più falso. Ci si è sempre gettati nella improvvisazione, con la bocca piena d'acqua, come cattivi nuotatori lontano dalla riva. (Vintilă Horia)
  • La storia considerata come una vicenda di buono e di cattivo tempo, di uragani e di sereni, ecco che cos'è la storia per un italiano. Per questo scetticismo della storia non si sono prodotti tanti tragici fenomeni in Italia, dove nulla è mai scontato interamente, dove tutti possono avere la loro parte di ragione, o dove tutti hanno torto, dove si ritrovano viventi i residui di tutte le catastrofi e di tutte le esperienze e di tutte le epoche. Ci sono ancora i guelfi, i neoguelfi, i separatisti, i federalisti, i sanfedisti, i baroni, i feudatari, ecc. Questi caratteri italiani sono l'origine delle più strane sorprese e delle più incredibili involuzioni. (Corrado Alvaro)
  • La storia dell'umanità è la storia dei suoi traumi, cioè dei suoi viaggi fuori da un ennesimo feto verso la speranza di un'ennesima sopravvivenza. (Aldo Busi)
  • La storia del mondo è la storia della lotta delle potenze marittime contro le potenze terrestri e delle potenze terrestri contro le potenze marittime. (Carl Schmitt)
  • La storia è così: capisci che la stai vivendo solo quando si è compiuta. (Andrew Sullivan)
  • La storia è e resta per me poesia in massima scala; ben inteso, io non la considero, per così dire, in modo romantico-fantastico, cosa che non porterebbe a niente, ma quale meraviglioso processo di metamorfosi e di nuovo, perennemente nuovo svelamento dello spirito. Mi arresto a questo liminar del mondo e tendo le mie braccia verso l'origine di tutte le cose, e con ciò per me la storia è pura poesia di cui ci si può impadronire con la contemplazione. Voi filosofi, al contrario, procedete oltre: il vostro sistema irrompe nelle profondità del segreto del mondo e la storia è per voi fonte di conoscenza, una scienza, poiché vedete o credete di vedere in essa il primum agens, quando invece per me essa è mistero e poesia. (Jacob Burckhardt)
  • La Storia è fatta dal popolo e scritta dal Potere. (Glauber Rocha)
  • La storia è forse la più crudele di tutte le divinità, e conduce il suo carro trionfale su cumuli di cadaveri; e ciò non solo in guerra, ma anche durante il "pacifico" sviluppo economico. E noi, uomini e donne, siamo purtroppo così sciocchi da non aver mai il coraggio di introdurre un progresso reale se non vi siamo spinti da sofferenze che ci sembrano quasi insopportabili. (Friedrich Engels)
  • La Storia è il prodotto più pericoloso che la chimica dell'intelletto abbia mai elaborato. Le sue proprietà sono ben note. Fa sognare, inebria i popoli, genera in loro falsi ricordi, ne esaspera i riflessi, ne alimenta le antiche piaghe, li tormenta nel riposo li trascina al delirio di grandezza o a quello di persecuzione, e rende le nazioni amare e superbe, insopportabili e vane. La Storia giustifica qualsiasi cosa. Non insegna assolutamente nulla poiché contiene tutto, e di tutto fornisce esempi. (Paul Valéry)
  • La storia è la scienza delle cose che non si ripetono (Paul Valéry)
  • La storia [...] è lì per dimostrare che nulla ha principio, nulla ha fine, ma tutto invece continua, se pure tutto non ricomincia sempre da capo. (Ernesto Masi)
  • La storia è sempre differente da quello che è capitato. (Halldór Laxness)
  • La storia è sempre scritta dai vincitori. Quando due culture si scontrano, chi perde viene cancellato e il vincitore scrive i libri di storia, libri che sostengono la sua causa e condannano quella del nemico sconfitto. (Dan Brown)
  • La storia è spesso il risultato di una mancanza di riflessione. È il frutto bastardo della stupidità umana, parto dello smarrimento, dell'idiozia e della pazzia. (Ryszard Kapuściński)
  • La storia è stata fatta grazie allo sforzo di far conoscere la verità. (Ettore Gotti Tedeschi)
  • La Storia è un film dove i Nostri non arrivano quasi mai. E, quando arrivano, sono sempre meno buoni... (Bruno Morchio)
  • La storia è un misto di circostanze, coraggio, convinzione e casualità. (Andrew Sullivan)
  • La storia è un orologio che ha i suoi metodi per svegliare il mondo: buongiorno, è arrivato il futuro. (Augusto Álvarez Rodrich)
  • La storia è una collezione di carta. Qualche ricordo scolorito. Dopo un po' quello che non è scritto non ha mai avuto luogo. (Cormac McCarthy)
  • La storia è una galleria di quadri dove ci sono pochi originali e molte copie. (Alexis de Tocqueville)
  • La storia è una guida alla ricerca dell'uomo. (Enzo Biagi)
  • La storia è una scienza che non ammette esperimenti e controprove, ma non deve rinunciare ad arricchire l'orizzonte dell'osservatore, inchiodato sull'accaduto, con l'ipotesi di quello che sarebbe potuto accadere, se essa ci illumina sulle dinamiche e sui caratteri in gioco. (Aldo Schiavone)
  • La storia è una Sibilla, che consultata coscienziosamente ha dato fin ora questo responso: – Se voi non foste oppressi sareste oppressori. (Carlo Bini)
  • La storia: impressione di assistere a una partita di calcio truccata, con spettatori ignari che si sbracciano e urlano e si menano... (Gesualdo Bufalino)
  • La storia insegna che l'unico modo di rispondere alla violenza è la violenza. La sola soluzione possibile sarebbe quella di sostituire all'uso delle armi l'uso della parola. (Norberto Bobbio)
  • La storia non deve essere presentata come un'accumulazione di risultati conseguiti o come una mera esposizione di avvenimenti, ma come una poderosa realtà in azione. (John Dewey)
  • La storia non è altro che una compilazione delle deposizioni fatte dagli assassini circa le loro vittime e se stessi. (Simone Weil)
  • La storia non è che il quadro dei delitti e delle disgrazie. (Voltaire)
  • La storia non è il terreno della felicità. I periodi di felicità sono in essa pagine vuote. (Georg Wilhelm Friedrich Hegel)
  • La storia non è soltanto difficile capirla, ma anche viverla [...]. (Enzo Biagi)
  • La storia non è una raccolta di ricette già collaudate. Essa insegna per analogie, non per massime. (Henry Kissinger)
  • La storia non ha mai insegnato niente a nessuno, altrimenti non ci troveremmo nei guai in cui ci troviamo. (Alessandro Cutolo)
  • La Storia non istruisce soltanto col racconto delle virtù: ella presenta esempj di ogni spezie, ma sempre lezioni, quando si sappia approfittarsene. (Jean-Baptiste-Louis Crevier)
  • La storia non si ripete mai, ma spesso infligge duri colpi a chi la ignora del tutto. (Paul Kennedy)
  • La storia non si risveglia, perché non si è mai assopita. (Donatella Di Cesare)
  • La storia oggi sembra un susseguirsi di fenomeni naturali. Gli uomini acquistano la fatalità degli elementi. Tutto sembra preparato da lungo tempo e covato da azioni e reazioni simili a quelle delle acque del sottosuolo della terra. (Corrado Alvaro)
  • La storia passata è sempre storia contemporanea. (George Mosse)
  • La storia racconta sempre come vanno a finire le cose, ma raramente mostra le sottili svolte del destino. (Tomás Eloy Martínez)
  • La storia sarà gentile con me, poiché intendo scriverla. (Winston Churchill)
  • La storia si divide in mostri e vittime. O testimoni. (Chuck Palahniuk)
  • La storia si scriverà col sangue e col ferro, ma si stampa con l'inchiostro. (Gustav Hasford)
  • La Storia sono le servitrici pettegole dei sovrani altezzosi, le parole delle spie che io sogno certe notti che non trovo riposo, la Storia è nei forconi del popolo affamato e nella fame che li solleva a minacciare l'infame strozzino, la Storia si può sognare e vedere, la Storia è questo piatto di grano. (Flavio Soriga)
  • La storia stende sopra la lotta delle coscienze uno strato di eventi. In questo strato vibrano vittorie e sconfitte. La storia non le ricopre, anzi le fa risaltare.
    Può andar la storia contro la corrente delle coscienze? (Papa Giovanni Paolo II)
  • La storia troppo spesso non è che l'orazione funebre dei popoli morti, e la satira o il panegirico dei popoli vivi. (Louis de Bonald)
  • La storia umana è una storia di lacrime e di sangue. Come dissentire dall'immagine di Hegel che rappresenta la storia umana come un «immenso mattatoio»? (Norberto Bobbio)
  • La storia vera è l'opera di chi si colloca là dove nessuno vorrebbe essere, nell'umiltà del servizio, nell'insignificanza apparente della bontà, nel silenzio degli uomini di buona volontà. (Ermes Maria Ronchi)
  • La storia vi sta offrendo un'occasione. Coglietela. (Arundhati Roy)
  • La vera guerra è dentro di noi. La storia è un sintomo della nostra malattia. (Gli intrighi del potere - Nixon)
  • La vera storia di ogni paese è fatta anche di azioni mediocri, e persino ignominiose. A voler considerare le azioni eroiche come tipiche, finiremmo col farci un quadro falsato della storia, che si presterà facilmente a essere demolito da una rigorosa critica storica. (Clive Staples Lewis)
  • Le grandi tendenze della storia, quelle che producono cambiamenti estesi, intensi e duraturi, spesso procedono per lungo tempo sommerse e non avvertite dalla maggior parte di noi, per poi manifestarsi all'improvviso e, non di rado, con violenza. (Lorenzo Ornaghi)
  • Le nostre malattie del presente derivano proprio dall'oblio della storia. (Alan Duff)
  • Le pagine meno gloriose del nostro passato sarebbero le più istruttive se solo accettassimo di leggerle per intero. (Tzvetan Todorov)
  • Le storie migliori sono quelle che vengono tramandate, e accettate per quello che sono. (Clive Staples Lewis)
  • Ma anche Nivasio Dolcemare, come tutti gli uomini consapevoli si vergogna della propria storia e vorrebbe nasconderla, cancellarla dall'accusatrice lavagna del passato. Quasi tutte le cose che egli ha fatto, sono cose che non voleva fare. Quelle invece che avrebbe voluto fare non le ha fatte, ma spera di farle un giorno e per questa ragione vive, per questa ragione «continua» a vivere. Anche l'Umanità, anche il Mondo, se fossero come lui capaci di sentire la vergogna di quello che hanno fatto e assieme rimorso di quello che non hanno fatto, si vergognerebbero della loro storia: l'Umanità della storia dell'umanità, il Mondo della storia del mondo. (Alberto Savinio)
  • Molte persone leggono nella storia e scrivono sulla storia; troppo poche leggono e scrivono la storia. (Louis de Bonald)
  • Nella storia, le sole cause che muoiono sono quelle per le quali gli uomini rifiutano di morire. (Fulton J. Sheen)
  • Nella storia nulla è predeterminato; la storia è una traccia lasciata nel tempo da scelte umane molteplici e di diversa origine, quasi mai coordinate. (Zygmunt Bauman)
  • Nessuno può prevedere quali astuzie la storia ha messo sul nostro cammino. (Giuseppe Saragat)
  • Noi non facciamo la storia. Siamo fatti dalla storia. (Martin Luther King Jr.)
  • Noi viviamo nella storia, non nell'eternità. (Keith Gessen)
  • Non c'è solo bisogno della storia scritta da re, imperatori, grandi generali, grandi inventori, grandi scienziati. La storia dell'umanità è fatta da noi, da gente come noi. (Mino Milani)
  • Non esiste oggettività, non esiste equidistanza, nella storia: esiste solo l'onestà intellettuale – qualcosa di irraggiungibile nella sua totalità, qualcosa a cui tendere. (Carlo Greppi)
  • Non esiste propriamente storia, ma solo biografia. (Ralph Waldo Emerson)
  • Non essere sicuro di apprendere il passato dalle labbra del presente. Non fidarti neanche del mediatore più onesto. Ricorda che ciò che ti vien detto ha sempre un triplice aspetto: riceve una certa forma da chi racconta, è rimodellato da chi ascolta ed è occultato a entrambi dal morto di cui si narra la storia. (Vladimir Vladimirovič Nabokov)
  • Occupati com'eravamo a edificare la storia, vivevamo però alla giornata, della memoria breve del quotidiano. (Svjatlana Aleksievič)
  • Parlare di «leggi della storia» vuol dire o fraintendere l'essenza della storia o usare la parola «leggi» in senso improprio, cioè di solito per descrizioni generalizzate piuttosto che per la formulazione di relazioni intrinseche. (George Gaylord Simpson)
  • Per distrarsi dalla morte l'uomo inventò la storia, questo happening da un soldo. (Gesualdo Bufalino)
  • Può un uomo collocarsi fuori dalla sua storia [...]? No, non lo può. Questo uscire dalla storia, adottando una falsa e bugiarda ottica di postero o di cherubino, è un atto caro ai reazionari, e i giornali di destra sono pieni di scrittori che si prestano a simili ascesi, atte a soddisfare il bisogno spiritualistico dei piccoli borghesi (che, sia pure inconsapevolmente, son essi i nefandi «materialisti», oggetti del loro odio). (Pier Paolo Pasolini)
  • Quando penso alla distorsione che subiscono anche i fatti più recenti, la storia come tale desta solo il mio scetticismo, laddove un'interpretazione poetica consegue l'effetto generale del periodo. Alla fin fine c'è più autenticità storica nelle opere d'arte che nei libri di storia. (Charlie Chaplin)
  • Quando sono scesa da Barnes&Noble, in libreria, a cercare una guida di New York. 11 settembre 2001. Gli sguardi delle persone attorno a me che si affacciavano per strada a vedere il fumo e dicevano un incendio, forse. La storia non la capisci mai mentre accade. È raro. Anche Vera, la mamma di David, mi diceva di quando furono portati nei campi: non lo capisci subito, è raro. La storia grande è uno spostamento piccolo nella tua vita. È la storia piccola della tua vita a essere grande. (Concita De Gregorio)
  • Riesce a leggere la storia correttamente soltanto colui che, osservando con quale potenza le circostanze influenzino i sentimenti e le opinioni degli uomini, quanto spesso le virtù si trasformino in vizi e i paradossi in assiomi, impari a distinguere ciò che dell'umana natura è accidentale e transitorio da ciò che è essenziale e immutabile. (Thomas Babington Macaulay)
  • Se la storia non ha da essere maestra della vita, essa è trastullo indegno di nazione adulta. (Francesco Bertinaria)
  • Si ritirino i gruppi ed i gruppetti; grondante di sangue e di lacrime, onusta di fato si affaccia e passa la Storia. (Filippo Turati)
  • Sono le persone che fanno la loro storia. Anche quelle cattive. (Manuel Castells)
  • Storia (s.f.). Resoconto per lo più falso di eventi per lo più irrilevanti provocati da sovrani per lo più mascalzoni e da soldati per lo più folli. (Ambrose Bierce)
  • Talvolta la storia è determinata dalla forza delle armi, talaltra dal caso. (Age of Empires II)
  • Togliere agli altri tutto quello che non ti piace, e imporre quello che ti piace: più o meno questo è lo schema secondo cui si è sviluppata la storia nei secoli. (Eduard Shevardnadze)
  • Un dopo l'altro i grandi attori si ritirano, | da quel dramma sublime sull'eterno teatro della storia. (Walt Whitman)
  • Una burla che i vivi giuocano ai morti. (Voltaire)
  • Uno de' più nobili ed opportuni esercizj della penna è sempre la storia. (Cesare Cantù)
  • Vi è stato un tempo in cui consideravo il giuoco della fantasia come il più alto requisito della poesia; da quando però io devo collocare ad un gradino ancora più alto lo sviluppo di stati spirituali od interiori in genere, trovo allora il mio appagamento nella storia, la quale ci presenta tale sviluppo in fasi di due generi diversi, che decorrono parallelamente, si intrecciano senza tregua e sono anche identiche; penso allo sviluppo del singolo e allo sviluppo del tutto; vi aggiungo inoltre la brillante storia esteriore quale veste dagli splendenti colori dell'autentica guida del mondo e giungo così alla antica, spesso non compresa frase: che nostro Signore Iddio sia il più grande di tutti i poeti. (Jacob Burckhardt)
  • Vi fu chi scrisse, tenere la storia l'ultimo luogo della cronologia letteraria delle nazioni; perché ai popoli, finché dura potente la virtù dell'operare, manca il tempo e la voglia di farsi narratori delle proprie geste; ed il bisogno del raccontare viene dal riposo, come il bisogno di vivere nel passato viene da stanchezza o da vergogna del presente. (Marco Tabarrini]]
  • Vi sono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata, la storia ad 'usum delphini', e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa. (Honoré de Balzac)
  • Visto attraverso il prisma gelido della storia, il cielo si oscura regolarmente e poi s'illumina di nuovo. (David Rieff)
  • Dov'è il confine tra immaginario e reale? [...] La storia è sempre fatta da due elementi che bisogna far stare insieme anche se in realtà sono come l'acqua e l'olio. Da una parte i fatti oggettivi che succedono, dall'altra i riflessi che provocano nella testa della gente.
  • La storia non ha leggi, non ha certezze, la storia è caotica come la vita di ciascuno di noi, è influenzata da mille cose che non possiamo prevedere, va in direzioni che non ci aspettiamo, non si può irrigidire in leggi. Però, secondo me, una legge della storia c'è: non bisogna invadere la Russia. Ebbene, anche questa legge così semplice, evidente, facile da capire, i più potenti politici degli ultimi secoli l'hanno ignorata alla grande! Io per me sarei tentato di aggiungere anche l'Afghanistan, devo confessarvi...
  • La storia potrebbe anche essere magistra vitae, però bisogna che ci sia qualcuno che vuole imparare.
  • Il fatto è che il processo storico non consiste nella soluzione di un ben definito set di problemi: nel processo storico la soluzione stessa d'un problema crea altri problemi.
  • La storia insegna — anche se l'uomo raramente impara — che se Atene piange Sparta non ride.
  • La storia però non è mai così semplice e lineare come la si racconta: la storia è un gioco dialettico di elementi probabilistici. I disastri non sono solo preceduti da disgrazie, e il successo non fiorisce soltanto da situazioni paradisiache: di più, molti elementi o circostanze possono essere definiti come «positivi» o «negativi» solo dopo che un certo risultato si sia verificato e dopo che a tale risultato non si si sia dato un segno positivo o negativo.
  • Il bisogno pratico, che è nel fondo di ogni giudizio storico, conferisce a ogni storia il carattere di "storia contemporanea", perché, per remoti e remotissimi che sembrino cronologicamente i fatti che vi entrano, essa è, in realtà, storia sempre riferita al bisogno e alla situazione presente, nella quale quei fatti propagano le loro vibrazioni.
  • La storia non è mai giustiziera, ma sempre giustificatrice; e giustiziera non potrebbe farsi se non facendosi ingiusta, ossia confondendo il pensiero con la vita, e assumendo come giudizio del pensiero le attrazioni e le repulsioni del sentimento.
  • La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell'anima umana è la storia del mondo.
  • Ogni vera storia è sempre autobiografica.
  • Non potete conoscere la storia a meno che non sappiate come i capi si muovono con le sue correnti. Ciascun capo richiede che degli estranei perpetuino la sua leadership. Esaminate con attenzione la mia carriera: io ero capo, e straniero. Non supponete che io abbia creato tutto da solo una Chiesa-Stato. Quella era la mia funzione di capo, ed io ho copiato i modelli storici. Le arti barbariche del mio tempo mi rivelano come uno straniero. La poesia favorita: l'epica. L'ideale popolare drammatico: l'eroismo. La danza: selvaggiamente scatenata. Tutte cose stimolanti per far sentire alla gente ciò che gli ho portato via. Di che cosa li ho derubati? Del diritto di scegliere un ruolo nella storia.
  • Quelli che vogliono ripetere il passato, devono far tesoro dell'insegnamento della storia.
  • Scrivere la storia è soprattutto parte d'un procedimento di distrazione. La maggior parte dei resoconti storici distolgono l'attenzione dalle influenze segrete che stanno dietro ai grandi eventi.
  • La storia ci ha insegnato che spesso la menzogna la serve meglio della verità...
  • Noi tutti abbiamo creduto di poter trattare la Storia come un esperimento di fisica. La differenza è che in fisica si può ripetere l'esperimento migliaia di volte, ma nella Storia si può farlo solo una volta.
  • Secondo quello che so della Storia, vedo che il genere umano non potrà mai fare a meno di capri espiatori.
  • La storia insegna come falsificarla.
  • La storia si ripete perché mancano gli storici dotati di inventiva.
  • La storia – un insieme di fatti che non doveva accadere.
  • Nella storia contano anche i fatti non avvenuti.
  • In realtà non c'è nessuna storia dell'umanità, c'è soltanto un numero illimitato di storie, che riguardano tutti i possibili aspetti della vita umana. E uno di questi è il potere politico.
  • La storia della politica del potere non è nient'altro che la storia del crimine nazionale e internazionale e dell'assassinio di massa.
  • Non ci può essere nessuna storia del passato così come questo veramente accadde. Ci possono essere solo interpretazioni storiche, e nessuna di questa è definitiva; e ogni generazione ha il diritto di crearsi le sue proprie interpretazioni.
  • Il movimento dell'umanità, prodotto da una quantità innumerevole di volontà umane, si compie senza interruzione. La comprensione di queste leggi è lo scopo della storia. Ma per capire le leggi del movimento continuo, la ragione umana ammette unità arbitrarie separate. Il primo procedimento storico consiste nel prendere arbitrariamente una serie degli avvenimenti ininterrotti ed esaminarla separatamente dagli altri, quando non c'è e non può esserci inizio di alcun avvenimento. Il secondo procedimento consiste nell'esaminare gli atti di un uomo, imperatore o condottiero, come la risultante delle volizioni degli uomini, mentre questa risultante non si esprime mai nell'attività di un personaggio storico preso isolatamente. La scienza storica, evolvendosi, accetta sempre unità via via più piccole per le sue ricerche e, con questo, cerca di avvicinarsi alla verità. Ma per quanto piccole siano le unità di cui la storia si serve, il fatto di separare l'unità, di ammettere il cominciamento di un fenomeno qualunque, di vedere espresse dell'attività di un solo personaggio le volizioni di tutti gli uomini, questo fatto stesso, dico, lo contamina d'errore. Sotto il minimo sforzo della critica, ogni conclusione della storia cade in polvere e non lascia niente dietro di Sé, e ciò per il solo fatto che la critica sceglie per misura di osservazione un'unità più grande o più piccola – ciò che è suo diritto, poiché l'unità storica è sempre arbitraria. Soltanto prendendo per nostra osservazione l'unità infinitamente piccola – le differenziali della storia, vale a dire le aspirazioni uniformi degli uomini – e acquistando l'arte di integrare (unire le somme di questi infinitamente piccoli) possiamo sperare di comprendere le leggi della storia. (Guerra e pace)
  • La storia dell'umanità è piena di prove che la violenza fisica non contribuisce al rialzamento morale e che le cattive inclinazioni dell'uomo non possono essere corrette che dall'amore; che il male non può sparire che per mezzo del bene; che non si deve fare assegnamento sulla forza del proprio braccio per difendersi dal male; che la vera forza dell'uomo è nella bontà, la pazienza e la carità; che solo i pacifici erediteranno la terra e che coloro i quali di spada avran ferito di spada periranno. (Il regno di Dio è in voi)
  • Negli avvenimenti storici si disegna con la più grande chiarezza la proibizione di gustare i frutti del buon albero. Solo l'attività incosciente è fruttuosa, e l'uomo che sostiene una parte negli avvenimenti storici non ne capisce mai l'importanza. (Guerra e pace)
  • Bisogna apprendere dalla storia non solo quello che fu, ma quel che sarà.
  • Chi scrive la storia deve avere un cuor da leone.
  • Con i se e con i ma la storia non si fa.
  • È meglio far la storia che scriverla.
  • Il narrare storie vecchie eccita collera nuova.
  • La storia del mondo è il giudizio del mondo.
  • La storia è maestra della vita.
  • La storia è una permanente congiura contro la verità.
  • Le nuove storie traggono in luce le antiche.
  • Le storie piacevoli rompono le ginocchia del giovane.
  • Le teste volgari leggono nella storia il passato, e le savie l'avvenire.
  • Lo specchio della storia è il migliore dei profeti.
  • Ogni giorno nella tua vita è una pagina nella tua storia.
  • Tre cose sono inconfutabili: storia, logica e necessità.

Bibliografia

[modifica]

Voci correlate

[modifica]

Altri progetti

[modifica]