Dio
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Citazioni su Dio.
Citazioni
[modifica]- Adoreremo volentieri Giove, Ercole o Pallade, ma non vogliamo più saperne di quel fantomatico artefice dell'universo che invece si muove da solo, non vogliamo più saperne di un dio senza estensione ma che pure riempie tutto della sua immensità, di un dio che è onnipotente ma non realizza mai quello che desidera, di un essere immensamente buono ma che scontenta tutti, di un essere amico dell'ordine ma nel cui governo tutto è disordine. (Donatien Alphonse François de Sade)
- Ai piedi di Dio noi ritroviamo ogni verità perduta, tutto ciò che era precipitato nel buio diventa luce, tutto ciò che era tempesta si acquieta, tutto ciò che sembrava un valore, ma che valore non è appare nella sua veste vera. (Annalena Tonelli)
- Anche a Dio deve piacere uccidere. Lo fa in continuazione. E noi non siamo fatti a sua immagine? (Hannibal)
- Ascolto e scorgo Dio in ogni oggetto, e tuttavia Dio non lo capisco affatto, | come non capisco chi mai possa esiste più straordinario di me. || Perché dovrei desiderare di vedere Dio meglio di quanto non lo veda oggi? | Vedo qualcosa d'Iddio in ogni ora delle ventiquattro, in ogni momento di esse, | nei volti di uomini e donne vedo Dio, e nel mio volto riflesso allo specchio, | trovo lettere inviate da Dio per le strade, ognuna firmata col nome d'Iddio, | e le lascio dove si trovano, perché so che, ovunque mi rechi, | altre puntuali verranno, per sempre e per sempre. (Walt Whitman)
- Benedetto sia Iddio, benedetto sia Colui che regge il Suo mondo con sapienza e con ordine e per il quale non esiste cosa che desti stupore. Se tu potessi investigare quanto è celato alla tua ragione. non troveresti nulla che non sia miracolo. Esiste, per esempio, miracolo più grande di questo: che io e tu siamo ancora vivi? (Shmuel Yosef Agnon)
- C'è un solo Dio, è il silenzio di Dio. (Joë Bousquet)
- – Che cos'è Dio?
– Sai quando vuoi tantissimo una cosa e allora chiudi gli occhi ed esprimi quel desiderio? Dio è quello che ti ignora. (The Island) - Che cosa è dio per la mente che crede, se non il padrone dei padroni, il re dei re di tutto l'universo? È il prepotente massimo. (Luigi Fabbri)
- Che cosa viene dopo Dio? Che cosa segue lungo la scia del nostro lasciar andare Dio? Che cosa emerge dalla notte del non-sapere, da quel momento in cui si abbandona e ci si abbandona? Soprattutto per coloro i quali, dopo essersi sbarazzati di "Dio", sono ancora in cerca di Dio? (Richard Kearney)
- Che Dio si benedica. (Zucchero Fornaciari)
- Chi non abbandona Dio, avrà sempre una guida nella vita, sicura e diritta. Non prevarranno deviazioni, tentazioni, passioni a smuovere colui che del lavoro e della scienza di cui l'initium est timor Domini, ha fatto il suo ideale. (Giuseppe Moscati)
- Chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente perché comincia a credere a tutto. (attribuita a Gilbert Keith Chesterton)
- Chi non ha genitori, non può contare su qualcuno che lo istruisca: Yahvè è quindi necessariamente un autodidatta. (Harold Bloom)
- Chi vuole penetrare nel fondo di Dio, in ciò che ha di più intimo, deve prima penetrare nel fondo proprio, in ciò che ha di più intimo, giacché nessuno conosce Dio se prima non conosce se stesso. (Meister Eckhart)
- Ci stanno ingannando. Non c'è nessun Dio [...] e tutto questo parlare di Dio è pura assurdità. (Iosif Stalin)
- Come fare di un popolo il padrone di se stesso, se non è sottomesso a Dio? (Alexis de Tocqueville)
- Come mai è sempre merito di Dio quando succede qualcosa di bello? (Dr. House)
- "Come si immagina Dio?" "Capelli bianchi, barba lunga e niente uccello." (Charles Bukowski)
- Con il legno | l'uomo fa le porte, | Dio gli alberi. (Lillo Gullo)
- Con la sua onnipotenza Dio ha deciso non solo di non esistere, ma anche di non essere mai esistito. (Anacleto Verrecchia)
- Con sottile ironia nobilitiamo Dio con l'appellativo di Padre, pur sapendo bene che un padre come lui lo impiccheremmo, se riuscissimo a catturarlo. (Mark Twain)
- Confidare in Dio diffidare di noi. (Giuseppe Marello)
- Cosa mangia Dio che ha basato la vita sulla catena alimentare? (Giordano Bruno Guerri)
- Così, solamente Dio, ovvero l'Essere necessario, ha questo privilegio: Posto che il suo Essere sia possibile, Egli non può non esistere. Ora, già questo è sufficiente per conoscere a priori l'Esistenza di Dio; nulla può infatti impedire la possibilità di ciò che non comporta nessuna limitazione, nessuna negazione e, di conseguenza, nessuna contraddizione.
Abbiamo quindi dimostrato a priori l'Esistenza di Dio mediante la realtà delle verità eterne.
Ma l'abbiamo già dimostrata anche a posteriori muovendo dall'esistenza degli esseri contingenti, i quali possono infatti avere la loro ragione ultima o sufficiente nell'Essere necessario, cioè in quell'Essere che ha in se stesso la ragione della sua Esistenza. (Gottfried Wilhelm von Leibniz) - Credo che a volte, quando non riusciamo a discernere bene la nostra strada lungo vie del tutto ignote, Dio ci guida finché tutto non torna a schiarirsi e a ridivenire luminoso. (Frances Parkinson Keyes)
- Credo che il nome di Dio non solo non si debba nominare invano, ma penso che non si debba nominare affatto. (Konrad Lorenz)
- Credo in Dio. In effetti, credo in un Dio personale che agisce e interagisce con la creazione. Credo che le osservazioni circa la regolarità dell'universo fisico, e l'apparentemente eccezionale messa a punto delle condizioni dell'universo per lo sviluppo della vita suggeriscano che un Creatore intelligente sia responsabile. (William Phillips)
- Da lungo tempo ho capito che il buon Dio non ha bisogno di nessuno (ancor meno di me che di altri) per far del bene sulla terra. (Teresa di Lisieux)
- Di Dio non possiamo dire nulla, come è in sé, ma solo quel che egli fa per noi. (Wilhelm Herrmann)
- Dio ama i plagiari. E così sta scritto: «Dio creò l'uomo a Sua immagine, a immagine di Dio lo creò». Dio è il plagiario originale. Con carenza di fonti ragionevoli da cui rubacchiare – l'uomo creato a immagine di che? Degli animali? – la creazione dell'uomo fu un plagio riflessivo; Dio depredò lo specchio. (Jonathan Safran Foer)
- Dio appare, l'uomo si annienta; e più la Divinità si fa grande, più l'umanità diventa miserabile. (Michail Aleksandrovič Bakunin)
- Dio c'è. Ma temo sia incazzato. (Alfredo Accatino)
- Dio chiama a sé le anime attraverso molte vie: la vocazione religiosa nasce in un cuore talvolta improvvisamente, talvolta invece matura lentamente. (Antonio Ricciardi)
- Dio ci si arrapa con i marines. Perché noi ammazziamo tutto quello che vediamo! Lui fa il suo mestiere, noi facciamo il nostro! E per dimostrargli il nostro apprezzamento per averci dato tanto potere, noi gli riempiamo il cielo di anime sempre fresche! Dio è arrivato prima del Corpo dei marines e quindi a Gesù voi potete offrire il cuore, ma il vostro culo appartiene alla nostra arma! (Full Metal Jacket)
- Dio ci volle nascosta l'anima al riparo dal nostro indiscreto sguardo degli occhi: ma pure non ha voluto che di tutto ci dovessimo l'uno all'altro affidar ciecamente con troppo pericolo di inganni, tradimenti e sciagure. (Vittorio Bersezio)
- Dio creò l'uomo a sua immagine: vuol dire probabilmente che l'uomo creò Dio secondo la sua immagine. (Georg Christoph Lichtenberg)
- Dio – di qualsiasi Dio si tratti – dovrà pur sempre aprire le sue braccia su di noi. Noi viviamo sempre su una linea, siamo sospesi sul ponte. (Aaron Ciechanover)
- «Dio» dice San Paolo «lo vediamo qui in terra per riflesso e per enigma. Dopo morte lo vedremo sul serio.» (Alfredo Panzini)
- Dio è all'inizio, non mai alla fine. (Angelo Fiore)
- Dio è come il mare: sorregge chi gli si abbandona. (Guido Morselli)
- Dio è di bocca buona e pur di ricondurci a riconciliarci con Lui, si serve delle più disparate giustificazioni. (Beatrice Fazi)
- Dio è come leggere un libro pieno di sorprese. (Milena Vukotic)
- Dio è femminile e non maschile. (Hernán Huarache Mamani)
- Dio è il fondamento e non si può che pensarlo così. (Robert Spaemann)
- Dio è il mio personaggio immaginario preferito. (I Simpson)
- Dio è il nome che dall'inizio dei tempi gli uomini dettero alla loro ignoranza. (Max Nordau)
- Dio è il punto di contatto fra lo zero e l'infinito. (Alfred Jarry)
- Dio è il Silenzio, Dio è l'Assenza, Dio è la Solitudine degli uomini. (Jean-Paul Sartre)
- Dio è il sommo Sé. Egli è intocco dalle pene della vita, dalle azioni e dalle loro Conseguenze. (Patañjali)
- Dio è la nostra radice comune. (Maurice Zundel)
- Dio è l'invisibile evidente. (Victor Hugo)
- Dio è l'unico essere che, per regnare, non ha nemmeno bisogno di esistere. (Charles Baudelaire)
- Dio è meglio non incontrarlo. Ce lo ha fatto capire in tutte le maniere. Chi è venuto in contatto con Giove, Venere, Apollo, Diana e compagnia bella ne è sempre uscito con le ossa rotte, col fegato piluccato da becchi instancabili, stuprato da tutte le forme organiche e inorganiche; sbranato dai cani; scuoiato vivo; condannato ad invecchiare senza morire; trasformato in vegetale, animale, statua di sale. (Tiziano Scarpa)
- Dio è ovunque e ha mille nomi, | ma non c'è foglia d'erba | che non lo riconosca. | Siamo venuti assieme sulla terra, | perché non spartire gioie e dolori? (Nund Rishi)
- Dio è presente nel cuore di tutti, se non come presenza, almeno come nostalgia. (Antonio Bello)
- Dio è quel Signore che si compiace ad innalzare ciò che è umile, e ad abbassare ciò che è stato in alto, in poche parole, a rompere ciò che è costruito e a costruire ciò che è frantumato. (Martin Lutero).
- Dio era sempre, è e sarà, o meglio, è sempre. Infatti l'"era" e il "sarà" indicano dei frammenti del tempo, in rapporto a noi, e della natura transeunte, mentre Dio è sempre, e proprio questo è il nome che dà a se stesso mentre dà l'oracolo a Mosè sulla montagna. Dio infatti, racchiude e possiede in sé tutto l'essere, che non ha avuto principio e non è destinato a finire, un mare di essere, se così si può dire, infinito e illimitato, che oltrepassa ogni idea di tempo e di natura. (Gregorio Nazianzeno)
- Dio è tremendo. Come i veri credenti sanno, Dio non è nulla di misurato o tranquillo o ragionevole o pacato: è un «infinito eccesso», una fatale sovrabbondanza rispetto a tutti gli uomini e alle cose create. (Pietro Citati)
- Dio è triste?
Per essere triste dovrebbe esistere, no?
Lo so, disse lei, dandogli un leggero buffetto sulla spalla. È per quello che lo chiedevo, per sapere finalmente se ci credi!
Allora ti dirò solo questo: se Dio esiste, ha molte ragioni per essere triste. E se non esiste, secondo me anche questo Lo rattrista non poco. Insomma, per rispondere alla tua domanda, Dio deve essere triste. (Jonathan Safran Foer) - Dio è un tintore. Come le buone tinture, che si dicono genuine, muoiono con le cose che sono state tinte con esse, così è con le cose tinte da Dio: poiché le sue tinture sono immortali, esse diventano immortali grazie ai suoi colori. (Vangelo secondo Filippo)
- Dio è una forza più potente di mamma e papà messi insieme. (I Simpson)
- Dio è uno scandalo – uno scandalo che frutta. (Charles Baudelaire)
- Dio è vicino a ciò che è piccolo, ama ciò che è spezzato. Quando gli uomini dicono: «perduto», egli dice: «trovato»; quando dicono «condannato», egli dice: «salvato»; quando dicono: «abietto», Dio esclama: «beato!». (Dietrich Bonhoeffer)
- Dio ha creato gli uomini. Prima o poi ci riproverà. (Alfredo Accatino)
- Dio mi sta bene, e anche la patria e la famiglia; ma il trilogismo Dio-Patria-Famiglia non mi sta più bene. Dico no a quel dio usato come cemento nazionale, a quella patria spesso usata per distruggere altre patrie, a quella famiglia chiusa nel proprio egoismo di sangue. Non mi riconosco tra quei cittadini ligi e osservanti che vanno in chiesa senza fede, che esaltano la famiglia senza amore, che osannano alla patria senza senso civico. (Adriana Zarri)
- Dio mitiga i nostri timori di mammiferi e l'insopportabile prospettiva che i nostri piaceri un giorno abbiano fine. (Muriel Barbery)
- Dio nasce sempre in esilio, nell'esilio di noi stessi ed anche nell'esilio che noi gli conserviamo. (Franz Weyergans)
- Dio non c'è. Puoi cavare le viscere a tua sorella, puoi limare il cranio d'una bambina fino a fare spiccinare il cervello, puoi cuocere il tuo migliore amico, cavare le unghie i denti gli occhi il fegato di tuo padre, puoi giacere – se ci riesci – con tutte le tue consanguinee e nemmeno la scriminatura si muoverà a quel lucido, correttissimo, urbanissimo niente che è Iddio. (Giorgio Manganelli)
- Dio non è altro che la figurazione di quell'Ideale di amore, di giustizia, di pace che è in cima di tutte le umane aspirazioni. Far dipendere la morale da Dio è come farla dipendere da sé stessa. (Mario Rapisardi)
- Dio non è che l'immagine di qualche cosa, principio, forza, idea, spirito, volontà, che noi non possiamo concepire né nominare. (René Barjavel)
- Dio non è che una parola inventata per spiegare il mondo. (Alphonse de Lamartine)
- Dio non è geloso dei suoi privilegi, non ne ha. (Maurice Zundel)
- Dio non è ingiusto, in realtà non esiste. Siamo stati ingannati. Se Dio fosse esistito, avrebbe fatto il mondo più giusto. (Iosif Stalin)
- Dio non è morto | è soltanto scaduto. (Valerio Magrelli)
- Dio non è neutrale. Dio partecipa alla guerra militando dalla parte del giusto. (Franco Cuomo)
- Dio non è qualcuno con cui si è a contatto in modo occasionale, quando si ha tempo. (Robert Sarah)
- Dio non è una donna. Perché "Dio" è un nome da uomo! (La vita secondo Jim)
- Dio non entrerà nella tua vita perché Egli è già nella tua vita, e fare finta come se non vi fosse, non gli impedisce di esserci. (Madeleine Delbrel)
- Dio non esaudisce i nostri desideri, ma realizza le sue promesse. (Dietrich Bonhoeffer)
- Dio non esiste, ma sarà presente quando arriverai alla fine. Non è qualcosa che esiste già, è un'evoluzione, la tua stessa evoluzione. Quando raggiungi un punto in cui sei totalmente conscio, Dio esiste. Ma non discutere, anziché sprecare energia in discussioni, usala per trasformare te stesso. (Osho Rajneesh)
- Dio non predilige o respinge, non ha parenti o amici, nulla Gli è eguale ed Egli è ovunque, non è toccato dalla materia e quindi dall'attaccamento, dalla felicità o dalla collera. (Bhāgavata Purāṇa)
- Dio non può essere visto con gli occhi della carne, ma solo con gli occhi della mente. (Teodulfo)
- Dio non può perdere niente, perché ha sempre dato tutto e la sua vita è, appunto, questo dono infinito che Egli è. (Maurice Zundel)
- Dio non sta guardando. È troppo occupato a non salvare i bambini malati e i poveri affamati. Se esistesse, lui è quello che dovrebbe espiare, non tu. (The Knick)
- Dio pensa nel genio, sogna nel poeta e dorme nella restante umanità. (Peter Altenberg)
- Dio per me non è neanche un'ipotesi. (Giorgio Parisi)
- Dio risiede in tutti gli uomini, ma essi non sono tutti in Lui e da ciò provengono le loro sofferenze. (Ramakrishna)
- Dio sa quello che fa; tutto è per il meglio: preghiamo e speriamo. (Giuseppe Benedetto Cottolengo)
- Dio, se esiste, tace. Penso molto a Dio. Come sarà, sempre che esista? In nessun caso simile a come ce lo mostrano le religioni. (Sándor Márai)
- Dio si afferma mediante la sua negazione (e si nega affermandosi) – perciò Dio si rivela soltanto velandosi e nascondendosi. Dio è iconoclasta; distrugge ogni immagine di sé e ogni nostra immagine. Distrugge tutte le immagini che noi inconsapevolmente creiamo e che rendono tanto dolce e luminosa la vita. Non vuole riconoscersi in alcuna immagine, come in nessuna diversità (e perciò le crea tutte – l'universo, cioè la divina, infinita, innumerevole diversità, è l'unica creazione, l'unica creatura, l'unigenita dell'Uno). Non vuole riconoscersi in nessun mito, essendo il mito supremo. (Andrea Emo)
- Dio si serve dei venti contrari per condurci in porto. (Charles de Foucauld)
- Dio soffre con noi, non si limita a guardare da lontano noi che soffriamo. (Raniero Cantalamessa)
- Dire che la natura divina è infinita – essa infatti non è certamente limitata – che cosa può significare se non che essa non può esaurirsi? Ma se non può esaurirsi, vuol dire che è presente in ogni singola cosa. Infatti, se non potesse essere presente, mancherebbe e allora ci sarebbe un punto nel quale essa non è. (Plotino)
- Disse Iddio: Qual chiedete sarà. | E quel Sangue dai padri imprecato | Sulla misera prole ancor cade, | Che, mutata d'etade in etade, | Scosso ancor dal suo capo non l'ha. (Alessandro Manzoni)
- Dovunque il guardo giro, | immenso Dio, ti vedo: | nell'opre tue t'ammiro, | ti riconosco in me. (Pietro Metastasio)
- Durante il rapimento mi aiutò la fede negli uomini, proprio dove latitava la fede in Dio. Ho sempre detto che Dio è un'invenzione dell'uomo, qualcosa di utilitaristico, una toppa sulla nostra fragilità... Ma, tuttavia, col sequestro qualcosa si è smosso. Non che abbia cambiato idea ma è certo che bestemmiare oggi come minimo mi imbarazza. (Fabrizio De André)
- E chi è Dio? Dio non è che la parte più illuminata in noi. Dio non è nient'altro e nessun altro. (Sri Chinmoy)
- È cosa buona per me, o Signore, piuttosto stringermi a te nella tribolazione, averti con me nella fornace, che essere senza di te fosse pure in cielo. (Bernardo di Chiaravalle)
- È così crudelmente impensabile percepire Dio con i propri sensi? Perché deve nascondersi in una nebbia di mezze promesse e di miracoli che nessuno ha visto? Perché non posso uccidere Dio in me stesso? Perché continua a vivere in me in questo modo doloroso e umiliante, anche se io lo maledico e voglio strapparlo dal mio cuore? E perché, nonostante tutto, continua ad essere una realtà illusoria da cui non riesco a liberarmi? (Il settimo sigillo)
- – È importantissimo che ad ogni generazione sia spiegato che gli antichi dèi non sono morti.
– E che ne è del vero Dio, in onore del quale sono state erette chiese su queste isole per generazioni intere?
– È morto. Non può lamentarsi. Ha avuto la sua chance, e per dirla in linguaggio moderno, se l'è bruciata. (The Wicker Man) - E non sapete che Dio è Winnie Pooh? (Jack Kerouac)
- E non sapete che Dio è l'Orsa Maggiore? (variante nelle traduzioni italiane)
- E se dicessimo, con umiltà e calma sicurezza: non c'è ancora un Dio, ma quando ne saremo davvero degni, verrà. Non dall'esterno, ma da noi stessi. (Pär Fabian Lagerkvist)
- E se Dio non mi aiuterà più, allora sarò io ad aiutare Dio. (Etty Hillesum)
- È stato detto molto bene che se i triangoli facessero un Dio, gli darebbero tre lati. (Montesquieu)
- Finché non abbiamo incontrato Dio, finché non siamo uno sguardo di amore per Lui, Dio è come un falso Dio. (Maurice Zundel)
- Forse, ai felici e ai ricchi non è lecito sperare di entrare nel Regno dei Cieli; forse, solo quando sono caduti nel terrore e nella disperazione, gli uomini sono in grado di apprezzare il Regno promesso da Dio. (Bruce Marshall)
- Forse era una prigionia necessaria. Essa mi ha permesso di capire chi è Dio, di stabilire una relazione con lui, con molta ammirazione, molto amore ma – soprattutto – comprendendo chi è, attraverso la sua parola. (Ingrid Betancourt)
- Gli umani, persistendo a credere di essere fatti a immagine e somiglianza di Dio, come Dio non migliorano, alternano solo piede e staffa. (Aldo Busi)
- Grassa pigrizia quella per cui si chiama Dio tutto ciò che non si riesce a spiegare. Dio sarebbe la somma della nostra ignoranza? (Ugo Ojetti)
- Guarda i girasoli: si inchinano al sole, ma se vedi uno che è inchinato un po' troppo significa che è morto. Tu stai servendo, però non sei un servo. Servire è l'arte suprema. Dio è il primo servitore; Lui serve gli uomini, ma non è servo degli uomini. (La vita è bella)
- Ho capito che una persona infelice non è una persona vicina a Dio. Se lo pensi come un padre, lui vuole la tua felicità. (Paola Turci)
- – Ho pensato anche a Dio di recente, mi sono fatto delle domande.
– Hai pensato a Dio?
– Già...
– Che domande?
– Non lo so, cioè... Tu non ti sei mai fatto delle domande su Dio, in generale?
– Certo. Chiunque si fa delle domande su Dio di tanto in tanto, solo che non è che non ci dorme la notte. Ma anch'io ci penso... e credo quel che credo.
– Che sarebbe?
– E che cavolo ne so!
– Quand'ero ragazzo ho fatto uno strano sogno su Dio. Ho sognato che lo trovavo nascosto in un armadio nel mezzo di una città bruciata, una città che era stata distrutta da un incendio o da una qualche esplosione. E... là tra le macerie c'era un... un armadio... lì da solo in mezzo al nulla... e io andavo verso l'armadio e aprivo un'anta e dentro c'era Dio, nascosto. Mi ricordo che aveva una grande testa di leone ma sapevo che non era un leone, era Dio... e aveva paura. Allora io allungavo la mano per aiutarlo a uscire e gli dicevo «Non aver paura Dio, io sono dalla tua parte.» E ce ne stavamo lì, noi due, tenendoci per mano, contemplando quella distruzione. Era subito dopo il tramonto. (The Big Kahuna) - Ho scoperto la fede in Dio durante la mia prigionia. (Ingrid Betancourt)
- Ho sperimentato che Dio non abbandona l'uomo. Siamo noi casomai ad abbandonare Lui. (Eugenio Corti)
- Ho troppo rispetto di Dio per farne un’ipotesi scientifica. (Georges Lemaître)
- Ho una cultura illuminista e non cerco Dio. Penso che Dio sia un'invenzione consolatoria e affascinate della mente degli uomini. (Eugenio Scalfari)
- Iddio nella nostra faccia ha stampato l'immagine del nostro spirito, e dello sguardo ne ha fatto — è vecchio dettato — lo specchio dell'anima. (Vittorio Bersezio)
- I migliori e più evidenti successi dell'intelletto umano si sono avuti quasi solo quando esso sta alla lontana da Dio. Ma il pensiero che lo tentava disse: "E se questa libertà da Dio non fosse altro che la via moderna verso Dio?" (Robert Musil)
- Iddio discende in tutti qualche volta, ma non abita che in pochi o nessuno. (Giovan Battista Niccolini)
- Il concetto di Dio per me è il concetto dell'essere, ed è l'essere. Noi esistiamo, cambiamo continuamente. L'essere è assoluto. che non cambia. E questo qui, questo, è il concetto di Dio. Esso non ha una realtà fisica, ma è una realtà che agisce. (Giuseppe Prezzolini)
- Il buon Dio ci fa invecchiare per una ragione: acquisire saggezza per trovare difetti in tutto ciò che ha creato! (I Simpson)
- Il desiderio di Dio è inscritto nel cuore dell'uomo, perché l'uomo è stato creato da Dio e per Dio. (Catechismo della Chiesa Cattolica)
- Il Dio della morte non è Dio. Dio è grande e misericordioso, e dà la vita. Il Dio che uccide è il demonio. È il male: non può vincere. (Vittorio Sgarbi)
- Il Dio di Platone era inaccessibile nella sua grandezza. Quello di Epitteto si confondeva con l'anima delle cose [...]. Il Cristianesimo, al contrario, ha condotto Dio alla portata dell'uomo. Gli ha dato un viso. Ne ha fatto nostro padre, nostro fratello, il nostro salvatore. (Alexis Carrel)
- – Il fatto che tu non creda in Dio non vuol dire che Dio non creda in te.
– Quando si passa la metà della propria vita in galera con un morso da cavallo in bocca, si può non credere. Quando si viene al mondo in un bidone della spazzatura con un cordone ombelicale avvolto intorno al collo, si può non credere. No, sant'uomo, hai capito male: io credo in Dio con tutte le mie forze, e lo odio con tutte le mie forze. (Pitch Black) - Il nostro mondo diverrà un giorno tanto raffinato che sarà ridicolo credere in Dio come oggi è ridicolo credere agli spettri. (Georg Christoph Lichtenberg)
- Il politeismo aveva fatto di Dio ad immagine dell'uomo; il Redentore solo poteva ricondurre l'uomo all'immagine di Dio. (Sof'ja Petrovna Sojmonova)
- Il primordiale dio ebreo divenne un simbolo dell'io umano liberato. Dio si comportava esattamente come potrebbe fare un bambino arrabbiato, se ne avesse il potere: scagliava tuoni, fulmini e saette contro i suoi nemici per distruggerli. L'io emergente dell'uomo, perciò, poneva gravi problemi e sfide emotive e psicologiche. Il senso di separazione della natura cresceva. La natura divenne uno strumento da usare contro gli altri. (Jane Roberts)
- Il ravvedimento di un uomo è il coronamento di una speranza di Dio. (Charles Péguy)
- Il Signore ha mandato i suoi apostoli ad annunziare e a testimoniare il suo Vangelo nel mondo intero, così che tutti gli uomini – proprio tutti – diventino credenti in Lui. Ne consegue che il suo discepolo non arrossirà a proclamare che la sola "vera religione" – per usare le parole di Agostino – è quella annunziata da Cristo e in atto in Lui; che non c'è un Dio cristiano e, a lui equivalente o quasi, il Dio di altre religioni, sia pure monoteistiche, ma che l'unico vero Dio è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, o la Trinità. (Inos Biffi)
- Il silenzio di Dio permette la chiacchiera dei suoi ministri che usano e abusano dell'epiteto: chiunque non crede al loro Dio, dunque a loro, diventa immediatamente un ateo. (Michel Onfray)
- Il sole dora il giorno, la luce inargenta la notte: Dio è la luce senza tramonto, che illumina tutte le intelligenze dell'Universo. (Mariano José Pereira da Fonseca)
- In Dio tutto si capirà, tutto si scuserà, tutto si perdonerà. (Raniero Cantalamessa)
- In molte culture la risposta consueta è che Dio o gli Dèi crearono l'universo dal nulla. Ma affrontando di petto la questione, dobbiamo poi chiederci: e da dove è venuto Dio? Se stabiliamo che la domanda è senza risposta, perché non risparmiarci un passaggio e dire che è l'universo a essere senza risposta? Oppure, se affermiamo che Dio è sempre esistito, perché non saltare questo passaggio e concludere che è l'universo a essere sempre esistito? Cioè, non abbiamo bisogno di una creazione, tutto è sempre stato qui. Non sono questioni semplici. La cosmologia ci porta a confrontarci coi misteri più oscuri, domande che finora erano affrontate soltanto dalla religione e dalla mitologia. (Carl Sagan)
- In qualche luogo, dicono gli sciocchi, c'è un Dio meraviglioso che ha fatto l'uomo a sua somiglianza. Eppure l'uomo non è meraviglioso. (James Barlow)
- Inferno cristiano, di fuoco. Inferno pagano, di fuoco. Inferno musulmano, di fuoco. Inferno hindu, in fiamme. A credere nelle religioni, Dio è un rosticciere. (Victor Hugo)
- Ingiusto è chi non prova desiderio di te, chi non capisce e non si sente in dovere di amarti, per quanto è nelle possibilità di una creatura razionale. (Guglielmo di Saint-Thierry)
- Io, abbreviazione di Dio. (Alessandro Morandotti)
- Io, come Dio, non gioco ai dadi, e non credo nelle coincidenze. (V per Vendetta)
- Io continuo a interrogare Dio che non risponde. E non risponde perché dobbiamo risponderci da soli. Io dico: guardate che sono ebreo perché Gesù è partito da lì. Se ritroviamo solidarietà e unità, potremo risolvere molti problemi. (Ermanno Olmi)
- Io credo in Dio. Il problema è che credo a tutti. (Alfredo Accatino)
- Io credo nel Dio che ha creato gli uomini, non nel Dio che gli uomini hanno creato. (Alphonse Karr)
- Io non ho mai creduto in Dio, nemmeno quando ero piccolo, pensavo: "Anche se dovesse esistere, ha lavorato talmente male che mi meraviglio che la gente non si coalizzi tutta e non lo trascini in tribunale". (Tutti dicono I love you)
- Io non so se Dio abbia fatto l'uomo per essere in tutto e per tutto felice. Ma Dio certamente vuole che gli uomini si divertano un po', ed io, per mio conto, intendo d'andare avanti divertendomi. Se non posso soddisfare il mio cuore, voglio almeno soddisfare il mio buon umore. (Gilbert Keith Chesterton)
- 'L gran Re, più che 'l principio antico, | più che 'l fin de l'etade | perpetuo. (Benedetto Gareth)
- L'amore degli uomini è di basso livello [...] ma s'eleva in erte dolorose e conduce a Dio. (Anatole France)
- L'amore per una donna somiglia alla melanconica opera di Dio; anche Lui ha cercato, senza riuscirvi, di creare col vuoto e dal nulla uno splendido universo... (Maksim Gorkij)
- L'eterno entra nel tempo, il tutto in un frammento, Dio assume il volto dell'uomo. (Giovanni Paolo II)
- L'idea di un Dio, un essere onnisciente, onnipotente, e che inoltre ci ama, è una delle più azzardate creazioni della letteratura fantastica. (Jorge Luis Borges)
- L'umanità si è messa a girare le sue macchine e, vedendo che ne sgorgava oro, ha esclamato: È Dio! E quel Dio, essa lo mangia! (Gustave Flaubert)
- La crudeltà è il principale attributo di Dio. (André Gide)
- La Divinità è insieme informe e onniforme, e pervade tutte le cose mobili e immobili, come l'acqua o uno specchio [riflettono l'immagine su di sé]. (Kāmikāgama)
- La mia passione per Te ha invaso il mio cuore e nel suo fondo non v'è per me altri che Te. Se, nell'amore, mi tagliassi a pezzetti, il fondo del mio cuore ancora desidererebbe solo Te. (Al-Hallaj)
- La nostra concezione di Dio deriva dall'antico dispotismo orientale, ed è una concezione indegna di uomini liberi. (Bertrand Russell)
- La somma totale di questo intero universo è Dio stesso. È Dio, dunque, materia? No, certamente no; poiché la materia è Dio percepito dai cinque sensi. Dio percepito attraverso l'organo interiore è mente; e visto attraverso lo Spirito, è Spirito. Lui non è materia, ma tutto ciò che esiste nella materia è Lui. (Vivekananda)
- La tesi che l'uomo cerca Dio per il disordine che percepisce in sé non tiene conto che l'uomo sembra preferire il disordine. (Fausto Cercignani)
- La vita è sacra? E chi l'ha detto? Dio? Hey, se leggi la storia, ti rendi conto che Dio è una delle principali cause di morte. È successo per migliaia di anni! Hindu, musulmani, ebrei, cristiani; tutti a uccidersi l'un l'altro perché Dio ha detto loro che era una bella pensata. La spada di dio, il sangue dell'agnello, la vendetta è mia; milioni di figli di puttana morti. Milioni di figli di puttana tutti morti perché hanno dato la risposta sbagliata alla domanda di Dio: "Credi in Dio?" "No." BAM! Stecchito. "Credi in Dio?" "Sì." "Credi nel mio Dio?" "No." BAM! Stecchito. "Il mio Dio ha un cazzo più grande del tuo Dio!" (George Carlin)
- Lei crede forse che l'Onnipotente dia a ognuno il suo, creando un nuovo Adamo e una nuova Eva ogni trent'anni? (Charles Morgan)
- L'umanità è senza uno scopo, | schiacciata sul vetrino | e Dio dall'altra parte del microscopio. (Fabri Fibra)
- Ma già vogeva il mìo disio e 'l velle | sì come rota ch' igualmente è mossa | l' amor che muove il sole e l' altre stelle. (Dante Alighieri, Divina Commedia)
- Madre è l'altro nome di Dio sulle labbra e sui cuori di tutti i nostri figli. (Il corvo - The Crow)
- Magia di colori
Alitar di Dio di quando in quando | cielo in alto, cielo in basso, | luce canta canzoni a mille a mille, | Dio si fa mondo in colori variopinti. (Hermann Hesse) - Ma il Signore guida rettamente chi è confuso e gli insegna la sua strada. A tutti quelli che ti temono, o Signore, tu indicherai la via più giusta e la loro anima abiterà nel bene. (Felix Mendelssohn)
- Ma se c'è Dio ci sono anch'io, buon Dio, lo sai. | E c'è Dio, di notte ti sento, ci sei. (Rino Gaetano)
- Meno si crede in Dio, più si capisce che altri ci credano. (Jean Rostand)
- Mentre la nobile specie umana vincitrice nella fatale e feroce lotta per la vita, si serviva di tanti poveri animali per la sua nutrizione e per altri bisogni, Jeova affermava, per bocca dei suoi eletti, che gli animali e le piante li creò per servire l'uomo. Non vi sembra ciò un indizio sicuro che l'uomo plasmava l'idea di Dio con le manifestazioni dei suoi sentimenti, delle sue idee, delle sue abitudini, dei suoi bisogni e dei suoi desideri? (Nicola Barbato)
- Mi capita di entrare in una chiesa e di spiare i pochi devoti che a fior di labbra parlano con Dio. Sarebbe la stessa cosa, sospetto, se al posto di Dio mettessero l'antimateria o i buchi neri. (Nicola Piovani)
- Mi ha dato [Dio] vestiti e scarpe, mangiare e bere, casa, moglie e figlio, campo, bestiame e tutti i beni... e tutto questo senza merito né dignità alcuna da parte mia, per pura, paterna, divina misericordia. Per tutto questo io devo ringraziarlo e lodarlo, servirgli e obbedirgli. (Martin Lutero)
- Molti cristiani, ebrei e musulmani contemporanei affermano che Dio, o Allah, essendo onnisciente non ha bisogno di organi sensoriali ed essendo eterno non agisce nel tempo. Questo è piuttosto strano, perché molti di loro continuano a pregare Dio, a sperare che domani Dio risponda alle loro preghiere, a esprimere gratitudine a Dio per aver creato l'Universo e a usare frasi come "Quel che Dio si aspetta da noi" oppure "Dio abbia pietà": tutte cose che sembrano stare in aperta contraddizione con la tesi che il loro Dio non abbia niente di antropomorfo. Secondo un'antica tradizione questa tensione fra Dio come agente e Dio come Essere eterno e immutabile è una di quelle cose che vanno al di là dell'intelletto umano e sarebbe folle e arrogante cercare di comprenderla. (Daniel Dennett)
- Naturalmente il concetto di Dio anche nello Yoga, come è accaduto nel Nyaya, è passato per diversi stadi: dalla primitiva, indifferente presenza, Dio è diventato, sotto l'influsso delle correnti teistiche, un coadiutore attivo della salvazione. L'assimilazione con lo Sciva della religione popolare gli conferisce a poco a poco tutte le proprietà dello Isvara, il Supremo onnipotente. (Giuseppe Tucci)
- Noi argentini siamo un popolo ingenuo. Quasi tutti crediamo in un qualche Dio, e siamo convinti che sia argentino. (Martín Caparrós)
- Noi oggi stiamo verificando sperimentalmente che "dove non c'è Dio, non c'è neppure uomo". (Henri de Lubac)
- Non c'è da temere che la mia felicità passi, perché Dio ne è l'unico oggetto ed egli non cambia. (Elisabetta della Trinità)
- Non credo abbia importanza il nome che si dà a Dio. Dio non si offende se è conosciuto come Gesù o Allah, o Buddha o Jehovah, o anche soltanto come Tu!... perché se è Dio, allora sa che noi siamo esseri finiti e non comprendiamo molte cose. (James Clavell)
- Non dalle ricchezze ma dalle virtù nasce la bellezza. La ricerca porta alla verità. Un'ingiustizia non va commessa mai neppure quando la si riceve. Ad una persona buona non può capitare nulla di male: né in vita né in morte, le cose che lo riguardano non vengono trascurate da Dio. Ma ormai è giunta l'ora di andare io a morire e voi invece a vivere. Ma chi di noi vada verso ciò che è meglio è oscuro a tutti tranne che a Dio. (Socrate)
- Non è facile essere un dio. (Péter Zilahy)
- Non ho mai potuto veramente sentire, per quanto mi sforzassi, questo amore di un Essere invisibile e incomprensibile, non ho mai potuto capire il frutto di costringer la mia ragione ad accettare cose che non intende. (Antonio Fogazzaro)
- Non fu l'uomo, bensì Dio a cogliere il frutto dell'albero proibito e ad assaggiarlo. (Lev Isaakovič Šestov)
- Non sarà mai possibile dimostrare che noi siamo l'opera di un essere supremo e che non siamo stati, piuttosto, messi insieme per passatempo da un essere molto imperfetto. (Georg Christoph Lichtenberg)
- Non sono un uomo di Dio, anche se credo che la società sia migliore con Lui che non senza. (John le Carré)
- Non totalmente ignari, | e non completamente nudi, | ma trascinando nuvole di gloria discendiamo | da Dio, che è la nostra casa. (William Wordsworth)
- Non trovando ciò che cercavo, alzai le palpebre stravolte più in alto, ancora più in alto, finché scorsi un trono, formato d'escrementi umani e d'oro, su cui troneggiava con orgoglio idiota, col corpo ricoperto d'un sudario fatto di sudice lenzuola d'ospedale, colui che da sé si denomina il Creatore! (Conte di Lautréamont)
- O Dio onnipotente, che hai creato l'uomo a tua propria immagine, e ne hai fatto un'anima vivente perché egli potesse cercarti e avere potere sulle tue creature, insegnaci a studiare l'opera delle tue mani. (James Clerk Maxwell)
- O Signore, quando leggo la Tua Bibbia, come ancora nel mio avido scetticismo, ho dei momenti di fede gentile! O Signore, perché mi tormentasti e mi tormenti coll'incertezza? (Ambrogio Bazzero)
- Obbediente alla volontà di un prete, cioè di un furfante coperto di menzogne e di crimini, questo gran Dio, creatore di tutto ciò che vediamo, si abbasserà fino a scendere ogni mattina, dieci o dodici milioni di volte, in un pezzo di pane che, digerito dai fedeli, si trasformerà ben presto, in fondo alle viscere, nei più vili escrementi. (Donatien Alphonse François de Sade)
- Ognuno per la propria parte deve contribuire alla diffusione del Regno di Dio sulla terra... Soltanto quando si fa un largo posto a Dio in noi Lui ne avrà uno più grande nel mondo. (Paolo Tanzella)
- Oh, mio Dio, non adirarti con me, perché lo amo. Amo anche Te... (James Barlow)
- Osa mettere in discussione anche l'esistenza di un Dio; perché se ce n'è uno, egli approverà maggiormente l'omaggio della ragione, piuttosto che quello della cieca paura. (Thomas Jefferson)
- Oh Signore, il Tuo mare è così grande e la mia barca così piccola! (Anonimo)
- Ov'è giudice Iddio, sempre è la vita. (Angelo Maria Ricci)
- Penso che Dio sia soprattutto giusto e che non sarà possibile barare con lui. Conteranno le intenzioni, buone o cattive, che ci hanno spinto a fare qualcosa, e non gli effetti dei nostri atti. (Renata Tebaldi)
- Penso che Dio sia un'invenzione consolatoria e affascinate della mente degli uomini. (Eugenio Scalfari)
- Per me, è molto importante essere un non credente, vivere in un mondo in cui non ci sia Dio. Stare nel caos, evitando la consolazione. (David Grossman)
- Perché non è possibile cogliere Dio coi propri sensi? Per quale ragione si nasconde tra mille e mille promesse e preghiere sussurrate e incomprensibili miracoli? Perché io dovrei avere fede nella fede degli altri? Che cosa sarà di coloro i quali non sono capaci né vogliono avere fede? Perché non posso uccidere Dio in me stesso? Perché continua a vivere in me sia pure in modo vergognoso e umiliante anche se io lo maledico e voglio strapparlo dal mio cuore? E perché nonostante tutto egli continua a essere uno struggente richiamo di cui non riesco a liberarmi? (Il settimo sigillo)
- Più noi ci mettiamo da parte e più lasciamo il posto a Dio. (Antoine Chevrier)
- Potrà venir meno il buon Dio alle sue promesse e alle sue grazie? Egli è venuto per portare il fuoco sulla terra, e che cosa desidera se non che si accenda? (Victorine Le Dieu)
- Presto la notte avrà fine, | già sento spirare la brezza del mattino. | Il Signore dice: "Sia fatta la luce!" | Ciò che è oscuro deve svanire. | Dalla volta celeste, | gli angeli esultanti volano per tutto il mondo. Il raggio del sole infiamma tutte le cose. Sigore, lasciaci lottare, lasciaci vincere! (Robert Reinick)
- Purtroppo, c'è sempre chi è pronto ad assumersi la responsabilità di difenderlo [Dio], come se la Realtà Ultima e la struttura dell'esistenza necessitassero dell'aiuto umano.
Queste persone, quando incontrano una vedova devastata dalla lebbra che elemosina qualche spicciolo, o dei bambini coperti di stracci, pensano: "Le solite sceneggiate". Ma se percepiscono la più piccola offesa nei confronti di Dio, si trasformano completamente: i volti si infiammano, i petti si gonfiano e volano parole rabbiose. La forza della loro indignazione è incredibile.
Queste persone non capiscono che Dio va difeso dentro e non fuori di noi. (Yann Martel) - Qual sovra i cieli entrambe ergon fiammante | triangolar Piramide infinita... | Un atomo è il creato a Lei davante, | un lampo il sole, un palpito la vita... | l'immensa eternità solo un istante | che a quel centro s'aggira, ond'è partita... | della Triade increata è questo il Trono | e in tre voci vi suona — lo son chi sono. || Stassi il Padre, il Figliuolo, e il Divo Amore | in un distinti, e l'uno all'altro eguale... | ma chi fissar potrebbe in quel fulgore | l'occhio che il sole a sostener non vale; | bench'egli porti del divin Fattore | poche faville in debil vase e frale, | come raggiunger può chi tanto splende | la mente che se stessa non comprende? (Angelo Maria Ricci)
- Quand'ero fanciullo, Dio mi teneva per mano, ma io fuggii da lui, e, nella mia giovinezza, avendo bisogno di pace, dissi: voglio trovarlo. Frugai la città con la mia lampada così tersa e pulita che i miei compagni me la invidiavano. Cercai diligentemente per la campagna; con una candela cercai fra le stelle; mi feci umile e strisciai sulla terra guardando nelle buche delle volpi e sotto i petali dei fiori. Ma non trovai né verità né riposo, perché, come un bambino senza intelletto e come molti uomini prima di me, avevo dimenticato che cosa cercavo. Così riposi la mia lampada e la mia candela, gettai via le mie chiavi e piansi, e subito la Sua luce fu dentro di me. Quando tornai alla città, non ero vuoto di essa. Ora sono io nella libertà della Sua prigione, sebbene tutto il mondo martelli alla porta. Dammi la tua mano, o Dio, quando Tu mi chiami fuori. (Charles Morgan)
- Quando Dio tace, gli si può far dire quello che si vuole. (Jean-Paul Sartre)
- Quando si incontra Dio, la prima scoperta è l'insignificanza di tutte le cose che anche oggi i cristiani, esclusi ovviamente i santi, prendono così ridicolmente sul serio. (André Frossard)
- Quando si parla di Dio, non si parla mai in modo impersonale. Non è possibile farlo. Anche se riferisci quello che ne ha detto altra persona, qui parli sempre in modo personale. Parlare di Dio non è lo stesso che parlare di astronomia. Quello che hai letto su Dio (su di lui c'è una biblioteca sterminata) è passato dentro di te. (Giovanni Giraldi)
- Quelle che noi giudichiamo debolezze, agli occhi di Dio sono grandezze. (Roberto Benigni)
- Qui c'è troppa puzza di dio! (Carmelo Bene)
- Sai quando vuoi tantissimo una cosa e allora chiudi gli occhi ed esprimi quel desiderio? Dio è quello che ti ignora. (The Island)
- Se ami un essere per la sua bellezza tu non ami nient'altro che Dio, poiché Egli è l'Essere bello per eccellenza. Perciò l'oggetto d'amore, in tutti i suoi aspetti, è solo Dio. (Ibn Arabi)
- Se Dio veder tu vuoi, | guardalo in ogni oggetto; | cercalo nel tuo petto, lo troverai con te. (Pietro Metastasio)
- Se sento Dio, lo sento | in me come una forza che mi spinge | e non come un estraneo da adorare. (Alessandro Peregalli)
- Se si crede negli esseri umani, si crede in Dio: è il primo passo e il più difficile. (James Barlow)
- Se Dio è come il fuoco, che io ne sia bruciato. Se Dio è come l'acqua, che io anneghi in essa. Se Dio è come l'aria, che in essa voli. Se Dio è come la terra, che io scavi in essa la mia vita, finché non abbia raggiunto il centro. (Louis de Wohl)
- Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? (Paolo di Tarso)
- Se Dio è sceso in terra, certo non è venuto per starci vicino. (Plotino)
- Se Dio esiste ed è accessibile a noi, la sua mente e le nostre possono a loro volta differire l'una dalle altre in complessità e non in qualità. (Freeman Dyson)
- Se Dio non fosse un Essere necessario di per se stesso, potrebbe quasi sembrare ch'Egli sia stato creato ad uso e beneficio dell'umanità. (John Tillotson)
- Se Dio non volesse che nel mondo avessero luogo le peggiori e le più indegne azioni, senza alcun dubbio egli, con un solo cenno, caccerebbe e bandirebbe dai confini del mondo tutte le azioni ignominiose: chi di noi può opporre resistenza alla volontà divina? Come si può pensare che i delitti vengano commessi contro la volontà di Dio, se egli dà agli scellerati, nel momento di commettere un delitto, la forza a ciò necessaria? Ma se l'uomo si perde contro la volontà di Dio, allora Dio è più debole dell'uomo, il quale gli si oppone e ne ha la forza. Se ne deduce che Dio vuole il mondo qual è: se ne volesse uno migliore, lo potrebbe avere. (Giulio Cesare Vanini)
- Se Dio si mettesse a filosofare dimostrerebbe che l'uomo non è. (Angelo Fiore)
- Se Dio vuole i peccati, allora è lui che li commette; se non li vuole, essi vengono tuttavia commessi. Quindi o egli è imprevidente o impotente, oppure è crudele, perché o non sa o trascura di compiere quello che vuole. (Giulio Cesare Vanini)
- Se "giocare a fare Dio" è un peccato, perché Dio ha lasciato in giro i Suoi strumenti di lavoro? (Civilization: Beyond Earth)
- Se l'uomo non è fatto per Dio perché non è felice se non in Dio? Se l'uomo è fatto per Dio, perché è così contrario a Dio? (Blaise Pascal)
- Se pensiamo che una volta si sapeva quali angeli trainassero i pianeti o quali divinità provocassero diluvi, si può dire che oggi Dio è stato relegato agli inizi dell'universo. (Piergiorgio Odifreddi)
- Se, pertanto, Dio è sempre in quello stato di beatitudine in cui noi veniamo a trovarci solo talvolta, un tale stato è meraviglioso; e se la beatitudine di Dio è ancora maggiore, essa è oggetto di meraviglia ancora più grande. Ma Dio è, appunto, in tale stato! Ed è sua proprietà la vita, perché l'atto dell'intelletto è vita, ed egli appunto è quest'atto, e l'atto divino, nella sua essenza, è vita ottima ed eterna. Noi affermiamo, allora, che Dio è un essere vivente, sicché a Dio appartengono vita e durata continua ed eterna: tutto questo, appunto, è Dio! (Aristotele)
- Se realmente esisteva una Intelligenza, una Volontà, una Forza padrona degli uomini e delle cose, la mostruosa colpa era sua. [...] Meglio la signoria della Natura senza Dio, meglio un padrone cieco ma non nemico, non deliberatamente cattivo. (Antonio Fogazzaro)
- «Se sei maschio e sei cristiano e vivi in America, tuo padre è il tuo modello di Dio» dice il meccanico. «E se non hai mai conosciuto tuo padre, se tuo padre prende il largo e muore o non è mai a casa, che idea ti fai di Dio?»
[...] «La fine che fai» dice il meccanico «è passare la vita a cercare un padre e Dio.»
«Quello che devi considerare» dice «è la possibilità che a Dio tu non sia simpatico. Potrebbe essere che Dio ti odi. Non è la cosa peggiore che ti può capitare.»
Il modo in cui la vedeva Tyler era che attirare l'attenzione di Dio per essere stati cattivi era meglio di non ottenere attenzione per niente. Forse perché l'odio di Dio era meglio della sua indifferenza.
Se tu potessi essere o il peggior nemico di Dio o niente di niente, che cosa sceglieresti?
Noi siamo i figli di mezzo di Dio, secondo Tyler Durden, senza un posto speciale nella storia e senza speciale attenzione.
Se non otteniamo l'attenzione di Dio non abbiamo speranza di dannazione o redenzione.
Che cos'è peggio, l'inferno o niente?
Solo se veniamo presi e puniti possiamo essere salvati. «Brucia il Louvre» dice il meccanico «e pulisciti il culo con la Gioconda. Almeno così Dio saprà come ci chiamiamo.»
Più in basso cadi, più in alto volerai. Più lontano corri, più Dio ti vuole indietro. (Fight Club) - Se vuoi combattere i dittatori, comincia col primo dittatore: Dio. (Alberto Savinio)
- – Secondo te, Dio di che segno potrebbe essere?
– È una domanda interessante. Non lo so, io me lo immagino come qualcosa di potente, di forte, qualcosa come il toro, il leone.
– Ah, errore: ci cascate tutti!
– Sì?
– eh, beh, se è nato il 25 dicembre non può essere che il capricorno, no?
– Ma che c'entra, quello è Cristo! Son due cose diverse, no? O no? (Borotalco) - Sia benedetto Dio, il tutto beato, che ha fatto il difficile non necessario e il necessario non difficile. (Hryhorij Savyč Skovoroda)
- Siamo nelle mani di Dio; nulla può accadere senza il Suo permesso e tutto si concluderà bene per coloro che Lo amano. Egli è il nostro amorevole creatore; Lui ci ha creato e Lui si prenderà cura di noi. (Joseph Sheridan Le Fanu)
- Signore! Davanti a te sono l'ultimo e il più spregevole dei vermi. Ti prego però, non andare a vantartene subito in giro. (Alfredo Accatino)
- Signoreggiate (Gen. I, 28), cioè opprimete, tormentate e uccidete tutti gli altri esseri viventi: parla così, un dio? (Anacleto Verrecchia)
- Sono libero di credere o non credere in Dio, ma devo salire sul tram dalla parte destra, portiera di fondo. (Giorgio Manganelli)
- Spero che Dio si occupi di me, ma io mi occupo poco di lui. (Silvio Orlando)
- Subito all'inizio della Genesi è scritto che dio creò l'uomo per affidargli il dominio sugli uccelli, i pesci e gli animali. Naturalmente la Genesi è stata redatta da un uomo e non da un cavallo. Non esiste alcuna certezza che dio abbia affidato davvero all'uomo il dominio sulle altre creature. È invece più probabile che l'uomo si sia inventato dio per santificare il dominio che egli ha usurpato sulla mucca e sul cavallo. Sì, il diritto di uccidere un cervo od una mucca è l'unica cosa sulla quale l'intera umanità sia fraternamente concorde, anche nel corso delle guerre più sanguinose. (Milan Kundera)
- Teologicamente, per esempio, sappiamo che Dio è al di là delle nostre determinazioni di genere, Dio non è umano. (Antje Jackelén)
- Tra Dio e la creatura umana sonvi dei rapporti, nei quali non ha diritto d'intromettersi né la società, né il governo, né un individuo qualunque; che l'uomo è libero nell'adorare Iddio; che tra sé e lui havvi la propria coscienza, il cuore e l'intelletto, i quali direttamente corrispondono con lui; [...] (Felice Orsini)
- Tuttavia: se egli creò il mondo, non era sufficiente a se stesso? Se cercava compagnia, perché non una migliore? Non era onnipotente? E perché cacciò via dal paradiso? Perché il peccato originale, il libero arbitrio, che conduce tanta gente all'inferno? Non è benigno? E perché nessun libero arbitrio per la stragrande maggioranza degli esseri viventi? Perché l'eliminazione tramite il diluvio universale? Perché si pentì, riparò, agì proprio come un uomo irritato, iroso, confuso? Perché la redenzione attraverso il figlio? Perché non prima? O se sì, perché un'altra redenzione speciale dopo? E per quale motivo tutto questo credere, questo credere in lui? La sua potenza diviene più grande, più piccola, come quella di un uomo politico, se aumenta o diminuisce il numero dei suoi seguaci? Un tale «spirito sommo» ha bisogno della nostra venerazione? Non è felice altrimenti? Diviene più felice così? (Karlheinz Deschner)
- Tutto ciò che si può sapere di Dio è manifesto nell'uomo. (Thomas Tryon)
- Tutto il mondo non può contentare il nostro cuore; solo Dio lo contenta. (Alfonso Maria de' Liguori)
- Un dio, se lo canti, | restituisce il suo silenzio in dono. | Ognuno avanza | verso un dio silenzioso. || L'impercettibile scambio | che ci fa fremere | è retaggio di un angelo | senza che ci appartenga. (Rainer Maria Rilke)
- Un essere potente e sapiente come un dio, che ha potuto creare l'universo, appare al nostro spirito limitato onnipotente e onnisciente, e offende la nostra comprensione l'idea che la sua benevolenza non debba essere illimitata, poiché quale beneficio potrebbe avere la sofferenza di milioni di animali inferiori per un tempo quasi infinito? (Charles Darwin)
- Una volta che si comincia a camminare con Dio, si continua semplicemente a camminare e la vita diventa un'unica, lunga passeggiata. (Etty Hillesum)
- Vi auguro che con l'aiuto di Dio, che è Primo Medico, vi guarirete subito. (Giuseppe Moscati)
- Dio, che è senza origine, è il principio unico e completo di ogni cosa.
- Dio è una cosa sola, al di là dell'uno e al di sopra dell'unità stessa. Perciò anche la particella tu, la quale ha forza dimostrativa, dimostra che Dio, il quale era, è e sarà, è veramente unico.
- Dio non è buono involontariamente: la bontà non appartiene a lui come la proprietà di riscaldare al fuoco. L'elargizione del bene in Lui è volontaria, anche quando è stato invocato [...]. Perciò Dio non fa il bene per necessità, ma per libera scelta.
- Tutte le nazioni credono che Egli esiste; ma solo a pochi sono state svelate le cose contenute nel mistero di Dio.
- Dio è un essere?
Se lo è, è male.
Se non lo è, non è. - Il pentimento è nelle mani di Dio. Sta a lui avvertire rimorso per le mie azioni.
- Se nessuno crede più in Dio, tutti credono sempre più nell'uomo.
- Dio è comunione di amore eterno, è gioia infinita che non rimane chiusa in se stessa, ma si espande in quelli che Egli ama e che lo amano. Dio ci ha creati a sua immagine per amore e per riversare su noi questo suo amore, per colmarci della sua presenza e della sua grazia. Dio vuole renderci partecipi della sua gioia, divina ed eterna, facendoci scoprire che il valore e il senso profondo della nostra vita sta nell'essere accettato, accolto e amato da Lui, e non con un'accoglienza fragile come può essere quella umana, ma con un'accoglienza incondizionata come è quella divina: io sono voluto, ho un posto nel mondo e nella storia, sono amato personalmente da Dio.
- Dio è l'eterno, mentre il tempo è un idolo, quando diventa oggetto di venerazione.
- Dio non ha solo parlato, non ha solo compiuto segni prodigiosi nella storia dell'umanità, Dio si è fatto così vicino da farsi uno di noi e percorrere le tappe dell'intera vita dell'uomo.
- Dio si rende garante del diritto. Egli difende i deboli dai potenti. È questo il suo vero volto.
- Dio vero è qualcosa di più. Non è semplicemente natura, ma è ciò che la precede e che la legge. È un essere in grado di pensare, parlare, amare e ascoltare. E Dio, ci dice la fede, è per sua essenza relazione. Intendiamo questo quando ci riferiamo alla sua natura trinitaria. Poiché è in sé relazione, è anche in grado di creare esseri che sono a loro volta relazione e che si possono richiamare a lui perché lui si è sentito toccare da loro.
- Fare guerra a Dio per estirparlo dal cuore degli uomini porta l'umanità, impaurita e impoverita, verso scelte che non hanno futuro.
- Dio è in ogni luogo e in nessuno, fondamento di tutto, di tutto governatore, non inchluso nel tutto, dal tutto non escluso, di eccellenza e comprensione egli il tutto, di defilato nulla, principio generatore del tutto, fine terminante il tutto. Mezzo di congiunzione e di distinzione a tutto, centro ogni dove, fondo delle intime cose. Estremo assoluto, che misura e conchiude il tutto, egli non misurabile né pareggiabile, in cui è il tutto, e che non è in nessuno neanche in se stesso, perché individuo e la semplicità medesima, ma è sé.
- Io dico Dio tutto infinito, perché da sé esclude ogni termine ed ogni suo attributo è uno ed infinito; e dico Dio totalmente infinito, perché tutto lui è in tutto il mondo, ed in ciascuna sua parte infinitamente e totalmente: al contrario dell'infinità de l'universo, la quale è totalmente in tutto, e non in queste parti (se pur, referendosi all'infinito, possono esser chiamate parti) che noi possiamo comprendere in quello.
- La qual natura (come devi sapere) non è altro che dio nelle cose.
- Le forze che legano in prospetti universale sono il Dio, il Demone, l'Essere animato, la Natura, la Sorte e Fortuna, infine il fato.
- Pregate, pregate Dio, o carissimi, se non siete ancora asini, che vi faccia dovenir asini.
- Dio è migliore di quel che sembra, la Creazione non gli rende giustizia.
- Dio, gigantesco eufemismo.
- Insomma, sarà che siamo ottusi e il Suo riserbo ci frastorna, ma, insomma, qualche chiarezza in più, da parte di Dio, sarebbe stata augurabile.
- Meno credo in Dio più ne parlo.
- Dio è amore, oserei dire. Ma quale dannoso male è l'amore.
- Dio era soddisfatto della sua opera, e questo è un errore fatale.
- I meriti di Dio sono così grandi che non c'è da stupirsi se le sue colpe lo siano in proporzione.
- Un'attenuante per il diavolo: bisogna ricordare che abbiamo sentito solo una versione dei fatti. Dio ha scritto tutti i libri.
- Anche nelle giornate più buie, c'è qualche piccola gioia che il Signore semina sul nostro sentiero, per incoraggiarci a camminare verso di Lui. Se fossimo attenti, scorgeremmo dovunque le sue tracce, le pagliuzze d'oro della sua tenerezza infinita.
- Dio ci cerca infinitamente di più di quanto noi lo cerchiamo.
- Il fiume pensa al mare che lo aspetta. Il mare attende il fiume che viene. Questo Oceano, che ha il cuore vulnerabile alla tenerezza, è Dio. In Lui troviamo la tenera armonia di noi stessi, perché sgorga da Lui la legge gravitazionale degli esseri.
- Ognuno ha la sua strada per arrivare a Dio. Il Dio della mia fede è un «Dio smemorato». Esperimento di continuo, quando confesso in chiesa o in carcere, che è Lui per primo a dimenticare anche i peccati più gravi. A chi mi dice: «Dio si è dimenticato di me», rispondo: «Dio si è dimenticato anche dei tuoi peccati, se li hai confessati. E questo è già un motivo per credere che Lui, nonostante tutto, ha cura di te».
- Noi attendiamo Dio sulle strade della morale, della colpa, della paura. Lui viene sulle vie del perdono e della bontà. Dio non è il Grande Vendicatore, il Giustiziere, il cacciatore dei colpevoli. Il teologo von Balthazar affermava: «L'inferno esiste, ma è vuoto». Dio non può volere una Auschwitz eterna.
- Affermare Dio è affermare l'uomo. Mi rifaccio, con tutta semplicità, alla persona di Gesù Cristo, dato reale della nostra storia: tutta la sua esistenza, tutto il suo essere, tutto il suo operare, è manifestazione di Dio, ci rimanda a Dio; e tutta la sua persona è il "sì" più pieno ed incondizionato mai pronunciato da Dio a favore dell'uomo; tutta la persona di Cristo ci ha rivelato che Dio è Amore; il volto di Cristo è quello di Dio che ama l'uomo fino all'estremo e senza condizioni. A partire da Gesù Cristo, Dio può essere affermato solo affermando l'uomo; mai al margine o a scapito dell'uomo; e l'uomo non può essere affermato o riconosciuto pienamente tenendo al margine Dio né, tanto meno, ponendosi in contrapposizione a Lui.
- Esiliare Dio è annunciare l'esilio della ragione, è consegnarsi all'arbitrato dell'irrazionalità.
- L'uomo può escludere Dio dall'ambito della sua vita personale e sociale o pubblica: ma ciò non può avvenire senza gravi conseguenze per l'uomo stesso e per la sua dignità come persona, per quei valori che sono base e fondamento della convivenza umana, e per tutti gli aspetti della vita.
- Dio, il grande Estraneo.
- Dio non spiega niente, questa è la sua forza. D'altronde si ricorre a lui solo quando non si osa affrontare una realtà e ci si rifugia in una scappatoia. Lui è questa scappatoia.
- Dio si insedia nei vuoti dell'anima. Sbircia i deserti interiori, perché a somiglianza della malattia egli predilige occupare i punti di minor resistenza. Una creatura armoniosa non può credere in Lui.
- Dio: una malattia dalla quale ci si crede guariti perché non ne muore più nessuno.
- L'idea di Dio è durata un bel pezzo! E non si vede con che sostituirla. Perché allora l'uomo non dovrebbe fare di tutto per conservarla, per aggrapparvisi? In ogni caso non troverà niente di meglio. Perciò è sempre una cattiva azione scalzare una credenza, per quanto sciocca, per quanto astrusa sia. È con le credenze che ci si consola, non con i ragionamenti.
- Dio non è diffidente come noi, altrimenti non ci darebbe amici, per paura che ci si dimentichi di lui!
- Si dice che Dio sia in ogni luogo, eppure pensiamo sempre a Lui come a una sorta di eremita.
- Sono andati via tutti – credevano di avermi lasciata sola, e hanno sistemato le cose per svagarmi se fossero stati via a lungo, e io mi fossi sentita sola. Altro che sola – non hanno guardato, e non avrebbero visto se l'avessero fatto, chi mi teneva compagnia. Tre qui invece di una – non li avrebbe spaventati? Un curioso trio, due di noi parte terrene e parte spirituali – l'altro tutto cielo, e niente terra. Dio è seduto qui, guardandomi nel profondo dell'anima per vedere se penso i pensieri giusti. Eppure non ho paura, perché cerco di essere giusta e buona, e lui conosce tutti i miei sforzi. Ha un aspetto molto glorioso, e qualsiasi cosa splendente sembra opaca in confronto a lui, e non oso guardarlo direttamente per paura di morire.
- Al contrario, non ho niente contro Dio. Naturalmente Dio è solo un'ipotesi. (I fratelli Karamàzov)
- Dio è il dolore della paura della morte.
- Vivere senza Dio è un rompicapo e un tormento. L'uomo non può vivere senza inginocchiarsi davanti a qualcosa. Se l'uomo rifiuta Dio, si inginocchia davanti ad un idolo.
- Dio è sottile, ma non dispettoso.
- In ogni caso, sono convinto che questi non gioca a dadi col mondo.
- Io credo nel Dio di Spinoza che si rivela nella ordinaria armonia di ciò che esiste, non in un Dio che si preoccupa del fato e delle azioni degli essere umani.
- La parola Dio per me non è nulla se non l'espressione di un prodotto della debolezza umana, la Bibbia una collezione di onorevoli, ma pur sempre puramente primitive, leggende che sono comunque piuttosto infantili.
- La scienza contrariamente a un'opinione diffusa non elimina Dio. La fisica deve proporsi non solo di sapere com'è la natura, ma anche di sapere perché la natura è così e non in un'altra maniera, con l'intento di arrivare a capire se Dio avesse davanti a sé altre scelte quando creò il mondo.
- Noi siamo nella situazione di un bambino che è entrato in una immensa biblioteca piena di libri scritti in molte lingue. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri, ma non sa come e non conosce le lingue in cui sono stati scritti. Sospetta però che vi sia un misterioso ordine nella disposizione dei volumi, ma non sa quale sia. Questa mi sembra la situazione dell'essere umano, anche il più intelligente, di fronte a Dio. La convinzione profondamente appassionante della presenza di un superiore potere razionale, che si rivela nell'incomprensibile universo, fonda la mia idea su Dio.
- Non cerco di immaginare un Dio; mi basta guardare con stupore e ammirazione la struttura del mondo, per quanto essa si lascia cogliere dai nostri sensi inadeguati.
- Non posso concepire un Dio che premia e punisce le sue creature, o che possiede una volontà del tipo che noi riconosciamo in noi stessi.
- Dio ha due immagini: il mondo e l'uomo.
- Egli è senza nomi, o, piuttosto, è tutti i nomi, dal momento che egli è uno e tutti, cosicché uno deve chiamare tutte le cose con il suo nome o chiamare lui con il nome di tutte le cose.
- Egli non si manifesta ed è invisibile, ma dando a tutte le cose un'immagine diventa tutte le cose, e si manifesta specialmente a coloro ai quali ha voluto manifestarsi.
- Quando il signore e creatore di tutte le cose, che noi con ragione chiamiamo 'dio', ebbe creato l'altro dio che è secondo dopo di lui, il dio che può essere visto e sentito (io chiamo questo secondo dio 'sensibile' non perché senta, ma perché colpisce i sensi di coloro che lo vedono: la questione se egli senta o no, la discuteremo in un altro momento), allora, poiché ebbe creato questo dio come primo da sé e secondo dopo di sé, esso gli parve bello, in quanto era colmo della bontà di ogni cosa, e dio l'amò perché era la progenie della sua natura divina.
- Questo essere, pertanto, che non è del genere di quelli che possono essere percepiti dai sensi, è infinito, non comprensibile, non misurabile.
- Allora supponiamo che Dio parli: siamo sicuri di capire quello che lui dice? Se faccio una lezione sono convinto che i miei studenti, trenta, cinquanta che siano, capiscono trenta, cinquanta cose diverse. Perché il linguaggio è immediatamente una traduzione: quando lei mi ascolta lei traduce quello che io dico nella sua visione del mondo. E quindi questa traduzione fa sì che lei intende un discorso che io non ho fatto. Per giunta Dio; non so: qualcuno lo sente, qualcuno ritiene che gli parli. Ma vediamo bene: l'ha sentito davvero con le orecchie, le ha detto delle cose incontrandola, oppure lei immagina che quella sia la parola di Dio.
- C'è chi ha bisogno di questo referente che trascende la vita. Ma c'è una trascendenza molto più elementare: le persone che sono qui davanti mi trascendono. Hanno una loro visione del mondo. Perché non istauriamo una trascendenza orizzontale invece che una trascendenza verticale. Perché invece di parlare con Dio non parlo col prossimo mio. Non era una anche delle massime di Gesù? Quando diceva che nel prossimo c'è l'immagine di Dio. Allora cominciamo a parlare con la gente, insomma, a questo punto. Perché è già trascendenza riuscire a intendersi con un altro. Non c'è bisogno di parlare col Dio ignoto, dove a parlare sono solo io perché tanto lui non risponde, se non le parole che io penso che lui dica. Che sono poi gli esaudimenti dei miei desideri.
- Affermo di essere un seguace della verità fin dall'infanzia. Fu la cosa più naturale, per me. La mia fervente ricerca mi portò alla massima rivelatrice «La Verità è Dio», invece della solita «Dio è la Verità». Quella massima mi consente di guardare Dio in faccia, per così dire. Me ne sento pervaso in ogni fibra del mio essere.
- Credo nell'assoluta unicità di Dio e, perciò, anche dell'umanità.
- Mi sto sforzando di vedere Dio attraverso il servizio dell'umanità, perché so che Dio non è né in cielo, né sottoterra, ma in ognuno di noi.
- Per me Dio è Verità e Amore; Dio è etica e moralità; Dio è assenza di paura. Dio è la fonte della Luce e della Vita e tuttavia Egli è al di sopra e al di là di queste. Dio è coscienza. È lo stesso ateismo degli atei. Perché, nel Suo infinito amore, Dio permette all'ateo di esistere. Egli è il cercatore di cuori. È colui che trascende il discorso e la ragione. Egli conosce noi e i nostri cuori meglio di noi stessi. Non ci prende in parola, perché sa che, spesso, non parliamo sul serio, alcuni consapevolmente, altri inconsapevolmente.
È un Dio personale per quelli che hanno bisogno della Sua personale presenza. È un Dio in carne ed ossa per quelli che hanno bisogno della Sua carezza. È la più pura essenza. [...]. È tutte le cose per tutti gli uomini. È in noi e tuttavia al di sopra e al di là di noi...
Non può cessare di essere solo perché in Suo nome vengono commesse orribili immoralità o brutalità inumane. È tollerante. È paziente, ma anche terribile. È l'essere più esigente del mondo e del mondo che verrà. Adotta con noi lo stesso metro che noi usiamo con il nostro prossimo, uomini e bestie.
Per lui l'ignoranza non è una scusa. E al tempo stesso Egli ci perdona sempre, perché ci dà sempre la possibilità di pentirci. - Potrei vivere senz'aria e senz'acqua, ma non senza di Lui. Potete strapparmi gli occhi, eppure non mi ucciderete. Ma distruggete la mia fede in Dio, e io sono morto.
- Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio. (Vangelo secondo Luca)
- Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità. (Vangelo secondo Giovanni)
- Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. (Vangelo secondo Giovanni)
- Nessuno è buono, se non Dio solo. (Vangelo secondo Marco)
- Dio è la condizione trascendentale dell'assurdità dell'universo.
- Non è la sensualità che allontana da Dio ma l'astrazione.
- Non parlo di Dio, per convertire qualcuno, ma perché è l'unico tema di cui valga la pena parlare.
- Se Dio fosse il punto d'arrivo di un ragionamento, non sentirei alcuna necessità di adorarlo. Ma Dio non è solo la sostanza di ciò che spero, è anche la sostanza di ciò che vivo.
- Brava, cioè fammi capire, tu non riesci a credere che tutto si può esse creato da solo perché è troppo perfetto, allora te inventi uno che non solo s'è creato da solo lui, ma ha pure creato tutto il resto. Ma allora te voi proprio complica' 'a vita!... e te voi complica' 'a vita... Niente, stamo ar medioevo, questa è 'a verità.
- L'invenzione di Dio è stata resa necessaria per dare un indirizzo più preciso alle bestemmie, che prima erano troppo generiche e poco incisive.
- Ma oggi – ammesso pure che esiste no, che io poi so de mentalità aperta – ma te hai visto 'a robba che c'è là fori? Mijardi e mijardi de galassie, mijardi de stelle, de pianeti, buchi neri, quasar, pulsar, oceani de materia oscura, de fasce de neutrini, de antimateria... Ma ammesso pure che esiste, no, ma tu pensi che uno che ha fatto tutta 'sta robba, je ne po' fregà quarcosa se su 'sto sercio de periferia noi rubamo, sparamo, tradimo 'e mogli, s'engroppamo fra de noi... Ma tu pensi veramente che 'a morale nostra po' esse 'a questione centrale dell'Universo?
- Dubbi sul fatto che Dio possa esistere? Nessuno. Mai avuto grandi slanci verso la religione, di alcun tipo. Non ho mai creduto troppo a nulla, poi non ho creduto assolutamente più a nulla.
- Io non credo perché non mi soddisfa l'idea di Dio, non posso pretendere di dimostrare che Dio non c'è. A me sembra assurda l'idea di Dio perché mi sembra infantile, ma questa è un'opinione personale.
- Le leggi morali non ce le ha date Dio, ma non per questo sono meno importanti. Questa dovrebbe essere l'etica dominante, senza aspettarsi una ricompensa nell'aldilà.
- Dio non è mai così in collera come quando si attenta ai diritti divini, ai privilegi, alle proprietà, alle immunità dei suoi preti.
- I devoti, incapaci di accusare Dio di malvagità, si abituano a considerare i più duri colpi della sorte come prove indubbie della bontà celeste. Se sono immersi nel dolore, si ordina loro di credere che Dio li ama, che Dio li protegge, che Dio vuol metterli alla prova. Così la religione è arrivata a mutare il male in bene! Un incredulo diceva giustamente: «Se il buon Dio tratta così quelli che ama, lo prego con tutto il cuore di non pensare a me».
- L'idea di un Dio terribile, raffigurato come un despota, ha dovuto rendere inevitabilmente malvagi i suoi sudditi. La paura non crea che schiavi [...] che credono che tutto divenga lecito quando si tratta o di guadagnarsi la benevolenza del loro Signore, o di sottrarsi ai suoi temuti castighi. La nozione di un Dio-tiranno non può produrre che schiavi meschini, infelici, rissosi, intolleranti.
- La natura, voi dite, è del tutto inesplicabile senza un Dio. In altri termini, per spiegare ciò che capite ben poco, avete bisogno di una causa che non capite affatto.
- Se Dio è dappertutto, è anche in me, agisce con me, sbaglia con me, offende Dio con me, combatte con me l'esistenza di Dio.
- Per la nostra psicologia analitica, l'immagine di Dio è l'espressione simbolica di uno stato psichico o di una funzione caratterizzata dal fatto che essa si sovrappone assolutamente alla volontà cosciente del soggetto e può quindi imporre o rendere possibili atti e realizzazioni che la coscienza con i suoi sforzi non sarebbe in grado di attuare. Dio [...] è una funzione dell'inconscio, cioè la manifestazione di una quantità di libido divenuta autonoma, la quale ha attivato l'immagine di Dio.
- Se poniamo un Dio fuori di noi, ci strapperà al nostro Sé, perché il Dio è più forte di noi. Allora il nostro Sé si troverà in grave difficoltà. Se invece il Dio si insedia nel Sé, ci sottrarrà alla sfera di ciò che è fuori di noi [...].
- Uno dei dominanti che si incontra quasi regolarmente nell'analisi di proiezioni di contenuti collettivi-inconsci è il «demone magico» che esercita un effetto prevalentemente inquietante. [...] L'immagine di questo demone è il gradino più basso e più antico del concetto di dio.
- Già, che cosa, come, chi è Dio, quel Dio che mi dovrebbe offrire un orientamento di fondo? [...] Un Dio che – diversamente da come ce lo rappresentano certi cosiddetti educatori cristiani – non deve significare per l'uomo paura ma senso di sicurezza, non infelicità ma felicità, non morte ma vita. [...] Per ebrei, cristiani e musulmani, questo unico vero Dio non è il Dio sconosciuto, ma il Dio buono, il Dio amico dell'uomo, su cui anche nel dubbio, nel dolore e nella colpa, anche in tutte le pene private e in tutte le necessità sociali, l'uomo può riporre una fiducia incondizionata e totale, fede appunto.
- L'essere di Dio, nella sua totale incommensurabilità che fa saltare tutte le categorie, non è né personale né apersonale, in quanto Egli è entrambe le cose contemporaneamente, e quindi – volendo – lo potremmo definire «transpersonale», «sovrapersonale».
- Ogni uomo ha il suo Dio, ha cioè un valore supremo in base al quale egli giudica ogni cosa, in base al quale egli si orienta praticamente, per il quale, in caso estremo sacrifica tutto. E se questo non è il vero Dio, allora è un qualche idolo, un idolo vecchio o un idolo nuovo: denaro, carriera, sesso, divertimento – tutte cose di per sé non cattive, ma che non debbono prendere il posto di Dio, se si vuole che l'uomo non venga reso schiavo.
- A volte mi sembra che il Creatore sia affascinato dal sistema monarchico inglese: Dio regna, ma non governa.
- Anche Dio parlava per citazioni.
- Nessun Dio è sopravvissuto alla perdita dei propri fedeli.
- Si può avere una profonda venerazione per Dio senza credere nella sua esistenza.
- Un vero Dio è Dio anche se non esiste.
- Chiedetevi perché dovremmo obbedire Dio, e in definitiva la risposta sarà sempre: «Io sono». Conoscere Dio è conoscere che la nostra obbedienza gli è dovuta. Nella sua natura si rivela la sua sovranità de jure.
- Nel libro di devozioni ci è prescritto di «ringraziare Dio per la Sua grande gloria», come se gli dovessimo grazie più perché necessariamente quello che è, che per altri particolari benefici; ed è proprio quello che facciamo, e conoscere Dio è conoscere ciò.
- Ora so, Signore, perché tu non dai risposte. Tu stesso sei la risposta. Davanti al tuo volto ogni domanda muore sulle labbra. Quale altra risposta sarebbe soddisfacente? Parole, soltanto parole; da far scendere in campo contro altre parole.
- Che Dio ti perdoni, e ti perdonerà. È il suo mestiere.
- Dio, dammi un assegno della tua presenza.
- L'uomo propone e Dio indispone.
- Il Dio cristiano propone e non impone, lasciando sempre un margine di penombra che permetta la negazione e che salvi, per l'uomo, la libertà; e, per Lui, il diritto di perdonare.
- In effetti, proprio in questo è «diverso» da ogni altro il Dio in cui crede il cristiano: nel fatto, cioè, che propone agli uomini la fede (che è, al contempo, esperienza e speranza, uso della ragione e adesione alla rivelazione, anche in ciò che quella ragione supera); che non impone l'adesione a un'evidenza (nella quale occorre «credere» per forza esigendo di essere constatata, pena l'irragionevolezza). [...] Solo un Dio che si propone con segni, indizi, tracce, impronte e che non si impone, apparendo sfolgorante nella Sua gloria, può instaurare con le Sue creature un rapporto libero e non una dipendenza necessaria.
- Dio non è una legione. Dio è uno. Ma molte e svariate sono ancora le ombre dell'uomo. Fino a quando gli uomini proietteranno la propria ombra sulla terra, il dio di ciascuno di essi non sarà più grande della loro ombra.
- Dove credete sia Dio, che urlate nel Suo orecchio i vostri capricci e futilità, i vostri elogi ed accuse? Non è forse Egli in voi, dappertutto? Non è il Suo orecchio molto più prossimo alla vostra bocca di quanto la lingua non lo sia al palato? A Dio basta la divinità di cui voi avete il seme. Se Dio, dopo avervi dato il seme della Sua divinità, dovesse anche averne cura, quali meriti avreste voi?
- Evitate le dispute. La Verità è un assioma; pertanto, non ha bisogno di prove. Tutto ciò che ha bisogno d'esser sostenuto da argomenti e da prove è, prima o poi, demolito da prove e da argomenti. Provare una cosa vuol dire invalidar il suo opposto. Provare l'opposto significa invalidar la cosa. Dio è privo di opposti. Come farete dunque a provarLo o ad invalidarLo?
- Come? L'uomo è soltanto un errore di Dio? O forse è Dio soltanto un errore dell'uomo?
- Dio è una risposta grossolana, un'indelicatezza verso noi pensatori – in fondo è solo un grossolano divieto che ci vien fatto: non dovete pensare!
- In Dio mancano volontà, intelletto, personalità e scopo. Spinoza è contro coloro che dicono che Dio fa tutto sub ratione boni. Sembra che costoro ammettano qualcosa al di fuori di Dio, che non sia dipendente da Dio, e su cui Dio si regoli nel suo agire come su un modello, o a cui Dio miri come a un fine. Ciò significa in effetti assoggettare Dio al destino, che è la più grande assurdità.
- Un Dio che è onnisciente e onnipotente, e che non si cura nemmeno di far sì che le sue intenzioni vengano intese dalle sue creature: e questo sarebbe un Dio di bontà?
- No, Dio non è nessuno. Dio è una presenza così inconsistente che non può esistere se noi non tentiamo di crederci. La questione sta nel sapere se io mi sono creato una simile illusione.
- Piuttosto che credere all'illimitato progresso di una vita gigantesca, ritengo più razionale credere al controllo di un essere soprannaturale, di Dio, per esempio.
- Se quell'ignoto assalitore m'ha colpito alla nuca proprio in quel momento in cui, per la mia protervia, stavo per piombare nel delitto...
Se Dio s'è degnato di predisporre quel colpo perché m'amava...
Se colui che m'ha colpito era l'essere immenso che, su quella collina da cui si vedeva il sole al tramonto, ha offerto la sua propria carne a me affamato...
Se egli era stato una trasfigurazione del Cristo...
Se era stato veramente mandato per me solo, là fra i monti e le pianure delle Filippine...
Dio sia lodato.
- Dio, buono e padre benigno di tutti, è potenza che insieme benefica e crea.
- Tutte le cose sono state create da Dio e nulla c'è che da lui non abbia avuto l'essere; perciò vanno rifiutate e respinte le false affermazioni di taluni sulla materia coeterna a Dio o sulle anime ingenerate cui Dio avrebbe dato non tanto l'esistenza quanto l'ordine e la condizione di vita.
- Tutto ciò che si dice di Dio secondo il corpo, dita, mano, braccia, occhi, bocca, piedi, non indica membra umane come le nostre, ma designa col nome delle membra corporee le sue facoltà.
- Dio è il male.
- Dio è l'ombra della coscienza proiettata sul campo dell'immaginazione.
- La scienza non ha fatto progressi che dopo aver eliminato Dio.
- Da trenta secoli si "dimostra" Dio, e non solo ancora non ne sono persuasi tutti, ma anzi i non persuasi sono cresciuti di numero. Ciò non vi dice nulla?
- Dio e il Nulla sono sinonimi.
- Dio – Non ti vedo e ti nego. Ma tu sei forse qui presente in me, entro di me, in guisa più intima e vivificatrice che non in molti di quelli che ti affermano. Poiché sei Eterna Verità, sei proprio il mio impulso ad abbracciare energicamente e ad affermare a costo d'ogni detrimento mondano ciò che scorgo come verità. Sei la stessa mia negazione di te; giacché essa è per me l'affermazione della verità che con mio svantaggio e pericolo compio contro i pregiudizi, le ipocrisie, gli opportunismi. Nella mia negazione di te sei Tu stesso che ti affermi.
- O Dio è limitato, circoscritto, conforme alle condizioni formali dall'esperienza, oggetto fra oggetti, e non è più Dio. O è l'infinito e allora cade fuori dall'Essere, è non Essere. O Essere e non-Dio, o Dio e non-Essere.
- Dio è colui di cui si può dire l'unica cosa che non si può dire dell'uomo: che è totalmente amore.
- Dio è una strada che ci porta gli uni verso gli altri. [...] Dio dona eternità a tutto ciò che di più bello hai seminato nel mondo.
- Dio non dà amore per riavere amore, sarebbe il grande narcisista, bisognoso come noi di gratificazioni. Dio ama in perdita, sempre. Con un paradosso luminoso si potrebbe dire che non è l'uomo che esiste per Dio, ma è Dio che esiste per l'uomo.
- Se Dio ha una mania è quella di sperare nell'uomo.
- L'intolleranza è unicamente essenziale al monoteismo: un dio unico è, per la sua natura, un dio geloso, che non soffre l'esistenza di alcun altro dio.
- Quando uno comincia a parlare di Dio, io non so di cosa parli, infatti le religioni, tutte, sono prodotti artificiali.
- Se Dio ha fatto questo mondo, io non vorrei essere Dio; l'estrema miseria del mondo mi dilanierebbe il cuore.
- Che gran privilegio non dover credere in Dio. Voglio dire, è facile. Ci vuole coraggio a credere nonostante le avversità.
- – Dov'era Dio quando è scoppiata la peste?
– L'uomo ha causato la peste.
– E Dio ha creato l'uomo.
– Sì, e gli ha dato il dono della libertà.
– Certo, di autodistruggerci.
– È l'uomo che decide.
– E Dio si limita a guardare. - – Io non capisco Dio.
– Oh, vuoi capire Dio! Abby, tu chi ami di più?
– Mio figlio Peter e anche mio marito.
– Hai dovuto capirli per amarli? - Vivere, sopravvivere. Forse Dio è sopravvivenza, o la sopravvivenza è Dio.
- Dio chiama nella Scrittura, Dio chiama nella predicazione, Dio chiama anche in ogni preghiera. Non c'è preghiera autentica, dove non risuona una chiamata.
- È Dio che si dà da fare per l'incontro, l'uomo deve solo affidarsi alla sua mano, poi è Dio che si impegna per la sua opera, per realizzare le sue intenzioni con noi.
- Le tenebre di Dio sono quella parte della luce che noi non comprendiamo.
- Pensai a Dio con fermezza e intensità; d'un tratto seppi che le mie difficoltà erano realmente piccole a confronto delle sue.
- Più Dio vi sembra misterioso, più è vicino a voi.
- Quando Dio parla, la necessità della replica dell'uomo quasi scompare dall'orizzonte, perché Dio dice tutto così perfettamente, che la stessa cosa non potrebbe essere detta meglio in una più lunga spiegazione. Dio ha la completa conoscenza dell'uomo, perciò la sua parola incontra esattamente il suo bisogno ed è sempre già risposta alla sua domanda, pronunciata o tacita.
- Dio agisce per le sole leggi della sua natura e non costretto da alcuno.
- La sostanza che intendiamo essere per sé sommamente perfetta e nella quale non concepiamo assolutamente nulla che implichi un qualche difetto o limite di perfezione, si chiama Dio.
- Noi non possiamo immaginare Dio, ma soltanto comprenderlo.
- Tutto ciò che Dio fa è compiuto e prodotto da lui come dalla causa sommamente libera. Dunque, se prima Dio avesse fatto le cose diversamente da come sono adesso, allora dovrebbe certamente seguire che egli, in qualche tempo, è stato imperfetto; ma questo è falso. Infatti, visto che Dio è la causa prima di tutto, deve esserci in lui qualcosa attraverso cui fa ciò che fa e non omette di farlo. Poiché diciamo che la libertà non consiste nel fare o non fare qualcosa, e poiché abbiamo anche mostrato che ciò che fa compiere a Dio qualcosa non può essere altro che la sua stessa perfezione, concludiamo che se non ci fosse la sua perfezione a farglielo compiere, le cose non esisterebbero o non sarebbero potute arrivare ad essere, per essere ciò che sono.
- A che cosa serve un'astronave a Dio? (James T. Kirk)
- – Ci chiedevamo: Dio è veramente là fuori?
– Forse non è là fuori. Forse è proprio qui, negli esseri umani. - Dubito di ogni dio che per puro piacere infligga dolore. (Leonard McCoy)
- Contro Pascal, io dico: il Dio di Abramo, d'Isacco e di Giacobbe e il Dio dei filosofi è lo stesso Dio.
- "Dio" è la risposta alla domanda implicita nella finitezza dell'uomo; egli è il nome di ciò che interessa ultimamente l'uomo.
- Dio lo dobbiamo chiamare la potenza infinita dell'essere che resiste alla minaccia del non-essere. In teologia classica è l'essere-stesso. Se l'angoscia viene definita la coscienza di essere finiti, Dio lo dobbiamo chiamare il fondamento infinito del coraggio. In teologia classica è la provvidenza universale.
- Dio è quell'infinito Tutto, di cui l'uomo diviene consapevole d'essere una parte finita.
- Dio respira per mezzo delle nostre vite. [...] L'uomo-spirito, figlio di Dio, fratello di tutti gli esseri, è chiamato a servire tutti gli esseri, il Tutto, Dio. Come è bene! In modo particolarmente chiaro, da questa comprensione della vita, si rivela l'obbligo morale non solo di non distruggere la vita degli esseri, ma di servire ad essa. Ogni vita è una manifestazione di Dio.
- Dio si rivela sempre a tutti, a tutti coloro che lo cercano. Egli si rivela ad ogni uomo, nel suo proprio cuore. Ogni uomo sente in sé Dio, quel principio di vita che non è corpo, ma che vive nel corpo umano, che non ha né peso, né misura, né colore, né gusto, né odore, che mai ebbe inizio e mai avrà fine.
- La morte è orribile solo per colui che non crede in Dio, oppure crede in un Dio malvagio, il che è la stessa cosa. Per colui che crede in Dio, nella sua bontà e vive in questa vita secondo la sua legge ed ha sperimentato questa sua bontà, per costui la morte è solo un passaggio.
- Non è con l'intelligenza che Lo si capisce, ma è la vita che Lo fa comprendere. (Guerra e pace)
- Ecco, quando hai il cuore vuoto e stanco per la disperazione, può accaderti all'improvviso di sentire un accoramento meno crudo, così, senza spiegartelo. È lui, Dio, che piano entra nel tuo cuore vuoto e stanco. Se piangi, piange con te.
- Nessuno può vivere senza speranza, e tu sei disperata. Solo la disperazione non avrà misericordia presso di lui.
- Sì, lo so, te l'hanno fatto odiare, ma non l'hai perduto. Non si spegne la luce solo perché si chiudono gli occhi. Iddio non si perde.
- – A che assomiglia il tuo dio?
– Nessuno sa a che assomigli Dio. Sarebbe come guardare nel sole. Non si può fare. Ma ha mandato il Suo unico figlio a vivere sulla Terra, e Lui era un uomo.
– Odino, Thor e Loki sembrano uomini, anche se sono dei.
– Non sono dei! Non esistono. - Nella pioggerella che scende dal cielo, sento il mio Dio, ma nel tuono continuo a sentire Thor.
- – Perché al tuo dio serve oro e argento? Deve essere avido, come Loki. Anche noi abbiamo dei avidi.
– Il mio Dio non è avido. Il Suo regno non è di questo mondo.
– Allora perché il suo tempio è così pieno di tesori?
– I fedeli cristiani donano le loro ricchezze alle chiese e ai monasteri per ottenere la salvezza dell'anima.
- Dio non poteva creare che nascondendosi, altrimenti non avrebbe potuto esistere che Dio solo. Forse, egli ha lasciato intravvedere di sé solo quanto basta perché dalla fede in lui l'uomo sia spinto a occuparsi dell'uomo. Perché non sia abbagliato dal cielo al punto di disinteressarsi della terra.
- Dio pena, attraverso lo spessore infinito del tempo e della specie, per raggiungere l'anima e sedurla. Se essa si lascia strappare, anche solo per un attimo, un consenso puro e intero, allora Dio la conquista. E quando sia divenuta cosa interamente sua, l'abbandona. La lascia totalmente sola. Ed essa a sua volta, ma a tentoni, deve attraversare lo spessore infinito del tempo e dello spazio alla ricerca di colui ch'essa ama. Così l'anima rifà in senso inverso il viaggio che Dio ha fatto verso di lei. E ciò è la croce.
- Dobbiamo attraversare – e Dio prima di noi, per venire fino a noi, perché egli viene per primo – lo spessore infinito del tempo e dello spazio. Nei rapporti fra Dio e l'uomo, l'amore è il più grande possibile. È grande come la distanza che dev'esser superata.
- L'unicità di Dio, in cui sparisce ogni pluralità, e l'abbandono in cui crede di trovarsi Cristo pur non cessando di amare perfettamente il Padre, sono due forme divine dello stesso Amore, che è Dio stesso.
- Non è forse la massima sventura, quando si lotta contro Dio, quella di non essere vinto?
- Siccome siamo creature siamo contraddizione; perché siamo Dio e, al tempo stesso, infinitamente altro da Dio.
- Tutto ciò che l'uomo desidera invano quaggiù, è perfetto e reale in Dio.
Proverbi
[modifica]- All'uccellino cieco è Dio che fa il nido. (armeno)
- Il volere di dio non si può comprendere, la via di dio non si può conoscere: tutto ciò che è divino non si può scoprire. (sumero)
- Chi è abbandonato da tutti è con Dio. (Camerunese)
- Come il mare non si prosciuga mai, così la misericordia di Dio non viene mai meno.
- Dio dona, e non vende nulla. (Keniota)
- Dio è il grande Essere il cui copricapo circolare è l'orizzonte.
- Dio si cura della vacca senza coda.
- Non c'è nessun re come Dio.
- Quando devi ricevere da Dio, presentati con le mani aperte. (Burundese)
- Se Dio potesse morire, morirei anch'io.
- A chi crede, Dio provvede.
- A chi sta con Dio, Dio sta con lui.
- Aiutati che Dio t'aiuta.
- Chi confida in Dio vedrà giorni migliori.
- Chi in Dio fida, ben si fida.
- Chi non crede a Dio, non crede al diavolo.
- Chi scaglia una pietra contro Dio, gli ricade sulla testa.
- Chi teme il Signore non prova terrore, di nulla ha paura, ché in lui s'assicura.
- Dio accetta il cuore.
- Dio è un sospiro infallibile in fondo all'anima.
- Dio manda il freddo a seconda del mantello.
- Dio non ferisce mai con due mani.
- Dio non mangia, né beve, ma giudica ciò che vede.
- Dio perdona a chi offende, non a chi toglie e non rende.
- Dio promette il perdono a chi si pente, ma non promette il domani a chi l'offende.
- Dio ragguaglia tutto.
- Dio sa quel che fa.
- Dio solo non può fallire.
- Dio vuole il cuore e lo vuole tutto intero.
- D'ora in ora, Dio ci migliora.
- Dove Dio pone la mano, ogni pensiero è vano.
- Dove sta Dio, sta ogni cosa.
- È nulla ogni fortuna, ogni desio, se non comincia e non finisce in Dio.
- Il cuore di Dio sente battere tutto il creato.
- Il mondo non tien conto con nessuno, ma Dio tien conto con tutti.
- Il mulino di Dio macina piano ma sottile.
- Il Signore castiga tardi, ma castiga largamente.
- Il Signore lascia fare, ma non strafare.
- L'uomo propone, ma Dio dispone.
- L'uomo propone, ma chi dispone è Dio. (Imitazione di Cristo)
- Non muove foglia che Dio non voglia.
- Quel che Dio fa è ben fatto.
- Quelli che sperano in Dio non ebbero mai a pentirsene.
- Quello lassù dà a ciascuno la sua parte.
- Se anche cadesse il cielo, non ne mancherebbe mai un altro per chi spera in Dio.
- Tutti siam di creta e Dio è il vasellaio.
- Vera felicità senza Dio non si dà.
- Arremedia pe mmo, ca Dio nce penza appriesso
- Chello che fa Dio tutto è buono.
- Chi vo' grazia a Dio, nu' porta pressa.
- Dicètte Dio 'nfaccia a Dio: Lassa fa' a Dio!
- Dio è lungariéllo, ma nun è scurdariéllo.
- Dio m'arrassa da invidia canina da mali vicini, et da bugia d'homo da bene.
- Dio nzerra na porta | e arape nu purtone. (proverbio napoletano)
- Dio te guarde de povere arreccute, de ricche mpezzentute.
variante:
- Dio te guarda de ricco 'mpoveruto, et de pezzente, quanno e rresagliuto.
- L'Altissimo 'e coppa 'nce mànne 'e ttempèste, l'altissimo 'nterra se piglia chello ca resta e – tra 'sti dùje altissimi – nuje sìmme 'e futtutìsseme.
- 'O Cielo sente 'o jùsto e 'o peccatòre.
- 'O primmo miedeco è Dio.
- Quanno l'ommo manco se lo ppenza, le grazie soje chiovelleca lo cielo.
- Si 'o Signore nun perdona a 77, 78, e 79[1], là nce appènne 'i pummarole![2]
- Sulo Dio è necessario.
- Una lanterna è chella ca fa luce.
- Chi del suo dona, Dio gli ridona.
- Chi sprezza l'onore, sprezza Dio.
- Dio manda il freddo secondo i panni.
- Dio non manda se non quel che si può portare.
- Dio non paga il sabato.
Note
[modifica]- ↑ Numeri della smorfia napoletana. Cfr. voce su Wikipedia.
- ↑ Citato in Altamura e Giuliani, p. 365.
Bibliografia
[modifica]- Annarosa Selene, Dizionario dei proverbi, Pan libri, 2004. ISBN 8872171903