Regole dalle serie televisive
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Raccolta di regole tratte dalle serie televisive.
Regole dalle serie televisive
[modifica]- A Tree Hill regola numero uno: in questa città si tende ad avere storie molto complicate. (One Tree Hill)
- Adesso voglio suggerirti una regola molto semplice, in nessuna circostanza dovrai mai parlare ad una donna della sua età, o del suo peso. (Psych)
- Articolo 36, paragrafo 19: un panda non può fare commenti sessuali sull'aspetto fisico di un altro panda. (South Park)
- – Be' mi sono dato malato. Non lavoro quando piove.
– Non lavori quando piove?! Ma tu fai il postino! Con la pioggia e con la neve! È la prima regola, lo sai!
– Mi dispiace, io non seguo mai le regole. (Seinfeld) - C'è una nuova regola: basta parlare. (Due uomini e mezzo)
- C'è una regola che vige in amore: chi è amato è più forte di chi ama. (Le situazioni di Lui & Lei)
- Ci sono tre tabù che non devi trasgredire: Il primo, ti impedisce di viaggiare attraverso il tempo. Il secondo, ti vieta di allontanarti dalla porta di cui sei la guardiana. Il terzo, infine... Pluto, il terzo tabù ti impedisce di fermare il tempo. Tu e il tuo Garnet Rod siete dotati del potere di controllare lo spazio-tempo, ma qualunque cosa accada, non si deve mai fermare il tempo! Se infrangessi questo tabù... Pluto, in quel caso, moriresti tu stessa. (Sailor Moon)
- Conosci le regole: non si entra senza un mandato, un editto papale o il mio permesso. (Suits)
- [Lanciando una moneta per decidere tramite "testa o croce"]
– Croce!
– Aspetta un momento! Ha colpito il tavolo!
– E con ciò?
– Non possiamo convalidarlo! In questo modo non vale! Avanti, conosci le regole: la moneta non deve toccare niente altrimenti si rilancia.
– Avresti dovuto specificarlo.
– Non c'è bisogno di specificarlo! Sono le regole! (Seinfeld) - – Di' al dottor Dorian qual è la prima regola in questo ospedale.
– Chi troppo forte ride molto presto piange. (Scrubs - Medici ai primi ferri) - D'ora in poi nuova regola: tutti esprimono tutto a voce alta. (Tre mogli per un papà)
- È il codice dei Toledo: non appena lasci che una donna ti dica che cosa fare, ecco, in quel preciso momento le hai consegnato le tue palle. (American Horror Story)
- È la regola cubo quadrato: più l'azienda è grande e hi-tech e più è facile entrare dall'ingresso. (Sense8)
- È la regola dei party: se svieni, vieni imbrattato. (Law & Order - Unità vittime speciali)
- Ecco le regole: se russi ti soffoco nel sonno, la racchiona e Britney Spears dei poveri devono sparire... e il resto si vedrà. (Kebab for Breakfast)
- Esiste una regola sola. O cacci oppure viene cacciato. (Frank Underwood, House of Cards - Gli intrighi del potere)
- – Forse hai dimenticato che chi trova tiene e chi perde piange.
– "Chi perde piange"? Cos'hai, cinque anni?
– Che cosa c'entra? Le regole vanno rispettate. (The Last Man on Earth) - Genna', una sola cosa non ti devi scordare. Noi questa casa l'abbiamo costruita tutti quanti insieme a tuo padre e una sola regola l'abbiamo sempre rispettata, tutte quante: 'e sorde nun tengono bandiera. (Gomorra - La serie)
- Gettare l'amo e tanta pazienza: queste sono le prime regole della pesca. (Cowboy Bebop)
- Ho solo una semplicissima regola: quando sono sul water non parlo e non mi si deve parlare e nessuno deve parlare quando si trova sul water. (Scrubs - Medici ai primi ferri)
- Io vivo di tre semplici regole. Lo chiamo Il Manifesto del Tagliagole. Queste regole guidano ogni singola decisione che io prendo in ogni singolo caso. Regola numero uno: il processo è guerra, o vinci o sei morto. Regola numero due: la verità è relativa, prendetene una che funzioni. Regola numero tre: in un processo con giuria ci sono solo dodici opinioni determinanti e, signorina Troy, la sua non è tra quelle... nel modo più assoluto. (Shark - Giustizia a tutti i costi)
- La prima regola dei viaggi temporali è non parlare dei viaggi temporali. Questa conversazione distorce la storia. (Arrow)
- – La prima regola della truffa...
– È che non puoi truffare un uomo onesto. (Hustle - I signori della truffa) - La prima regola di qualsiasi emergenza è valutare le risorse. (S.O.S. - La natura si scatena)
- La prima regola di un chirurgo è limitare l'esposizione. Tenere pulite le mani, fare incisioni piccole e coprire le ferite. La seconda regola di un chirurgo è: quando la prima regola non funziona più, prova qualcosa di diverso. (Grey's Anatomy)
- La prima regola è non farsi notare. (Warehouse 13)
- Le leggi degli dei e degli uomini sono chiare: nessun uomo può obbligare un altro uomo a sposarsi. (Il Trono di Spade)
- Li valeva un'unica regola: non chiedere, non dire. (Diario di una nerd superstar)
- Ma ci sono delle regole: se gridi aiuto, se provi a dare strani messaggi in codice o se dici qualcosa di troppo io tiro fuori la mia rivoltella e ti sparo in testa. La stessa cosa succederà se andrai nel panico scoppiando in lacrime come piace fare a te. Se succederà questa volta ti assicuro che tirerò fuori la rivoltella e ti sparerò dritto in testa. (Breaking Bad)
- Non provare ad andare via. Non parlare del passato. Non parlare della tua vita precedente. Rispondi sempre al telefono se squilla. Lavora sodo, sii felice. Goditi la vita a Wayward Pines. (Wayward Pines)
- Non provi ad andare via, signor Burke. È la regola numero uno. (Wayward Pines)
- Ogni cosa che ci risulta eccentrica, fuori dai canoni estetici e comportamentali conosciuti e rassicuranti, tendenzialmente ce sta sul cazzo. (Questo mondo non mi renderà cattivo)
- Prima regola dell'assassino: celati nell'oscurità, trattieni il respiro e aspetta il momento di colpire.
Seconda regola dell'assassino: conosci il tuo bersaglio, sii in grado di capire i suoi pensieri e i suoi movimenti.
Terza regola dell'assassino: sconfiggi il tuo bersaglio prima che possa venire a conoscenza della tua esistenza! (Soul Eater) - Prima regola di Harry: evitare coinvolgimenti emotivi. (Dexter)
- – Primo, i giudici non possono mai smettere di pronunciare verdetti: è questo lo scopo della loro esistenza. Secondo, i giudici non sanno cosa sia la morte perché li avvicinerebbe troppo agli esseri umani. Terzo, i giudici non potranno mai capire cosa sono le emozioni, sono solo delle bambole.
– E quarto: a tutti i giudici è severamente vietato avvicinarsi alla vita; quella vicinanza li renderebbe difettosi. (Death Parade) - Punto primo, alla domanda su dove vi troviate purtroppo non mi è possibile rispondere. Punto secondo, fra non molto per i signori verrà organizzato un gioco. [...] Punto terzo, la modalità di gioco sarà decisa attraverso una roulette. Punto quarto, partecipando a questo gioco vi giocherete la vostra vita. [...] Punto quinto, non vi sarà possibile uscire fino a che non avrete terminato il gioco. (Death Parade)
- – Qual è la regola d'oro?
– Birra prima dei liquori e finisci la serata, liquori prima della birra e finisci al cesso. (Diario di una nerd superstar) - Quando si circonda il nemico, la prima regola è di non mettersi mai sulle linee di tiro dei propri compagni... pivelli! (Black Lagoon)
- – Questa è la piscina Margarita.
– Ci fai il bagno?
– Sì, mi ci immergo e bevo ogni tanto. Non ci sono regole in una piscina Margarita. (The Last Man on Earth) - Qui dentro a cena vige la regola di ferro: lascia che si sporchi come vuole, poi lo ripuliremo. (Transparent)
- Qui o là fuori, nei momenti difficili, non c'è niente di male a piangere: nessuna regola dice che non puoi esprimere i tuoi sentimenti dentro un gioco. (Sword Art Online)
- Prima regola del gioco della caccia: mai avvicinarsi troppo. (Shades of Blue)
- Regala qualcosa che vorresti ricevere! È la mia regola d'oro quando devo scegliere un regalo! (Chrono Crusade)
- Regola base dell'avvocato: se stai perdendo la causa, manometti le prove. (Tre mogli per un papà)
- Regola numero uno: il poker si basa sull'inganno. Fate finta di avere carte migliori di quanto non siano. Devi manipolare la mente dell'avversario a tuo vantaggio. Devi sapere quando bluffare e fino a quando portarlo avanti. Seconda regola: mettete le emozioni da parte. Dovete giocarvi le carte che avete. Non fatevi coinvolgere dai trucchi degli altri, vi è solo d'intralcio. Terza regola: il poker non è adatto per i giocatori vigliacchi. A volte dovrete puntare tutto. Coraggio puntate! E ora giocatevi le vostre carte. Non vi ho detto l'ultima regola. La casa vince sempre. (The L Word)
- Regola numero uno: l'entusiasmo è decisamente più importante della tecnica. (Sex Education)
- Regola numero uno: non perdete tempo a fare i ruffiani. Vi odio e non cambierete le cose. Protocolli traumatologici, lista telefonica, cercapersone. Le infermiere vi chiameranno al cercapersone, scattate appena vi chiamano, e correte. Questa è la regola numero due. Il vostro primo turno di guardia inizia ora e dura 48 ore. Siete specializzandi, schiavi, nullità, l'ultimo anello della catena alimentare della chirurgia. Richiedete esami, scrivete ordini, siete di guardia a notti alterne fino all'esaurimento, e non lamentatevi. La stanza per chi è di guardia. Gli aiuti la monopolizzano. Dormite quando e dove potete. E siamo alla regola numero tre: se io dormo non svegliatemi, a meno che il vostro paziente non sia in punto di morte. Regola numero quattro, il paziente moribondo non deve essere morto al mio arrivo: non solo avrete ucciso una persona, ma mi avrete anche svegliato inutilmente. [...] Regola numero cinque: quando io mi muovo, voi mi seguite. (Grey's Anatomy)
- Regola numero uno: non metterti mai più in una situazione del genere, il che significa osservare perfettamente il protocollo. Ogni minima strategia dovrà essere approvata da me, quello che non approvo non si fa. (Luther)
- – Regola numero uno: non sederti sui mobili buoni.
– Questo è un mobile buono?
– Regola numero due: nessuna sfacciataggine, capito? (Shameless) - – Regola numero uno: non si parla. Non solo con lei, ma neanche tra voi. Tranne se necessario. Dobbiamo fare in modo che lei pensi che voi siate tutti ipnotizzati.[...]
– Regola numero due: tenetevi a distanza. Non smetterò mai di sottolinearlo a sufficienza. Non dimenticate che è una persona pericolosa. Pensate a lei come a un leone in fuga. Proprio ieri si è messa a lanciare degli oggetti. Se si avvicina troppo interveniamo. Abbiamo tutti queste pistole elettriche, ma in quel caso lo spettacolo finisce e dovrete andar via. Quindi è meglio che vi teniate ad almeno tre metri di distanza. Potete usare lo zoom.
– Ultimo punto: divertitevi. Che è forse la regola più importante. Scattate molte foto e girate liberi per il bosco. Ma state attenti. Noi vogliamo che stiate bene.E ora uscite e divertitevi! E accendiamo le luci su questo grande spettacolo. Coraggio! (Black Mirror) - Regola numero uno: prenditi sempre il merito. (Chuck)
- Regola numero uno: quando provi a ricattare un uomo con una forza mostruosa e un martello gigante in mano assicurati di avere testimoni. (American Horror Story)
- – Ricordati le regole fondamentali...
– Le so, le so: niente religione, niente politica, niente chirurgia estetica. (Smallville) - Seconda regola dello spionaggio: se non capisci chi è la talpa, pensa a chi dorme con te. (Missing)
- Senti, io so che ce stanno tre cose che te fanno esse' una persona giusta co' gli altri. Aiuta' chi te lo chiede senza sta troppo a questiona'. Anna' sempre al passo del più lento. E non lascia' indietro nessuno. Se li segui tutt'e tre magari te becchi qualche sola. Ma almeno quando crepi non finisci nello stesso girone di Margaret Thatcher. (Questo mondo non mi renderà cattivo)
- Sotto con le regole della casa! [...] Uno: non rifare mai il letto prima delle cinque del pomeriggio. Due: non toccare i piatti nel lavello finché non c'è rischio di allagamento. E tre: nonostante le proteste di mio padre, il pavimento della tua stanza è un armadio a tutti gli effetti. (Smallville)
- Vige una regola per cui le Claymore non possono uccidere gli esseri umani. È una legge ferrea, che non ammette eccezioni per nessun motivo, neanche per un incidente involontario. Se una Claymore lo facesse, una sua collega le taglierebbe la testa. È una regola che dimostra come queste creature, che tutti odiano e temono in quanto mezze umane e mezze Yōma, siano effettivamente schierate dalla nostra parte. (Claymore)
- Bene, adesso ecco le regole alle quali dovrà attenersi. Niente visitatori in camera dopo le otto e mezzo di sera, le signore rimangono nel salotto al piano terra, niente scommesse, niente fumo, colazione alle sette e trenta, pranzo alle dodici, cena alle sei, se arriva tardi, mi dispiace. L'affitto settimanale va pagato in anticipo. (quarta stagione)
- – Facciamo così: lei mi rispedisce indietro nel tempo, mi rimanda a Cliffordville, ma voglio avere l'aspetto che avevo allora, regola numero uno!
– Concesso.
– Numero due: voglio ricordare tutto perfettamente tutto quello che è accaduto negli ultimi cinquant'anni! Voglio che tutti questi ricordi non vengano minimamente toccati!
– Concesso anche questo, signor Feathersmith.
– Numero tre: voglio che la città sia esattamente com'era, con le stesse identiche persone che io mi ricordo!
– Non c'è alcun problema. Desidera altro?
– E per finire, voglio che il tutto accada subito! (quarta stagione) - Jesse Cardiff diventò una leggenda del biliardo ma scoprì dopo il suo funerale che essere il migliore comporta un obbligo: continuare a provarlo. Fats Brown, avendo rinunciato al titolo di campione, era sciolto dall'obbligo. Queste sono le regole del gioco ai confini della realtà. (terza stagione)
- Le sarà chiaro che amo il gioco quando si tratta di uccidere. Ho le mie regole e la mia etica da applicare. Quindi, maggiore Kuchenko, ascolti molto attentamente. Questo è il gioco e queste sono le regole. Lei ha dormito per circa tre ore. In questo lasso di tempo io ho piazzato una trappola esplosiva nella sua stanza. Non è visibile, ma è attaccata ad un oggetto di uso comune. Qualsiasi pressione, farà immediatamente saltare in aria l'ordigno. I patti sono questi. Se durante le prossime tre ore riuscirà a trovare la trappola e disattivarla, le sarà permesso di lasciare vivo la sua stanza. Glielo garantisco. Ma tenga conto delle seguenti condizioni, Maggiore. Dovrà cercare attivamente la trappola per tentare di disattivarla. Se dovesse spegnere la luce, verrà ucciso subito. Nel momento in cui lei smettesse di cercare, le spareremo subito. Se non dovesse riuscire a trovare la trappola entro le tre ore pattuite o se dovesse cercare di lasciare la stanza in questo periodo varranno le stesse condizioni: le arriverà una pallottola in testa. (quinta stagione)
- Non scrivo niente se non sono sicuro. Questione di principio. (quarta stagione)
- Non si colpisce l'avversario quando è a terra. E niente pugni sotto la cintura. Tu conosci le regole. (quinta stagione)
- Questo non è un mondo nuovo, ma solo la continuazione di quello del passato. È il risultato di tutte le infinite impronte di distruzione lasciate dai vari dittatori sulle pagine della storia dall'inizio dei secoli. Si è rafforzato, progredito tecnologicamente ed ha acquisito metodi più sofisticati per distruggere la libertà dell'uomo. E, alla pari delle dittature che l'hanno preceduta anche qui una regola è di ferro: la logica è un nemico e la verità una minaccia. (seconda stagione)
- – "Articolo 5: Tenersi per mano. È consentito tenersi per mano solo nelle seguenti circostanze. A: una delle parti rischia di cadere da un dirupo, un precipizio o un cornicione; B: una delle parti merita una sincera stretta di mano per la vittoria del premio Nobel; C: conforto durante le vaccinazioni influenzali." Mi sembra un po' restrittivo.
– Sei libera di consultare un avvocato. (quinta stagione) - – E se succede qualcosa di brutto qual è la regola?
– Salvarti per primo e tornare per Raj solo se rimane tempo. (ottava stagione) - – Sono qui perché hai apertamente violato il nostro contratto tra inquilini, in particolare la sezione 8: "Ospiti", sottosezione C: "Femmine", e paragrafo 4: "Coito": "In caso di coito imminente si richiede una notifica con 12 ore di anticipo".
– È assurdo! 12 ore fa neanche ci conoscevamo! (terza stagione)
- Allora, primo: tu non parli se non interpellato. Secondo: se ti dico di fare una cosa, tu la fai e basta. Terzo: tu non sei lo stagista di regia, tu sei una macchina, sei una scheggia, sei un furetto. Se non ti sta bene, te ne vai! (Arianna Dell'Arti, prima stagione)
- Regola numero uno: fare finta di niente, passività, indifferenza. (Stanis La Rochelle, seconda stagione)
- Regola numero due: bisogna creare un contatto con la ragazza, parlarle, ma mai arrivare da dietro o da davanti, bensì di lato, Seppia. Sopra la spalla, così. Sempre pronti ad andar via. D'accordo? Mi stai seguendo? [...] Una volta avuta la sua attenzione le buttiamo lì un commento acido, sprezzante, un C.A.P. [...] Commento Acido Programmato. (Stanis La Rochelle, seconda stagione)
- Ricordati che in Italia vale la regola delle tre "G": la giusta telefonata, al giusto momento, alla giusta persona! (René Ferretti, terza stagione)
Le regole del quaderno
[modifica]- La persona il cui nome sarà scritto su questo quaderno morirà. Affinché abbia effetto, occorre avere in mente il volto della persona di cui si scrive il nome: in tal modo si evita di colpire eventuali omonimi.
- Se entro quaranta secondi vengono indicate anche le cause della morte, questa avverrà nella maniera descritta; se le cause non vengono specificate la morte avverrà per arresto cardiaco. Dopo aver scritto le cause della morte i dettagli dovranno essere specificati entro i successivi sei minuti e quaranta secondi.
- Nel momento stesso in cui il quaderno tocca il suolo del mondo umano, diventa di sua appartenenza. Il proprietario del Death Note può distinguere l'immagine e la voce del suo proprietario originale, ovvero dello shinigami.
- A colui che usa questo quaderno non è concesso di andare né in paradiso né all'inferno. È possibile fissare il momento della morte indicandolo entro quaranta secondi da quando è stato scritto il nome della vittima o la causa del decesso.
- Chiunque tocchi il quaderno, pur non essendone il proprietario, potrà vedere e udire lo shinigami al quale il quaderno apparteneva in origine. Fintanto che avrà il Death Note il proprietario sarà posseduto per il resto dei suoi giorni dallo shinigami al quale esso apparteneva in precedenza.
- Di norma lo shinigami apparirà al nuovo possessore entro trentanove giorni dal primo utilizzo del Death Note. Fondamentalmente lo shinigami a cui apparteneva il quaderno non farà nulla per favorire o impedire le morti indicate sullo stesso.
- Lo shinigami non è tenuto a fornire spiegazioni su tutte le modalità d'uso del quaderno e sulle regole che verranno applicate al proprietario. Uno shinigami può allungare la propria vita scrivendo il nome di un umano sul suo quaderno, ma un essere umano non può fare altrettanto.
- Un essere umano può accorciare la propria vita usando il Death Note. Il proprietario del Death Note può, in cambio della metà del tempo che gli resta da vivere, ottenere gli occhi dello shinigami che consentono di conoscere il nome e la durata vitale di una persona semplicemente guardandole il volto.
- Uno shinigami non può essere ucciso nemmeno se pugnalato al cuore o colpito con un proiettile alla testa, tuttavia esiste un modo per uccidere gli dei della morte generalmente sconosciuto a loro stessi. Le condizioni indicate sul Death Note si verificheranno solo qualora siano possibili da realizzare per la persona indicata.
- Nemmeno uno shinigami può sapere con precisione fino a che punto le condizioni della morte siano possibili; pertanto l'unico modo è constatare di persona. Una pagina strappata dal Death Note o anche solo un frammento mantiene tutte le caratteristiche del quaderno.
- Purché la scritta permanga a caratteri leggibili e sia eseguita direttamente sul quaderno, essa può essere effettuata con qualunque cosa – cosmetici, sangue o altro. Ci sono molte cose riguardanti il Death Note che nemmeno lo stesso shinigami a cui esso apparteneva in precedenza conosce.
- Nel caso vengano prima redatte cause e condizioni della morte e solo in un secondo tempo venga aggiunto il nome, il quaderno avrà efficacia; il nome deve essere scritto entro diciannove giorni. Anche se a scrivere non è il possessore del Death Note questo sortirà i medesimi effetti se chi scrive un nome ne ha in mente il volto.
- Il Death Note non sortirà alcun effetto su coloro che non hanno raggiunto 780 giorni di età. Qualora si scriva erroneamente per quattro volte il nome di una determinata persona avendone in mente il volto, il Death Note non avrà più efficacia su tale persona.
- Il suicidio è una causa di morte valida, praticamente chiunque può commettere suicidio quindi non è considerato qualcosa di inconcepibile. Che si tratti di suicidio o incidente, la morte della persona indicata non può causare direttamente la morte di altre persone; in tal caso la persona indicata morirà di arresto cardiaco.
- Anche dopo aver scritto il nome della vittima, l'ora e le condizioni della sua morte è possibile apportare qualunque cambiamento entro sei minuti e quaranta secondi. Nel caso si apportino modifiche a quanto scritto nel Death Note entro sei minuti e quaranta secondi occorre prima tracciare due righe sulla parte che si vuole correggere.
- L'ora e le condizioni della morte possono essere modificate, tuttavia una volta che è stato scritto il nome della vittima la sua morte non può essere evitata in alcun modo. Chiunque smarrisca il Death Note o ne subisca il furto perderà il diritto di proprietà a meno che non lo recuperi entro 490 giorni.
- Chiunque smarrisca il quaderno dopo aver fatto lo scambio degli occhi con uno shinigami perderà oltre ai ricordi legati al Death Note anche il potere degli occhi; la durata della sua vita resterà comunque dimezzata. È possibile prestare il Death Note senza perderne la proprietà; chi lo riceve potrà a sua volta prestarlo a terzi.
- Lo shinigami non seguirà la persona a cui è stato prestato il Death Note ma sarà sempre accanto al suo proprietario; chi ha ricevuto il Death Note in prestito non può effettuare lo scambio degli occhi. Qualora il proprietario del Death Note muoia mentre questo è stato prestato ad altri la proprietà passa a colui che lo possiede in quel momento.
- Qualora il Death Note venga rubato e il proprietario sia ucciso dal ladro, la proprietà del quaderno passa automaticamente a quest'ultimo. Qualora il nome di una vittima sia indicato su due o più quaderni avrà la precedenza il quaderno su cui è stato scritto prima indipendentemente dall'ora prevista per il decesso.
- Se lo stesso nome viene riportato su due Death Note con uno scarto di sei centesimi di secondo i due nomi verranno considerati scritti simultaneamente e la vittima designata non morirà. Ogni shinigami deve possedere almeno un Death Note, il quale non può essere ceduto a un essere umano né è consentito che un umano vi scriva sopra.
- Gli shinigami possono scambiarsi i Death Note a vicenda e scrivere sui quaderni di altri shinigami senza problemi. Se uno shinigamii prova simpatia per un determinato individuo e usa il Death Note allo scopo di allungarne la vita morirà immediatamente.
- Una volta morto uno shinigami scompare, ma non il suo Death Note; esso passerà di proprietà al prossimo shinigami che lo toccherà, ma il buon senso vorrebbe che lo si cedesse al Grande Capo degli shinigami. Nel mondo degli umani il possessore di un Death Note deve toccare il quaderno di un altro possessore per vederne il rispettivo shinigami.
- Un individuo dotato degli occhi di uno shinigami può leggere il nome e la durata vitale di una persona vedendone il volto. I possessori di un Death Note non sono più prede bensì predatori; pertanto, non avendo bisogno di conoscere altre durate vitali se non quelle delle proprie vittime, non possono conoscere la durata vitale di chi possiede un quaderno (inclusa la propria). Uno shinigami non può rivelare a un essere umano i nomi e le durate vitali che può leggere grazie ai propri occhi, ciò al fine di evitare di creare confusione nel mondo degli umani.
- Prerequisito per un Death Note usato nel mondo umano è la volontà di uno shinigami vivente di lascialo usare a un umano nel mondo degli umani; dopodiché (sebbene ciò sia assai improbabile) se uno shinigami che ha posseduto un essere umano morisse il Death Note da lui portato nel mondo degli umani non perderebbe la sua efficacia.
- Nel caso si scriva "incidente" come causa della morte senza specificare le condizioni della stessa la vittima morirà in un incidente dopo sei minuti e quaranta secondi. Anche se le condizioni indicate per l'incidente riguardano solo la vittima designata, se esso rischia di causare un grave impatto sull'ambiente circostante e su altre persone, la vittima morrà di arresto cardiaco in modo da non coinvolgere nessuno.
- La durata vitale visibile grazie allo scambio degli occhi con uno shinigami corrisponde alla vita futura nel mondo degli umani. Il nome visibile tramite gli occhi dello shinigami è il nome necessario per uccidere quella determinata persona, anche qualora non dovesse corrispondere al nome con cui essa è registrata all'anagrafe.
- Qualora si perda la proprietà del Death Note si diventa incapaci di riconoscere l'aspetto e la voce dello shinigami a cui esso è legato; se però il possessore lascia che qualcun altro tocchi il quaderno da quel momento quella persona sarà in grado di riconoscere lo shinigami. Di conseguenza, se un individuo che non ha il diritto di proprietà del quaderno lo tocca e vede così lo shinigami egli continuerà a distinguerlo, a meno che non diventi proprietario del quaderno e successivamente ne perda il possesso.
- Se il possessore di un Death Note scrive erroneamente un nome per quattro volte la vittima non potrà più essere uccisa per mezzo del Death Note; tuttavia colui che sbaglierà intenzionalmente a scrivere un nome per quattro volte morirà. La persona il cui nome venga scritto volontariamente in modo errato per quattro volte non diventerà immune al Death Note.
- Una volta riacquisita la proprietà di un Death Note ritornano i ricordi ad esso relativi; nel caso il proprietario abbia avuto a che fare con altri Death Note riaffioreranno i ricordi relativi a ciascuno di essi. I ricordi possono tornare anche senza acquisire la proprietà del Death Note, ma essi durano soltanto finché si tocca il quaderno.
- Se il Death Note entra a far parte del mondo degli umani contro la volontà dello shinigami che ne ha la proprietà, a questi sarà concesso di restare nel mondo degli umani allo scopo di recuperare il proprio quaderno. Se ci sono altri Death Note nel mondo degli umani, lo shinigami non potrà rivelare ad alcun essere umano la loro ubicazione e l'identità dei loro proprietari.
- Nell'eventualità che nel mondo degli umani ci siano sette o più Death Note avranno effetto solo i primi sei toccati dagli umani. Il settimo Death Note non avrà alcun effetto finché uno degli altri non perderà la sua efficacia finendo bruciato o distrutto o venga preso da uno shinigami che lo riporti nel suo mondo.
- Se si scrive il nome di una vittima a cavallo di pagine diverse il Death Note non avrà alcun effetto. Ciononostante il fronte e il retro di un foglio sono considerati come una pagina sola; quindi se per esempio si scrive il nome sul davanti e il nome sul retro il Death Note avrà effetto.
- Nel mondo degli shinigami esistono alcune copie di ciò che nel mondo degli umani verrebbe definito un manuale per l'uso sulla Terra del Death Note, tuttavia non è concesso cedere tale manuale a un essere umano. Uno shinigami ha il pieno diritto di leggere il manuale e rivelarne i contenuti a un essere umano, di qualunque argomento si tratti.
- La persona il cui nome sarà scritto su questo quaderno morirà. La persona che userà questo quaderno non avrà accesso né al Paradiso né all'Inferno.
- Prima o poi tutti gli esseri umani muoiono, senza alcuna eccezione. Dopo la morte vi è il nulla.
- Le regole [del poker] sono semplici: giochiamo per soldi, chi da le carte gioca per prima e bisogna incoraggiare il libero pettegolezzo. (prima stagione)
- La prima regola del ficcanasare è ricordarsi dove va ogni cosa. (terza stagione)
- – È vietato parlare di dottori quassù...
– O di malattie...
– Se lo fai devi andare via, è la regola. (quarta stagione) - Io e i ragazzi abbiamo solo due regole per questi weekend: niente pantaloni a quadri, niente donne. (quarta stagione)
- Conoscete le regole: niente dolcetto, gli tocca lo scherzetto. (quarta stagione)
- Allora, nuova regola: d'ora in poi sesso solo in camera da letto, a porta chiusa, tra le diciannove e le ventidue. (quinta stagione)
- Alcune regole di base: niente scarpe infangate sui tappetini. (quinta stagione)
- Ad esempio ho questa regola: niente armi giocattolo. (quinta stagione)
- Non esco con le mie allieve, questa è una regola ferrea per me. (quinta stagione)
- Regola numero uno del codice femminile: mai andare a letto con l'ex marito di un'amica. (sesta stagione)
- Mike e io abbiamo una regola: facciamo finta che Katherine non esista. (sesta stagione)
- Sono regole molto chiare: non si devono dire parolacce, non bisogna imbrogliare agli esami, non è una bella cosa mentire agli amici, non si desidera un uomo che non sia il proprio, e non si tradisce l'uomo che invece lo è. (sesta stagione)
- Abbiamo una regola: se salvi nostra figlia da un aereo che sta per schiacciarla ricevi quel televisore. (sesta stagione)
- Se si vuole organizzare una cena di successo, ci sono alcune regole che devono essere seguite. Se viene usato il servizio di posate d'argento, deve essere lucidato. Se viene messa della musica, deve essere di sottofondo. Se gli ospiti portano del vino, deve essere servito. E se la serata deve essere un grande successo, è necessario un brindisi. (sesta stagione)
- E la regola numero uno per una cena di successo: [...] è ridurre al minimo le discussioni sul tuo matrimonio. (sesta stagione)
- Tu conosci le regole, Strauss: non si deve mai e poi mai interrompere uno show. (settima stagione)
- È troppo confidenziale: prima regola della terapia. In realtà la prima regola è: niente vino, ma le farò cambiare idea. (settima stagione)
- – Tesoro, ricordi la regola dei biscotti, vero?
– Non possiamo mangiarli dopo le cinque perché lo zucchero ci eccita.
– Sì, ma stasera tutto è consentito. (prima stagione) - Tom e Lynette Scavo avevano seguito poche semplici regole: condividere sempre i lavori in casa, mai sprecare l'acqua calda, e mai e poi mai andare a letto arrabbiati. (ottava stagione)
- Tom e Lynette stavano imparando le regole della separazione, la prima regola? [...] Non ci sono regole. (ottava stagione)
- Molto bene: ecco le regole della casa. Regola numero uno: il mio spazio è il mio spazio! [...] Regola numero due: lascio alla Tata le regole successive. Sono lieto di avervi qui, purché la cosa non mi rechi disturbo.
- Regola 891 delle Giovani Marmotte: c'è sempre una soluzione ad ogni problema.
- Regola numero due del manuale: nella ricerca della verità, le Giovani Marmotte devo aprire la mente anche a ciò che non conoscono.
- Conosci le regole: bisogna fare quello che bisogna fare. (prima stagione)
- L'ordine democratico dei pianeti proibisce interferenze con mondi sottosviluppati. È una regola nota come "legge di Brannigan". (prima stagione)
- – Qual è la prima regola di un bravo capitano secondo Peter Pappagallo?
– Rispettare sempre la gerarchia del comando, capitano.
– Esatto Sbrillo, ti sei appena guadagnato un invito alla tavola del tuo capitano. (terza stagione) - Ricorda la legge del ghiaccio: spesso e blu regge anche un iglù, sottile e suadente pericolo costante. (sesta stagione)
- La verità viene sempre a galla, è una delle regole fondamentali del tempo. (prima stagione)
- Non dimenticare la tua prima regola in battaglia: diffida dei Bass che portano doni. (terza stagione)
- Ma ricordate: la regola più importante nel gioco d'azzardo è che vince sempre il banco. (quinta stagione)
- – Anch'io ho delle regole di vita, e una è tra tutte la più importante.
– Quale?
– Cerca di tenere più basso possibile il numero dei tuoi errori. - Conosco una regola molto importante: quando sei sbronzo tieni cucite le labbra.
- Ho una regola molto semplice: non fare mai niente che possa danneggiare gli altri.
- – Ma se è regola che gli uomini si distruggano a vicenda, è fatale anche l'autodistruzione?
– Cambiare le regole può dipendere da noi. Da noi, da ognuno di noi. - Ora ti rivelo una regola fondamentale: dovremmo tutti comportarci al meglio, naturalmente ognuno al suo livello, perché solo recuperando la parte migliore di noi potremo avere la parte migliore delle cose. Ti cambia la vita, sai?
- Apri il serbatoio del cervello perché sta per arrivare un pieno di conoscenza novantuno ottani. Il tradimento ha tre regole. Non è tradimento se non sei tu quello sposato. Non è tradimento se nel nome di lei ci sono due vocali vicine. Non è tradimento se ha un prefisso diverso dal tuo. Sei salvo in tutti e tre i casi! (Barney Stinson, terza stagione)
- Conosci le regole: se ti comporti male io porto via uno dei tuoi giocattoli. (ottava stagione)
- Dico sul serio è stato lui [Gesù] a gettare le basi per la regola dei tre giorni. Ha aspettato tre giorni per resuscitare, ottima decisione! Se lo avesse fatto il giorno dopo molti non si sarebbero neanche accorti che era morto: "Ehi Gesù tutto bene?" E lui avrebbe risposto "Tu che cosa ne dici? Ieri ero più di là che di qua!" E quello "Oggi però ti vedo in gran forma ragazzo!" E Gesù avrebbe dovuto stare lì a spiegare che era risorto, che era stato un miracolo e l'altro, già me lo vedo: "Oh certo, se lo dici tu, fratello!" E notate che non è risorto di Sabato, il Sabato c'è da fare, pulire casa, lavorare al telaio, regolarsi la barba, no! Lui ha deciso di aspettare un numero di giorni ideale, tre! (Barney Stinson, quarta stagione)
- E va bene! Allora sappi che puoi restare qui. Due giorni. Però, sappi che c'è una regola: non puoi cambiare niente. (Barney Stinson, seconda stagione)
- La mia regola aurea è mai offrire la cena a qualcuno per ottenere un sì! Cenare con una persona è un'attività molto intima, che implica quindi un livello di comunicazione e anche di contatto visivo che il sesso non ha! Io sarò anche antiquato ma devo andare a letto con una ragazza almeno tre volte prima di un'eventuale cena con lei. (Barney Stinson, sesta stagione)
- Non devi mai e poi mai e poi mai amare il tuo vicino! (Barney Stinson, terza stagione) [la regola di platino]
- Profilo basso, la prima regola degli appuntamenti combinati è proprio questa! (sesta stagione)
- Una ragazza può essere pazza purché però sia altrettanto gnocca. [indicando alcuni punti sul grafico] Se è pazza tanto così, sarà tanto così gnocca. Se è pazza tanto così, sarà tanto così gnocca. Una ragazza non deve trovarsi al di sotto di questa riga nota anche come "diagonale di Vicky-Mendoza". Era una con cui uscivo, campionessa di salto di questa linea: si rasava la testa e perdeva quattro chili, mi infilzava con una forchetta e si rifaceva il seno. Quasi quasi le telefono... (Barney Stinson, terza stagione)
- Io ho delle regole: se porti una pistola a un incontro d'affari io me ne vado. (terza stagione)
- – La cucina è chiusa, quando il laboratorio è aperto...
– Ma io ho fame.
– Sono le regole. (quarta stagione) - – Qual è la regola?
– Dobbiamo essere prudenti in privato e audaci in azione...
– Non importa a quanti pericoli siamo esposti durante il lavoro, ma quando non siamo in servizio evitiamo rischi inutili. (quinta stagione)
- Regola numero uno: mai tenere insieme i possibili colpevoli. (prima stagione)
- Regola numero due: usare guanti sulla scena del crimine. (prima stagione)
- Regola numero tre: mai credere a quello che le dicono, controlli sempre. (prima stagione)
- – Regola numero nove: non uscire mai senza coltello.
– Sicuri? Credevo che la nove fosse: non chiedere a una ragazza quanto pesa.
– Be', dipende dal fatto che tu ci voglia uscire o no. (prima stagione) - – Regola numero dodici?
– Mai uscire con un collega. (prima stagione) - La regola numero nove è: non andare mai in giro senza un coltello. (prima stagione)
- Regola numero sette: dare molti particolari, quando si mente. (prima stagione)
- – Così forse la prossima volta terrai presente la regola numero ventitré...
– Quella che dice di non sposare una donna che mangia più di te?
– Mai toccare il caffè di un Marine, se non si cerca la morte. (seconda stagione) - Regola diciotto: meglio domandare perdono dopo, che chiedere il permesso. (terza stagione)
- – La regola numero otto sarà la tua salvezza.
– Mai uscire con i colleghi?
– No, mai uscire senza pugnale.
– Pensavo fosse la nove...
– Mai dare niente per scontato. (terza stagione) - – Regola numero tre?
– Non essere mai irraggiungibili. (terza stagione) - – Regola numero otto: mai supporre nulla.
– La frase esatta è: mai dare nulla per scontato. (terza stagione) - – Regola numero nove: tieni sempre una scorta.
– Gibbs non ha detto che la nove era: portare sempre un coltello?
– Non delle regole di Gibbs, delle mie. (terza stagione) - È una questione di regole, e una delle più importanti è che chi non fa parte del personale medico non può entrare in traumatologia a meno che non sia ricoverato. (terza stagione)
- – Regola numero tre: mai sottovalutare il tuo avversario.
– No, veramente la regola numero tre...
– Quella di DiNozzo... è la regola numero tre, pivello. (terza stagione) - Regola DiNozzo numero uno: non resto in panchina quando i miei uomini sono nei guai. (quarta stagione)
- La regola è: mai rifare i classici. (quarta stagione)
- Regola numero uno: non si accetta da bere dagli sconosciuti. (quarta stagione)
- Regola ventidue: mai disturbare Gibbs durante un interrogatorio. (quarta stagione)
- A Baghdad, quando incontri gente armata, cambi strada, è la regola. (quarta stagione)
- – Il modo migliore per mantenere un segreto è tenerlo per se. Seconda opzione, parlarne a un altra persona solo se indispensabile. Una terza opzione non c'è. Questa è la regola numero quattro, giusto?
– La numero uno però è più importante di tutte le altre.
– Mai fare le scarpe al tuo compagno di squadra?
– Mai mentire al tuo compagno di squadra. (quarta stagione) - – Sa qual è la prima lezione che ho imparato?
– Qual è?
– Non firmare alcun documento che il tuo avvocato non abbia letto. (quarta stagione) - Gibbs ha una regola: mai mettere nella stessa stanza due sospettati. (quarta stagione)
- – Regola trentotto?
– Caso tuo, comandi tu. (decima stagione) - Regola dieci: mai farsi coinvolgere personalmente in un caso. Regola quattordici: tendi la corda, non spezzarla. (undicesima stagione)
- Regola ventotto: quando ti serve aiuto, chiedilo. (tredicesima stagione)
- Ci sono delle regole in questo posto. La più importante delle quali è che nel momento in cui ti mostri debole significa che lo sei. (prima stagione)
- Qui non sei a casa tua, ci sono delle regole. Non si dorme tutto il giorno, è deprimente. Pulisci quello che sporchi, se trovo casino sul pavimento, il mio pavimento, mi sentirai. E tieni il cibo nei contenitori, e non voglio in giro scoiattoli o scarafaggi che vengono a mangiare i tuoi noodles. (prima stagione)
- Io ho una sola regola: niente droga, e tu mi hai mentito. (prima stagione)
- Regola numero uno: mai innamorarsi di una donna etero. (prima stagione)
- Lezione numero uno: non commettere reati, perché la prigione è un gran brutto posto. (quarta stagione)
- Regola numero due, paragrafo segreto: se vuoi ingannare il tuo nemico, inganna prima i tuoi amici.
- Regola numero tre, paragrafo segreto: con un vero amico, potrai dividere la sofferenza e moltiplicare la felicità.
- Regola numero cinque, paragrafo segreto: caccia il coniglio come se fosse un leone.
- Per quanto brutta sia non c'è situazione che non si possa sfruttare. Questa è una regola d'oro, mia cara!
- Per dimenticare ci vuole almeno la metà del tempo che si è stati insieme [...] è la regola del lasciarsi.
- E li su due piedi creai la mia prima regola del lasciarsi: distruggere tutte le foto in cui lui ha un'aria sexy e tu sembri felice.
- Regola del lasciarsi numero due: mentire. È più facile che ammettere che era per questo che avevi invitato il nuovo Yankee e mandato il conto in rosso per comprare il vestito.
- Regola del lasciarsi numero tre: finché non si è emotivamente stabili non mettere piede nei negozi.
- Regola del lasciarsi numero quattro: non smettere di pensare a lui neanche per un momento, perché è in quel momento che lui apparirà.
- E infine la regola del lasciarsi più importante di tutte: non conta chi ti ha spezzato il cuore o quanto ci vuole per guarire, non ce la farai mai senza le tue amiche.
- Le tre piccole massime indispensabili per andare avanti nella vita. Numero uno: "Mi raccomando, coprimi!". Numero due: "Mitico! Ottima idea, capo!". Numero tre: "Era già così quando sono arrivato io!". (seconda stagione)
- [Decidendo chi deve andar fuori a buttare la spazzatura]
– È questa la regola: chi lo riempie alla follia lo deve buttar via!
– Ah, no! Non mi tocca finché non trabocca! (nona stagione) - Il codice di cortile della scuola, Marge! Le regole che insegnano a un ragazzo a diventare uomo! Aspetta... "Non fare mai la spia". "Prendi sempre in giro quelli che sono diversi da te". "Non dire mai niente fino a quando non sei sicuro che tutti gli altri la pensano esattamente come te"! (prima stagione)
- Marge, è la regola d'oro: tratta gli altri come gli altri maltrattano te! (ventiduesima stagione)
- – Mi sento in colpa a venire qua tutte le domeniche e non comprare mai niente.
– Perché? Seguiamo le regole: se è infilzato con uno stuzzicadenti è gratis! [infilza un pollo intero] (decima stagione) - Regola 26 del sindacato: Ogni dipendente dev'essere premiato almeno una volta come lavoratore della settimana a prescindere dall'incompetenza madornale, l'obesità o sudorazione puzzolente! (quinta stagione)
- – Udite udite, la Corte degli Affari Infernali è ora in seduta.
– Molto bene, ma prima qualche regola di base. Numero uno: faremo una pausa per la toilette ogni mezz'ora.
– D'accordo. Numero due: la giuria la scelgo io. (quinta stagione)
- – Per me, meno di cento anni è quasi giusto.
– Chi l'ha inventata questa regola?
– La persona che ti sta interrogando. (prima stagione) - Signora Gilmore, qui le regole sono regole: chi arriva in ritardo perde ogni diritto di partecipare al test. (prima stagione)
- È la regola: chi compie gli anni riceve regali. (prima stagione)
- Non salirà sulla tua motocicletta. [...] Un'altra puntualizzazione: non la distoglierai dai doveri della scuola, e tratterai meglio le mie piante. [...] Mi riservo di cambiare, riformulare spuntare o aggiungere regole a questa lista in ogni momento senza preavviso scritto, è chiaro? (prima stagione)
- – Devi restare calma qualunque cosa ti capiti, qualunque. Se ti punta un autobus, tu lascia che ti spappoli! Se un meteorite cade e ti colpisce in pieno e ti riduce in pulviscolo, tanto piacere!
– E non ti puoi spostare?
– Giusto! Mentre lo dicevo sentivo che c'era qualcosa di poco logico...